Recensioni per
Fighting Fire
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 124 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/03/17, ore 23:13

Eccomi qui, dato che sto per finire internet recensisco i capitolo tutti insieme. xD
Allora iniziamo, questo primo capitolo mi è piaciuto tanto. Devo dire che lo stile è davvero ottimo, scorrevole e leggibile.
La punteggiatura va bene.
Ottimo lavoro.

Recensore Master
27/03/17, ore 21:37

Ciao!
Questa volta già dal titolo ho paura e questo sentimento strisciante e divoratore è proseguito man mano che il capitolo è andato avanti, sino a prendere il sopravvento nel finale. A volte mi chiedo se per questa ragazza ci sarà mai un futuro felice come lo è stato il passato fino alla fuga precipitosa.
Mi ha stupito molto la frase di Altea all’inizio: questi ragazzi vivono nella miseria (perché sì, alla fine è così), eppure hanno conoscenze basilari di medicina tali da sapere che non possono vivere sempre sottoterra. E’ sorprendente. C’è forse anche qui lo zampino del saccente e sveglio Hirad…? Soprattutto perché, subito dopo, capiamo che sopravvivono fondamentalmente rubando, in un’eterna lotta contro le bande rivali che fa sembrare Kalasprit uno scenario di guerra, più che una cittadina di un mondo molto più grande.
Afareen e Chalipa, le “cuoche” della famiglia, sembrano due gemelle inseparabili, al punto che mi sono stupita non finissero le frasi l’una dell’altra. Bella anche l’idea di descrivere una ricetta reale, quasi tutti gli scrittori avrebbero finito per fare un elenco noioso e superfluo, invece tu sei riuscita a renderla parte della narrazione, sfruttando l’occasione per svelare anche altri particolari dei personaggi, come si muovono, come si esprimono, come reagiscono alle situazioni.
Noriko…. Noriko è strana e sembra che questa opinione sia condivisa anche da Altea (e quindi dal resto della famiglia?). L’impressione è che ne faccia parte perché… serve, non perché gli altri la vogliano realmente fra loro, dato che non sembra particolarmente integrata nella comunità. Come se volesse o dovesse tenersene ai margini e “usarla” solo come un mezzo necessario, ma sgradevole per sopravvivere.
Altea, invece, è adorabile, il che rende ancora più orribile la sua storia. Quando chiama Nemeria “scoiattolo” mi sono sciolta in una pozzanghera di lacrime di feels. Mi ha ricordato la dolcezza di Etheram e credo che anche per lei sia stato così.
Brava anche ad aver usato il pretesto della spesa per descrivere un po’ la città e, soprattutto, i quartieri che la compongono, in previsione dell’importantissimo ruolo che avranno in futuro. Anche perché, di solito, le città sono una versione in miniatura del mondo al di fuori e Nemeria non passerà a Kalasprit tutta la vita. Come dimostra il fatto che la “Famiglia” non è l’unica banda e che ne esistono altre, più terribili, più spietate e più in forze altrettanto determinate a sopravvivere e a vincere nella lotta per il più forte. E il Finale lo dimostra in tutta la sua potenza, facendo sembrare Nemeria, Hirad e Altea ancora più piccoli e fragili di quanto già non siano, malgrado le dure lezioni che la vita ha già impartito loro.
A presto,
Viviana

Recensore Veterano
25/03/17, ore 02:35
Cap. 3:

