Recensioni per
Notti di stelle e di sogni
di mgrandier
Bella la descrizione di questo piccolo salotto che racchiude tra le sue mura il loro rapporto fatto di complicita' e affetto. Mi piace il modo in cui Andre' ricorda i momenti passati con Oscar e quelli appena trascorsi con lei. E quello sguardo lanciato su di lui e' coinvolgente. |
Ho apprezzato molto questo capitolo che definisci interlocutorio. Il primo momento, quello in cui descrivi il salotto privato e la figura di Andrè in attesa di Oscar, mi ha colpito per l'immediatezza visiva: nel descrivere i dettagli dell'ambiente e dell'immagine del nostro beneamato, ci dici tutto sul rapporto dei protagonisti, clandestino, fatto di sotterfugi e piccoli spazi rubati alle rispettive vite e alle rigide divisioni sociali che li separano, nutrito di momenti intimi e segreti, il tutto con pochi tratti di penna mirati e efficaci. E insieme a te ci fai godere dei dettagli della figura di quest'uomo magnifico che non ci stancheremmo mai di contemplare. |
Ciao! |
Che volere di Oscar I'll general a donna à uomo!!! |
Titolo azzeccatissimo quello di questo capitolo e, se un po' ho imparato a conoscerti, non si tratta di certo di un caso, ma di una scelta ben accurata. La "pace" è sicuramente rappresentata da quell'angolo di paradiso che si sono ritagliati i nostri in quel salottino dove André, aspettando la sua Oscar, si perde nei ricordi, nei pensieri, nella ricerca del profumo di Lei sulla sua pelle. E tu ce lo descrivi per quello che è: un uomo meraviglioso, sia fisicamente (da sballo direi) sia caratterialmente, nei pensieri, nei gesti, nell'amore indescrivibile che prova per la sua donna. Ma la pace viene "violata" dal caro Generalissimo. L'intruso che entra con prepotenza nel loro mondo:appunto, una vera e propria violazione. Lui sapeva che avrebbe potuto trovarla là e...apriti cielo...se l'avesse trovata proprio in quel momento a raccontare ad André la sua idea geniale. Ma, rispettandone il carattere (o caratteraccio) di Oscar, giustamente hai fatto si che andasse a sbollire la rabbia da sola. Quella domanda del Gen. su dove fosse Oscar l'ho immaginata proferita con lo stesso tono duro e autoritario di quando, nell'anime, si rivolse ad André chiedendogli dove fosse la figlia e se conoscesse il motivo per il quale avesse deciso di lasciare la guardia reale. Il Gen. sapeva dell'amicizia e della complicità dei due e quindi riteneva che solo Lui, oltre alla diretta interessata, potesse rispondere a tali domande. Ebbene, sì, lo sapeva il motivo...ma mica poteva raccontarglielo! E che fa il Gen.? Ammonisce André per il suo stato, se ne va stizzito e infastidito e, forse ritenendo che il suo compito di ristabilire l'ordine delle cose si fosse esaurito per quella sera, se ne va senza cercarla. Un mito! |
Ciao è stato un vero piacere leggere questo capitolo. Più leggevo e davanti agli occhi appariva la figura di André in tutta la sua bellezza non potevi farci regalo più gradito . |
Mi è piaciuta molto la descrizione che dai dello spazio che Oscar ed Andrè si sono ritagliati a Palazzo. Questo loro piccolo salotto, che deve aver accolto dei momenti bellissi per entrambi e preziosi nei ricordi di Andrè; un luogo dove lui si sente tanto a suo agio da dimenticare addirittura la compostezza e si sbottona abbassando la guardia ed esponendo il fianco al generale, che le circostanze stanno rendendo piuttosto attento e pericoloso... |
Cara, questo capitolo non è d'azione ma risulta una lettura veramente godibile, trovo che i gesti e l'ambientazione siano molto ben resi e diano una bella sensazione visiva. |
