Recensioni per
Un Campo Di Tulipani Rossi
di Relie Diadamat

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/18, ore 14:17
Cap. 1:

Recensione premio del contest "Flash contest: in meno di 500 parole [Drabble & Flashfic] indetto da Aledic e giudicato da missredlights sul forum di EFP

Questa storia non solo è intrigante, ma hai creato un contesto e dei personaggi veramente ben stilizzati, tanto da sembrare veri.
E io che credevo che Laura stesse davvero male, e invece era stata tutta un'idea di Eleonora, che poi mi viene da pensare, ma Marleen lo sa o no se sua madre sta male?
Adesso voglio sapere che cosa è successo, per quale motivo si sono lasciati, perché lui continua a drogarsi e perché Laura non ha mai parlato a sua figlia di suo padre. Hai instillato il seme della curiosità in me. Continuerò a seguirla.
A presto
missredlights

Recensore Master
05/08/15, ore 08:36
Cap. 1:

Ciao! ^^
Che dire? Ancor prima della storia in sé per sé, mi ha colpito il tuo stile: è davvero scorrevole, piacevole e molto musicale. Non c'è una virgola fuori posto e, inoltre, adoro l'utilizzo delle frasi brevi che rendono davvero bene la triste situazione in cui (soprav)vive Oliver. Per di più, attraverso similitudini e metafore hai illustrato in modo efficace, senza scendere nel banale e senza dare giudizi la non-vita che conduce un tossicodipendente.
Ti faccio i miei complimenti!:)
Passando alla storia: ammetto che è un po' difficile credere che una zia lasci la propria nipote ad un padre ridotto in questo stato e che non sapeva nemmeno dell'esistenza della bambina. Tuttavia, è chiaro che sono state le circostanze a richiederlo, anche se non ancora sono chiare... dire che sono curiosa di sapere perché Eleonora abbia preso questa decisione è minimizzare! Cos'ha Laura? Forse la malattia di cui è affetta è molto più grave di quel che sembra? Chissà...
L'arrivo di Marleen ha decisamente scombussolato Oliver che forse, a causa della droga, non si è nemmeno reso conto di ciò che comporterà prendersi cura di una bambina.
Mi piace come hai inserito nella storia la teoria del panta rei e soprattutto la similitudine con la televisione accesa, ma senza il sonoro: credo che l'immagine renda perfettamente questo concetto! Amo la filosofia e quando trovo in una storia dei riferimenti ad essa, mi eccito come una bambina dentro ad un toy-center! :P
Cosa posso aggiungere? La storia promette bene, così come il personaggio di Oliver.
Oliver è un caso umano - io amo i casi umani - e per di più è anche un musicista: lavora bene su di lui, perché ha tutto ciò che serve per farlo evolvere e diventare un personaggio davvero ben strutturato e affascinante. I presupposti ci sono tutti! :)
Marleen mi incuriosisce e mi chiedo quali stravolgimenti porterà nella vita del padre: si sa, i bambini riescono a mettere facilmente in difficoltà gli adulti!
Ti faccio di nuovo i miei complimenti! ^^

A presto!
Elly

Recensore Veterano
04/08/15, ore 22:12
Cap. 1:

Hey!
Le storie che girano intorno alla droga hanno sempre bisogno di molta attenzione, descrizioni accurate e dettagliate ma senza cadere nell'osceno.
Devo dire che hai trovato un buon equilibrio per raccontare una storia cosi' complicata e delicata allo stesso modo.
La figura del protagonista mi incuriosisce molto, un personaggio del genere non e' prevedibile; sono certa che ci saranno molti colpi di scena e credo anche una sua trasformazione e maturazione. Prendersi cura di una bambina non e' una cosa da prendere alla leggera, cosi' come Oliver non mi sembra il genere che farebbe del male in modo volontario.
Nonostante il contest sono davvero felice che tu abbia pubblicato in modo da darmi la possibilita' di leggere questo primo capitolo.
A presto :)

Recensore Veterano
04/08/15, ore 08:27
Cap. 1:

Ciao ^^ Eccomi a recensire!
Anche se ho letto solo questo primo capitolo ti posso dire che la storia è molto affascinante ^^
Lo stile è davvero straordinario, molto curato e magnetico. Riesce a tenere le persone attente e curiose e non è una capacitù di tutti ^^
Appena ho letto il nome del capitolo "Panta Rei" mi ha subito attirata, chiunque conosca questa dottrina di Eraclito (o probabilmente dei suoi seguaci) non può non esserne interessato. Io ammiro molto questo pensiero del tutto scorre e quindi non potevo che essere felice di vederlo proposto in questa storia.
Già si vede che hai tessuto una fitta ragnatela dove il passato riemergerà. Adoro la psicologia che hai creato nei personaggi e sono ben curiosa di come riuscirai a svolgerla ^^
Mi incuriosisce sapere come andrà a finire la storia fra i due. Se trionferà il baratro di Oliver o la dolce innocenza della bambina.
Vorrei fare un complimento anche alle descrizioni, davvero molto belle e ogni parola sembra essere scelta con cura ^^
Alla prossima ^^

Alice Jane Raynor

Nuovo recensore
03/08/15, ore 15:37
Cap. 1:

Ciao! Eccomi finalmente qui per recensire questo primo capitolo!
Allora, vediamo un po'...

Come avevo già avuto modo di dirti quando ho letto (e apprezzato tantissimo!) "Parigi non perdona", trovo che tu non solo sappia scrivere in modo impeccabile dal punto di vista prettamente sintattico e grammaticale, ma penso anche che ogni singola parola inserita nel testo sia stata scelta con cura e dovizia - tenendo costantemente in considerazione l'economia dell'intero racconto. Lo avevo già notato in "Parigi non perdona" e lo noto prepotentemente (in senso positivo, ovviamente!) anche qui: ogni singola descrizione, ogni singola scena si amalgama perfettamente con la precedente e la successiva. Trovo particolarmente coerenti e ulteriormente pertinenti i pensieri e le considerazioni che inserisci spesso all'interno della narrazione, in quanto permettono al lettore di immedesimarsi ancora di più nella psicologia e nei panni dei personaggi, instaurando un sincero rapporto empatico con loro. Mi piace molto anche l'alone di indeterminato che talvolta alcune parole del testo sembrano assumere: citando ad esempio la scena in cui riesci benissimo a condividere con chi legge le riflessioni di Oliver circa l'ormai disgustosa (come la definisce lui stesso) dipendenza dalla morfina, trovo che il termine sostanza con cui fai riferimento a questo alcaloide (sì, qualche settimane fa ho dato l'esame di chimica all'università e mi chiedevo se mai avessi avuto modo di utilizzare nella vita di tutti i giorni il nome della classe di composti che comprende questo tipo di sostanze ahahahahahahah) permetta al lettore di vagare con la propria mente, proprio in virtù di questo carattere di indefinito che permea alcuni passi della storia grazie alla scelta - accorta - delle parole!
Dal mero punto di vista sintattico e ortografico, personalmente non ho trovato alcun errore (se non forse una - e sottolineo una - virgola inserita fra soggetto e verbo, ma nulla che un'eventuale rilettura non possa eliminare) - complimenti vivissimi per la cura che riversi sempre nei tuoi scritti!

