Recensioni per
Le cose che rimangono
di OniceViola

Questa storia ha ottenuto 75 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Veterano
19/02/16, ore 15:09

Ciao, finalmente passo a lasciare il giudizio come recensione, grazie ancora per aver partecipato al contest.
Fabi


Grammatica e sintassi: 9,7/10 punti

La parte grammaticale non presenta errori di rilievo, c’è giusto qualche spazio di troppo (per esempio prima di un punto esclamativo nella prima parte della storia).

Ho accettato espressioni come “Lucas lo sa di aver sbagliato”, considerandole dei rafforzamenti dei pensieri dei personaggi che hai analizzato, nonostante non siano espressioni molto adatte ai testi scritti.

Peccato per il disordine nei dialoghi, che ho considerato un problema più stilistico che altro.




Stile: 8.5/10 punti

Il tuo stile in questa storia è composto da frasi brevi e spezzate, è fatto di ripetizioni e di espressioni che in genere non si trovano in un libro stampato, ma più che altro nel parlato.

Io l’ho trovato adatto al contesto strettamente introspettivo del racconto.

Il lessico è diretto, adatto al contesto.

C’è un po’ di confusione nella gestione dei dialoghi, infatti più di una volta hai aperto con le virgolette alte e chiuso col trattino, e qualche altra leggerezza, come le e accentate maiuscole che a volte hanno l’apostrofo, mentre altre volte sono scritte correttamente.
Niente di grave, comunque.



Originalità: 5/5 punti

Non frequento il fandom, ma questa scena mi è parsa interessante, sia per il modo nel quale hai fatto interagire i personaggi che per le considerazioni sugli eventi che conosciamo dalla serie.

Ti ho dato punteggio pieno per questi motivi.



Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti

Lucas è ‘il cattivo’, Skye nasce come personaggio complicato, perché è combattuta tra il desiderio di salvare sua madre e il sentimento che evidentemente prova per Lucas e la voglia di fare la cosa giusta, esponendo se stessa e rischiando di uccidere sua madre. Sono due personaggi dal rapporto difficile, e insieme al capitano Taylor in questa storia sono tratteggiati con cura, con poche parole che vanno dritte al punto e che ci portano a capire i loro pensieri e a comprendere quanto sia difficile per tutti loro la situazione che stanno vivendo.

Ti faccio i complimenti per la caratterizzazione.



Sviluppo della trama: 5/5 punti

La trama è ben sviluppata. Dal punto di vista del susseguirsi delle azioni non è molto complicata, ma è gestita in modo ottimale; la parte introspettiva è molto ben descritta e curata, con il tuo stile hai reso il lettore quasi parte della storia.



Gradimento personale: 0,9/1 punto

Avevo questa serie in lista d’attesa già da troppo tempo, praticamente da quando è uscita.

Mi è molto dispiaciuto per come è andata, perché secondo me aveva un grandissimo potenziale, vista l’idea di partenza, che però è stato sfruttato in modo poco convincente, senza puntare sui punti di forza del viaggio indietro nel tempo e concentrandosi invece in ambiti che mi aspettavo sarebbero stati trattati meno, se non per niente.

La tua storia ha preso quel che anche secondo me c’era di buono in questa serie: Lucas è uno dei personaggi meglio caratterizzati e in coppia con Skye mi piace moltissimo. Mi sono piaciuti anche i rimandi a quello che conosciamo della serie, che hanno contribuito alla caratterizzazione dei personaggi.

Complimenti e grazie per aver partecipato.



Utilizzo degli elementi scelti: 5.5/9 punti.

Onestamente non ho capito molto bene perché tu non mi abbia dato i tuoi prompt, ma è andata così e credo che alla fine quello che si cerca in un contest (oltre alla vittoria, che interessa più o meno) sia un’opinione si ciò che si presenta e la mia opinione è più che positiva, perché sei riuscita a raccontare un momento tutt’altro che semplice in modo emozionante, direi.

Mi spiace per questo punteggio, ma non potevo darti più di così.

Totale: 44,6/50

Recensore Veterano
20/12/15, ore 19:12

Giudizio ricevuto per il contest "Buon sangue non mente...?"

Grammatica & Stile: 7.5/10
Per quanto riguarda la grammatica, ho trovato giusto qualche imprecisione qua e là, ma niente di grave. Inoltre in alcuni punti non ho potuto fare a meno di pensare a come avrebbe reso meglio tale frase scritta in un certo modo, e per questo ho inserito anche degli “errori” di stile – fra virgolette, ovviamente, perché sono puramente dovuti a dei miei gusti personali.
“Lucas è al buio, in camera sua.
Il buio è netto, penetrante, lo avvolge. A lui piace così.” → per prima cosa io non andrei accapo, visto che comunque non vedo questo stacco completo fra le due frasi e, anzi, stona anche un po'. Poi collegherei le due frasi per non dover ripetere “buio” che, a distanza così ravvicinata, stona come fosse una vera e propria ripetizione non voluta. Grammaticalmente, invece, ci sono due spazi dopo la virgola che segue “penetrante”.
“Ha appena fatto un viaggio di ore per tornare a Chicago, negli appartamenti, relativamente lussuosi, assegnati al Grande Comandante. Suo padre, l'eroe di guerra.
Il quale, ovviamente, non c'è.” → stessa cosa di prima per quel che riguarda gli accapo, inoltre trovo che sarebbe meglio inserire un trattino parentetico prima di “suo” e togliere la virgola prima di “relativamente”, poiché altrimenti la frase risulta davvero troppo spezzata e va a singhiozzo!
Il suo unico figlio è stato buttato fuori a calci dall'Accademia Ufficiali più famosa ed esigente al mondo, per insubordinazione (e per un redditizio giro di spaccio di sostanze che riusciva a creare nel laboratorio di chimica e lui non c'è. → qui hai dimenticato di chiudere la parentesi e, inoltre, credo che prima di “e lui” non ci stonerebbe per nulla una virgola, visto che comunque c'è uno stacco fra la prima parte della frase e la seconda.
“Che vanno perfezionati, plasmati, cesellati, fino a farli diventare una macchina per uccidere, efficiente, devota, obbediente.” → non è un vero e proprio errore visto che puoi intendere i soldati come esercito e quindi farli muovere come una “cosa sola”, però io personalmente manterrei il plurale fino alla fine, e quindi “[...] farli diventare macchine per uccidere, efficienti, devote, ubbidienti”.
“È fortunato che il preside non l'ha fatto arrestare, non voleva macchiare il buon nome della scuola.” → qui invece l'errore c'è, in quanto “ha” va sostituito con “abbia” per rispettare i tempi che richiede un periodo ipotetico dell'irrealtà.
“[...] sbattergli in faccia che il suo unico figlio è non solo una mammoletta ma anche un drogato. Un poco di buono.” → qui ti riscrivo la frase come, secondo me, girerebbe meglio, ma ovviamente è solo un consiglio e non l'ho contato come errore vero e proprio: “[...]sbattergli in faccia che il suo unico figlio non solo è una mammoletta, ma anche un drogato e un poco di buono.”
“[...] della sua cella.Dall'altra parte, il grande Comandante farfuglia.” → manca uno spazio dopo il punto fermo.
“[...] che avrebbero fatto una deroga alla legge [...]” → doppio spazio dopo “avrebbero”.
“[...] E mi diceva che sarei stato il padre migliore del mondo,”” → manca il punto fermo, probabilmente hai sbagliato a digitare ed è uscita quella virgola a fine frase.
“Lo odia comunque ma una piccola parte della sua mente non può fare a meno di chiedersi che cosa penserebbe di lui, di quello che è diventato, la sua mamma.” → manca una virgola prima di “ma”, e io sostituirei le virgole parentetiche con dei trattini parentetici che, a mio parere, hanno una valenza leggermente diversa dalle semplici virgole, visto che è come se “rettifichino” ciò che si è detto prima, e questo caso sembra proprio che tu stia specificando che è il giudizio della mamma per ciò che è diventato, non per lui in sé, che spaventa Lucas.
“E figuriamoci cosa avrebbe pensato della deriva autoritaria della Colonia, con suo padre che spadroneggiava, i suoi processi farsa, il coprifuoco, la legge marziale; le fustigazioni pubbliche, le assurde leggi.” → due cose: la prima è che non vedo il motivo del punto e virgola, visto che è un elenco tutto sullo stesso piano, la seconda che invertirei “assurde leggi” nel più comune “leggi assurde”: quando l'ordine delle parole è invertito, mi sembra sempre di dovermi concentrare in quel punto perché c'è un qualcosa di importante, ma in realtà in questa frase non è così e quindi non capisco il motivo perché tu le abbia invertite. Cioè, non è che sia un errore, è solo che stona un po', a mio parere.
“Papà, papà! Guarda!Che cos'è questa erba? Si mangia?” → in questa frase manca uno spazio dopo il secondo punto esclamativo, e inoltre toglierei il primo e inserirei una semplice virgola: la frase, altrimenti, sembra un po' troppo piena di punteggiatura forte, e stona un po' con il resto!
Dunque, dal punto di vista della grammatica, non ho trovato molti errori – o meglio, non sono gravi visto che per lo più si trattano di errori di battitura o disattenzioni –, in compenso non mi trovo molto d'accordo con la punteggiatura che utilizzi (e te ne sarai anche accorta, immagino xD), nel senso che ci sono forse troppi punti fermi e troppi accapo, oltre che poca varietà, visto che ci sono pochissimi due punti e altrettanto pochi punti e virgola. Ma d'altronde la punteggiatura è una cosa molto soggettiva, e a mille altri potrebbe piacere.
Per quanto riguarda lo stile, mi è molto piaciuto: scorre che è una meraviglia, tiene il lettore attaccato allo schermo fino alla fine, non è né troppo pesante né troppo banale, con un registro medio che si addice perfettamente a ciò che hai scritto. Inoltre ho notato che hai cambiato leggermente il modo di scrivere passando da un'età all'altra del protagonista, e questo mi è piaciuto moltissimo, perché mi è sembrato che tu volessi adeguare lo stile ai pensieri stessi di Lucas – e quindi al modo in cui avrebbe pensato in tale età –, ed è una cosa che apprezzo sempre molto. Forse, come ti dicevo, avresti dovuto variare un po' di più la punteggiatura e inserire meno accapo, ma per il resto non c'è nulla che non vada nel tuo stile, quindi complimenti!

