Ciao Oops.
Finalmente ho trovato il coraggio di leggere questa storia. Non mentirò dicendo di non aver avuto tempo, perché effettivamente in questi giorni ne ho avuto abbastanza di tempo, ma non ero psicologicamente pronta a leggere una storia che ero sicura mi avrebbe devastata. Non mi sbagliavo. Avevo ponderato l'idea di scriverti questa recensione in privato ma poi ho deciso che, anche se le mie recensioni sono orripilanti, questa storia meritasse una recensione pubblica. Ti chiedo scusa già da ora per il brodo annacquato di stronzate che scriverò. La prima cosa che mi ha sconvolta, di questa storia, è l'associazione di colori, perfetta. Ma, fingiamo io non stia allagando il letto e seguiamo una specie di ordine, mh.
Niall. Quando ho letto che a lui avevi abbinato il giallo, ho sorriso. Perché
Niall è così follemente giallo che... Sì, mi ricorda il Sole. Caldo e luminoso e sempre pronto a dare qualcosa agli altri. E sono sicura che non sia casuale il fatto che sia stato proprio lui il primo incontro di Harry in quel posto, mh. Mi ha commossa la sua storia. Josh è lì per lui, per farlo aggrappare ad un ricordo felice, qualcosa che riesce a tenerlo a galla, a non farlo cadere nella pazzia più totale e disarmante. Qualcosa che serve a salvarlo, anche se lo condanna. È un amore malato ma al tempo stesso giusto, non so spiegarlo scusa. Ho, inoltre, notato che in questa storia Josh ha un ruolo fondamentale per Niall, e non voglio azzardare nessuna ipotesi perché io sono la prima scema del villaggio, ma è da questa sua posizione di rilevante importanza (sostegno costante, anche se irreale, perché distante e inafferrabile) che si capisce quanto valga per te.
Sophia. L'hai nominata per poco, è solo una comparsa veloce ma ho adorato il modo in cui ne hai parlato. Abbiamo parlato del colore che le attribuivo, nella mia follia, e la tua decisione di darle il nero è perfetta. La descrivi come un'ombra che tutti avrebbero voluto ammirare. Non so perché mi abbia affascinato tanto questo paragone. Forse perché, per me, lei è inarrivabile ed intoccabile proprio come un'ombra. Una di quelle che si proiettano bellissime al ridosso di un lampione e che incantano ma che sfuggono, allontanandosi, se ti avvicini di un passo. Ed è nero, Sophia, perché è l'insieme di colori più contrastanti. Ti ho già parlato di questo e dilagare in una recensione non mi sembra il caso... Perdonami. Ti dico solo che mi è piaciuto tantissimo il modo in cui l'hai presentata.
Zayn. Anche su di lui avrei una valanga di cose da dire, a partire dalla scelta del colore fino al suo ruolo in questa storia. Ma mi limiterò a dire che Zayn di questa storia è molto simile allo Zayn reale. Nel senso che io, personalmente (probabilmente sbagliando, non lo so!), lo immagino così. Rinchiuso nel suo mondo, fatto di parole che non sono parole. Non so spiegarlo, Dio che frana che sono!, ma come in questa storia riesce a leggere l'anima delle persone senza lasciarsi imbrogliare da quello che è l'involucro esterno, ecco io credo sia così anche nella realtà.
Liam. Su di lui, non ho molto da dire. Nel senso che il suo personaggio, per quanto sia di una rilevante importanza, non mi ha colpita. Nel senso che, oltre al forte desiderio di sgozzarlo vivo quando ha fatto piangere Niall, non ha lasciato segni. Sarà perché l'ho percepito lontano da quella che è la mia immagine di lui, sarà perché in fondo non fa nulla di che... Non lo so, ma il verde è il suo colore.
Perrie. Non mi sarei mai, e ripeto MAI, immaginata che potessi inserire Perrie innamorata della mia Sophia. (Scusa il possessivo.). Ne sono rimasta piacevolmente colpita. Sarà perché sotto sotto io shippo Sophierrie, sarà perché mi sono un po' immedesimata in lei... Non lo so, ma il rosso a lei, calza a pennello.
