Recensioni per
L'ultima Battaglia
di Ayr

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
05/08/18, ore 14:51

Ciao!
Era da un po' che volevo continuare la lettura di questa storia, rimasta ad attendere per troppo tempo nella lista delle "seguite". Ricordo ancora dove avevo lasciato Duncan: sotto il costone di roccia, a ricordare il passato burrascoso e pieno di tradimenti.
Il cambio scena tra il capitolo precedente e questo stavolta non mi è parso brusco, anzi. Duncan è tornato in città, si è seduto probabilmente al tavolo di una taverna e se ne sta per conto suo, mentre intorno c'è confusione. Lo immagino ancora con i brutti pensieri scatenati dai ricordi che gli girano per la testa, piegato sul suo boccale di birra, pronto a lasciarsi alle spalle quella sala affollata. Mi ha trasmesso solitudine e un senso di vacuità.
Ma ovviamente il capitolo si apre con un "Tu devi essere Duncan", che rende tutto ciò che ho detto finora una specie di retroscena che viene percepito in conseguenza all'arrivo di Lucian.
Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto Lucian. Agli occhi di Duncan i suoi tratti appaiono sorprendentemente piacevoli, quindi immagino che nel tuo mondo gli elfi non siano tutti belli e affascinanti, anzi: braccati, esiliati e condannati a morire lentamente di stenti, mentre si scannano per il poco cibo a loro disposizione.
Mi è piaciuto come hai portato avanti il dialogo tra questi due, solo che io eviterei di dare troppe spiegazioni al lettore: lascia che sia la scena a parlare di più, perché il messaggio e le tue intenzioni arrivano comunque. Inoltre, ho un po' di confusione in testa: ricordavo di aver pensato che stessi utilizzando un narratore onnisciente, mentre qui è molto più simile a dei POV. Ecco perché a volte subisco il carico di informazioni: la prima parte sembra con il pov di Duncan, la seconda con quello di Lucian, quindi nel momento in cui dici "Lucian scoppiò a ridere, una risata priva di allegria che mise in mostra la dentatura bianca e perfetta, ma non arrivò ai suoi occhi, rimasti freddi e imperscrutabili." e Duncan però ha ancora gli occhi abbassati, la cosa risulta superflua.
A parte questo mi piacciono le battute: quelle di Duncan sono davvero secche, evasive e scontrose, molto stringate; quelle di Lucian, invece, nascondono un secondo fine, sono lavorate, insistenti, vogliono scoprire, conoscere.
Ottimo lavoro con la caratterizzazioni di entrambi. Duncan si va a consolidare con quanto detto finora. In questi ultimi due capitoli la sua sicurezza e il suo aggraziarsi il pubblico sono spariti - o quanto meno sono stati messi da parte - ed è uscito fuori il suo lato più disperato, più cupo, più mesto. Sei stata davvero brava con lui, perché me lo hai fatto apprezzare pian piano, spogliandolo delle apparenze un po' alla volta.
Ed è un po' quello che fai anche con Lucian, anche se la sua apparenza, in parte smascherata da Duncan, viene annullata molto prima. Infatti, in queste due scene vediamo sia il volto che egli mostra sia quello che lo rappresenta. Lucian è un cacciatore, prima ancora di essere un assassino secondo me. E intendo cacciatore nel senso che Lucian stana la preda, la intrappola nei suoi stessi punti deboli. Mi è piaciuto il passaggio tra il chiedere della vita dell'altro per avere un pretesto per parlare della "sua". Sicuramente la storia è inventata, però mi è rimasta la curiosità di scoprire quale sia il passato di questo assassino.
Della crudeltà e insensibilità di Eldor ne avevamo avuto prova già dal capitolo precedente, ma è interessante vedere l'effetto che ha anche su un assassino. Si scoprono anche parte degli intrighi: Eldor sa di Duncan e lo vuole eliminare, e quale modo migliore se non durante un torneo dove incidenti mortali sono all'ordine del giorno?

Grammaticalmente parlando, ho trovato un singolo refuso:
nascoste,era stato -> lo spazio
Mentre ti consiglio di aggiungere qualche punto in più, in giro, perché a volte alcuni periodi sono troppo lunghi e non danno abbastanza respiro, come in questo caso:
Ma lo sguardo di Lucian non l'aveva abbandonato per un momento: si era avvinghiato a lui, quasi che potesse strappargli le informazioni che cercava con gli occhi, come se potesse leggergli nel pensiero, il nano si sentiva braccato da quello sguardo d'acciaio. -> l'ultima frase, secondo me, potrebbe essere indipendente.

