Gwunkyyyyyyyyyyyyyyyyyyy! :D
Mi dispiace troppo che gli altri due capitoli ti si sono cancellati! D:
Ma ora sono qui a recensire quello nuovo ^^
Dunque, finalmente Gwen ha raccontato tutto a Duncan...povera cucciola, che passato orribile! ç_ç
Ma anche povero Ale...e Geoff, adesso sì che deve correre come speedy gonzales! XD
E Heather che guarda la scena? è una grande u.u
Anche se hanno interrotto i due piccioncini...vabbè :/
Che dolce il biondo, pensa sempre a Bridgette! *>*
E Scott al telefono? Caspita, era proprio lui! Devo dire però che insieme a Gwen non mi dispiace eh! :3
*tutti i fan della gwuncan l'accerchiano con in mano lance e torce*
Ok ok, ritiro tutto o forse no... o.o
Eheh, i due nell'ascensore...chissà cosa faranno :P
Adesso che anche Heather si è aggiunta a loro ne vedremo delle belle! ;D
Vabbè. Capitolo bellissimo, sopratutto queste frasi:
Oh, quelle labbra; quelle labbra che bramavo così tanto ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, ogni volta che le sue braccia mi stringevano forte, ogni volta che mi toccava.
Sapevo solo cazzate, solo cazzate per non soffrire, per non farmi soffrire. Mi nascondevano la verità. Io che avevo pieno diritto di saperlo, l'ho scoperto solo ora, dopo tanti anni, e nel modo più orribile possibile.
E queste parti:
"Gwen..." la donna entrò di soppiatto nella cameretta blu notte. "Gwen, non volevo farti star male così, ma dovevi saperlo..." si sedette sul letto, dove io piangevo senza sosta dopo quello che avevo appena saputo dai miei presunti genitori.
Sono stata adottata.
"Io e tuo padre ti vogliamo bene come se fossi la nostra vera figlia..." continuò trattenendo le lacrime e accarezzandomi piano i capelli. "Ti prego..."
Dopo un lungo silenzio di riflessione, mi poggiai sul gomito sinistro, cercando di alzarmi e trovare lo sguardo della donna. Scoprii il viso rigato dalle lacrime e dal mascara colato facendo dispiacere ancora di più la mia madre adottiva.
Ero solo una tredicenne con ancora mille domande sulla vita, come potevo reagire ad una simile notizia?
"Chi sono i miei veri genitori?" domandai seria facendola rimanere di stucco.
"V-vuoi davvero saperlo?" era veramente spaesata, era rigida e non sapeva se guardarmi negli occhi o rivolgere lo sguardo in basso.
Feci un leggero cenno del capo, segno che sì, volevo sapere chi fossero.
"Beh..." fissò le sue mani che si muovevano nervosamente sul piumone viola del letto. "Tuo padre era un militare e tua madre una normale ed umile donna canadese..."
"Erano?" la interruppi.
"T-tuo padre è morto i-in guerra. Tua madre dopo il parto non ce l'ha fatta più, pochi mesi dopo la scomparsa di tuo padre..." finì di spiegare esitante, abbracciandomi e lasciando la cameretta, senza proferire nessun altra parola.
Poggiai a terra i pesanti bagagli, girandomi poi verso il rosso che mi aiutava a trasportare qualche borsa. Feci un respiro profondo ed allacciai le braccia al suo collo.
"Grazie..." sussurrai, abbracciandolo il più forte possibile, quasi stritolandolo.
"Ti prego, ritorna a trovarmi quando puoi." mi supplicò lui, attirandomi di più a sé cingendomi i fianchi.
"Certo..." gli stampai un veloce bacio a stampo, ma prima che mi potessi staccare fui nuovamente ripresa, costringendomi a riassaggiare le sue labbra con più intensità e passione.
"Ti amo." disse malinconico.
"Anch'io." abbassai la testa e recuperai tutti i bagagli, raggiungendo l'aereo che mi avrebbe portata a New York, che mi avrebbe allontanata da Scott.
Insomma sei stata bravissima come al solito <3
A presto,
Zoey |