Recensioni per
Una sera di speranza
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/01/16, ore 22:15

Ciao, e ben ritrovata. :)

Ho trovato questa one-shot davvero intensa e gradevole, piena di introspezione e trasporto emotivo - senza tuttavia cadere nella trappola del sentimentalismo, e senza mai fare facile leva su una gestione scontata della trama e dei personaggi.

L'introspezione, dunque: la fa da padrone, e permette di entrare subito - e perfettamente - nella mente di Sara; pur nella brevità del pezzo, l'io narrante ne esce fuori come un personaggio a tutto tondo, tanto che arrivati alla fine par quasi di conoscerla - pare che Sara sia un'amica di lunga data, della quale si sono seguiti i turbamenti, le speranze, le tante delusioni -ed infine la risoluzione di mettere un piede oltre il precipizio, per prepararsi a spiccare il volo. Un salto che potrebbe farla cadere, ma potrebbe anche portarla a toccare il cielo - sognato per tutta la vita, e che forse ha il colore degli occhi di quel ragazzo che per tanto, troppo tempo è stato l'amico di cui ha raccolto le confidenze e gli scherzi, gli approcci amorosi con la "tipa di turno", senza poter mai manifestare la vera natura del suo affetto.

E' senz'altro una situazione "comune", ma non c'è nulla di scontato nel modo in cui Sara riflette su se stessa e sulla sua prossima mossa: c'è vulnerabilità e tenerezza, in lei, la paura derivata dai lunghi anni di silenzio - ma c'è anche tanto coraggio, e la spavalderia di sapere che stavolta sarà quella giusta, e che lui non potrà far altro che ricambiare il suo amore. Ho ammirato la sua forza interiore, e la sicurezza che le dà questo sentimento a lungo covato.

Per questo, il finale arriva un po' come una doccia fredda: per tutto il tempo mi ero immaginata il confronto con il ragazzo (e avevo cominciato ad accarezzare il lieto fine, tanto era forte la convinzione di Sara), ma tu sei stata bravissima - e un po' crudele^^ - a sparigliare le carte e a darmi il finale che non attendevo.
Sarà per la prossima volta, si dice Sara, e io sono pronta a crederle. Tanto, la bionda è solo una delle tante, intercambiabile come tutte quelle che sono venute prima di lei; ci sarà un'altra sera, e un altro pub - o forse sempre lo stesso - e forse, ma ne sono quasi certa, Sara farà finalmente la sua confessione.
E, anche di questo sono quasi certa - ci sarà un sorriso ad accoglierla.
Brava. Riuscire a comunicare così tanto in così poco "spazio" non è da tutti.

