Recensioni per
Amico di Dio, nemico di tutto il mondo
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/11/19, ore 15:38
Cap. 3:

Ehilà, eccomi a recensire questo capitolo.

L'ho molto apprezzato: come al solito hai uno stile impeccabile e le informazioni "tecniche" non appesantiscono il racconto, e poi questa parte è stata anche più introspettiva.

Ci sono le due facce della medaglia: da una parte il ladro "gentiluomo", dall'altro il fuorilegge.

Comunque il nostro pirata è amato dalla gente. Albrecht, invece, che è il figlio di un mercante e ha sempre visto la pirateria come una minaccia, non crede ai valori di Störtebeker (d'altronde dubito che i figli dei nobili inglesi simpatizzassero per Robin Hood).

In tutto questo ho notato che Eike ha "ereditato" nave e equipaggio, e devo capire il perchè! Sono sempre pi curuiosa.

Alla prossima!^^

Recensore Master
04/03/19, ore 18:15
Cap. 3:

Recensione premio per il Contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger” – giudice Shilyss

Caro Old Fashioned!
Il terzo episodio di questo racconto mi è piaciuto moltissimo, ma, ahimè, è il penultimo. Ciò significa che a stretto giro mi toccherà l’epilogo e non posso non simpatizzare con il pirata Störtebeker. È fiero e ha tutto il fascino dei briganti maledetti, anarchici e refrattari alle regole che trovano ingiuste. In questa storia non c’è solamente una robusta ricostruzione storica corredata da informazioni navali tecniche, ma mai pedanti, non c’è la semplice attenzione verso il modo di pensare della gente dell’epoca che denota lo studio anche della mentalità coeva e l’allontanamento di qualsiasi spettro anacronistico, ma anche il sapore sanguigno della migliore epopea. Eike rimane affascinato e prova rispetto e ammirazione per i valori di un pirata – di una serie di pirati – che si sono proclamati al di sopra delle leggi e agiscono alla maniera di Robin Hood. La gente li ama perché sono giusti, perché fanno loro quel prototipo d’ideale cristiano di condivisione e carità, ma Albrecht ha ragione: è, anzi, il fratello che fa la parte dell’incessante grillo parlante della situazione, ricordando al fratello gli omicidi, le razzie e l’altra parte della medaglia rappresentata da Störtebeker: è un fuorilegge e un pirata, che avrà un suo codice morale, magari, ma che fa ciò che fa (compreso aiutare i poveri delle coste) per un mero tornaconto personale. Non perde di vista l’obiettivo nonostante venga curato, perché nella sua ottica il pirata sta semplicemente salvaguardando un suo bene. E ha ragione, c’è anche questo nell’idea del fulvo pirata che beve da solo e senza fermarsi un intero boccale, come ogni bravo erede dei vichinghi che si rispetti.

Solo che a mangiar pane assieme ai propri carcerieri succede qualcosa e allora Eike non è semplicemente più sicuro di cosa sia giusto e cosa, invece, sbagliato. Inizia a capire, forse, che la realtà non esiste, ma è soggettiva e relativa e così le leggi, divenendo nel cuore più pirata dei marinai di suo padre che si sono improvvisati predoni. E proprio il lento passaggio introspettivo di Eike che rende la storia semplicemente grandiosa: il ragazzo, sensibile e colto, non se la sente di incanalare in una categoria persone che lo stanno trattando con umanità; rivedo, in queste tue scelte, l’eco lontana anche di Stevenson e dello strano rapporto che si crea tra Long John Silver e Jack: un legame che è difficile spezzare e che ci getta in confusione. In fondo, non sarebbe meglio essere come Albrecht, privi di dubbi, monolitici, sempre sicuri di quale sia la parte giusta dove guardare?

