Recensioni per
Wood and Clay
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/19, ore 18:39
Cap. 4:

Ciao! Non so più come chiedere scusa per i miei ritardi. Eccomi qui però, ho visto che avevi aggiornato la long su Versailles, ma la curiosità di scoprire il finale su Lucrezia era troppo grande. È un finale perfetto, strabiliante, davvero grandioso nella sua complessità, poeticità e drammaticità. 
Finalmente è tornato il Pov del Lord, devo ammettere che mi era mancato. Il cerchio ritrova la sua coda, perché la scena torna nel teatro, lì dove noi abbiamo cominciato a conoscere la loro storia per la prima volta. Lucrezia si mostra e lui, naturalmente e realisticamente, fugge da un qualcosa che sarebbe davvero impossibile e forse anche da ciò che lei è diventata, da ciò in cui lei si è trasformata. Ubriaco, confuso dall’uso eccessivo dell’oppio, tormentato dal dolore... diviene folle. Hai descritto magnificamente la follia dal suo punto di vista, hai fatto credere anche al lettore che lui stesse davvero tornando a casa, che davvero stesse salendo i gradini, abbiamo visto il mondo con i suoi occhi e mai abbiamo creduto che non fosse così come lui descriveva (almeno, per me è stato così). Complimenti perché ci vuole talento a ingannare così bene e così perfettamente chi legge. Invece lui è caduto nel fiume, è morto. Lo sappiamo perché il Pov era alternato, altra cosa che mi ha fatto impazzire, e Lucrezia sa che è a causa sua. Lo rincorreva, voleva salvarlo, eppure invece così lo ha solo ucciso. 
L’amore in loro è una maledizione, che concetto “bellissimo” reso in questa maniera ottima. Naturalmente nella realtà non deve essere così, non devono accadere cose del genere, ma le storie che affrontano con coscienza, capacità e tecnica questo tema mi affascinano. Scritte così poi ancora di più. 
Le due immagini che ho amato di più sono state quelle di Lucrezia paragonata ad un’Ofelia resuscitata dal fango (mi rimarrà moltissimo in mente) e la questione delle preghiere (se Dio sputa sulle preghiere dei fantasmi e delle prostitute). 
Immagini forti, complesso organizzato al meglio, una trama che trova qui il suo culmine, in un finale poi che ci lascia ancora con il fiato sospeso.
Complimenti come sempre, tutto perfetto :) 
A presto! 

Nuovo recensore
22/04/19, ore 00:02
Cap. 4:

Ciao, cara!
Eccomi qui, pronta a recensire l'ultimo capitolo di questa mini long.
Ancora fatico a credere di essere arrivata alla fine di questa intensa avventura, in questo momento sto vivendo un turbinio di emozioni estremamente difficile da domare.
È stato un finale spettacolare, assolutamente.
Non trovo altre parole per descriverlo, davvero.
E spero con tutta me stessa di lasciarti una recensione decedente perché ho seriamente paura di perdermi.

Ho apprezzato molto l'alternanza dei POV durante il capitolo, ci hanno dato modo di avere un quadro completo della situazione e soprattutto di vedere le due facce della medaglia: Lucretia che vede sgretolarsi tutti i suoi sogni e le sue speranze d'amore a causa del rifiuto del suo amato e quest'ultimo che cade lentamente e inesorabilmente nella pazzia proprio per aver rivisto Lucretia, che detta così suona come una cosa bellissima, se solo Milord non fosse rimasto al momento in cui hai visto Lucretia morire e con la consapevolezza che si trova diversi metri sottoterra.
La cosa che più mi ha colpita – e che più ho amato – è che il rifiuto di lui non è dovuto al fatto che non prova più nulla per Lucretia, anzi, la ama ancora e tantissimo, bensì è dovuto alla non realizzazione di ciò che gli sta accadendo.
Di conseguenza, rifiutare ciò che sta accadendo e quindi negarlo, significa negare Lucretia stessa, che è tornata solo per lui.
Il modo in cui hai delineato e sviluppato questo concetto durante tutto il capitolo l'ho davvero adorato.

Ricordavo che i cavalli avevano il dono di ritrovare la via per la scuderia in cui erano nati e cresciuti grazie al puro istinto; per la prima volta nella mia vita, pregai d'essere più bestia che uomo, e di trovare la strada di casa. → non potevo non citarti questo pezzo, mi è piaciuto tantissimo. Hai descritto perfettamente la paura e la disperazione di voler tornare immediatamente a casa, la foga di correre e rintanarsi nell'unico luogo che ci infonde sicurezza – almeno in casi come questo.

