Recensioni per
Messinscena
di ChiaFreebatch

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/05/18, ore 07:42

Ciao! Sono felice che Mycroft si sia ripreso in fretta!! Se l'è vista proprio brutta!! Lui e Greg sono troppo carini insieme!! Mi fanno tanta tenerezza!!
Finalmente John ha ammesso con Lestrade di essere innamorato di Sherlock! Non credevo a quello che stavo leggendo! 😉 Non ripete più in continuazione " non siamo una coppia, io non sono gay", direi che è un bel passo avanti per lui!
Spero tanto che Sherlock lo abbia sentito e che abbia solo deciso di rimandare la questione ad un momento migliore!!
Sai che sono scioccata pure io? Cosa diavolo ci faceva quel filamento di canapa nella macchina di Anderson? Ci rendiamo conto? Anderson!!
Nemmeno io credo troppo nelle coincidenze, proprio come Sherlock!!
Non ci sto capendo più niente!!
Comunque ho la sensazione che abbiamo già incontrato il serial killer, solo che non sappiamo ancora che si tratta di lui!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!! Stai facendo un ottimo lavoro!!
A presto, spero!! 😊

Recensore Veterano
16/05/18, ore 00:40

Ciao Antea giustificata, gli altri due... collaboratori? Quanto è dolce il tuo Greg? Smettila con i tic di John , che si deve concentrare su un solo obiettivo, quello con cui divide la casa e con cui si dovrebbe decidere a convivere (biblicamente parlamdo) Dottor Patrick Dempsey? Ok, passi la citazione, ma Anderson? ANDERSON? Quello che, se apre bocca, abbassa il Q.I. del quartiere? Non farai sul serio! 😉😅 Non farci caso Sono appena tornata dal cinema, ho visto Infinity War. Devo riallineare le sinapsi A presto

Recensore Master
15/05/18, ore 21:23

Buona sera cara^^
Eccomi! Spero almeno per questa volta puntuale a recensire e non in ritardo come al solito. Ma che fai mi prendi in giro? Come fine capitolo? Oh ma non scherziamo! Vengo a casa tua, ti frego il pc e leggo immediatamente il proseguimento (sempre se c'è già scritto qualcosa). Posso fare una piccola considerazione? Secondo me Sherlock all'ospedale ha sentito la conversazione tra Greg e John, solo che fa finta di nulla perché non sa che fare. Comunque sappi, che come gli altri cap, sto amando come stai gestendo il rapporto amore/amicizia tra i 4. Questa ff mi piace ogni gg di più!
Buona serata Chiaratta

Recensore Junior
12/05/18, ore 01:23

Ho aspettato fino all'ultimo capitolo per leggere questa tua nuova opera. Sapevo che se avessi letto capitolo per capitolo non sarei arrivata in fondo, non per stanchezza o noia ma per la troppa emozione. È avvincente come la più classica delle crime stories, un gioiello alla Conan Doyle! L'intreccio, gli indizi, il viaggio allucinante nella mente del serial killer...fino al terrore puro, l'orrore di vedere Mycroft diventare un grottesco burattino nelle mani di quel pazzo. Mi hai fatto vivere ogni dettaglio, ogni pensiero, ogni emozione dei protagonisti. Il tutto permeato dalla dolcezza della relazione tra Myc e Greg e il palpito costante del veder nascere quella tra John e Sherlock. Insomma: un capolavoro. Non che la cosa mi meravigli, ma ogni volta superi te stessa, quindi sì, un po' di meraviglia c'è. Grazie per questo nuovo dono. ❤️

Recensore Veterano
29/04/18, ore 16:26

Ciao
Capitolo bellissimo!
La prima parte da sola, valeva l'attesa!
La consapevolezza sta prendendo forma: John ha salutato Mary, che non può dimenticare, ma per cui sa di non dover più soffrire, e ha mosso un primo, piccolo passo,verso la possibilità, verso una nuova e meritata felicità. Sherlock è così carino, timido e felice per i nuovi sviluppi. Mi piace soprattutto la serenità con cui, senza fretta, prendendosi il loro tempo, si avvicinano l'uno all'altro.  Quello del concerto è praticamente un'appuntamento, no?
Poi, mentre mi fai sorridere all'idea di un uomo, anzi due uomini decisamene aduti che ricordano e festeggiano un anniversario (che ci vuoi fare, sono sposata!) sganci la bomba?
E che bomba!
Come sai fare benissimo, ci offri una nuova parte del caso: tremenda, spaventosa, al punto da mandare off-line anche Sherlock. Che fa finta, come tutti sospettiamo da sempre, di non essere affezionato al fratello maggiore mentre John si dimostra una volta di più il suo "portatore di luce", la sua forza e, why not? il suo paladino, spiegando ad Anderson come si vive. FANTASTICO!
Ora le cose serie: Anthea era andata a cercare il caricabatterie del cellulare? Come ci è arrivato il killer da Mycroft? Come l'ha portato via? Sarebbe interessante saperlo ma ... Holmes senior cosa racconterà di lui?
La tosse? il buon dottore sarà decisivo come al solito, vero?
A presto
C.
 

