Recensioni per
L'elefante e la farfalla
di _Shadow_96
Che bel capitolo, ritengo pienamente soddisfatte tutte le mie aspettative. Allora un Rafael compagno di banco proprio non me l'aspettavo, idea geniale. Il sexy gay spagnolo lascivo e disinibito accanto a quell'emorme tontolone bloccato è tutta da ridere. Poi torna l'Alec imbranato, che inventa idiozie sperando che gli altri ci credano e poi ci rimane male perché lo fanno. Che tenerezza quella sua determinazione a voler trovare una strada tutta propria nell'esercito ( e dire che io mi considero una pacifista oltranzista) o l'appoggio incondizionato di Izzy. E poi mi hai fatto immaginare un bellissimo Magnus che si muove agile e sicuro dietro un bancone (penso che ti ruberò questa immagine) come lo immagino elegante alla guida della sua auto. Immagino l'espressione di Alec intento a rubare ogni impercettibile frammento di essenza che impregna l'aria prima di tornare a casa e quanta tenerezza ho trovato nell'ultimo sguardo che furtivo regala alla strada. L'ho letto prima di addormentarmi, ieri notte e sembrava di sentire il battito frenetico del cuore di Alec nel buio. |
Ho iniziato la leggere questa storia solo oggi e devo dire che wow, mi piace troppo! |
intanto : wow grazie per avermi citato, fiera di essere stata uno "spronamento" perchè questa storia meritava di essere pubblicata. |
Sono sincera, non sono la tipa che commenta tutte le storie, nonostante mi piacciano molto, ma il sapere che a te fa piacere (scusa il gioco di parole) fa piacere anche a me, quindi ho deciso di commentare anche questa volta. |
CUUUUCCIOLO IL MIO ALEC😢 |
É più di un risveglio e, nonostante la confusione gli faccia in testa un centrifugato di pensieri, finalmente Alec esce dalla modalità “narcolessia” esistenziale che lo contraddistingue e diventa umano. Incredibile! Si ubriaca, fa a pungi, rimane inebetito con bava alla bocca, è in egual misura tormentato ed eccitato dall'immagine notturna che lo assale, vuole saltare la scuola, si addormenta in classe, non capisce un accidente mentre il prof spiega e la fisica gli sembra Purgatico. Insomma, morto il robot stucchevole a cui avrei volentieri dato una testata, dalle macerie del “come dovrei essere se non fossi sbagliato come in realtà sono” emerge un gran bel ragazzo che desidera ardentemente trovare la propria felicità. A questo penso che pensi, mentre il suo l’inconscio naufraga lentamente guardando il soffitto e sperando che diventi al più presto nero macchiato di glitter; adesso non è più l'immagine di Jace a tormentarlo, ma due occhi verde oro; adesso non è più quel profumo familiare ma l'aroma immaginato di un lucidalabbra a scuoterlo. E se in un locale affollato trova se stesso davanti a un improbabile bancone, il vecchio stereotipo di sè insicuro e malconcio, a cui non era poi neanche troppo affezionato, sparisce senza far rumore. Rimane il suono regolare del suo respiro e il battito accelerato del suo cuore, che si perde in sogni reali e non più evanescenti. Nasce, appena accennato, quel coraggio e quella vertigine che spazza via la convinzione di non essere mai scelto da nessuno. Ma, tu, cara autrice, cerca di aggiornare presto, non puoi lasciarmi in attesa di questo “qualcuno” che agile e silenzioso si è materializzato al fianco di Alec nel banco non più vuoto . |
