Recensioni per
La notte dei lemming
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
28/01/19, ore 00:36
Cap. 1:

Ciao!
Sto leggendo tutte le storie del contest "Politicamente scorretto" perché mi era piaciuta tantissimo l'idea ed ero curiosa di vedere come tutti l'avessero sviluppata. Anche io avevo partecipato, ma ho finito di scrivere la storia troppo tardi e quindi mi sono ritirata, sarà per la prossima volta ^^
Parlando della tua storia, ho amato questo capitolo! Le mie scene preferite sono state quelle con i due poliziotti, perché nonostante non abbiano avuto molto spazio li hai sviluppati benissimo grazie ai loro dialoghi molto realistici.
Credo che ormai te l'abbia detto chiunque ma il tuo stile è sempre perfetto e senza un errore, complimenti ^^
Appena ho letto il nome Jim ho subito pensato a Jim Jones, e quando ho letto che l'avevi citato davvero ero tipo EVVIVA! UN ALTRO FAN DEL TRUE CRIME! :D
Sono curiosissima di scoprire come andrà a finire, spero che non succeda niente a George, anche se ho un brutto presentimento....
Al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 28/01/2019 - 12:36 am)

Recensore Master
17/12/18, ore 20:18

Eccomi anche qui!
Allora, questo capitolo sembra tornare un po' più alla "realtà", almeno per quanto riguarda l'ultima parte: la presenza delle vittime del culto rimaste e degli agenti Keller e Page fa capire in realtà fino a che punto arrivi il cinismo di SS. In fondo, sono morte più di settanta persone e loro sono tranquilli come se lavorassero alla Buoncostume. Mi è piaciuto molto come hai inserito la citazione: il culto, come tutti i culti, finge di portare alla liberazione degli adepti, ma in realtà stanno solo seguendo le idee di un folle. Diciamo che SS sono il colpo di grazia, per loro, anche se non hanno tutti i torti riguardo al trattamento che riceveranno.
Ancora una volta, ti faccio i complimenti per la narrazione: sembra proprio di essere insieme ai personaggi. E grazie per le note in fondo al capitolo: sono sempre utili, in particolare quella sullo pseudonimo di Jesus e sulla provenienza del nome di Jim.
Complimenti e alla prossima storia!

Recensore Master
17/12/18, ore 19:04
Cap. 1:

Ciao!
Ci credi che non mi ero nemmeno resa conto che ci fosse un'altra tua storia nuova lì, che aspettava solo di essere letta? Credo che il mio cervello sia andato in vacanza prima di me, o non si spiega XD.
In ogni caso, mi piace molto il politicamente scorretto, nelle giuste mani, e le tue lo sono. La tua storia è dissacrante, scorretta nel vero senso del termine: niente buonismo, niente falsità da telefilm. Anzi, i dialoghi sembrano proprio veri, tolta qualche battuta che, come sempre, mi fa morire dalle risate. Mi piace il cinismo attraverso il quale viene vista l'intera vicenda e credo che non ci fosse un modo migliore per raccontarla: senza questo, la storia sarebbe risultata drammatica a livelli eccessivi. Fare un passo indietro a volte aiuta.
Tutto sembra svolgersi proprio come un film, con le scene che si susseguono ad un ottimo ritmo, un alternarsi di scene veloci e più "lente" che ti danno a malapena il tempo di riprendere fiato. È una cosa che ho osservato in tutte le tue storie, in realtà, ma ogni tanto fa bene ripeterlo.
Ho adorato la praticità con cui Jesus cerca di vendere, non importa cosa succeda attorno a lui (anzi, forse può anche andare a suo favore) e con cui i poliziotti cercano di concludere in fretta, ché avrebbero preferito di gran lunga non essere dove sono. Il discorso di Jim è interessante, per lo meno: è pieno di riferimenti culturali e ha un certo carisma da leader. È qualcosa che traspare attraverso le parole, una cosa che trovo richieda molta abilità da parte di chi scrive
Perciò, complimenti davvero. Passo al prossimo capitolo!