Recensore Master
28/04/18, ore 16:41

La prima impressione che mi ha lasciato la lettura di questo capitolo è stata la convinzione di trovarmi di fronte a quello migliore, fino ad ora della tua long, anzi, mi allargo a sentenziare che sia uno dei pezzi migliori che tu abbia scritto, almeno di quelli che ho potuto conoscere ed apprezzare. Davvero, tanto intenso è stato il turbinio di emozioni che mi ha lasciato.
Anche gli altri hanno tutti i pregi, sia dello stile personale ed avvincente e della caratterizzazione dei personaggi che non tradisce mai la connotazione IC, ma questo, secondo me, li ha superati.
Infatti, agli elementi che ho appena elencato, se n’è aggiunto un altro che non era ancora emerso e cioè una tensione emotiva molto intensa che mi ha reso così partecipe del clima di sospensione e di paura, che si è diffuso dopo la visione del terribile video, tanto da farmi quasi “vedere” concretamente i gesti dei personaggi coinvolti e percepire i loro stati d’animo.
Greg, Sh e John sono stati da te rappresentati ognuno mediante uno zoom che ne ha messo in primo piano, alternando ovviamente i soggetti, le espressioni, le parole, i silenzi più significativi di un discorso, gli sguardi.
Tutti e tre perfettamente ripresi nella loro dimensione IC, arricchita da altre sfumature, non presenti nelle Stagioni BBC, che derivano dal contesto della storia, ad esempio il legame tra Greg e Mycroft, indubbiamente però coerenti con quanto sappiamo di loro.
Quello che qui ho trovato più “illuminato” dai riflettori del tuo raccontare è, per me, John, fantastico nella sua aperta umanità, franchezza e nell’ormai palese influsso benefico su Sh.
Caratterizzi il suo arrivo al reparto della scientifica di Scotland Yard,
infatti, con termini che si riferiscono alla vitalità, all’energia, alla decisione, all’efficienza, a ciò che prova per Sh e a quanto lo conosca (“…passo veloce…Espirò con forza…a grandi falcate…afferrò con forza…le mani…decise…Ruvidi e caldi…annuì deciso…”ecc…). Ne hai dipinto proprio un ritratto che mi ha lasciato davvero aggrappata alla lettura per centellinarne l’effetto magnetico che stavo subendo. Ho ritrovato il John delle prime due Stagioni, solare ed estroverso, umanissimo ed in grado di scendere nel mistero del cuore di Sh per catturarne la fiducia.
Accanto a lui, si agita, gigantesco nella sua angoscia, un Greg davvero credibile, arrabbiato e penosamente prigioniero della sua disperazione. Un quadro davvero intenso e commovente quello in cui lo ritrai con il corpo di Mycroft tra le braccia e “La testa argentea china” su quello che rischiava di diventare il cadavere del suo compagno.
Greg, un uomo che, certamente, sia per l’età non più acerba sia per la sua lunga carriera di poliziotto, ne ha viste di tutti i colori, ha dovuto guardare scene del crimine terrificanti per la loro efferata crudeltà, ora si trova, sconfitto e spossato, a stringere, quasi maternamente, il corpo di chi teme di perdere per sempre. E qui fai intervenire ancora John, forte e sicuro, che gli comunica, dopo aver tastato senza esitazioni, il polso di Mycroft, che non tutto è perduto.
Sh è ritratto attraverso la limpidezza dei suoi occhi, l’eleganza dei suoi gesti e dei suoi movimenti ma, soprattutto, attraverso l’effetto rivitalizzante che la presenza solare e senza ombre di John ha su di lui (“…si levò in piedi…”). Impareggiabile, ma non è l’unica, la scena in cui Watson, dopo essersi accertato che il maggiore degli Holmes non è morto, si stacca dalla coppia e pensa subito a come possa sentirsi Sh. E l’abbraccio che hai descritto, seguito da un’umanissima reazione di quest’ultimo, mi ha commosso sinceramente.
Se qualcosa riesce a smuovere un’emozione, sia pur passeggera, in un lettore che, come me, ne ha viste tante e di tutti i tipi, significa che, chi l’ha scritta, ha la chiave per entrare nel cuore degli altri, servendosi della verosimiglianza e del rispetto per quelli che sono gli atteggiamenti umani, senza sentimentalismi inutili e vuoti.
Mi sono occupata, in queste mie osservazioni, quasi del tutto della seconda parte del capitolo, quella più drammatica, ma non voglio dimenticare come racconti tutta la costruzione psicologica e sentimentale che ruota intorno alla fede di John: hai fatto volteggiare, intorno a quel semplice cerchietto d’oro, tutti i sensi di colpa di John, il suo trascorso dolore per essere stato lasciato “indietro” da Holmes nel progetto di sbaragliare Moriarty, i dubbi e l’attesa di Sh, il suo disperato amore per il suo “coinquilino” ed il timore di entrambi di non essere all’altezza dell’altro.
Da mettere in evidenza anche la preziosità dell’allestimento caravaggesco, con l’eleganza della mano di Mycroft che subito, dagli occhi atterriti di Greg, viene riconosciuta.
Chiudo con delle osservazioni sul tuo stile, già gustato a proposito delle scoperte delle precedenti scene del crimine del serial killer “caravaggesco”: le frasi riducono la loro lunghezza, si fanno serrate e scorrono convulsamente, senza troppi aggettivi e arricchimenti lessicali. Ottima strategia per trasmettere, in modo efficace, l’angoscia e l’ansia che devono incorniciare dei contesti in cui non c’è spazio per la tranquillità o la tenerezza.
Prova superba, questa. Sinceramente.

