Recensioni per
L'ultima manciata di terra
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/11/20, ore 17:41

Dì la verità, ormai mi stavi dando per dispersa! E invece, dopo secolo e secoli (amen) riprendo finalmente in mano questa serie, pronta prima di tutto a gioire per la morte di Harry… coffcoff, perché le cose importanti vanno sottolineate.
Ma veniamo a noi!
Sono passati tre anni da quando hai scritto la fic, so che lo stile cambia (e so che è un particolare su cui già mi sono soffermata in un’altra recensione a una storia più recente), ma ci tenevo a sottolineare ancora una volta quanto io personalmente ti trovi un’autrice capace. Sai giocare con lo stile, lo sai mutare a tuo piacimento, a seconda dei personaggi (come avevo notato con la fic su Ninfadora e Charlie), ma anche a seconda della storia stessa e non è cosa da tutti, ma delinea una grande capacità di adattamento e una conoscenza matura del lessico.
Nel caso specifico, dello stile mi ha fatto molta simpatia l’uso dei “detti” delle varie mogli dei personaggi. È qualcosa che riporta in mente i nonni o comunque i vecchietti, perché è tipico di loro perdersi in questi ricordi e riportare alla luce aneddoti e i “come diceva”, come se ne avessero uno per ogni circostanza. E qui sembra esattamente così, l’introspezione di Isaac e Dedalus è infatti piena di questi momenti e fanno quasi tenerezza.

Una cosa che, invece, ti invidio tanto sono le descrizioni ambientali. In più punti hai avuto l’accortezza di soffermarti per gettare qua e là qualche rigo sull’ambiente circostante, sulla campagna inglese, facendoci assaporare le tradizionali giornate uggiose che la caratterizzano. E la stessa attenzione la ritroviamo quando il focus si sposta dai paesaggi ai personaggi, fin dall’entrata in scena di Isaac Waters che da subito scopriamo essere un vecchietto che ama giocare a carte e la cui fortuna gli ha decisamente voltato le spalle. E quando ha visto la luce accesa in casa, io ho temuto il peggio! E ho temuto il peggio anche dopo, quando Dedalus spiega cosa sta accadendo nel mondo magico, le ripercussioni che avrà anche su quello babbano e Isaac esplode in una rabbia e in una frustrazione che, pover’anima, si portava dietro da troppo tempo. Ti giuro che ho davvero pensato che si sarebbe intestardito e rifiutato di lasciare casa e tu, maledetta hai tentato di uccidermi quando hai tranciato il paragrafo per riattaccarti a quello delle bare dei maghi.
Ho perso dieci anni di vita!
Ma nonostante tutto ne è valso la pena. L’ho trovata una scelta molto… uhm… “cinematografica”: uno stacco di scena per inquadrarne un'altra, lasciandoci col fiato sospeso fino alla fine e soltanto a quel L’ultima manciata di terra a cadere fu quella di Isaac Waters. mi sono permessa di tornare a respirare.
Anche questa fic è riuscita, non so come, a commuovermi. Penso sia stato merito di Isaac e del modo in cui ha caricato la sua frustrazione verso la fine, mentre noi lettori abbiamo iniziato ad empatizzare con lui (e forse un po’ anche a sentirci come lui visto che qui di lettere per Hogwarts non se ne sono mai viste).
E ovviamente, proprio grazie al finale arriviamo al titolo, così che si possa chiudere il cerchio in maniera meravigliosa perché una cosa che ancora non ho detto è proprio quanto quel titolo mi sia piaciuto e mi abbia lasciato addosso una curiosità e un’amarezza che non puoi immaginare. È un titolo che perfino prima di sapere a cosa si riferisce ti prende a calci i feels e quando poi sono arrivata alla fine, avevo il magone.
Bellissima davvero, sono proprio felice di aver trovato l’occasione per proseguire con la lettura di questa serie!
Alla prossima!