Carne e Ombra sono stati spettacolari anche qui.
Loro sono la vera svolta, sono quei movimenti del corpo e delle labbra che possono cambiare tutto, anche distruggerlo.
Quando Lucretia esprime il proprio desiderio, ho trattenuto il respiro.
È stato un momento molto intenso e significativo, soprattutto per il modo in cui si conclude il capitolo e, di conseguenza, l'intera storia.
Ti lascia con una domanda e pare quasi stia a te scegliere se salvarti o meno, anche se quelle parole sono riferite allo stesso uomo che ha negato Lucretia.
Bello, intenso e struggente. Ho i brividi.

Ti ringrazio per questa lettura mozzafiato, leggere questa storia è stato un vero piacere.
Mi sono emozionata, ho provato paura, dolore, sorpresa, mi sono perfino innamorata dell'entità di Carne e Ombra perché sono una tra le figure demoniache più belle che abbia mai trovato in un racconto Horror.
Davvero, tantissimi complimenti.
Non mi resta altro da fare se non aggiungere la storia alle preferite perché quel posto se lo merita tutto e prepararmi per una nuova avventura.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
21/04/19, ore 01:42
Cap. 3:

Ciao cara! Buona Pasqua! Eccomi qui a recensirti, sempre ad orari improbabili e sul filo del rasoio, però eccomi qui. 
Oddio, quanto ho amato anche questo capitolo, comincio a diventare ripetitiva, ma non posso farci nulla. Lucrezia ha subito una trasformazione analizzata in un vivido e profondo dettaglio, sei stata attenta in maniera perfetta a rendere il suo cambiamento, il suo essere una nuova Lucrezia. Mi sembrava di leggere una storia di vampiri, il modo in cui Lucrezia perde anche il suo ultimo barlume di umanità in questo patto che ha stretto con Carne e Ombra: un po’ anche le dinamiche del Faust. Credo ci siano molte suggestioni di tue letture o di tuoi studi in questa storia, nel modo in cui hai sviluppato Lucrezia soprattutto. La prima volta che ha fame, la prima volta che mangia, è la rappresentazione di ciò in cui l’hanno trasformata i due demoni. L’hanno salvata, ma l’hanno davvero fatto? A che prezzo? È giusto così? Utilizzi l’immagine della bambina salvata da un pozzo, immagine perfetta che mi è rimasta ancorata alla mente durante tutta la lettura. La donna che è uscita da quella bara non è più la Lucrezia di un tempo, è un demone anche lei che trascorre il suo tempo in una specie di limbo fumoso. 
Leggo di Carne e Ombra, e mi sembra di leggere di due burattinai che stanno portando la ragazza proprio dove vogliono loro: con i gesti, con le domande, con i loro nuovi piani.
L’altra parte che mi ha affascinato tantissimo e quando ti sei concentrata sul “sempre” che era un po’ il tema centrale di tutto il capitolo. Lucrezia continua ad amare ( perfettamente azzeccati e bellissimi tutti gli aggettivi da te scelti per spiegare che tipo di amore sia il suo adesso) e amerà per sempre, come se fosse rimasta ferma ad un punto. Per sempre. 
E la parte finale? Ho i brividi. L’horror sta raggiungendo i suoi livelli, e mi aspetto già una scena molto più cruenta e forte di quelle presenti qui (che comunque mi hanno fatta immergere in un’atmosfera creepy molto interessante). 
Cosa posso dirti? Sei bravissima e meravigliosa, questa tua storia mi è entrata nel cuore. 
Complimenti tantissimo, non vedo l’ora di leggere il capitolo finale :) 
A presto! 

Nuovo recensore
18/04/19, ore 17:26
Cap. 3:

“Ti porteremo a vedere Milord, Lucretia." promise Carne e, in lontananza, sentimmo il rombo d'un tuono. "E se vorrai, se è davvero tuo desiderio, potrai averlo di nuovo."

Voglio iniziare così, questa recensione: con le ultime frasi del capitolo.
Frasi semplici, prive di fronzoli o parole ricercate.
Eppure maledettamente efficaci.
Questo capitolo mi ha riempita e svuotata allo stesso tempo.
E quelle ultime frasi sono il brutto presagio che qualcosa accadrà, sì.
Ma non sarà bello, me lo sento.
Me lo sento perché ormai Lucretia e il suo amato vivono in due mondi completamente opposti ed hanno, forse, una concezione dell'esistenza diametralmente opposta.
Non metto in dubbio il loro amore, anzi, è bellissimo che Lucretia lo ami ancora nonostante tutto ciò che ha passato… ho solo paura che non sia abbastanza.

Sono davvero in pena per questi personaggi, mentre Carne ed Ombra mi sembrano quasi gli spettatori, coloro che osservano dopo aver mosso le loro pedine (non so se hai presente l'Anime Durarara!!! in cui vi è un personaggio di nome Izaya che si diverte a muovere le pedine dell'intera Ikebukuro più o meno a proprio piacimento, ecco, questo discorso è alquanto sconclusionato, ma volevo dirti che i due Fratelli mi hanno ricordato lui in una versione molto più macabra).

