Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Nuovo recensore
26/02/21, ore 00:56

Una poesia meravigliosa, mi ci sono rivista molto, in particolare per la cupa dipendenza da qualcosa che non conosco che ha sostituito l'idea di una dolce esistenza, per usare le tue parole! Testo di grande impatto e messaggio! Grazie per averla resa pubblica

Nuovo recensore
06/07/19, ore 10:09

Esiste qualcosa dentro di noi che è sempre in perenne attesa. Forse è lo spirito che si ribella ad una vita ingiusta? O, forse, la morte che ci cammina a fianco, che ci parla attraverso la coscienza, e che a sua volta attende la nostra dipartita, e noi ne avvertiamo tutto il peso.
Quello che ci manca, tuttavia, è solo quello che abbiamo ma che non apprezziamo abbastanza, perché, se così fosse, ci sentiremmo pieni, colmi di gratitudine.
Il vuoto fa parte dell'essere umano:l'oblio del male di vivere, la dipendenza da una paura costante che non è altro che la vita stessa, di cui non conosciamo nulla, a parte la mancanza che ci divora dentro.

Ho molto apprezzato, questa poesia.

Ti lascio un caro saluto, Alessandro.

Recensore Master
31/12/17, ore 15:20

Anche questa poesia ha un ottimo ritmo interno, l'accostamento di termini arcaici o comunque di forme non comuni ("tratturo") ad espressioni colloquiali del tipo "battere la fiacca" mi fanno pensare a un adolescente in crisi, in lotta con il mondo, che cerca di dare un senso a queste immagini spezzate nella solitudine della sua camera, magari mentre ascolta una musica che si adatta al suo umore. Ma magari sono impressioni lontane dalla realtà ^^

Recensore Master
06/11/17, ore 22:24

Wow, questa poesia ha una qualità contenutistica immensa!
Allora, ciao, sono ancora io, ahah.
Ci sono stati tratti che mi sono piaciuti moltissimo ("è ciò che non sconosco; subconscio, inconscio, paura, demonio...") ma in generale ho trovato tutta la poesia pregna di significato, sicuramente triste ma mi è piaciuta questa continua sensazione che ha il narratore di qualcosa che manca (come dice lo stesso titolo), e poi parla sempre di non avere o trovare la pace...Insomma, ho trovato tutto molto coinvolgente oltre che poetico.
Il senso della poesia...che te lo dico a fare, ce l'hai, c'è musicalità, c'è suono, ci sono termini allineati benissimo.
Tutti questi sono "rimasugli di pensieri" ma è bello come riescono sempre ad offrire qualcosa ai lettori, in questo caso una domanda: "a te cosa manca?" o almeno io l'ho interpretata così.
Bravissimo come sempre, a presto!
Karen.

Recensore Junior
08/10/17, ore 22:11

Buonasera :) Eccomi a recensire anche questo componimento. È una poesia molto profonda e introspettiva, che a volte sprofonda in toni cupi, e parla di qualcosa che manca e che opprime con la sua assenza.
Questa mancanza tormenta e perseguita, ed è un vuoto che non può essere colmato nemmeno dalle parole più belle e rende la vita faticosa e insostenibile.
Anche se ci fosse una medicina per questo male, si finirebbe per rimanere inerti senza fare nulla, forse un po’ perché non si sa cosa bisogna fare. Quindi in un certo senso si vuole guarire ma non si fa niente per riuscirci.
Ci si abbandona ad una dipendenza verso questo qualcosa che non c’è…
Avanzo un’ipotesi che spero non sia troppo azzardata…che sia l’amore, questo “sogno irrealizzabile”, ciò che manca? Io ho interpretato così questa poesia forse un po’ triste ma comunque bellissima. Come al solito complimenti e a presto :D