Ormai mi manca un solo capitolo e poi saprò se la vendetta e la disperazione di Duncan porteranno qualcosa di positivo o se Eldor riuscirà a insabbiare tutto. Come sempre un bel capitolo, breve e conciso ma comunque completo quando si tratta di ammirare i tuoi personaggi.
A presto!

Recensore Master
27/04/18, ore 11:53

Non ricordo più quand'è stata l'ultima volta che ho letto questa storia. Fatto sta che questo capitolo mi ha sorpreso non poco. Ricordavo della giostra in cui combatte Duncan, quindi ritrovarmi ai piedi di questa Rocca mi ha un attimo fuorviato. La prima cosa che ho notato, però, è stata la citazione in italiano che spicca a destra. Le altre erano in inglese, non so se lo hai fatto con un significato specifico o perché questo è un po' il capitolo chiarificatore, quello che sta in mezzo e che spiega gli eventi che stanno alla base della storia. Insomma, il capitolo ha spiccato per il suo taglio chiarificatore e di passaggio, a tratti anche introspettivo.
Detto questo, andiamo con un po' più di ordine.
Il titolo del capitolo è coerente e ben chiaro, perché si lega ai ricordi agrodolci che pervadono questo capitolo: da quelli di infanzia con il suo amico re Folbert, alle discussioni e ai doveri come Primo Cavaliere alla guerra che ha completamente stravolto la sua vita. Il titolo racchiude molto bene le sensazioni che pervadono Duncan in questo momento di passaggio, in vista della resa finale. A quanto pare, nella grande mischia, il nostro nano non cerca solo il denaro per chiudere il saldo con l'usuraio Loyd ma anche l'ultima vendetta in onore di ciò che ha perso quel giorno per il tradimento di Eldor.
Grammaticalmente, ecco gli errori che ho trovato (alcune sono solo sviste, errori di battitura, altri invece sono degli errori un po' più gravi di tempo verbale):

da quando la guerra,bruciando la vegetazione -> spazio
da quando la guerra,bruciando la vegetazione e facendo fuggire le creature che la abitavano, aveva reso quella piana, una volta verde e fertile, morta e desolata,e togliendole qualsiasi possibilità di rinascita.-> a parte gli spazi con le virgole, ma soprattutto è la fine della frase che non ha senso. Sembra che tu perda di vista il costrutto. Manca praticamente la principale, che dovrebbe essere quella inserita dal gerundio. Io la rivedrei un attimino.
Voci circolavano sul quel luogo -> su quel luogo
e gli imponenti torrioni di basalto,irti di guglie e torrette -> spazio
svettavano fino al cielo,simili a mani -> spazio
la fiducia di re Folbert,suo compagno -> spazio
Nella mente di Duncan era impresso ancora bene quel momento terribile: nugoli di aeronavi avevano infestato il cielo, scaricando indistintamente sui soldati i loro carichi di palle di cannone e bombe di gas nocivo; un puzzo tremendo di decomposizione e acido appestava l'aria. Duncan sentiva il loro odore appiccicarsi alla pelle, mefitico e letale, non credeva che i nemici si sarebbero avvalsi di quella tecnologia avanzata ancora in fase sperimentale. -> aveva appestato; aveva sentito, non avrebbe mai creduto.
C'era stato uno scontro breve ma violento, in cui Eldor era intenzionato ad assassinare il nano e il Cavaliere cercava di non ferire o uccidere l'erede al trono, -> aveva cercato

Stilisticamente, mi è parso che all'inizio ripetessi più volte la stessa descrizione della Rocca. Forse questa sensazione è dovuta al fatto che l'hai spezzettata in più paragrafi intervallati da azioni del personaggio o pensieri introspettivi; comunque, mi è sembrata forse un po' troppo lunga. L'avrei sintetizzata e compattata in un certo senso; e, ancora meglio, avrei aggiunto qualche azioni in più di Duncan del presente, perché in questo modo si sente troppo l'artificiosità del capitolo di passaggio.
Mi spiego meglio.
Questa storia è stata scritta, credo, per un contest, o comunque tu hai avuto bisogno di utilizzare l'immagine che hai come sfondo d'apertura del capitolo. Quindi, hai creato questo capitolo "statico" in cui inserire la descrizione della rocca e il background della storia. Solo che questo passaggio, sfornito di dialoghi o azioni di Duncan, fa sembrare il fatto che il nano sia andato lì come un'esigenza più del narratore che del personaggio stesso. Non so se si capisce ciò che voglio dire. Duncan, detto in soldoni, dovrebbe fare qualcosa: concedersi più pensieri di vendetta in primo piano; pensare agli interni, crogiolarsi nella perdita o nel dolore o nella vendetta. Tutto mi è apparso come se fosse privo di una qualche anima. Troppo didascalico, per certi versi, ecco.
Sono una frana a spiegare il mio pensiero, mi fermo qui>.<

