Quest’ultimo capitolo si divide in due metà distanti nel tempo, come una sorta di inizio e di fine che chiudono metaforicamente un cerchio. |
Ciao, |
Non puoi finire il capitolo così! *_____* |
Ciao! è sempre bello leggere le tue storie:) ricordo che quando appena mi sono iscritta su epf incontrai per caso la tua storia "stress" e me ne innamorai; ancora oggi la rileggo e mi viene sempre da ridere. |
Il punto di vista cambia, in questo capitolo, ed è quello di Lazuli/C18. I flashback si alternano al presente, in cui Lapis/C17 sembra essere sparito da parecchi giorni, e raccontano il passato fatto di solitudine ed espedienti vissuto dai due gemelli ancora bambini. Sottolineando il legame forte che si è creato tra loro nel tempo, finiscono per alimentare sapientemente il senso di angoscia che pervade la ragazza per la mancanza di notizie sul fratello. La sua inquietudine è qualcosa che resta velata da un comportamento in superficie calmo e concentrato, ma traspare in ogni dettaglio della narrazione. Ho trovato molto suggestiva, per esempio, la scena in cui comincia a piovere e, sotto uno scroscio improvviso, la piazza affollata in cui si trova Lazuli si svuota freneticamente mentre lei resta immobile continuando a scrutare le persone. |
Ciao! :) Ammetto che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più sull'avventura di Lapis, quando ha rubato il microchip e forse qualche riga di introspezione in più quando si ritrova con la sorella. Mi è piaciuta comunque molto l'ambientazione, il magazzino, mi ha ricordato un po' l'universo Mirai e, anche se descritto con poco, mi è parso comunque reale, ricordandomi anche le bande criminali giapponesi e altri fumetti come Akira. |
Come era prevedibile, Lapis non ha delle grosse difficoltà a rubare il prezioso chip, ma si diverte abbastanza da pensare di farsi pagare un salario più modesto di quello pattuito. Continuiamo a riconoscere pagina dopo pagina il giovane C17 che abbiamo visto in DB; annoiato e in cerca di adrenalina, e abbastanza egocentrico e sicuro di sé da mettere il suo personale divertimento davanti a tutto il resto (perfino alla sua prudenza, visto che non è uno che si fida degli altri molto facilmente). Il rapporto con la sorella viene fuori spontaneamente, tra i dettagli di un’ambientazione ancora una volta in rovina e fra le righe di un dialogo che lascia molto spazio al non detto e che suggerisce un bel po’ di macerie e vetri rotti anche nella vita e nel passato dei due ragazzi. Lazuli sembra quella più riflessiva e più concreta tra i due, ma quello che traspare da questo scambio di battute è soprattutto un legame profondo e intenso, in cui i due gemelli si appoggiano l’uno all’altra vicendevolmente e sembrano completarsi. Per questa volta Lapis si presenta da solo all’incontro col vecchio scienziato, ma quest’ultimo lo induce con abilità e furbizia a rivelargli qualcosa di personale, e riesce a gettare una nuova esca a cui il ragazzo sembra abboccare. |
Bellissimi questi due capitoli! Sei davvero brava a tenere alto l’interesse e la curiosità del lettore, che sorre ogni riga chiedendosi cosa sta per accadere, cosa accadrà. |
L’incontro tra i due gemelli e il dottor Gero non ha lasciato quest’ultimo indifferente. C’è una vitalità speciale in Lapis, nei suoi occhi glaciali, che colpisce il vecchio scienziato nel profondo e va sovrapponendosi nei suoi sogni ad altri occhi che invece la vita l’hanno perduta. Il ragazzo ha attirato il suo interesse al punto da diventare quasi un’ossessione. Così, continuando ad immedesimarci nel punto di vista del dottore, finiamo per cercare la sua vittima fra i vicoli malfamati, lo troviamo e lo seguiamo e possiamo conoscerlo meglio anche noi. Lapis è ancora un ragazzino - e per certi versi lo si nota chiaramente - ma è già un abile ladro. È agile, scaltro e abbastanza sfrontato, proprio come ce lo ricordiamo nella storia che conosciamo. Sembra in cerca di avventure e il dottor Gero pare proprio fare al caso suo. |
Il Dottor Gero striscia letteralmente fuori dal suo nascondiglio trascinandosi meccanicamente per le zone malfamate della città. Ha un suo progetto, che prevede attrezzature tecnologiche illegali e che non gli permette di uscire allo scoperto, ma per lui questo non è una grande ostacolo, perché la luce del sole lo mette a disagio forse più di quella zona d’ombra dove sta cercando una ragione per vivere. Nei suoi pensieri, finire preda di qualche criminale e lasciarci la vita lo spaventa, ma non tanto quanto la vita stessa; l’allegria e la vivacità dell’altra faccia di questa metropoli. Con queste premesse finisce per imbattersi per la prima volta in quelle che saranno le sue vittime più illustri ed è subito chiaro che, nel suo incontro ravvicinato con Lapis, tra i due non è quest’ultimo il più pericoloso, perché il vecchio scienziato non ha più nulla da perdere. I due ragazzi sembrano già finiti nella tela di ragno di un essere malvagio prima ancora che persino lui stesso se ne renda conto. Grazie all’atmosfera cupa del capitolo e alle descrizioni minuziose degli ambienti, dei gesti e delle espressioni dei personaggi, quel tentativo poco riuscito del giovane rapinatore di giustificarsi un momento di debolezza con sua sorella, a noi spettatori che conosciamo una parte della storia appare come un gesto che rivela molto sul futuro C17 (e probabilmente anche su sua sorella), ma anche come un gesto che sarà loro fatale. |
Ciao! Mi fiondo ogni volta che vedo una tua nuova storia! xD |
Questa fic mi ha incuriosito molto.... la scelta di adottate il punto di vista del dottor gelo é senz'altro originale.....inoltre la storia del dottor gelo,c16 e c17 è c18 non é mai stata approfondita molto quindi é interessante leggere una fan fiction che lo faccia.....attendo con ansia il prossimo capitolo |
Solo chi conosce alla perfezione Dragon Ball e lo ama al punto da riuscire ad addentrarsi con disinvoltura in ogni risvolto della trama e storia personale di ogni singolo personaggio poteva decidere di scrivere una storia simile e abbracciare un simile punto di vista. |