A me è piaciuta molto. La preferisco alle precedenti, anche se la prima rimane anche la mia preferita. |
Ti allontani sempre più dalla terra, da ciò che è quotidiano, da ciò che si può vedere, toccare, provare; ti allontani per avvicinarti (almeno in questo ultimo pezzo) a qualcosa di metaforico(?) e metafisico; ci vuole tempo, per capire una cosa così, a meno che non sia qualcosa di chiaro che il mio cervello non è riuscito a decifrare (cosa molto probabile)... Che dire, non ci sono frasi che mi sono rimaste addosso, la prima resta a mio parere ancora la migliore, ma tu prosegui....forse sono solo io a restare indietro. |
No ... ci sono parecchie involuzioni rispetto alle due precedenti. Però ogni poesia è diversa da un'altra. Poco da fare. In ogni caso credo che tu sia la poetessa che più seguo su questo sito. |
Una poesia estremamente dolce, le cui dinamiche ricordano una mano protesa verso un'altra anima. Solo le rime non mi piacciono. Molto, molto carina. |
E' tua, indissolubilmente tua. E quindi poco se ne può dire. |
Dolce, malinconicamente triste, eppure forte, decisa, solida. Non credo di poter dire altro.....forse non so farlo. Ma è.....bella. Da leggere e sentire dentro. |
Allora l'idea all'inizio era stupenda !!! Ma non l'hai saputa costruire nell'ultima parte. Meglio se ti mantenevi sulla falsa riga dei primi versi. Mi stai stupendo molto ... hai degli spunti importanti! Mi piacerebbe avere modo di parlare con te ... vedo nella tua poetica molte affinità alla mia anche se ne risultano due prodotti molto diversi. Complimenti. Ciao. |
uau...allora, ancora un 30 e lode per la tecnica di scrittura, che oserei definire quasi camaleontica! Un altro lo do all'atmosfera che si viene a creare con le tue parole! Il terzo per il metodo usato, che mi ricorda un pò lo stesso che ha usato de André per la sua storia di un impiegato: Il passaggio del soggetto, che nelle canzoni di de André era dal "voi" al "noi", e nel tuo caso è dal tu all'io, un io molto suggestivo a mio avviso. Che dire?! Ognuno di noi può aprire il cuore degli altri...è il tipo di bisturi a fare la differenza? |
Incisiva. Forte. Con un finale veloce e sui cui riflettere a lungo. |
Mi sono dovuta prendere il mio tempo per recensire questa poesia che, sì, è meno futurista --- ma ti ha proprio colpita questa parola :), spero con simpatia e non negativamente... --- ma conserva la caratteristica comune a molti dei tuoi scritti: immagini "plasticose", se mi passi il termine, espresse tramite parole "fumose". E beccati un'altra pioggia di definizioni Fridiane: i tuoi scritti sono raccontati per mezzo di immagini di plastica, con parole di fumo e una forma futurista. Mi faccio ridere da sola, e forse questo ha del patetico. Direi che procedo con la recensione. |
Ho provato a leggerla e rileggerla, per carpirne qualcosa in più, ma non ci sono riuscito. Trovo che ci siano delle immagini molto particolari, molto, decisamente, assolutamente particolari, ma non mi è entrata dentro. Non come la prima. Non con la sua forza ed intensità. Ad ogni modo, sono contento di questo tuo esperimento nei versi. Lo seguirò. Con attenzione. |
Bene !!! Questa è in assoluto la poesia che più mi ha colpito fra quelle che ho mai letto su questo sito. Si avvicina molto a quella che è la mia concezione di componimento, sia per contenuti che per immagini. Ho adorato la maliziosa vena di erotismo dell'ultima strofa: sussurrata, pacata. La prima poesia ti confesso che non mi era piaciuta granchè, ma se continui così potrai fare numerosi passi avanti. Complimenti. Ciao. |
Brava. Brava. Brava! |
"Sotto il sole estivo delle quattro/a bere birra e Rimbaud nella discarica/con il cemento che sublima l'atto,/inciampano lingue senza identità/in sonnolente poesie di solitudine,/s'offuscano occhi inquieti/in mirabili miraggi d'oblio." |
Davvero bella. Davvero davvero bella. Senza tanti giri di parole, di analisi superficiali e/o profonde, semplicemente mi ha colpito tutta, dall'inizio alla fine. Per il dolore mascherato in colori vivaci, per questo desiderio di uscire dalle righe che in qualche modo viene impedito. Per te, che sei stata eccezionale ancora una volta. E per tutte le prossime volte che mi stupirai. Aspetto e spero. E so di far bene. |