Per trama e personaggi non posso dire nulla di nuovo, a parte che avrei voluto vedere più il personaggio. Ho solo un appunto, forse dovuto alla mia ignoranza: credo che dopo che si riceve una pugnalata alla gola, sia impossibile per il re parlare, al limite può uscirgli dalle labbra qualche rantolo e grumo di sangue; nulla comunque di intelligibile per Duncan che non è a due passi.
Comunque, come detto all'inizio, hai dato le informazioni che servivano per avvicinarci alla chiusura del cerchio di questa storia, quindi per ora mi fermo qui, in attesa del prossimo capitolo.
A presto!
(Recensione modificata il 27/04/2018 - 11:55 am)

Recensore Master
18/12/17, ore 19:03

Ed eccomi finalmente al secondo capitolo!
Innanzitutto ti vorrei ringraziare per le belle recensioni che mi hai lasciato: le ho lette e prometto di rispondere appena avrò un attimo di tempo. Poi volevo dirti che ho adorato in particolar modo questo capitolo, e per una cosa stupida in realtà, perché credo che tu non lo conosca. In effetti, il collegamento che ho fatto sembra più un volo pindarico, però è stato così immediato per me che mi ha fatto gioire.
Loyd!
Mi ha ricordato in modo troppo strano una scena di un libro che io personalmente adoro, a dispetto di autrice e quant'altro: L'ultimo orco. In questo libro il protagonista ha a che fare con uno strozzino e viene "analizzata" in modo molto ironico direi proprio quest'arte dello strozzino, di colui che presta i soldi e aumenta in modo esponenziale gli interessi, in modo che chi si indebita con lui non riesce mai ad uscirne, non importa se un po' alla volta restituisce i soldi. Nel libro, ti dicevo, il protagonista viene a contatto con questa figura e con un'altra, che praticamente fa lo stesso mestiere ma che lui definisce "prestatore". E in effetti non è come il primo, ma mette in atto una serie di manovre atte ad aiutare veramente il suo cliente. Boh, tagliando corto, c'è tutta una serie di ragionamenti che partono proprio da questo concetto: strozzino. E in qualche modo il tuo personaggio, seppur totalmente differente dalle atmosfere e stili di quel libro, me lo ha ricordato.
Tutto questo delirio con gli occhi a cuore per dirti che ho amato particolarmente la riflessione a cui porta questo capitolo: è profonda e la analizza in modo davvero coinvolgente e azzeccato, secondo me.
Il personaggio di Loyd, tra l'altro, è molto originale e ben equilibrato, oserei dire perfetto in questa sua prima apparizione. E' un uomo senza scrupolo, che dice "chiamatemi strozzino, è quello che sono" quasi con un sorrisetto compiaciuto, "perché tanto è da me che voi venite. Io prendo solo quello che mi spetta" con la sua logica schiacciante. E come dargli torto? Questi sono i fatti, ma resta comunque l'odio imprescindibile che uno prova verso di lui. Mi piace il modo da borghese in cui lo hai ritratto, però ne hai accentuato al meglio certe gestualità tanto da estremizzare la sua figura con ironia, fino a far capire che le arie da nobile che si dà sono senza l'eleganza di chi è di rango nobile. Come un borghese pacchiano che ostenta la sua ricchezza, con il bastone e due gorilla ai lati. E' divertente immaginare questo uomo sottile, magrolino, tra due sciommioni, quasi a dare l'idea di un insetto pronto a essere schiacciato. Ma non è la statura che conta, è il cervello, e in questo caso il gorilla è più stupido del parassita, il quale sa come mangiare a sbafo.
Davvero complimenti!

Ma tutto il capitolo, come ti avevo preannunciato, mi è piaciuto moltissimo. A partire dal modo in cui reagisce il nostro Cavaliere della Luna, il quale è meno frivolo di come lo avevo immaginato. E ha ragione: per giocare così tanto con la sorte in un torneo simile, ci vuole più dell'arroganza e della caccia alla gloria. Ci vuole la disperazione di chi non ha nulla da perdere e troppo da salvare. Questo capitolo mi ha fatto amare ancora di più il protagonista, il quale ci mostra cosa nasconde finalmente sotto quella maschera di uomo divertente, da pubblico, amato dalle donne e desideroso da attenzione. Un bellissimo contrasto con il capitolo precedente, non c'è che dire.