Passando alla trama e ai personaggi, dico subito che a me intrigano particolarmente quelle storie in cui un personaggio scopre di avere un figlio e si trova quindi a doversi confrontare con un senso paterno talvolta decisamente latente (trovo infatti che trame del genere, per quanto spesso accompagnate da elementi non propriamente allegri, permettano però di avvicinarsi particolarmente alla psicologia del protagonista, indagando i suoi pensieri e le sue sensazioni - e il suo dopotutto naturale smarrimento - di fronte alla consapevolezza di essere padre senza mai averlo saputo) - non ti nego, infatti, che io stesso avevo avuto una vaga idea di inserire un qualcosa di simile nella mia FanFiction, salvo infine rinunciare a tale proposito. Ti confesso che la reazione di Oliver davanti a questa notizia mi ha inizialmente un po' sorpreso: il carattere rude con cui egli accoglie questa notizia è sicuramente influenzato dalla morfina che circola nelle sue vene e dalla situazione precaria in cui egli si ritrova a vivere, ma è innegabile che si tratta comunque di una reazione forte (in particolare se paragonata alla naturalezza con cui la piccola Marleen lo chiama papà pur non avendolo mai visto prima). Immagino che questa reazione sia dettata principalmente dalla scarsa stima di se stesso e dalla consapevolezza di condurre una vita che è decisamente poco adatta a prendersi cura di una piccola bambina, però il lato umano di Oliver riesce comunque ad emergere e a vincere in piccola parte la sua iniziale reticenza: certo, in tutto questo capitolo egli non perde quella venatura decisamente rude che lo porta a rapportarsi con la piccola (intimarle di sbrigarsi ad andare nella sua stanza per non rischiare di incappare in una punizione quale quella di dormire per terra è effettivamente un comportamento molto rigido), eppure egli non manca di promettere ad Eleonora di prendersi cura di Marleen.
Trovo che Oliver sia un personaggio complesso e dalla psicologia interessante - soprattutto, a mio parere, se svilupperai per bene le motivazioni che lo hanno spinto a cadere nel circolo della tossicodipendenza; mi hanno colpito molto le riflessioni circa il carattere talvolta effimero della fama e del desiderio di riuscire a scalare la montagna del successo pur di assicurarsi uno dei posti alla sua cima - non mancano, infatti, esempi di artisti che, pur avendo un grandissimo successo e un patrimonio economico invidiato da molti, finiscono poi per gettare al vento la propria vita per colpa di alcool e droga. Credo che questi siano esempi calzanti del - talvolta - sottovalutato proverbio "I soldi non fanno la felicità" - anche se penso che sia la fama stessa a nascondere un lato decisamente oscuro: un giorno tutti sembrano osannare il tuo nome e le tue gesta (siano esse in campo musicale, artistico, sportivo o recitativo) e il giorno dopo, con la stessa medesima velocità con cui sei diventato famoso, tutti sembrano essersi dimenticati di te. Deve essere orribile vivere il sogno di una vita con la continua paura che essa finisca di colpo - e, pur non condividendo le scelte attuate da molti personaggi famosi, riesco forse a comprendere perchè essi cadano vittime di depressione e spesso conseguente abuso di sostanze stupefacenti. Forse è un modo per non sentirsi così soli, o forse è soltanto l'unica via di uscita che alcune anime fragili riescono a intravedere davanti a sè...
Tornando alla tua storia, mi ha anche colpito leggere le diverse modalità con cui Oliver e Laura si sono innamorati l'uno dell'altra: lui, colpito prima di tutto dalla bellezza della ragazza, riesce poi ad innamorarsi anche della sua persona e ad andare quindi oltre un'iniziale attrazione soltanto fisica (o, perlomeno, questo è ciò che ho percepito io leggendo questo primo capitolo); lei, invece, che si innamora di Oliver attraverso la sua musica, proprio come se l'arte fungesse da intermediaria per permettere alla ragazza di conoscere l'amore (un concetto per certi versi legato al Romanticismo, a mio modesto parere - l'arte che, attraverso la sua bellezza e la sua maestosità, conduce ad una nuova sensibilità). Non fai immediatamente riferimento a cosa sia effettivamente accaduto fra i due giovani amanti (ecco ancora il "tema" dell'indefinito e del mistero che, inevitabilmente, spinge il lettore a volerne sapere di più, mantenendo viva la sua curiosità - sai decisamente giocare molto abilmente con la suspense!), ma deve sicuramente trattarsi di un qualcosa di importante, specie se ha spinto Laura a nascondere ad Oliver di essere diventato padre. Un passo che ho apprezzato molto circa l'evolvere del sentimento fra i due protagonisti è il seguente:

[ Il loro amore sbocciò come un fiore a primavera. Puro, candido e profumato. Un amore fatto di tenerezza e di passione. Dopo l’estate però, com’è giusto che sia arriva sempre l’inverno. Ed arrivò anche per loro. Come Eraclito aveva affermato, tutto scorre. Nulla, nella vita, rimane immutato. È l’eterno supplizio di ogni amore che crede e s’illude di essere infinito quando invece, esistono solo infiniti mutamenti ]