Il fatto è che non è passato tantissimo tempo dal salvataggio – o dalla condanna – di Lucretia, ma lei ha già instaurato un rapporto profondo, se non intimo, con le due entità.
Questa cosa mi è particolarmente piaciuta perché è un rapporto che va oltre, qui non è propriamente coinvolto il corpo, bensì l'anima.
Sono Carne ed Ombra ad insegnare nuovamente a Lucretia come vivere – avevo ipotizzato la morte apparente, per quanto riguarda il suo trovarsi nella tomba –, sono loro che la accompagnano in un vagare che non ha più nulla di terreno e sono loro che le procurano la linfa vitale di cui necessita per andare avanti.
Quando Lucretia libera la sua nuova essenza divorando la giovane, mi sono venuti i brividi.
E anche a costo di passare per una persona fuori di testa, ti dico che è una scena che ho amato perché non solo l'hai descritta benissimo, ma hai reso la narrazione molto cruda e spietata, una cosa che adoro.

Arriviamo poi al punto in cui scopriamo che a Lucretia manca qualcosa, o meglio, qualcuno.
Nonostante gli innumerevoli doni che Carne ed Ombra le hanno fatto, lei si sente vuota.
È per questo che all'inizio ti ho scritto che questo capitolo mi ha sia riempita che svuotata: perché la mancanza del suo amore arriva proprio alla fine, quando Lucretia ha la pancia piena ma non basta a saziarla del tutto.
Nonostante tutto, il suo cuore esiste ancora e batte, forse solo metaforicamente, ma batte per un amore che nemmeno l'apparente morte e il radicale cambiamento le hanno fatto dimenticare.
Le parole di Carne, quelle che dice alla fine, sono il colpo di grazia perché, come già ti ho detto, ora ho seriamente paura per questa fatidica resa dei conti e non so davvero cosa aspettarmi.
Ho la netta sensazione che sarà un colpo di scena difficile da dimenticare, pertanto non vedo l'ora di proseguire con la lettura e leggere l'ultimo capitolo.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
13/04/19, ore 19:25
Cap. 2:

Ciao cara! Sono emozionatissima, hai completamente vinto tu perché non mi sarei mai aspettata questo cambiamento nella trama. Assolutamente mai, ero certa che la storia avrebbe proseguito per una strada diversa, opposta. Invece no. Il lettore ha un momento di spaesamento e di meraviglia, perché la donna di cui abbiamo letto nel capitolo scorso adesso ci parla e ci mostra il mondo dal suo punto di vista. Noi l’avevamo conosciuta dagli occhi e dai ricordi della persona che l’amava, io personalmente avevo una visione di Lucrezia molto femme fatale. Donna indipendente e forte che non ha realmente bisogno di niente e di nessuno, per certi aspetti quasi “crudele” per alcuni atteggiamenti. Il punto di vista era filtrato da quello di un altro personaggio, quindi milioni di complimenti per esserci riuscita in maniera così egregia.
Non ricordo davvero se te l’ho chiesto nella prima recensione, la scelta del nome non è assolutamente a caso, vero? Ho delle teorie in merito, ma aspetto per vedere se almeno un po’ è come credo. 

Lucrezia è viva, dunque. È già adesso comprendo benissimo il genere Horror, da te realizzato talmente bene. Quando l’hai descritta sveglia nella bara ho cominciato anche io a sentire un terribile senso di claustrofobia. Tutto nero, legno ovunque. Dettagli perfetti, calzanti, giustissimi: pochi elementi che sono tutto. Ho sentito l’ansia di Lucrezia, l’ho respirata con lei. E l’incontro con Carne e Ombra? Due personaggi inquietanti, sembrano quasi demoniaci, riflettenti un’atmosfera gotica-cimiteriale tipica proprio della letteratura inglese. Li ho trovati ben costruiti, inquietanti, due “spiriti” (anche se non sono propriamente spiriti) che hanno aiutato Lucrezia, ma le hanno fatto anche pagare il prezzo di questo aiuto. I Fratelli l’hanno salvata, ma cosa aspetta ora a lei? Come continuerà la storia? Adesso alzo proprio le mani e attendo. 
Lo stile l’ho trovato molto poetico, con una serie di immagini e metafore che mi sono rimaste in testa e che hanno reso ancora più piacevole la lettura. 
Complimenti, io non so più come dirti che sei davvero bravissima :) 
A presto! 

