Recensioni per
Il Mondo dell'Amore
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/09/21, ore 18:56
Cap. 4:

Ciao Old Fashioned,
questo è un bel capitolo adrenalinico dall'inizio alla fine. Decisamente il Mondo dell'Amore è la negazione di quello che pretende di essere.
Molto belle le scene d'azione e la fuga in furgone, finita tragicamente per alcuni ma che apre la strada al lieto fine per Leo e Richard.
Complimenti per la storia incisiva e per certi versi coraggiosa.
A presto
MaxT :)

Recensore Veterano
29/08/19, ore 22:49
Cap. 4:

No, Brunn :(

Dunque, alla fine non hai accoppato quasi nessuno, peró si può dire che il finale è stato un po' agrodolce.
I due si salvano, ma Paula e Brunn no (mi rifiuto di pensare che Paula stia bene e sia salva. Nessuno starebbe bene.).

Adesso si trovano in un luogo simile alla Baviera, dove gli uomini sono liberi, e ci sono anche delle donne di buon senso che hanno capito che il mondo dell'amore non è esattamente amorevole.

Leo è cresciuto appassionato di caccia, forte e sano, e senza tofu, suppongo. La parte in cui si ricordano di Paula è triste, ma almeno loro due stanno bene.

Direi che le cose che mi sono piaciute di questa storia sarebbero troppe da elencare, ma principalmente sono: l'ambientazione; la trama; l'idea assolutamente geniale; il fatto che spinge molto alla riflessione, perché il mondo dell'amore è piuttosto vicino; e le tue solite descrizioni ;D

Di questo capitolo in particolare mi sono piaciute le descrizioni finali, e poi questa frase, che sarebbe da incorniciare e appendere: “Il Mondo dell’Amore dovrebbe chiamarsi in realtà Mondo dell’Odio, Mondo dell’Oppressione, o magari anche Mondo dell’Aggressione Contro Chi Non La Pensa nel Modo Giusto. Credono di rispettare, invece opprimono. Credono di amare, invece impongono un’odiosa prigionia, in gabbie anguste come le loro menti. Credono di essere aperte, empatiche e prive di pregiudizi, invece sono grette, violente e cariche di disprezzo per chiunque abbia idee diverse dalle loro. Dicono di comprendere, invece giudicano, dall’alto di una superiorità morale che è solo nelle loro teste. Parlano di uguaglianza, ma l’uguaglianza in quel mondo esiste solo sottoterra.”

Secondo la mia esperienza, vale la pena di leggere anche la più scarsa delle tue storie, perché sarà comunque al disopra di molte altre qui sul sito.

Questa, poi, è stata una specie di esperienza mistica, mi ha portata "ad un confronto interiore con me stessa, e ne sono uscita come una donna nuova, più forte e sicura di sé" (da leggere con voce da donna del Mondo dell'amore).

Scherzi a parte, mi ha fatto riflettere moltissimo.

Chapeau, una trama così non è da tutti.

Alla prossima! ^^

(P. S. Oramai il dubbio mi è rimasto. In quale nazione si svolge tutto ciò? Io punto sull'America.)

Recensore Master
23/02/19, ore 19:50
Cap. 4:

Ebbene... qualunque cosa positiva io possa dire, non sarà sufficiente.

Io sono una vecchia, inguaribile romanticona, e quindi questo finale l'ho apprezzato davvero tanto!
Mi dispiace per Brunn, molto. Ma uomini come lui, ne sono certa, ce ne sono altri, pronti ad aiutare altre persone normali e sensate, ad agire nascosti nell'ombra, nei meandri più segreti di quell'orribile "Mondo dell'Amore" che è, in realtà, il "Mondo dell'Odio", uguale e speculare a quello che queste mostruose sciamannate pensano di combattere. Povere sceme... Non hanno proprio capito 'na sega (oddio, se mi sentono mi mandano in qualcuno dei loro centri di "recupero da turpiloquio"....O.o)

Qualunque cosa che non contempli tolleranza, uguaglianza, pietà, accettazione, ed empatia col prossimo (umano, ovviamente - senza nulla togliere agli animali) non può, ribadisco, NON PUÒ, chiamarsi col nome di Amore.
E finché non capiremo che sulla Terra non ci sono maschi, femmine, bianchi, neri, gay, etero, ecc., ma solo esseri umani, tutti con pregi e difetti (e soprattutto finché ci sarà gente che crede di avere la verità in tasca, e vedrà ed elogerà solo i propri pregi, e guarderà e denigrerà solo i difetti degli altri), l'umanità continuerà a fare un passo avanti e tre indietro...
Niente e nessuno è bianco o nero: questo continua ad essere il mio pensiero.

