Recensioni per
Nessuno piange per la morte di una iena
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 58 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/11/17, ore 19:08
Cap. 3:

Ciao!^^
Aspettavo con ansia la terza puntata della saga degli squali, quindi eccomi qui puntuale a commentare. Come direbbe un toscano schietto: boia! Qui si fa sul serio!
Lentamente cadono tutti gli scrupoli e le maschere, e i personaggi si superano quanto a str...aggine. Non vorrei mai avere come amici dei bastardi del genere, ma le loro vicende, narrate da te, mi stanno appassionando (fermo restando il fatto che tirerei il collo a tutti...^^).
Finalmente facciamo la conoscenza del Sommo Vate dei Bastardi, Sua Maestà Morton. E: plausi! È meglio (o forse dovrei dire peggio) di come me lo aspettassi, in confronto Webster è un pivello, e anche Billy boy, l'adorabile carogna di Billy boy, ha già capito con chi ha a che fare e fa di tutto per apparire sfrontato e distaccato, sapendo che è quello l'unico modo per ingraziarselo.
Beh, insomma, anche il nostro texano fa parecchi progressi! Webster se l'è allevato bene, ma temo che la situazione gli stia sfuggendo di mano...
Sono curiosa di vedere fino a dove è disposto a spingersi, e mi preparo già psicologicamente al peggio.
Intanto complimenti, e alla prossima!^^

Recensore Master
18/11/17, ore 10:42
Cap. 2:

Eccomi in ritardissimo, scusa ma è stata una settimana impegnativa (sob!).
Dunque, qui si fa a gara a chi è più bastardo: e mi sa che in confronto a Webster e Morton il nostro ragazzotto campagnolo è un pivellino. Tutti e tre cercano di fare le scarpe al diretto superiore, e chi ci riuscirà? Diciamo che, se venissero a mancare tutti e tre magari insieme in un bell'incidente, l'umanità ne sarà ben felice... soprattutto un mostro come Morton (che però è esattamente uguale ai veri dirigenti di certe industrie farmacetutiche e chimiche) spero faccia una bruttissima fine. Sei stato coraggioso a scrivere che cosa può fare una multinazionale farmaceutica, che è esattamente la verità (magari non con tutte), ma di eseprimenti non autotizzati sui poveracci del terzo mondo sono stati fatti e si continuerà a farlo nel più totale silenzio.

Bene, aspetto il seguito e spero che tu abbia confezionato una fine orribile almeno per Morton...;))))!

Micia

Recensore Master
15/11/17, ore 14:17
Cap. 2:

Billy Boy non ha perso certo tempo e mentre lavora per aumentare il fatturato non disdegna neppure certi extra che il suo capo gli elargisce con "apparente" generosità.

Il ragazzo fa quasi tenerezza; da una parte vuole mostrarsi duro, sicuro di sé, spavaldo, uno che non si lascia intimorire di fronte a nessuna esperienza, dall'altra è palesemente ancora troppo ingenuo e alcune cose lo colgono alla sprovvista e lui deve fare buon viso a cattivo gioco; vedasi l'esperienza con la droga.

In questo capitolo fa capolino anche il Capo supremo e bastano poche battute per capire di che lana va vestito, sembra che lui e Tristan se la giochino al photofinish la palma di Carogna Maxima ^^''

Certo, il capo supremo ha più stile, più classe nel perpetrare le sue nefandezze e vedremo se B.B. (ovvero BillyBoy ^^) riuscirà ad insinuarsi nelle sue grazie!

Recensore Master
15/11/17, ore 13:24
Cap. 2:

“Mi piacciono le cose che mi piacciono,” replicò il ragazzo, che pian piano stava ritrovando la baldanza, “e quando le trovo me le prendo.”
Mi è piaciuta molto, andava quotata. riassume tutto ciò che riguarda Billy. Prima di leggere questo capitolo ho dato una scorsa al primo, l'altra volta avevo fatto un po' di confusione nelle scene con Webster e quelle con Morton.