Trovo molto significativo il riferimento alla filosofia di Eraclito - e, con esso, il richiamo al titolo del capitolo e all'interpretazione della filosofia del carattere mutevole del mondo, esemplificata dal celebre passo che spiega come un uomo non possa affermare di essersi immerso due volte nello stesso fiume (l'acqua - pur essendo quella che scorre nel bacino del sopracitato fiume - che scorre nel fiume stesso non sarà più la stessa, il che sottolinea il carattere mutevole della realtà, anche di quella con cui ci confrontiamo quotidianamente!)
Il personaggio di Eleonora mi è piaciuto molto: ho apprezzato la risolutezza con cui riesce a fronteggiare le parole e l'atteggiamento di Oliver; ho apprezzato il suo coraggio nel decidere di affidare Marleen ad un uomo che, oggettivamente, non rappresenta al momento il modello ideale da seguire - ma che, dopotutto, è il padre della piccola. Eleonora mi ha fatto molta tenerezza nel momento in cui ha dovuto mentire a Laura, decidendo di omettere quanto ella aveva appena compiuto per non rischiare di compromettere ulteriormente la salute della sorella con nuovi pensieri e preoccupazioni (e sinceramente non mi sento assolutamente di giudicare negativamente Eleonora per la sua scelta, anzi!)

In definitiva, quindi, trovo che questo primo capitolo sia decisamente ben scritto e, al contempo, anche molto intrigante!
Come sempre, davvero tantissimi complimenti!! Noto con tantissimo piacere che sei assolutamente capace di scrivere storie sublimi spaziando in numerosi contesti e generi anche molto differenti fra di loro (basti pensare alla tematica totalmente differente che tratti invece in "Parigi non perdona" - eppure i tuoi personaggi e le tue storie riescono sempre ad essere realistiche e davvero, davvero sublimi!)
Bandierina verde meritatissima, a mio parere!!
A prestissimo!!!!
Ciaooooo!!

Matteo
(Recensione modificata il 03/08/2015 - 03:44 pm)

Nuovo recensore
01/08/15, ore 15:26
Cap. 1:

Ed eccomi di nuovo qui, a recensirti.
L'unica cosa che mi chiedo è perché; perché scrivi così bene? Te lo giuro, sei un talento. Come Oliver con il piano, tu con la scrittura.
Il fatto che ogni tua singola storia mi tenga attaccata allo schermo dalla prima maiuscola fino all'ultimo punto non è una novità, e questo capitolo non ha fatto eccezione. Sai già che adoro il tuo stile, le descrizioni, le narrazioni, le similitudini, e ora voglio complimentarmi anche per la trama, perché hai introdotto un tema delicato, duro, ma purtroppo ricorrente al giorno d'oggi. Un tema posto in un contesto che sembra interessante, che mi attira, e che sono sicura svilupperai meravigliosamente, come tuo solito.
A presto :)

Recensore Master
18/07/15, ore 18:04
Cap. 1:

ciao, eccmi per lo scambio.
so che avevo iniziato a leggere un'altra storia ma quando ho letto l parola "pianista" non ho resistito!
l'idea mi piace (non ho grande stima per i tossici ma dato che al mondo esistono anche loro è giso che si scriva anche su di loro). il capitolo è appassionante e lega il lettore allo schermo. se io fossi stata Eleonora non gli avrei mai lasciato mia nipote, mi semra evidente che Oliver allo stato attuale non è capace di bada né a sé stesso né ad un minore. però la storia  tua ed Eleonora non fa parte dei servizzi sociali. 
devo farti notare alcune sviste, piccole imprecisioni scappate alla correzione del testo più che altro, per il resto mi sembra tutto grammaticalmente giusto ma ricontrolla comnque tutto per sicurezza.