Sono contenta che ci siano anche donne, nel luogo che Rick e Leo hanno raggiunto, a dimostrazione che non siamo proprio tutte "andate di testa"! :) (non che abbia pensato nemmeno per un attimo che tu volessi dire questo, sia chiaro! ;))
E ho apprezzato anche il fatto che, in fondo, possa esserci una speranza persino per Paula, ma che debba comprenderlo da sola.
Bellissimi il "rapimento" e l'inseguimento, adrenalinici al punto giusto, sembrava di guardare un bel film d'azione!
Qui lo dico e qui lo nego, visto che biasimo la violenza sulle donne: "Rick, hai fatto bene a corcàrle di botte!!! Quanno ce vo', ce vo'!"

Che altro aggiungere?
Che, come sempre, oltre ad avermi emozionata (in bene e in male, ma è questo ciò che chiedo a una bella storia: emozioni!) hai confezionato il tutto in modo impeccabile: impaginazione chiara e piacevole alla vista, grammatica e forma correttissime, esposizione scorrevole e facile da seguire, nonostante l'argomento non facile.
Te puoi dire quello che vuoi, ma tu non sei un semplice autore, men che meno uno scribacchino o uno scribarolo...
Te l'hanno già detto, e io mi associo: dovresti davvero proporre i tuoi lavori ad un editore. In libreria si trovano cose molto, molto, ma MOLTO, peggiori! Meriteresti di meglio, che recensioni da casalinga disperata come le mie! :D

Bene, ora ti saluto e vado a preparare la cena, aiutata da mio marito, insieme al quale, oggi, ho fatto la spesa! (Alla faccia delle animalesse dai nomi esotici!)

Grazie per questo ottimo lavoro. Sono felice di averlo letto! :D

Briz65 *.*

Nuovo recensore
12/02/19, ore 16:40
Cap. 4:

Ho apprezzato la storia. Lo stile, bello, scorrevole. La difesa della libertà di espressione, purché pacata e civile, che ne è la morale, e che mi ha dato la spinta a rendere pubblica questa recensione e quelle già lasciate a "La verità su Ingeborg Barrow".
Il "mondo dell'amore" è un'utopia al pari dello stato hegeliano e comunista: tutti sono obbligati a pensarla da un punto di vista che magari non condividono, oppure vengono eliminati, cosa che è contraria al principio della "pari dignità per tutti" (tutti i cittadini viventi, si intende) almeno da un punto di vista legale (poi, ovviamente, la considerazione che si dà a una persona è personale e variabile), ovvero "stessa libertà per tutti", ovvero per me fare tutto quel che si vuole purché tutti gli altri possano fare altrettanto, cioè libertà di pensiero assoluta mentre d'azione fin dove finisce la propria libertà - nel rispetto della legge, che dovrebbe garantire l'armonia; cosa che anche se nella pratica non avviene piú di tanto è sempre l'unica alternativa all'essere tutti robot, come te ci hai mostrato.
Vietare opinioni discordanti come fa il "mondo dell'amore" è quindi sbagliato, anche perché prima di decidere se si è a favore o contro qualcosa bisognerebbe conoscerlo, se non passarci attraverso (del tipo, so di cosa parlo), e il "mondo dell'amore" vieta l'occasione di fare ció.
Una bella morale.
Buona continuazione
(Recensione modificata il 14/02/2019 - 06:49 am)

Nuovo recensore
03/12/18, ore 19:39
Cap. 4:

Eccomi di nuovo ^^
Ho finito di leggere tutta la storia e l'unica cosa che si può dire è che è eccezionale. Non è solo scritta benissimo, ma è anche originale e calata in una realtà plausibile, e forse non così lontana. Mi ha in qualche modo ricordato il racconto dell'ancella di Atwood, anche se è in un certo senso speculare. Lì la realtà prevaricata era quella delle donne, qui degli uomini. Hai davvero fatto un lavoro fantastico riuscendo a creare una storia distopica nel senso più classico del termine.
Passando agli avvenimenti di quest'ultimo capitolo: come da previsioni l'avvocatessa molla Richard in mezzo a una strada e Paula viene plagiata. Devo dire che anche a me è sorto il dubbio che l'avessero drogata, ma dopo aver letto tutta la storia temo che il lavaggio del cervello sia la soluzione più probabile. Almeno Leo è rimasto sempre fedele a sè stesso, per un momento ho avuto paura che si sarebbe ribellato al tentativo di rapimento del padre.
Comunque sia, ottima storia, davvero, hai i miei più sinceri complimenti :) alla prossima!

Recensore Master
05/11/18, ore 18:51
Cap. 4:

“Già. Essendo un maschio è stupido, quindi non ha pensato che dopo le sue belle prodezze da fascista l’avremmo tenuto d’occhio. L’altro l’abbiamo già beccato, adesso tocca a lui…..” dopo l’abbandono (NON) a sorpresa dell’avida e speculativa avocada (uso il termine declinandolo da avocado, ovvero il frutto) le nostre Armoniose preparano la sorpresa a Rick, ritenendolo un bieco, truce sciovinista da epurare, previa macinazione dei suoi attributi.. E anche no, la sorpresa l’hanno loro che il nostro fugge e si mette in salvo dall’armonia, trovando rifugio da Brunn (Odino?), dopo l’addio a Paula .. che resterà in quel mondo.
Thrilling l’inseguimento, con sbalordivi effetti scenici, almeno Leo is rescued.
Un finale dolce amaro, Leo e Rick sono in salvo, sulle montagne insieme ad altri, vanno a caccia, una nuova Baviera, come un nuovo mondo, dove vivere in pace. Quotandoti, “Il Mondo dell’Amore dovrebbe chiamarsi in realtà Mondo dell’Odio, Mondo dell’Oppressione, o magari anche Mondo dell’Aggressione Contro Chi Non La Pensa nel Modo Giusto. Credono di rispettare, invece opprimono. Credono di amare, invece impongono un’odiosa prigionia, in gabbie anguste come le loro menti. Credono di essere aperte, empatiche e prive di pregiudizi, invece sono grette, violente e cariche di disprezzo per chiunque abbia idee diverse dalle loro. Dicono di comprendere, invece giudicano, dall’alto di una superiorità morale che è solo nelle loro teste. Parlano di uguaglianza, ma l’uguaglianza in quel mondo esiste solo sottoterra…”Confermo, ratifico e sottoscrivo, hai scritto su un mondo distopico solo in apparenza che mala tempora currunt.. Ma “…Arriverà (…), quando come noi avrà imparato davvero il valore del rispetto e della libertà.” E sia così. Per Paula come tutti noi. My best wishes
Jane Queen Empress

Recensore Master
05/11/18, ore 00:56
Cap. 4:

Oh, molto bene.
Spiace che ci sia scappato il morto, ma almeno qualcosa si è riusciti a combinare.
Padre e figlio sono al sicuro e forse anche la madre si potrà salvare.
Dopotutto sembrava più ricattata che altro, non drogata e nel momento in cui si renderà conto che così facendo non riotterrà la custodia del figlio, allora si ribellerà.
Le dittature per quanto terribili, hanno sempre una fine. E hanno una fine quando la gente si rende conto che ciò che impone non è benefico per la maggioranza, anche se all'inizio può darne l'impressione e magari è stata anche creata con le migliori intenzioni.

Ma non si può forzare la gente a essere quella che non è.
Siamo diversi e dobbiamo amarci per quelli che siamo e accettarci vicendevolmente.