p.s. posso aggiungere che comunque mi sono gasata quando ho riconosciuto il nome di Dedalus e quello di Lovegood? Just saying XD

Recensore Master
07/09/20, ore 15:36

Rieccomi a questa serie. Prima di tutto ho appena letto le note e ci tenevo a dirti che a me il titolo piaceva un sacco, anche prima di leggere la storia e sapere a cosa si riferisse comunque aveva quel non so che di poetico, doloroso...
La storia mi è piaciuta un sacco. Non sono una grande fan degli OC, di solito io sono una persona semplice che legge le fanfic perchè vuole ritrovare i suoi personaggi preferiti e basta, ma tu sei talmente brava che leggo volentieri anche di OC. E nello specifico questa one shot mi è piaciuta un sacco perché è come se evita la grande strada maestra per prendere un vicolo laterale. Harry è morto, la battaglia è conclusa e voldemort ha vinto. E quindi in teoria uno dovrebbe parlare di Voldemort che si prende il ministero, di Harry che viene sepolto. Ma scegliere invece un personaggio secondario rispetto alla storia, marginale... E mostrare il tutto attraverso questo punto di vista: la trovo una cosa geniale e anche maledettamente giusta. Perché comunque hai parlato delle conseguenze, dei mangiamorte che uccidono e fanno "pulizie", del funerale di Harry, ma scegliendo un punto di vista marginale ci hai parlato anche di conseguenze che a primo acchitto non verrebbero in mente ad un lettore e che invece un bravo scrittore dovrebbe mostrare. E quindi la tua diventa una visione più a tutto tondo perché include tutto: le conseguenze più ovvie, ma anche quelle meno banali che comunque vanno trattate per creare coerenza e una trama solida. Il tuo stile come al solito è meraviglioso, descrittivo, costruisce la scena in modo impeccabile e già dopo pochi paragrafi ero entrata in sintonia con questo vedovo abitudinario e anche un po' emarginato, con la sua vita tranquilla che Voldenort distrugge. I dialoghi stupendi e realistici e scorrevoli al punto giusto... e bello anche Isaac che parla di come vengono trattati i maghino. Complimenti.

Recensore Master
29/07/20, ore 14:39

Ciao, cara!
Eccomi qui a continuare la serie 💙
Ma... È incredibile. Io non avevo mai considerato Dedalus eppure dovrei amarlo per come è stato accennato nelle prime pagine della saga, e invece lo avevo dimenticato completamente.
Bellissimo che tu ci abbia presentato un Magonò e ci abbia anche fatto riflettere più approfonditamente sulla loro condizione, il tuo Isaac mi è simpaticissimo, a maggior ragione quando si riferisce alle bacchette e dice che agitandole potrebbero sconfiggere Voldemort, si evince tutta la sua... Rabbia, se posso dire, per il fatto di essere escluso dalla magia. È stata una riflessione e una battuta che un Magonò avrebbe sicuramente fatto e che capisco molto.
In fondo lui è un escluso, e si è sentito accolto dai Babbani.
Hai avuto un'idea originalissima ad inserire questi due personaggi perché, cavoli, non lo avrei mai potuto pensare! Stai dando dignità e spessore a un Magonò, categoria che nelle fanfiction nessuno ha mai considerato, oserei dire che anche noi fanwriter li bistrattiamo.. Invece tu hai creato e dato dignità a un personaggio di tutto rispetto e con una certa personalità.
Bellissimo e straziante il titolo, con l'immagine di Ron ed Hermione che si sostentono a vicenda, mi hai spezzato il cuore, sappilo. Vedere Harry morto e assistere al suo funerale rovescia tutto e mi fa anche del male.
E poi l'ultima manciata di terra la getta Isaac, bellissimo. È come se anche con questo gesto il personaggio fosse definitivamente entrato a far parte di questo universo e della resistenza e mi ha molto colpita apposta l'ultima frase.
Sono fermamente convinta di aver fatto bene a leggere la serie dal principio, altrimenti non avrei mai ammmirato così tanto questi due personaggi, Isaac e Dedalus. La loro conversazione e la ricostruzione che hai fatto delle famiglie mi è piaciuta molto.
A parte tutto anche il titolo è perfetto e suggestivo, e lo stile, beh, hai uno stile come sempre meraviglioso.
Complimentissimi, è un altro pezzo di storia e trama che si incastra bene e incuriosisce il lettore.
Un bacione, alla prossima ❤️