Nuovo recensore
11/04/19, ore 16:44
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi di nuovo qui ^^

Ti dico fin da subito che se il primo capitolo mi era piaciuto tantissimo, questo l'ho semplicemente amato – ovviamente senza nulla togliere a quello precedente.
È stato un colpo di scena davvero sensazionale e no, non sto affatto esagerando.
Se con il capitolo precedente abbiamo avuto modo di vedere e percepire Lucretia attraverso i ricordi, le emozioni e gli occhi di colui che la ama, qui è Lucretia stessa a urlarci a modo proprio che esiste, che è ancora viva e che per un'assurda fatalità si è ritrovata in un luogo che non appartiene a chi ancora respira su questo mondo.
Lucretia è più fragile di quanto mi aspettassi; al di là della situazione nella quale è stata catapultata – o meglio: sotterrata – che farebbe cadere nel panico chiunque, hai messo in luce una creatura che esterna il suo disperato desiderio di vivere ancora e di far capire che è stato tutto un mastodontico errore.
Ho visto alcuni documentari, diversi anni fa, in cui veniva trattato questo tema, ovvero di persone che venivano sepolte, ma che in realtà erano ancora vive.
Ciò che hanno lasciato al mondo sono graffi sul legno della tomba fino a scorticare le dita e sangue, davvero tanto sangue. Insomma, una cosa decisamente raccapricciante e per un attimo ho seriamente pensato che anche Lucretia avrebbe fatto questa fine.

Una farfalla, nel mio quadrato di mondo, nella mia prigione, non avrebbe potuto battere le ali. → io lo so che qui sono tremendamente di parte perché amo le farfalle con tutta me stessa, ma il paragone con questa creatura l'ho proprio adorato. Hai espresso, in una semplice frase, la negazione della libertà. Le farfalle volano ovunque esse vogliano, sono libere, fugaci ed effimere. Il fatto che nemmeno una farfalla, se ingabbiata in quella tomba, riesca a battere le proprie ali, accentua ancora di più la sensazione claustrofobica che avvertiamo leggendo le parole di Lucretia. Un vero tocco di classe, lasciatelo dire.

Poi però qualcosa accade e Lucretia apre nuovamente gli occhi sul mondo… per assaporare nuovamente la paura.
Il fatto che il suo salvatore sia allo stesso tempo il suo carnefice (“Si aprì in un sorriso zannuto e accettò la mia ferita come dono e pegno, affondandovi i denti.”) è stato un colpo di scena incredibile.
Carne e Ombra sono una creatura molto interessante, ho adorato il modo in cui li hai caratterizzati.
Potrebbero essere delle creature mandate dal diavolo stesso, così come la sua reincarnazione in qualcosa che è sia terreno che effimero, un po' come a dire che le due cose coesistono.
Sembra quasi la rappresentazione demoniaca della luce e dell'ombra: dopotutto è stato Carne a salvare Lucretia dalla tomba, perché è lui quello composto da materia (quindi la luce); al contempo, è stato grazie ad Ombra se Carne ha potuto affondare i denti nella carne (ripetizioni a gogò, lol) di Lucretia.
Sicuramente mi sono spiegata malissimo perché è uno di quei concetti che hai ben chiari nella tua mente e poi a parole non sai nemmeno da dove partire, però davvero, è stato incredibile immaginare questa creatura che salva e al contempo condanna Lucretia facendola diventare… cosa?
Ora sono ancora più curiosa di scoprirlo, anche perché non avrei mai pensato che la storia prendesse una piega del genere.
Ti rinnovo i miei complimenti, è stato un vero piacere leggerti.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
07/04/19, ore 01:43

Ciao! Il mio ritardo è cronico ormai, ma sono qui a tarda sera a leggerti perché non voglio davvero tardare ancora di più :) 
Posso dire che mi sono completamente innamorata di questa storia già al primo capitolo? Perché insomma, beh, è così. Mi sono innamorata tantissimo e sto sclerando in silenzio in casa, perché non voglio svegliare nessuno, ma wow quanto è bella questa storia io devo già complimentarmi con te. Non posso aspettare la fine della recensione: complimenti, sei fantastica e grandiosa! 
L’ambientazione che tu hai scelto io la venero, nel vero senso della parola. La venero. E tu sei riuscita a renderla perfettamente, adattando ottimamente il tuo stile all’ambiente dell’epoca, alle usanze, ai costumi. Ho respirato il mondo del protagonista, il mondo di Lucrezia. Anche quel teatro spoglio, umido, buio. I pomodori, le uova marce, la pipa. Mi è sembrato di vedere e sentire tutto, hai calato il lettore perfettamente in questo mondo e personalmente mi hai resa schiava perché non andarmi di corsa a leggere tutti i prossimi capitoli... sappi che è difficile, è difficile. Voglio scoprire come continua, come e quando sfocerà nell’Horror (per ora ho solo poche idee, anzi una) e soprattutto voglio scoprire sempre di più di Lucrezia. Un nome perfetto per la protagonista, secondo me scelto da te con particolare attenzione. 
Sappi che mi stai seriamente facendo fangirlizzare e che la storia, il capitolo, è wow. Wow, davvero è ciò che ho pensato all’ultima parola. 
Wow, wow, wow. Perfetto dalla prima lettera fino all’ultima. 
Bravissima e milioni di complimenti :) 
A presto! 