Eeeeeccomi qua come promesso :3 Scusami ma ci ho messo un po' di più del previsto, ci tenevo a recensirti decentemente e in questi ultimi due giorni sono stata sempre di fretta.
Inizio col dirti che sei stata una piacevole sopresa, e con 'piacevole' non intendo qualcosa che mi è piaciuto e basta, ma mi hai davvero spiazzata, tant'è che nonostante pensassi mi sarei fermata al primo capitolo poi, senza quasi rendermene conto, l'avevo divorata fino all'ultima riga. Hai uno stile scorrevole, fluido, coinvolgente, una grammatica impeccabile: in poche righe sai sapientemente tracciare un quadro delle situazioni, dei personaggi, delle ambientazioni, che risultano vive e reali come in un film, come se le avessi vissute davvero; amo il tuo modo di scrivere, si sposa benissimo con il genere e lo trovo ben caratterizzato, proprio 'tuo': non sopporto gli stili che vogliono ricalcare quelli sulla scia di Tolkien, tanto per intenderci, o quelli che semplicemente sono forzati. 
Sono del parere che non importa di cosa si scrive, ciò che fa la differenza è come lo si scrive: e tu ne sei la dimostrazione. Potrà non essere originale la scelta di questo mondo popolato da creature che domani i quattro elementi, ma l'hai raccontato in una maniera tale da non rendere neanche un aspetto banale o scontato: la spiegazione di Etheram mi ha letteralmente fatto volare con l'immaginazione. Ho amato anche come hai delineato tutti i  personaggi: ci hai dato uno scorcio di ciascuno di loro, come un qualcosa che si guarda con la coda dell'occhio: sfumato, magari poco chiaro, ma che man mano che prosegui prende forma, rivela aspetti sempre nuovi. Amo quando i personaggi non si spiegano da subito, ma si scoprono progressivamente: partendo dalle Jinian all'Alta sacerdotessa, fino a questa banda di 'spiantati', di ladruncoli che vive nelle catacombe di Kalaspirit un po' alla giornata, senza sapere cosa riserverà loro il mattino seguente, hai disegnato in pochi capitoli un universo coerente, verosimile e affascinante. Mi intriga moltissimo Noriko, ma anche Hirad: è evidente che entrambi siano molto più di ciò che vuoi dare a vedere, che anche loro, come Nemeria, nascondano un segreto. 
"Bene, ora lo sai. E comunque, Nemeria, non penso che questo sia il tuo più grande segreto. Sono le lacrime che ti brillano negli occhi e il tuo completo silenzio il tuo più grande e doloroso segreto". Ho amato questa parte! 
Di solito tendo a non apprezzare particolarmente le protagoniste/i delle storie fantasy, perché spesso sono delle Mary sue insopportabili: ma non riesco a trovare un solo difetto nemmeno a Nemeria, così vulnerabile, così umana eppure anche così caparbia. Non riesco a trovare un difetto alla tua storia, a essere sincera, e ti lascio dicendo che non vedo l'ora di trovare il prossimo aggiornamento! <3 
Grazie per lo scambio di recensioni, sei stata davvero una bellissima scoperta.  Alla prossima, cara! 
 

Recensore Veterano
24/03/17, ore 19:49
Cap. 3:

Ciao e finalmente eccomi qui u.u
Scusa il ritardo, ma sono riuscita a liberarmi dell'università solo oggi ^^" Allora, ti ringrazio ancora per il tuo parere su WYS, non finirò mai i ringraziarti, anche se inizierò a risultare pedante come una radio rotta u.u
Comunqueeee, passando alla storia e saltando a piè pari le mie considerazioni su forma e grammatica, perché non ho trovato errori e se li ho trovati erano di distrazione e non riuscirei a ritrovarli, vediamo finalmente quella che è a vita di Nemeria con questa gente che deve iniziare a considerare una famiglia. La descrizione dei sogni che la attanagliano mi stringono il cuore, tanto che vorrei stringerla e cercare di consolarla T.T 
La sua situazione è davvero difficile e sembra che non tutti la capiscano, Noriko in primis sembra quella che più di tutti riesca a capirla ma se ne tiene abbastanza lontana nascondendosi, secondo me, dietro a una maschera di indifferenza dovuta alla fine della sua curiosità. Il suo comportamento mi fa pensare che lei sia più di quanto non voglia far credere e credo possa essere un personaggio di spicco all'interno della storia. E poi che Hirad che sembra essere diventato un buon amico per Nemeria, il che è una cosa positiva per la nostra protagonista. Spero che lui riesca a tirarle su il morale, ne ha bisogno e spero che le cose tra loro vadano per il verso giusto, anche se anche lui ha la sua buona dose di mistero u.u
Nel capitolo non succede molto, ma ho comunque trovato interessanti le interazioni tra Nemeria, Hirad e Noriko, come spero anche di sapere cosa succederà alla ragazzina e se sarà in grado di risalire ai predoni che hanno devastato la sua specie. La storia si segue che è un piacere e non vedo l'ora di leggere il seguito u.u Adoro il tuo modo di scrivere, davvero!
Non so che altro dire, se non alla prossima e un bacione!

Zenya_

Recensore Master
23/03/17, ore 19:44

Finalmente ci sono! *esulta*
Anche questo capitolo, come il primo, non ha deluso. Per Nemeria ha inizia un percorso difficile, deve intraprendere una strada piena di pericoli, insidiosa, misteriosa. Il suo futuro è incerto, tutto da scrivere, tanto che lo stesso presente è difficile da vivere.
Sei riuscita benissimo a descrivere la città di Kalaspirit, i suoi colori, i suoi suoni, i suoi odori e le atmosfere esotiche, se così possiamo definirle, quanto misteriose e inquietanti.
Nemeria è sola, vorrebbe morire, si ritiene indegna della vita, del domani che le è stato concesso, anche se una parte di lei, quella più forte, continua a combattere.
Bellissima è stata la parte in cui hai rappresentato l'elementale, la sua rincarnazione infuocata, il dialogo mentale che intraprende con la protagonista e che la sprona a non mollare, a incanalare il suo dolore per fare qualcosa di buono, per continuare a vivere.
Per quanto riguarda i nuovi "compagni" della nostra intrepida ragazzina, ammetto che non ho ancora bene un parere a riguardo. Dariush (si chiama così, vero?) non mi piace affatto, non capisco cosa ben ci sia tra lui e Altea, anche se dubito che sia una cosa consenziente. Noriko, infine, è quella più enigmatica di tutti e anche se credo sarà un personaggio positivo non sono ben sicura di cosa accadrà adesso che ha scoperto il segreto di Nemeria.
In conclusione, come detto all'inizio, anche questo capitolo non ha deluso, anzi. La storia si fa molto interessante, è ovviamente ben scritta, con uno stile davvero bello e ben curato. Un ottimo lavoro! ;)

Alla prossima,
V.