Recensore Veterano
13/01/16, ore 22:56

Ciao!
Eccomi qui, con un ritardo a dir poco abissale. Ti ringrazio tantissimo per la pazienza che hai avuto e per la tua comprensione, sperando di essere almeno in grado di elaborare una recensione decente.
È incredibile quando in una giornata sembra esserci un tema ricorrente: proprio oggi ho avuto una ricaduta in una vecchia storia con uno dei miei migliori amici e guarda caso mi sono imbatutta in una storia che sembra trattare bene il rapporto tra me e lui. Lo so che probabilmente questo non ti interessa, ma... il tutto è stato così ironico che ci tenevo a condividerlo con te.
Chiusa questa parentesi, cerchiamo di riconcentrarci sulla tua recensione e non suoi patemi della mia vita sentimentale. Credo che la mia esperienza abbia influito molto nel corso della lettura: ho apprezzato- ma anche, in alcuni tratti, odiato- il realismo della quotidianità che i due si sono creati insieme. Tanti piccoli gesti, uno più bello dell'altro, che solo Sara, però, sembra riuscire a cogliere.
È sempre così, quando si tratta di una relazione nata come un'amicizia. Dio, quanto è pesante come cosa.
Il personaggio maschile da te utilizzato (interessante la scelta di non dargli un nome definito, tra l'altro, aumenta l'immedesimazione nella tua storia) è molto ottuso, quasi troppo preso da se stesso per accorgersi di ciò che ha al suo fianco: e proprio per questo, di norma, sarei la prima a esortare Sara a tirargli un bel paccone e ad uscire dalla sua vita, lasciandolo perdere.
Ma... qui entrano in gioco i sentimenti. Perché quando si tratta di questi "signori" non si sa mai cosa potrebbe succedere, si cade in una irrazionalità che manda in crisi gente un po' fuori come me- e che farebbe saltare i nervi ai nostri amici Illuministi. Perché d'altronde è proprio la non-logica di questo sentimento a spingerci a comportamenti assurdi, e credo che perfino Sara ne sia consapevole, sotto sotto. Ma cosa si potrebbe fare per resistere ai sentimenti?
Molto curata e d'effetto come fanfiction, davvero. Fa sorgere dei buoni spunti di pensiero e delle buone domande, e te lo dice una che solitamente non stravede per le fanfiction romantiche.
La tua è stata in qualche modo un po' cruda, molto reale, poco diabetica. Mi è piaciuta.
Dal punto di vista grammaticale, voglio solo segnalarti che in alcuni punti hai attaccato tra loro due parole, specie quando si tratta del corsivo di "lui".
Mi pare di aver detto tutto anche se, si, ci sarebbe ancora molto altro da dire... ma finirei col rimanere qui fino a domani notte e domani dovrei anche alzarmi, in teoria, purtroppo.
Va bene, chiudo qui, sperando che questa recensione possa risultare abbastanza completa e non troppo strana. Spero ci sentiremo in seguito.
Baci e a presto,
Nox

Recensore Junior
10/01/16, ore 19:07

Sara cercava di piangere e questa storia ha fatto piangere anche me ç_ç
Hai reso davvero molto bene quello che prova la protagonista dalla prima all'ultima riga, mi è sembrato davvero di essere li con lei!
mi è capitato pochissime volte di leggere storie dove la fine non è positiva per il / la protagonista, ma questo di certo non la rende meno bella anzi, fino all'ultimo ci si aspetta che vada tutto bene quindi risulta essere una specie di colpo di scena.
Davvero complimenti, è bellissima (con una storia così ci credo che ti sei classificata prima al contest!)

A presto,
Aranel

Recensore Junior
10/01/16, ore 14:05

Eccomi qui :)
Questa tua One Shot mi è piaciuta davvero molto: sia perchè amo qualsiasi cosa abbia a che fare con il Romantico, sia perchè hai dato quel tocco drammatico che rende il tutto più sfizievole ai miei occhi. Sara è immersa nei ricordi di questo suo amore, ricordi che accentuano l'atmosfera malinconica. Ho provato tanta tenerezza per lei quando hai scritto che ha provato a farlo ingelosire, o comunque reagire, uscendo con un altro ragazzo. Un gesto che fa ben capire quanto lei lo ami ancora e lo rivoglia indietro, Sara è disposta a combattere mille battaglie per lui!
Per quella sera aveva escogitato un piano per riprenderselo, era sicura che avrebbe funzionato. Quando lo vide la sicurezza aumentò, però poi nota che c'è qualcosa che non va e infatti lui sembra aver trovato un'altra fidanzata. Nonostante ciò Sara non si arrende e decide di aspettare.
Una storia davvero triste che hai descritto alla perfezione!

Mrs. Montgomery

 

Recensore Master
10/01/16, ore 13:40

Ciao! Passo per lo scambio di recensioni...
La storia non è affatto male, non è originalissima, ma visto che parla di sentimenti non deve esserlo.
La situazione di Sara è un po' quella in cui ci siamo trovate tutte prima o poi quindi credo tu l'abbia ricostruita alla perfezione, il finale lascia l'amaro in bocca, però questo da un valore aggiunto alla storia.
Scritto tutto molto bene. L'unico appunto è sull'impaginazione, non so gli altri, ma io col tablet non riesco a visualizzare tutto il testo a video e devo scorrere per leggere l'intera riga, magari però è solo un problema del tablet e non della tua impaginazione!
Brava!
A presto Ladyhawke83

