Recensioni per
Il tempo di morire
di Isidar Mithrim

Questa storia ha ottenuto 66 recensioni.
Positive : 66
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/05/15, ore 19:21

Prima recensione premio del contest "Sfida alle 100 parole - II edizione"

Ciao, Isidar! Non ho potuto fare a meno di spulciare questa tua raccolta ispirata al prompt del contest.
Ho letto la drabble precedente e questa e devo dire che questa in particolare mi è catturata! Ho trovato decisamente interessante e sinistro che a parlare fosse il Gramo e ho trovato molto acuta l'intuizione che il simbolo diventi presagio solo ed unicamente perché così interpretato dalla mente di chi lo osserva. Un concetto che, a mio avviso, pone bene in evidenza, schernendoli, i limiti dell'essere umano, sia egli mago o meno ha ben poca importanza.
Mi è piaciuta decisamente molto l'idea di questa morte che è figlia della fobia, della superstizione, del terrore.
Interessante anche la relazione tra il voler prevedere ogni cosa e l'incapacità di convivere con la previsione: i maghi sono convinti di poter avere il pieno controllo di tutto, ma si ingannano, non possono controllare la paura, ad esempio, e soprattutto la morte.
Anche stilisticamente mi è piaciuta tanto; in genere non apprezzo la prima persona, ma qui, che dà voce a un non personaggio, mi è parsa perfetta e l'unica adatta a rendere davvero forte e d'impatto la drabble.
Complimenti!

Rosmary

Recensore Master
05/05/15, ore 19:30

Seconda classificata al contest Sfida alle 100 parole - II edizione

Grammatica: 10/10
Grammatica impeccabile, bravissima!

Stile e lessico: 9.5/10
Partendo dallo stile, hai scelto di narrare in prima persona e al presente, scandendo il passaggio da un contesto temporale all’altro con l’uso degli asterischi – che danno vita a tre blocchi temporali (esecuzione, morte, fantasma) – e utilizzando il corsivo sia per differenziare pensieri da azioni (nel primo blocco), che per porre in evidenza un certo concetto (nel terzo blocco). Questo insieme è stato gestito bene, soprattutto i passaggi temporali sono molto efficaci al fine di guidare il lettore in questo viaggio introspettivo. Ho solo una perplessità legata alla prima persona al presente, te la espongo:

  • a una prima lettura, la descrizione dell’esecuzione mi è parsa fredda considerando che a narrare è proprio il giustiziato nel momento in cui viene ucciso; rileggendo e riflettendo, sono giunta alla conclusione che non avresti potuto descriverla altrimenti, o saresti scivolata in un tono eccessivo, troppo forte, “melodrammatico” nell’accezione negativa del termine. Ho concluso, quindi, che a essere poco adatta a quel tipo di descrizione è proprio la prima persona narrante al presente, perché da un lato non si può descrivere lo strazio e il dolore del personaggio assieme al momento dell’esecuzione senza eccedere nei toni, ma dall’altro, considerando la prima persona e il tempo presente (che indica che l’esecuzione avviene in contemporanea alla narrazione), senza lo strazio e il dolore il momento ne perde in emozione, risulta una fredda descrizione di azioni. Se avessi utilizzato per quel momento una persona narrante diversa o avessi scelto il passato, l’impatto emotivo di quel primo blocco sarebbe stato diverso. Ti anticipo che questo appunto è l’unica perplessità relativa allo stile della tua storia e che è il motivo per cui ti ho assegnato 9.5/10 e non il punteggio pieno; è una penalità minima perché stiamo parlando di un “minimo appunto”!
Entrando ancora di più del dettaglio, hai scelto di costruire periodi lunghi se rapportati alle cento parole totali, ma la sintassi è chiara e lineare e ciò agevola la scorrevolezza del testo e la piacevolezza della lettura, di conseguenza hai gestito benissimo una situazione più che difficile!
È poi particolare la quasi totale assenza di punteggiatura: salvo i punti fermi a fine frase e qualche virgola obbligata, non hai fatto uso – e abuso! – dei segni d’interpunzione, molto probabilmente non avresti potuto fare altrimenti vista la struttura sintattica. È un elemento, comunque, che collabora a dare un ritmo piuttosto svelto al testo, obbligando il lettore a fare pause solo nel momento in cui la frase termina e si va a capo. Riguardo proprio ai capoversi, la gestione è ottima: ogni capoverso è ricco di significato e di informazioni, e nessuno appare incompleto o poco utile ai fini del racconto.
Trovo che tu abbia curato tanto e bene la struttura stilistica del racconto, facendo scelte anche azzardate (come i periodi lunghi, il ritmo rapido unito alla scelta di spezzare il testo in capoversi) che sei stata in grado di gestire.
Passando al lessico, l’ho trovato perfetto! Perfetto non perché ricercato – e lo è, ricercato –, ma perché coerente al personaggio narrante. Nel primo blocco utilizzi alcuni termini che hanno un sapore quasi arcaico, ma ciò è coerente al fatto che la scena è ambientata nel ‘400. Non hai fatto abuso di ripetizioni, inserendole solo laddove sono funzionali davvero.
In riferimento proprio alle ripetizioni, hai gestito benissimo la tecnica di ripetere un termine per dargli sfumature nuove, diverse; ciò accade ad esempio con la coppia “Un attimo e sarà tutto finito/affatto breve come un attimo” e in occasione dell’espressione “quarantacinque colpi” – è più un elemento stilistico questo, ma mi è venuto in mente ora e te lo riporto qui!
In conclusione, salvo quell’unico appunto in stile, hai svolto un lavoro ottimo in questo parametro. Lessico e stile del tuo testo sono curatissimi, particolari e coerenti al contenuto del racconto e al personaggio protagonista. 9.5/10 più che meritato, bravissima!