Nuovo recensore
04/04/19, ore 16:53

Ciao!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino ^^
Come già ti avevo detto nei commenti, ero particolarmente interessata a questa storia Horror, un genere che adoro, pertanto eccomi qui, super pronta a recensire.
Ti dirò, non mi sono affatto pentita della mia scelta perché già solo questo primo capitolo mi è piaciuto tantissimo e non trovo altre parole per descriverlo se non con: ADORO.

Innanzitutto, vorrei farti i miei complimenti per lo stile; oltre ad essere molto curato, favorisce una lettura scorrevole e coinvolgente.
Inoltre, si adatta perfettamente al contesto storico nel quale hai ambientato questa storia che, ti dirò, è uno dei miei preferiti.
Ho sempre amato la Londra dell'800 e, già solo in questo primo capitolo, ho potuto avvertire quello che sarà il non tanto lontano passaggio del testimone al nuovo secolo, il '900.

Le descrizioni sono altrettanto adatte per il periodo storico, così come i luoghi che il protagonista è solito frequentare.
Persino Lucretia si adatta perfettamente a tutto ciò, pur essendo così lontana, sia nel corpo che nell'anima.
Lucretia la vediamo tramite gli occhi, il cuore e le emozioni del protagonista, il quale la ama in maniera incondizionata nonostante tutto ciò che gli ha fatto patire senza volerlo.
Dopotutto, non è colpa di Lucretia se la malattia l'ha lentamente logorata e trasformata, anzi, pur avendola resa completamente irriconoscibile, lui la ama ancora, molto più di prima.

(Apro giusto una piccola parentesi: non vorrei sbagliarmi, ma quando dici che il medico pagò per la falsa speranza che diede al protagonista con la falsa diagnosi, significa che lo ha ucciso?)

Comunque, tornando a Lucretia, è un personaggio che mi ha molto affascinata e sono riuscita a immaginarmela perfettamente.
Non ha avuto una vita facile e questo l'ha portata ad allontanarsi, ad essere ciò che è ma senza che gli altri riescano a cogliere appieno le sue infinite sfumature.
Sembra quasi effimera, eppure lascia delle impronte ben marcate durante il suo passaggio terreno. O almeno, questo è ciò che mi ha trasmesso.

In conclusione, ti rinnovo i miei complimenti per questo primo capitolo perché non solo m è piaciuto molto, ma mi invoglia sicuramente a proseguire nella lettura.
Sperando che ciò accada presto, ti saluto.
Alla prossima,

Harriet;

Recensore Master
25/11/18, ore 21:38
Cap. 4:

Buonasera!
Non proseguivo con la lettura da un po' di tempo, ormai, ma ora posso affermare con sicurezza che questa è una delle storie più belle che ho letto su EFP. Seriamente, è una storia breve, solo quattro capitoli, ma meravigliosa! Ha originalità, descrizioni fantastiche, è macabra e disturbante al punto giusto... da fanatica dell'horror non potevo non amarne ogni singolo capitolo. 
E con questo, beh, hai chiuso con classe. 
L'immagine iniziale che ci dipingi di Lucretia è bellissima. Il terrore del suo amato è palpabile, lo si sente mentre si continua la lettura. 
Il modo in cui scrivi è meraviglioso, davvero. Il modo in cui imposti ogni frase, il suono che hanno... sei veramente tanto, ma tanto brava. *^*
Ho adorato il tormento dell'uomo che si domanda se Lucretia, oltre la tenda, l'ha vista davvero o tutto è solo un delirio.
Mi chiedevo dove fossero andati a finire Carne e Ombra e sono stata anche troppo felice di ritrovarli. Il primo gelido in ogni parola, perfido. Entrambi due figure senza dubbio molto originali, Carne in particolare mi inquieta profondamente.
"Aveva paura di una sola cosa: io, che l'amavo ancora." ---> qui mi hai trasmesso talmente tanta angoscia che sentivo il bisogno di riportarti la frase. Da brividi. Anche se in realtà avrei voluto citarti parecchie frasi che mi sono piaciute un sacco, ma avrei riempito la recensione solo di quelle. <3
In ogni caso, il resto del capitolo l'ho letto tutto d'un fiato perché, oddio, non riuscivo a capire dove tutto sarebbe andato a concludersi e mi hai sconvolta, sul finale. La questione del desiderio, il fatto che "se lo vuoi davvero non è pericoloso", parole inquietantissime... da brividi, seriamente. Come il suicidio di Milord, assurdo il modo in cui tutto scorre. 
Ho notato - non so bene se è un problema del mio pc o è proprio così - che c'è una frase che praticamente non va a capo, continua anche fuori dalla pagina bianca di EFP, per capirci arriva fino al blu dello sfondo. Forse un errore di HTML? O magari, ripeto, è il mio pc a essere idiota. Probabile, in ogni caso xD
Ti faccio davvero tanti complimenti, ho amato questa storia, te l'ho detto e te lo ripeto. <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
27/10/18, ore 14:51
Cap. 3:

Eccomi! :)
Spero non ti dispiaccia se sono passata da qui e non dalle ultime pubblicate, ma di quelle non conoscevo il fandom e, in ogni caso, volevo terminare questa perché essendo fissata con l'horror e avendo letto i primi due capitoli, amandoli terribilmente, non potevo non concluderla.
Ho adorato poter conoscere un po' meglio i fratelli, Carne e Ombra, due personaggi estremamente inquietanti, adattissimi a un racconto horror e, davvero, credo mi daranno gli incubi, sognerò Carne e le sue canzoni disturbanti per alcune notti. Tra l'altro è stranissimo il rapporto che si è instaurato fra loro e Lucretia, sfiora l'assurdo, ma è anche coerente e comprensibile e, onestamente, un risvolto che non mi aspettavo.
Ancora più macabro è quello che Lucretia fa. Siamo partiti con lei che muore e proseguiamo con una lei non più umana, ma vicina ai Fratelli e in parte più simile a loro. Il fatto che poi tu l'abbia descritta un po' come una regina è stupendo. 
La scena in cui divora l'utero della fioraia è, seriamente, spettacolare. Adoro tutto ciò perché come ti ho già detto sono una patita di film/libri horror, quindi leggere scene del genere mi fa emozionare, soprattutto se scritte divinamente come qui. <3
Il finale mi ha intrigata un sacco e ora non vedo l'ora di leggere anche l'ultimo capitolo per vedere come andrà. Lucretia ama ancora l'uomo che ha perso, ma essendo in un horror, quanto è probabile un lieto fine per i due? Non so cosa aspettarmi, seriamente, però la curiosità è tanta.
Complimenti per questa storia, davvero. *^*
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Veterano
05/10/18, ore 15:15
Cap. 2:

Ciao, ero curiosa di conoscere il seguito e sono andata avanti 🙂
Secondo me dovresti sconsigliare la lettura di questo capitolo a chi soffre di claustrofobia, perché le descrizioni sono così vivide che la sensazione, anche per chi legge, è davvero quella di trovarsi in una tomba! Le prime righe sono angoscianti, mi stavo sentendo male per lei e dopo non è che sia migliorata. La descrizione di come viene rotta la tomba, di come lei viene tirata fuori, ferita dalle schegge di legno, ricoperta di terra fin’anche in bocca, è brutale ed estremamente cruda. Il passo successivo è inquietante, non si capisce bene di che essere si tratti (molto bello per come l’hai immaginato, tra l’altro), né cosa voglia esattamente da Lucretia.
Ovviamente il fatto che chi legge possa provare sensazioni “sgradevoli” davanti a queste scene è un punto a tuo vantaggio, in una storia horror. Vuol dire che sei riuscita nel tuo intento. Infatti il capitolo è, come sempre, breve, ma quelle poche frasi colpiscono nel segno, vanno dritte al punto, danno le informazioni essenziali e necessarie per far capire esattamente al lettore dove si trovi e cosa stia succedendo. Non si ha l’impressione di aver bisogno di altre descrizioni o altre spiegazioni, è tutto molto chiaro ed evocativo.
Ti segnalo questa frase in cui forse c’è un refuso, o forse non ne ho capito io il senso, vedi te 🙂 “Una mano –umana, cinque e dita, ne ero più che certa!-“
Per tutto il resto, lo stile è meraviglioso come al solito e la grammatica perfetta, non posso farti altro che i miei complimenti.
Ciao, al prossimo capitolo! 🙂