Recensore Master
11/12/18, ore 13:41

Umanità perduta, direi. E non mi riferisco solo al luciferino Jim ed agli aspiranti suicidi. Io un "negoziatore" così poco motivato non potevo concepirlo. Né degli agenti così cinici ed incapaci di empatia. Pure Jesus, il venditore ambulante, non fa del senso di fratellanza il suo personalissimo mantra.
Già Las Vegas è un "non-luogo", una città "finta", senz'anima, dedita solo al gioco d'azzardo ed ai peggiori traffici. Se una persona vuol compiere "l'insano gesto", ecco che Las Vegas mi pare proprio il posto giusto.
Nonostante le tue emoticon sorridenti, io ho trovato molto drammatico e triste questo racconto. Non c'è nessuna luce che lo rischiari.
Tu sei stato bravissimo a calibrare i toni narrativi: non si scade né nella bruttura totale, né nella facile retorica.
Il tuo è un sorriso amaro, caro amico, perché con la tua rara sensibilità sai vedere la tristezza di certi contesti.
Complimenti, come sempre.
 

Recensore Junior
10/12/18, ore 23:38

Stile, trama e originalità: Stile perfetto per questa storia, lineare e studiato nel suo essere semplice, cinematografico. Hai uno stile da film americano e frame dopo frame ci avventuriamo in questa notte i cui personaggi sono così umani che dire soltanto politicamente scorretti sarebbe poco. Il racconto si svolge tutto in una notte, una terribile notte per i due agenti detti SS perché non solo hanno proprio abbandonato il loro spirito di giustizia, sono così disincantati dall’introspezione umana che è solo una seccatura stare lì e fare il proprio lavoro. Diamine… c’era la partita. E quante volte io stessa quando capita che la metro di Milano sia ferma a causa di qualcuno che ha deciso di farla finita, sbuffo pensando che arriverò in ritardo in università. Ed è una cosa terribile, lo ammetto, poi mi fermo a pensare che una vita è finita, quella mattina. A primo impatto però ti dici: “proprio stamattina questo si doveva buttare?” agghiacciante e terribile pensiero, ma prettamente umano e cinico.
Stessa reazione dei poliziotti, capita sempre quando hai finito il turno o quando sei di fretta o quando hai decisamente di meglio da fare, sempre, inesorabile.
Originale nel suo essere cinico. Non conoscevo la storia dei Lemming, ma ho trovato il parallelismo così perfetto che non posso far altro che farti i complimenti per l’idea. Le persone lassù sono esattamente come topi, trattati come tali, delle cavie che servono uno scopo più altro, la fama, l’immortalità.
Originale nel suo tutto. Si inizia con Morales: cinico sciacallo che ha imparato la vita di città. Si passa ai poliziotti spietati narcisisti e pigri. Si ha un barlume di speranza nell’umanità con Tabacchi anche se abbiamo visto che fine fanno le buone intenzioni. Si ha poi Jim con il bisogno di intrinseco in ognuno di noi di contare qualcosa nel mondo, di rimanere ricordati nel bene o nel male.
Complimenti vivissimi.
20/20

Attinenza alla citazione: C’è una doppia interpretazione nella tua storia. Una è semplicemente quella del mantra usato dai suicidi, quella litania che Jim ha inculcato loro facendo il lavaggio del cervello e mettendoci solo quelle parole. Scelgono di scegliere una vita libera, pensando che la morte possa portargliela. Me lo immagino, Jim, che sceglie con cura tutte le parole per farle suonare bene, dopo ricerche su ricerche per avere lo slogan perfetto per la sua “religione”, quello slogan che ti entra nel cervello e a cui finisci per crederci, come hanno fatto loro.
Ironia è che non sono loro a scegliere, ma Jim. Il loro meglio inventato è la morte, morte decorata dal Jim come univa via di salvezza. “Sei tu a scegliere di morire, non io che ti dico che è invece l’unico modo per liberarsi dal mondo che ti opprime”.
Ci trovo davvero dell’ironia in questo.
Unica pecca è però l’uso del pacchetto perché si parlava di un ossessione provata dal protagonista (io inteso come protagonista assoluto), interpretando che l’ossessione sia quella di Jim nell’entrare nella storia, lui non lo vedo come protagonista assoluto della storia poiché lui e i poliziotti se la giocano come prime donne della scena. Quindi l’ossessione c’è ma essendo una storia con più protagonisti ti levo quel punto e mezzo.
8,5/10

