Ciao.
Sono in un ritardo talmente imbarazzante che non so cosa dire a mia discolpa. Anche perché, a ben pensarci, non c'è niente che possa giustificarmi. Ché sì, tutti abbiamo i propri impegni personali, ma insomma!, tre mesi di silenzio sono davvero da brividi. Quindi, scusami.
Posso solo dirti, questo sì, che ho sempre letto con avidità ogni aggiornamento. Solo, non ho recensito.
E' da tanto che ho aperto questa pagina word dedicata a te e alla tua storia ed è da altrettanto tempo che cerco di scrivere qualcosa e, puntualmente, cancello tutto. Verrebbe fuori una recensione confusa, soporifera ed eccessivamente lunga e ripetitiva. In realtà non so come organizzarla, spero di non risultare noiosa, di non cadere in luoghi comuni e frasi fatte e di non essere sconclusionata e monotona e di scrivere tutto ciò che penso.
Nelle ultime recensioni da me lasciate mi pare di aver parlato di come Emma veda la relazione malsana e tossica di Louis ed Aaron come una copia esatta di quello che aveva con Harry. I dominanti e i sottomessi. I primi, che sembrano non curarsi dei secondi, i quali invece darebbero il mondo per farsi amare, arrivano al punto addirittura di annullare sé stessi in funzione dell’altro. Ed Emma striglia Louis sperando di salvare una coppia e cambiarlo, non essendoci riuscita con Harry. Di trovare una sorta di consolazione e rivincita, capisci? Una gioia nel poter orgogliosamente dire che sì, ce l’ho fatta a far funzionare una storia. Anche se non era la mia. Anche se Aaron si incazza e graffia Louis e finalmente si ribella e lo lascia. Decide di cancellarlo e di farlo andare via da casa sua.
Emma è incapace di fare altrettanto, non riesce proprio a farle funzionare, le sue relazioni amorose. Se con Harry fu un disastro, con Miles è, forse, ancora peggio. Non so se sia voluto o no, ma adoro questa quasi trasformazione di Emma nell’ Harry di anni fa, nei confronti di Miles. Gli chiede del tempo, vuole pensare, proprio le stesse parole che l’avevano fatta tanto patire precedentemente. Dopo 20 capitoli posso dire che non impazzisco per Miles. E di certo non faccio il tifo per la coppia composta da lui ed Emma. Sicuramente il mio giudizio è offuscato dal pregiudizio e dall’ “affetto” che provo per il “tuo” Harry, lo ammetto. Sarà anche che quelli che tradiscono li odio a prescindere e non li perdonerei mai perché ho troppo a cuore la mia persona e il mio amor proprio per tornarci insieme o anche solo parlarsi. E’ tutto un insieme di cose, insomma, che mi portano a non tollerarlo. Lo avrei picchiato quando, dopo aver discusso con Emma, ha il coraggio di presentarsi a casa sua e fare buon viso a cattivo gioco con i genitori di lei - dei quali ho apprezzato la totale ingenuità ché se avessero saputo del tradimento Ron, al posto di afferrargli calorosamente la spalla, gliela avrebbe lussata, e Constance gli avrebbe spiaccicato la torta al cocco in faccia – e l’ho odiato soprattutto quando ha messo sullo stesso piano il dolore che prova una persona tradita e una che tradisce. Per me non è lo stesso. Sarà retorico e sempre sentito ma se ami non tradisci. Nemmeno se sei ubriaco o drogato o in un altro corpo o rapito dagli alieni, non tradisci e non puoi dire che sei stato male quanto lei. Non puoi.