Recensore Master
27/04/18, ore 23:17

Ciao! Mamma mia, che ansia! Ho trattenuto il fiato dall'inizio alla fine!! Ho bisogno di ossigeno!!! Mi chiedo come abbia fatto il serial killer a catturare niente di meno che mister Governo Inglese! Sapevo che fosse furbo, ma devo ammettere che questa volta ha superato se stesso! Finalmente Sherlock si è lasciato un po' andare e ha mostrato ai suoi amici il suo lato più umano.. mi spiace solo che sia accaduto in un momento così brutto!
Spero che Mycroft si riprenda presto e che possa aiutare Greg, Sherlock e John a catturare il serial killer!! Ti confesso che per un attimo ho temuto il peggio! Credevo che fosse morto!! Non farlo morire in ospedale, mi raccomando! :)
Questa storia mi prende sempre di più.. Complimenti davvero!!
Al prossimo capitolo!!! :)))))))))))

Recensore Master
27/04/18, ore 21:59

Ciao, mi ero detta che avrei potuto aspettare domani mattina per lasciarti la recensione ma non ce la faccio e quindi te la lascio adesso, a caldo. Questo capitolo... credo sia la cosa tua più bella che abbia mai letto. Dico davvero. Mi è piaciuto tutto, anche se ci hai fatto soffrire (rischiando la vita tu stessa, perché se facevi del male a Mycroft... zac! XD). Però cavolo, è stato straordinario. E ti farò una confessione, una delle mie puntate di Sherlock preferite è "The Great Game" (l'altra è "The Lying Detective") le amo per motivi differenti, ma The Great Game la adoro per la tensione che è stata capace di generare. Quella forza che ti tiene attaccata alla sedia e che non ti fa staccare gli occhi dallo schermo. Qui ho provato le stesse sensazioni. In più c'è l'attaccamento emotivo verso Mycroft e il coinvolgimento emozionale dei personaggi (Sherlock, Greg e John) col rapimento e che amplificano le sensazioni del lettore. Insomma, un capitolo stupendo.