Caratterizzazione personaggi: 10/10
I personaggi sono davvero ben caratterizzati. Si vede che ami molto questo fandom, si sente proprio che ti sei affezionata ai personaggi – in particolare a Lucas!
Dunque, partendo da Nathaniel, trovo che sia davvero ben caratterizzato, con la sua rabbia nella prima parte che non lo fa nemmeno aspettare le spiegazioni del figlio e che lo fa ricorrere alla violenza, con la sua debolezza, invece, nella seconda parte, il suo affetto per il figlio e per il nipote nonostante tutto, che si sente anche – o forse proprio perché – sotto l'effetto dell'alcol, e l'amore per la madre di Lucas, la nostalgia che ha di lei. E si sente anche un po' la sua stanchezza nel vedere che, nonostante sia un grande Comandante, non sia riuscito ad ottenere davvero qualcosa nella vita, perché ha perso il rispetto e l'affetto del figlio, la moglie amata, la possibilità di crescere in pace e amore il nipote... ha perso tutto, e se ne sta accorgendo solo ora. Nella terza parte è entrato meglio nelle sue vesti di nonno, si è ammorbidito molto per l'età e per l'accusa di alto tradimento, e gioca con Julius senza nemmeno curarsi della volontà di Lucas di litigare, e tutto questo mi ha fatto pensare che la sua caratterizzazione è semplicemente perfetta.
Lucas, però, è ancora meglio: già solo il fatto che abbia diviso la storia in tre parti, ognuna delle quali corrisponde a un'età di Lucas ha fatti sì che la sua psicologia fosse decisamente ben esplorata, ma poi sei riuscita a fare davvero un ottimo lavoro in generale! Infatti nel primo paragrafo troviamo un Lucas adolescente – geniale l'idea, comunque, di farlo espellere perché vendeva droghe xD mi ha fatto sbellicare dal ridere, se devo essere sincera – irrequieto e ribelle, ma che non ha ancora perso del tutto la fiducia nel padre. Infatti desidera chiarire e parlargli, spiegargli le sue motivazioni e i suoi desideri, e quindi mantiene un po' dell'ingenuità che caratterizza tutti i bambini. Questo per dire che si sente davvero bene il fatto che Lucas sia un adolescente, non è solo un numero scritto in alto al paragrafo, ma è qualcosa che si può leggere tranquillamente nei suoi pensieri e nelle sue azioni, e per questo posso dire che la sua caratterizzazione – oltre che essere perfetta dal punto di vista dell'IC del personaggio – è ottima.
Nel secondo paragrafo troviamo il Lucas della serie TV, quello che abbiamo conosciuto: arrabbiato con il mondo ma soprattutto con suo padre, eppure non completamente freddo e calcolatore, anzi, riserva un pensiero alla madre e si chiede se lei apprezzerebbe ciò che ha fatto e, anche se dentro di sé sa che non è così, cerca di giustificarsi. Ha quindi ancora in parte l'immaturità di un giovane che, anche se è diventato padre, è ancora ancorato al passato e in collera nei confronti del padre, un po' come un adolescente troppo cresciuto.
E infine la terza parte, quella in cui Lucas si è quasi rassegnato alla presenza del padre nella sua vita. Non lo odia, è palese, eppure continua a sostenere di farlo, proprio com'è tipico delle persone adulte che, anche se magari hanno smesso di pensare che il colore rosso sia il loro preferito – giusto per fare un esempio stupido –, quando gli altri chiedono quale sia il colore che preferiscono, continuano a rispondere rosso, quasi per abitudine. E infatti lo vediamo stare insieme a Nathaniel, a cercare quasi con ostinazione di litigare con lui ma senza riuscirci.
È interessante come si è evoluto il loro rapporto, devo dire, e anche questo è uno dei motivi per cui ho deciso di darti un punteggio così alto in questo parametro. Insomma, complimenti davvero!

Uso degli elementi dei pacchetti: 6/10
Dunque, in questo punto della valutazione invece ho trovato alcune cose che non mi hanno completamente convinta. Ma procediamo con ordine.
Allora, hai utilizzato bene due prompt su cinque, a mio parere: la canzone e la situazione “X è ubriaco e confessa a Y un segreto”. La canzone dei The Smiths in particolare, perché credo che sia molto adatta alla situazione di Lucas e in particolare al rapporto che ha con il padre, perché si sente come sperduto, senza una casa in cui rifugiarsi, visto che la casa che ha la sente estranea e lontana, e questo concetto è ben espresso nella canzone e quindi citarla all'inizio e alla fine del primo paragrafo ha un senso che si rispecchia poi anche nel resto della fic. L'unica cosa è che, innanzi tutto, l'avrei citata in inglese, visto che trovo molto più “pregnante” il suo significato in originale piuttosto che in una semplice traduzione, e secondo avrei cercato di inserirla anche negli altri due paragrafi, e questo per dare più che altro una certa simmetria alla storia che, con ben due citazioni nella prima parte e nessuna nelle altre, perde un po' in equilibrio. Ma queste sono mie fisse “estetiche”, se così si può dire, e quindi non da prendere troppo seriamente.
La situazione invece è ben inserita nel secondo paragrafo, e abbiamo la confessione di un segreto, quindi non è che abbia molto da dire se non che l'hai ben utilizzata!
Invece il punto dolente sono le altre tre. Innanzi tutto il prompt, “buio”: non l'ho proprio visto, sinceramente. Nel senso, scrivi qua e là nel primo paragrafo che Lucas ama il buio e lo trova confortante, ma non è che abbia chissà quale rilevanza nel testo. Non è che il prompt dovesse essere fondamentale, ma comunque un minimo di rilevanza era necessario che l'avesse! Stessa cosa vale per la citazione che sembra proprio buttata lì, e inoltre non è nemmeno ben integrata nel testo, nel senso che sembra urlare da ogni poro “ehi, io sono un prompt e sono stato messo qui perché le giudiciE mi volevano leggere!”, e questa cosa non va molto bene in una storia. Una citazione non deve sembrare una citazione quando viene inserita, anzi, deve quasi parere scritta dall'autore della fic. Inoltre trovo che stoni molto con il dialogo in sé, nel senso che ha un significato nell'ottica del rapporto fra Nathaniel e Lucas, ma in quel preciso punto non ha motivo di esserci, e anzi stona parecchio.
Un ragionamento a parte è invece da fare per l'altra situazione: sinceramente sono rimasta abbastanza basita dal fatto che la storia non fosse conclusa! So che è un capitolo di una sorta di raccolta, e che quindi fa parte di una trama più ampia, ma se iscrivi una storia a un contest, questa deve essere conclusa! Infatti mi ha fatto un po' storcere il naso che tu non abbia finito la storia e che abbia lasciato la conclusione in sospeso, soprattutto perché questo ha fatto sì che anche l'ultimo prompt paresse buttato un po' a caso e che, soprattutto, non trovasse una sua risoluzione! Non ha senso ai fini della trama, non è contestualizzato o quasi e, davvero, avrei preferito a questo punto che non lo inserissi. Tutto questo per dire che avresti potuto non inserire l'ultimo prompt – e magari segnalarcelo nelle note, così non ti avremmo nemmeno sottratto punti o, almeno, io non lo avrei fatto – e finire la storia alla frase ““Lo dicono tutti i tiranni.” taglia corto Lucas, pregustando la litigata che sta per avvenire.” e semplicemente aggiungere una frase conclusiva, e stop.
Insomma, per tutti questi motivi ti ho dato il punteggio che leggi sopra, e un po' me ne dispiaccio, perché comunque la storia in sé è davvero bella!