Sullo stile, pronunciarmi è quasi pleonastico: scrivi divinamente, ma soprattutto c’è sostanza, non sono solo belle parole. Complimenti, ci vediamo nel finale! 😉
Shilyss

Recensore Master
31/07/18, ore 15:28
Cap. 3:

Wow, ma questi pirati sono dei veri gentiluomini. Tanto di cure ai nemici feriti! Certo, Albrecht serve loro come ostaggio, ma immagino ci sia di peggio della cordialità di Wigbold.
E vedo che compare Hein? Uno di quelli del prologo? Sembra proprio che Eike abbia ereditato questa nave, il che mi rende ancora più curiosa.
Questo Störtebeker sembra un vero e proprio Robin Hood, anche per quanto è benvoluto. Eike decisamente ne subisce il fascino, anche perché ci ha parlato direttamente, Albrecht decisamente no. Ma è anche quello che ha lavorato più a lungo per suo padre e ha visto più a lungo la pirateria come una minaccia: logico che non sarebbe stato suggestionabile quanto il novellino Eike.
E infatti alla fine è lui stesso a sabotare la nave -e seguendo il suo ragionamento, ha tutte le ragioni del mondo- ma alla fine è Eike che ne paga le conseguenze finendo fuori bordo.
Davvero un capitolo interessante, e con un bel contrasto nelle visioni dei due fratelli: complimenti!

Recensore Veterano
30/06/18, ore 10:51
Cap. 3:

Salve :)
Mi piace molto questa dualità che hai creato con Eike e suo fratello. Entrambi hanno le proprie ragioni per vedere il mondo dei pirati in un certo modo e, ad oggi, non saprei dire chi dei due ci abbia preso. Questo signor pirata mi affascina, a dirla tutta: è il nemico, certo, ma sa anche trattare con umanità il prossimo. Aspetto di andare avanti per avere un'idea più chiara. Intanto, complimenti, come sempre, sei veramente bravo!
A presto,
Rosa

Recensore Master
30/06/18, ore 10:00
Cap. 3:

Vedo Eike molto confuso, non sa bene cosa pensare del pirata. Il fratello maggiore non intende subire il fascino di Störtebeker, per lui non è un filantropo (per quanto potesse avere significato, all'epoca, un simile termine), ma solo un delinquente ladro.
E' indubbio che il comportamento del pirata non sia troppo feroce: tratta umanamente i due ostaggi, facendo curare adeguatamente Albrecht e lasciando Eike libero di andarsene a zonzo per la nave. Albrecht però sbaglia a sottovalutare l'acume di Störtebeker: se pensa che il suo inesperto fratello possa, in qualche modo, sabotare la nave e/o i movimenti dei pirati si sbaglia di grosso. Io immagino bene che il pirata non perda d'occhio nessuno dei due ragazzi: sono merce preziosa per lui, ma non credo che esiterebbe a disfarsene se dovessero comportare un pericolo per lui e per i suoi uomini.
E' pur sempre un pirata, e i due ragazzi sono "figli del nemico", del ricco oppressore dei poveri.
Complimenti per l'accuratezza con cui ti documenti per affrontare, ora, l'argomento marinaresco nei freddi mari del Nord...
Leggerti è sempre un arricchimento.
 

Recensore Master
25/06/18, ore 16:58
Cap. 3:

Salve, ad immemorabilia lessi un libro che si chiamava il mercante e il cavaliere, insomma un affare del genere, e la vicenda ruotava intorno a due fratelli e due diverse mentalità, scorrendo il dialogo tra i due fratelli mi è rimbalzato in mente. Eike inizia a schierarsi dal lato di Stortebeker, mentre il fratello Albrecht cerca in tutti i modi di confutarlo.. Last but not least, ecco che inizia a naval battle, fire ships and so on, against the Hansa navy.. very interesting. Eike finisce fuori bordo, si salverà ma come?
Attendo curiosa, mi pare di capire che la storia stia volgendo al termine A presto JQ

Recensore Master
25/06/18, ore 13:16
Cap. 3:

Qui di nuovo si delinea lo scotro di mentalità tra i due fratelli: il più giovane comincia a subire il fascino della vita libera e più equa dei Pirati, dall'altra il fratello maggiore lo richiama alla realtà con ragionamenti per certi versi inoppugnabili.
Ad ogni testimonianza positiva che il piccolo porta l'altro gli mostra il rovescio della medaglia, ma in fondo potrebbero essere plausibili entrambe.

Questi filosofeggiamenti però vengono bruscamente interrotti dall'arrivo in forze delle navi della Lega Anseatica: un'occasione irripetibile per i due fratelli di liberarsi e fuggire approfittando della confusione creata dalla battaglia, ma anche un bel rischio, perché in quella confusione sarebbe stato facile lasciarci le penne per due giovani inesperti.