Titolo: 5/5
Confesso che leggendo il tuo titolo ho ricordato la storia di Nuel “Quando dura la notte” e questo mi ha messo molto in difficoltà (cambia solo una parola), anche perché io so che hai letto la storia di cui parlo e ho dunque pensato che ti fossi ispirata a quel titolo. In un caso come questo, l’originalità viene a mancare e di conseguenza anche il punteggio pieno; ho scelto di non penalizzarti per una questione molto oggettiva: io non ho le “prove” che tu abbia preso spunto dal titolo di Nuel e di conseguenza non posso penalizzarti sulla base di una mia supposizione, può anche darsi che tu non ci abbia affatto pensato, che quel titolo neanche lo ricordassi e così via.
Fatta questa premessa per me importante, passo alla reale valutazione. “Quando dura la Morte” è certamente coerente al contenuto del tuo racconto, anche perché dà adito a due diverse strade: quanto è durata e quanto ancora dura la morte. Interessante è poi la personificazione della morte attraverso l’iniziale maiuscola, quasi come se fosse il nemico da abbattere o l’eterna condanna – entrambi sono risvolti molto affascinanti. Oggettivamente è un titolo particolare, che evoca immagini ed è dunque in grado di incuriosire il lettore. L’originalità, salvo il discorso fatto in partenza, c’è. Un buon lavoro, quindi, non posso far altro che assegnarti il massimo!

Utilizzo (e originalità) del prompt: 10/10
Il prompt è utilizzato benissimo ed è utilizzato in modo originale, non avrei potuto assegnarti altro che 10/10!
Partendo proprio dall’originalità, lodo che tu abbia interpretato “Il tempo di morire” in ben tre modi diversi: come la durata materiale della morte, come la morte stessa e come il contrario della morte, vale a dire “la vita”; la tua drabble si chiude infatti con il paradosso di un “morto vivo”, perché seppure da fantasma, Nick ancora vive, ancora abita la terra e convive con i mortali. Nella conclusione, quindi, “Il tempo di morire” si tramuta in attesa eterna, “attesa del tempo di morire” e questa è senza dubbio l’interpretazione più originale del prompt.
Tutto quanto detto in originalità vale anche per l’utilizzo, ovviamente. Hai rigirato il titolo scelto non una, ma tre volte, interpretandolo secondo vari punti di vista. Inoltre, il prompt è certamente l’asse portante della drabble, l’elemento attorno al quale la storia si snoda, è una presenza forte, che si percepisce ad ogni parola. Sei stata bravissima!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
Anche qui il punteggio è pieno! Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla scelta del personaggio, perché ne hai scelto uno che è più che inusuale. Come scrivi nella voce “personaggio scelto”, tu non hai voluto trattare Nick, ma sir Nicholas, e nella tua drabble questa differenza si sente, perché il lettore non ha sensazione d’aver dinanzi il fantasma di Grifondoro, ma l’uomo che è stato in vita.
Tutto sommato hai descritto un momento, ma in questo momento hai inserito tutti i dettagli che conosciamo del tuo protagonista: la sua feroce morte e la dannazione di non esser morto. Emblematico il passaggio da un blocco temporale all’altro: c’è la paura di morire soffrendo, c’è la presa di coscienza d’esser morto soffrendo e c’è in fine la consapevolezza amara di essere ancora in vita, in quel limbo angoscioso che popolano i fantasmi. Al di là di Nicholas e della sua vicenda, hai proprio ben trattato l’esperienza di un personaggio che, pur morendo, resta ancorato alla terra. Di IC si può parlare poco, tuttavia, come detto, ti sei rifatta agli elementi a disposizione, quindi direi che l’IC e la caratterizzazione ci sono e sono ottimi. Brava!