Leggere il resto è stato una goduria. :) Certo che Webster è stato fortunato, non poteva trovare un novellino migliore di Billy!... in tutti i sensi.
Però mi preoccupa che il ragazzo assuma di tutto come niente fosse. Passare da un'aspirina quando serve a mandar giù alcool e ogni tipo di droga, che conseguenze avrà su di lui? Se ne avrà. Immagino di sì.

Anch'io sto scrivendo dei popper: o abbiamo fantasie simili o guardiamo gli stessi programmi alle stesse ore... O ti sei fatto installare da Webster lo stesso sistema di videosorveglianza. :P

La scena sulla sperimentazione nell'acqua è veramente da incubo. Ci sono sostanze che sono state bandite da noi in quanto teratogene, quelle stesse sostanze che servono alle industrie (per esempio per la mercerizzazione dei filati) che poi da noi ovviamente chiudono e vanno ad aprire nelle zone povere, dove poi si vedono malformazioni di ogni genere.
Alla prossima! Magari torno indietro e leggo un altro capitolo de La scelta, quello posso sapere subito come continua!

Recensore Master
15/11/17, ore 00:01
Cap. 2:

Fantastica, questa storia... fantastico come riesci, di storia in storia, a passare attraverso diversi registri a seconda di ciò che richiedono i diversi personaggi. Come sempre leggendo le tue storie, le scene scorrono davanti agli occhi e sembra di assistere a un film, un bel noir tosto. Stavolta spero non mi coglierai in fallo: "hai una pistola in tasca o sei contento di vedermi?" è una battuta di Mae West. Non chiedermi però in quale film...
Attenzione solo a due cose: "Posso dirlo a zia?" è un'espressione dialettale (per curiosità: di dove sei?), non vorrei sbagliarmi ma l'espressione corretta dovrebbe essere "posso dirlo alla zia?"
Un piccolo refuso quando Webster offre da bere a Billy: nel testo c'è scritto "cosa e rum", in vece che "coca e rum".
Si sente, in ogni caso, che tu di cocktail te ne intendi. Mi pare di aver letto da qualche oparte che questo è anche il tuo lavoro...
Noto inoltre che ti sei informato a dovere per scrivere questo racconto: i meccanismi di sperimentazione sui farmaci da parte delle multinazionali, nonchè i tipi di droghe reperibili sul mercato e i loro effetti sono "narrati" nel testo in maniera ineccepibile. Complimenti, e non solo: devo dire che questo racconto si sta rivelando assolutamente istruttivo. Proprio oggi discutevo con un collega su cosa sia l'essenza del male, in che cosa lo possiamo identificare. Credo adesso di avere una risposta....

Recensore Master
14/11/17, ore 17:14
Cap. 1:

Ciao caro amico mio ^^
era un po' che mancavo dalle tue pagine, e ti ritrovo con questa storia che come al solito parte subito alla grande e ci porta in un mondo che ancora non avevamo esplorato attraverso le tue pagine: quello dell'alta finanza, mi correggo, quello degli squali dell'alta finanza. Si tratta di un tema non originale, esplorato da molti film e testi letterari, anche se in realtà NON esistono temi originali: esistono solo le storie, solo un'unica storia che incessantemente si ripete, quella del vivere umano. Ed esiste il taglio del tutto personale e nuovo che lo scrittore dà nel raccontare questa infinita storia di miserie, mete e cadute che è l'essere umano. Qui il tema in realtà potrebbe essere: cosa rimane dell'uomo quando si spoglia interamente di tutto ciò che non sia arroganza e calcolo? Qui mancano persino quelle pulsioni così profondamente umane che rendono in fondo dei conti 'uno di noi' persuno un serial killer, quello che dovrebbe essere 'il mostro' per eccellenza. Qui siamo proprio alla mostruosità vera, per giunta questo tipo di mostri non fa paura, non si gela il sangue a incontrarli all'angolo delle strade, eppure....
Bene, qui abbiamo il piccolo Billy, convinto che il ritegno sia per i perdenti, e due squali di lungo corso che lo attendono al varco, come coccodrilli che aspettano l'abbreviata degli gnu, per usare una tua espressione particolarmente azzeccata. Ho colto una citazione da "Full metal jacket" laddove si parla di Texas e tori, per il resto la storia è narrata in maniera brillante, non solo scorrevole ma con veri e propri colpi di genio (es. "l'imponente veicolo si allontanò, con un rumore non più forte delle fusa di un gatto"; "...probabilmente una procedura simile al sotterrare la preda di certi piccoli carnivori"; o ancora, quando si parla del mettere "un casotto di legno intorno alla buca del terreno che fungeva da cesso"). Tutte queste non sono solo espressioni ironiche che fanno sorridere, ma tratti del modo di pensare dei tuoi personaggi, del loro stile di vita, del loro rapportarsi agli altri. È questo che ti rende geniale....
Mi piacerebbe sapere qual è stato lo stimolo, lo spunto che ha fatto scaturire in te questa storia. Hai una fantasia e una creatività che veramente ti invidio, ovviamente parlo di un'invidia che sfocia e rasenta l'adorazione. ... Prima o poi ti arriverà una mia proposta di matrimonio!

Recensore Master
14/11/17, ore 10:58
Cap. 2:

Ciao caro^^
E rieccoci con la saga dei bastardi - o meglio, dei pescecani.
Trovo inquietante, ma anche inquietantemente realistico, il modo in cui questi figuri non si fanno scrupoli di nessun tipo per raggiungere i loro loschi scopi.
Temo (e in un certo senso spero, anche) che prima o poi impareranno a loro spese che giochi del genere sono molto pericolosi.
E così Billy si fa traviare dal capo, che lo convince ad assumere droghe pesanti e a concederglisi, senza il minimo scrupolo: lo sta usando, e si sta facendo usare a sua volta. Tutto così mortalmente semplice, no?
Questa frase riassume perfettamente il senso del loro rapporto:
"Io adesso bevo il tuo sperma, certo, ma tu un giorno mangerai la mia polvere. E mentre io butto giù un sorso di qualsiasi cosa e il sapore mi va via, voglio vedere te a farti andare via il sapore della sconfitta."
Strano modo di intendere vittoria e sconfitta...^^
Ecco: lui fa il gradasso, si sente forte, ma in realtà è un debole, che si trova costretto a scendere a compromessi pur di ottenere meri vantaggi materiali.
Poveraccio, mi fa quasi pena...^^

Dall'altra parte abbiamo Morton, altro personaggio spregiudicato, che si riassume con questa frase:
“Allora facciamo come l’altra volta: la mettiamo nell’approvvigionamento idrico di qualche posto sfigato, poi controlliamo quanti storpi vengono fuori da lì a un paio d’anni. Non nello stesso posto, altrimenti qualcuno potrebbe chiedersi perché nascono tutti quei rincoglioniti sempre negli stessi venti chilometri quadrati.”
Bel modo di fare sperimentazione sui farmaci, molto serio! Se penso che certe persone potrebbero esistere davvero, mi si accappona la pelle...

E infine c'è Webster, che trama in silenzio la sua vendetta.
Degli autentici pescecane loschi e spregiudicati, ma io sono curiosa di vedere come andrà avanti questa faccenda... (Anche se non prevedo nulla di buono^^)

Recensore Master
14/11/17, ore 10:17
Cap. 2:

Ciao a te, carissimo!