Avevo capito, da un tuo post su Facebook, che ci sarebbe stato un altro omicidio in questo capitolo. Naturalmente è sempre difficile prevedere le modalità, ma con i seriali si pensa sempre che siano gli stessi. Perché i seriali sono assassini particolari che seguono un loro schema mentale. Ovviamente ci sono le eccezioni. E torno a citarti Hannibal, perché lui era un assassino seriale, ma cambiava sempre modalità d'esecuzione. Qui non è molto diverso, ora cambia le carte in tavola. Fa specie sapere che Mycroft si sia fatto prendere così, però dall'altra parte penso che questo potrebbe aiutare a capire diverse cose dell'assassino. Forse è vero ciò che diceva Sherlock in uno dei primi capitoli ovvero che è un seriale inesperto e impacciato. Perché un uomo come Mycroft potrebbe aver capito diverse cose già da come è stato rapito. Comunque ora non voglio parlare di questo, ma dei sentimenti che sono il collante che tiene unito il capitolo.

La prima parte vede un passaggio che personalmente aspettavo e che ritengo fondamentale ovvero l'addio a Mary, simbolico, fatto attraverso la fede nuziale riposta. Significativo il fatto che venga messa via dove John tiene le mostrine, assieme al passato. Un passato che c'è e che conta, che resta doloroso, ma che è passato. John è deciso ad andare avanti e a farlo con Sherlock. Non esce con altre donne, ma anzi vuole uscire con Sherlock, addirittura chiedendogli di andare a un concerto di musica classica. Sherlock dovrebbe aver capito già da questo, ovviamente non ci arriva. Ma perché ha paura di illudersi alla fine, e a farlo capire c'è il suo aver capito cosa stava andando a fare John al piano di sopra, ma l'aver comunque paura a guardare in bagno per controllare cosa ne stava facendo della fede. Insomma, è un bambinone fatto e finito. La seconda parte invece è turbine di emozioni. Tra la paura per Mycroft, il vedere Greg sconvolto e Sherlock ancora più sconvolto (al punto da chiamare Lestrade col proprio nome), ma soprattutto il vedere uniti John e Sherlock... è stato molto intenso e alla fine ho gioito per Mycroft, ma anche per quel bacio sulla tempia e per l'abbraccio, molto dolce. Così come lo è Sherlock che riesce a piangere tra le braccia di John. Insomma, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.

Koa

Recensore Master
27/04/18, ore 21:51

Buona sera^^
Tu mi farai morire! Oltre alla snervante attesa, questo capitolo è stato sudatissimo, non solo per te che l'hai scritto, ma anche per me nel leggerlo.
Parto con ordine, il "ciao Mary" mi ha fatto sussultare. Finalmente! Finalmente John sta reagendo. <3
Poi questa cosa che la vittima sia Myc mi ha sconvolta. E' anche per me uno dei pg preferiti e stavo soffrendo assieme a Greg. Sherlock così shockato e Lestrade così impanicato mi hanno davvero toccato. Fortuna che John ha i nervi saldi. Sto amando davvero molto come stanno evolvendo i pg e le loro relazioni, sia quelle amorose, che quelle di amicizia. Bello bello l'amore fraterno tra i due Holmes che viene fuori. Per quanto riguarda la scelta del quadro complimenti, bellissima opera e adattissimo come simbolismo.
Ancora complimenti, questa ff sta diventando davvero un capolavoro. Non farci aspettare troppo per il prox capitolo, potrei morire prima alla curiosità.
Buona serata^^
Béa

Recensore Master
27/04/18, ore 21:16

MA GIOIA MIA QUANDO SEI RIUSCITA A SCRIVEREEEEE STE SORPRESONEEEEEE!!!!!
OK OK mi do una calmata... ispira ed espira Ele che Chiaretta non può sclerare leggendo i tuoi scleri.
Bene sono pronta.

- No, ok parliamo di quanto sono belli John e Sherlock, di quanto sono adorabilmente teneri mentre organizzano il loro "appuntamento". Cioè la perfezione!
Senza contare di quando John dice che forse non gli interessa più uscire tutte le donne dello stato e a Sherlock sta per venire una sincope.
E quando Sherlock vede la fede sulla mensola del bagno? E soprattutto quando si accorge John di averla lasciata lì? E di quando decide che è venuto il momento di dire addio a Mary e andare avanti? (ALLELUIAAAAA) E soprattutto...vogliamo parlare del sorriso di Sherlock quando si rende conto che John sta andando avanti??? (No ma io poco sclero eh...poco poco)

-La scena dopo poi... Dio quanto mi hai fatto soffrire. Il modo in cui Greg si senta felice, come fosse il giorno perfetto e poi...dopo pochi secondi diventa il suo incubo.
Senza poi contare il modo di reagire di Sherlock. Io l'ho sempre immaginato così a reagire a qualche attacco a lui. Se toccassero John non oso neanche immaginare a quello che potrebbe accadere ma lo trovo veramente realistico reagire così per... tu sai chi (dai nella recensione non posso proprio spoilerare il mondo XD)
Amo tantissimo il modo in cui usi John in questa storia, il fatto che riesca a far reagire Sherlock, a risvegliarlo dal torpore e a farlo reagire.