Punti bonus: 3/3
Hai inserito cinque prompt, quindi tre in più dei due obbligatori. Hai accumulato, quindi, tre punti bonus.

Originalità: 10/10
L'originalità, secondo me, è molta! La cosa più originale, infatti, è certamente aver avuto l'idea di suddividere la storia in più parti, in base all'età di Lucas. Questo ti ha permesso non solo di approfondire meglio il rapporto del protagonista con Nathaniel, ma soprattutto di vederlo anche cambiare con il passare del tempo, cosa che altrimenti sarebbe stata sicuramente più difficile e, forse, anche più banale con una struttura normale.
Inoltre anche la storia in sé è originale, visto che hai scelto di utilizzare un prompt per ogni momento dell'età di Lucas. Insomma, io non mi sarei aspettata di vederli utilizzati in quel modo e, anche se alcuni sarebbero potuti essere usati meglio (ma te ne ho già abbondantemente parlato prima, quindi non mi ripeto), di sicuro il modo in cui l'hai usati mi ha sorpresa!
Insomma, ho trovato la fic originale e interessante, soprattutto perché l'originalità è funzionale alla storia e non è stata cercata. È più una conseguenza delle cose, non un qualcosa di costruito e fatto apposta come spesso si legge in giro... quindi complimenti!

Gradimento personale: 7/10
Dunque, il gradimento personale è abbastanza alto. Questo innanzi tutto per l'idea che hai avuto di suddividere la storia in ante parti quante sono i momenti “importanti” della vita di Lucas – ma questa cosa te l'ho già ripetuta un bel po' di volte, quindi direi che posso anche smettere di dirlo xD –, ma anche per la caratterizzazione che hai dato ai personaggi. Certo, non conosco così bene Terra Nova da dire che l'IC è perfetto o altro (anche se mi è sembrato che così fosse), ma anche osservando i personaggi come se fossero originali, mi è sembrato che fossero davvero ben scritti. Inoltre li hai mossi bene, senza far adottare loro comportamenti improbabili o scontati, e questo mi è piaciuto davvero moltissimo, perché tengo sempre molto all'introspettività dei personaggi, soprattutto quando si parla di relazioni. E le tue relazioni sono vere e intense, non ci sono cliché fra loro, e questo mi è piaciuto moltissimo.
La cosa che invece mi è piaciuta un po' meno, e in generale il motivo dei punti che mancano a raggiungere il massimo, è la conclusione della storia. Lo so che te ne ho già parlato, ma qui voglio ancora più approfondire quest'aspetto: io ho letto questa fic con l'idea che sarebbe stata conclusa e finita, che avesse un punto fermo che mi facesse dire: “Ehi, bella/brutta conclusione!”, e invece mi sono ritrovata fra le mani una storia ancora da finire. Ora non so perché sia successo, forse perché non hai avuto tempo di finirla, forse perché – nell'ottica della tua raccolta – questa storia ha bisogno di più di un capitolo per trovare la sua fine, ma comunque non mi è piaciuto molto. E non solo perché è brutto leggere una fic senza una fine, ma anche perché forse avrei proprio preferito che l'ultima parte non la scrivessi! Insomma, lo so che quindi sarebbe stata monca anche di una delle età di Lucas, ma almeno non avresti dato l'idea di una storia non finita.
Inoltre, proprio per questo motivo, non ho apprezzato come hai usato uno dei prompt, che è rimasto, come tutta la storia, senza una risoluzione ultima.
Insomma, bella storia e bell'idea, però una conclusione, anche solo come lettrice, io avrei voluto leggerla TT___TT.