Recensore Veterano
09/01/16, ore 18:32

Salve!
Allora, diciamo solo che c'è un motivo per cui questa storia si è classificata al primo posto. Non so come fossero le altre, ma questa è fantastica!
Dal punto di vista grammaticale e sintattico mi pare proprio perfetta. Per quanto riguarda anche il lessico, sei stata bravissima. Anche il continuo uso del nome Sara è stato perfetto, ha rallentato la narrazione donandole immobilità, staticità, e di conseguenza un senso di attesa, quasi ansia.
Oh, ed il finale è perfetto.
Complimenti!
Lizzy

Recensore Veterano
09/01/16, ore 17:29

Eccomi qui.
Dunque, di norma sono scettica nei confronti delle storie di genere 'romantico', qui su EFP, ma sono stata incuriosita dal titolo e così ho deciso di tuffarmi nella lettura.
Mi ha sorpresa, davvero, e in positivo. Oddio, di per sé la storia mi ha fatta un po' stare male, perché hai descritto alla perfezione una situazione che fa stare davvero malissimo!
Il modo in cui hai parlato di Sara e di come prepara strategie per uscire da quella specie di limbo in cui si trova è praticamente perfetto.
Anche la scelta di tenere il personaggio maschile sotto il solo nome di 'lui' è molto azzeccata. Se gli avessi dato un nome, sarebbe stato, credo, meno d'effetto. In questo modo quel lui altro non è che quella specie di amico-qualcosa-che-spera-possa-diventare-di-più che quasi tutti ahimè abbiamo conosciuto nell'arco della vita.
Il finale, poi, che non è un vero e proprio finale, ma una specie di "nulla di fatto" che fa capire che è davvero complicato uscire da certe situazioni, mi ha colpita particolarmente.
Bellissima, davvero. Nel suo genere è tristerrima, ma va benissimo proprio perché è così.
Ancora complimenti e alla prossima!

Recensore Junior
09/01/16, ore 14:11

Cucù, eccomi qui! Sono stata subito incuriosita dal titolo di questa storia e ho fatto bene a sceglierla. Sono attratta dalle storie malinconiche e introspettive come le api col miele e devo dire che mi è piaciuta non poco! I sentimenti di Sara sono ben delineati, potrebbero essere quelli di una qualsiasi ragazza innamorata, la sua paura, i "piani" architettati per farsi notare da lui...
Sono cose che, mea culpa, ho vissuto anche io! La storia è talmente realistica che mi ci vedo proprio, seduta in quel tavolo mentre cerco di piangere a comando per fare la parte della ragazza bisognosa di affetto. 
Lui, d'altro canto, è uguale a tanti maschi che respirano su questa terra (mi sale il nervoso se solo ci penso). A mio parere, non gli interessano i sentimenti di Sara. A lui va bene questa situazione, così com'è: tante ragazze, un'amica su cui fare affidamento, una sorta di sorella. Niente più.
A presto!

-MMH

Recensore Master
07/12/15, ore 12:36

valutazione contest 21 prompt in cerca d'autore

Grammatica e sintassi 9.5x10
 
Leggendo la tua storia ho rimpianto di non avere inserito tra i criteri di valutazione anche l’uso del lessico. Se lo avessi fatto sicuramente avresti ottenuto il punteggio massimo. Ma qui si parla solo di grammatica e sintassi. Non ho trovato errori: le virgole sono giuste, i tempi verbali anche, errori di battitura non ne ho visti. L’unica cosa che mi ha lasciato perplessa è la ripetizione costante del nome Sara (l’ho contato per ben 28 volte!); da un lato capisco che sia servito per accentrare la visuale sulla protagonista ma trovarlo anche due volte nella stessa riga mi è sembrato troppo ridondante. Decidere che voto darti in questa categoria è stato davvero difficile perché avrei voluto davvero metterti 10 ma dato che in molti punti quel “Sara” non aggiungeva nulla alla storia ho optato per il 9.5. 
 