“Sherlock!” La prese si fece ancor più salda, un piccolo scossone “ Non dire cazzate, non dire cazzate, ti ho visto risolvere casi impossibili, casi per cui tutto il reparto di Scotland Yard avrebbe gettato la spugna , casi per cui sei finito in prima pagina sui giornali. Non sono parole tue quelle che ho appena sentito, non sono parole di Sherlock Holmes, l’unico cazzo di consulente investigativo al mondo! Quindi spannati il cervello e reagisci, ci siamo capiti?”
I palmi di John erano ruvidi contro la sua pelle perfetta. Ruvidi e caldi.
Holmes inspirò profondamente e cercò in quelle iridi blu la conferma alle parole appena udite.
Watson annuì deciso. Quel modo di annuire tipico di John, ferreo, militaresco, che non ammetteva repliche. Che dava e che accettava solo conferme.
“Sì John” Chiuse un istante gli occhi.
Il dottore inspirò profondamente ed ebbe l’istinto di posargli un bacio sulla fronte ma si trattenne. Si limitò ad abbandonare la presa su quel viso tanto bello regalando all’amico una doppia carezza. -> non potevo non metterla sta parte, sto in brodo di giuggiole!

E il modo in cui riesce a trovare indizi importanti, rimanendo comunque John. OHHHH SE ADOROH!

“Potrebbe essere la sirena di un traghetto” Si morse il labbro inferiore.
Gli occhi acquamarina e quelli nocciola si spalancarono all’unisono.
“Cazzo sì!! Sì!! E’ proprio quella! Come cazzo ho fatto a non arrivarci!” Rise Greg.
“Perché tu non sei John” Replicò Sherlock.
L’intento del consulente era quello di utilizzare un tono ironico.
Errore.
Ne uscì una nota carezzevole e decisamente poco piccata.
Il risultato fu quello di un chiaro complimento al dottore più che una critica a Lestrade.
Watson scosse il capo sorridendo mentre Greg si alzò in piedi gesticolando. -> Ho detto ADOROH? NON BASTA CHIA NON BASTA, NON RENDE MINIMAMENTE L'IDEA!

- John si fermò di fronte ad Anderson.
Le mani dietro la schiena, un sorrisetto sul volto.
La gelida calma del dottore e l’occhiata blu che lo trafisse , fecero rabbrividire il poliziotto.
“Io ti suggerirei di preparare la tua valigia per i rilievi e di venire con noi, sono piuttosto convinto che lo troveremo”
“Non prendo ordini da te dottore, men che meno se si tratta di cercare il fratello del tuo amato freak”
“Sei un fottuto poliziotto Anderson muovi il culo e vieni con noi” Sibilò “ Non me ne frega un cazzo se Mycroft ti sta più o meno simpatico e…”
Si avvicinò di un passo, il suo torace sfiorò quello del poliziotto.
“E ?” L’altro lo provocò.
John afferrò con forza il bavero del camice bianco.
“Smettila di chiamarlo freak, sono anni che sopporto questa stronzata e adesso sono stanco. Smettila o giuro su Dio che a costo di finire in galera per violenza a pubblico ufficiale ti spacco il naso” Sibilò “ E’ una giornata orrenda, Mycroft rischia la vita e tu te ne stai qui ad insultare per l’ennesima volta Sherlock senza preoccuparti di fare il tuo dovere di poliziotto”
“Dottor Watson” L’agente Serkis li raggiunse concitato.
John sussultò scostandosi con uno scatto.
“Sì?”
“Le prime volanti sono partite dottore , Sherlock e l’ispettore Lestrade sono andati e mi chiedevo se lei volesse venire con me”
“Arrivo”
Watson gettò un’occhiata in tralice ad Anderson che ricambiò in egual misura.
“Tu Phil?” Andy estrasse le chiavi di tasca.
“Preparo l’attrezzatura e arrivo “ Borbottò voltandosi. -> OK io non voglio spoilerare...ma cazzo Chia tu lo fai apposta a scrivere ste cose... La mia cotta per John sta raggiungendo livelli pericolosi (Lo so che sono già fottuta ma fammi credere di essere recuperabile lasciami nella mia illusione)