Dunque, continua il nostro viaggio nel mondo degli squali di città. Da una parte abbiamo il "buon" Webster, che non perde tempo con Billy-boy e decide che è arrivato il momento di fare sul serio. Il rapporto che si crea tra loro è ovviamente da raggelare il sangue, o meglio, lo sarebbe, se non fosse che entrambi sono quasi perfettamente consapevoli di quello che fanno e hanno biechi interessi l'uno sull'altro. Webster, possiamo capirlo che interessi ha. Billy, invece, è solo ambizioso. Ambizioso da far paura, tanto da abbassarsi a qualunque cosa pur di ottenere privilegi. Cosa che, scopriamo poi, è stata effettivamente la stessa trafila di Webster.
Dall'altra parte abbiamo il superpresidente della corporazione, Morton, alle prese con i problemi per la nuova sperimentazione (pericolosissima, ovviamente: c'era da aspettarselo d'altro canto) e tutto quello che ne consegue. Il nostro Webster è convinto che il vecchio Morton sia vecchio e non abbia carte da giocare: non c'è nessuno a suggerdergli ed è per questo che lui, quindi, potrà fare il colpaccio alla fine.

I giochi dei nostri protagonisti sono non pericolosi: di più. Ma sono anche perversamente interessanti. Come ho detto nel primo commento, si tratta di gente ambiziosa, abituata a scommettere con il diavolo in persona per ottenere ciò che vuole.
D'altro canto, nonostante si presagisca che il tutto possa finire male, non vedo l'ora di continuare a leggere!

_morgengabe

Recensore Master
09/11/17, ore 19:33
Cap. 1:

Eccomi qui... che dire, personaggi veramente ben costruiti, anche se li avrei uccisi tutti e tre. Hai descritto molto bene sia il giovanotto rampante che si sta sicuramente ficcando nei gaai, sia i più maturi capi che non si fanno nessun scrupolo, con nessuno e in nessuna situazione. La cosa triste è pensare che persone così ci sono veramente a capo di grandi multinazionali...
Come sempore riesci a scrivere benissimo anche in un contesto come questo, così diverso da quello che sto seguendo di tuo adesso: veramente bravissimo nel descrivere e inventare storie di ogni genere, come ti ho già detto hai un talento da vero Scrittore.

Bene, allora alla prossima, vedremo cosa accadrà al giovane "squaletto " texano.

MiciaSissi

Recensore Master
08/11/17, ore 14:06
Cap. 1:

Come ti dissi non andrei a lavorare in un posto come quello nemmeno per svuotare i cestini degli uffici e non solo perchè chissà cosa rischio di trovarci dentro invece che le solite cartacce! :)

L'idea di passare otto ore e passa di lavoro a guardarmi le spalle non mi arride, ma al mondo c'è gente che sarebbe disposta a dare un braccio (o parti meno nobili) pur di fare carriera e il giovinotto texano appena sbarcano a New York è proprio il tipo giusto.

Smanioso di mettersi in luce, di fregare i colleghi, di farsi vedere insensibile, incorruttibile e zelante dai suoi superiori.
DI certo la volontà e l'entusiasmo non gli mancano, ma temo che scoprirà a sue spese che non è tutto oro quello che luccica e che per salire di livello dovrà fare compromessi molto sporchi.

Il quesito è: spegnerà del tuto il pulsante empatia o ne conserverà un  po' per i momenti difficili? :3
 

Recensore Master
08/11/17, ore 13:00
Cap. 1:

Eccomi qui come promesso. Uh, ma cosa abbiamo qui? Abbiamo abbandonato Durnau - anche se per poco, spero - e la fumosa Londra del 1800 e siamo finiti nella Grande Mela contemporanea, tra gli shark più malvagi che si possano immaginare, bramosi di denaro e potere, che non vedono l'ora di metterselo tutti metaforicamente e non in quel posto a vicenda. Il punto è che non lo fanno nemmeno per piacere. La loro è pura brama e sete. Questo primo capitolo mi ha intrigato non poco: i personaggi sono cattivi al punto giusto, gente alla Wolf of Wall Street e Wall Street con Douglas, disposta a tutto pur di avere ciò che desidera ora e subito, gente che non concede seconde possibilità e mezzi termini. Non puoi empatizzare con loro, ma questio è giusto, ci sta.
C'è Morton, con i suoi Cliff... Chris notturni che lui prende per p.....nelle da quattro soldi, e non contento li svilisce. Webster, corrotto e tristo al punto di pretendere tutto ciò che può dal nuovo arrivato, Billy, disposto a tutto pur di avere un lavoro e un prestigio che, fino a qualche giorno prima, si poteva solo sognare con i lavoretti scarsi che faceva. Billy per ora non si tira certo indietro, e Webster crede di poter avere tutto solo con un semplice schiocco di dita.