Recensore Master
20/03/20, ore 18:52

Eccomi qui, come ti avevo anticipato sto recuperando questa tua serie andando in ordine, e devo dire che questo secondo spezzone della vita dopo la Battaglia di Hogwarts vinta da Voldemort mi ha veramente colpita. si vede che hai pensato a lungo al personaggio di Isaac: è ben caratterizzato, ha una sua routine e un passato che spero di scoprire continuando a leggere questi tuoi stralci, perchè ormai io me lo immagino insieme a Molly che si prende cura di tutti quei bambini irmasti orfani e quindi spero proprio di incontrarlo ancora.
Dedalus mi ha sempre ispirato una gran simpatia: come non adorare un mago che sceglie di celebrare la vittoria del piccolo Harry con una pioggia di stelle cadenti? Minerva avrà potuto fingersi seccata, ma sappiamo anche che le aveva apprezzate - sotto, sotto.
L'idea che Dedalus sia andato dal cugino, a metterlo in salvo nonostante non lo vedesse da anni, e lo abbia pregato di andare a rifugiarsi alla Tana ci racconta di un uomo, e di un gruppo, che non ha affatto intenzione di arrendersi all'evidenza di un mondo governato da Voldemort.
L'immagine finale con i miei adorati Ron e Hermione che si reggono a vicenda e buttano le prime manciate di terra sulla bara del loro migliore amico è assolutamente struggente... e l'immagine di Isaac che vi butta l'ultima invece mi ha infuso una sorta di senso di speranza, credo che, tutti insieme, potranno farcela. E, sì, quello in cui si trovano sarà veramente la più schifosa dell opzioni al momento, ma non sarà mai scritta la parola fine finchè almeno uno di loro combatterà per un futuro migliore - Harry ha sicuramente insegnato questo a tutti loro e sono convinta che faranno tutti del proprio meglio per rendere omaggio al suo sacrificio.
Mi rendo conto che le mie recensioni siano sempre un po' caotiche, ma spero di essere riuscita a farti capire quanto questa tua serie mi stia piacendo.
Non vedo davvero l'ora di proseguire nella lettura!
Un abbraccio.
(Recensione modificata il 20/03/2020 - 06:58 pm)

Recensore Master
06/03/20, ore 19:28

Ciao, Maqry!

Ho approfittato dell'iniziativa del Giardino per proseguire la lettura della serie, e non ti nascondo che ho già letto anche la oneshot che segue questa storia, spero di riuscire a lasciarti una doppia recensione in giornata!
Ma ora concentriamoci su L'ultima manciata di terra. Vorrei iniziare proprio dal titolo, che ho trovato evocativo e in qualche modo crudo, con il suo evidente richiamo a una situazione funesta. Anche in questo caso, però, il titolo acquisisce pieno significato a fine lettura, quando si comprende la duplice sfumatura addossata a questa manciata di terra, che non solo è utlima materialmente, ma lo è anche a livello metaforico, dipingendo con poche pennellate la condizione in cui ha sempre versato la vita del tuo Isaac.
Ricordo che nella risposta alla recensione scritta per Il teatrino mi hai detto che in genere non hai un buon rapporto con la scelta dei titoli, però sino ad ora li ho trovato tutti indovinati! E quello di questa storia in particolare, lo ripeto, l'ho trovato davvero su misura, oltre che a mio parere attrattivo per un possibile lettore.