Caratterizzazione personaggi: Tutti delineati da poche semplici parole o da pochi gesti.
Morales con il suo carretto di hot dog che dà la salsa piccante a chi lo ignora, perché la scortesia è imperdonabile. Lo stesso che tira fuori poi il tubo di ferro per farsi spazio nel business del suicidio.
È uguale al “paninaro” che troviamo fuori dalle discoteche a dare da mangiare ai ragazzi che hanno passato la serata a ballare, lo sa che lì c’è chi compra.
Vede l’attrazione e si immagina il pubblico. I suicidi sono la sua manna dal cielo.
I poliziotti con i loro scambi di battute così scorrette e ciniche che fanno ridere. Quegli aneddoti agghiaccianti buttati lì come se si stessero raccontato che cosa hanno mangiato a pranzo.
Quelle considerazioni sulla scocciatura per la situazione, perché per loro non sono altro che straordinari. Quel menefreghismo delle regole tipico di chi ormai è nell’ambiente da troppo tempo.
Quell’indifferenza di fronte i corpi, di fronte alla situazione che si è creata.
Quel calcio nel sedere alle persone che non si erano ancora buttate e che avevano cambiato idea. L’unico pensiero era: “Ormai la partita me l’hai fatta perdere, ora ti devi buttare che sennò ti butto io”.
L’indifferenza per la vita umana. Le SS non li conoscono e nemmeno vogliono capire perché stanno facendo quello che stanno facendo, voglio solo andare a casa e non importa se con sopravvissuti o no. Oltre il danno poi, per i colleghi che avevano seguito le regole, anche la beffa perché saranno considerati da molti dei temerari poliziotti dediti al lavoro per aver catturato il cattivone della situazione.
E qui c’è il parallelismo con Tabacchi: lui, negoziatore ligio al lavoro, intelligente, che ci tiene a salvare quelle vite, viene trascinato da uno di loro e si spiaccica sull’asfalto insieme alle sue buone intenzioni. Loro due invece, completamente menefreghisti di tutto e tutti, ne escono a testa alta e con un encomio.
Il finale, con Morales morto accoltellato e loro che vanno a fare colazione… sublime.
Jim invece l’ho adorato nel suo essere così delirante. Lui ha il diritto di entrare nella storia come Charles Manson, Valerie Solanas e il Mostro di Firenze… che hanno loro in più di Jim? Tutti siamo potenzialmente vittime e potenzialmente carnefici, è nella natura umana.
10/10

Godimento personale: Nulla da aggiungere, ho adorato questa storia che sa di film cupo e decisamente politicamente scorretto. Hai colto nel segno il tema, hai capito che cosa stavo cercando. Non se caduto in banalità e non hai giocato carte facili, complimenti.
10/10
TOTALE: 48,5/50

EDIT: Ho adorato la tua storia, davvero bravo.
I due poliziotti con quelle facce ci stanno benissimo, sembrano proprio quei classici innocenti con la faccia da stronzi.
Ottima scelta ;)

Recensore Master
09/12/18, ore 19:34

Alla fine non rimase più nessuno...
O meglio no!
Sono rimaste le peggio canaglie!
La simpatica coppia di poliziotti e lo squilibrato che ha si raggiunto il suo scopo, peccato però che lo abbiano portato a termine le due canaglie e, ironia della sorte, nessuno crederà alla sua versione dei fatti!
Niente da dire i due agenti hanno fatto il loro dovere e hanno arrestato il colpevole, peccato che si siano sbarazzati anche di tutti gli adepti della setta.
Perché?
È difficile dare una risposta e forse non esiste una risposta giusta, perchè forse sono bastardi dentro, per noia, per cinismo, per prendersi il merito dell'impresa, fatto sta che nemmeno il mio eroe messicano è riuscito a vedere l'alba, come dire: chi la fa l'aspetti :D
Però senza un vincitore morale io mi sento un po' persa, con chi potrei congratularmi oltre a te, che ci hai presentato un campionario di "malaumanità" raccappricciante, credibile e purtroppo non molto lontano dal vero °-°'

Recensore Master
09/12/18, ore 14:12

Buon pomeriggio.
Sì dai in effetti il racconto è molto ''umano'' xD davvero, tanto alla gente non è che importi molto del prossimo.
I due personaggi principali svolgono il loro mestiere ma senza preoccuparsi troppo del prossimo.
La vita purtroppo è spesso così, dominata da un vile egoismo che rovina l'umanità.
Ti sei impegnato molto in questo testo. In bocca al lupo per il Contest.
Buona domenica :)

Recensore Junior
07/12/18, ore 17:48

Umanità perduta. Questo è il primo pensiero che mi è salito alla mente una volta conclusa la lettura di questa storia. E' cattivissima, politicamente scorretta ai massimi livelli, eppure...crudelmente veritiera, purtroppo. Hai messo in luce gli aspetti più oscuri dell'essere umano dando voce a diversi personaggi, tutti più o meno discutibili. Ottimo lavoro!