In verità, e questo lo scopriamo da subito, attorno alla nostra azienda farmaceutica , il "centro" di questa storia, sorgono diversi problemi: primo fra tutti quello dei manifestanti che si portano dietro i loro carrelli di problemi e striscioni con bambini malati del Terzo Mondo.

Voglio proprio vedere dove gli intrighi di azienda porteranno tutti questi crudelissimi personaggi.
_morgengabe

Recensore Master
08/11/17, ore 09:30
Cap. 1:

Ciao carissimo, Che bel covo di vipere ci hai presentato! Uno più arrivista, egocentrico e furbetto dell'altro. Se non ho frainteso l'unica anima pia è il dipendente anziano che occupa l'ultimo piano di quelli che Webster si è riservato (ho poca memoria per i nomi, lo sai).
Dopo le prime righe pensavo che la "iena" del titolo fosse Billy invece Webster è una iena peggiore. Sono curiosa di proseguire e vedere a chi dei due ti riferisci, o se parli in generale di quella gente.

Spero tanto che alla fine di tutto il ragazzo metterà sale in zucca. Visto che è giovane c'è qualche speranza di rieducarlo e metterlo sulla retta via, o è nato stronzo e morirà tale?
Però in parte ha ragione: ad avercela una faccia tosta come la sua si ottiene molto di più, e molto più in fretta. Webster direbbe che ha ottimizzato gli sforzi? ^^
Perlomeno per quel primo mese, mentre tanti durante il lavoro facevano anche i fatti loro, lui ha lavorato sodo e senza distrazioni, finché sta nell'azienda pensa davvero unicamente all'azienda, in questo lo stimo seriamente. Anche se Billy non fosse un troione sotto mentite spoglie e il capo non fosse un eroinomane infoiato, per il momento - a parte forse la dipendente che ha incontrato per primo e la segretaria severa (dai, oggi abbi pietà che coi nomi non mi ci raccapezzo), è l'unico che anche in un ambiente sano e di gente veramente altruista meriterebbe di ricevere le attenzioni del capo.

Recensore Master
08/11/17, ore 04:26
Cap. 1:

Ciao!^^
Non mi aspettavo di imbattermi proprio adesso in una storia tua, sai?
E insomma, siccome sono una nottambula, piombo subito come un lanzichenecco di fronte alle porte aperte di una città già espugnata.
Prima un appunto: io ADORO la tua capacità di cambiare registro come se nulla fosse, con naturalezza, passando dal forbito al turpiloquio senza che il tuo scritto risulti un guazzabuglio cacofonico che starebbe bene solo stampato sulla carta igienica.
Venendo ai personaggi: un'adorabile e idilliaca combriccola di str...etti che non vedono l'ora di buttarselo in quel posto a vicenda.
Abbiamo il cocainomane, il fighetto palestrato che è disposto a mandare a putt... la sua dignità solo per conquistarsi il favore del capo, e ovviamente il capo che si fa fantasie a sfondo BDSM sul novellino.
Il tutto condito da quell'humor cinico e crudele che mi ha strappato una risata praticamente ogni una o due righe.
Non avevo mai letto qualcosa di tuo che trattasse di queste tematiche, e soprattutto, che fosse così realistico da sembrare quasi una storia di vita vissuta... ma tu dovresti già sapere che ciò che scrivi mi piace a prescindere.
Dunque, ti seguirò con piacere anche in questa nuova avventura...^^
Complimenti ancora, e alla prossima!^^
(Recensione modificata il 08/11/2017 - 04:32 am)

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