Il capitolo mi piace molto, le descrizioni degli ambienti sono vivide e realistiche, e quelle di André sono da mozzare il fiato! E' descritta perfettamente la loro intesa che è ancora più forte nel silenzio, questo loro rapporto unico, eppure stranamente tollerato dall'inflessibile generale. |
Mi strapiace come scrivi!dettagliata,sognante,senza cadere sul banale...e le metafore e i riferimenti....ti prego,continua con questa storia!!! ho messo questa storia fra le seguite,a prestooo |
Mi è piaciuto molto questo capitolo. L'incontro scontro tra Oscar e il padre è reso con la giusta tensione, il contatto tra i due che rende al generale la misura della vera natura di donna di quel figlio, ci svela la ragione di quel suo ripensamento sulla vita di Oscar. E' tutto molto fisico, le emozioni dei personaggi passano attraverso i sensi, la vista ed il tatto, e noi riusciamo a percepirle a pelle. Bello! |
Ho riletto un paio di volte il capitolo,ma sono ancora confusa. |
Ciao prima di tutto grazie di aver accolto l'invito di molte regalandoci il tuo talento in una storia lunga che si ricollega alle altre da te scritte. |
Nell'anime, quando il padre si mette in testa che la figlia si deve sposare, spicca il lato ribelle e irruento del carattere di Oscar che prima chiede al generale di non concedere la propria mano a Girodelle (quanta tenerezza in quella scena, sia da parte di Oscar, sia del padre!), e poi diserta il party di addio al nubilato. Ma subito dopo lei si mostra superbamente femmina con Andrè quando gli annuncia che non si sposerà tanto presto. Andrè in quel momento deve averla amata e desiderata come mai aveva fatto prima. Il tuo generale mi sembra ancora più risoluto dell'originale: chissà quali carte giocherà la nostra Oscar?! È Andrè? Verrà in suo aiuto? |
Il Generalissimo non si smentisce mai! E con questa presa di posizione mette in luce "il meglio" di se...mannaggia a Lui. All'inizio, forse proprio per trovare il coraggio necessario, non guarda nemmeno ad Oscar, le da le spalle e tutte le volte che è stato necessario parlarsi, lui non l'ha mai guardata realmente, ma sempre attraverso il filtro della sua ottusaggine. Così inizia il solito sermone...e bla bla bla, sul rigore, sull'abilità e il coraggio che Lei ha sempre dimostrato. Discorsi che in tanti anni Oscar avrà imparato a memoria. Ma Lui sa di loro, vero? Perché anche se non se ne parla apertamente,quelle frasi "condizioni di difficile gestione" o "comportati di conseguenza " sono un chiaro messaggio alla figlia, alla quale continua a rivolgersi al maschile, ma allo stesso tempo la vorrebbe vedere sposa e madre. Bel controsenso, degno di una mente contorta...degno del Generalissimo (infondo è Lui che pronuncia quella frase apocalittica al povero André: se tu fossi stato un nobile...). Efficaci e significativi sono gli elementi che hai utilizzato per evidenziare come il Gen si accorge della Oscar donna che ha davanti. Quando la tocca, sentendo quel braccio esile al di sotto della stoffa, ha chiaro che non si tratta di un corpo di uomo. Tutto il suo mondo vacilla davanti ad un viso dalla bellezza femminile e al profumo dei suoi capelli. Per non parlare di questa divisa blu, forse diventata la sua ossessione. La stessa che rappresenta una scelta fatta da Oscar che lui non ha condiviso...la stessa che raccolta da terra in un boschetto vicino casa gli ha fatto scoppiare le coronaria a causa della realtà che gli ha mostrato. BRAVA! Ma Girodelle non aveva rinunciato ad Oscar perché aveva capito quello che c'è da capire? Cos'è, una libera iniziativa del Gen.? Eppure, ad un tratto, ho immaginato che entrasse André nello studio a portarsela via! A presto. |