Prova, comunque, a far sentire apprezzata Emma, a combattere per lei. Stessa cosa fa Harry. Nessuno dei due demorde ed è quasi come se stessero giocando a “chi ha più testosterone si prende la donna”. Se da una parte Miles non le dà spazio, la tiene aggiornata sulla sua giornata mandandole messaggi dolci e pieni di “amore” – ricordo che in LG Emma fantasticava su come potesse reagire se Harry l’avesse ribattezzata qualche volta in un modo diverso dal suo solito “ragazzina”, magari “amore”, come la chiama Miles, poteva suonare meglio – si dice sinceramente dispiaciuto per il tradimento e si odia per questo. Ma Miles si sente anche libero senza vedere Emma per sei giorni.
Harry, d’altro canto, è una presenza quasi asfissiante. Spunta alle mostre senza esser stato invitato, la punzecchia, sperando di ottenere le parole che vuole sentirsi dire. Di lui apprezzo la tenacia e la schiettezza, come sempre. Per me che volevo studiare psicologia è un piacere leggerlo e tentare – quasi sempre inutilmente – di analizzarlo. Sa di non esserle indifferente – “Se tu fossi sicura di non poter essere influenzata da me, non mi chiederesti di non vederci più.” – e sa che non gli è indifferente, ma non vuole indagare ulteriormente sul perché. Ora come sei anni fa.
Eppure c’è quando Emma è ubriaca al Rumpel, (parallelismo in LG in cui è emma ad aiutare un Harry tremendamente ubriaco che grazie allo stato in cui è ridotto dice qualcosa in più su di sé e sulla situazione con suo padre, adesso è lei ad essere ubriaca e lui ad aiutarla. adoro!!!) la tranquillizza quando lei pensa di essere egoista a stare con lui quando lo aveva praticamente costretto a non cercarla più – cosa che, naturalmente, non ha fatto –
Di lui apprezzo anche la testardaggine. E l’orgoglio e l’essere così criptico e chiuso che lo rendono praticamente uguale a me. E quei messaggi inaspettati mandati quasi senza pensarci sopra che ammettono ciò che non ha il coraggio di dire ad alta voce e a quattr’occhi, cioè che sente la sua mancanza. E non lo capisco. La cerca, si presenta a casa sua costringendola ad uscire in giardino anche se lei sta male – la scena mi ha ricordato quando in LG Emma era in punizione e si erano visti di notte sempre in giardino e si erano conosciuti in tutti i sensi – e si arrabbia se lei non sa cosa rispondergli, a quel suo “mi manchi adesso”, e le rinfaccia di non sapere affrontare le cose ma di esser bravissima ad andarsene, cosa che effettivamente aveva fatto lui sei anni prima. Harry parla e non parla, resta in quel mezzo che tanto sembra amare. Non si sbilancia. Ha sofferto per due volte, ha amato e non era ricambiato, prima con Denice e poi con la ragazza che ha conosciuto a Bristol, e trovo buffo che faccia soffrire l’unica che lo ha realmente amato. E’ un ragionamento contorto, scusami. E’ come se volesse dare tutto sé stesso alle persone sbagliate che non ricambiano il suo amore e per ripicca facesse lo stesso con chi sa che lo ama. Penso debba fare un po’ di mente locale e capire cosa voglia. Fa intendere le cose sbagliate, esempio lampante Lea, Emma pensa che ci sia andato a letto, la cosa la turba, e lui, calmo, le fa notare che lui è sempre stato zitto, non le ha instillato alcun dubbio. E oh, se è stronzo. E’ rimasto il ragazzino che avevamo conosciuto. Egocentrico che, se ferito, ferisce e fa credere di andare via, obbliga gli amici a dire lo stesso (santo Zen) per poi concludere la messinscena con un bacio che non schiarisce per niente le idee, anzi.
