Recensioni per
poche parole
di OneNight

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
27/03/18, ore 20:50
Cap. 3:

Ciao, ecco di nuovo una drabble bellissima e sempre molto ben scritta. Ancora ritroviamo lo stile incisivo e poetico che tanto mi aveva colpita. Sono davvero contenta di vedere che aggiorni con regolarità questa raccolta. Ci muoviamo sempre in quello che è il tema della raccolta, ovvero i colori, ma ancora cambi prospettiva alle cose. Restando su John e Sherlock, ecco che ci regali una visione tutta diversa e che questa volta c'entra col colore bianco. Potevi rifarti a tante cose, e infatti ne citi molte e tutte che hanno a che fare con Sherlock e con la morte di Sherlock. Non specifichi troppo, come nelle precedenti tutto rimane non detto e sottinteso. Però è chiaro di che cosa ci stai parlando. Il Barts, le nuvole del cielo quel giorno di sole, il bianco della pelle di Sherlock e che contrastava col sangue. Pur dicendo soltanto questo, è chiaro che ci stai parlando della morte di Sherlock. Mi aspettavo un finale più drammatico e triste, ma qui invece si scopre che è tutto un ricordo e che queste cose ormai non sono che delle immagini nella mente di John. Alla fine è Sherlock che lo salva. E ho amato l'immagine di lui che tira fisicamente John fuori dagli oscuri pensieri. Mi piace perché vai a creare un contrasto tra il bianco che hai scelto e l'oscurità dei sentimenti e del dolore che ancora prova al solo ricordo.

Questa raccolta di drabble, è una stupenda opera. Una perla dopo l'altra ci regali dei piccoli capolavori. Grazie.
Koa

Recensore Veterano
26/03/18, ore 23:26
Cap. 3:

Che bella😍
Non sono mai stata capace di dare un colore ad una specifica emozione, non mi sono mai soffermata troppo a pensarci, però il bianco di questa tua storia mi metta davvero un senso di angoscia che si attutisce un po' alla fine ma credo sia più merito della carezza e lo sguardo dolce piuttosto che la luce con cui ho degli enormi problemi di convivenza.
Sei davvero brava perché riesci a tirare fuori un turbinio di emozioni anche da poche parole. ❤️aspetto le prossime

Recensore Junior
26/03/18, ore 22:59
Cap. 3:

Bella!! È vero, se dovessi dare un colore alla noia e alla paura darei proprio il bianco (a proposito, leucemia, quella parola così terribile e mostruosa contiene leucos, bianco appunto). Il Bart's con le sue mura asettiche, la pelle di Sherlock che non è più bianca come la luna ma ha un pallore cadaverico, insomma tutto quello che scrivi mi dà l'idea della morte, della paura e dello strappo, la lontananza da una persona cara che viene a mancare.
Ancora una volta sei stata bravissima e queste tue piccole perline mi piacciono molto!
Complimenti!

Recensore Master
24/03/18, ore 12:17
Cap. 2:

Anche in questo pezzo, limpido e musicale, ritrovo il tuo stile delicato e prezioso che condensa, in dati sensoriali ben definiti, tutta l’atmosfera che si crea attorno all’espressione di un sentimento.
Qui, rispetto alla precedente “Colori”, le tinte sono più attenuate, ci hai dato un quadro raffinato dell’inverno della vita che, anche nella consapevolezza della fine imminente e, accidenti a me, mi commuovo, trova delle ragioni per trasmettere la pace ed un senso di serenità.
Sono ormai lontani i giorni dell’urlo di dolore di chi è caduto, volando da un dannato tetto, e di chi era spettatore allucinato della fine di sogni e speranze.
Qui c’è l’essere riusciti, finalmente insieme, senza malintesi o tragici errori, a percorrere, l’uno accanto all’altro, il restante cammino della vita.
La figlia è cresciuta, è lontana, ha portato con sé momenti dolci e ricordi dolorosi e sconcertanti come la morte e, prima, l’inquietante presenza della madre.
Il Pov di Sh, personaggio complesso e difficile, se non impossibile, da definire con esattezza, ci fa comprendere cosa provi lui, ora che il tempo ha fatto sfumare tutti i colori più forti del vivere.
“..scalda…solare…oro…”: i termini che tu scegli per caratterizzare, attraverso gli occhi del consulting, la presenza di John, esprimono ciò che quest’ultimo ha portato nella vita convulsa e desolata di Holmes e cioè la luce ed il calore di un’umanità accogliente, sorridente e rigenerante.
Indimenticabile quella luce argentea dei capelli, ormai imbiancati dalla vecchiaia, di John che, per Sh valgono “più di tutto l’oro del mondo”.
Davvero il quadro di quell’amore così unico e travolgente, che ora ha veramente la dimensione del “per sempre”, aiuta a fugare tutte le ombre spaventose ed angoscianti che mi ha lasciato la sconcertante quarta Stagione, con la follia delle sue proposte relative agli sviluppi delle relazioni tra i protagonisti e gli altri personaggi.
Ora ci sono “piccole attenzioni”, “piccoli gesti”, non più il fuoco di sentimenti violenti, inquinati dalla rabbia o dall’incomprensione. Tutto si è acquietato, nella dolcezza dell’argento di quei capelli, in quel sorriso rassicurante con cui completi il tuo splendido quadretto.