Recensore Veterano
07/12/18, ore 17:44

Innanzitutto perdonami se non ho risposto al messaggio: purtroppo sono ingolfatissima. Però sono riuscita a ritagliarmi un angolino di tempo per proseguire la lettura e sono davvero contenta di averlo fatto: ho praticamente inalato d'un fiato anche questa seconda parte. 

Colpi di scena su colpi di scena in un ritmo serratissimo molto coinvolgente. 
Mi spiace un attimino per Tabacchi, povera anima, però è vero: non puoi salvare qualcuno che non vuole essere salvato e, nella maggior parte dei casi, i suicidi non lo vogliono. 
Il "Jim Jones dei poveri" rimane davvero fedele a se stesso: mellifluo manipolatore, intelligente quanto basta per farti credere di stare scegliendo di testa tua e non sua. Hai reso davvero molto bene le dinamiche di potere e "lavaggio del cervello" che avvengono in una setta. 
Menzione d'onore alle "SS", sembrano due cinici idioti ma si rivelano sociopatici manipolatori tanto quanto lo psicopatico di prima. Caotici malvagi a 360° non c'è che dire!
Molto bello anche il quadro umano disegnato intorno alla vicenda: quest'umanità cruda, spietata, indifferente e reale.

L'episodio del treppiede mi ha fatto morire: quante volte ho visto succedere cose simili!

Altra menzione d'onore per le fotografie che aprono e chiudono la storia.
Mi è piaciuta molto soprattutto la seconda: i due agenti hanno davvero lo sguardo strafottente ma provato di chi ha visto troppo e ne sa più di quanto tu possa immaginare. Almeno, questa è la mia interpretazione. Però mi ha colpito molto, come la storia.

Complimenti vivissimi! 

Alla prossima ^.^

Recensore Master
07/12/18, ore 16:29

Buon pomeriggio carissimo!
Ho letto entrambe le parti insieme, così da non perdermi nulla, perché la storia lo meritava. Ha fatto un'analisi incredibilmente amara ma non per questo meno veritiera del mondo in cui viviamo. La parte che mi ha colpito di più è stata quando SS hanno convinto i superstiti a buttarsi e hanno fatto ricarere la colpa su Clifford, che tanto c'era già dentro fino al collo. Cinismo e amarezza a gogo...
Ottimo lavoro come sempre, davvero. Anche per il fatto che hai inserito episodi che ti riguardano, realmente accaduti, e che danno un tocco in più al testo.
buona fortuna per il contest!

Recensore Master
07/12/18, ore 16:12

Gran finale con sue spettatori d'eccezione quindi. I due SS sono davvero cinici e spietati. In fondo anche loto, con fredda disinvoltura, contribuiscono al sogno del pazzoide di turno quando privano i superstiti del loro futuro ancor prima che si buttino dal parapetto.
È stata grottesca la scena in cui Jim ha cercato di non prendersi la colpa per gli ultimi suicidi! :D
La storia è molto drammatica, ma non lo è il punto di vista dei due agenti, che crea una sorta di ribaltone psicologico nei confronti delle vittime.
Tu sei stato bravissimo ad alternare la realtà effettiva e quella filtrata dallo sguardo disilluso dei due colleghi.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
07/12/18, ore 13:18

🤨
Mi hai spiazzato veramente.
Mica c'ero arrivato che i 'politicamente scorretti' potessero essere i due poliziotti.
Cinismo a profusione proprio.
Mi ha colpito l'indifferenza: il chiacchierare delle ostriche, dei tacos, delle tette delle cameriere e dare degli stronzi a questi che non si decidono a buttarsi e dargli il motivo finale per farlo...
Mi é capitato di essere altrettanto cinico: Metropolitana piena il Lunedí mattina e lo stronzo che si butta per suicidarsi. Ma prima di buttarsi non gli viene magari in mente di farlo da un capannone abbandonato, anziché terminare la propria vita rompendo i coglioni al prossimo? No, perché era uno stronzo, appunto.
Questi due poliziotti sono oltre il politicamente scorretto. Invitano anche i superstiti a gettarsi nel vuoto, forse per evitare di doverli interrogare e tutta la burocrazia a seguito.
Parlano tra di loro di come i corpi rimangano intatti dopo una caduta da 300 m come se stessero parlando del gusto preferito di gelato.
Direi che non ti sei fatto mancare proprio nulla per renderli degni di questo contest eppure...
Se mi posso permettere...
Siamo sicuri che li hai resi cosí odiosi? Insopportabili?
In fondo, in fondo, non siamo tutti un po' cinici? Da quelli che postano i video su fb a quello che vende gli hot dog? Non é solo indifferenza, sembra più un rigirare il dito nella piaga.