TOT: 43,5/53

Recensore Veterano
30/11/15, ore 12:59

Undicesima classificata al contest The perks of being in a relationship
Grammatica e sintassi: 14/15 
Stile e lessico: 13/15 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 6/10 
Rispetto del tema: 5/10 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 25/30 
Eventuale bonus: +1 
Totale: 64/80 +1 
Grammatica e sintassi: 
Grammatica e sintassi sono davvero ottime: sono impeccabili, perché non ho individuato alcun errore, di nessun genere. Hai fatto un ottimo lavoro di revisione, e non posso che farti i complimenti per questo: bravissima! 
Tuttavia, la punteggiatura risulta un pochino “confusa”, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi: ho notato che tendi a “mischiare” un pochino i segni di punteggiatura, e questo dà alla storia un aspetto meno professionale. Ad esempio, nelle battute di apertura della storia apri il dialogo con le virgolette e lo chiudi con i trattini. Sarebbe meglio evitare, e utilizzare direttamente solo le virgolette, per rendere la storia più “precisa”. 
Stile e lessico: 
Riguardo allo stile ho notato immediatamente una cosa eccellente, in questa storia: compi scelte stilistiche particolarmente audaci, sperimentando nella costruzione delle frasi. È una cosa ottima, davvero efficace. Infatti, trovo davvero ben riuscite le scelte compiute: lo stile ha un tocco più personale, più riconoscibile, e questo rende la storia molto più interessante di quanto lo sarebbe stata altrimenti. Si vede che in questa storia hai “osato” un po’, con uno stile un po’ più elaborato e sperimentale, e il risultato è davvero ottimo. 
In generale, compi scelte particolarmente adatte al momento narrato, riuscendo a costruire anche tramite lo stile un’atmosfera coinvolgente. 
Tuttavia, lo stile non risulta ancora del tutto armonioso, nel senso che le frasi risultano comunque un po’ “spezzate” e prive di un ritmo ben preciso. Non sono del tutto equilibrate, e la lettura non procede sempre in modo totalmente scorrevole, ma in ogni caso la storia risulta evidentemente ben scritta. 
Le frasi tendono tuttavia ad essere un pochino troppo brevi, in generale, e nonostante questo sia davvero ottimo nei momenti di maggiore tensione, perché accresce il coinvolgimento del lettore, alla lunga risulta un pochino pesante, perché incrina il ritmo della lettura. 
Le scelte lessicali vanno di pari passo con lo stile: anche sotto questo punto di vista, hai saputo rischiare, e il risultato è davvero buono. Hai variato con il lessico, attingendo a un vocabolario ampio e vario che mostri di saper gestire con abilità e buon senso, e ne risulta un lessico adatto al tono della storia e intrigante. 
Risulta un pochino pesante la prima battuta pronunciata da Lucas: il discorso che fa al padre è un po’ lunghetto, soprattutto perché è da leggersi quasi tutto d’un fiato, formulato così. È ottima l’idea di mandare a capo, perché così non risulta troppo compatto, ma questo fa perdere un po’ l’idea della battuta, almeno a un primo impatto. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 
La storia ha delle ottime premesse, ma risulta un po’ dispersiva. Purtroppo, questo capitolo, pur avendo il potenziale per reggersi da solo, separato dalla storia principale, non ha ancora tutta l’autonomia necessaria per essere una storia “a sé”. Ha ottime potenzialità, ma risulta ancora un po’ incompleto. Manca un vero e proprio filo conduttore ben definito, anche se l’idea del tema dell’errore è un ottimo spunto di partenza. 
Personalmente, non trovo totalmente convincente l’inserimento delle foto nella storia. Non è professionalissimo, e rovina un po’ il primo impatto che si ha guardandola. Inoltre, personalmente lo trovo superfluo: il lettore dovrebbe aver presente l’aspetto di ciascuno dei personaggi, e nel caso non lo avesse presente potresti linkare le foto nelle note, piuttosto che inserirle nella storia. Oppure, sarebbe ancora meglio descrivere nella storia, nel caso lo ritenessi necessario, la scena e l’aspetto del personaggio in quel momento specifico (solo se serve per la scena, però, altrimenti risulta superfluo). Altrimenti, potresti omettere totalmente la descrizione fisica, se non è rilevante per la scena (naturalmente, nel caso il personaggio avesse un’espressione particolare o qualcosa nel suo aspetto fisico che serve per far capire la situazione, ad esempio se fosse sporco oppure ferito, la descrizione diventerebbe essenziale). 
Anche l’indicazione del cambio di punto di vista non è bellissima, da vedersi: anche in questo caso non risulta professionale fino in fondo, a una prima occhiata, soprattutto perché in questo capitolo in particolare i vari POV sono molto corti. Personalmente, non condivido l’idea di cambiare così spesso punto di vista, poiché fa sembrare la storia un po’ troppo frammentata. Forse, un capitolo un pochino più compatto sarebbe risultato più piacevole da leggersi a sé, poiché in questo caso viene presentato come “staccato” dalla storia, per il contest. Avere un solo capitolo con cambi di POV dopo poche righe risulta un po’ confusionario, e fa sì che il senso della storia si smarrisca un po’. 
Inoltre, poiché non utilizzi la prima persona ma la terza, indicare il cambiamento di POV risulta superfluo. Dato che usi un narratore esterno, potresti tranquillamente cambiare “focus” senza specificarlo, poiché si riesce perfettamente a capire che l’attenzione si è spostata da un personaggio all’altro anche senza indicazione esplicita. Se avessi usato un narratore interno sarebbe stato diverso, ma in questo caso specificare risulta ridondante. 
Nel caso volessi indicare che si ha un leggero cambiamento nel focus del paragrafo, potresti semplicemente separare i paragrafi andando a capo, mettendo un asterisco e poi andando di nuovo a capo, come fanno molti, oppure semplicemente lasciando una riga vuota. In questo modo non daresti l’impressione di aver “saltato” da un personaggio all’altro e la storia avrebbe un aspetto più curato e preciso. 
Ho trovato efficace l’idea di dare un punto di vista esterno sul rapporto fra Nathaniel e Lucas, raccontando brevemente il loro rapporto visto dai presenti, perché è un’idea piuttosto innovativa e per questo molto, molto interessante. 
Rispetto del tema: 
Il brevissimo excursus riguardo alle motivazioni che probabilmente hanno spinto Skye ad avvicinarsi a Lucas è davvero brillante: l’ho adorato. Credo che sia il punto di forza di tutta la storia, poiché è credibile e formulato in modo naturale e interessante. È una considerazione davvero intelligente, oltre ad essere plausibile, e aggiunge profondità all’analisi del loro rapporto. Purtroppo, è brevissimo. Dura davvero poche righe, e questo è un vero peccato, perché aveva un enorme potenziale. Avresti potuto farne il fulcro della tua storia, la base su cui tutta la narrazione si reggeva, e il risultato sarebbe stato spettacolare. Purtroppo, questo passaggio dalle grandissime potenzialità viene liquidato piuttosto velocemente, e si perde nella storia. 
Storia che, in realtà, va un po’ fuori tema. È vero, indubbiamente ci sono accenni alla relazione fra Lucas e Skye, ma sono, appunto, poco più che accenni. Si parla di loro, si capisce che c’è qualcosa fra di loro, ma il focus non è sul loro rapporto. La relazione viene relegata un po’ ad essere il “contorno” della storia, rimane sullo sfondo, e per questo l’attinenza al tema non è totale. Non è che l’argomento non sia presente, ma risulta poco approfondito, in generale, perché la storia verte principalmente su altri argomenti, che “rubano la scena” alla relazione. 
Inoltre, un altro spunto ottimo sarebbe stato il paragone fra il rapporto padre-figlio fra Lucas e Nathaniel e quello fra Lucas e il bambino che Skye aspetta da lui. Sarebbe stato molto più in tema, oltre che davvero interessante. 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 
I personaggi sono senza ombra di dubbio IC, su questo non si discute. Dimostri di saperli muovere in modo sapiente e intelligente, avendo ben presente i legami che uniscono ciascun personaggio con gli altri e saper mostrare bene come ciascuno si rapporta con il mondo in cui vive. Dimostri anche un’ottima conoscenza della personalità di ognuno, poiché ciascuno risulta assolutamente fedele alla serie (cosa per nulla facile, considerando che nel telefilm i personaggi non erano molto approfonditi, in linea di massima). La lealtà alle loro personalità originali, insomma, è massima. 
Tuttavia, la caratterizzazione risulta a volte un po’ “debole”, pur essendo realistica. È precisa, ma non sempre coinvolgente: i personaggi tendono a risultare un pochino scialbi, un pochino sottotono, e questo fa sì che la situazione in sé, che invece riesci a costruire in modo coinvolgente e completo, rubi un po’ la scena all’approfondimento psicologico. Per questo, la caratterizzazione rischia di passare un po’ in secondo piano, mentre i personaggi dovrebbero essere i pilastri che reggono la storia. Inoltre, le battute nella prima parte della storia risultano un po’ artificiali, poco naturali, e questo rappresenta un’occasione persa per rafforzare la caratterizzazione attraverso i dialoghi. Invece, il dialogo finale fra Skye e Nathaniel è splendido: è naturale, con un ottimo ritmo, realistico. È davvero eccellente, poiché in quel passaggio si riesce proprio a “sentire” il lavoro fatto con la caratterizzazione. Anche i passaggi introspettivi sono molto buoni: sono approfonditi e plausibili, sempre fedeli all’originale. Si perdono un po’ nella storia, tuttavia, perché spesso i ragionamenti si interrompono e non sono portati avanti fino in fondo, o sono “spezzati”. 

Recensore Veterano
16/11/15, ore 12:36

Quarta classificata al contest "Buon sangue non mente...?"Valutazione di Chloe R Pendragon

Grammatica & Stile: 9/10
Hai dimostrato una grandissima cura verso il testo, segno tangibile di una straordinaria conoscenza della grammatica: scovare dei refusi è stato davvero difficile, il che conferma la tua incredibile bravura. Queste sono le piccolissime imperfezioni che ho trovato:

  • a sonnolenza” = errore di battitura, manca la “l” (la sonnolenza);
    di dinosauri e il mio figlio non si trova!” = in questo caso, l’articolo è di troppo (di dinosauri e mio figlio non si trova!).
Come vedi, sono proprio due sciocchezze che nulla tolgono alla tua bravura, perciò non te ne curare. Passando allo stile, anche in questo caso sono rimasta profondamente colpita dalla tua straordinaria abilità: sei in grado di trasmettere una marea di emozioni con pochissime parole, lasciando il lettore senza fiato e facendolo immergere nell’interiorità del protagonista. Ogni periodo è strutturato in modo da coinvolgere chi legge in un turbine di sensazioni contrastanti e dannatamente intense, grazie a frasi brevi e incisive, capaci di centrare il cuore del discorso e di renderlo estremamente potente. Anche la punteggiatura s’inserisce perfettamente in questo scopo donando al testo una scorrevolezza degna di nota e conferendo alla lettura un ritmo peculiare; purtroppo ci sono state un po’ di scelte che non ho condiviso, ad esempio quella di chiudere alcuni discorsi diretti con la virgola. Questa decisione non mi ha convinto, in quanto avrei trovato più efficaci i puntini di sospensione; stesso discorso vale per l’uso che hai fatto di questi ultimi nei dialoghi, in questo caso però li avrei rimpiazzati con dei punti fermi. Oltre a queste scelte, non ho condiviso le seguenti:
  1. (e per un redditizio giro di spaccio di sostanze che riusciva a creare nel laboratorio di chimica” = manca la chiusura delle parentesi;
    il suo unico figlio è non solo una mammoletta ma anche un drogato.” = qui avrei messo una virgola dopo “mammoletta” per accentuare il concetto (non solo una mammoletta, ma anche un drogato);
    più che il dolore delle cinghiate  che per fortuna finiscono in fretta,” = in questo caso avrei messo una virgola dopo “cinghiate” (delle cinghiate, che per fortuna);
    Vedrai Julius” = essendo “Julius” un complemento di vocazione, avrei anteposto una virgola (Vedrai, Julius);
A parte queste sciocchezze, che sono più simili a considerazioni personali che a verità oggettive, hai dimostrato di possedere uno stile superbo, perciò congratulazioni! Chiudo con una piccola parentesi sul registro linguistico: sei stata assolutamente geniale, hai unito espressioni comuni ad altre più auliche, creando un mix perfettamente equilibrato tra semplicità e ricercatezza, aiutata peraltro da un lessico ricco e sempre puntuale. Insomma, complimenti!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9,75/10
Questo è uno dei parametri più complicati da valutare, dal momento che ho conosciuto questa serie da pochissimo e per di più ho visto solo pochi pezzi; potrò dare un giudizio basato su una visione ridotta del fandom, per cui possiamo solo incrociare le dita!
Fatta questa premessa, direi che hai fatto un ottimo lavoro: Lucas mi è sembrato assolutamente IC, con il suo rancore verso il padre e le sue provocazioni continue. Hai mostrato tre momenti differenti della sua vita, con conseguenti differenze nei comportamenti: lo vediamo da giovane, quando ancora si augura di poter inseguire i suoi sogni senza per questo rinunciare al rapporto con il padre, anche se alla fine vedremo che ormai è troppo tardi. In seguito lo ritroviamo più grande, in una cella scomoda mentre tiene suo figlio lontano dal nonno, il quale frattanto gli mostra nuovamente il suo lato umano; infine lo ritroviamo da adulto, diviso tra il rancore verso il padre e le preoccupazioni per il proprio figlio. In così  poche righe, sei riuscita a mettere a nudo completamente il protagonista, accentuando i suoi risentimenti verso Nathaniel ma senza mai mettere da parte il suo lato umano. Come ti ho già detto una volta, mi piacciono molto i “cattivi”, specialmente se sono ben curati, e tu sei riuscita a dare a Lucas uno spessore che neanche la serie TV è stata in grado di dargli.
Anche suo padre viene delineato molto bene in questa storia, anche se attraverso gli occhi del figlio: hai mostrato il suo dolore mai placato per la morte della moglie, la sua costante delusione verso il figlio e la sua apprensione verso Terra Nova, senza contare i piccoli dettagli che permettono di scorgere l’amore paterno mai sopito in lui. L’unico a uscirne “sconfitto” è stato Julius: hai iniziato a tratteggiare la sua personalità, mettendo in mostra la sua curiosità e la sua voglia di avventura, però è solo un accenno, nulla di più. Capisco che si tratta di un capitolo di una raccolta, però questo ti ha penalizzato in questo parametro, perciò non ho potuto darti il massimo: resta il fatto che hai dato prova di un’ottima capacità di introspezione, per cui bravissima!
 