Entrava pochissima luce nelle stanze.
La casa era un labirinto di confusione. Chiunque vi fosse entrato in quel momento, magari l’avrebbe scambiata per una casa colpita da un urgano, tanto era elevato il disordine nelle camere. -- ripeti entrare e casa
era come… avere un’idea di ciò che succedesse al mondo, senza volerne dare realmente importanza -- il tempo corretto e "che succede" ma per questioni di sfumature di significat usarei "ciò che accade"
New York city. -- non vorrei sbagliare ma credo che anche City vada maiuscolo.
piano. -- pianoforte cara. se io lo chiamassi piano dvanti al mio insegnante passerei l'ora di lezione a farmi rimproverare! non è un errore, per ci sono rimast male lggendolo. 
La sua sembrava una vita tutta in salita, piena di nuove soddisfazioni. -- forse è in discesa, se  piena di soddisfazioni.
«Quindi ha pensato bene di affidarla a me.» presumete l’uomo, con fare sbrigativo e seccato. -- presumette con due t, altrimenti è voi presumete (tempo presente e non passato)

a presto Aris

Recensore Master
07/07/15, ore 09:57
Cap. 1:

Ovvio che commento anche questo, non posso lasciare incompleto questo spazio e non dirti ciò che ne penso.
A parte per qualche errorino di distrazione nel testo, il resto è meraviglioso.
Le emozioni che sei riuscita a farmi provare, sono le stesse che ho percepito nell'altra tua storia, diversamente da questa ovviamente ma con il tuo stesso stile acuto che riesce a invogliare i lettori a proseguire.
La trama è davvero interessante soprattutto per quanto riguarda Eleonora che ha deciso di non dire niente alla sorella della figlia ma, prima o poi temo, lo verrà a sapere, passando al comportamento di Oliver e infine alla bambina che vorrà capire come mai il suo papà è... com'era il termine?
Particolare, esatto. Lol
Quel passaggio l'ho amato, sai? Lei è così dolce e spigliata e non si fa mettere i piedi in testa nemmeno dal suo papà.
La frase che ha detto sulla madre, poi, mi ha preoccupata un po', perché Oliver mi sembrava tutto fuorché privo di interesse nei confronti di Laura.
Anzi, era lui quello a stare male e sarei curiosa di scoprire il casotto che uscirà quando lei verrà a sapere della figlia in America.
Hm, ne vedrò delle belle.
È ciò che amo delle tue storie infatti ed a proposito, sai che non sono riuscita ad apprezzare ancora un tuo personaggio maschile? Come Thomas, stessa cosa Oliver non mi è piaciuto in questo ma col tempo proverò ad amarlo.

Al prossimo.
Au revoir

Recensore Master
28/06/15, ore 12:22
Cap. 1:

Ciao:)
Come inizio è interessante.
Devo dire che rispecchia una dura realtà, molti giovani per diversi motivi scelgono di rifugiarsi nelle droghe o nell'alcool per non affrontare i veri problemi della vita, così finiscono con il distruggerla del tutto.
SI vede che lui soffre, per il passato, per la ragazza che ha perso, ma alla fine non affronta niente lo stesso.
Devo dire che non mi è piaciuto molto l'incontro con Eleonora e il fatto che questa le abbia lasciato la bambina così, all'improvviso. Lei non conosce lui, e lui si vede che non sta bene, quindi è un gesto irresponsabile secondo me.
Per il resto, dipende da come si sviluppa.
A presto,
Principe Dracula

Recensore Veterano
23/06/15, ore 15:52
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio di recensioni! finalmente
Ho pensato molto a che storia scegliere dal tuo profilo, ma questa drammatica mi aveva colpita fin dall'inizio così nonostante io cercassi una one shot per poter recensire una storia leggendola completamente, alla fine sono entrata a leggere questa!
E non mi sono pentita.
Ho trovato i personaggi così reali, così vivi da lasciarmi praticamente innamorata; scrivi descrizioni meravigliose, poeticamente agrodolci, a partire dall'incontro tra Oliver e Laura fino al racconto della sua tossicodipendenza.
Dai molta importanza agli occhi, ripeti molto spesso attraverso bellissime metafore quale sia il loro colore e li rendi dei veri e propri protagonisti nella narrazione.
E la storia sembra originale e interessante; chissà come andrà a finire tra Oliver e la bimba, ma soprattutto chissà cos'ha combinato Eleonora perchè dalla telefonata., che lascia aperte tantissime domande, non sembra che la sorella sia malata... e sembra che lei creda tutt'altro rispetto quello che Eleonora ha raccontato a Oliver.
Insomma, un primo capitolo perfetto perchè inizia subito l'azione e invoglia assolutamente a proseguire.
Grammaticalmente ti faccio solo un appunto: a un certo punto scrivi "che il suono si ripeté", mentre il tempo verbale corretto dovrebbe essere "che si RIPETESSE"
A parte questo non ho trovato altri errori, il lessico e il registro linguistico, più elevato di quello che uso io ma certamente adatto al contesto, rendono il lettore davvero partecipe della vicenda.
Ho davvero apprezzato questo inizio, davvero davvero brava!!
a presto :D
rosanera

