Recensioni per
Blue Open Eyed
di Swindle

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/14, ore 23:52
Cap. 12:

"..Spero vi piaccia lo stesso...": penso proprio che un po’ di autostima in più te la puoi permettere considerando quello che ci stai regalando con questa raccolta di drabbles, unica e da conservare anche perché ha frasi lapidarie ed efficaci che potrebbero benissimo far parte di uno studio sulle emozioni umane e sull’effetto devastante che un sentimento ha sulla razionalità. Anche i ricordi dell’infanzia, ora, entrano nel tormento di Sh. Forse sono stati evocati per trovare un po’ di tregua alla sofferenza, ma cosa può un’immagine ammiccante di Mycroft contro la luce di John?! Sh, immagine tenerissima, questa, è come se s’aggrappasse a quel pezzettino di carta su cui ha annotato il problema: l’amore.

Recensore Master
18/10/14, ore 23:39

In questa drabble c’è un po’ di sosta al fiume di emozioni che ci ha investito nelle precedenti. Sembrerebbe predominare la razionalità (“…Fiotto d’eccitazione dritto al cervello…”) e quel sapore di adrenalina che fa di Sh una macchina perfetta ed implacabile. Ma ecco, invece, di nuovo il cuore che, reclamando attenzione, spezza l’atmosfera aspra e secca della notte solitaria del consulting:
“…Mi risponde il silenzio…”. Ancora quella sensazione di vuoto, di annichilimento, di consapevole disperazione. “…Uno solo…”. Prima di John, Sh era“uno solo”, ora lui è solo. Completamente. Swindle, sei proprio in gamba.

Recensore Master
18/10/14, ore 23:25
Cap. 10:

“…Un vortice di nozioni, ricordi, deduzioni che si agitano senza sosta…”: è un po’ la descrizione di che cos’è questa drabble, esattamente tutto quello che turbina nella mente di Sh. Tutto vortica come se il vento agitasse le foglie senza sosta; prima non era così, la realtà e le sensazioni erano incasellate ed ordinate in un sistema assolutamente logico e controllabile, ogni cosa perfettamente catalogata, senza la possibilità di sorprese spiacevoli, a parte la noia. Ora no, ora Sh, dentro, ha il caos in cui sfrecciano le informazioni che gli provengono dall’esterno. Il perché è semplice: John. John, il conduttore di luce, John, il sorriso sereno, John, l’anima buona e pronta al sacrificio, John, che sa ascoltare. John, che ora se ne va ed è per sempre. Finisce un’epoca. Ecco il caos, il percepire che mancherà il raziocinio di fronte all’assoluta disperazione. Meglio, per ora, vivere di momenti, ed uno di questi, il più importante per il consulting, è sentire il tocco di quella mano che infonde la pace. Poi, sarà l’inferno. Veramente, Swindle, con te la Johnlock sta raggiungendo una dimensione splendidamente umana e realistica, senza barriere o ipocrisie. Amore è amore.

Recensore Master
18/10/14, ore 15:46
Cap. 9:

Confesso, Swindle, che mi hai spiazzato, perché non riuscivo a capire i confini di quelli che, chiaramente, sono due punti di vista. Poi arriva, splendida, la conclusione, all’unisono (“…Sei tutto ciò che mi manca…”). Due percorsi mentali che sembrano paralleli, cuore e ragione e, per questo, non intersecabili. Non s’incontreranno mai, due vite troppo diverse. Ma non è così. L’ultima parte, quella scritta al centro, ad unire le due visioni, è un magnifico ponte sulla realtà che è il loro amore, tanto più grande quanto più lontani umanamente sembrano essere. Mamma mia!

Recensore Master
18/10/14, ore 15:35

“…la verità è che sto già andando dritto all'inferno…”: l’inferno della solitudine, l’inferno dell’aver avuto un’occasione di uscire dal labirinto della propria incapacità di amare, l’inferno di chi si è accorto di avere un cuore. E’ toccante quell’abbraccio, per John, molto probabilmente, solo una lezione di danza, per Sh tutto ciò su cui impostare una nuova vita. Ora non più possibile. Swindle, per favore, non chiamare più sciocchezzuole quelle che scrivi!