Uso degli elementi del pacchetto: 8,5/10
Mi hai davvero messo in difficoltà in questa parte, sai? Il motivo è semplice: hai usato due pacchetti della stessa categoria, cosa che non si poteva fare. Per questo motivo non ho considerato in toto l’utilizzo di una delle due situazioni, precisamente quella in cui i due litigano finché non si perdono; oltre a questo ho considerato come “bonus” l’altra situazione e la citazione, mentre il prompt e la canzone sono gli elementi che ho ritenuto “fissi”. Prima di entrare nel dettaglio, spendo due parole sull’attinenza al tema: dire che sei stata bravissima è riduttivo, dal momento che l’intera storia verte sul rapporto odio-amore tra Lucas e Nathaniel. Hai sviscerato ogni minimo dettaglio di questo legame, mettendo a nudo luci e ombre, rancori e affetti mai sopiti, perciò non posso fare a meno di congratularmi.
Tornando ai pacchetti, partiamo dal prompt. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai usato il buio, mettendolo in correlazione con lo spirito di Lucas e con il suo dolore: nel buio il protagonista trova conforto, si sente persino “protetto” da esso, il che è perfettamente in linea con il suo carattere e con l’intera trama. Hai dato il giusto peso a questo elemento per buona parte della storia, tanto da rendere trascurabile la sua assenza sul finale. Discorso analogo va fatto per la canzone, altro grande pilastro della storia: essa sembra cucita sul nostro protagonista, si sposa perfettamente con il senso di non appartenenza di Lucas e con il suo rancore verso il padre, rendendo ancor più accentuata la sua caratterizzazione.
Purtroppo gli altri elementi sono quelli un po’ più deboli, sebbene capisca perfettamente quanto fosse difficile dare a tutti lo stesso peso: sia le situazioni che la citazioni sono presenti solo in parte, mantenendo una certa importanza solo in una piccola porzione  del racconto. Sarebbe stato più efficace se Lucas si fosse ricordato della discussione avuta con il padre anche nella terza parte, magari ripensando proprio a quella frase, così da non rendere evanescenti le loro presenze. Resta il fatto che il punteggio complessivo è molto alto, per cui questi sono solo dettagli: ottimo lavoro!
 
Originalità: 9,5/10
Anche qui non è stato facile attribuire un punteggio alla tua storia, dato che si tratta di un fandom poco conosciuto – e che io stessa conosco poco –. Partiamo dalle considerazioni generali: hai usato molti spunti già visti, ad esempio il rancore tra padre e figlio o la scomparsa di una persona mentre i due litigano, il che non gioca a tuo favore. Quello che ha ribaltato totalmente queste considerazioni è stata la struttura peculiare della storia: è raro vedere un racconto diviso al suo interno in tre parti, ancor di più se realizzato così bene. Hai tenuto insieme l’intera trama, rinnovando elementi già noti con il tuo stile peculiare: come se non bastasse, il fandom di cui parliamo è di per sé originale, ragion per cui il risultato finale non può che essere ottimo. Bravissima!
 
Gradimento personale: 9,25/10
Inutile negarlo, questa storia mi è piaciuta moltissimo! Nonostante sia incompleta e tratti di un fandom che conosco poco, ho adorato l’introspezione di Lucas: mi piace molto vedere una cura così profonda dei personaggi, ancor di più se questi sono gli antagonisti, perché permette di vedere il loro lato umano, generalmente trascurato nelle serie originali. Ho apprezzato tantissimo l’originalità del tuo racconto, unitamente allo stile che hai adoperato: hai reso la lettura squisita e scorrevole, sorprendendomi con una struttura inusuale e ben costruita. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai incastonato alcuni elementi, specialmente la canzone, dal momento che è adoro i The Smiths! Insomma, mi hai davvero emozionato con questa storia e ti dirò di più: penso proprio che tu abbia reclutato una nuova adepta del fandom! Complimenti!
 
Totale: 46/50 + 1 punto bonus – per l’utilizzo parziale di citazione e situazione = 47/50

Recensore Veterano
05/11/15, ore 21:15

Attinenza ai personaggi (IC): 8/10 
Dialoghi: 0/10
Originalità: 5/10  
Grammatica: 3/5
Punti bonus: 0/2
Punti totali: 16/37
Il mio ultimo desiderio nella realizzazione di un contest è quello di sfiduciare o abbattere le partecipanti, ma penso anche che la sincerità sia giusta e utile se usata in maniera corretta.
Cercherò di criticare la tua storia nel modo più giusto possibile, così da farti riflettere sui tuoi errori e spronarti a migliorare.
Purtroppo nella tua storia i personaggi non si possono conoscere a fondo e quindi l’attinenza ai personaggi non ho saputo come valutarla. Ho deciso di darti un voto così alto per l’impegno nel passarmi materiale su cui informarmi, ma avrei preferito leggere di Skye e Lucas nella tua opera e non attraverso materiale esterno.
I dialoghi purtroppo non soddisfacevano la richiesta del contest e mi sono vista costretta a non valutarli affatto, poiché, come avevo specificato nel bando se ci fossero state meno di 30 battute ( ero arrivata a dire una quindicina ma comunque le tue sono undici) non avrei valutato quel punto.
La storia è molto breve e non mi ha colpita molto, a volte bastano pochi particolari in più per rendere una storia unica e così riuscire anche a far conoscere personaggi sconosciuti. Sono convinta che siano stati il tempo e la fretta a causarti problemi. Come ho detto prima cerca di gestire meglio il tempo e se vedi che, nel creare la trama, ci sono troppi particolari o troppe cose da dire, cambia leggermente direzione così da adeguare le tue idee al tempo che ti è concesso per un contest.
Ti consiglio, inoltre, di riguardare e rileggere più volte i testi, anche se fai affidamento ad un Betareading molto spesso alcune cose possono sfuggire pure a lui/lei.
(Non ho inserio la parte degli errori di grammatica e la parte riguardante il mio personale parere, in quanto non le trovavo utili e carine da inserire in una recensione, se desiderassi il giudizio completo, fammelo sapere e provvederò a modificare la recensione!)
Grazie per aver partecipato!
Bye bye!