I dialoghi e il modo in cui hai bilanciato essi tra descrizioni e gestualità e comportamenti dei personaggi è davvero molto equilibrato. Come sempre ti faccio anche i complimenti per le descrizione, anche se ormai sarebbe superfluo e ripetitivo dirlo, ma io mi sento di ricordare quanto sei attenta a questi dettagli, e credo che sia giusto esaltare una qualità di un autore, quando lo si legge.
Il narratore onnisciente non è tra i miei preferiti, questo lo sai, ma tu lo gestisci abbastanza bene, senza creare confusione nella mente del lettore, facendolo passare in modo brusco da un personaggio all'altro. Tutto, quindi, è reso in modo chiaro e coinvolgente. La lettura è molto scorrevole, e questo capitolo in particolare mi ha preso davvero tanto. Complimenti!

La trama si infittisce e arricchisce di nuovi dettagli. Scopriamo che il protagonista è vedovo e che la figlia rischi di diventare schiava se lui fallisce. In un certo senso non si può permettere neanche il lusso di morire o perdere, perché la figlia subirà comunque quel destino, poiché anche la morte sarebbe una sconfitta. E' uno di quei casi in cui un disperato ha comunque qualcosa da perdere, ora che ci penso, e questo rende il gioco e l'introspezione da creare ancora più interessante e particolare.
Hai giostrato molto bene le reazioni di Duncan: prima tranquillo e distaccato, poi fremente rabbia ma imprigionato dalle sue stesse catene; e infine colmo di grande determinazione ma comunque aggravato dal peso della colpa. Comunque andrà a finire, è stato lui la causa di quei mali, come gli ricorda anche lo Sciacallo, e questo è il peso più grande per un padre da portare nel petto.
Complimenti davvero per questa piccola storia. Continuerò il prima possibile.
A presto!

P.S. Quasi dimenticavo, nella foga del capitolo. Non ci sono errori grammaticali o di sintassi, è uno dei capitoli più curati che ho letto tra i tuoi, e anche questo, il non avere certe distrazioni, ha aiutato nel farmi godere la lettura. Con questo specifico che i tuoi scritti sono sempre molto curati, i refusi capitano a tutti, eppure qui non ci sono, e quindi mi premeva sottolinearlo in particolar modo. Adesso smetto di rompereXD Complimenti (credo di averlo ripetuto così tante volte di avertelo dato a noia... ma è colpa tua che mi hai saputo prendere così tanto. Grazie per questo meraviglioso capitolo)

P.P.S. Il personaggio di Loyd, nonostante mi vien voglia di ucciderlo con le mie mani, mi ha catturato davvero tanto. Quando si dice non saper resistere al fascino dei cattiviXD Spariscooooooooooo!
(Recensione modificata il 18/12/2017 - 07:06 pm)

Recensore Master
05/12/17, ore 15:46

Ciao, giungo un po' in ritardo... quanta pazienza devi avere con me:(
Lo sai che io al fantasy non resisto. Ho scoperto che tra le tue storie di questo genere c'era ancora questa che non avevo letto, quindi eccomi qui a rimediare immediatamente:D
Ultimamente ho ricevuto una recensione fatta minuto per minuto, e ti devo dire che mi ha divertito così tanto che vorrei sperimentarla (ho già detto che devi avere molta pazienza con me? Sì? Bene^.^). Quindi ti recensisco un po' alla volta, proprio mentre leggo i vari paragrafi, così da dare le mia impressioni a caldo.
Partiamo!

L'inizio è molto curioso e interessante: si parte subito con un discorso diretto di un commentatore di un torneo, il quale è già avviato da un po' e si presta verso le frasi più intense del suo svolgimento, facendoci capire subito in che tipo di contesto è ambientata la tua storia. Ottima mossa!
Sembra un mondo mixato, e questo l'ho capiamo andando un po' avanti nella narrazione con un piccolo excursus sulle vicende passate del protagonista: un torneo mi fa pensare al medioevo, alle giostre per far divertire dame e cavalieri; ma i riferimenti alle aeronavi, i treni mi catapultano subito in un mondo steampunk, un po' pieno di vapori. Vedo che è un genere che ti piace molto, non solo lo hai sfruttato per il tuo contest ma è anche un elemento importante in molti tuoi racconti. Sai che mi piace sempre, è un qualcosa che mi hai fatto scoprire e apprezzare, e quindi sono felice di poter leggere di nuovo qualcosa di questa tipologia.