Recensore Veterano
03/10/18, ore 15:39

Ciao :) allora, devo dire che solitamente non leggo horror perché sono una gran fifona, però ho visto il rating arancione e mi sono fatta coraggio. In realtà credo che scritto da te potrei leggere tutto, non so bene neanche io da dove cominciare a tessere le tue lodi perché è anche difficile per me sviscerare i motivi per cui trovo bella una cosa bella. Partirò chiarendo che sono sempre estremamente sincera nelle recensioni ed anche quando partecipo alle iniziative del gruppo, se leggo una storia che mi fa storcere il naso mando un messaggio privato all'autore dicendo che purtroppo non potrei lasciare una recensione positiva a quella storia (è capitato). Questo te lo dico per farti capire che le mie non sono lusinghe ma i reali pensieri che mi sono venuti in mente nel leggere queste righe.
Partiamo con l'incipit: è decisamente avvincente, cattura subito l'attenzione. Bello anche il contrasto cromatico fra le due frasi "Lucretia, in una tomba di fango.
Lucretia, in vestito bianco."
Ho apprezzato anche l'inserimento del motivetto sul London Bridge, che mi riporta alla memoria ricordi d'infanzia. Quello, insieme a tutto il resto che segue, contribuisce a dare un'ambientazione molto british al testo. Tutto è molto coerente con l'atmosfera della Londra dell'epoca, in questo hai avuto un'attenzione per i dettagli veramente lodevole. Il contesto storico e geografico emerge nettamente da ogni frase, dalle metafore, dalle similitudini, dalle menzioni quasi casuali che fai all'oppio, all'usanza di tirare pomodori a teatro, al "mal francese". Dal testo si evince una cultura (o un lavoro di documentazione) di proporzioni considerevoli e non posso che farti altri complimenti per questo.
La descrizione di Lucretia è un altro punto meraviglioso, le parole e le frasi che usi per caratterizzarne l'aspetto ed i comportamenti esulano da tutto ciò che possa definirsi "già letto".
Il capitolo è molto stringato e va letto con attenzione per non perdere informazioni fondamentali, come il fatto che il protagonista abbia ucciso il medico. Mi è rimasta la curiosità di sapere quale sia il male che ha afflitto Lucretia, lo dirai nei prossimi capitoli? Per quanto riguarda le mie impressioni sul protagonista, che conosciamo solo dai suoi pensieri, credo che sia in realtà molto più inquietante di quanto dall'interno lui non si percepisca e, chissà, magari potrebbe aver avuto un ruolo anche lui nella morte di Lucretia.
Lo stile, come avevo già subodorato dalla tua fic su Alexander, lascia senza parole. Le frasi sono argute ed efficaci, se dovessi starti ad elencare tutte le volte che mi hai colpito verrebbe fuori una recensione lunga quanto il capitolo stesso, quindi ti cito solo le mie preferite:
"Otello era sul palco, strizzato in una calzamaglia rosso scuro d'eco medievale. Si comportava come se fosse vestito all'ultima moda e nessuna vergogna trapelava dal fatto di essere in balia d'una pessima sarta"
"Vent'anni passati sulle poltrone di pelle nera del Club ti insegnano che nulla può competere con le feste private e che l'arte è sopravvalutata; il teatro, povera imitazione della vita, è un passatempo svenduto a chi non conosce oppio o whisky costoso."
"Non vedevo più il suo sorriso, e le sue dita si chiudevano più spesso attorno alla pipa che attorno ai fiori che avevo l’abitudine di portarle."
Nonostante il tuo giudizio sulle tue fic precedenti al 2015, se sono scritte bene anche solo la metà di questa credo potrei gustarmele senza alcun problema!
Ti segnalo solo una frase che mi è suonata male, anche se non credo sia un errore vero e proprio: all'inizio, quando dici "La seggiola scricchiolava, puzzava di legno marcio e una delle gambe, mozzata da quello che sembrava il colpo di un'ascia maldestra" credo suonerebbe meglio "da quello che sembrava esser stato il colpo di un'ascia maldestra", dato che è un fatto antecedente al tempo della storia che è già passato. Si tratta solo di una mia impressione però.
Metto questa storia tra le seguite e continuerò a leggerla quanto prima, perché mi è piaciuta parecchio. A presto! <3

Recensore Master
13/09/18, ore 19:48
Cap. 2:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio :)
Ho iniziato tempo fa questa storia, presa dal genere "horror" in cui l'hai inserita, e nonostante ci fosse ben poco di horror nel primo capitolo, ho deciso di proseguire la lettura e di entrare nell'aspetto più inquietante e creepy del racconto. 
Ho notato che la storia è già conclusa ed ha solo quattro capitoli, un po' mi dispiace, devo ammettere che me l'aspettavo più lunga, ma conclusa una storia se ne scrive un'altra, per cui, non soffermiamoci troppo su questo :)
Non starò a soffermarmi troppo sul fatto che adoro il tuo stile, che ogni parola sembra studiata strategicamente per dare l'effetto che dà, quasi ipnotico per alcuni versi.
Le poche frasi utilizzate all'inizio, quelle che precedono il capitolo, sono brevi ma sistemate lì risultano molto utili. Il lettore ricorda l'ambientazione in cui Lucretia vive e da subito si entra in un'atmosfera parecchio dark, adatta senza dubbio a una storia infilata in questa categoria.
Lucretia si risveglia in una tomba. Inizialmente avevo ipotizzato fosse una casa abbandonata, poi leggendo mi è stato da subito chiaro. Io, di mio, sono parecchio claustrofobica e molto spesso ho discusso di quanto mi traumatizzerebbe risvegliarmi in una tomba, soprattutto se già sepolta sotto metri di terra. Di conseguenza, lo scenario in cui la protagonista si risveglia è degno di un film horror e mi ha affascinata particolarmente, soprattutto perché non era la piega che mi aspettavo per la storia, motivo in più che mi ha spinta a proseguire la lettura, sempre più curiosa del seguito. Inoltre, la scena è descritta veramente bene, i pensieri di Lucretia sono più che normali, chiunque finirebbe nel panico ed effettivamente il suo terrore è palpabile, mentre leggevo mi mancava quasi il respiro; era come soffocare insieme a lei in quella bara. Insomma, le premesse per un'ottima storia horror, ci sono tutte.
Non mi aspettavo che qualcuno la salvasse perché ero troppo presa dalla scena e temevo sarebbe morta mangiata dai vermi -altra cosa che mi terrorizza, per la cronaca, e che immaginare in quel contesto mi ha dato i brividi-. Sono da subito stata curiosissima, però, dopo il suo "ritorno alla vita". Chi è la persona che l'ha salvata? Ho subito ipotizzato che fosse il Lord citato in precedenza. Però no, perché siamo in un racconto horror, e dove sarebbe l'horror senza un peggioramento delle cose subito dopo la salvezza?
Eppure, devo dire che mi hai veramente turbata con il seguito, con Carne ed Ombra, che non sono ben riuscita a capire cosa diavolo fossero. Mostri? Sono stata distratta dai dialoghi più che inquietanti, da quella canzone-filastrocca che regala al  tutto un'atmosfera ancora più inquietante e dai gesti malsani dei due fratelli. 
Ora, rimane solo un enorme interrogativo... cosa succederà a Lucretia? Probabilmente, morire nella bara sarebbe stato meglio! xD
Complimenti davvero per questo capitolo, mi è piaciuto moltissimo! :)
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
28/08/18, ore 19:36