- Watson si alzò con lentezza voltandosi verso l’amico.
Tremava ostentando una postura di sicurezza che non possedeva.
Lo raggiunse in pochi passi, tese una mano afferrandogli la camicia blu e con decisione lo tirò a sé.
Sherlock sussultò e non reagì.
“E’ vivo Sherlock, è vivo” Gli sussurrò all’orecchio.
Il consulente si riebbe in quell’istante.
Con forza ricambiò l’abbraccio del dottore, il naso affondò contrò il collo dell’altro.
Si strinse, si strinse serrando gli occhi.
Una lacrima si permise di sfuggire al suo ferreo autocontrollo.
John sorrise e gli accarezzò lentamente la nuca.
Posò un bacio sulla tempia e lo tenne ancora stretto a sé.
Lestrade gettò un’occhiata ai due e sorrise.
La sirena dell’ambulanza in arrivo ben udibile anche lì sotto…-> NON DIRMI NULLA CHIA CHE IO STO PIANGENDO. HO LE LACRIME AGLI OCCHI GIURO!!!!

BASTA ME NE VADO IL MIO CUORICINO STA STRARIPANDO DI TROPPE EMOZIONI TI LOVVO SEMPRE CHIA, LO SAI|

Recensore Master
14/04/18, ore 23:24

Hai scritto proprio un bel capitolo, in cui hai aggiunto il tocco di classe di Richard Armitage nelle vesti del commissario.
Certo che, aggiungere Thorin Scudodiquercia in una stanza dove gli ormoni stanno già subendo una seria rimescolata, tra John, Greg, e, naturalmente Sh, è un colpo davvero sorprendente.
A parte gli scherzi, l'identificazione del personaggio con un attore ben determinato é un ulteriore accelerante alla lettura, perché la mente può far riferimento a fisionomie precise e molto gradite, in questo caso. È quella di Armitage, davvero, è di tutto rispetto. Tutto si gioca dunque tra un balenare di occhi cristallini, blu, verdi.
A ristabilire l'equilibrio c'é lo sguardo morbido e scuro di Lestrade che tu rappresenti sempre con un tocco in più di simpatia. È proprio adorabile quando, a disagio davanti all’inflessibilità del commissario, reagisce “mettendosi le mani sui fianchi ed inspirando profondamente”. Oltretutto è simpaticamente IC e, leggendo come lo ritrai, mi vengono in mente certe scene delle Stagioni BBC, in cui lui si confronta con Sh e John, rude ma, sotto sotto, protettivo nei loro confronti e sinceramente affezionato soprattutto a Sh.
A proposito della caratterizzazione dei personaggi, uno dei punti di forza, non solo di questo capitolo ma di tutta la storia, è il modo con cui hai ritratto Sh e John, che mi rimanda ai tempi d'oro delle prime due, indimenticabili Stagioni.
Hai saputo restituire loro il carisma che li contraddistingue ed il sapore del perfetto essere complementari l'uno nei confronti dell'altro. Quello che agisce in questa storia è uno Sh post S4, sì, però del terribile marasma di ciò che ha vissuto, tra il dramma di Eurus e la violenza di John, rimane qualche silenzio in più, qualche cicatrice nascosta. Ma i suoi occhi cercano sempre il suo "conduttore di luce".
È uno Sh splendido quello che tu connoti attraverso tocchi fugaci, qualche movimento morbido dei capelli e, soprattutto, il magnetismo unico ed irripetibile del suo sguardo ("...Gli occhi acquamarina erano lì...").
Ciò che voglio dire è che il suo personaggio, in questa ff, lo ricostruisci, in gran parte, mediante le emozioni, le sensazioni, anche visive, che il suo carisma trasmette. Quell'etereo tocco di mano sulla schiena di John, per fermare la sua impulsività nei confronti di Armitage, per esempio, è impagabile.
Anche John è da te connotato in maniera incisiva, con tutti i chiaroscuri del carattere che abbiamo conosciuto nelle Stagioni BBC, ma qui l’hai rappresentato in una versione decisamente più umana e migliore di quel John isterico che abbiamo visto, per esempio, in TLD. Molto intensi quei momenti in cui, guardando Sh, la sua mente ritorna dolorosamente a quel bel viso pesto e macchiato di sangue a causa sua, per colpa della sua incontrollabile, ingiusta rabbia nei confronti di chi gli aveva salvato la vita. E di cui è innamorato, aggiungo, perché è lampante che i due sono presi l’uno dall’altro in un modo sempre più evidente tranne che a loro stessi. Piacevolissima l’ironia con cui Greg scherza sulla palpabile attrazione tra Holmes e Watson (“…Sì, ti capita spesso… Ghignò…ridacchiò…”); la risposta acida di Sh denota, probabilmente, una specie d’invidia per il rapporto tra Lestrade e suo fratello, che sono comunque riusciti a stare insieme mentre, per lui e John, la strada sembra ancora lunga ed incerta (“…Non sono certo io l’Holmes che predilige la sua compagnia…”).
Hai inserito, in una dolce parentesi domestica, gli elementi caratterizzanti della Mystrade, con l’umanità irruenta e spontanea di Greg, che vince le resistenze dell’autocontrollo di Mycroft che si arrende di fronte a ciò che prova per lo yarder.
Questo è un capitolo in cui ci fai sostare momentaneamente, senza scene del crimine o terribili omicidi, perché possiamo considerare e goderci ciò che sta succedendo nel cuore dei personaggi principali.
Come dicevo prima, hai “acceso i riflettori” sulle coppie i cui sentimenti s’intrecciano alla parte gialla della storia, aggiungendo un motivo, per me molto valido, per interessarci alla ff. Un’ottima rappresentazione della Mystrade ed un’altrettanto efficace attenzione, la tua, all’espressione della Johnlock che, ormai, sta dilagando sia al 221b sia sulle scene dei delitti, come pure negli uffici di Scotland Yard. Dappertutto Sh e John con i loro sguardi, cenni, ed i momenti in cui si perdono inconsapevolmente l’uno negli occhi dell’altro, sentono che, ormai, non possono vivere lontani. Brava.