Alla fine è il destino a decidere per Eike, scaraventadolo fuori bordo e adesso? Cosa succederà? :3

Recensore Master
25/06/18, ore 11:22
Cap. 3:

Eccolo, attendevo con ansia il seguito di questa bella storia di legno e mare e finalmente me lo sono goduto!
Il mio preferito è stato lo scorcio della battaglia navale, che hai descritto in modo partecipe e concitato. Davvero bravo a rendere l'abbordaggio e gli attacchi tra pirati e flotta di soccorso.
Störtebeker mi piace molto. Non so se davvero sia un Robin Hood del mare, ma certamente è il personaggio fulcro, quello più carismatico, che riesce a far breccia nell'animo triste e un po' passivo di Eike.
Il ragazzo trova una famiglia che prima non aveva, nonostante la presenza e la preoccupazione per il fratello ferito. Per questo credo esiti così tanto davanti alla richiesta di Albrecht di sabotare il timone.
Ora che la nave non manovra più e il ragazzo è finito tra i flutti, la situazione diventa veramente difficile.
Attendo con trepidazione il prossimo capitolo.
Ancora complimenti per gli scenari e i pensieri-scenario che inserisci nel racconto.
A presto! ^^
(Recensione modificata il 25/06/2018 - 05:03 pm)

Recensore Master
25/06/18, ore 10:52
Cap. 3:

Buongiorno.
Credo che il prossimo capitolo sarà molto movimentato.
Siamo ai sussulti finali e presto la battaglia navale darà i suoi risultati.
Questo pirata è un po' il Robin Hood dei mari del Nord xD
Beh, i due fratelli hanno una visione diversa delle cose, soprattutto perché solo uno di loro ha avuto il modo di incontrare il nemico tanto odiato e di vedere con i propri occhi ciò che fa.
^^
Bene ^^
Vedremo.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
25/06/18, ore 08:04
Cap. 3:

Hmm...una situazione spinosa, sissignore. Eike inizia a subire il fascino di Stortebeker, mentre il fratello Albrecht cerca in tutti i modi di contrastarlo. Beh, io personalmente sto dalla parte di Albrecht. Sì, sarà anche vero che quel pirata dà da mangiare ai poveracci, ma mi sembra più verosimile che lo faccia per avere degli alleati in caso di necessità. Forse sarà un pò brutto da dire, e anzi è decisamente cinico, ma per me è così (sì lo so, sono una brutta persona). Figure come Robin Hood esistono solo nei film.

In ogni caso, questo è stato un capitolo davvero emozionante. L'inizio della battaglia contro le navi dell'Hansa è molto suggestivo, con tutte quelle manovre e grida di incitamento. E anche se sappiamo già più o meno che direzione prenderà la vita di Eike, sono davvero curioso di vedere come riuscirà a cavarsi d'impiccio. Molto probabilmente Stortebeker gli salverà la vita o qualcosa del genere (il che, tra l'altro, spiegherebbe l'ammirazione da lui dimostrata nel primo capitolo).

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
25/06/18, ore 01:50
Cap. 3:

Ciao carissimo, ho finito adesso di leggere il capitolo e a quest'ora non riesco a fare un commento assennato, spero di non aver saltato qualche passaggio. Ho due curiosità: c'erano delle donne a bordo? Si è sempre sentito dire che le donne sulle navi portano sfortuna - di sicuro perché generano malumori e inutili contese nell'equipaggio, composto da uomini - questa mentalità forse si era sviluppata dopo? Portano un abrile di aringhe ai poveri ma non mi sembra che siano mai scesi dalla nave, o sono cotta e mi son persa qualcosa?
Questo è in assoluto il mio commento con più punti interrogativi. ^_^
E poi hai parlato di cannoncini, qui:
***Da una delle navi pirata, un uomo la puntò con un cannoncino. Ci fu uno schianto così forte che mi fece dolere le orecchie, poi comparve uno squarcio sul fianco della leggera imbarcazione, che un attimo dopo s’inabissò. Sulla nave da cui era partito il colpo esplosero selvagge acclamazioni.
[...]
Passarono molte ore. Non ero in grado di quantificarle, dal momento che l’aria opaca rendeva impossibile seguire il corso del sole. Ovunque c’era una foschia grigia, che puzzava di fumo e sangue. ***
Ero convinta che fossero stati inventati in tempi più recenti. Grazie a te che con le tue storie mi spingi ogni volta a fare qualche ricerchina, tu sai quanto le amo!