Arrivando al cuore della storia, mi hai stupita. Non mi aspettavo di incrociare una storia incentrata su un personaggio secondario come Dedalus e su un suo ipotetico parente magonò, ma è stata una gradita sorpresa perché mi è piaciuto tantissimo il messaggio che trapela dalle tue righe, quello veicolato dalla singola esperienza di Isaac.
Come forse si evince da alcuni miei racconti, le dinamiche sociali sono un terreno su cui mi muovo volentieri, che mi intriga, di conseguenza ho apprezzato tanto la riflessione sulla condizione reietta di chi, pur nato in una famiglia di maghi, non ha sangue magico nelle vene. Condivido la spietata visione che emerge da questo racconto – suggeritaci tra l'altro dalla stessa condizione di Gazza nella saga, o dalla sfortunata infanzia di Neville –, vale a dire il fatto che nella comunità magica i maghinò contino ancor meno dei babbani, siano snobbati con ancora più alterigia e condannati ai margini.
In un contesto così caratterizzato, e ribadisco credibile, la scelta di vita del tuo Isaac è più che comprensibile, così come la reazione alle parole di Dedalus, e la stessa difficoltà di Dedalus nel doversi relazionare con un cugino dimenticato.
Questo Isaac, che alla fine si ritrova al funerale di un ragazzo di cui ha sentito parlare e di cui di fatto non sa un bel niente, è un personaggio che credo abbia molto da dire. Non so se sia nei tuoi progetti affidargli un ruolo non marginale, ma di certo ha tutte le potenzialità per poterci essere, malgrado non sia un mago e malgrado si ritrovi invischiato in una guerra che non gli appartiene, fatta da uomini che lo hanno gettato via come un panno sporco – sul serio, è una caratterizzazione che mi intriga tanto. Ancora sulla sua condizione, ho trovaro realisticamente crudele quel suo non sentirsi né babbano né mago, essere una sorta di ibrido che non potrà mai trovare piena collocazione in nessuno dei due mondi, perché per nascita appartiene all'uno e per condizione di esistenza appartiene all'altro – da qui, più che credibile, come dicevo, la sua riluttanza a seguire Dedalus, il suo astio venuto fuori a forza quando ha dovuto apprendere di essere addirittura in pericolo.

Nonostante questa storia sia un po' più datata dell'altra che ho letto, non ho trovato scossoni stilistici, anzi anche questo racconto è stata una lettura più che piacevole – forse in Il teatrino ho ravvisato più consapevolezza, ma c'è da dire che le due storie hanno strutture e richiami diversi. Di base,confermo che mi piace molto come scrivi! Un tratto che credo di non aver citato nell'altra recensione è la gestione della punteggiatura: la utilizzi come faccio anche io, cioè per dare ritmo al testo, e questa è una di quelle scelte che apprezzo sempre molto (ammesso che la penna sappia muoversi, ovvio!, e la tua sa ciò che fa).

Concludo ribadendo che è stata una grande sorpresa questa storia con i suoi personaggi inediti, e che questa serie è proprio una bella scoperta (avendo già letto il seguito, poi, sono stata molto felice di scoprire che stia lavorando a una mini-long, spero quindi di mettermi in pari al più presto con le cinque storie già edite).
Tanti complimenti e a prestissimo!

