Recensioni per
De Naturae Magnificentia
di willHole

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/06/09, ore 12:11
Cap. 8:

Noooooooooooooooooooooo! Mi sarei aspettato di veder comparire la Dafne; e invece no; e invece c'hai mostrato la Digitale!:)
Allora, come al solito mi stupisci: sei estremamente poetico! Poetico in senso moderno, ovviamente, in quanto è impossibile per noi lasciarci andare alla pura contemplazione - era difficile già per qualche antico!
Noi vogliano dare un'interpretazione; vogliamo che la Poesia abbia un significato; l'elemento naturale va bene - per carità! - ma che sia spunto per una riflessione, o, magari, funzioni da analogia; e quando troviamo una poesia nella quale si capisce che l'autore s'è lanciato a fare un po' di quella pura contemplazione di cui ti parlo, il più delle volte commentiamo con frasette acide del tipo: "Ah, ma è solo un quadretto naturalistico!".
Ah, rimpianta semplicità!
Continuerò a seguirti, mi pare ovvio!
Ciao

Recensore Veterano
14/06/09, ore 09:13
Cap. 7:

Per un momento ho associato la Camelia ha i folletti ed ai leprecauni della tradizione celtica, i quali sono difficilissimi da trovare, da scorgere sotto il raggio della luna o del sole. In effetti, la Camelia danza - e qui mi è venuta in mente questa associazione!
Anzitutto grandissima scrittura: sa far evocare e riesce a dare input all'immaginazione; grande ritmo, come al solito; e bellissime immagini! La pianta che sembra muoversi, forse per il vento, forse per il vento della luce; forse per qualcosa che non si può cogliere, vista la fugacità con cui si ferma e oscura alla vista umana il suo movimento non appena si la si scopre danzare...
Alla prossima!

Recensore Master
11/06/09, ore 13:17
Cap. 7:

Forse un po' onirico e surreale, ma questa "danza notturna" suggerisce un' immagine comunque fine, poetica e delicata. Questo scritto a voler ben vedere, ha anche un significato più profondo; per cogliere certe cose discrete, timide e magari bellissime, bisogna fermarsi, con calma "riflessiva" ad osservare quello che normalmente non noteremmo, perchè è molto più facile lasciarsi catturare dal solito esibizionismo sfacciato e insolente. In definitiva un pezzo bellissimo, complimenti. Ora la D... devo ammettere che mi diverte questo gioco dell'indovino (sarà che sono un po' infantile?) mi viene in mente solo dalia... dente di leone...

Recensore Veterano
07/06/09, ore 22:31

Oh, però! E' davvero un piacere leggerti, il tuo stile è estremamente poetico: si sente un certo ritmo e dalle parole pervengono suoni - fruscii e sussurri - che aiutano il Lettore - io! - ad immaginare! E, leggendo i tuoi scritti di questa "opera", non si può non adoperare l'immaginazione; non si può non lasciarsi andare; non lasciare ch'essa vaghi e, pescando nella memoria quanto serve, dia meravigliose sensazioni.
One-shot estremamente suggestive e poetiche. Ed il latino, nel titolo, ci sta alla perfezione, secondo me. A tratti, devo dire, e tu stesso in Amarillide, nelle note, hai accennato a Loro, viene da pensare che queste "cose" che hai scritto potrebbero benissimo essere prese per traduzioni di qualche testo antico, dei Classici, per l'appunto, gli unici che hanno saputo realmente fare Poesia, forse perchè si trovavano nella condizione di poterla fare - come molti, prima di me, hanno detto...
Comunque sia, ti seguirò! Se non altro per lo stile.
Magari l'ho già scritto: è un piacere leggerti.
Ciao

Recensore Master
23/05/09, ore 22:47

Avevo pensato anch'io al biancospino. Molto delicata questa drabble, mi ha colpito molto "il bacio delicato delle ali d'una fata" è un immagine eterea, dolcissima e quasi onirica, una sorta di sortilegio. Fa davvero pensare all'oblio del sonno, al riposo; é quasi un pensiero che da pace e tranquillità, ne avevo bisogno dopo la giornata che ho avuto oggi. Complimenti. Ora la C... calla, camelia, calendula... crisantemo?

Recensore Master
19/05/09, ore 01:12

No, non ho indovinato; in effetti questo fiore non lo conoscevo, almeno non con questo nome, amarillys, mentre avevo sentito parlare della belladonna come pianta velenosa e su questo hai creato delle belle suggestioni tra il suo potere (di dare la morte) e il suo nome; mi pare che tu abbia dato alla pianta una connotazione decisamente femminile, affascina e ammalia, è fatale appunto come può esserlo una bella-donna... il prossimo fiore sarà con la lettera B, o la A non è ancora finità?