Questa storia mi ha fatto parecchio riflettere.
Ti ricordi cos'ho scritto nella recensione al secondo capitolo?
Che io le avrei picchiate.
Ecco, proprio quello che Rick non ha fatto, dannazione, perché se l'avesse fatto avrebbe dimostrato che quelle pazze avevano ragione.
Ma poi, nel momento in cui veramente lui poteva far uso della sua potente muscolatura maschile per liberarsi di quelle... oddio, ma lo sai che mi sono spaventata?
E' stato un momento estremamente intenso, per me.
In quel momento ho capito tutto, ma veramente tutto.
Ho capito che l'atteggiamento di quelle era dettato solo e soltanto dalla paura.
Una paura primordiale, perché fisicamente e quindi in una situazione di reale pericolo, loro avrebbero sicuramente avuto la peggio.
E quindi tutto quello che è accaduto e che hanno fatto era solo un tentativo di farsi più grosse di quello che erano, per spaventare.
Ecco perché avevano quell'atteggiamento così forzato e innaturale, pazzesco.
Non erano più donne, ma donne che fingevano di esseri uomini, pur odiandoli.
Pur disprezzandoli.
Assurdo, ma veramente.
Sono rimasta scioccata.
Ho provato pena per quelle, anche se sarebbero state pure capaci di praticare a Rick l'eutanasia per il suo bene.
Era solo la paura.
Più si chiudevano nelle loro paranoie, più si allontanavano dalla realtà e più vedevano mostri ad ogni angolo.
Mostri che non c'erano, se non nella loro testa e che le ha fatte impazzire.

Alla fine tutto bene. Le tipe del Mondo dell'Amore si stancheranno e la pianteranno da sole.
Molto ben fatto. Cercare di distruggere con un'azione clamorosa quel loro mondo avrebbe solo confermato la loro versione della verità.
Invece che le si lascino nel loro brodo a sciogliersi come neve al sole.

Questa storia mi ha dato così tanto, sei incredibile.
Ho capito tante cose, è stata molto istruttiva.
Ti faccio i complimenti vivissimi per questa tua ennesima perla e noi ci sentiamo non appena riesco a pubblicare, che sono tornata finalmente al lavoro!

Ciao!
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 08:33 pm)

Recensore Veterano
04/11/18, ore 22:41
Cap. 4:

Questi ultimi due capitoli li ho divorati.
Prima di tutto devo farti i complimenti per il modo straordinario in cui hai saputo descrivere non solo le ambientazioni ma anche e soprattutto a rendere le atmosfere nonché le emozioni dei singoli personaggi. In questo, cazzo, sei davvero un maestro.
Temevo in un finale bruttissimo, del tipo che il povero Rick veniva abbandonato non solo dalla moglie ma anche dal figlio e, per finire, tradito pure da Brunn. Invece, pur non essendo per niente scontato, il finale è stato come avevo sperato.
Il discorso finale che Rick fa al figlio è un po' ovvio ma ci sta tutto.
Quindi, Leo e Rick sembrano avere idee diverse sul come dovrebbero riavere con loro Paula. Leo vorrebbe agire, ma Rick è convinto che prima o poi sarà lei a rinsavire e a recarsi da loro. Io sono d'accordo con Leo. E vuoi sapere una cosa? Questo permetterebbe un seguito, e una storia del genere se lo merita tutto, un seguito.
Complimenti Vecchio mio. Questo è in assoluto il racconto più interessante e originale che io abbia mai letto, non solo su efp ma in generale. Fossi in te lo proporrei a qualche editore ;)
A presto Old!