Recensore Master
13/04/18, ore 22:01

Ciau^^
I tuoi cap iniziano sempre che sta povendo. O conosci molto bene Londra o la Lombardia sta prendendo il sopravvento...
Ecco già mi sto pentendo di aver letto questa bellissima ff prima che fosse conclusa. Sono già al cap 4 e mo che leggo??
Cap un po' più introspettivo, hai ragione, ma non per questo meno interessante. la caratterizzazione dei tuoi personaggi mi piace moltissimo. Myc che riesce a essere così dolce a modo suo, e John e Sherlock così fottutamente idioti. Li amo!
Buona serata cara e aggiorna presto!
Béa

Recensore Master
13/04/18, ore 21:22

Nuovamente buona sera^^
Riguardo agli omicidi il mio cervello si era fermato al cap precedente. Probabilmente io sono sulla stessa barca di Anderson...
Che teneri che sono i tuoi personaggi, molto ic ma tutti molto insicuri. Davvero adorabili.
Vedi, come diamine avrei fatto a leggere subito questa ff senza la possibilità di proseguire a piacimento, ma dovendo attendere la pubblicazione? Impossibile proprio. Io non ho pazienza!
Smack
Béa

Recensore Master
13/04/18, ore 20:46

Buona sera Chia! ^^
...e te pareva che a Londra non piove... XD
L'intreccio Mystrade Johnlock è assolutamente fantastico da leggere. Sono adorabilmente cocciuti tutti e 4.
Per la parte delitti, confesso che avevo intuito subito si trattasse di Bacco nel primo cap e che il serialkiller si rifacesse a dipinti, ma a Caravaggio non c'ero arrivata. La mia cultura artistica purtroppo è molto carente.
Sono felice di aver letto questo cap e balzo subito al successivo
Baci,
Béa