Recensore Master
18/10/14, ore 15:25
Cap. 7:

“…che gli ultimi due anni potessero essere cancellati come i tuoi baffi d'inchiostro…” “…ma non puoi dirgli che per te tornare a casa significava tornare da lui…”: frasi che valgono pagine e pagine di tormenti mentali. Qui c’è racchiuso tutto quello che è fluito sotto le vicende, è una specie di Tube che ha viaggiato per le tre Seasons, non completamente espresso ma mimetizzato con l’ironia e con il ritmo incessante degli avvenimenti e dei casi da risolvere: è la Johnlock, pura e semplice che ha dato senso e valore profondi, per chi l’apprezza senza pregiudizi, allo Sherlock della BBC. Io “c’avrei” da fare, ma come si fa a non andare avanti con la drabble 8?!

Recensore Master
18/10/14, ore 15:13

Praticamente, altro che dipendenza da morfina! Sto recensendo questa FF da ieri sera, con umani intervalli di altri umanissimi impegni (compreso il sonno) . Non sto sviolinando, sto solo affermando che ci si trova di fronte ad un prodotto che è assolutamente originale e, per noi accaniti estimatori della prima ora, provati dallo “hiatus” ( e quelli tra le varie Seasons sono ere geologiche…), leggere cose così è trovarsi direttamente nell’atmosfera più IC di Sh. In più c’è la comodità di potervi accedere senza impegno temporale, sono fulminee drabbles. Qui c’è tutto il dramma di un amore mai espresso ed ora non più esprimibile, la disperata solitudine di chi è più fragile ed esposto a tentazioni autodistruttive, la sorda lontananza di chi ha ritrovato qualcuno di vitale ma, gli eventi che si sono succeduti, non permettono di ricominciare da dove si era rimasti. “…non sapevo di avere qualcuno per cui valesse la pena vivere…”: la confessione più aderente al personaggio complicato di Holmes, la dichiarazione d’amore più bella, anche per chi non è un sociopatico ad alta funzionalità.

Recensore Master
18/10/14, ore 00:43
Cap. 5:

"..il sorriso che gli abbandona gli occhi..." non c'è qualcuno per lui, non c'è più nessuno...": viene fotografato così, da queste parole semplici ma ineluttabili il momento più tragico per Sh che, invece, per John è quello sorprendente dell'emozione di trovarsi marito e padre nello stesso giorno. La solitudine che aspetta Holmes non è più quella fiera e sdegnosa del consulting saccente e presuntuoso, ci troviamo infatti a raccogliere la disperazione di chi non riesce più a riprendersi la sua vita, svuotata di un piccolo grande uomo.

Recensore Master
18/10/14, ore 00:33
Cap. 4:

"..Come io non capirò perché la testa mi urla che non è 'heard' che dovrei pronunciare...": credo che una simile, lapidaria rappresentazione del dolore di Sh nel constatare che ha perso John per sempre, senza avergli mai saputo manifestare la realtà del suo sentimento, è difficile da trovare nel mare di parole che riempie il fandom. E qui c'è anche l'incapacità del "consulting" di ammettere che, ora, è il cuore che muove le sue azioni, mentre la sua razionalità è impotente di fronte al dilagare delle emozioni più travolgenti, quelle per cui ha anche ucciso e sopportato una dura, silenziosa lontananza. "..Le parole, quelle giuste, non te le dirò mai...": frasi come questa ci commuovono, tanto che cerchiamo di sfuggire all'angst con un po' d'ironia. "Sherlock, ti prego, fallo per noi, digliele per favore!!!"

Recensore Master
18/10/14, ore 00:09

Impaginazione, questa, che colpisce in maniera spietata, come la disperata consapevolezza che ha Sh nel momento in cui deve decidere cosa fare di Magnussen. E la decisione è fulminea, come lo sparo che seguirà, che sigilla in modo inequivocabile cosa lui provi per John. "..Non c'è nulla che non faresti per lui...": appunto, e quelle domande in grassetto sono come colpi di revolver che uccidono la speranza, quella di poter vivere senza il "suo" Watson.

