Recensioni per
Frattaglie
di Francine

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/08/18, ore 22:25

Cercare "le parole giuste nelle tasche dei pantaloni" è un'espressione bellissima, e dà un'idea precisissima, nella sua allusività. Ché quando cerchiamo quella monetina che crediamo d'avere, nelle tasche dei pantaloni, ci troviamo puntualmente sotto le dita lanugine, scontrini tanto accartocciati che sfidano l'incomprimibilità dei solidi, finanche gli occasionali talismani dimenticati in un mare di fazzolettini usati... (sì, le mie tasche sono un museo degli orrori) E, forse, alla fine della fiera, le parole giuste non si possono trovare.

È una scena che colpisce forte (in linea con la drammatica scazzotata) di per sé, ma la ripresa dello "sta' zitto!" di hades-sanctuariana (brrrrr) memoria rende il tutto più gustoso. Sì, l'AU fatto bene è possibile, ed è così.

Recensore Veterano
10/08/18, ore 16:24

Mi piace immensamente la scelta che hai fatto di raccontare un momento tragico e d'azione a posteriori, in un tramonto, come una rievocazione dei fatti: dà una connotazione emotiva al tutto e lo fa affondare tra le costole, dritto dritto al cuore, come un paletto di frassino di venticinque centimetri. Sì, sì, sì. Non solo avvincente, ma bello, bello.

Noticina:
Nella prima riga, Death Mask dovrebbe essere "Athena IV", invece che "Athena VI".

Recensore Veterano
09/08/18, ore 22:54

Che dirti? L'interazione tra i due fratelli è godibilissima, è fresca, è ricca, ha la voce giusta. Potrei partirmene con un volo pindarico sulla filosofia dell'AU (still in fieri, ma del resto non lo è tutta la filosofia? sorvoliamo, va'), ma il succo resta quello: la voce, il tono, quello che rende i personaggi riconoscibili anche in un contesto completamente diverso da quello noto (per dirla in modo medievale: anche se i loro accidenti estrinseci sono cambiati), deve essere riconoscibile; solo così si salva l'identità controfattuale. Qui le voci sono riconoscibilissime.

Una nota a margine:
Io forse metterei la "fede" ("quella colla effe maiuscola") con la effe maiuscola; ma io passo le mie giornate a pensare a cose come "questa frase è falsa", quindi ho l'hardware e il software del cervellino che inevitabilmente vanno in tilt per le cose più a caso – e, dunque, faccio pochissimo testo.

Recensore Veterano
09/08/18, ore 22:29

Ok – indovina chi ha quagliato un sacco, ma proprio un sacco oggi? E anche oggi si lavora domani. Comunque. Eccoci.
Io avrei voluto lasciarti un commento articolato e decente. Poi ho letto "Shaka". Shaka che dice le cose – una tantum! Shaka che è Shaka. Shaka col nome in codice. Shaka...
Ti voglio bene.

Recensore Veterano

I gabbiani sono cattivi e terrificanti, lo sappiamo. E se guardi un gabbiano negli occhi, non devi essere proprio un pezzo di pane manco tu – il gabbiano è il nuovo abisso nietzschiano, sia messo agli atti.

Saranno i celebri antecedenti letterari, ma di solito per una storia di vampiri si aspetterebbe le nebbie della pallida Albione, o la pesantezza del gotico mitteleuropeo. E invece no, qui è la Città Eterna, col Tevere che la taglia, quasi pigro. E ci sta di un bene, ma di un bene!

Recensore Master
31/03/18, ore 16:18

Sì, ci sta. Che sia Marin a dare la pace ad Aiolia, intendo. Per un attimo, all'inizio del capitolo, pensavo che fosse una vampira pure lei, e che fosse venuta a punire Aiolia per aver tradito i suoi simili. Invece il fatto che lei sia mossa dalla vendetta per la perdita di Shura la rende molto più interessante. Sono due figure speculari, Marin e Aiolia. Entrambi hanno perso qualcosa di importante, ma solo Aiolia non ha altro da perdere. Marin ha ancora la vendetta. E la vita. E' dolce, malinconico e tragico questo epilogo. Sarà pure stato un divertissement, ma questa storia l'hai affrontata con la serietà che ti contraddistingue. Non poteva che uscirne un lavoro ben fatto, sebbene così diverso da ciò a cui mi hai abituato. Inutile farti i complimenti, quelli sono il sotto traccia di ogni mio commento. Cercherò di venire a trovarti più spesso perché sei sempre fonte di ispirazione. E me ne serve parecchia visto che la mia storia è arenata peggio della Costa Concordia!
Un abbraccio e alla prossima!
S.