L’unica cosa che sa è che Emma non sa cosa vuole. E vuole farglielo capire. Sa di non esserle per niente indifferente, la sfinisce e la legge come fosse un libro aperto. Sa che si costringe a stare con Miles e ad interpretare la coppietta perfetta che viene spesso stereotipata negli scadenti film d’amore americani, sa che si fa violenza per cercare a tutti i costi di fare la cosa giusta, ma non quella che realmente vuole. Ed Emma lo sa, sa che lui sa (anche questo ragionamento fa schifo ma ti prego sorvola) e cede quando lui si presenta alla festa per Zayn e Melanie. E qui è un tripudio di provocazioni, frasi pensate ma non dette, carezze. Sembrano poi riuscire a trovare un punto d’incontro e a venirsi, incontro. E allora escono insieme, lei lo provoca, lui fa lo stesso, escono insieme e si contraddicono, ridono e scherzano come se niente fosse successo e addirittura si baciano!!!! Ma tutto ciò è solo un’apparente ed illusoria calma che si spezza all’arrivo del messaggio di (quel demente di) Miles. E tornano allora le insicurezze, i caratteri di merda che si ritrovano entrambi finiscono per cozzarsi e per ferirsi, ognuno si arma del proprio scudo e della propria spada e combattono uno contro l’altra, non insieme. Tornano le gelosie, l’orgoglio e le paure e volano parole grosse alle quali sembrano non dare peso, mentre le pronunciano, certi di attaccare e ferire nei punti giusti. E’ sempre stato così, tra loro. Un ferirsi continuo quando potrebbero benissimo conservare quelle forze per ricostruire la loro storia. Per citare le Luci della centrale elettrica, quei due cretini a forza di ferirsi sono diventati consanguinei.
Però quei due cretini mi piacciono, sai? Mi piacciono così cresciuti ma sempre gli stessi imbecilli di prima, con uno strato spesso così di orgoglio e amor proprio e paura di stare male. Mi sono affezionata a loro, il che ha dell’incredibile, considerando che sono personaggi fittizi. E sono fiera di Emma, ho notato che è un personaggio che non piace. Io sono fiera di lei perché nonostante abbia, metaforicamente parlando, ancora il ginocchio un po’ sbucciato dalla vita, da Harry che se ne va, da Miles che la tradisce, non ha paura di cascare ancora, di avere delle ricadute inattese e fuori programma. Emma che ha delle barriere e delle mura intorno a sé alte così e che quindi sa difendersi ma anche sa lasciarsi investire dalle emozioni. Emma va all’università come me e in lei mi rispecchio tantissimo. Emma è forte, è salva ed è libera. E le voglio un sacco di bene, anche se a volte, me ne rendo conto, è stressante.
Harry, anche Harry è come me, come ho già detto in precedenza in questa eccessivamente lunga recensione. E’ un calcolatore, sa cosa vuole ma non lo vuole dire, tiene tutto dentro di sé e dice solo il necessario, ovvero quasi niente. Studia i minimi particolari, così se dovesse essere ferito sa benissimo dove attaccare per, a sua volta, ferire.
Infine, Zayn e Melanie. Loro sono due cuori, non come gli altri due stupidi. Amo tantissimo Zayn, il suo amore incondizionato per Mel, la paura che scorreva in tutte le sue vene quando lei è scappata dopo la proposta e il sospirone di sollievo quando gli si è gettata, scusandosi, tra le braccia. E’ un amore vero, l’opposto degli altri. Zen e Mel infatti non hanno paura di mostrarsi nudi, semplicemente quelli che sono. Hanno fiducia l’uno nell’altra e sanno di potersi fidare, sanno che sono amati, sanno che l’altro non lo tradirà mai. Voglio un sacco di bene anche a loro.
Forse voglio bene anche a Louis, anche se è una troia pazzesca. Voglio senza dubbio bene ad Aaron e vorrei trovasse qualcuno di più degno, qualcuno migliore. Ma ahimé al cuor non si comanda e il suo, di cuore, è nelle mani di “hun”.
Quanto mi era mancato recensirti? Non penso tu possa averne idea.
Un abbraccio
(Non ho riletto perché non mi sento bene ed è davvero troppa roba, quindi mi scuso se ci sono errori)
(Recensione modificata il 19/01/2015 - 06:33 pm) |