Recensore Master
31/10/18, ore 20:19
Cap. 4:

E l'ultimo capitolo di questo racconto distopico mi pare appropriato leggerlo ad Halloween!
Ouch. La reazione di Rick alla truffa dell'avvocatessa e il suo osservare la gente che ritorna alle proprie famiglie ... un vero pugno nello stomaco.
Il suo scontro con le tipe sotto casa sua però ... non ho mai tifato tanto per un uomo che mena un gruppo di donne. Alla faccia del gruppo per la riduzione dei conflitti, quelle volevano fare una vera e propria aggressione non provocata!
Quel talk show è sempre più delirante. Ogni espressione del bambino è un grido di aiuto? E grazie al cazzo (beccati l'espressione fallocratica, Adorina)! Lo tengono separato dalla sua famiglia! E quella ... cosa... sugli animali sarebbe dovuta essere 'conoscenza empatica'?
La scena con Paula è stata veramente deprimente: forse ha fatto la recita per poter stare almeno con Leo, forse ha subito il lavaggio del cervello, forse è stata imbottita di droghe, il punto è che è solo l'ombra della donna decisa e legata alla famiglia che era. Almeno non ha denunciato Rick, il che lascia giusto un briciolo di speranza.
Brunn è un mito. Birra, hot dog, un rifugio sicuro e la possibilità di squagliarsela da quel mondo degenerato: cosa si può volere di più da un amico?
Che dire, il recupero di Leo è un vero e proprio inseguimento carico di adrenalina, stile film americano. Completo di inseguitrice munita di occhiali a specchio (altro riferimento a Stanford?). E va anche a finire male per il povero Brunn. Davvero un peccato che se ne sia andata una così bella persona, anche perché adesso chi porterà via aspiranti fuggiaschi? Almeno ha affrontato la morte con una notevole dignità.
Quel posto sembra un vero e proprio paradiso nascosto! E mi fa piacere che ci siano anche delle donne lì dentro, non sarebbe stato realistico se tutte avessero accettato il Mondo dell'Amore. Quanto alla discussione finale di Rick e Leo (che si dà alla caccia alla facciazza di tutte le nazivegane), direi che il commento finale del padre riassume il senso di tutta la storia: esasperare il rifiuto dell'oppressione finisce per condurre ad altra oppressione.
Concludendo... davvero una gran bella storia. Un mondo distopico costruito su premesse insolite per il genere, ma che proprio per questo fanno pensare. Una società costruita ed esplorata molto bene. E personaggi la cui mentalità, che sia da fanatici invasati o da disperate vittime del sistema, è resa benissimo.
Complimenti, complimenti davvero per quest'altra bellissima storia!

Recensore Master
31/10/18, ore 16:47
Cap. 4:

Il capitolo conclusivo è concentrato di emozioni e adrenalina!
Avevo ragione a dubitare dell'avvocatessa stra-pagata, alla fine anche lei gli ha dato il due di picche e si è tenuta i soldi!
Ormai il nostro eroe ha capito che non ci sono speranze: o si adegua (con la  terribile prospettiva di finire nel circo di Zelda come "esempio edificante" di redenzione) o prende moglie e figlio e scappa.
Purtroppo Paula si è già rassegnata alla visione distorta delle assatanate (le drogano? Secondo me si! Come qualche fungo o qualche erba strana nel budino di tofu!) quindi non gli resta che recuperare il figlio e darsi alla macchia.
Nella seconda parte spicca la figura di Brunn, l'uomo della "resistenza", disposto a rischiare la vita per aiutarlo e alla fine a perderla davvero, ma in nome di una fratellanza virile e in definitiva umana, che da alla sua morte un significato eroico.
Il finale è consolatorio, nel senso che apre alla prospettiva di uomini e donne che hanno conservato il senso del rispetto per gli altri e il buon senso in generale.
Ci vedo anche del potenziale per uno sviluppo futuro, perché è vero che si tratta di una piccola comunità isolata e nascosta, ma sarà destinata ad ingrandirsi, se il regime "amoroso" diventerà sempre più oppressivo e fanatico come promette di fare  e per forzadi cose le due realtà saranno destinate a scontrarsi :3
(Recensione modificata il 31/10/2018 - 04:48 pm)

Nuovo recensore
30/10/18, ore 18:34
Cap. 4:

Be', devo ammettere che è finita meglio di quello che credevo. Circa. Il Mondo dell'Amore non è distrutto, purtroppo, si è solo creata un'isoletta lontano da esso, ma mi piace comunque che il tutto si sia concluso con la speranza che un giorno possa diventare qualcosa di più di un semplice movimento di resistenza (è possibile chiamarlo così?).
La speranza di Rick di rivedere Paula, che sia lei stessa un giorno a decidere di lasciare il Mondo dell'Amore per poter riunirsi alla sua famiglia ed essere di nuovo libera di agire e pensare come vuole, è secondo me un messaggio di speranza generale, che ci permette di credere che sia possibile una disfatta totale di questa terribile distopia. Come avevo già accennato anche nelle altre recensioni... secondo me, un movimento del genere sarebbe condannato a essere solo un fuoco di paglia. Nonostante il mio cinismo innato, credo ancora nel buon senso del genere umano. Credo che sarà possibile contrastare i piagnistei di queste persone che sanno solo parlare e giudicare, ma che alla fine non agiscono, non cambiano, aspettano che sia il mondo a cambiare per loro, sapendo solo strillare a destra e a manca cos'è giusto e cos'è sbagliato, ma senza mai concretizzare il loro pensiero. Questa è almeno come la vedo io.

Nel complesso, sono comunque davvero contenta che almeno Rick e Leo siano riusciti a farcela. Ho letto il capitolo tutto d'un fiato, sempre però con una costante ansia addosso che continuava a ripetermi: "Ecco, ora lo prendono. Ecco, ora magari anche Brunn li ha fregati ed è tutto un imbroglio. Ecco, magari è solo una trappola e Rick finirà catturato." Mi aspettavo davvero un finale drammatico alla 1984, con la disfatta del protagonista e un lavaggio del cervello terminale. Ma hai fatto un ottimo lavoro nel mantenere la tensione alta davvero fino alla fine, e direi che ne è valsa pienamente la pena. ^-^
Sono contenta, inoltre, che tu abbia specificato come ci siano anche donne nell'oasi in cui si sono rifugiati Rick e Leo, donne che non sopportano l'ipocrisia di queste persone, che non sopportano vittimismi ingiustificati, intolleranza da parte di chi si proclama tollerante sui tolleranti. So che l'avevo già accennato nelle altre recensioni, ma ci tengo a ribadirlo anche rischiando di essere ripetitiva. Non siamo tutte così, lo giuro! (xD)
Per Paula mi è dispiaciuto un sacco, ma in parte riesco a capire il gesto di Rick. Sarebbe stato inutile tentare di convincerla e rischiare di perdere tempo, farsi scoprire, e perdere l'occasione di andare a riprendere Leo. Anche portarla via con la forza sarebbe stato inutile. E' triste da dire, ma anche io sono convinta che tu puoi agire sulle persone fino a un certo punto. Sono loro che devono rendersi conto di voler cambiare e ribellarsi. Per questo nutro davvero la speranza che un giorno anche lei arrivi a fuggire e a riunirsi con la sua famiglia.

Il discorso finale di Rick è davvero emblematico. Queste frasi in particolare: " Credono di rispettare, invece opprimono. Credono di amare, invece impongono un’odiosa prigionia, in gabbie anguste come le loro menti. Credono di essere aperte, empatiche e prive di pregiudizi, invece sono grette, violente e cariche di disprezzo per chiunque abbia idee diverse dalle loro. Dicono di comprendere, invece giudicano, dall’alto di una superiorità morale che è solo nelle loro teste. Parlano di uguaglianza, ma l’uguaglianza in quel mondo esiste solo sottoterra." Questo esprime sostanzialmente tutto quello che ho sempre pensato ma che, un po' perché troppo presa dalla rabbia per formulare un pensiero lucido, non sono mai riuscita a focalizzare concretamente. Perciò ti ringrazio davvero molto per aver creato una sorta di valvola di sfogo per la mia testolina (xD). Giuro, quando ho finito di leggere quella frase ho tirato un sospiro di sollievo e mi son detta: "Ecco. Non c'è bisogno di aggiungere altro". E mi sono sentita davvero un pochino più in pace con me stessa.