Recensore Master
26/10/15, ore 15:13

Ciao!
Avendo un po' di tempo libero ho deciso di cominciare a leggere questa tua raccolta. Il fatto che siano storie "slegate" mi aiuta, non conoscendo il fandom di appartenenza, ma trovo che l'introduzione da te fatta sia esauriente a sufficienza sui dettagli che si devono conoscere per addentrarsi nella lettura. Il fatto che ti vi abbia aggiunto delle foto, poi, consente al lettore di immaginarsi perfettamente l'aspetto che hanno i personaggi.
Il primo prompt, "tradimento", è descritto più attraverso sensazioni che attraverso un racconto di fatti. Ho letto spesso drabble o flash-fic nelle quali il prompt viene ripetuto, rendendolo quasi concreto, qui, invece, lasci che la parola aleggi nell'aria, senza che nessuno abbia effettivamente il coraggio di pronunciarla.
La natura, in parte ostile, si rivela anche lei traditrice, perché non offre a Lucas un nascondiglio ottimale dove rifugiarsi nel momento di perdita di coscienza (non so perché, ma ho il presentimento che non sia morto, poi sarai tu a smentire o confermare).
A mio parere, hai descritto molto bene la sofferenza fisica provata dal ragazzo, si avverte la sensazione di chiusura e di oppressione che prova, ancor più appesantita dalla consapevolezza che Skye non lo ami, anzi, gli abbia addirittura sperato per proteggere quel padre che lui tanto odia.
In un certo senso, è come se fosse un duplice tradimento, si sentimenti e di ideali, anche se sembra a stento rendersene conto, come se già una parte del suo stato di coscienza fosse scivolato nell'oblio.
Si trova un po' in un limbo Lucas, un limbo fatto di certezze e di domande, in perfetto accordo con la lucidità che sta venendo meno.
Sono molto attenta al lato introspettivo/psicologico delle storie, perché è quello che mi piace di più, e qui trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
Dal punto di vista grammaticale/sintattico non ho notato alcun errore. Molto bene.
Mi auguro di riuscire a passare presto al prossimo capitolo.
Saluti,
*Halley*

Recensore Junior
17/10/15, ore 00:57

Ciao cara :)! Eccomi qui a lasciarti una recensione!
Come ti avevo detto il tuo stile chiaro e conciso, caratterizzato da frasi corte ed efficaci, si addice bene alla scena descritta e per esporre i pensieri del povero Lucas sanguinante, sia fisicamente che emotivamente. Mi è piaciuta la riflessione fatta sulle gocce di sangue, "perfette perle simmetriche", e il fatto che esse diventino delle tracce, che rende al lettore il modo analitico di pensare del personaggio... Io non ho mai visto la serie ma da come hai descritto Lucas nelle note iniziali me lo immagino come il tipico genio un po' (in questo caso forse un BEL po') matto che alterna pensieri logici ad altri più emotivi e irrazionali.
In conclusione, anche se il capitolo è un po' cortino è scritto bene ed è un buon inizio per la tua serie :)! Alla prossima, ciao!

Recensore Veterano
13/10/15, ore 20:57


Nona classificata al contest "Who am I?"
Grammatica e sintassi: 15/15 
Stile e lessico: 14/15 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9,5/10 
Rispetto del tema: 7/10 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 8,5/10 
Eventuale bonus: 
Totale: 54/60 
Grammatica e sintassi: 
Grammatica e sintassi sono letteralmente impeccabili: hai fatto un ottimo lavoro con la revisione, mostrando cura e attenzione. Davvero, non c’ è il minimo errore, nemmeno di battitura, e non posso che complimentarmi con te per questo. 
Anche la punteggiatura è assolutamente efficace: le frasi sono prevalentemente molto brevi e secche, e questo risulta vincente per il genere di storia e per l’argomento. Solitamente è molto rischioso utilizzare la punteggiatura in questo modo, ma trovo che tu abbia saputo abbinare le scelte perfette alla storia. Non sono affatto troppo brutali, queste frasi brevi. Al contrario, sono dirette e drammatiche al punto giusto, e creano un ritmo veloce e coinvolgente perfetto per il tono della storia. 
Stile e lessico: 
Trovo assolutamente azzeccata l’idea di utilizzare frasi secche, dirette, oneste e brevi. Sono in linea sia con la scena in sé (ne trasmettono l’idea del tempo che scorre e “fugge” da Lucas, la complessità del momento, il dolore che non fa pensare in modo lucido e articolato) e con il personaggio di Lucas, che è “senza fronzoli”, che è diretto e immediato, soprattutto in una situazione del genere. Dal punto di vista stilistico, insomma, dimostri di avere perfettamente presente sia la scena sia il tuo protagonista, e il risultato è assolutamente adatto alla storia. Riesci proprio a plasmare lo stile sulla storia e viceversa, intrecciandoli l’uno all’altro. 
Forse manca un pochino di audacia, nel senso che con qualche frase vagamente più “rischiosa” e insolita, qualche ripetizione voluta e controllata per arricchire la narrazione. Così è forse fin troppo lineare, e se fosse stata un pochino più “audace” nella forma sarebbe stata ancor più di impatto e ancora più memorabile. 
Comunque, lo stile è scorrevole e assolutamente comprensibile. Non è mai pesante, mai ridondante, mai eccessivo, mai frettoloso. È equilibrato e ben concepito, adatto all’atmosfera. 
Per il lessico, valgono le stesse considerazioni che riguardano lo stile: è lineare ed equilibrato, forse un pochino troppo tranquillo ma comunque assolutamente adatto alla storia. Non usi mai termini troppo colloquiali né troppo ricercati, e trovi la perfetta armonia fra musicalità e chiarezza. Le frasi non sono mai contorte, mai oscure, ma anche mai troppo dirette o frettolose. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 
Sono fissata con l’incipit. Ultimamente ho un’ossessione per gli incipit e per le conclusioni, e per questo sono particolarmente sensibile alle “aperture” così efficaci e adatte. Trovo davvero, davvero eccellente la frase iniziale. La trovo adatta in tutto, da come è formulata al suo significato, dall’idea in sé alla sua posizione “di rilievo” rispetto al resto della storia. È diretta, di impatto, emozionante, coinvolgente e totalmente in linea con l’atmosfera dell’introspezione. Lo trovo davvero un incipit perfetto, che getta le basi per tutta la storia. Ti faccio i miei complimenti più sinceri, perché hai avuto proprio un’idea del tutto appropriata ed efficace. È un incipit che colpisce dalle primissime parole, che esige l’attenzione del lettore e la cattura dal primo istante. 
In generale, trovo ottima la struttura della storia: chiara, precisa, diretta, dettagliata. E, soprattutto, molto, molto emozionante. È una flash brevissima, e nonostante questo riesce ad esprimere moltissimo. Esprime il dolore fisico, la fatica, l’amarezza, il senso di sconfitta. Esprime ciascuno di questi sentimenti in modo completo e approfondito, e soprattutto li trasmette al lettore in ogni riga. Non c’ è nulla di superfluo, nulla che non dovrebbe esserci. Dal punto di vista del coinvolgimento, questa storia non avrebbe potuto fare meglio, davvero. 
Dal punto di vista della trama, il momento espresso è semplice ma molto, molto significativo. Parti da una scena incredibilmente emozionante, e la sviluppi davvero bene, nel rispetto totale dell’atmosfera del telefilm e del personaggio di Lucas. Anche Skye, che viene solo nominata e non è fisicamente presente, è fondamentale per la storia. Parli di lei in modo così azzeccato ed esauriente, in quelle poche considerazioni, da renderla davvero parte integrante della narrazione, non semplice “causa” di ciò che accade a Lucas. 
L’unica cosa che non mi convince del tutto è la quantità di spazio dedicata alle riflessioni, nel senso che personalmente avrei tolto qualche considerazione sulla scena di per sé e dato più spazio al dolore di Lucas, ecco. Ma si tratta proprio di una cosuccia, perché già così i pensieri di Lucas sono totalmente coinvolgenti e ben strutturata. 
A questo proposito, la struttura della storia in sé è davvero ottima. È equilibrata, di immediata comprensione e favorisce la lettura. È lineare e coerente, perfettamente sviluppata dall’idea di base. 
Rispetto del tema: 
Apprezzo moltissimo l’idea di partenza: sviluppare la “crisi” di Lucas da un momento del genere è un’ottima idea, davvero efficace e vincente. Crei i perfetti presupposti per sviluppare l’introspezione, gettando le basi per una serie di riflessioni che sarebbero state molto solide e convincenti. 
Tuttavia, sviluppi poco questa crisi, la lasci sospesa, quasi implicita. Si percepisce che Lucas è in difficoltà anche con se stesso, oltre che in difficoltà fisica. Si comprende benissimo che il gesto di Skye fa crollare le sue certezze, gli fa mettere in discussione tutto il suo passato. Per questo, risultano particolarmente efficaci i passaggi in cui Lucas ripete a se stesso che è stata Skye a sparargli, lasciando intendere che ciò che aveva creduto di lei (e di se stesso) fosse sbagliato. Lucas si rende conto di essersi illuso e di aver commesso degli errori, e questi presupposti sono davvero perfetti per il suo mettere in discussione ogni cosa. 
Tuttavia, la storia risulta incentrata più sul significato dell’azione di Skye che su Lucas stesso. La crisi di Lucas non è quasi mai presente in modo esplicito, può essere estrapolata e letta (non sempre) fra le righe e, se la si cerca, può essere trovata. Ma non salta all’occhio, non è l’elemento che colpisce di più nella storia. Si perde molto, fra le altre considerazioni. Skye, con il suo “tradimento”, è al centro della riflessione di Lucas molto più di quanto non lo sia lui stesso. 
Per questo, il rispetto del tema riguardo alla “crisi di identità” non è molto evidente, perché si mescola molto ai pensieri di Lucas sulla situazione in sé e su Skye. È percepibile, appunto, nel momento in cui Lucas dubita di se stesso e si rende conto degli errori e delle illusioni, ma non è protagonista della storia. È messo un po’ in ombra dal resto, dunque. 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 
Si percepisce proprio, da queste tue storie, quanto tieni a questo fandom. Dimostri un affetto davvero tangibile, che si sente a ogni riga e a ogni riflessione. Già dai “riassuntini” a inizio storia, si sente davvero che provi un affetto particolare per questa serie e per questi personaggi. Non solo: la grande cura che metti nel ricreare le loro menti non fa che confermare questo affetto, non fa che dimostrare ulteriormente quanto tu tenga a loro e quanto sia forte il desiderio di rendere loro “giustizia”, in un certo senso. Per questa ragione, riesci a fare un lavoro assolutamente esemplare per quanto riguarda la ricostruzione della mente di Lucas. C’è moltissimo, di lui, in questa storia. Dimostri come sia possibile mettere moltissimi elementi significativi all’interno di un racconto brevissimo. Questa storia è un ottimo esempio di sintesi fatta davvero bene, perché riesci ad abbinare elementi fondamentali per la ricostruzione della storia e del contesto a elementi personali, che fanno parte di Lucas in modo profondo. Sembra proprio di sentire la sua voce, in quei pensieri. 
L’effetto collaterale della ricostruzione del contesto così ben fatta, tuttavia, è che porta via una certa quantità di spazio all’introspezione. Si ha un po’ l’impressione che Lucas non “parli” abbastanza a lungo di questo momento così drammatico, e l’introspezione si perde un po’ nel momento. 