Recensore Master
31/03/18, ore 15:58

Eccola qui, Marin. Ancora una volta mi hai spiazzato. Mi aspettavo un incontro di natura ben diversa, ma in fondo va bene così. E poi non è mica detta l'ultima. Manca ancora un capitolo. A questo punto volo a vedere cosa succede!
PS: Shaina l'ho sempre reputata un po' il mio alter ego. Vederla organizzare eventi (che poi è il mio mestiere, anche se io mi occupo di comunicazione scientifica!) mi ha fatto saltare sulla sedia. eheh
A prestissimo (letteralmente)

Recensore Master
31/03/18, ore 15:51

Oh, finalmente! Aiolia si libera a forza di revolverate dell'ingombrante onnipresenza del fratello, che da vivo e da morto lo aveva sempre manovrato come un burattino. Freud avrebbe da analizzare a lungo le varie azioni penetrative (in forma di proiettili, stiletti o altro) con le quali Aiolia riesce a dare sfoggio di virile ribellione. La sua natura umana non è sparita. Si è sublimata nella vendetta. E adesso che farà il non-morto senza più un ovile a cui tornare (perfino Saori ha fatto una magra fine) e senza una guida da seguire?

Recensore Master
31/03/18, ore 11:40

Mia cara, sto scoprendo un lato di te come autrice che davvero non mi aspettavo. Abituata com'ero a storie più introspettive e mai cuente (perlomeno quelle che ho letto finora), trovarti in questo abito fra l'horror e il noir mi stupisce davvero molto. Lasciati dire che sei molto efficace! Sto leggendo il tuo lavoro come se fosse un originale, perché in fondo in un AU come questo restano solo i nomi e poco altro a collegare la storia all'universo di Saint Seiya. Ne sta venendo fuori qualcosa di pregevole. Aiola continua il suo apprendistato, per così dire, sotto lo sguardo attento e con la guida sordida di un Aiolos sempre più irriconoscibile. E' interessante che la vittima prescelta abbia le sembianze di Seiya. E' l'omicidio rituale di quell'ultimo barlume di amicizia e buoni sentimenti che Seiya incarna. Mi è piaciuta anche la vena sensuale di questa iniziazione. Tutto si consuma sul limite sottile fra orgasmo e morte (un tema ben indagato anche nel Dracula di Bram Stoker), con il desiderio del possesso carnale che sfocia nella brama del sangue, e una morte tutto sommato pietosa che coglie la vittima nell'apice del piacere.
Il perché sia proprio Roma il teatro di questi avvenimenti ancora non me lo spiego. CI deve essere una ragione. Lo scoprirò.
PS: visto che mi sono già sbilanciata in vaticini sul seguito della storia, sappi che scommetto su un finale devastante con Marin. *si frega le mani*
A presto!
S.

Recensore Master
31/03/18, ore 10:43

Ecco, il dramma è compiuto. Aiolia assaggia il sangue, e la sua nuova natura gli esplode dentro. E' ironico, e interessante, che sia proprio Aiolos a condurre il fratello lungo il percorso della perdizione. Lui, che nel manga è il Mentore con la M maiuscola, prodigo di insegnamenti e buoni sentimenti come un prete, qui è il cattivo esempio. Non si può dire che non abbia le sue ragioni. In fondo ora è altro, e non pensa più da umano. Cerca di difendersi, e per questo fa fuori uno a uno i suoi antichi compagni. Come definirli tali, del resto, se hanno cercato di infilzarlo come un palo? Il limite fra bene e male è sfumato e dipende solo dal punto di vista. L'ho sempre creduto e l'ho sempre rappresentato nei miei lavori. Qui il concetto diventa pulp, ma la sostanza è la stessa. E così Aiolia va in crisi insieme alle sue certezze (il Bene, l'Amicizia), che diventano quasi patetiche a confronti con i fatti.
Un abbraccio
S.