Recensore Master
23/03/17, ore 14:55
Cap. 3:

La vita a Kalaspirit, o sotto la sua superficie, non e' affatto facile, o almeno non lo e' per le persone diverse. Non e' un tema facile da trattare, ma pur sempre molto attuale. Come dice Hirad, tutti sospettano dei diversi quando accadono le tragedie. Ma Il gruppo che ha accolto Nemeria conferma che tra i diversi ci sono sia persone buone, sia persone cattive.
Facciamo una conoscenza un po' piu' approfondita dei nuovi personaggi, in particolare di Hirad. Lui e suo fratello mi piacciono, piu' di altri. E' logorroico, il che lo rende buffo, ma e' anche molto intelligente e di buon cuore. Sia lui che Noriko hanno intuito la vera natura di Nemeria, il suo segreto e' sempre meno celato, ma entrambi le hanno promesso di non svelarlo.
Per il resto, e' la paura a farla da padrone in questo capitolo. E' un momento difficile per Nemeria, afflitta dagli incubi. E' tormentata dal pensiero di cio' che e' accaduto alla sua famiglia e da cio' che subisce Altea, si tratta di cose terribili che scuoterebbero i nervi di chiunque. Ma forse grazie a persone come Hirad, sopravvivere sara' meno difficile.
Bel capitolo anche questo, alla prossima!

Recensore Master
23/03/17, ore 14:28

Eccomi qua! Devo rinnovarti i complimenti per lo stile, e' cosi' scorrevole che e' davvero un piacere leggerti.
Ritroviamo Nemeria, comprensibilmente sconvolta, confrontarsi con cio' che le e' appena accaduto e, soprattutto, e' accaduto alla sua tribu' e alla sua famiglia. E' comprensibile che sia sconvolta e che non sappia dove andare, cosa fare. E' stato bello leggere dell'elementale che prende forma, sicuramente avra' costituito una presenza confortante per Nemeria. Alla fine l'istinto di sopravvivenza prevale, quello e la consapevolezza che la madre e la sorella si sono sacrificate per lei. Deve continuare a vivere, in qualche modo glielo deve.
Parentesi sull'ambientazione: e' cosi' vivida. Mi piace questo mondo fantastico che stai tratteggiando, con un che di esotico. Le descrizioni rendono facilmente l'idea del luogo in cui avviene l'azione, senza mai risultare pesanti.
Torniamo a Nemeria e al suo incontro con Altea. Sono certa che si tratti di una conoscenza importante ai fini della trama. Per quel che si e' visto finora, Altea sembra un bel personaggio: e' in gamba, sa cavarsela, ma ha anche un che di protettivo. In fondo Nemeria e' un'estranea per lei, e nel luogo in cui e' ambientata la storia sembra che la gente riesca a voltare la faccia con estrema facilita', ignorando il prossimo. Invece Altea decide di non ignorare Nemeria, sa che ha bisogno di aiuto e decide di fornirglielo.
Quanto al gruppo organizzato che incontriamo poco dopo, sembra composto da persone che, per un motivo o un altro, sono costrette a vivere ai margini della societa'. Alcune sembrano piacevoli, altre decisamente no. Dariush appartiene alla seconda categoria, sembra uno abituato a spadroneggiare abusando di chi non gli si puo' opporre, e quello che fa a Altea e' spregevole. Deve essere stato difficile per Nemeria non intervenire in qualche modo. 
Sembra comunque che il segreto della protagonista non sia poi cosi' tanto segreto. Quali conseguenze comportera' per lei? Volo a leggere il prossimo capitolo :)
PS: perdona gli apostrofi al posto degli accenti, ma ho una tastiera inglese.

