Franz, offendi la mia intelligenza se ritieni di dovermi spiegare a cosa serve la dieresi. Non ne capisco poi l'utilizzo all'interno di tale componimento che sembra avere uno schema metrico libero per quanto riguarda la lunghezza dei versi. Mi ha davvero interessato lo schema di rime che hai adottato ed ho apprezzato particolarmente la rima al mezzo del verso decimo.
Per quanto riguarda la tematica analazzita, ammetto di averla molto a cuore. Tuttavia elogiare la follia con strutture sintattiche troppo ragionate è alquanto rischioso. D'altra parte il tuo lavoro è stato buono, soprattutto nella conclusione del componimento.

Bella. Bellissima. Superba. Sul serio. Un vero e proprio 'elogio alla follia', non c'è che dire. Ti faccio un applauso, ancora una volta te lo sei meritato. Mi hai davvero colpita.

Tempestosa, forte, impazzita. Un vero e proprio elogio alla follia. E più di questo uno che può dire? Bravo? E' troppo poco ...

Pazzesca. sublime, assolutamente meravigliosa. Sei veramente bravo

Eccomi. Ci ho messo un po', e chiedo scusa per questo ritardo, ma ora ci sono per farti, ancora una volta, i miei complimenti. Questa non è una poesia: è un grido intimidatorio secco, freddo, che non ammette repliche. Ma, nonostante ciò, aleggia una disperazione sottile; sembra quasi una sfida, il desiderio di voler guardare la Morte dritta negli occhi, il non voler essere colti impreparati e indifesi. E' straordinario che tu sia riuscito a rendere così bene un concetto del genere: l'impotenza dell'uomo, la sua fragilità e, tuttavia, la sua immensa forza nell'affrontare qualcosa di eterno e invincibile. Complimenti, sono esterrefatta.

L’ho trovata già da subito assolutamente stupefacente. Attaccare è l’ultimo inutile tentativo di difesa, e tu attacchi la morte, con le parole e con le immagini; ma solo per nascondere una profonda e radicata paura di essa. Questa presunta forza, questi insulti gridati, mi lasciavano intravedere una fragilità di fondo che rendeva questa poesia quasi commovente. Perché l’uomo non può nulla contro la morte, e tu lo sai. Per questo non guardi nel canto oscuro dove lei si nasconde, per questo non vuoi che ti prenda nel sonno: vuoi guardarla in faccia, darle l’impressione che ha dovuto faticare per riuscire ad catturarti nell’oscurità delle sue braccia. Ma l’essere umano è piccolo, è nulla, contro di lei. Puoi aspettare il momento giusto, ma questo non esiste. Di fronte alla morte, per quanto tu possa pensare di essere pronto ad accoglierla, ti ritroverai sempre nudo, inetto. Complimenti, complimenti!

Forte, molto forte e tremendamente vera nel suo messaggio: morte incombente che non da scampo, ci prende ovunque, soprattutto o persino (a seconda dei punti di vista) nel sonno. Bèh, credo ormai tu sia stufo di sentirtelo dire, ma nonostante questo non mi spaventa il ripetermi: Complimenti per l'abilità dell'uso delle immagini e per la padronanza delle parole.

Franz... brividi... La morte, tetra, che pende su di noi, l'hai resa benissimo in questa poesia. Turba il nostro sonno, e ci attira a sé, ingannandoci... senza parole.

Mamma mia , questa poesia mette i brividi! Mi piace soprattutto la frase " muti a delirio i miei sogni". Bravissimo , complimenti!

Allora su suggerimento della cara luisina eccomi finalmente a commentare questa raccolta! Devo dire che è stato un compito arduo e non indifferente, perchè la poesia è un genere che trovo molto personale ed ermetico, difficile da interpretare e da comprendere pienamente... Che dire... credo di non essere la prima a dirti che hai un talento veramente speciale e oltre a questa passione ho notato diversi riferimenti colti, stanti a significare un background culturale non indifferente... La tua raccolta ha un qualcosa di mistico e sacro insieme con continui echi alla mitologia antica, a riferimenti spaziali indefiniti, ad immagini metaforiche ricche di simbologia. L'ultima poesia con alcuni termini in volgare antico richiamano quasi echi danteschi. Stile franto, veloce, incalzante. Bravissimo!

L'immagine della morte che ci accarezza mentre dormiamo aspettando, famelica, la nostra dipartita mi rallega il sangue...complimenti.Oso?...si! Oso...quando avrai l'ispirazione...mi farebbe piaceere che ci fosse una tua poesia nella raccolta che ho aperto in RR "Amore senza le ali?" raccolta di poesie ecc. sull'amicizia. Non per forza positiva...l'amicizia a 180°...KissKiss!!

Complimenti, come sempre d'altronde mi lasci senza parole e mi sorprendi per la tua capacità di intrecciare parole. Forte, molto forte questo componimento. Non ho altro da dire, semplicemente bellissima. Bravo.

Questa è sensazionale... Tutto a partire dal titolo... Complimenti vivissimi!

Più leggo queste poesie e più ho la pelle d'oca...

Ed ecco che torna Bacco come via d'uscita al mal di vivere...il suono di questa poesia è quello che mi ha colpito di più fino ad ora....KissKiss!!