Uso del prompt 15/15
 
Alzo le mani: in 792 parole c’è tutto il prompt. Perfino l’inciso. C’è la vittima che prova gioie e dolori (soprattutto dolori) per un amore non corrisposto ed un carnefice (probabilmente inconsapevole) che vede la protagonista come un sorella ma che aumenta la speranza e la frustrazione di Sara passando, senza troppo impegno, da una ragazza all’altra e facendole credere che lei sia l’unica donna davvero importante per lui. Questo lui non ha alcun diritto per alimentare una speranza irrealizzabile ma, allo stesso tempo, ha il diritto di scegliere le donne che vuole visto che ha già respinto Sara. Il punteggio di 15 è meritatissimo. Brava!
 
Titolo 5/5
 
Anche sul titolo niente da obbiettare. La speranza di Sara resiste a tutto: alla sera fredda, al vicolo sporco, ai ricordi e perfino a alla ragazza bionda che tiene la mano del suo lui. Una speranza tanto incollabile da rasentare la follia. Ma l’amore rende capacissimi di non notare anche l’evidenza.
 
Coerenza della trama ed originalità 13/15
 
Quella che descrivi è una situazione abbastanza diffusa però ho apprezzato davvero molto la semplicità e la linearità con cui, in poche righe, hai raccontato una vicenda che dura da molti anni. Anche se non hai raccontato molto della vita di Sara tutto appare come le perle di una stessa collana, gli avvenimenti sono ben legati e tutti consequenziali gli uni agli altri. L’ultima frase mi ha stupito molto perché speravo che Sara si arrendesse all’evidenza e ce riuscisse a liberarsi da una situazione dolorosa, ma non sarebbe stato coerente con un personaggio che nonostante tutto spera.
 
Sviluppo dei personaggi 15/15
 
Adoro quelle storie in cui sai tutto di un personaggio anche senza sapere di che color ha i capelli o gli occhi. Il lettore non sa quanti anni ha Sara, se studia o lavora, se vive con i suoi eccetera. Ma nessuna di queste informazioni è importate quanto la storia del suo amore. Una volta saputo l’ostinazione con cui coltiva la sua illusione non serve sapere altro, perché Sara è quella speranza, ci si nutre e la respira.
Anche il misterioso lui è ben descritto, anche se è solo una figura di contorno. Non ha un nome, una faccia, non c’è nemmeno un dettaglio sul suo fisico; però hai descritto un uomo che, pur non amando Sara, la rispetta molto. Purtroppo non vede quanto lei sia innamorata per cui non le dice chiaramene che per lui è (e probabilmente rimarrà) solo un’amica alimentando il circolo di speranza ed illusioni della ragazza.
 
Gradimento personale 10/10
 
Potrei dirti solo che ho adorato ogni parola ma non mi sembra giusto. Quando ho letto la storia sono rimasta immobile davanti allo schermo allibita per l’indistruttibilità dell’illusione di Sara. A dire il vero la trovo al limite della follia però mi ha fatto anche tanta tristezza. Non è facile condensare due persone ed una storia tanto semplice e complicata allo stesso tempo in poche righe ma tu ci sei riuscita benissimo. 
 

Recensore Master
06/11/15, ore 01:59

Ciao.
Non ho potuto non venire anche qui dato che avevo voglia di leggerla e dare un mio parere. Allo stesso tempo sto guardando The Good Wife, quindi perdona eventuali errori e/o ripetizioni.
Dunque, mi piace il coraggio che ha Sara con quel ragazzo anche se comunque io non avrei mai pianto né lasciato andare la mia debolezza perché quel ragazzo non la merita la mia parte di fiducia. Non sono molto sentimentale, per cui non avrei mai fatto una cosa del genere.
Probabilmente se avessi compreso che non sarebbe accaduto mai nulla, avrei lasciato perdere oppure glielo avrei chiesto prima, se provava qualcosa per me.
Mi dispiace per Sara, perché ho amiche che sono così deboli, fanno fatica a tirare fuori il carattere per saperlo prima se possono parlare con il "ragazzo in questione".