Recensore Master
30/03/18, ore 21:27

Ti dirò, tra tutte le cose legate ai vampiri, specchi, corsi d'acqua, croci, sole ... il Fammi Entrare è quello che adoro di più. Il fatto che in un certo senso il vampiro abbia bisogno del permesso per entrare in quella che fu casa sua. È quasi un implorazione, un ponte tra la morte e la vita. Con Aiolia ha vinto facile. Me lo immagino Kanon al posto di Aiolia. Prima gli avrebbe conficcato un paletto nel cuore e poi vedendo che non finiva in cenere avrebbe detto "Ah, ma allora avevi ragione! Pace fratello, ti ho voluto bene. Forse."

Recensore Master
30/03/18, ore 21:18

Il titolo è una citazione Zarrilliana ;-)
Capitolo dove il testosterone va a mille. Noi donne ci saremmo sedute, avremmo pianto insieme, parlato per ore ore. Gli uomini di un tempo invece parlavano con i pugni e si capivano parecchio bene. Oggi, non ne sono tanto sicura. Probabilmente, si tirerebbero un vasetto di crema idratante...
Rabbrividisco nell'immaginare cotale scena. 

Eh, Aiolia, in un modo o nell'altro vivo non lo rivedrai.
Comunque volevo dire che è la prima volta che vedo i Saint cimentarsi con l'horror; una ventata di novità. ^^
La storia la leggo volentieri e perdonami se ho fatto passare troppo tempo dalla prima recensione. Inutile che ti scriva che a me piace come scrivi e per questo che ti leggo. Comunque, ne approfitto, ti ricordi vero che hai una long fiction da finire, introdotta da un passo meraviglioso della Voluspà?! Sono in arretrato di uno o due capitoli, ma ... il resto?

 

Recensore Master
30/03/18, ore 21:10

Ecco, lo sapevo.
Aiolios ce l'ha scritto in fronte "morirò giovane!" 
Non importa in quali AU sarà inserito, il karma vede e provvede.
A me piacciono molto le storie sui vampiri. Non so se l'hai visto, ma una delle migliori storie sui vampiri è Shiki, perché la prende più dal lato del cuore, che dello splatter. Il cuore, il legame tra le persone, è anche centrale in The Strain (sebbene lì sembra che nessuno abbia mai visto un film su vampiri) più del sangue che scorre, più dei denti aguzzi. E' proprio quel legame tra amore e morte insito nel mito vampiresco. Non so come evolverà la storia, ma sappi che a me va bene tutto. Che Aiolios sia vivo, morto o vampirizzato! 
Spero anche di vedere in azione Hades III e Hades VI (ho subito pensato a Radamantys e a Valentine) sebbene forse Radha sia più da Hades I. Poseidon I è Kanon, no?!

Recensore Master
30/03/18, ore 21:08

Eh sì, la parola detta ha il potere di rendere reale il pensiero, che nel momento in cui dici una cosa, quella cosa non te la puoi più riprendere ed è peggio delle cose scritte, perché come fai a strappare un suono?
Nome in codice Athena VI! Oddio, sappi che sto immaginando i Saint in versione spionaggio da guerra fredda con tanto di alfabeto Morse, "Roger" e "Passo e chiudo".
Non so se ho inteso bene, ma da quello che ho capito il tuo AU è un'ambientazione militare, senza poteri Saint, dove i Saint sono una sorta di corpo speciale. 


 

Recensore Master
18/03/18, ore 16:16

Mi stai spiazzando. Cerchiamo di ricapitolare. Nel capitolo precedente Aiolos, il Santo caduto (che ottimo ribaltamento, peraltro!) azzanna l'amato fratello per sedare la sua sete. Qualcosa però va storto, perché qui ritroviamo un Aiolia nel pieno delle sue facoltà, e sopratutto incazzato come un drago che non vede l'ora di far fuori l'amato fratellone (e anche questo è un ribaltamento di prospettiva molto interessante, quasi catartico). Delle due l'una: o Aiolos ha deciso di non andare fino in fondo, preso da chissà quale senso di colpa, e si è ritratto prima che Aiolia subisse i danni irreparabili del suo morso, oppure qualcuno (Shura?) è intervenuto appena in tempo per interrompere il pasto del fu Sagittario, salvando Aiolia da trasformazione certa. Quale che sia la verità, Aiolia sembra stare a metà fra i due mondi, e sfrutta questa sua ambiguità per mietere vittime fra i vampiri.
Non c'è nulla di scontato in questa fanfic. Sarà pure nata per diletto, ma da fantasiosa autrice quale tu sei stai riuscendo a ricamare una trama niente male da un semplice prompt. Bravissima!