Per tutto il resto, ti aggiornerò presto, promesso!

PS: speravo tanto che fosse l'ultimo capitolo! Mica per niente, non pensar male, ma non vedo l'ora di sapere come finisce. Dovevo resistere alla tentazione e aspettare di veder scritto completa per leggere tutto d'un fiato! :)
(Recensione modificata il 25/06/2018 - 01:51 am)

Recensore Master
25/06/18, ore 00:54
Cap. 3:

Carissimo, eccomi :)
la tua storia entra nel vivo, e scopriamo anche un lato inatteso di Stortebeker, che non si dimostra coraggioso e leale, ma che ha a cuore gli umili e lo dimostra in più occasioni: non infierisce sugli ostaggi e sui vinti, è premuroso nei confronti dei deboli, li protegge e sostenta con le sue stesse missioni. I marinai già reclutati dal padre di Eike, con l'intuito tipico dei poveri, non esitano a schierarsi dalla sua parte non appena la Madchen viene catturata dai pirati, e lo stesso Eike, nel suo cuore, ha già scelto da che parte stare - quella della fierezza, della lealtà e dell'onore già conosciuti - immagino - sulle pagine dei suoi libri.
A costo di ripetermi, ti rinnovo i complimenti per la maestria con cui sai descrivere le scene di combattimento non solo a terra (vedi i tuoi precedenti racconti) ma anche per mare... i complimenti per la vittoria al contest sono invece nuovi di zecca: te li faccio di cuore, perché li meriti tutti.
Le tue storie sono sempre occasione di svago e divertimento, ma anche ricche di insegnamenti morali di cui fare tesoro; come se non bastasse, sono altrettante occasioni per approfondire la conoscenza di vicende e periodi storici specifici, in merito ai quali dimostri di muoverti sempre con grande capacità e sicurezza.

Recensore Master
24/06/18, ore 18:37
Cap. 3:

Ciao^^
"Dio era come il pepe, ognuno lo metteva dove più gli piaceva" penso che sia una massima ancora valida, anche se il più delle volte se ne fa un uso diverso^^
Sulla nave c'è chi si dà alla pazza gioia e chi trama una specie di ammutinamento... Eike invece sembra subire un po' il fascino del misterioso pirata, quindi è più combattuto. E in effetti, come si può rimanere indifferenti di fronte a un tizio dalla chioma leonina che si scola un boccale di birra in un sol sorso?^^ Tra l'altro, il vecchio lupo di mare sembra avere anche un suo codice morale, nonostante ciò che faccia non possa essere ritenuto esattamente "ortodosso"...
Come sempre, ti faccio i complimenti per l'ottima ricostruzione storica, che è un valore aggiunto per una storia già bella di base. Ma che lo dico a fare? Ormai dovresti saperlo^^
Bravissimo come sempre e alla prossima!^^

Recensore Master
24/06/18, ore 18:03
Cap. 3:

Ciao caro!
La prigionia di Eike è diversa da come me la sarei immaginata: Störtebeker, sotto l'apparenza da vero capitano pirata, sembra davvero un uomo che ha a cuore la sorte della povera gente e dei suoi, non fa del male se non necessario e ruba solo a chi può permettersi quella perdita. Con Eike è gentile, tanto da cercare di spiegargli il suo punto di vista.
Albrecht, al contrario del fratello, sa bene da che parte stare. Sarà perché è più grande, perché conosce il lavoro del padre e sa il danno che i pirati hanno arrecato loro; Eike, invece, è più piccolo, e non sembra uno che giudica il libro dalla copertina.
Ancora una volta, le scene che descrivi sono quasi palpabili dal lettore. L'arrivo al porto, la battaglia, ma anche i momenti che Eike e Albrecht passano in cabina. E devo farti i complimenti anche per la documentazione: ad esempio, un marinaio come Albrecht saprebbe dove si trovano i punti deboli delle sue navi e come sfruttarli a proprio vantaggio.
Immagino che Albrecht non la passerà liscia; quello che mi incuriosisce è conoscere la reazione di Eike. È quasi arrivato il momento di scegliere da che parte stare.
Le storie che crei sono sempre intriganti e, finito un capitolo, vorrei passare subito al successivo. Al momento, però, posso solo farti i complimenti, perché questa storia continua a piacermi ad ogni capitolo che passa.
Alla prossima!