Recensore Junior
23/03/17, ore 10:01
Cap. 3:

Ciao!
Scusa l'immenso ritardo! Povera Nemeria, che incubi orribili! A proposito, mi è piaciuto come hai descritto la parte in cui Nemeria sogna di essere impiccata.
Molto interessante la spiegazione di Hirad su come "leggono" l'ora anche se sinceramente non ci ho capito molto su come fuziona!
Ma come diavolo fa Noriko a rimanere così tranquilla? Quasi quasi la invidio! :) Comunque è una ragazzina davvero strana, come ha notato anche Nemeria, a volte sembra essere più grande di quello che è in realtà... qui c'è sotto qualcosa!
E' molto bello il rapporto che si sta creando tra Nemeria e Hirad! Forse Dariush pensava di farle un torto affidandole quel compito (non è proprio simpatico andarsene in giro per le catacombe), ma in realtà le ha fatto un grande piacere perché questo contatto forzato con Hirad le ha permesso di conoscerlo meglio e cominciare ad aprirsi un po' (cosa che altrimenti avrebbe richiesto un sacco di tempo, immagino). Forse è dovuto anche alla storia di Hirad e Hami, del fatto che sono stati abbandonati perché diversi... penso che sia anche per quello che Nemeria ha una certa affinità con lui.
Hirad ha capito/indovinato chi è Nemeria, ma se lei non riesce a controllarsi (vedi le fiamme sulle mani!) non passerà molto che se ne accorgeranno anche gli altri! Ho paura che l'odio che giustamente prova per Dariush le faccia perdere il controllo in un momento poco opportuno... boh, vedremo come va...
Alla prossima!
Ciao
Giulia

Recensore Junior
17/03/17, ore 11:15

Carissima,
eccomi qui per lo scambio libero.
Procederò in maniera il più metodica possibile, analizzando stile, trama, intreccio e trattamento; permettimi prima di farti i complimenti, però, perché la tua scrittura è davvero avvincente e mi ha in più punti emozionato. Ho letto per amore della lettura, e non con l'idea di recensire, e infatti adesso devo mettere in ordine i pensieri dopo le meravigliose immagini ed emozioni che mi hai lasciato.
Ciò detto, si incomincia!

STILE
Sto avendo molta fortuna, in questa mia esperienza di recensore; la gran parte dei testi che mi capita di recensire possiedono un buono stile, quando non ottimo, e tu sei certamente fra questi ultimi casi per maturità e ricchezza.
L’inizio è estremamente suggestivo; le immagini che evochi, i colori, la luce traspare dalla narrazione sono una parte integrante del fascino del racconto. La tua prosa è innervata di elementali e di fiamme come le scimitarre ed i tatuaggi delle tue sacerdotesse guerriere.
La cosa che mi ha colpito di più è la trama emotiva, la grande poesia che trasuda dalle tue descrizioni; si avverte una partecipazione, da parte della voce narrante, che prova pietà, tenerezza e passione per il mondo che anima con le sue parole, e li comunica al lettore.
Nella seconda parte del testo, a volte c’è qualche piccolo refuso e qualche relativa che appesantisce leggermente la prosa ma sembra il fruttp di una scrittura che tenta di tener dietro alle immagini e alle emozioni, e anche se l’ho notata non mi ha infastidito.
Per il resto, ti scopro la prima scrittrice di fantasy che mi abbia preso, dopo grandi nomi come Tolkien, Sapkowski o Le Guin (mi hai fatto pensare molto alla Le Guin, infatti, perché il linguaggio è terso, piano, ma rivela un’ottima padronanza del vocabolario e una capacità di descrivere con termini propri e con grande acutezza antropologica. Brava!

TRAMA e INTRECCIO
L’idea degli elementali e del loro controllo non è nuova; però, l’hai raccontata con tanta sapienza che non ho mai pensato “bah, banale”.
Come dico sempre, esprimersi sulla trama dal primo capitolo è difficile; posso però dire che, seminalmente, ci sono tutti gli ingredienti di una bellissima avventura.
Ci sono molti elementi che suscitano curiosità. Di alcuni abbiamo risposte, circa chi siano le Jinian, circa la complessa antropologia che emerge dalle descrizioni (l’ordinamento tribale, il posto degli umani all’interno della comunità, l’importanza dell’educazione, il rapporto con il mondo per ciò che concerne aspetti molto più concreti e prosaici come gli scambi commerciali e le contrattazioni al mercato, il mondo degli affetti e delle relazioni, la fuga dall’ingerenza umana). Ma intuiamo che c’è ancora molto da sapere (da dove viene il potere che consente alle Jinian di aprire portali? Quanti altri portali esistono, dove conducono, come funzionano, portano ad altre dimensioni o solo in altri luoghi della terra?) e che, al contempo, forse non riusciremo mai a sapere di più su tutto ciò che ci ha incuriosito, perché il mondo delle Jinian è minacciato dagli uomini e dai misteriosi predoni assalitori.
Un plauso alla bellezza dei costumi e alla divisa indimenticabile dei nemici, manti neri, maschera candida e una sola goccia rossa che ricorda le Lacrime della Madre (fanatici religiosi, forse? Chissà?) un altro mito che echeggia nella narrazione e dona profondità all’ambientazione.
Circa l’intreccio, il primo capitolo espone gli accadimenti in modo sequenziale, eppure termina con un denso cliffhanger e inizia con un piccolo (o grande?) mistero: dov’è stata Etheram? I suoi spostamenti hanno qualche relazione con l’attacco?
Ho apprezzato anche il transito da scene di quiete domestica (l’amore fra due sorelle, le piccole gelosie fra scolari) e il massacro delle Jinian, un transito che lascia frastornati e terrorizzati quanto deve essersi sentita Nimeria.