Ciao! Adoro l'horror, probabilmente questo mi ha spinta a recensire la storia. :)
Che dire... il capitolo mi è piaciuto molto e l'ho trovato un ottimo inizio. Mi è piaciuta la suddivisione del capitolo e i momenti che hai ripreso.
Inizialmente non sapevo proprio cosa aspettarmi da questa storia, poi tutto è stato più chiaro e l'ho apprezzato molto anche per l'ambientazione e il contesto storico in cui hai inserito la storia.
Il capitolo è ricco di frasi molto carine, rese ancora più piacevoli dal tuo stile scorrevole. Le descrizioni fatte sono ben bilanciate, né poche né troppe, eppure riescono a farti immaginare le situazioni di cui il protagonista ci parla.
Ho amato la tristezza che con l'andare avanti della lettura si fa sempre più insistente. 
E questa frase non potevo non citartela perché mi è davvero piaciuta un sacco: "il teatro, povera imitazione della vita, è un passatempo svenduto a chi non conosce oppio o whisky costoso."
Mi è piaciuto particolarmente il suo amore per Lucretia, capace di superare qualsiasi cosa. E' davvero dolce.
Non mi è sembrato di vedere errori o refusi. 
Complimenti, davvero brava. Penso che continuerò la lettura :)
fumoemiele

Recensore Master
11/08/18, ore 17:19

Ciao, eccomi qui per la recensione del gruppo del Giardino. Dovrebbe essere la prima volta in cui capito da te nel profilo, dunque mi presento: piacere, sono Stefania. :)
Tra le storie che ho trovato qui, questa mi ha incuriosita più di altre. Solitamente non leggo di questo genere, ma nulla toglie che possa fare un'eccezione e godermi un poco di sana atmosfera dark.
Un inizio molto evocativo, dal sapore di altri tempi e di noia, brutte sensazioni e ricerca di qualcosa che non si sa nemmeno cosa sia. Un luogo decisamente triste, un'opera rappresentata in maniera altrettanto triste.
Più procedo con la lettura e più sento questa tristezza, questi ricordi malsani, un amore per una donna tutt'altro che buona e giusta. Mi sembra d'aver a che fare con una delle più turpi e sporche tragedie. Il senso di negatività, di sbagliato continua a stringermi, come se sapessi che da un momento all'altro qualche cosa debba succedere. L'angoscia che mi da la figura di Lucretia, e ciò che è il rapporto tra lei e il protagonista, è portata avanti fino alla fine.

"In quel momento, vedevo la sua fragilità.
La luce, scomparsa da quei suoi occhi profondi come pozzi, non era mai stata così attraente."
Questa affermazione mi ha fatta venire i brividi. Una vita vissuta poco e male, che si spegne piano piano e nella maniera più orrida possibile.
Le scene che questa breve storia mi ha lasciato nella mente sono davvero difficili da mandare giù, sono intrise si qualcosa di malato e di velenoso. Se questo era quello che volevi far provare al lettore, almeno con me ci sei riuscita più che bene.
Ho apprezzato questa atmosfera difficile da dimenticare, così carica e oscura. Non ho trovato tanti refusi, e direi che la brevità del capitolo aiuta a concentrare il tutto in poco spazio, così da rendere ogni singola frase efficace e fondamentale. La trovo scritta molto bene, davvero. :)
Hai uno stile che mi ha davvero incuriosita, mi auguro di poter leggere la continuazione, in tuo in futuro; se l'inizio è questo, non voglio immaginare che cose orribili possano accadere nelle fasi successive!
Buon lavoro, e alla prossima! :3

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