Recensore Veterano
10/10/15, ore 15:21

3 quadri, un unico soggetto. Il rapporto Lucas-Nathaniel è molto, molto complicato e dai tuoi racconti si capisce oltre le parole. Non so dire se sia insanabile perché quando leggo quello che scrivi, vedo una speranza celata, nascosta in modo che loro due non possano vederla, che tutto prima o poi, andrà per il meglio. Probabilmente né Lucas, né Nathaniel sarebbero d’accordo con me; ufficialmente! Sotto sotto, però, quanto sarebbe bella la loro vita se abbassassero le difese e stabilissero una tregua? Magari per amore di Julius, cuore di nonno, cuore di papà; magari perché la vita è troppo breve per sprecarla nelle liti; magari perché come Julius ha bisogno di suo padre, anche Lucas ha bisogno del suo.
Onice, fa che qualcosa vada bene per questi uomini che si sono persi nella giungla e che spaventati, dovranno aiutarsi l’un l’altro per trovare il piccolo Taylor, amore indiscusso di entrambi.

Recensore Veterano
08/10/15, ore 16:46

Viola,
in poche righe hai racchiuso un mondo d'emozioni.
È Skye la protagonista di questa storia e immagino che ti sia costato parecchio accantonare il tuo amore Lucas.
L'ho "sentita" preoccupata, perplessa e agitata. Un po’ è sicura che non ci sia nulla di cui preoccuparsi, un po’ ci spera, un po’ non vuole credere che la sua famiglia sia nei guai. Questo significa essere madre, compagna e “figlia”: essere innamorata, insomma, degli uomini della sua vita.
Spero che questa piccola famiglia riesca ad avere un po’ di pace; spero che gli uomini tornino presto e che lei li possa riabbracciare.