TRATTAMENTO
Ottimo. Ottimo perché Etheram emana un fascino irresistibile, nella sua solitudine, nella sua passione per quei meravigliosi disegni che sembra di vedere mentre apre anche per noi il suo misterioso quaderno di schizzi.
Ottimo perché l’affetto e la fascinazione di Nimeria per una sorella così unica e sfuggente come l’aria ci fa sentire a casa nella tenda dai vivaci colori e rende ancora più triste il distacco, forse per sempre, dalla guerriera dai capelli sempre più bianchi.
Ottimo perché riesci a descrivere l’alchimia degli elementi e il senso di sacralità e magia attraverso le parole e i gesti: l’ambientazione è vista con gli occhi dell’amore, della riverenza, dell’orgoglio. Geniale la paura del cambiamento di Etheram espresso da Nimeria, che cita le parole della maestra senza sapere cosa significhino, ma consapevole che la magia scaverà un solco fra lei e la persona che più ama al mondo.
Ottima, e umana, la fuga di Nimeria che sa di dover cercare il piccolo Rakhsaan, ma non riesce a farlo perché ha paura del suo inseguitore (tra l’altro, bellissimo il sorriso di sangue intagliato nel collo della povera Hediye).

Che dire? Ti rileggerò presto, ancora tanti complimenti,
Noruard.

Recensore Veterano
14/03/17, ore 21:33

Sono in ritardo... Mi dispiace un sacco!
Volevo recensire ieri, ma il mio umore ha deciso che non si poteva fare, perciò eccomi qui oggi! Non è che sia proprio al massimo del mood, ma leggere la tua storia mi ha rallegrato la serata u.u
Da dove cominciare? Adoro il tuo stile e mi piace il modo in cui descrivi ambientazioni ed emozioni, tanto che ero talmente concentrata e assorbita dalla lettura che non sentivo nemmeno il cane rompere le scatole u.u Non ho trovato errori di nessun genere, quindi davvero ottimo lavoro!
Ma passiamo al capitolo in sé! Mi sono sentita malissimo per Nemeria e il modo in cui hai descritto il suo tormento interiore, il suo desiderio di lasciarsi morire e l'istinto di sopravvivenza che cozzavano l'uno con l'altro mi hanno fatto provare una stretta al cuore che avrei voluto prenderla e abbracciarla. Povera piccola! Mi è piaciuto anche come hai descritto questa città, piena dei soliti individui che non hanno a cuore nessuno e che non guardano in faccia chi ha bisogno di aiuto: un'ambientazione abbastanza classica, ma che se ben descrittarisulta sempre piacevole, quindi ottimo lavoro! 
Poi ecco che arriva l'elementale del fuoco e credo davvero che Nemeria abbia del potenziale, non solo dato dalle sue emozioni. Se è in grado di fare certe cose alla sua età e se l'Alta Sacerdotessa ha voluto salvarla, significa che il destino ha qualcosa in serbo per lei. Ma ovviamente deve anche fare i conti con le sue perdite e il fatto che non rivedrà più la sua famiglia mi fa piangere T.T Etheram mi piaceva troppo >.<
E quando arriva Altea, l'atmosfera si alleggerisce e si entra nel tipico inseguimento ai piccoli ladruncoli che mi ha ricordato tanto Aladin o un'ambientazione alla Prince of Persia <3 Quello mi è piaciuto un sacco. Belle le descrizioni degli ambienti, che hai reso fantastiche mettendo insieme particolari che solleticassero i sensi dei lettori, l'ho davvero adorato.
Poi c'è questo "Campo" che pare un po' il rifugio dei bimbi sperduti, ognuno con la sua storia e i suoi problemi. Non vedo l'ora di vedere come si evolverà la loro relazione con Nemeria. Altea e Noriko sono le più interessanti e il modo in cui la prima è stata trattata fa pensare al peggio. Alla fine quella non è un'isola sicura come potrebbe sembrare. E il finale mi ha lasciato un sacco di curiosità, sia sul destino di Nemeria e sul suo segreto da Jinian. Non vedo l'ora di leggere il seguito ^^
Forse dopo questo papiro posso dileguarmi e alla prossima ^^
Una abbraccio e ti ringrazio ancora per avermi fatto notare quegli errori in Wishi Your Smile, per me significa davvero moltissimo <3
Alla prossima,

Zenya

Recensore Master
14/03/17, ore 21:13
Cap. 3:

Ciao!
Ormai le mie giornate sono diventate un’attesa fra un capitolo di ST e un altro. Non ci posso fare niente: questa storia mi piace troppo e ne vorrei sempre di più. Anche più di Fuoco, forse perché è ancora tutto da scoprire, è un nuovo mondo tutto da esplorare e questo mi fa impazzire.
Poi, credo di avere un vero e proprio amore per la Famiglia, come l’hai (giustamente) ribattezzata, tutti questi ragazzi un po’ strani, unici, pieni di segreti, accomunati da storie di abbandono, che si mettono insieme per cercare un modo comune di sopravvivere. Ovviamente Nemeria ha delle belle cicatrici fresche e profonde, come testimonia quell’incubo orribile (e speriamo che rimanga tale), ma c’è anche così tanta…. speranza in lei che non posso che essere fiduciosa del futuro. So che sbaglio, perché è una tua storia, ma ogni tanto anche io mi illudo di qualcosa.
Che poi, perché nelle tue storie gli incubi sono sempre così… realistici? Davvero, quasi quasi preferisco i miei, almeno si capisce che non sono veri u.u
Ma dicevamo della Famiglia… è interessante come ognuno di loro abbia un ruolo: chi si occupa della cucina, chi dei rifornimenti, chi addirittura della logistica oppure dei turni dei sorveglianza, come se le catacombe e il gruppo che ci vive fossero una mini-città sotto la città, con regole proprie che governano vita e rapporti fra gli abitanti.
Ho trovato un po’…. farraginosa la spiegazione dell’orologio sotterraneo. Secondo me andrebbe ampliata e semplificata, in modo da passare da spiegazione tecnica a curiosità, di quelle che ogni tanto tu ficchi dentro e che a me lettrice piacciono molto (dopotutto, si legge anche per imparare qualcosa di nuovo, altrimenti una storia è noiosa).
Noriko è una ragazza strana, non capisci mai da che parte sta veramente, con quelle sue frasi inquietanti sul “siediti e aspetta che il cadavere del tuo nemico passi lungo il fiume”, veramente creepy. Anche perché poi ci sono quei momenti, come quando accoglie Nemeria o le offre i suoi vestiti, in cui invece è di una gentilezza disarmante, una ragazza veramente dolcissima e perciò mi chiedo questa sua… bipolarità a cosa sia dovuta, cosa le è accaduto per farla diventare la persona che è ora.
Tutto il pezzo in giro con Hirad, invece, è molto divertente, oltre che utile per farcelo conoscere. Certo, la nostra protagonista all’inizio è tutt’altro che convinta, ma… chi non lo sarebbe? Uno dei suoi punti di forza – che condivide con altre tue creature, del resto – è proprio il fatto che le sue reazioni sono realistiche al 100%, non solo in generale, ma anche in relazione alla sua età e a quello che sappiamo finora della sua storia personale. Dopotutto, è uno dei tuoi marchi di fabbrica, no?
Le scoperte sull’identità di Nemeria, invece, mi inquietano molto. Non so se sia la verità o no, ma, qualunque sia la natura del suo potere, credo che sarà per lei fonte di molti, troppi guai.
Noto solo ora, infine, una particolarità dell’ambiente che, pur essendo mediorientale e molto antico, in realtà ha le catacombe, che sono caratteristiche di altri luoghi geografici e, soprattutto, di un’epoca ben precisa, che corrisponde più o meno all’impressione che si ha leggendo, come se, in realtà, quella fosse l’ispirazione, ma poi tu alla fine avessi fatto un patchwork.

A presto (*ripete tipo mantra* solo dodici giorni)
Viviana

Recensore Master
05/03/17, ore 09:45

Eccomi, ce l'ho fatta! Davvero un bel capitolo, come esordio di questa storia originale cattura l'attenzione e incuriosisce.
È ben scritto, mi piace il tuo stile: è descrittivo ma mai troppo pesante. Riesci a dare una chiara idea degli ambienti e dei personaggi che stai descrivendo ed è come vederli.
L'inizio, con le due sorelle, è molto dolce: Nemeria è giovane e insicura, ma nello stesso tempo desidera diventare come Etheram, mentre la sorella maggiore la rassicura e la abbraccia.
Ma dopo tanta dolcezza, ecco che tutto cambia e inizia una vera e proproa battaglia. Mille domande sorgono spontanee: chi sono questi predoni? Come hanno fatto a trovare la tribù? Cosa vogliono da loro? Sicuramente il prosieguo della storia fornirà tutte le risposte.
Complimenti :)

Recensore Junior
02/03/17, ore 14:46

Ciao!
Povera, povera Nemeria: che bruttissima situazione! Dariush è semplicemente disgustoso, non so se al posto di lei sarei riuscita a trattenermi... forse è stato grazie alla pietra di Luna! Però Noriko ha ragione, Nemeria deve stare molto attenta a non farsi scoprire ma non so se riuscirà a rimanere impassibile di fronte a quel porco di Dariush: quel che prova si riflette nel fuoco!
A tal proposito, mi è piaciuto molto l'incontro (e la descrizione: molto azzeccata!) con l'elementale del fuoco: a Nemeria serviva proprio una voce amica per non lasciarsi andare completamente alla disperazione.
Comunque, il capitolo è scritto perfettamente (non ho notato errori) e il tuo modo di scrivere e soprattutto di descrivere le emozioni di Nemeria mi piace molto: complimenti!!!
Alla prossima!
Ciao
Giulia

