Recensioni per
Messinscena
di ChiaFreebatch
Ciao! Sono felice che Mycroft si sia ripreso in fretta!! Se l'è vista proprio brutta!! Lui e Greg sono troppo carini insieme!! Mi fanno tanta tenerezza!! |
Ciao Antea giustificata, gli altri due... collaboratori? Quanto è dolce il tuo Greg? Smettila con i tic di John , che si deve concentrare su un solo obiettivo, quello con cui divide la casa e con cui si dovrebbe decidere a convivere (biblicamente parlamdo) Dottor Patrick Dempsey? Ok, passi la citazione, ma Anderson? ANDERSON? Quello che, se apre bocca, abbassa il Q.I. del quartiere? Non farai sul serio! 😉😅 Non farci caso Sono appena tornata dal cinema, ho visto Infinity War. Devo riallineare le sinapsi A presto |
Buona sera cara^^ |
Ho aspettato fino all'ultimo capitolo per leggere questa tua nuova opera. Sapevo che se avessi letto capitolo per capitolo non sarei arrivata in fondo, non per stanchezza o noia ma per la troppa emozione. È avvincente come la più classica delle crime stories, un gioiello alla Conan Doyle! L'intreccio, gli indizi, il viaggio allucinante nella mente del serial killer...fino al terrore puro, l'orrore di vedere Mycroft diventare un grottesco burattino nelle mani di quel pazzo. Mi hai fatto vivere ogni dettaglio, ogni pensiero, ogni emozione dei protagonisti. Il tutto permeato dalla dolcezza della relazione tra Myc e Greg e il palpito costante del veder nascere quella tra John e Sherlock. Insomma: un capolavoro. Non che la cosa mi meravigli, ma ogni volta superi te stessa, quindi sì, un po' di meraviglia c'è. Grazie per questo nuovo dono. ❤️ |
Ciao |
La prima impressione che mi ha lasciato la lettura di questo capitolo è stata la convinzione di trovarmi di fronte a quello migliore, fino ad ora della tua long, anzi, mi allargo a sentenziare che sia uno dei pezzi migliori che tu abbia scritto, almeno di quelli che ho potuto conoscere ed apprezzare. Davvero, tanto intenso è stato il turbinio di emozioni che mi ha lasciato. |
Ciao! Mamma mia, che ansia! Ho trattenuto il fiato dall'inizio alla fine!! Ho bisogno di ossigeno!!! Mi chiedo come abbia fatto il serial killer a catturare niente di meno che mister Governo Inglese! Sapevo che fosse furbo, ma devo ammettere che questa volta ha superato se stesso! Finalmente Sherlock si è lasciato un po' andare e ha mostrato ai suoi amici il suo lato più umano.. mi spiace solo che sia accaduto in un momento così brutto! |
Ciao, mi ero detta che avrei potuto aspettare domani mattina per lasciarti la recensione ma non ce la faccio e quindi te la lascio adesso, a caldo. Questo capitolo... credo sia la cosa tua più bella che abbia mai letto. Dico davvero. Mi è piaciuto tutto, anche se ci hai fatto soffrire (rischiando la vita tu stessa, perché se facevi del male a Mycroft... zac! XD). Però cavolo, è stato straordinario. E ti farò una confessione, una delle mie puntate di Sherlock preferite è "The Great Game" (l'altra è "The Lying Detective") le amo per motivi differenti, ma The Great Game la adoro per la tensione che è stata capace di generare. Quella forza che ti tiene attaccata alla sedia e che non ti fa staccare gli occhi dallo schermo. Qui ho provato le stesse sensazioni. In più c'è l'attaccamento emotivo verso Mycroft e il coinvolgimento emozionale dei personaggi (Sherlock, Greg e John) col rapimento e che amplificano le sensazioni del lettore. Insomma, un capitolo stupendo. |
Buona sera^^ |
MA GIOIA MIA QUANDO SEI RIUSCITA A SCRIVEREEEEE STE SORPRESONEEEEEE!!!!! |
Hai scritto proprio un bel capitolo, in cui hai aggiunto il tocco di classe di Richard Armitage nelle vesti del commissario. |
Ciau^^ |
Nuovamente buona sera^^ |
Buona sera Chia! ^^ |
Amo ogni tua storia, dico davvero. Leggerti mi fa sempre tanto piace, ma questa mi sta piacendo in maniera particolare. Oltre al giallo e a tutto quel che gira attorno al serial killer, e che è interessantissimo, c'è il rapporto tra Sherlock e John che sta crescendo e una Mystrade ben consolidata che è una gioia per gli occhi. Quindi ogni aggiornamento mi fa un piacere immenso. Tra l'altro... leggendo questo capitolo mi sono resa conto d'aver indovinato alcune cose riguardanti Sherlock (e Mycroft). E quella che era una mia teoria si è quindi concretizzata in questo capitolo: Sherlock è invidioso. Il concetto viene perfettamente fuori dalla parte iniziale, suddivisa a metà, e che vede da un lato Mycroft e Greg parlarne a casa loro mentre dall'altro John, che intuisce certe cose e capisce che qualcosa non va in Sherlock. Mi ha fatto davvero piacere il rendermi conto è che è Greg, dei due, a rendersi conto di quella che è l'invidia di Sherlock. Un'invidia non dettata dall'odio verso Mycroft o Greg stesso, ma più che altro nata dall'amore che Sherlock prova per John e che è convinto non si concretizzerà mai. Il fatto è che Sherlock penso abbia sempre avuto una certa immagine di Mycroft. Il fratellone pigro e asociale, che non cercava amici e che era indolente nei rapporti con gli altri. Proprio lui è riuscito a instaurare una relazione adulta e matura con una persona (il fatto che sia Lestrade io credo che poco importi a Sherlock, certo naturalmente lo ammira - anche se non lo dice - dico che forse avrebbe avuto la stessa reazione se si fosse trattato di Pinco Pallino, ecco). Questo rapporto scatena in Sherlock un'invidia profonda, perché l'ultima persona che pensava potesse avere una relazione stabile, è riuscito prima di lui ad arrivarci. E mi è piaciuto che, a capirlo per primo, sia stato proprio Lestrade. Greg è un uomo intelligente, molto terra-terra e pratico. Credo più di tutti che riesca a capire le persone, arrivando a conclusioni che gli Holmes non comprendono perché troppo razionali. E infatti, alla rivelazione, Mycroft ride e non ci crede. Ma eppure è così palese... A Baker Street, Sherlock e John invece affrontano lo stesso discorso. Credibile in tutto e per tutto, questo John che prima dice d'avere delle domande da fare e poi non parla. Che prepara il tè e indugia nel chiederlo, forse è perché teme di sapere qual è la risposta? O perché a che il discorso andrà su un territorio più intimo? Comunque sia, ho apprezzato il suo coraggio nel lanciarsi a quel modo. Anche se sbaglia, a a un certo punto. Arriva ad accusare Sherlock di omofobia, e questi si risente (naturalmente). Quel dialogo l'hai inscenato perfettamente perché sembra di vederli. Sherlock che si stupisce, che è allibito dal fatto che John gli abbia chiesto proprio quello. "Perché tanto astio?" Cavolo, se n'è accorto perfino lui... Ovviamente risponde e non risponde, si limita a dire che è divertente. Il che forse è parzialmente vero, nel senso che "divertente" lo è stato senz'altro. Magari all'inizio, ma Sherlock ha calcato molto la mano. Forse esagerando fin troppo. Comunque, tutta la prima parte è stata stupenda, e credo abbia aperto un po' la strada. |