Recensore Veterano
26/09/15, ore 10:11

Settima classificata al contest "Affidatevi alla fortuna"
Grammatica e sintassi: 14,3/15 
Stile e lessico: 13,7/15 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 8,8/10 
Utilizzo del pacchetto: 9,7/10 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 9,5/10 
Eventuale bonus : + 2 
Totale: 58/60 +2 
Grammatica e sintassi
La grammatica e la sintassi sono perfette: davvero eccellenti, impeccabili. Non ci sono errori, di alcun genere. Nemmeno dal punto di vista degli errori di battitura c’è la minima sbavatura. 
La punteggiatura, in alcuni punti, non mi convince fino in fondo. C’è una frase in cui manca una virgola per così dire “obbligatoria”: in “Non solo non lo aveva previsto ma non si era neanche fermato.”, sarebbe meglio inserire una virgola prima del “ma”. Per quanto riguarda le regole della punteggiatura, non c’è nient’altro da sistemare. Dal punto di vista del ritmo della storia, invece, la punteggiatura “stride” un po’, perché le frasi sono molto, molto brevi per quasi tutta la storia. C’è una prevalenza di periodi molto semplici, formate quasi esclusivamente da una principale e al massimo da una subordinata, che rende la storia un pochino meno scorrevole di quello che potrebbe essere. Le frasi risultano infatti a tratti brusche, e sono pochissimi i periodi più “fluidi” che equilibrino il ritmo della storia. 
Stile e lessico
Lo stile è chiaro e perfettamente comprensibile, oltre che molto dettagliato nel descrivere: ogni immagine ricreata è assolutamente vivida e precisa, senza che nelle descrizioni siano inseriti troppi dettagli; trovi, insomma, l’equilibrio perfetto fra accuratezza e semplicità, costruendo uno stile che non è mai pesante. A causa delle frasi molto brevi risulta un po’ “a scatti”, con un ritmo che non è fluido e musicale fino in fondo, ma d’altra parte risulta sempre molto piacevole da leggere perché non è mai troppo ricercato, mai troppo elaborato o artificioso. 
Il lessico è davvero eccellente nella parte centrale della storia: da quando si entra “nel vivo” della scena al “brutto colpo” che subisce Skye mentre lavora, il lessico è perfettamente accurato e adatto alla narrazione. Nella parte finale e iniziale risulta un pochino troppo colloquiale, con espressioni molto semplici come “All'inizio non sono tanto gentili tra loro” che stridono un pochino con la storia perché tolgono musicalità allo stile, essendo più simili al linguaggio parlato che a quello letterario. 
Mi piace molto, invece, il fatto che il lessico sia molto appropriato nella parte esplicita vera e propria, perché delicato senza mai scadere in espressioni e giri di parole troppo pomposi. Hai fatto davvero un ottimo lavoro con la costruzione della parte più “difficile” della storia. 
Questa considerazione, in effetti, non so bene dove metterla, quindi la aggiungo a questa parte: il fatto che i pensieri dei personaggi in prima persona non siano differenziati dal resto del testo attraverso virgolette o corsivo crea un po’ di confusione. Sarebbe meglio segnalare in qualche modo che in quel momento è il personaggio a pensare, non solo attraverso la didascalia, per rendere la storia un pochino più ordinata. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
Stavo per urlare “OMG, finalmente una scena lemon realistica” ad alta voce davanti al pc, spaventando la mia povera cagnolina e tutto l’universo, ma in qualche modo sono riuscita a contenermi. Spaventi ad ignari animali domestici a parte, il pensiero rimane lo stesso, e rimango fermamente convinta che il primo punto di forza di questa storia sia indubbiamente il modo in cui è narrata la scena “rossa”. Perché non è idealizzata, non è una di quelle scene esplicite che ti fanno dire “ehm, seh, sicuramente” perché i personaggi si trasformano da ragazzi senza esperienza ad amanti strepitosi. Non è esagerata, non mai è “troppo”: è esattamente ciò che secondo me dovrebbe essere una scena lemon. Racconta quanto basta, senza lasciare dei “buchi” (coff coff, come, lo ammetto, faccio io quando devo scrivere queste scene perché non sono in grado, coff coff) e senza diventare mai volgare. È equilibrata e si “ferma” al punto giusto, né troppo presto né troppo tardi. È la scena a rating rosso che vorrei sapere scrivere, ecco xD Dà un’ottima impressione, leggendola: dà l’impressione che tu abbia strutturato la storia in modo intelligente ed efficace e l’abbia sviluppata altrettanto bene, sapendo perfettamente cosa dire e cosa non dire. 
Il fatto che alle azioni in sé si alternino pensieri ed emozioni, poi, è eccellente: è proprio ciò che serve per rendere una storia tale, non solo un elenco di gesti. In una storia con questo rating, poi, questo è particolarmente importante, perché trovare la giusta armonia fra riflessioni e descrizioni decreta la riuscita della storia. Per questo, il punteggio del gradimento personale è altissimo: mi piace davvero molto come hai gestito la scena. Personalmente avrei voluto vedere forse qualche pensiero in più, giusto un paio di righe in più durante la prima parte della scena in un paio di passaggi sulle emozioni di Skye per renderle ancora più presenti, ancora più vivide. Così, le sue sensazioni sono espresse perfettamente e hanno tutto lo spazio che meritano, mentre le emozioni vere e proprie sono percepibili dalla narrazione ma non proprio espresse fino in fondo, non proprio raccontate fino alla fine in modo da essere totalmente coinvolgenti. 
Mi piacciono molto i cambi di scena: sono molto naturali, molto fluidi. Mi piace tantissimo il modo brusco in cui Skye se ne va: è perfetto, perfetto per lei e perfetto per la scena. In particolare, ha un significato importante: quello che succede fra loro non cambia la realtà. Molte storie hanno la tendenza ad avere una visione da “quando i personaggi vanno a letto insieme, tutti i problemi fra loro e con il resto del mondo non esistono più”, ma non funziona così. Skye che gli rivolge quelle parole e che se ne va è l’esempio perfetto del realismo della tua storia: i problemi e la distanza fra loro sono ancora lì, ancora presenti fra loro. Sono radicati in ciò che questi due personaggi sono, nel loro passato e nella loro storia. Il loro modo di avvicinarsi e respingersi è davvero magnifico: li rappresenta fino in fondo, completamente. Ho apprezzato anche l’idea che ciò che, alla fine, riporta Skye da Lucas non abbia nulla a che fare con lui direttamente; è un evento esterno, che riguarda Skye in prima persona, a scatenare la riflessione che la fa tornare. La solitudine di Skye, così simile alla solitudine che ha provato Lucas quando si è sentito abbandonato, costituisce il vero terreno comune fra loro. È questo che li tiene insieme, che li avvicina oltre le differenze. Sono soli, entrambi soli, e riescono a non esserlo quando sono insieme. 
È un’impostazione eccellente: non è idealizzata, non è esageratamente romantica o sdolcinata. 
Anche la struttura della storia è ottima: inizio, svolgimento e conclusione sono perfettamente collegati fra loro e totalmente coerenti. La storia è coesa e lineare, perfettamente chiara nel suo svolgimento. 
A tratti perde un pochino di carica emotiva, perché il punto di vista diventa molto oggettivo e un po’ “distaccato” facendo perdere parte del coinvolgimento che suscita nel lettore, ma buona parte di esso è recuperata attraverso i dialoghi, perfettamente formulati e strutturati. 
Utilizzo del pacchetto
Sei riuscita a utilizzare tutti gli elementi, e i punti bonus che questo ti fa guadagnare sono pienamente meritati, assolutamente. Hai usato gli elementi in maniera davvero, davvero eccellente. Dall’obbligo della scena lemon, che sicuramente, anche grazie alla sua posizione iniziale, è fondamentale per la storia alla frase, inserita in modo del tutto fluido e naturale nella storia, hai fatto davvero un ottimo lavoro. 
Per quanto riguarda la parte what-if, come ti avevo accennato nell’email è rispettato senza dubbio l’avvertimento per la natura stessa della storia: è indubbiamente presente, il what-if, essendo la storia una continuazione della serie che effettivamente non esiste. L’unica cosuccia, però, è che non si sente proprio fino in fondo quest’ambientazione: cioè, se non fosse per le note, il momento potrebbe essere inserito senza un contesto vero e proprio, non si percepisce del tutto la dipendenza di questa storia dall’essere “alternativa” alla serie, dell’essere in più. Questo perché la contestualizzazione rimane un pochino vaga. Ciononostante, il fatto che la storia vada “oltre” la serie fa sì che l’utilizzo dell’elemento sia rispettato, senza dubbio. 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
Il rapporto fra Lucas e Skye è narrato in maniera davvero eccellente, e la caratterizzazione è fantastica: riesci davvero a cogliere totalmente, attraverso le loro interazioni, ciò che entrambi sono. Riesci a raccontare questi due personaggi in modo fedele all’originale e approfondito, facendoli muovere in maniera sempre leale a ciò che sono nel canon. Gli scambi di battute sono perfettamente azzeccati, e dimostrando una grande comprensione delle dinamiche fra loro. Mancando un pochino di emozioni di Skye, soprattutto nella prima metà, manca un “pezzettino” di caratterizzazione, perché risulta leggermente troppo oggettiva, ma con quei dialoghi personali e magnificamente costruiti riesci sicuramente a “recuperare” l’approfondimento. Devo farti i complimenti anche per il modo in cui riesci a ricostruire l’atmosfera del telefilm: la vita nella Colonia descritta in questa, seppur vista pochissimo, è in perfetta continuità con quello che vediamo nella serie. 

Recensore Master
21/09/15, ore 13:58

Ciao. Non conosco il fandom e lo sai perché avevo già letto il primo. capitolo. Questo ovviamente ha influenzato il modo di leggere e capire le cose. ci sono molti intrighi,almeno secondo ciò che ho capito,rancori tra vari personaggi,cose irrisolte dal passato che non aiutano a migliorare i loro rapporti. Ritroviamo il personagggio del primo capitolo,ferito,ecco perché vedeva nero e aveva chiuso gli occhi l'altra volta,era svenuto per la ferita.
Per il resto la storia è scritta bene,non ho notato errori,brava:)
Mi dispiace non poter dire di più.
Principe Dracula

Recensore Veterano
11/09/15, ore 17:55

Come sai, conosco Terra Nova e mi è dispiaciuto che la serie sia finita alla prima stagione; era interessante e poteva svilupparsi in modi inaspettati.
Mi piace, Lucas, per un sacco di motivi: è uno scienziato (pensa averlo come professore di matematica), è carino, selvaggio, arrabbiato, disperato. Sicuramente ama suo padre e proprio per questo, il suo dolore è grande e insanabile.
Nella tua storia l’ho trovato impacciato, in preda alla solitudine, in cerca di un po’ d’amore e tenerezza e non so, se in fondo, li abbia trovati; come non so se Skye se n’è veramente accorta, presa anche lei dai suoi guai col resto della comunità.
Non è importante però, perché comunque, per quelle poche ore, per quelle poche notti, sono insieme, da soli, nel loro piccolo mondo dove non ci sono padri, calunnie, sixers e recinti a separarli.
Questa è una “coppia” sfortunata e mi sono ritrovata a tifare per loro, ad augurargli tutto l’amore possibile e una felicità incontenibile.

Il tuo stile è asciutto, essenziale. Non fa sconti, non ha fronzoli e va dritto al bersaglio. Dice le cose come stanno, nessun ricamo o parole superflue. Mi piace perché colpisce come uno schiaffo; mi lascia graffi sulla faccia a fare i conti con quello che leggo.
Sei stata brava e ti faccio i migliori auguri per la sfida che hai intrapreso. E grazie, grazie, grazie per la tua dedica: non me l’aspettavo e mi sono emozionata un sacco quando ho letto il mio nome.
Grazie, Onice.
Ciao.
Monty

Recensore Master
22/08/15, ore 22:38

Buonasera!
Ultima recensione. Ho scelto totalmente a caso i quattro capitoli da recensire. Avrei preferito variare un po’, ma, purtroppo, tu hai pubblicato solo questo.
Purtroppo, devo segnalarti che nel flashback ci sono dei verbi sbagliati. Non ti do una neutra perchè comunque scrivi bene e sarebbe un peccato (oltre al fatto che te ne ho già data una, stasera), ma rivedi il brano, perchè l’errore si sente proprio, se la lo leggi ad alta voce.
Per il resto, apprezzo sempre le immagini, che sono molto evocative e anche la caratterizzazione, pur essendo la scena concentrata in poche righe, è fatta davvero molto bene.
Viviana

[Storia facente parte dei premi del contest “L’Amore, il laccio che unisce la musica alle parole”]

Recensore Master
22/08/15, ore 22:34
Cap. 3:

Buonasera!
Come mi hai suggerito, ho letto la storia seguito di quella che hai presentato al contest. Devo ammettere di essere ancora un pochino sotto shock per la durezza del flashback. Mi duole ammetterlo (visto che probabilmente finirà nel materiale disponibile per i futuri incubi), ma sei stata davvero eccellente nelle descrizioni. Perfetta.
Tuttavia, ricordo un paio di errori di battitura nell’altra parte, quindi non dimenticarti di rileggerla, d’accordo?
Viviana

[Storia facente parte dei premi del contest “L’Amore, il laccio che unisce la musica alle parole”]