Recensore Veterano
20/06/15, ore 13:29
Cap. 1:

Allora, eccomi qui.
Intanto mi scuso tantissimo per il ritardo con cui recensisco, colpa degli esami di maturità -_-
Devo ammettere che la prima cosa che salta all'occhio nella tua storia è lo stile, definibile semplicemente Sublime.
Hai una scelta di vocaboli e una costruzione delle frasi magnifiche, davvero, senza contare i riferimenti perfetti che fai per le descrizioni dei luoghi e delle caratteristiche dei protagonisti.
L'unica pecca dal punto di vista della scrittura è qualche virgola fuori posto, ma come dico sempre è un problema facilmente risolvibile con una buona rilettura.
Passando alla trama in sé che dire... c'è tanto, tantissimo potenziale.
Mi è piaciuto molto il breve riassunto della situazione che fai all'inizio, e anche il realismo del dialogo tra Oliver ed Eleonora, benché inizialmente non avessi capito che questa ha fatto davvero tutto tutto all'insaputa della sorella.
La bambina sembra già dolcissima, anche se quella casa per lei è al momento un insieme di pericoli e rischi, senza contare l'instabile situazione psicofisica dell'uomo a cui è stata affidata.
Non so, mi auguro davvero che lui faccia l'uomo (e magari anche il padre) prendendosi cura della piccola e utilizzando quest'occasione per riscattare anche la sua vita, visto che è comunque giovane e può guadagnarsi una seconda opportunità.
Mi piacerebbe inoltre che, nello scorrere della storia, ci fossero anche dei focus su Laura, su ciò che è stata la sua vita da dopo la separazione da Oliver e sulle sue condizioni attuali, nonché un'eventuale scoperta del dove sia ora la sua bambina (e lì ci sarebbe da divertirsi xD).

Niente, per il momento è tutto, ti faccio i miei complimenti e mi auguro tu possa aggiornare presto perché, ripeto, trovo che la tua sia davvero una storia con molto potenziale :)

Recensore Master
17/06/15, ore 16:43
Cap. 1:

Ahh, me lo sentivo che Eleonora aveva fatto un passo falso.. troppo strano che lei non si poteva occupare della nipote! Si sta comportando da cupido, per così dire, e vuole anche aggiustare le cose, secondo me.
Visto che, da quello che ho letto e capito, Oliver e Laura si amavano ma poi qualcosa tra loro è cambiato, rovinando il loro rapporto. Lui si è rovinato, distruggendosi con la droga, lei ha fatto altro, ancora non lo sappiamo, ma ha tenuto all'oscuro un padre alla propria figlia.
Questa piccola bimba sarà il tramite per legare di nuovo i due, o finirà tutto tragicamente?
Ho mille domande ma so che non puoi certo rispondere, quindi non mi resta che leggere, cosa che farò con piacere non appena continuerai questo capolavoro.
Lo stile è liscio come l'olio, non dà alcun problema alla lettura, è piacevole e quindi non pesante, nonostante ci sia la droga di mezzo.
Ah, prima di andare... ho amato questa frase " era come… avere un’idea di ciò che succedesse al mondo, senza volerne dare realmente importanza."
Bellissima, sei stata un fenomeno, complimenti♥

Recensore Veterano
11/06/15, ore 15:24
Cap. 1:

Per mia particolare propensione al mondo della musica, ho trovato la storia particolarmente inscritta nel mio genere.
Personaggi come Oliver, musicisti in balia del senso di autodistruzione cui spesso l'arte li inchioda, sono difficili da comprendere e ancora di più da descrivere. Ma qui ho particolarmente apprezzato il modo mai banale di esprimere i suoi sentimenti e di descrivere la sua storia. In questo tuo primo capitolo, il pianista viene descritto in due momenti della sua esistenza: al massimo, durante gli abbaglianti anni della speranza di successo e al minimo, dopo la disfatta e l'abbandono della sua donna.
Il rapporto che lega Oliver a Laura, già a partire da questa breve introduzione, sembra molto intenso o almeno, doveva esserlo. Uno di quei legami che seppur spezzati, condizionano una vita intera.
L'evento chiave della storia, l'arrivo inaspettato della figlia che non sapeva di avere è sicuramente il punto di svolta. Provocherà un cambiamento questo è certo, ma non si può dire se in positivo o in negativo.
La trama, coinvolgente e ben strutturata, anche se non particolarmente originale, riesce a prendere il lettore anche grazie alle varie domande a cui è indirizzato. Ovviamente Eleonora, la coraggiosa e fiduciosa sorella di Laura, non credo abbia preso a cuor leggero la decisione di lasciare la bambina a un padre che questa stessa non aveva mai conosciuto. Questo fatto assieme alla malattia di Laura, costituiscono i punti di domanda fondamentali della trama.
Certo, un tossicodipendente, con tutte le problematiche che questa condizione gli impone, avrà il suo bel da fare per prendersi cura di una bambina.
Come mai l'uso della morfina? Questa sostanza mi ha rimandato alla possibilità che Oliver avesse intrapreso, in passato, un percorso di disintossicazione da altre droghe oppure che anche lui abbia una qualche malattia che gli impedisca di suonare.
La storia, che scivola bene alla lettura, la aggiungo alle seguite; mi ha colpita. Complimenti.
LuxLuxis.

Recensore Junior
06/06/15, ore 21:57
Cap. 1:

Davvero niente male questo primo capitolo. A parte qualche errore verbale (la congiunzione "mentre" andrebbe più d'accordo con l'imperfetto che con il passato remoto) e un paio di similitudini che non condivido (che carnagione è una carnagione new yorkese? New York è un melting pot, un crogiolo. Forse sarebbe meglio specificare la sfumatura indicando un colore preciso. Bianca? Rosea? Olivastra? Abbronzata?), non ho riscontrato problemi che inficiassero la lettura. Al contrario questa scorre abbastanza bene (e dico abbastanza perché tendo ad essere esigente). La punteggiatura mi sembra ben usata e ho apprezzato l'uso di un solo punto di domanda e di un solo punto esclamativo quando servono. 
La base della trama è qualcosa di già visto (ma cosa non lo è ultimamente), tuttavia lo sviluppo iniziale mi sembra buono. Certo, è il primo capitolo ed è difficile formulare un giudizio approfondito. Eppure le basi ci sono. Le descrizioni sono ben strutturate e non eccessivamte pesanti.
Mi ha lasciato un po' perplessa l'uso della morfina e i suoi effetti. Nelle mie limitate conoscenze circa le droghe, la morfina è un potente anti dolorifico. Tuttavia, immagino che tu ti sia documentata.
Eleonora è la sorella di Laura?  

Recensore Junior
24/05/15, ore 19:36
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per il secondo scambio... scusa il ritardo ma durante la settimana per me è quasi impossibile recensire. :3 
Dicevo! Perchè questa storia ha un solo capitolo? u.u Mi piace. Adoro già Marleen. E il fatto che sia lei che la mamma abbiano gli occhi ambra... mi intriga. *-* E lui è un tossicodipendente! Questa storia si avvierà ad essere una delle più tenere mai lette... anche perchè la continuerai, vero? Ho visto che hai un sacco di storie da continuare: non ti sei dimenticata di questa, vero? *^* Perchè adoro troppo il casino che si preannuncia! E Laura... tornerà con Oliver? E' chiaro anche che Eleonora non la racconta giusta... Perchè ha lasciato Marleen da Oliver se Laura non è malata? D: 
Non puoi lasciarmi cosi! D: Voglio sapere a che cosa pensa Eleonora, se Marleen si affezionerà a Oliver e viceversa, se Oliver tornerà ad avere successo, se Laura tornerà da Oliver... troppe cose. Ti prego ti prego! Continua a pubblicare! D:
Io intanto metto questa storia nelle seguite. :3
Un bacio,
Lullaby. 

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