Harry. In questa storia lui è la reincarnazione della forza. Devo ammettere che proprio sabato o venerdì, non ricordo, stavo parlando proprio di quanto ai miei occhi Harry Styles sia da usare come esempio. Perché lui è se stesso. Non ha paura di essere quello che è, anche se ha le telecamere puntate costantemente addosso. Ho rivisto tanto di lui in questo Harry, forse sbagliando non lo so.
Ma, come succede sempre più spesso ormai, ho creato un legame particolare con questo Louis. Di lui non si sa quasi nulla, e lo so che la storia è basata su Harry e che è lui il centro di ogni cosa, ma il non sapere perché Louis sia lì dentro mi ha lasciata libera immaginazione. Ho potuto creare mille ipotesi nella mia testa ed io amo quando succede. Il tuo Louis, anche se ho letto solo due delle tue storie compresa questa (Scusami, sono una bruttissima persona, lo so.), mi sono accorta è spesso la roccia di Harry. Non so se lo fai perché per te è un riflesso condizionato dalla tua visione dei Larry o solo perché ti piace scrivere di lui in questo ambito, ma sappi che lo apprezzo particolarmente. Perché io, personalmente (andando ad ipotesi, dato che non sappiamo nulla per certo!), sono convinta che anche se Harry è quello fiero ed orgoglioso di essere quello che è ha spesso bisogno dell'appoggio di Louis. Lou, nel suo non essere pronto, è anche il più forte. Forte su un fronte completamente diverso da quello di Harry. È sempre lui che deve smentire, ribadendo che il loro legame è falso. È sempre lui che deve mostrarsi in pubblico con una persona, usandola come i peggiori stronzi. Ma questo è il mio pensiero, per quanto stupido sia, e non è questo il posto ed il momento per parlarne... Scusa.
Nelle note finali hai scritto "Un uomo privato di tutto [...] si perde e non riesce più a ritrovarsi.". È la cosa più vera che potessi dire, e mi ha colpita perché pensare il contrario (dopo aver letto quello che Harry sente e prova dal mese di Aprile che lascia il manicomio) equivale a non aver capito nulla.
Ho cercato di evitare di arrivare a questo punto perché è stato il punto in cui io mi sono spezzata. Sono emotivamente crollata perché il più grande desiderio forse di ognuno di noi è quello di ricordare e di essere ricordati. E Louis, con le sue parole e le sue carezze ed i suoi gesti accorti ("un amore che non basta" che parole bellissime per esprimere un sentimento così forte e disarmante) è... Perfetto. Lo so che è banale come espressione, lo so!, ma è l'unica che mi viene in mente per descriverlo. Perché è grigio. È tutto e niente, per citarti. (Sto piangendo, anche solo ripensandoci, Oops.). La parte che ho preferito, oltre al graduale innamoramento di Harry e Louis, che nasce da un desiderio di cambiamento, dal desiderio di accettazione che forse Louis stesso aveva bisogno di provare. E le scene di loro due nascosti un quella stanza dalle pareti spoglie, mi fa ancora sorridere felice. Perché è un po' come se quello fosse un piccolo Paradiso, un'oasi di pace, nelle fiamme dell'Inferno più alte. Ma, come dicevo, la mia parte preferita è la fine. Quando, mentre è Louis a parlare, il colore di Harry viene rivelato,
"Perché lui era il mio rosa, il mio giallo, il mio verde, il mio blu ed il mio arancione, era il mio porpora, il mio rosso ed il mio nero; Harry era il mio grigio.". Harry era tutto e niente, bastava solo capirlo... No?
Complimenti, Oops, perché è meravigliosa questa storia. E scusami per questa recensione orribile ma sono le cinque del mattino ed io, oops xD, dovrei essere a dormire non ha blaterare scretinate rovinando capolavori...
Un bacio,
La tua Hi. |