Conosciamo anche il protagonista: c'è una forte componente comune tra i tuoi "eroi", che poi eroi non sono. Di solito usi protagonisti non del tutto positivi, sicuramente con molti difetti e una componente non certo educativa, in cui il degrado e la continua ricerca per raggiungere una gloria nella vita li dipingono come se fossero un po' abbietti, non del tutto belli da conoscere. Sono oscuri, pieni di nei e scheletri nell'armadio, quasi avidi e alla ricerca di gloria e affermazione personale.
Anche il cavaliere di questo racconto non è da meno: ha rischiato la vita, ha perso una gamba e non ha un alto grado di opinione del mondo e dei suoi abitanti. E' un uomo che però sa vendersi e comprare favori. E' un personaggio carismatico, astuto e sagace, con una certa abilità e un bel ascendente sulle donne. Anche se quella a cui ha donato il fiore - e qui la mia immaginazione è volata alle stelle - non mi sembra colpita chissà come. Voglio dire che potrebbe anche essere un timido sorriso di circostanza, di sufficienza. Questo perché lui mi dà l'aria di essere una persona un po' boriosa, che si pavoneggia, che ha un'alta considerazione di sé. Appare arrogante in questo suo ingresso.

Ah, ti faccio notare che c'è un rigo, all'inizio, in cui il font appare completamente diverso dal resto del testo; ed è parecchio piccolo e difficile da leggere.

Duncan si mostra come una persona dalla bellezza atipica, un po' rozza e selvaggia. Questo me lo ha fatto piacere un po' di più. Ne hai dato una caratterizzazione particolare, che mi ha entusiasmato. Sei stata molto brava a dosare i dettagli, tanto che l'ho potuto immaginare. Come sempre un bel lavoro sul fronte descrittivo.
Ciò che mi ha sorpreso e che tu sei stata molto abile a far capire lentamente al lettore per poi imboccarglielo è il fatto che Duncan sia un nano. All'inizio è impossibile capirlo, poi i dettagli sulla statura gettano l'esca, e infine lo accenni durante la descrizione del combattimento. Idea geniale! Posso dire che finora, tra i tuoi personaggi, è quello che fisicamente e per l'accoppiata caratteristiche fisiche e comportamentali mi ha affascinato di più. Niente da fare: mi ha preso!

Il fatto che il nano e il suo modo di sfiancare il suo avversario sia oggetto di pregiudizi e commenti sarcastici e pungenti del pubblico gli ha fatto guadagnare la mia stima. Inoltre mi ha un po' ricordato la condizione dei nani nella serie di GOT (adesso sono in pari con la serie, e siccome l'ho vista di recente faccio collegamenti stupidi e fastidiosi un po' ovunque, scusa>.<).
Bella la descrizione del combattimento, come sempre molto visiva e densa di particolari. Sono scene che curi, che non butti giù con due righe e le metti poi da parte, e si vede. Ci tieni ed è una cosa che apprezzo sempre. Mi ha divertito l'idea che a metà combattimento, mentre il suo avversario era già stato, Duncan non avesse ancora uscito la sua lama. L'ho trovato sfrontato e irriverente, tipico della caratterizzazione che ho esaltato poco fa. Brava: anche questo vuol dire caratterizzare!

Il contrasto maggiore di questo personaggio, però, è che viene associato a nomi molto effeminati, delicati, come quello di cavaliere della luna o il significato del nome della sua spada. Questo mi sorprende e mi fa pensare che ci sia altro da scoprire sul suo conto. Sopratutto perché poco dopo egli stesso si rinfaccia una frase molto rozza, burbera, che contrasta con questi nomi ed epiteti.

Divertente, infine, il contrasto finale, dove mentre il cronista dice di non perdersi il cavaliere della luna danzare, egli esce di scena proprio claudicante.
Allora, la ferita poco mi convince. Sì, lo so, sono sempre io con i miei complotti, però se brucia così tanto un taglio non troppo profondo, temo per qualche tranello o veleno. Staremo a vedere.
Un primo capitolo molto movimentato e tutto all'insegna dello scontro: inutile dire che mi è piaciuto.
Per il resto, non ho visto errori di grammatica o sintassi. Io farei un po' più di attenzione alla punteggiatura: in alcuni punto va un attimo rivista, ma per il resto anche lei è molto buona. La storia fila che è un piacere e con una scena primeggiante come questa non può di certo annoiare. Brava come sempre, hai saputo bene esaltare i tuoi punti di forza.
E' stato un piacere iniziare a leggere questa storia, la continuerò sicuramente il prima possibile. Per il momento ti saluto.
A presto!
(Recensione modificata il 05/12/2017 - 03:47 pm)