Recensore Junior
24/03/18, ore 11:53
Cap. 2:

Questo piccolo scorcio di quotidianità mi ha scaldato il cuore. Immaginare Sherlock e John anzianotti mi ha fatto piovere dentro una dolcezza insolita. Sono sempre loro, si amano, si sono sempre amati di un amore così puro che se ne frega dello scorrere del tempo. È stupendo il quadretto che ci dai. Possiamo solo augurarci un amore come il loro, che sappia resistere al tempo!
Un abbraccio,
Johanna

Recensore Master
24/03/18, ore 11:31
Cap. 1:

Il tuo pezzo non sarà poesia dal punto di vista metrico, ma per me lo è ugualmente perché, in esso, hai rappresentato degli eterni sentimenti umani attraverso poche parole. Anzi, l'hai fatto mediante immagini concatenate l'una all'altra, in una successione che, a loro volta, le rende elementi costitutivi di un quadro più grande. In esso ci sono la terribile sorpresa di un avvenimento improvviso e devastante, la tristezza profonda di un vuoto incolmabile, l'amore che reclama un unico, grande miracolo. Nelle pennellate di colore che ci fanno entrare nella pace e nel silenzio di quel luogo di malinconia e ricordi tu, sorprendentemente, aggiungi una sfumatura diversa, brillante: quella dell'oro dell'iscrizione che è incisa sulla lapide nera che contrassegna la tomba di Sh. Quella tinta brillante, che si riflette sul verde sul verde del prato, è come un richiamo consolatorio per John: forse l'uomo di cui egli è innamorato tornerà da lui.
Una ff piccola e dolcissima, che parla, per l'ennesima volta, di quel terribile post Reichenbach che ha segnato le vite di più personaggi delle Serie BBC, sfiorando anche la mia perché, sinceramente, non mi era mai capitato di piangere di fronte ad una finzione televisiva. Ma quella del "volo" dal Bart's è stata troppo coinvolgente.
Tu mi hai riportato il clima di vuoto, di triste consapevolezza che un'epoca mitica era definitivamente finita ma, al tempo stesso, anche dell'accendersi di una speranza in un ritorno.
Di ciò che hai scritto, mi è piaciuta anche la scelta del POV, quello di John, mediante il quale l’immagine del teatrale, (finto) suicidio di Sh si sovrappone a quella, più sfumata e dolce, della trasformazione che subisce la Natura in autunno: molto suggestivo il paragonare la caduta drammatica di Sh, al volo, meno tragico, delle foglie morte. Ed è proprio quella sovrapposizione d’immagini che darà a John la folle ma consolante speranza che tutto non sia finito su quel dannato marciapiede.
Complimenti per lo spazio che hai dato alle esigenze estetiche, mediante immagini bene assemblate, in un’armonia di colori e sentimenti, il tutto scritto in un’altrettanto attraente lingua italiana.

Recensore Master
23/03/18, ore 20:21
Cap. 2:

Ciao di nuovo! Dunque, nella prima drabble lo stile mi aveva tanto colpito che ho finito col tralasciare alcune cose che reputo importanti dire. Il tema generale della raccolta su tutto, che ho trovato molto carino. A mio avviso quando le raccolte (che siano flash, drabble e one shot) hanno un tema, un argomento che le collega le une alle altre, hanno a mio avviso più forza. Un senso specifico, che ho ritrovato in questa drabble stupenda. Amo l'idea dei colori, fa da legante e ti permette di concentrarti (in questo caso, ma vale anche per la prima drabble che ho letto) su un dettaglio della trama presente nel testo, ma che diventa il centro di tutto. Nell'altra, c'era il nero della lapide, il blu degli occhi di John, il colore del fiore posato sulla tomba e il prato verde... Era un caleidoscopio di colori e sensazioni. Qui c'è l'argento a predominare, e questi Sherlock e John vecchietti, ingrigiti dall'età ma sempre insieme. Ovviamente. Hai ritratto deliziosamente la maniera di amare che ha Sherlock e che riesci a trasmettere dal modo in cui si ritrova a osservare John e il suo muoversi naturale e semplice in casa loro. Non specifichi troppo, non c'è del romanticume, solo del tè e il rumore del ticchettio sul pavimento. L'argento dei capelli di John dice tutto in questa breve drabble che ho trovato stupenda. Di nuovo, tanti complimenti.

Koa

Recensore Master
23/03/18, ore 20:13
Cap. 1:

Ciao, ho riconosciuto subito il tuo nome tra gli altri e avevo intenzione di leggere prima queste due drabble, ma questa è settimana è stata un po' così... Mi ci metto ora e scopro con molto piacere una piccola perla di rara bellezza. Già avevo tanto apprezzato la poesia, per stile e incisività, ma questa drabble di cento parole è altrettanto notevole. A mio avviso scrivere poesie sì, è difficile ma se si scelgono versi liberi in realtà si scopre che c'è tanta libertà. In una drabble, pur trattandosi di prosa, resta un tetto massimo entro il quale dover stare per forza. Resta la difficoltà del dove trasmettere, del dover essere specifici pur in poche parole.

Cento parole per fare un ritratto perfetto di una situazione e di uno stato emotivo ben specifico. Al centro della scena c'è John, ma tu nemmeno lo nomini. Non lo fai né con lui e nemmeno con Sherlock. Basta solo un rapido accenno agli occhi blu e a una lapide nera, ed ecco che ogni cosa diventa chiara. Hai detto tutto e senza nemmeno far pronunciare a qualcuno una parola. Sei stata bravissima a inquadrare la scena da un punto di vista visivo, ci si immagina perfettamente tutto quanto. Il fiore, la tomba, la terra, il prato... E persino il dolore di John che pure resta speranza, anche se forse ancora tenuta segreta. La speranza che Sherlock non sia morto davvero e che, credo, in John è sempre rimasta.

Un lavoro ottimo, complimenti.
Koa

Recensore Veterano
21/03/18, ore 23:19
Cap. 2:

Ed io mi sciolgo😍in questo caso è vero l'argento vale più dell'oro, più di qualsiasi altra cosa perché la persona che hai amato, ami e amerai per sempre è rimasta accanto a te, ha deciso che valeva la pena passare la vita insieme nonostante tutto e non capita sempre, e quando succede si è davvero fortunati ❤️.
E tutte quelle piccole attenzioni che fanno sì che un amore sia davvero grande, perché è lì nelle piccole cose che c'è l'amore più grande❤️
Scalda davvero il cuore❤️❤️
Alla prossima

Recensore Junior
19/03/18, ore 16:38
Cap. 1:

Mi perdo un attimo e hai già scritto un'altra poesia. Che dire? Amo in modo particolare le atmosfere autunnali, la nebbia che rende lontane le cose, il turbinio colorato delle foglie rosse e gialle che cadono dagli alberi. Adoro anche le gocce di pioggia autunnale che come lunghi singulti cadono sull'intorno dipingendo tutto di tristezza. E anche qui, la danza colorata delle foglie lascia spazio alla pioggia. Il cielo sembra piangere con John. È un autunno che porta un grembo tristezza, non le delizie di questa stagione, ma malinconia di ciò che poteva essere e non è stato. A simbolo del loro amore grande, quel fiore indaco che spicca sulla lapide nera,.sotto quel cielo plumbeo, vicino e contemporaneamente distante e sovraccarico di tristezza. Un fiore indaco, un amore imperituro, una speranza crlhe spera contro ogni ragionevolezza tanto da sembrare folle.
Complimenti, aspetto la prossima poesia!!!
Un abbraccio grande.

Recensore Veterano
19/03/18, ore 00:33
Cap. 1:

Tu mi vuoi morta vero? Mi vuoi sotto quella lapide nera, dillo?? Mi vuoi far piangere lo so.... Però adoro l'autunno, la malinconia della pioggia e del suo suono, le fogli che cadono nei colori caldi del rosso e dell'arancio. Ma il verde dà davvero speranza e il sole tornerà davvero a splendere❤️

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