Aggiungo un piccolo particolare che forse potrebbe stupirti, ma di cui mi sono resa pienamente conto solo con il termine definitivo di questa storia. Zelda. Giuro, so che può sembrare paradossale, ma lei mi stava quasi per piacere! Ovviamente lei è una delle antagoniste principali, è la prima ad applicare queste filosofie dittatoriali, è la prima che si impegna a tenere su il loro bel castello di cristallo, tuttavia... non so, forse i suoi modi pacati, la grande capacità di manipolazione che si nascondeva dietro il suo atteggiamento sempre educato e apparentemente empatico, il fatto che non si mostrasse mai isterica come le altre (a me le persone che gridano mettono un'ansia pazzesca), il fatto che fosse sempre attenta a ogni caso e a ogni individuo anche durante i talk show... mi sarebbe davvero piaciuto vedere una persona così agire in un mondo "normale", senza lavaggio del cervello. Una semplice donna in gamba, grande lavoratrice, che fa la sua parte per portare avanti un mondo migliore. Secondo me, se Zelda fosse stata inserita in un contesto diverso, con un background differente, e messa a lavorare seguendo principi morali sani, sarebbe stata davvero una grande persona. Poi magari è solo una mia impressione, correggimi se sbaglio.
In ogni caso, ci tenevo a renderti partecipe di questo ambiguo sentimento contrastante nei suoi confronti di cui proprio non ho avuto controllo (xD).

Per concludere... non mi resta altro da fare che ringraziarti per questa storiella che mi ha fatto riflettere, che mi ha intrattenuto, e che mi ha regalato davvero una piacevole lettura di come non me ne capitava da tempo. Rinnovo anche l'imbocca al lupo per il contest! Faccio il tifo per te. ;)

Sperando di rileggerti presto,

_Frame_

Recensore Master
30/10/18, ore 16:36
Cap. 4:

Ciao carissimo!
Devo ammettere che mi aspettavo una conclusione cupa, angosciante, alle 1984, e invece sono contenta di essermi sbagliata. Il capitolo è iniziato in un modo che mi ha lasciata di sasso e stava proseguendo in quella direzione con il pedale a tavoletta. Tornare a casa e trovarsi di fronte la psicopolizia (ehm, le rieducatrici) deve essere angosciante tanto quanto trovarsi di fronte le Wafen-SS, soprattutto sentendo quello che dicono di lui (molto amore, in questo mondo, eh già). Richard, per fortuna, riesce a scappare. Dalla sua ha il fatto che è sveglio, molto, e, anche se è una persona fondamentalmente buona (perché cerca ancora una soluzione pacifica, pensa di arrendersi, nonostante quello che gli farebbero) conosce bene la realtà in cui si trova. Mi è dispiaciuto per Paula, che, da madre, ha acconsentito a farsi fare il lavaggio del cervello; e per Brunn, che, povero, cercava solo di aiutare un amico. Mi dispiace sempre per i personaggi come lui, quelli che sembrano burberi, ma sono persone disposte a sacrificarsi per gli altri.
Molto bello il luogo sicuro, che somiglia effettivamente alla Baviera. Richard ha un vero e proprio cambiamento nell'ultima parte: è più sereno, finalmente. Il mondo in cui sono non è più un mondo al contrario, ma un mondo di rifugiati, di persone perseguitate e stanche dell'ipocrisia. Un mondo dove non devono vergognarsi della diversità, ecco, dove uno non è perseguitato "perché sì" (ovvero per una caratteristica innata o per un modo di pensare diverso).
Che dire? Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla conclusione. In questo capitolo, in particolare, ho trovato che alcuni cambi di scena fossero molto cinematografici, o forse è solo il fatto che sei riuscito a farmeli "vedere" alla perfezione. Complimenti ancora una volta! A sabato!

P.s: ma quanto sarebbe brutto un autobus rosa con i fiori? Ci sono rimasta con gli occhi fuori dalle orbite XD

Recensore Master
30/10/18, ore 16:27
Cap. 4:

***È stato come se millenni di prevaricazione patriarcale mi fossero stati rovesciati addosso tutti in una volta. Ho letteralmente sentito il grido di dolore dei milioni di donne oppresse dagli uomini nel corso della Storia.” Tirò fuori dalla borsetta un fazzoletto e si tamponò una lacrima.***
Io sono una donna insensibile e arrivata a questo punto mi sono messa a ridere pensando ai buonisti veri che fanno sul serio certe sceneggiate.