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Master
21/02/20, ore 11:07

Ciao!
Con immenso piacere, colgo l'occasione per proseguire nella lettura di questa serie: come ti accennavo nella scorsa recensione, mi incuriosisce moltissimo questo universo che stai sviluppando: mi piace tantissimo la serietà con cui ti sei approcciata all'immaginare tutte le possibili conseguenze di questo evento, andando a costruire una situazione che, dal punto di vista politico, mi sembra estremamente credibile.
Mi piace, soprattutto, come tu stia rappresentando questa nuova situazione senza dimenticare i personaggi a cui siamo più affezionati, ma partendo proprio "dagli ultimi", da quei personaggi che nella saga sono solo accennati, e che dunque lasciano tantissimo spazio di manovra agli autori di fanfiction. Dedalus a me ha sempre fatto molto sorridere, perché ci viene presentato come un personaggio buffo e un po' svampito (adoro il dettaglio delle stelle cadenti!), ma alla fine è pur sempre un membro dell'Ordine, dunque qualcuno che ha scelto di continuare a combattere, e di resistere. Mai come in questo universo, poi, la forza d'animo che serve per continuare a far parte della resistenza aumenta: mi fa molto piacere dunque poter vedere un po' sotto quel velo di leggerezza che ammanta il personaggio.
Ho trovato interessantissimo l'inserimento di un personaggio come Isaac: questo permette di aprire nuovi squarci su questioni della società magica che, per forza di cose, nei libri restano solo lievemente accennate. Tutta la questione dei Maghinò, del loro sentirsi ai margini, io la trovo interessantissima: nonostante gli unici due Maghinò che conosciamo direttamente siano rimasti in qualche modo legati al mondo magico, trovo che la situazione più tipica sia proprio quella che tu hai descritto: un uomo che si sente escluso, ai margini, l'ultima ruota del carro (o l'ultima manciata di terra: questo titolo, io, lo trovo dolorosamente calzante e di grane potenza espressiva), e che dunque cerca e trova la propria strada lontano da una società che per lui non ha mai avuto spazio.
Il suo risentimento nei confronti di Dedalus credo sia di quanto più umano si possa immaginare: il modo in cui sputa fuori la sua paura e la sua rabbia mi hanno colpito davvero tanto.
Il finale, poi, mi ha commosso moltissimo: non solo per la situazione in sé, che è ovviamente terribile, ma proprio per il modo in cui hai scelto di mostrare solo alcune immagini significative, che lasciano al lettore il compito di ricostruire il terribile quadro complessivo.
Davvero un finale emotivamente molto, molto potente.
Sono sempre più curiosa di immergermi in questo tuo panorama narrativo: gli spunti che stai dando sono originalissimi ed estremamente interessanti. In più, la tua storia è scritta divinamente: lo stile è curato, immersivo e particolarmente evocativo, pur senza mai eccedere in sbavature retoriche prive di sostanza.
Davvero, complimenti! Spero di passare presto a leggere altro!

Recensore Veterano
13/06/18, ore 12:30

Ciao cara! Sono finalmente giunta a recensire: eccoti la prima recensione premio per il mio contest PILLOLE DI RIVOLUZIONE. Mi hai chiesto di passare tra le storie che non avevano recensioni, e così ho fatto! Tra l`altro, noto con piacere che si tratta della storia scritta per un mio vecchio contest- da cui, shame on me, mi ero ritirata. Si tratta un po` di un cerchio che si chiude, e mi fa piacere!
Ma passiamo alla storia. In primis, devo dire che mi piace davvero tabto questo mondo alternativo, dove Voldemort ha vinto, che tu hai costruito. Mi è piaciuto nella storia che hai presentato al contest, e qui lo confermo! Lo trovo davvero ben fatto, approfondito, ricco di dettagli e plausibile! Idem per i personaggi: sono pieni, considerevoli, dei veri e propri round charachters! Qui riesci, in una storia piuttosto corta comunque, a regalare ai tuoi personaggi un carattere ben definito, insieme ad un buon background sul passato e sulla famiglia. Il dialogo fra i due pare quasi avvenire in una bolla dove questo passato si unisce alla desolazione del presente, che compare prepotentemente con l`ultima immagine, straziante e bellissima. Ecco, la conclusione, davvero, credo non potessere essere fatta meglio.
In ultimo, ho apprezzato lo spazio che hai dedicato ai Magonò, che nella saga non sono proprio considerati largamente.
Complimenti davvero!
A prestissimo, 99!