Alessia Krum

Recensore Master
19/09/17, ore 19:19

Eccomi eccomi, finalmente! Oggi dovrei anche riuscire a passare dalla raccolta della nuova sfida di acrostici, così con te recupero tutto ^^
Io sono sempre molto curiosa di leggere i tuoi versi, ma molte volte non riesco proprio e la cosa mi intristisce. Vorrei essere più costante e sostenerti di più, ma sono sicura che tu capirai ;)
Allora, che dire? E' una poesia molto triste, straziante, imbevuta nella disperazione. Mi viene da dire perfino rabbiosa; da essa emergono l'impotenza e la frustrazione di voler cambiare qualcosa, ma di non sapere esattamente cosa.
Sai, io penso che questi versi racchiudano al loro interno dei momenti ben precisi. Quei momenti che tutti vivono ogni tanto, chi più chi meno: anche coloro che hanno una vita apparentemente perfetta e priva di problemi, in realtà sentono sempre quel vuoto. Questo perché gli esseri umani sono incontentabili, perché la felicità non esiste, non in maniera assoluta e costante almeno.
E la cosa peggiore di quei momenti è che, se solo riuscissimo a capire cosa c'è che non va, faremmo di tutto per cambiarlo; ma non sappiamo di cosa si tratta, è una sensazione di malessere talmente radicata che forse non ha nemmeno un motivo.
E questi versi esprimono in tutto ciò in maniera egregia!
C'è un verso che mi ha colpito particolarmente e mi ha portato a riflettere:
"una croce di rime"
Ora ti do la mia interpretazione, anche se non so se è quella corretta.
La croce la vedo come una condanna, mentre le rime le vedo come la poesia. E' come se si stesse esprimendo una condanna alla letteratura, alla scrittura, come unico rimedio e unica soluzione per liberarsi di questo malessere e alleviare il dolore. Insomma, la poesia è la nostra croce, non ce ne possiamo disfare perché è fonte di sollievo e di sofferenza allo stesso tempo.
Lo so, ho detto una cosa molto confusa, ma spero che tu mi abbia capito comunque ^^
Non mi resta che farti i complimenti per l'ennesimo bellissimo componimento! Questa raccolta mi sta piacendo davvero tanto :3
Alla prossima, cioè a tra poco, dato che passerò nell'altra raccolta!!! ♥

Recensore Master
19/09/17, ore 18:35

Ciao alessandroago, eccomi qui a leggere in ritardo questa tua nuova poesia.
Devo farti davvero tantissimi complimenti, perché per tutta la lettura di questa poesia, ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa di non definito o specifico, esattamente come presenta il titolo. Il fiato rimane sospeso perché fino alla fine si spera di capire cosa sia questa cosa, però la risposta non arriva.
Bravissimo, riesci sempre a scrivere poesie in modo così naturale e questo quando leggi traspare chiaramente. Ancora tanti complimenti.
Alla prossima ^^

Recensore Master
14/09/17, ore 18:44

Penso che sia normale e altrettanto affascinante accorgersi di essere incompleti, di sentire una mancanza strana, qualcosa che possiamo pensare e sulla quale riflettere per tempo, senza mai giungere alla vera soluzione, a quella dipendenza invisibile che ci fa perdere il fiato e che si vorrebbe in quell' istante, per stare bene.

Sei sempre davvero bravissimo! Complimenti Ale, la tua poesia è magia.

Alla prossima!

-Bigin

Recensore Veterano
14/09/17, ore 17:28

Ciao Ale!
Bella poesia, questa, il cui titolo è già simbolico ai fini della sua giusta interpretazione. "Qualcosa che manca"; è proprio questo che ho avvertito leggendoti questa volta, come un tassello mancate non solo nell'immagine che il componimento rilasciava, ma anche nello stesso testo, tra i versi e le sue strofe. Come se, nel mosaico immenso di questo componimento, mancasse un piccolo scorcio di mattone, un vuoto incolmabile dalle parole, un buco nel petto. 
Il protagonista della poesia è disorientato, sperduto tra cammini affatto comodi e leggeri: la strada della vita è sempre in salita e, si sa, c'è bisogno di tanta energia per percorrerla senza retrocedere. 
Ma se avessimo quel qualcosa che manca, forse la salita si rivelerebbe più lesta? Forse più comoda e quieta? Ne dubito... ne dubito... benché sono sicuro che, seppur per qualche metro, il riempimento di suddetta mancanza faciliterebbe le cose e alleggerirebbe (strano a dirsi) il nostro petto, magari colmando ogni suo vuoto. Chissà se il riferimento possa essere indirizzato alla mancanza stessa d'affetto proprio o d'amore: davvero non saprei dirlo. In questo componimento, la bellezza sta proprio nell'avermi lasciato così interdetto da strapparmi via ogni parola. Ora è come se anch'io sentissi il bisogno di colmare un vuoto: un dubbio, lo stesso che lascia il componimento. Mancanza di cosa? Di scopi, di fini? Chissà!
Certa è sola una cosa: la poesia pare spingersi, in ogni verso, ad essere lì lì pronta a rivelarci il significato di tale mancanza, ma senza mai effettivamente farlo nel profondo. Un dettaglio che ho apprezzato tantissimo, e che riversa mistero e curiosità in questo splendido componimento dalla dolce - come sempre - musicalità! Ed è bella proprio per il suo valore intrinseco: ognuno è libero di dare una giusta interpretazione, un giusto significato, alla mancanza citata tra i versi. E ognuno è libero di farlo in base a ciò che veramente sente mancare. Perché fare poesia significa anche avvicinarsi ai lettori... e trovo che questa tua sia una geniale trovata.
Un abbraccio,
Makil_
(Recensione modificata il 14/09/2017 - 05:31 pm)