Ed ecco che tutti i rigidi e ben strutturati schemi del robusto imponente solido imperativo categorico di non lasciare trasparire mai, pegno la vita, un'emozione e a non perdere mai, pegno la dignità, il controllo razionale sulle proprie azioni, ecco...vanno in frantumi come un calice di cristallo scagliato contro una parete rocciosa. Eccolo, perchè lo sentiamo e non senza imbarazzo, il rumore sordo dell'autocontrollo andato in pezzi, come sentiamo l'eccitazione crescere, da sibilo a frastuono. Sono di nuovo dentro Alec, penso come lui, guardo il mondo attraverso i suoi occhi, sono confusa, smarrita e a disagio tra la folla all'ingresso, cercando uno spazio personale tra i volti sconosciuti che si accalcano. Quasi mi sento in quell’inferno in terra, mi manca l'aria, cercherei volentieri silenzio e buio. Poi, il nero che colora il soffitto spruzzato di glitter è lasciato come un sassolino da seguire, la voce che rompe il silenzio, calda, profonda, melodiosa diventa un'altra traccia, la scossa elettrica che lo attraversa quasi la sento anche io. E poi lui, elegante, possente, sensuale, occhi verde oro e animo magnetico, come lo definisci “la risposta giusta ad ogni domanda sbagliata” che Alec ha mai sentito rimbombare nel suo cuore. E forse anche a qualcuna di quelle mie. |
Era un pò che volevo leggere i tuoi ultimi pezzi, maledicendo i miei turni estivi e gli agguati dei parenti che mi toglievano il tempo dovuto. Ne è valsa la pena! Il tuo Alec è così vero ... dolce e turbato, forte e fragile, tormentato e magnetico. L'amore per Izzy, la passione per Jace e l'angoscia per sè stesso sono reali, mimetici, palpabili. Lo ricrei esattamente come lo immagino ma come non lo riesco a raccontare perchè quasi mi imbarazza violare la sua mente e non trovo le parole adeguate. Eppure tu ci riesci così bene. Lui vive in una torre d'avori, mi correggo, lui è una torre d'avorio, nonostante si senta fragile e profondamente sbagliato, guarda tutto con una aria distratta, quasi sdegnata, niente sembra interessarlo, perchè a lui in realtà non piace niente veramente (almeno non acora...), tutti i pensieri e i sentimenti sono focalizzati dalle persone che ama, sono il centro assoluto e questo o rende del tutto umano. Come non affezzionarsi a un fratello paziente che segue le follie di Izzy, come non immaginarselo con la camicia azzurro chiaro, i jeans neri aderenti e gli stivali (a Magnus verrà un colpo, in barba a secoli si assoluta in-esperienza!), come non intererirsi ad ascoltare i suoi sussulti alla comparsa di Jace, non vibrare con lui al suo odore che lo raggiunge. Vorremmo essere nella sua testa per potergli urlare quanto è idiota, solo perchè questo è quello che faresti tu. E mentre il mondo si popola e in attesa che "altri" compaiano a travolgere quel precario equilibrio di desideri sopiti e sogni proibiti, mi lancio avida nella prossima lettura. Ps. Grazie della citazione, davvero! |
Heeey! Come al solito eccomi qui per recensire il capitolo! |
ciao, mi piace tantissimo un po meno mi piace questo finale così con suspance, spero sia il tanto amato Magnus. non vedo l'ora del proseguo..... |
È un capitolo di passaggio ma da pur sempre una visuale completa su ciò che pensa Alec, ovvero Magnus, che immagino sia l'inaspettato compagno di corso (spero TANTO sia lui)... Ora sono curiosissima e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo che spero arrivi il prima possibile 😁 |
Grazie mille per avermi ringraziato nel tuo commento ad inizio capito, per me è sempre un piacere recensire una bella storia (quando ho tempo). Adesso passiamo alla recensione: |
Finalmente il tanto atteso incontro!! Ma partiamo con ordine che è meglio. |
Hey ciao!! Ormai non sono curiosissima voglio leggere del loro incontro!! Comunque gran bel capitolo. Complimenti perché entrambi sono riusciti a suscitarmi una curiosità pazzesca, aggiorna presto mi raccomando!!:) |
Ciao! La scena di Izzy e Alec a fare shopping è un classico, ma l'hai resa particolare con l'aggiunta della commessa... Anche se non mi è piaciuto molto il fatto che Alec ha tenuto il numero di Lydia... |