Recensore Master
15/11/17, ore 12:37

Bel capitolo, ma ci sono rimasto malissimo non tanto per la tragica morte di Duncan, momento epico e drammatico dopo un combattimento che hai descritto veramente bene, ma perché non c'è nessuna notizia sul destino di Selene.
Ho trovato divertente che Duncan non si fidasse dell'ascensore, notoriamente i nani sono quelli più "tecnologici" o amanti di invenzioni meccaniche nel classico mondo fantasy.
Un nano che invece non nutre un grande amore per la tecnologia è una variante interessante.
La morte del protagonista ci sta, questa è una storia e non una fiaba per bambini. Nelle storie a volte è il cattivo che vince, come in questo caso.
Perché a vincere alla fine è il re, sono morti sia il suo sicario che il suo nemico, impossibile risalire fino a lui o che la storia possa saltare fuori.
Non dovrà nemmeno pagare Lucian per questo assassinio commissionato, una vittoria completa su ogni fronte.
Anch'io mi unisco agli altri, che nelle recensioni hanno richiesto qualche notizia in più sul destino della figlia di Duncan.

Recensore Master
15/11/17, ore 07:10

Simpatico personaggio Lucian, mi ricorda l'assassino di Dragon Age. E' solo un osservazione, non pensar male.
Mi ha fatto ridere che Duncan non sapesse neanche chi fosse Vlad, ma in effetti non ha motivo per sapere o ricordare i nomi di chi ammazza o cerca di ammazzarlo.
In un branco di disperato che si ammazzano fra loro, i nomi non hanno importanza.
Posso dire che la storiella di Lucian sapeva di falso lontano un miglio. Contento che Duncan non si lasci intenerire, dopotutto anche lui combatte per la sua famiglia.
Situazione interessante, non mi aspettavo che re Eldor avrebbe riconosciuto Duncan senza neanche il bisogno di vederlo da vicino. Sono passati anni, si vede che la paura del re ha messo radici profonde.
Pensavo che Eldor sarebbe stato un personaggio più mollaccione, invece qui pare uno s....o duro quanto la pietra della sala del trono.
Mi piacerebbe un incontro tra Duncan e Eldor, sarei proprio curioso di sapere cosa si direbbero.

Recensore Master
14/11/17, ore 20:33

Davvero una gran bella storia che ho letto in un unico fiato dall'inizio alla fine. Ottima la caratterizzazione del castello, così come quella dell'ambiente circostante. Un posto, dove si era combattuta una grande battaglia, divenuto a sua volta un cadavere.
Finalmente il passato di Duncan è svelato e scopriamo una storia di tradimenti.
I suoi timori sono quanto mai comprensibili, non importa quali siano le circostanze o il tempo passato un re non dormirebbe mai tranquillo a sapere che una persona che conosce questo atroce segreto è tornata nella sua vita.
Non penso che lui lo abbia mai dimenticato, il miglior amico di suo fratello. Solo per questo deve averlo odiato molto, ma a saperlo anche come testimone del suo tradimento deve averlo preoccupato per anni, fino a quando deve aver pensato che il nano doveva essere morto o sparito chissà dove.
Se Eldor lo riconoscesse tutte le paure del re tornerebbero a galla in un colpo solo. Duncan questo lo sa.
Non posso però dire di condividere la sua scelta di non uccidere Eldor quando poteva, mi rifiuto di credere che non sarebbe stato in grado di ucciderlo se avesse voluto.

Recensore Master
14/11/17, ore 13:34

Complimenti per il personaggio di Loyd, direi che è odioso al punto giusto.
Intelligente, calcolatore e in grado di aspettare il momento giusto.
Quello di essere paziente è un tratto che pochi personaggi hanno.
Posso dire che in questo incontro lo strozzino non ha fatto "mosse sbagliate", ogni gesto, come le parole, era ben calcolato.
Scopriamo per cosa realmente sta combattendo Duncan, fin dal primo capitolo era chiaro che non lo faceva perché gli piacesse. La sua rabbia e frustrazione sono quanto mai evidenti.
Abbiamo anche uno squarcio sul suo passato, scopriamo che ha avuto una moglie che è morta e una figlia che Loyd usa come ricatto.
Un ottimo background! La sua dedizione alla figlia è commovente.