Recensore Master
14/09/17, ore 17:27

Eccomi, Ale ^^
Sai, il fatto che anche io aggiorno una delle mie long di giovedì mi ricorda che anche tu aggiorni e allora mi preparo a leggere i tuoi fantastici versi!
Qui noto tanto strazio, lo strazio che solo un profondo vuoto può lasciare e procurare all'uomo.
Quando qualcosa ci manca, quando non ci sentiamo completi, è come se fossimo persi, insensati, spaesati...
Sono emozioni difficili da accettare, così come da descrivere; ma tu lo hai fatto davvero bene, quindi non posso che farti un'infinità di complimenti.
Grazie a te, perché anche stavolta mi hai trasmesso valanghe di emozioni ^^
A presto ♥

Recensore Master
14/09/17, ore 16:40

Hello 😊

Qualcosa che manca... Sai che forse so cosa manca? Ed ora provo a spiegartelo in una delle riflessioni che anche questa nuova poesia mi spinge a fare. Leggendo i versi, ho toccato con mano il susseguirsi di sensazioni negative, pessimiste e che sembrano voler togliere l'aria. Somiglia in modo impressionante allo stile di vita quotidiano dei giorni nostri.... E qui arriva la risposta: manca la tranquillità. Prova a pensarci con questo banale esempio: al mattino ti alzi da letto e subito devi correre in bagno a lavarti, poi ti vesti, fai colazione ingoiando caffè e biscotti per non fare tardi a scuola o al lavoro! Non sarebbe decisamente più piacevole alzarsi con calma, lavarsi assaporando la gradevole sensazione dell'acqua sulla pelle e consumare la colazione sorseggiando il caffè lentamente?
Credo che se fosse possibile prendere la vita con maggiore calma, tutto ci apparirebbe migliore, pure una passeggiata lungo la mulattiera, sentiero notoriamente impervio.
Non so se è ciò che hai voluto trasmettere con la poesia, comunque sia ti ringrazio per il nuovo spunto che ci hai offerto.
Bello davvero!

A presto!

🌛

Recensore Veterano
14/09/17, ore 16:13

Ciao alessandro! Per una volta sono io a recensire una tua poesia! Ed eccomi qui a leggere l'ultima appena pubblicata! Vedo che ami molto giocare con le rime e con la musicalità attraverso i versi e questo lo si può vedere in ogni strofa.  E' molto gradevole! Inoltre i pensieri sono profondi, percepisco le difficoltà di una vita, l'affanno nel ricercare qualcosa, il freno, la fatica che ti fa boccheggiare e non ti permette di capire e di realizzare un sogno. Le frasi, i versi sono secchi, lapidari, incisivi ed entrano dentro al lettore come delle frecce, spaccando ogni barriera, rendendolo vacuo, privo di certezze, innescando il dubbio che la vita silenziosa ci riserva. Mi è piaciuto il riferimento alla farmacia, all'incapacità di qualsiasi farmaco nel curare i mali e di dolori dell'animo, che non può guarire, perchè non c'è un antidoto per il male spirituale; forse, la medicina doloris la possiamo solo riscontrare nella poesia, attraverso la scrittura che ci permette di esprimere qualsiasi tipo di sentimento. E si è da soli, circondati da gente, circondati da drammi, per ricercare un qualcosa. E' triste ciò che scrivi, è malinconico, mi trasmette cupa solitudine, l'assenza di sentimento che ci rende vuoti, incapaci di vivere, ma allo stesso tempo il voler ottenere sempre di più, qualcosa che forse è irraggiungibile, impossibile da carpire, che ci manca ma forse non giungerà mai. Il lessico è molto buono, la disposizione della parole ottima! Ho gradito molto questo componimento molto sincero e assolutamente intimo. Bravo! Un abbraccio,

Fervens_gelu_