Ciao Larcheex carissima, eccomi!
Come ti ho anticipato, ho un milione di cose da dirti, quindi parto senza indugi!
Cominciamo dai warning iniziali:
- friendly reminder che chi legge rating rossi si ricorda benissimo che è un rating rosso ;D
- grazie infinite dell'indizio sul cap7, questo accenno alla moglie me l'ero dimenticato ed è comunque sempre un piacere rileggere capitoli indietro
- la mia fiducia nell'autrice è cieca e sorda (ma, purtoppo per lei, non è muta)
La parte di Hayashi e Jun è bellissima, perfetta. Davvero ti faccio i complimenti. In un capitoletto relativamente breve hai tratteggiato alla perfezione i due caratteri e le caratteristiche del loro rapporto, ciò che li unisce e ciò che li divide, ciò che sfogano e ciò che reprimono. Jun appare senza introduzione ed è come ci fosse sempre stata, si inserisce con un incastro che davvero non so definire meno che perfetto.
Le scene che coinvolgono Kagome sono anch'esse bellissime, è un gran personaggio, le conferisci una maturità ed uno spessore degne di una sacerdotessa. Il passaggio emotivo che descrivi con:
"Fece una pausa, osservando la sua espressione speranzosa: « Proverò a darti un infuso di erbe per farti abortire, e se non funzionerà proveremo con l’altro metodo » propose, con un brivido. Aveva così poca voglia di compiere un abominio del genere che, per un momento, fu schiacciata dalla tentazione di rimangiarsi le proprie parole.
Ma non poteva deluderla di nuovo."
mi ha colpita moltissimo. Sei riuscita a declinare tutte le sfumature di un problema spinoso che è pratico e morale e lo hai ricondotto all'unica dimensione in cui si può dare una risposta: quella personale, legata alla situazione, alle relazioni.
(...fine prime parte... to be continued)
(intermezzo)
Un elemento generale che apprezzo molto nella tua caratterizzazione dei demoni è che cerchi di non snaturarli, anzi al contrario di connotarli in maniera che la loro natura demoniaca sia non solo rispettata ma anche messa in risalto. In questo modo, azioni/pensieri/atteggiamenti 'diversi dagli umani' che essi assumono non vengono semplicemente tollerati ma diventano diretta conseguenza del loro essere 'altro', e quindi devono essere compresi ed accettati.
E' una cosa che condivido pienamente e piace anche a me impostare i personaggi con questa idea di fondo. La stessa problematica di un rapporto umani-demoni è tutt'altro che banale per una molteplicità di aspetti e marcare le differenze evidenza la straordinarietà del rapporto della coppia principale (ma anche di quella Inuyasha-Kagome, o Toga-Izayoi).
Inoltre, non solo calchi le diversità dei demoni, ma inserisci chiari elementi di caratterizzazione delle diverse specie di demoni e questo mi piace ancora di più. E sono talmente ben inseriti da essere motori della storia, come la questione del disagio dei cani nelle situazioni in cui l'acqua copre gli odori o il - se vuoi più usato ma non per quasto banale - senso di territorialità che deflagra quando qualcuno osa minacciare la tana-Rin. (oddio le volpi :D)
Il tempo è sempre scarso ma ti assicuro che i particolari, ad esempio, della connotazione dei cani, non mi sfuggono: il fatto che fra Jun e Hayashi non vi sia un bacio sulla bocca ma il possesso del collo, l'accoppiamento nella posizione tipica dei quadrupedi, il cenno ai calori di Jun, tutte cose che ho apprezzato moltissimo. Piace anche a me inserirne ed a volte ho notato un senso di fastidio nel lettore, come se questa animalizzazione fosse letta come perversa, mentre io la trovo semplicemente naturale; anzi, doverosa.
(fine intermezzo, biscottino?)
(seconda e ultima parte, che potremmo intitolare "la bocca sollevò dal fiero pasto" ovvero "le introspezioni del giovane Sesshomaru")
Quanti pensieri, quante preoccupazioni Sesshomaru, ci credo che ha dovuto sfamarsi e riposarsi, un comportamento maturo e responsabile. Sembra cresciuto di botto in questa seconda parte di capitolo, sorprende con pensieri e scelte davvero inusuali che danno senso compiuto al titolo del capitolo. E' vero che è il percepire nuovamente l'odore di Rin a dare il via a tutto, questo è da notare (vedi intermezzo), tuttavia Sesshomaru si fa trovare pronto quando lei gli concede nuovamente una possibilità. Mangia, si riposa, i suoi seguaci sono istruiti sul cibo da procurarle (le aveva messe lui personalmente, le polpette, la volta precedente <3 <3, è devozione!) e, cosa più importante secondo me, nel momento in cui dice addio alla Rin bambina si lascia alle spalle anche qual salto di dieci anni e tutti i sensi di colpa, inadeguatezza, umiliazione e smacco per "non esserci stato". Dev'essere difficilissimo, ancor più per un maschio dell'epoca, accettare di aver fallito nel ruolo di protezione.
Questa sua accettazione totale mi rassicura tantissimo perché, a fronte delle mille problematichhe che ancora sono da risolvere - e chissà quante altre ne usciranno - ormai Sesshomaru ha preso la sua decisione.
Grande LarcheeX, guardo la neve ed attendo la bontà che si riversa everywhere. Grazie di tutto!
PS: Adoro:
- Hayashi con le paturnie! Sai che ero convinta fosse un'espressione dialettale ed invece grazie a te ho scoperto che è italiano e posso utilizzarla? <3
- Nell'episodio delle volpi Jaken as usual portavoce dei pensieri di Sesshomaru e segnalatore del livello di tolleranza del demone maggiore: se Jaken parla è un preallarme, fuggite sciocchi!
- Loro due nel bosco vicini alle camelie e Rin che sorride... (Recensione modificata il 09/12/2017 - 09:16 am) |