Recensore Master
13/11/17, ore 19:18

Dico da subito che trovo interessante questo universo medioevale in stile steampeak con alcuni elementi fantasy che sei riuscita a creare. In questi casi mi chiedo sempre qual'è stato il punto di svolta nella storia che ha permesso nuove tecnologie.
Anche se come al solito è "cambiato tutto senza cambiare niente", i poveri fanno la solita vita misera di sempre e i ricchi sono i soli a divertirsi.
Duncan è un personaggio molto ben caratterizzato, un ottimo lavoro. E' realistico, vede la realtà senza perdere tempo in questioni d'onore o simili.
Lui affronta il suo avversario come piace a lui, con la sua strategia non perde tempo a compiacere il pubblico, se non all'inizio o alla fine. Si capisce che se potesse li manderebbe tutti al diavolo.
Non posso fare a meno di pormi una domanda sulla sua gamba finta, se per caso non nasconda qualche trucchetto. Un'arma nascosta, sarebbe un classico dopotutto.

Recensore Master
29/10/17, ore 11:49

Ehi, ciao!

Oh, ti giuro, per molti versi avevo il dubbio che non fosse il vero capitolo finale. Non so spiegare, non è nemmeno colpa tua... forse avrei voluto più interazioni, ecco. Più parole, ma non con Lucian. Avrei voluto un approfondimento della figura di Selene, magari, della figlia per cui Duncan faceva effettivamente tutto questo. Mi sarebbe piaciuto molto e spero davvero tanto che ci sia un seguito, magari con protagonista proprio Selene, perché secondo me i protagonisti se lo sono meritato.
Allora, di per sé il capitolo è stato scritto molto bene: il combattimento ha meritato un plauso per come hai deciso di condurlo, e non posso che plaudire anche alla tua scelta finale di far crollare Duncan. Si è percepito chiaramente tutto il dolore che Duncan ha provato, insanguinato, quando si è lasciato andare alla fine con il nome di sua figlia sulle labbra. E non ho potuto che pensare anche ad Althea. Sicuramente avrebbe approvato che il suo amato facesse tutto questo per la loro bambina.
Lucian si è dimostrato un osso duro, esattamente come mi aspettavo, e non potevo aspettarmi di meglio.
Però, ecco... mi farebbe piacere avere qualche delucidazione in più sui personaggi. Forse un paio di capitoli in più per conoscere meglio anche solo Duncan, ecco. A mio avviso - ma poi magari sbaglio - renderebbe questa storia già bella ancora più completa!

Chemiconsigliora?
_morgengabe

Recensore Master
26/10/17, ore 12:35

Ancora una volta gli Skiller - quanto li amo - e... beh, la storia si fa interessante. Abbiamo un Pov molto particolare in questo capitolo: Lucian, il drow che ha imbastito una bella chiacchierata "simpatica" con il nostro Duncan alla taverna.
"«Sono un cavaliere caduto in disgrazia in cerca di riscatto» "
Queste parole dovrebbero descrivere Duncan, ma sappiamo che non sono che la punta dell'iceberg. Mi piacerebbe sapere anche quanto in effetti sappia Lucian della storia di Duncan. Se gli abbiano semplicemente detto che lui è il "target" e che deve ucciderlo per conto del re - sempre più odioso questo tizio, però mi sembra ovvio che, dopo averlo localizzato, ordini di farlo ammazzare... Duncan è l'unico che sappia cos'è davvero successo il giorno che lui ha preso il potere, lasciarselo scappare è praticamente da folli - oppure tutto.
Staremo a vedere, intanto pregusto già lo scontro tra Lucian e Duncan perché qualcosa mi dice che sarà formidabile. E io spero tantissimo che Duncan riesca a cavarsela e che abbia la sua vendetta e salvi sua figlia... ma tutto può essere, anche perché il prossimo è l'ultimo capitolo.
Ad ogni modo, non vedo l'ora!

Come sempre, ottimo capitolo!
_morgengabe

Recensore Master
23/10/17, ore 18:22

Ciao, eccomi qui ^^ Con un po' di fortuna riesco sempre a trovare del tempo per questa storia, non vedo l'ora di finirla perché alla fin fine mi sta prendendo abbastanza. Il punto delle tue storie è che sono piccoline per la maggior parte, quindi si fa in tempo ad affezionarsi ai personaggi protagonisti che poi finiscono. Ma sai che me ne faccio una ragione, alla fine a tutti piace cambiare, no? ^^

Comunque, in questo capitolo ritroviamo il nostro Duncan in una sorta di Flashback che ci riporta indietro, al giorno esatto in cui la sua vita, nel particolare, è cambiata completamente. Da testimone di un tradimento terribile e così efferato non poteva che fuggire... l'alternativa sarebbe stata affrontare la morte. Che brutto giorno per Duncan, doveva fuggire sapendo che il suo caro amico era stato ucciso così crudelmente.

Molto bella anche la descrizione della "presenza idilliaca" che Duncan inconra dopo "l'orrore" che aveva vissuto. La presenza che aveva nome Althea e che diventerà madre di sua figlia.