Come ultima cosa, adoro le storie in cui si infilano aneddoti personali, tipo la storia del treppiedi che hai raccontato. Sembrano ancora più realistiche e vere!
In bocca al lupo per il contest e alla prox!
Ssjd
(Recensione modificata il 08/12/2018 - 09:54 am)

Recensore Master
07/12/18, ore 13:04

Eccomi!
E vabbè, ma io mi rotolo ogni volta per terra con l'humor nero! Ho perso il conto di tutte le volte che ho sghignazzato leggendo questo capitolo.
Certo, dispiace sapere che siano morte così tante persone, ma dopotutto se lo son cercato. Tutte le chiacchiere sull'empatia, sul parlare per risolvere fantomatici problemi che non esistono, i negoziatori che cercano di combattere con le belle parole la sterilità mentale, sono soltanto specchietti per le allodole, il più delle volte. Basti vedere la povera Georgine, che invece di pensare con la propria testa lascia trionfare le ragioni del più persuasivo.
Finalmente una storia scevra dal solito buonismo dolciastro e artefatto che va tanto di moda adesso!
I due sbirri paraculi (moooolto paraculi) sono esilaranti^^
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
07/12/18, ore 12:14

Mamma mia. Lo dico con il cuore, questa è una delle robe più ciniche che abbia mai letto. Non ci sono buoni, non c'è speranza che accada qualcosa di bello (o meglio, una robetta c'è: i due SS che alla fine del capitolo vanno da Hooters. Non ci sono mai stato purtroppo, ma da quel che leggo in giro non deve essere male). C'è solo un'umanità crudele e menefreghista, oppure troppo debole e stupida per rendersi conto che glielo stanno mettendo in quel posto. I "lemming" al centro di questa storia mi hanno fatto pensare a tutte quelle persone che si fanno plagiare da qualcuno più furbo di loro, qualcuno che approfitta della loro debolezza per spillargli quattrini o, come in questo caso, sperimentare sulla loro pelle una forma di controllo estremo.

Tutto sommato, però, è stata una bella lettura. Molto ben scritta, molto realistica, e con quel sapore politicamente scorretto che insaporisce il tutto. L'unico problema è che mi ha messo addosso un'angoscia tale, che per levarmela di dosso dovrò spararmi per forza una compilation di video comici su Youtube.

Alla prossima storia, carissimo!

Recensore Master
07/12/18, ore 11:48

***Sullo schermo c'era il primo piano di un uomo vestito di nero. La scarsa luce rendeva difficile cogliere i suoi lineamenti, inoltre aveva una specie di maschera che gli copriva la metà inferiore del volto. Una corrente d'aria gli agitava appena i capelli, lunghi fin sotto le orecchie.***
Che fosse il soldato d'inverno? Lui sarebbe capace. ^^
Cretinate a parte, la settimana scorsa sono stata sbrigativa col commento e stavolta mi rifaccio. ^^

