Recensioni per
Piccoli Principi (e Principesse)
di Francine

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/06/16, ore 19:53

Tu la tua la chiami filosofia spicciola, io la chiamo saggezza popolare - non ti sto dando della plebea XD le tue storie hanno quella naturale consequenzialità di concetti che é propria di chi le cose le sa per esperienza di pelle. Ogni frase nasce dalla precedente con l'ovvietà della spiga che nasce dal seme che è nato dalla morte della spiga precedente...é la tua cifra. É bellissima.

Detto questo, Alessio é interessante. Molto interessante. Ed a me fa sangue, eccome!

Col suo fare sornione, con quella perfidia innocua che, ammettiamolo, a volte all'adulto col bambino scappa - 'tu hai le coperte ed io il caffé; solo che le coperte le posso avere anche io, per il caffé tu devi aspettare ancora qualche anno'. Sensato, no? XD

Mi piace questo suo andare e venire come l'Aria, come le nuvole dei suoi capelli. Presenza incisiva lontana dalla quotidianità che non rode la roccia del ricordo con la perseveranza del ruscello, ma ad ondate inopinate.

É un padre a tutti gli effetti, ed il suo essere padre emerge proprio nel suo non essere padre...chiaro, no?
Perché una Madre è Madre sempre, anche quando non ci si sente...per l'uomo é diverso. É messo più 'davanti al figlio'. Sono 'due persone', e nessuno é figlio di qualcuno per puro caso. Io non credo più i genitori 'capitino', io credo proprio li scegliamo, perché hanno le caratteristiche più giuste per quello che dobbiamo svolgere 'qui' - e li scegliamo sia quando ci viziano che quando ci fanno trainare -o spingere- un carretto!

Certo qualche cosa può sempre andare storto, magari ti accorgi prima di nascere di aver stretto un accordo non troppo vantaggioso, ma a quel punto... X°°°D

Avrei potuto parlare della Bellezza dell'Alba -una rinascita al dì, mica male!- ed invece...mi rendo conto per altro di essere estremamente ripetitiva nelle mie recensioni, ma abbi pazienza, si colgono cose diverse in periodi diversi a seconda di ciò di cui abbiamo bisogno nello stato in cui versiamo: io evidentemente sono nella fase Femminile-Maschile e tutto mi ricongiunge lì ^^'''

Un abbraccio!
Grazie per queste raccolte, sono davvero rivelatrici.

Recensore Master
29/03/16, ore 22:14

Deathmask aveva un padre? Questa cosa mi turba. No, non è vero. Adoro la sua nascita, la storia che c'è dietro e che ricordo da una tua passata fic.
Suo padre sembra un gatto. ^^
E' piacevole comunque leggere un'infanzia che non sia violenta ... Voglio dire. Il cruccio più grande del fanwriter che vuole gestire Deathmask, secondo me, è restare fedeli alla sua "bastardaggine" e motivarla, darle un senso, poiché ormai sono finiti i tempi in cui al lettore bastava dire: "E' cattivo perché sì."
Io sto apprezzando molto la tua idea di dargli un padre che è un padre e non una sorta di serial killer! Almeno è questa l'impressione che ho avuto leggendo ^^

Recensore Junior
14/02/16, ore 20:15

Ma ciao! Ecco un altro episodio dei micro-saint! Marco non si fida di Alessio? E quanto c'ha ragione!!! Certo che, con quei genitori, molto sano no poteva venire su, no? Meno male che c'è nonna Agata, più mitica di qualunque reincarnazione (se Saori l'avessero affidata a lei, magari, a qualcos'altro sarebbe stata utile, oltre che a farsi infilzare, surgelare, affogare, imbroccare, invascellare, ecc.)
Mi piace pensare che anche il nostro granchiazzo, un tempo, sia stato capace di ammutolire di fronte a uno spettacolo come il sorgere del sole: vuol dire che c'è speranza per tutti!
Colpo di grazia: il viaggio di ritorno! E allora mi immagino il piccolo Marco (perché è un bambino allora, e anche piccolo), che si spoglia delle coperte, e si appresta a far camminare il carretto con padre annesso... non si muove di un nanometro! Ci riprova e... non sapremo mai se c'è riuscito alla seconda, né in che condizioni è arrivato a casa (né di che colore li ha fatti nonna Agata).
Poi, uno si meraviglia se Death Mask è quello che è???
Brava!!!
Ciao ciao!

Recensore Master
13/02/16, ore 16:34

Questo spaccato sull'infanzia di Cancer è molto, molto bello. 
In primis come lo hai descritto; un bambino un po' arrogante, un po' sbruffone - eppure ancora capace d'ammutolirsi per la bellezza di un'alba. 
In seguito mi è piaciuta l'ambientazione, il contesto che hai creato intorno a queste due figure - Alessio poi riesce in pochissime righe a sembrare sia innocuo che pericoloso - una verniciata d'arroganza che nasconde qualcosa di molto peggiore. 
Mi piace questa raccolta perché s'inserisce nelle infanzie di ragazzi che saranno guerrieri - di bambini soldato. 
Mi piace perché, a volte, il destino è già scritto e questi capitoli funzionano come anelli di congiunzione tra passato e presente - nomen omen e presagi che diventeranno realtà. 
Mi piace perché è scritta benissimo e coinvolge - ero sul carretto con Marco e tirar bestemmie, per cui... 

Al solito, bravissima! ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*qui abbiamo biscotti alla Nutella e tè, vuoi?*