Insomma... tutto fa presupporre che, alla fine, le cose non si metteranno bene. E non certo per Duncan, che ha aspettato con calma la sua vendetta. Sto parlando di Re Eldor, ovviamente!

Alla prossima!
_morgengabe

Recensore Master
20/10/17, ore 10:50

Ehi, eccomi di nuovo qui. Intanto la canzone degli Skillet era una delle mie preferite di qualche anno fa, dunque non posso che accoglierla degnamente (la sto ascoltando). Dall'altra parte, questo è stato un capitolo chiarificatore. Ci siamo tuffati nel background di Duncan e abbiamo compreso il motivo per cui uno come lui si trova a combattere per gente poco raccomandabile in una situazione ben poco umana, usato come gladiatore in poche parole: i debiti che l'hanno portato praticamente a quasi perdere la figlia, che viene tenuta al momento in custodia come "pegno speciale" in attesa che il suo debito sia del tutto estinto.
Mi è piaciuta moltissimo come motivazione, direi che è una delle poche ragioni, insieme alla pura e semplice schiavitù, per cui un uomo possa voler scegliere di fare la vita che fa Duncan. Questa e volersi fare ammazzare.
Ma Duncan è pientamente giustificato, direi.
Lo Sciacallo sembra un ottimo villain: approfittatore, mellifluo e bieco quanto basta. E' chiaro e ovvio che Duncan lo odia, ma non ci può fare niente fino a quando lui ha con sè la povera Selene.

_morgengabe

Recensore Master
19/10/17, ore 11:43

Ciao a te! Eccomi di nuovo.
Mi sembrava che tu avessi nominato "L'ultima battaglia" tra quello che avresti voluto farmi leggere, e così sono arrivata anche qui. Sai che ti toccherà scriver presto qualcosa di nuovo, vero? Rischio di finire tutto...!
Dunque, abbiamo "il cavaliere della luna" Duncan, che si trova dentro un'arena. Come mai un cavaliere (non sappiamo ancora se sedicente oppure effettivo) si trova dentro un luogo del genere? Questo ancora non lo sappiamo: la vincita, a quanto sembra, è troppo allettante. E Duncan non si è lasciato sfuggire questa opprtunità.
Tutto il capitolo è azione pura e ci trasporta nel vivo del combattimento: ho adorato il fatto che la folla tutta attorno sembrasse davvero viva e si arrabbiasse perché lo spettacolo che veniva loro offerto non era quello crudo di sangue che si erano aspettati.
Tutto il combattimento in sè è venuto davvero molto bene. Per adesso di Duncan sappiamo che ha una gamba metallica e... poco altro. Sono curiosa di scoprire qualcosa di più su questo personaggio, di per sè è davvero molto interessante.
E ah... ancora una volta abbiamo lo steampunk e la cosa mi galvanizza perché di storie steam scritte bene ce ne sono davvero poche.
Pollici in su ^^
_morgengabe

Recensore Master
20/06/17, ore 00:39

Questo capitolo è davvero molto drammatico. Non ti nascondo che ho sperato fino all'ultimo in un finale positivo o che quantomeno la morte del nano fosse 'valsa' a qualcosa. Invece quello che rimane è solo una situazione angosciante.
Selene verrà verosimilmente venduta come schiava e vivrà una vita triste.
Lucien si è rivelato un avversario temibile, anche se la morte di Duncan è quasi imputabile a un colpo di sfortuna.
Il combattimento è descritto in modo molto coinvolgente e si segue facilmente, riesce a creare quella giusta dose di tensione e aspettativa che tiene l'attenzione alta.
In generale la storia mi è piaciuta molto. Si vede che hai fatto un accuratissimo lavoro di contestualizzazione, sia per l'ambientazione sia per i personaggi.
Le scene sono descritte in maniera dettagliata, riuscendo a dare al lettore un immagine completa dell'ambiente in cui le diverse scene si svolgono, ma senza mai scadere nel prolisso. E i dettagli 'tecnologici' (non so se sia corretto chiamarli così, ma non mi vengono in mente termini migliori al momento) conferiscono al tutto un'atmosfera un po' streampunk che ho apprezzato particolarmente.
Anche i dialoghi mi sono piaciuti molto, Duncan è un tipo di poche parole, ma quando parla va dritto al punto e si vede che non vuole grane. Ogni personaggio parla 'con la sua voce' ed è possibile ritrovare il loro carattere anche attraverso il modo in cui parlano.
Detto questo, credo proprio che passerò a leggere di nuovo qualcosa di tuo.
A presto :3

~ Emme

[Precedente] 1 2 [Prossimo]