Recensore Master
28/02/17, ore 22:05

Nemeria è viva. E’ VIVA! *saltella felice * E ha anche tutti gli organi e gli arti al loro posto!
Sono felice che sia riuscita a scappare e non solo perché altrimenti non ci sarebbe più la storia. Sai, a volte le tue descrizioni sono talmente vivide da fare male. Mi sembrava quasi di essere accecata dal sole, le labbra riarse e la sabbia che si infila ovunque, quasi impedendomi di… respirare.
Questa recensione, però, nelle mie intenzioni sarà un po’… particolare, perché la citazione che hai scelto lo richiede. E’ un grande onore associare questa grande donna ai Nomi delle letteratura mondiale di tutti i tempi. Credo ne sarebbe lusingata e imbarazzata al tempo stesso.

“Che succede?/Che ne sarà di me?/E che cosa farò dopo?/Adesso c'è il buio/dove i tuoi occhi facevano luce/ma è stato tanto tempo fa/è stato la notte scorsa.”
E’ passato pochissimo, una manciata di istanti da quando è riuscita a scappare, eppure sembrano passati secoli, sembra sia stato un viaggio nel tempo, non solo nello spazio. Ma, forse, è perché qualcosa, la sua vita è cambiata irrimediabilmente quando quei predoni hanno trovato e assaltato la sua tribù. E’ come se per Nemeria iniziasse un’altra vita, adesso, una nuova esistenza.

“Che cosa è stato?/ Cos'è questo suono?/ È la mia vita/ che mi sibila all'orecchio/ e quando mi guardo alle spalle/ tutto mi sembra privo di senso/ come è sempre stato/ da stanotte.”
Al tempo stesso, però, è difficile, quasi impossibile ricominciare. Non ha nemmeno avuto il tempo di elaborare il dolore e il lutto, che ondate di senso di colpa la sommergono, straziandola. E’ sola, improvvisamente, e sa che, d’ora in poi, sarà sempre così. E’… invisibile per tutti, come per esempio quelle guardie. E’ appena accaduta una tragedia, eppure… eppure il mondo di Kalasprit va avanti come se niente fosse. I mercanti continuano a cercare di piazzare le loro mercanzie, gli avventori a contrattare, finché, finalmente, qualcuno non si accorge di lei e posso vedere una flebile fiammella di speranza accendersi in Nemeria…. quando si rende conto che è soltanto il primo di una lunga serie di personaggi che cerca di mandarla via, come una stracciona qualunque delle tante che affollano una grande città come questa.
La scena in cui deve lottare con i topi per un pezzo di formaggio ammuffito mi ha ucciso dentro. Letteralmente.
“- Perchè... perchè mi hai salvata...? - si rigirò il ciondolo tra le dita, con le lacrime che le pungevano gli occhi da dietro le ciglia, - Perchè non mi hai lasciata morire lì, assieme a tutta la mia gente? Io... io non so cosa fare, non so nemmeno dominare l'elementale con cui sono più affine... – “
Le sue domande sono le stesse che ci poniamo anche noi, che stiamo dolorosamente al suo fianco, con il desiderio fortissimo di coccolarla e difenderla da ogni male, di dirle che andrà tutto bene e che non è da sola. Con nostra (e sua) grande sorpresa, però, qualcuno le risponde: l’elementale del fuoco, che vive dentro di lei. Qualcuno, allora, la protegge e continua a farlo, anche se si trova millemila miglia lontana da casa!
“sono comburente per le mie fiamme”
E, alla fine, le suggerisce che cosa deve fare, come quella buffa infermiera portoricana fa con Mia nel libro della Forman da cui queste citazioni sono prese.