Recensore Junior
04/05/15, ore 20:54

Ciao, Isidar!
Eccomi qui, finalmente!
Che dire di questa tua drabble? Una parola che possa descriverla è: originalissima! Tanti tanti complimenti! ;)
Mi è piaciuto moltissimo il fatto che tu abbia scelto Sir Nicholas (come ti è venuto in mente, se si può sapere? ;) ). Non avevo mai letto nulla che lo riguardasse. L'idea è davvero azzeccata con il prompt da te scelto. Il tuo stile è veramente incisivo e i termini che hai utilizzato sono così... così... ricercati e sublimi. Complimenti ancora anche per il secondo posto al contest! Bravissima! ;)
Leggerò sicuramente anche le altre drabble della raccolta perché ho sbirciato personaggi interessanti. ;)
Intanto ti saluto.
Alla prossima,
Mirty

Ps: scusa la brevità della recensione ma una drabble del genere si commenta da sola! ;)

Nuovo recensore
03/05/15, ore 02:47

Bella davvero. Non avevo mai letto nulla su Sir nicholas, ma devo dire che la tua drabble è stata una piacevolissima 'prima volta'.
Mi piace anche molto l'uso che hai fatto delle parole perché da
come sono cadenzate sembra quasi di sentire la lama che per quarantacinque secondi gli affonda nel collo e c'è una tale enfasi che davvero sono stati più lunghi di quello che sembrano.
complimeti davvero,
a presto
Chev 

Recensore Master
24/04/15, ore 15:05

Ciao ^^
some sempre bella drabble ricca di significati :D
In effetti è vero, paradossalmente i maghi sono i più creduloni di tutti (basta vedere le reazioni nella classe della Cooman alle varie predizioni di morte...).Però, come dice hermione, non fu il gramo, ma in un certo senso lo stesso Bilius ad uccidersi, talmente convinto di dover morire....che poi è morto xD
Comunque amo quell'uomo,nonostante in natura non apprezzi molto quelli troppo superstiziosi (penso che ognuno abbia i propri riti o credenze, ma il troppo poi stroppia, vedi bilius :D)
alla prossima :)
...dirk...

Recensore Master
24/04/15, ore 13:04

Un'altra personificazione interessante e ben riuscita.
Concettualmente inappuntabile: chi non ha paura della morte?
La fortuna di "maghi" capaci di leggere il futuro o di parlare coi morti si regge sulla paura dell'ignoto, di quello che ci può essere dopo la morte e questo accomuna maghi e Babbani e, allo stesso tempo, sono le paure che ci teniamo dentro e che ingigantiamo da noi a condurci inesorabilmente verso una "brutta" morte, invece di essere capaci di affrontarla col sorriso dopo aver vissuto serenamente.
Come sempre, brava ^^

Recensore Master
24/04/15, ore 12:12

Awww che bello, nessuno mi aveva mai dedicato una Drabble (Una OS e una Flash, ma mai una Drabble XD) e poi su Bil mio, piccino tesoro <3
Sì, io ho un certo amore per lui, ma ti sbagli, lo amo proprio perché è morto schiattato XD
Bil lo shippo con Alphard (lo zio di Sirius), entrambi non si sono sposati ed entrambi (presumibilmente) hanno più o meno la stessa età e il fatto che provengono da due famiglie diverse rende il loro 'amore' molto impossibile (e Angst) e io amo gli amori che non si realizzano come tale XD
Le persone che si amano da lontano, che non potranno mai stare insieme, lo trovo romantico (sì, ho un'idea del romanticismo tutto mio) ma da morto, Bil, può amare Allino mio <3 XD
Ok, tornando alla Drabble... la morte di zio Bil è davvero interessante: vede un Gramo, un presagio funesto nel mondo magico (il titolo è quanto mai azzeccato) e muore, anche se il cane 'non ha mosso una zampa' è la paura stessa che uccide.