Mi è piaciuta, la storia.
Au revoir

Recensore Master
22/10/15, ore 22:09

Sono maledettamente in ritardo, ma alla fine sono qui. Sono felice di essere passata ora che ho un attimo di tregua, perché questa storia merita davvero. Scatena diverse sensazioni, diciamo che avevo già previsto il finale un po' prima, eppure sei riuscita ugualmente a lasciarmi con il dubbio. 

Grammaticalmente parlando sei stata perfetta. Ora, io non sono una prof di letteratura e non so dirti se la mia affermazione è appurabile al 100%, ma per me — che almeno per la grammatica ci tengo e che sto cercando di migliorare sempre di più — non ci sono errori. 
Il lessico e le parole usate sono scelte con molta cura, per evidenziare la malinconia della protagonista. Anche la continua ripetizione di "Sara" e il vago "lui" sono interessanti, come se "lui" potesse quasi essere la reincarnazione di tutti i ragazzi che si comportano così, mentre invece Sara è unica, unica nel suo genere, come se fosse un'anima a parte, che continua a lottare in silenzio. Anche la scelta delle parole induce il lettore a pensare e questa cosa mi piace.

Parlando di personaggi, beh, questa ragazza è un po' un cliché di quest'epoca: le sue insicurezze, la sua paura di confessare, il suo innamoramento per l'amico di una vita... a parte che non concepisco queste cose — ma non è una critica, solo un parere strettamente personale —, ma a prescindere non è né la prima né l'ultima che soffrirà così. 
Il ragazzo, invece, è il solito belloccio stupido che non vuole far soffrire nessuno ma ci riesce lo stesso. Ahh.

Per quanto i personaggi possano stonare un po', mi piace molto la trama della storia: questo stralcio nella vita della ragazza che, poverina, deve convivere con il suo dolore. Non è facile, per cui tanto di cappello. Sopratutto la parte finale: mi aspettavo spaccasse tutto, invece rindossa la sua maschera e torna a fingere, nella speranza che, un giorno, lui capisca. Niente male, davvero. 
Sei anche riuscita a tenermi incollata allo schermo, hai slacciato bene tutti i fili conduttori della trama. Ti porgo i miei complimenti.

Per cui, alla prossima!
Ale

Recensore Veterano
09/10/15, ore 23:39

Non avevo idea dell'esistenza di questa OS, altrimenti mi ci sarei fiondata molto prima! Sai con quanto piacere ti leggo :)

Non voglio fare un paragone con la long, ma mi sento di dirti che la differenza di stile tra l'una e l'altra è immenso. È tutt'altro che una critica: fa di te una scrittrice versatile.
Solitamente ho un rigetto immediato per le storie narrate al presente, ma riconosco che se usato al massimo delle sue potenzialità e nelle più giuste tipologie di storia è un'arma infallibile. E questo è il tuo caso.
Niente come il presente sarebbe stato capace di rendere così perfettamente l'incedere, l'attesa e la delusione di Sara.
Breve ma intensa questa OS.
Sono proprio felice di aver letto anche questa tua creazione :)

Complimenti di cuore e a presto!

Recensore Junior
30/09/15, ore 22:54

Salve! Sono passata per il programma recensioni e non me ne sono pentita: mi sono letta questa one-shot tutta d'un fiato.

La grammatica ineccepibile, lo stile semplice ma musicale fanno scivolare la storia come l'olio, dando tutto lo spazio che serve ai sentimenti di Sara, i veri protagonisti. E' una situazione comune, la sua, ma non meno tragica; e nonostante tu non abbia usato un tono pieno ti pathos, non risparmi niente della malinconia di questa speranza falsa che le chiude gli occhi. Il suo riportare alla mente i ricordi dei momenti passati insieme al suo lui (che però non è suo), non è forzato perché lo snodo della sua storia in cui hai ambientato il racconto rende naturale questo filo di pensieri (bel trucchetto. ù.ù), così da non buttare addosso secchiate di informazioni al lettore ma comunque informandolo abbastanza da poter iniziare a provare una simpatia per il personaggio di Sara.