“Ho deciso di partire/ da un momento all'altro me ne andrò/ forse te ne accorgerai/ forse ti chiederai che cosa è andato storto/ non sto scegliendo/ ma sono stanco di lottare/ e l'ho deciso tanto tempo fa/ questa notte.”
Ed, infine, Nemeria capisce quale è la sua scelta, ora, per quale motivo si è salvata. Perché è tutto nelle sue mani: restare. O andare, raggiungere la pace con la sua famiglia e riunirsi ai suoi amati fratelli e alla dolce madre adottiva. Certo, forse una soluzione da codardi, direbbero alcuni, ma è soltanto una bambina che deve affrontare qualcosa di più grande di lei, un essere innocente in un mondo vasto e terribile di cui non conosce che pochi frammenti, qualcuno che ha ancora moltissimo da imparare e tante, troppe domande che non avranno mai risposta.
“Cosa diresti se mi vedessi ora?”
Poi, arriva alla fontana, la luce accecante che si riflette sui marmi (?) e sull’acqua, come in altre simili sparse per tutta Roma, i getti che zampillano giorno e notte, qualunque cosa accada, in un eterno scorrere che piaceva tanto ad Eraclito. E, proprio qui, come Alan farà con Mia, anche Nemeria trova qualcuno che la aiuta a decidere e le dà un motivo, la spinta per restare: Altea. Un faro nel buio, una mano tesa nell’oscurità, un’ancora di salvezza in un mare in tempesta. La strada è in salita, ma forse, finalmente, per la prima volta da quando tutto è iniziato, Nemeria vede un raggio di luce, per quanto flebile, in cima al pozzo in cui è caduta. Forse non tutto è perduto, forse può avere ancora una Famiglia, perché non è solo il sangue che le costruisce, bensì i legami, solidi e inestricabili, che si formano fra i suoi membri. Ragazzi come lei, smembrati dalla vita, che con loro è stata implacabile e ancora continua a esserlo, ma, dopotutto, ancora capaci di ricominciare, di andare avanti, ogni giorno, di alzarsi a ogni sorgere del sole e vedere il domani.
Perché, in fondo, alla fine del vaso, quello che trova Pandora non è la felicità o la pace, ma la speranza.
Viviana
(Recensione modificata il 28/02/2017 - 10:07 pm)

Recensore Master
24/02/17, ore 10:33

Himeeeee!
Scusa scusa scusa se passo solo adesso, perdonami davvero :( purtroppo avevo il computer in riparazione e solo oggi mi è ritornato… e dal cell le recensioni non le faccio mai perché sono impedita e mi si cancellano appena ho finito -.-
Grazie per aver pazientato… non è da me far attendere così la gente.
Ma ora… ora partiamo. Allora, come inizio mi è piaciuto veramente tanto: ormai sono stata abituata da “Slayers” alle tue splendide descrizioni, quindi non mi dilungo molto su quanto mi sia piaciuto il modo con cui hai descritto Etheram e la sorella, a partire dai capelli della prima fino ai loro poteri;
mi soffermo invece molto sull’atmosfera arcana della narrazione… perché l’adoro, l’adoro alla follia.
Ho una passione veramente forte per le storie ambientate in tempi arcani, all’inizio della storia dell’uomo oppure in luoghi dove domina la Natura: niente artifici troppo complessi, semplicità di villaggi, gli Dèi che sono il Sole, la Luna, la Madre Terra… la nascita delle prime città e delle istituzioni, il legame ancora forte con il mondo naturale. Sarà anche la mia passione per tutto ciò che è molto, molto antico a farmi sospirare, ma non posso farci niente, quando mi accorgo di leggere storie del genere non ragiono più *^*
Anche il rapporto tra Etheram e Nemeria è bellissimo: complicità, protezione, saggezza. Si vogliono bene e si vede tantissimo, credono l’una nell’altra e sono così… sono così carine <3
Mi verrebbe da coccolare Nemeria, lei che si sente così inferiore agli altri… ma sono sicura che sua sorella lo fa adeguatamente :)
E come hai descritto gli elementi… non ho parole dalla bellezza. Io ci sarei riuscita solo a prezzo di tanti sforzi, invece sembra che ti siano venuti così naturali… brava, brava davvero, non finirò mai di dirtelo.

Bene, e dopo un inizio abbastanza tranquillo anche se un po’ turbato da Nemeria che si sente meno forte rispetto ad altri, arrivano i veri problemi.
Predoni che non hanno niente di umano, solo le sembianze, e donne che pur essendo maestre nella magia elementale vengono sconfitte e trucidate; la sicurezza e le leggi che finora avevano governato questo mondo vacillano, e ci saranno cose da comprendere, cose da cercare e sapere, e un mondo intero da rinnovare e rifare.
Per fortuna le descrizioni della morte non sono troppo cruente: dure, certo, ma non si indugia nei particolari più macabri, neanche con la morte di Hediye, che naturalmente è la più sentita proprio perché è vista dagli occhi della povera Nemeria.
Mi dispiace per lei, tantissimo: ha perso le sue certezze e non è così sicura di sé da poter combattere e vincere… almeno per ora. Ma forse qualcuno potrebbe aiutarla? La sua strada sembra tracciata in un luogo che nessuno aveva mai prima considerato, e sarà interessante vedere come questo suo viaggio tra la luce e il buio si svilupperà.
Nota: il ciondolo della Luna e i suoi poteri. Awww, da grande amante della bellissima regina della notte non posso che attendere sviluppi su di esso *^*

Alla prossima!
Seguirò questa storia con interesse, mi hai intrigato <3


Un bacio,
tua Manto