''Vivete con il timore di morire e sperate che sapere quando accadrà possa rendere più dolce la dipartita, ma appena mi mostro a voi il terrore comincia a consumarvi.''

la prima parte di questa frase è davvero bellissima, molto d'effetto. Mi piace :)
Bella, davvero e grazie, ho molto apprezzato <3

Recensore Veterano
24/04/15, ore 12:11

Veramente molto molto bella! Mi piace il fatto che prendi in considerazione anche personaggi che non molti altri usano! Fa di te una persona originale, con idee che non seguono quelle dell'intera massa. :) Brava :)

Recensore Master
24/04/15, ore 12:08

Che bell'idea, dar voce, oltre che alla Morte stessa, cosa che ho visto spesso, al Gramo.
È un po' crudele, qui, povero Bilius, morto di paura. Ma poi sono scoppiata a ridere, immaginando i commenti del Gramo se fosse la Cooman a vederlo. Morirebbe d'infarto all'istante, quella.
Bravissima, anche qui hai fatto un ottimo lavoro :)

Recensore Master
24/04/15, ore 11:57

Oh, ma che bella drabble!
Sai, non avevo mai notato la scelta delle parole in quella battuta, avevo sempre sorvolato il verbo decidersi.
Mi hai aperto un mondo, ecco, quindi grazie per aver scritto e per avermelo fatto notare, anche se indirettamente ;)
Complimenti anche qui, come al solito!

Recensore Master
23/04/15, ore 15:30

Ciao :)
ho letto le tue drabble molto attentamente e mi sono piaciute ^^
so che scrivere una drabble è difficile, compattare emozioni, situazioni, in sole 100 parole o poco più...non è semplcie xD
Ma tu, per adesso almeno, ci stai riuscendo molto bene ^^
questa, in particolar modo, mi ha impressionato, molto bella, quasi commovente per l'intreccio fra harry e morte. Il servo che si impossessa del padrone.
Molto bella, va fra le seguite, ed aspetto il prox cap :)
...dirk...

Recensore Master
23/04/15, ore 12:14

Ciao Isidar (mi dimentico sempre di chiedertelo, ma sei una fan di Eragon?)
sono passata anche qui. Molto carina, più in termini concettuali che stilistici. Anche Harry è umano e quindi anche lui, prima o poi, dovrà morire (Off Topic io spero che rimanga presto vedovo XD) e non ci è dato sapere come ( ti consiglio di leggere ''con queste dita da fantasma'' di Stevia), ma è normale anche per lui, come per tutto, forse per Harry sarà più facile perchè l'ha sfiorata così tante volte che sarà solo un lungo dormire e comunque la morte è l'unica certezza che abbiamo.
Mi è piaciuto che l'hai impostata dal punto di vista della Morte. Brava
Complimenti

Recensore Master
23/04/15, ore 10:45

Prima o poi anche Harry dovrà morire, già... ho letto una ff in cui muore d'infarto, piuttosto giovane e mi sollevò un sacco di interrogativi perché credo che sulla morte di un personaggio dovrebbe avere l'ultima parola l'autore e mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Rowling (una volta disse che a nessuno interesserebbe leggere di Harry vecchio che gioca a scacchi con Ron, quindi credo che, per lei, diventeranno tutti vecchi, ma credo anche che si sbagli sulla mancanza di interesse).
La tua drabble tralascia il quando e il come, rendendo tutto molto più accettabile: è un momento, anche per lui.
Sembra incredibile, ma la morte è davvero un attimo, si può morire a metà di una parola (è capitato a mia nonna, mentre parlava con me e io le tenevo la mano), quindi mi piace molto, concettualmente ancora più che stilisticamente.
Brava!

Recensore Master
22/04/15, ore 11:46

Mi piace! Non avevo mai letto nulla dal punto di vista di Fanny, ma è innegabile che la fenice abbia una sua intelligenza e quindi, perché non un suo pensiero?!
Mi piace che sia in grado di percepire la presenza delle proprie piume e che ricordi Tom e faccia un paragone tra lui e Harry.
Hai messo l'accento sulla sua volontà di ardere, morire per poter tornare, come se volesse prepararsi ad assistere agli eventi che verranno essendo nel pieno delle forze, quindi, sì, decisamente mi piace! ^^

Recensore Master
22/04/15, ore 11:05

''Il Giorno del Falò era infine arrivato'' e m'è venuto da pensare: prendiamo due gommose e arrostiamole XD scherzi a parte. Molto, molto carina questa drabble. L'altra mi è piaciuta di più: per gusto personale l'ho trovata più incisiva, ma forse perché la morte delle fenici la associo un po' all'urobono, il serpente che si morde la coda, non muoiono davvero e quindi non è realmente triste nè malinconica come immagine, anzi, è preludio di un nuovo inizio. Comunque è molto carina :)