Recensore Master
17/10/14, ore 23:46
Cap. 2:

"...Ti chiedi come sarebbe se l'altro fosse per te...": lo Sherlock Best Man è, per me, commovente nella sua disperata fragilità e nella sua drammatica consapevolezza ("...sei tu che ti spaccherai...") che nulla potrà più restituirgli la vita che John gli porgeva ogni giorno, in una unica ed irripetibile quotidianità. Un'altra osservazione che voglio fare è l'assoluta coerenza tra immagini scelte per illustrare le parole e testo relativo (qui c'è un tenero Sh intento a scegliere la piegatura dei tovaglioli per il matrimonio): è un linguaggio moderno ed efficace perchè coinvolge più dell'attenzione alla lettura. La scelta delle foto è perfettamente coerente con quanto raccontato e non è secondaria, come importanza, alle parole che ci scorrono davanti.

Recensore Master
17/10/14, ore 23:26
Cap. 1:

Questa fic l'avevo "congelata" da tempo perchè ho preferito attenderne gli ulteriori sviluppi, in quanto mi aveva colpito per l'indubbia novità del registro linguistico. Già ho letto FF con stili diversi, per esempio costruite con una catena originale di sms, ma "Blue open eyed", nel suo evolversi, da "Morphine" ad oggi (18/10), si sta rivelando veramente originale ed avvincente. La disperazione di Sh, che è emersa netta nella Season 3, e il suo sentimento unico e irrinunciabile per John, è come venissero "scolpiti" nello stile a volte aspro ed ermetico di poche, tragiche parole. Non ne servono troppe per fissare il dramma di ciò che aveva potuto essere e non è stato.

Recensore Junior
17/10/14, ore 20:43
Cap. 12:

Carissima, permettimi la confidenza anche se non ci conosciamo :) 
Questo  è proprio il genere di IC che è tanto difficile da rendere ma allo stesso tempo tanto meraviglioso da leggere. E' così difficile  rendere Sherlock e tu ci riesci molto bene .... ed è bello leggere ff così ben curate.
<<nero di Prussia o nero fumo? - e non badano a te, seduto sul divano a Baker Street.
Tiri fuori un pezzettino di carta dalla tasca. Leggi le parole tremolanti scritte con un nero qualsiasi
.>> una bellissima metafora resa attraverso il colore nero... non badano a Sherlock che tiene in mano un foglietto scritto in nero qualsiasi, ... (non si interessano a lui come non si interessano alla scritta sul foglietto) eppure quel foglietto spiegherebbe moltissimo se solo ci si sforzasse di osservare... Sec me sono questi dettagli che fanno la differenza e conferiscono il senso evocativo a una storia. Complimenti.
A presto
 
(Recensione modificata il 18/10/2014 - 01:44 am)

Recensore Veterano
16/10/14, ore 21:58
Cap. 12:

Muoio.
Dimmi come fai. Anzi no, non dirmelo, perché tutta la magia svanirebbe.
Quando non ci sei, la mancanza per i tuoi aggiornamenti è enorme.
Quando pubblichi, riempi il silenzio che avevi creato con eleganza e perfezione. Perché è questo che le tue flash/drabble sono, la perfezione.
Le amo, lo sai. Le amo tutte dalla prima all'ultima. E lo sai, e non mi stancherò mai di dirlo.
Brava. Non riesco ad aggiungere altro. Brava

Recensore Veterano
16/09/14, ore 02:28

Questi capitoli sono piccoli, corti, ma uccidono subito. Un colpo dritto al cuore e "addio, sei morta", letteralmente morta. Piene di sentimento, di lacrime, di crepacuore, esattamente come deve essere la Johnlock, ma diavolo se fa male, dannatamente male e vorrei uccidere John, vorrei davvero.. Ma hanno entrambi delle colpe da farsi perdonare. Uno per essere morto per finta, l'altro per aver avuto anche solo l'idea di tornare da Mary dopo quello che scoperto (ovviamente grazie a Sherlock) e Dio solo sa quanto l'ho odiato, a quel militare del cavolo. Ma Cristo se hanno torto e ragione entrambi, per questo sono perfetti.
Scritta molto bene, davvero. Poche parole ma che colpiscono il punto giusto facendo cadere il lettore come un sacco di patate per l'emozione. Fa male, ma non puoi smettere di leggere. Quindi continua, per favore, se proprio devo soffrire almeno facciamolo bene~