E' qualcosa di strano, che alla prima lettura lascia perplessi: arrivata alla fine, mi sono chiesta se mi fossi persa qualcosa, o se non ci fosse niente. Rileggendolo, ho notato che qualcosa c'era --- molti qualcosa, ma nascosti, abilmente insinuati nelle minuscole cavità di una sottile e attenta scelta lessicale, che solo alla terza lettura riesco a cogliere e apprezzare completamente. Più leggo di te, più mi convinco che quello che tu scrivi non siano poesie o nonsense o prose ma prodotti futuristi. Non studio il futurismo da un po', ma da quel che ricordo, mi sembra che si tratti di quello che fai tu --- l'uso dei colori e dei caratteri per sottolineare i concetti, la forma grafica modellata... . E se ti muovi bene in questo campo secondo me dovresti puntare su questo e lavorarci su. |
Io piango come un bambino, davanti a questo dolore immenso colorato di abiti sgargianti; piango e non capisco cosa dire. E non lo dico. Ma lo sento dentro in modo assurdamente forte. |
Avrei voluto essere la prima nel commentare e invece, ieri, appena ho letto, non sono riuscita a dire niente. |
Mi è piaciuta, e molto. Anche qui si denota la tua voglia di essere diversa dagli altri, e credo tu lo sia, e in modo anche spiccato, in particolar modo nel momento in cui esprimi questo tuo desiderio in questo modo. |