Recensore Master
13/04/18, ore 15:17

Amo ogni tua storia, dico davvero. Leggerti mi fa sempre tanto piace, ma questa mi sta piacendo in maniera particolare. Oltre al giallo e a tutto quel che gira attorno al serial killer, e che è interessantissimo, c'è il rapporto tra Sherlock e John che sta crescendo e una Mystrade ben consolidata che è una gioia per gli occhi. Quindi ogni aggiornamento mi fa un piacere immenso. Tra l'altro... leggendo questo capitolo mi sono resa conto d'aver indovinato alcune cose riguardanti Sherlock (e Mycroft). E quella che era una mia teoria si è quindi concretizzata in questo capitolo: Sherlock è invidioso. Il concetto viene perfettamente fuori dalla parte iniziale, suddivisa a metà, e che vede da un lato Mycroft e Greg parlarne a casa loro mentre dall'altro John, che intuisce certe cose e capisce che qualcosa non va in Sherlock. Mi ha fatto davvero piacere il rendermi conto è che è Greg, dei due, a rendersi conto di quella che è l'invidia di Sherlock. Un'invidia non dettata dall'odio verso Mycroft o Greg stesso, ma più che altro nata dall'amore che Sherlock prova per John e che è convinto non si concretizzerà mai. Il fatto è che Sherlock penso abbia sempre avuto una certa immagine di Mycroft. Il fratellone pigro e asociale, che non cercava amici e che era indolente nei rapporti con gli altri. Proprio lui è riuscito a instaurare una relazione adulta e matura con una persona (il fatto che sia Lestrade io credo che poco importi a Sherlock, certo naturalmente lo ammira - anche se non lo dice - dico che forse avrebbe avuto la stessa reazione se si fosse trattato di Pinco Pallino, ecco). Questo rapporto scatena in Sherlock un'invidia profonda, perché l'ultima persona che pensava potesse avere una relazione stabile, è riuscito prima di lui ad arrivarci. E mi è piaciuto che, a capirlo per primo, sia stato proprio Lestrade. Greg è un uomo intelligente, molto terra-terra e pratico. Credo più di tutti che riesca a capire le persone, arrivando a conclusioni che gli Holmes non comprendono perché troppo razionali. E infatti, alla rivelazione, Mycroft ride e non ci crede. Ma eppure è così palese... A Baker Street, Sherlock e John invece affrontano lo stesso discorso. Credibile in tutto e per tutto, questo John che prima dice d'avere delle domande da fare e poi non parla. Che prepara il tè e indugia nel chiederlo, forse è perché teme di sapere qual è la risposta? O perché a che il discorso andrà su un territorio più intimo? Comunque sia, ho apprezzato il suo coraggio nel lanciarsi a quel modo. Anche se sbaglia, a a un certo punto. Arriva ad accusare Sherlock di omofobia, e questi si risente (naturalmente). Quel dialogo l'hai inscenato perfettamente perché sembra di vederli. Sherlock che si stupisce, che è allibito dal fatto che John gli abbia chiesto proprio quello. "Perché tanto astio?" Cavolo, se n'è accorto perfino lui... Ovviamente risponde e non risponde, si limita a dire che è divertente. Il che forse è parzialmente vero, nel senso che "divertente" lo è stato senz'altro. Magari all'inizio, ma Sherlock ha calcato molto la mano. Forse esagerando fin troppo. Comunque, tutta la prima parte è stata stupenda, e credo abbia aperto un po' la strada.

Nella seconda ho iniziato a farmi delle domande invece. Questo incontro col commissario (A proposito? Richard Armitage? Ma LOL... XD) è stato molto realistico e ha aiutato un po' a fare il punto sul caso, su quello che hanno effettivamente tra le mani. Ma soprattutto ha aiutato Scotland Yard a far capire quanto lavoro fa Sherlock Holmes per loro. Fin dove arriva la sua dedizione al lavoro, anche se poi alla fine non si prende neanche i meriti. A un certo punto però mi è sorta una domanda, perché qui John accenna al pestaggio con Culverton Smith ed è chiaro che ne soffra ancora. Ma, dal primo capitolo, io avevo capito che, essendo la storia senza Rosie, quel pestaggio non era avvenuto. O forse ho sbagliato a interpretare io le cose? Magari l'ho anche letto e poi me lo sono dimenticata, cosa probabilissima...

Comunque tutto quanto porta a una stupenda scena finale. Tra Sherlock e John c'è qualcosa. Lo sentono tutti e due, ma sono troppo timidi e rovinati dai rispettivi passati per farsi avanti. Sherlock ammette d'esserne innamorato, di provare dei sentimenti ed è già un bel passo in avanti... ma John sembra ancora al palo! Insomma, ne hanno di strada da fare e io non vedo l'ora di leggere anche il resto.
Koa