In quest'ultimo capitolo ho provato sentimenti discordanti per i tuoi personaggi, più che nei capitoli precedenti.
Stavolta non riesco a fare un commento lungo, mi ripeterei e basta, però fin dall'inizio hofatto il tifo per Richard e Leo, mi sono sempre fidata di Brunn e speravo che ce lavrebbero fatta in tre. Con Brunn muore l'opportunità per altri uomini di essere portati fuori da quel mondo passivo-aggressivo e per me è una grande amarezza anche se i nostri "si salvano". A parte la morte epica ed eroica del vecchio (il cui nome non può essere stato scelto a caso) penserò speso alla sua ultima frase, in quel momento oensavo pure: "No! Ora quanti non potranno avere la fortuna di incontrarlo e di farsi guidare da lui?"
Ci sono ingiustizie peggiori ma questa che rischia di oassare in sordina è ugualmente una tragedia.
Tra l'inseguimento, il "rapimento" del piccolo, la parte in cui hanno fatto tanto per seminare le donne che li inseguivano... è difficile dire quale pezzo mi sia piaciuto di più.

Sono stata contenta di aver letto questa storia, non mi perdo in complimenti perché sai già cosa ne penso, per il timore di non poter inserire un commento in più ci ho tenuto a segnalarla per le scelte prima che terminassi di pubblicarla, male che vada avrei rinunciato a quest'ultimo commento invece per fortuna posso commentarti anche stavolta.
la metterò nelle ricordate.

Ps: scommetto che mentre pubblicavi i capitoli ti sentivi come Rich ricercatomda quelle persone pronte a difendersi col taser. ^^
Sarebbe interessante far leggere questa distopia a chi ragiona col paraocchi come queste persone esaltate, insisto parlando di persone perché in quexta storia di sicuro rendev meglio partire da una forma estrema di femminismo ma quello che conta è il messaggio. Puoi stare tranquillo che noi lettrici donne non abbiamo assolutamente pensato che parlassi male di donne, è evidente che tu volessi mettere in guardia contro esaltate/i.

Alla prossima!

Recensore Master
30/10/18, ore 12:55
Cap. 4:

E come era inevitabile che accadesse, anche la storia di Richard e Leo, poveri e indifesi uomini prigionieri di un folle mondo nazifemminista e vegano, è giunta alla sua conclusione.

Come sempre, anche qui abbiamo avuto un assaggio di roba che definire follia sarebbe un eufemismo. Il dialogo di Richard con la segretaria dell'avvocatessa, la puntata del "Mondo di Zelda" con il travone e la cosiddetta "educatrice", la squadra di esagitate che va a casa di Richard per fargli il mazzo (nel mentre sparando cazzate immani che mi hanno fatto accapponare la pelle). Giuro, roba da brividi, che mi ha messo addosso una tristezza che non ti puoi immaginare. Anche la parte in cui lui cerca di far ragionare la moglie. Segue poi un inseguimento adrenalinico che culmina con la dipartita del povero Brunn (il quale si è effettivamente rivelato un brav'uomo), e con un finale che mi ha ricordato molto Fahrenheit 451. Ecco, questa è la parte che mi è piaciuta di più: non solo Richard e Leo hanno finalmente trovato un pò di pace, assieme ad altre persone sane di mente, ma c'è anche un pizzico di speranza per il futuro. Un finale che conclude degnamente questa distopia.

Ti saluto, compagno fallocrate. Alla prossima!

Recensore Master
30/10/18, ore 12:47
Cap. 4:

Molto bella la conclusione di questa storia. Fino all'ultimo ho pensato che Richard è Leo non ce la facessero, invece sono riusciti a salvarsi dal Mondo dell'Amore.
Il tutto fa riflettere ed è trattato in modo cinematografico e graffiante. Bisognerebbe produrre una serie tv in stile Visitors per visualizzare ciò che hai ideato in modo così profondamente veritiero.
Farò molta pubblicità a questa fic e sono veramente contenta di averla letta.
Alla prossima allora! ^^

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