Il negoziatore mi ha fatto storcere il naso: fin dall'inizio era un'impresa impossibile inoltre nei film detesto i negoziatori. Mi piacciono i buoni e i cattivi, i negoziatori sono la via di mezzo: la pensano come gli stronzi ma hanno la paraculaggine di unire la noia dei burocrati alla noia delle cose tirate per le lunghe e la pretesa di avere ragione. E' come uno scontro di corna tra due animali che credono di ragionare col cervello e di avere ognuno le ragioni più valide, con la differenza che il criminale è sempre e comunque l'unico dei due ad avere una motivazione davvero enorme!
Parere mio, queste grigie figure vanno bene per cercare di convincere uno spostato di testa a non uccidere nessuno ; ma in caso di suicidi come questo io non scomoderei nessuno. E' diverso se qualcuno vuole suicidarsi per una bocciatura a scuola, per una delusione d'amore, o per aver perso il lavoro. In quei casi basta lasciare che siano i diretti interessati (genitori/insegnanti, ex, datori di lavoro) a "contrattare" per convincere l'aspirante suicida a cambiare idea.
Ma nel caso dei suicidi di massa, nessuno li obbliga! C'è il lupo cattivo che prova a raggirarli e laddove migliaia di persone direbbero al tizio "ma tu si' scemo!" ci sono anche quelle pecorelle che non vedono l'ora di farsi guidare per fare comunella con altre anime pie e plagiarsi a vicenda soprattutto per le questioni più serie della vita.
Ahh, forse adesso capisco The lion and the lamb, ciò su cui insistono gli Alan Parson's Project nella canzone sulla Sagrada Familia nell'album Gaudi. Tutti traducono quel ritornello come il coraggioso e il pavido ma se hanno usato le espressioni leone e agnello il significato dev'essere più vasto, infatti è la canzone che impiegai di più a tradurmi da sola.

Sto delirando anch'io. Ma tanto a te fa piacere quando sto di contorcimenti mentali e pensiero libero. :P
Cacchio, è la canzone perfetta, scritta apposta per la tua storia, me n'ero scordata perché nelle canzoni di questa band o canta Eric Woolfson o un po' me ne frego (e sono tanto fan che ho anche stretto la mano ad Alan Parson XDD).
Non ho ancora finito di leggere il secondo capitolo e da questo momento immaginerò che si gettano dalla Sagrada Familia.
A questo link ci sono video, testo originale e traduzione. Caspita, oggi sono più multitasking di Napoleone, se vuoi che ti scriva qualcosa di preciso, approfittane per chiedermelo.
E giacché ci sono, non facciamoci mancare niente. Ti passo anche questa in tema con la tua storia, Sirius, così perfettamente in linea con gli esaltati anni 70. E scoprirò che significato "speciale" aveva la stella di Sirio in quegli anni, cavolo sembrava un punto di riferimento mentale/ideologico.

Però come significato del testo la più indicata è Ammonia Avenue. Non ti metto un altro link che già impiegherai mezz'ora per leggere questo malloppone.

Ero ancora persa in contemplazione di quanto non avevo scritto nel primo capitolo (anzi DEL primo capitolo). ^^''

----------------

***“Non farlo,” intervenne il negoziatore. “Scegli me, Georgine, scegli la vita.”***
Beh, lei l'ha preso in parola, ha veramente scelto lui, di portarselo appresso fin nella tomba. Quanto mi è dispiaciuto per questa donna! Era l'unica recuperabile e di sicuro doveva essere una bella persona. Se non ci fosse stato Jim a istigarla, con lei era fatta, non si sarebbe più buttata!
Il negoziatore mancherà al mondo molto meno di lei.

***“Volevo vedere se è vero che da fuori sembrano ancora interi, anche se dentro sono sfracellati.”***
So la risposta per aver - purtroppo - visto la foto vera di una persona precipitata dal cinquantasettesimo piano di un grattacielo. ç_ç

***“Ah, benissimo,” disse allora Schneider, puntandosi le mani chiuse a pugno sui fianchi. “Mi butto, scelgo, decido della mia vita… un cazzo! Tutti ammucchiati come delle pecore di merda! Ma li avete visti gli altri?”***
ahaha, ci ho visto bene per le pecorelle. ^^
I due agenti, loro sì che hanno la stoffa per diventare i più abili negoziatori o criminali.
Schenider il mio preferito, e non solo perché si chiama come Doom.

***Gli SS sono stronzi come sempre.*** SS=SuperStronzi. :D

***Va’ a vendere crack davanti alle elementari,***
Ovvio che la gente lo guardi ammutolita.
Per fortuna che la prendono con filosofia, però questo comportamento cinico può voler dire che ne hanno viste di cotte e di crude, oltre che di interi e di sfracellati. Stronzi come loro non si nasce; si diventa. Se uno nasce direttamente stronzo si impegna a diventare santone o criminale (che rende molto di più), non si impegna a diventare poliziotto, così come nessuno diventerebbe poliziotto solo per avere il privilegio di andare da Hooters a qualunque ora (e non conoscevo il significato della parola hooters anche se sapevo che locale è).

Chiudo qui perché è un commento lungo forse più di metà capitolo. Alla prossima, carissimo!
(Recensione modificata il 07/12/2018 - 11:53 am)