Be', devo ammettere che è finita meglio di quello che credevo. Circa. Il Mondo dell'Amore non è distrutto, purtroppo, si è solo creata un'isoletta lontano da esso, ma mi piace comunque che il tutto si sia concluso con la speranza che un giorno possa diventare qualcosa di più di un semplice movimento di resistenza (è possibile chiamarlo così?).
La speranza di Rick di rivedere Paula, che sia lei stessa un giorno a decidere di lasciare il Mondo dell'Amore per poter riunirsi alla sua famiglia ed essere di nuovo libera di agire e pensare come vuole, è secondo me un messaggio di speranza generale, che ci permette di credere che sia possibile una disfatta totale di questa terribile distopia. Come avevo già accennato anche nelle altre recensioni... secondo me, un movimento del genere sarebbe condannato a essere solo un fuoco di paglia. Nonostante il mio cinismo innato, credo ancora nel buon senso del genere umano. Credo che sarà possibile contrastare i piagnistei di queste persone che sanno solo parlare e giudicare, ma che alla fine non agiscono, non cambiano, aspettano che sia il mondo a cambiare per loro, sapendo solo strillare a destra e a manca cos'è giusto e cos'è sbagliato, ma senza mai concretizzare il loro pensiero. Questa è almeno come la vedo io.
Nel complesso, sono comunque davvero contenta che almeno Rick e Leo siano riusciti a farcela. Ho letto il capitolo tutto d'un fiato, sempre però con una costante ansia addosso che continuava a ripetermi: "Ecco, ora lo prendono. Ecco, ora magari anche Brunn li ha fregati ed è tutto un imbroglio. Ecco, magari è solo una trappola e Rick finirà catturato." Mi aspettavo davvero un finale drammatico alla 1984, con la disfatta del protagonista e un lavaggio del cervello terminale. Ma hai fatto un ottimo lavoro nel mantenere la tensione alta davvero fino alla fine, e direi che ne è valsa pienamente la pena. ^-^
Sono contenta, inoltre, che tu abbia specificato come ci siano anche donne nell'oasi in cui si sono rifugiati Rick e Leo, donne che non sopportano l'ipocrisia di queste persone, che non sopportano vittimismi ingiustificati, intolleranza da parte di chi si proclama tollerante sui tolleranti. So che l'avevo già accennato nelle altre recensioni, ma ci tengo a ribadirlo anche rischiando di essere ripetitiva. Non siamo tutte così, lo giuro! (xD)
Per Paula mi è dispiaciuto un sacco, ma in parte riesco a capire il gesto di Rick. Sarebbe stato inutile tentare di convincerla e rischiare di perdere tempo, farsi scoprire, e perdere l'occasione di andare a riprendere Leo. Anche portarla via con la forza sarebbe stato inutile. E' triste da dire, ma anche io sono convinta che tu puoi agire sulle persone fino a un certo punto. Sono loro che devono rendersi conto di voler cambiare e ribellarsi. Per questo nutro davvero la speranza che un giorno anche lei arrivi a fuggire e a riunirsi con la sua famiglia.
Il discorso finale di Rick è davvero emblematico. Queste frasi in particolare: " Credono di rispettare, invece opprimono. Credono di amare, invece impongono un’odiosa prigionia, in gabbie anguste come le loro menti. Credono di essere aperte, empatiche e prive di pregiudizi, invece sono grette, violente e cariche di disprezzo per chiunque abbia idee diverse dalle loro. Dicono di comprendere, invece giudicano, dall’alto di una superiorità morale che è solo nelle loro teste. Parlano di uguaglianza, ma l’uguaglianza in quel mondo esiste solo sottoterra." Questo esprime sostanzialmente tutto quello che ho sempre pensato ma che, un po' perché troppo presa dalla rabbia per formulare un pensiero lucido, non sono mai riuscita a focalizzare concretamente. Perciò ti ringrazio davvero molto per aver creato una sorta di valvola di sfogo per la mia testolina (xD). Giuro, quando ho finito di leggere quella frase ho tirato un sospiro di sollievo e mi son detta: "Ecco. Non c'è bisogno di aggiungere altro". E mi sono sentita davvero un pochino più in pace con me stessa.
Aggiungo un piccolo particolare che forse potrebbe stupirti, ma di cui mi sono resa pienamente conto solo con il termine definitivo di questa storia. Zelda. Giuro, so che può sembrare paradossale, ma lei mi stava quasi per piacere! Ovviamente lei è una delle antagoniste principali, è la prima ad applicare queste filosofie dittatoriali, è la prima che si impegna a tenere su il loro bel castello di cristallo, tuttavia... non so, forse i suoi modi pacati, la grande capacità di manipolazione che si nascondeva dietro il suo atteggiamento sempre educato e apparentemente empatico, il fatto che non si mostrasse mai isterica come le altre (a me le persone che gridano mettono un'ansia pazzesca), il fatto che fosse sempre attenta a ogni caso e a ogni individuo anche durante i talk show... mi sarebbe davvero piaciuto vedere una persona così agire in un mondo "normale", senza lavaggio del cervello. Una semplice donna in gamba, grande lavoratrice, che fa la sua parte per portare avanti un mondo migliore. Secondo me, se Zelda fosse stata inserita in un contesto diverso, con un background differente, e messa a lavorare seguendo principi morali sani, sarebbe stata davvero una grande persona. Poi magari è solo una mia impressione, correggimi se sbaglio.
In ogni caso, ci tenevo a renderti partecipe di questo ambiguo sentimento contrastante nei suoi confronti di cui proprio non ho avuto controllo (xD).
Per concludere... non mi resta altro da fare che ringraziarti per questa storiella che mi ha fatto riflettere, che mi ha intrattenuto, e che mi ha regalato davvero una piacevole lettura di come non me ne capitava da tempo. Rinnovo anche l'imbocca al lupo per il contest! Faccio il tifo per te. ;)
Sperando di rileggerti presto,
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