Nonostante la brevità, la caratterizzazione è ben fatta, Sara risulta comprensibile e incomprensibile assieme - ma solo nella sua tenacia. Anche il protagonista maschile, con la sua sfilza di ragazze, non prende la parte del "cattivo" (evidente che il rapporto sia profondo nel momento in cui la rifiuta gentilmente), ma di un carnefice nolente (o così pare a un livello superficiale. Perché, ipoteticamente, una parte di lui potrebbe anche gradire le attenzioni costanti di Sara, la sua pietra miliare in una tempestosa serie di ragazze).

E' forse questo il bello della narrazione: le carte in tavola sono chiare, in superficie, ma il fatto di avere un solo punto di vista sulla faccenda lascia spazio a un certo numero di ipotesi, perché tutti tendiamo ad essere indulgenti verso noi stessi, e chi ci dice che possiamo fidarci di Sara? Chi ci dice che il suo Lui non se ne approfitti? Sono una patita delle teorie complottiste, forse, ma il solo fatto che vengano in mente dipende dalla vaghezza dell'impostazione del testo, che lascia molto all'immaginazione, spronando a voler leggere di più.

Nulla, non ho trovato appunti da fare a questa storia, se non che vorrei vederne origini, svolgimento e conclusione. Ma da una parte, forse il finale circolare, illusoriamente confortante per Sara, è quello perfetto.

Recensore Master
19/09/15, ore 15:08

Ciao! ^^
Questo racconto è molto breve, ma direi che descrive compiutamente una situazione in cui prima o poi ogni ragazza (o ragazzo) finirà per trovarsi. Credo che almeno una volta nella vita tutti si sono innamorati senza essere ricambiati e forse è per questo che non ho avuto problemi nel provare gli stessi sentimenti di Sara (eh sì, in passato ho preso una bella batosta anch'io!). L'amore rende pazienti, ma non bisogna aspettare in eterno!
Mi chiedo se questo ragazzo, questo "lui", immagina quali sentimenti la protagonista della vicenda prova nei suoi confronti. Sara vuole rischiare il tutto per tutto e cerca di auto-convincersi che andrà tutto bene e che il suo amore verrà ricambiato: ma lo fa perché ne è davvero sicura o perché, in realtà, è consapevole che il ragazzo la vede solo come un'amica? Personalmente apprezzo questo genere di storie che ti lascia con qualche domanda! Da lettrice, mi sento di entrare a far parte della vicenda al fianco dei protagonisti!
Il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca. Non perché sia brutto, non fraintendermi, ma perché vedere il ragazzo che ami con un'altra... beh, fa male.
Posso farti un piccolo appunto? Ho notato che hai ripetuto tantissime volte il nome "Sara", soprattutto all'inizio. Volevo darti un consiglio a tale proposito: dato che il soggetto della frase che compie l'azione è sempre lei, non è necessario ripetere il suo nome ogni volta, puoi tranquillamente sottintenderlo! ^^
Per il resto, non ci sono errori, anzi, la narrazione è molto fluida e ho apprezzato molto gli incisi che a mio avviso hanno il potere di definire in modo efficace il pensiero o l'azione.
Che dire, ancora? Brava! :)

a presto!
Elly

Recensore Master
19/09/15, ore 12:23

Ciao! Sono passata per lo scambio recensioni.
La tua storia mi è piaciuta soprattutto per il messaggio di speranza che dà. La citazione iniziale credo riassuma perfettamente il senso di questo racconto, quindi ottima scelta. Usi uno stile molto semplice e scorrevole, non ho notato errori.
Certo che se io dovessi uscire con un ragazzo, e questo (senza avvisare) mi porta la nuova fiamma facendomi sentire il terzo incomodo, qualche pensiero sul maledirlo pubblicamente e uscire sbattendo la porta mi viene. Ho apprezzato comunque la reazione di Sara che, nonostante la disperazione iniziale, riesce a ricomporsi e a pensare al domani. Non posso non terminare la mia recensione positiva con una famosa citazione di Rosella O'Hara: "Dopotutto, domani è un altro giorno!" :)
Alla prossima!