Recensore Master

Trovo veramente molto interessante e anche originale nella sua forma questa "Parata di fiori" come tu la chiami; io adoro i fiori, quindi mi piacerà sen'zaltro leggere queste schede botaniche, sto tentando di immaginare quale sarà il primo... asfodeli, anemoni? Mi piacerebbe che tu dedicassi qualcosa anche alla ninfea (il fiore ovviamente)sempre se vorrai naturalmente, non intendo importi nulla. Volevo concludere con due note circa la mia precedente recensione; la mia voleva essere solo una libera interpretazione del tuo testo, fra l'altro molto bello. Però è vero, io non ti conosco, per cui potrei aver commesso qualche errore di valutazione. Spero davvero di non averti infastidito col mio commento, perchè se fosse così me ne dispiacerebbe molto. Attendo di leggere il seguito di questa interessantissima raccolta. A presto.

Recensore Master
12/05/09, ore 21:18
Cap. 2:

Ciao! Ho scovato per caso questa tua raccolta ed essendo un'amante dei fiori ho letto per prima questa: Devo dire che mi è piaciuta tantissimo, soprattutto la descrizione della solitudine di quel fiore solitario sul ramo più alto. Grande sensibilità e amore per gli spettacoli della natura che traspirano da ogni parola. Complimenti! GAo GAo

Recensore Junior
08/05/09, ore 22:21
Cap. 3:

Trovo che questo sia il capitolo meglio riuscito.
Ok, recensisco ora NON per farti notare che non sto studiando Sallustio, come mi hai più volte raccomandato di fare, ma perchè l'ispirazione mia alle recensioni è rara ed è per PURO CASO che sono andata a rovistare fra i miei autori "preferiti" alla ricerca di novità.
Bhe, in ogni caso, ribadisco il concetto che mi sia piaciuta e, al contrario della prima recensitrice, ho invece l'impressione che i chiari e quantomeno espliciti riferimenti sessuali non siano voluti.
Oppure si?
Agrifoglio, mi sconvolgi!
Bhe, il risulatato mi piace, al contrario del tuo secondo aggiornamento che non mi è risulatato granchè idoneo alla mia forma mentis.
Ma come mi sento seria, in questo momento!
Detto ciò, scappo. Diciamo che c'è un VECCHIO e mica tanto caro amico che mi reclama alla sua attenzione.
Che qualcuno mi salvi!
Maddy.

Recensore Master
06/05/09, ore 22:08
Cap. 3:

Sempre meglio direi!! Per le descrizioni definirei questo pezzo decisamente "sensuale" e mi chiedo quanto sia voluto... io penso che sia voluto, sbaglio? Daltronde spesso il cibo è legato all'erotismo. Il tuo modo di scrivere è davvero raffinato, ma anche semplice e suggestivo, fatto che mi piace molto. Bravissimo, attendo il seguito.

Recensore Veterano
03/05/09, ore 16:07
Cap. 2:

che bella!! Questa mi piace ancora di più. bravissima^^ Bellissime parole, inoltre, che in un lampo di luce rifletto alla perfezione l'immagine di questo fiore... ed è anche, per così dire, triste il pensiero dell'unico fiore, bellissimo e invisibile sulla cima del pesco secco e malato. Ancora i miei + risentiti complimenti. Grazie e ciao!

Recensore Veterano
03/05/09, ore 16:04

Ciao, grazie della recensione! bellixima questa storia!! adoro gli alberi, e la tua descrizione mi è sembrata tremendamente fantastica (ohoh^^)... Beh, ci vediamo al prossimo capitolo. ciao!

Recensore Master
29/04/09, ore 00:24
Cap. 2:

Bellissima e delicata come una poesia. Da come lo hai descritto mi sembra di vederlo il fiore di pesco, solitario eppure forte e rigoglioso; è la vita che non si arrende mai e nonostante tutto ritorna sempre più forte di prima, che sa attecchire ovunque anche dove sembra spenta per sempre. Mi piace davvero questa deliziosa raccolta di pensieri legati alla natura, complimenti sinceri. Mi auguro di leggere presto un altro bellissimo brano.

Recensore Master
24/04/09, ore 00:16

Mi è piaciuta molto perchè anche a me piace la natura. Tu hai descritto con minuzia di particolari, e quasi con stupore il nascere della vita di un albero; è un miracolo di cui gli uomini non si soprendono più ed è un peccato perchè perdono qulcosa e non se ne accorgono. Complimenti alla sensibilità. Spero di leggere presto il seguito.

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