Recensioni per
Sotto Spirito.
di AdhoMu

Questa storia ha ottenuto 62 recensioni.
Positive : 62
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/01/19, ore 17:24

Sì. Ti prego. Resuscitiamo Mulciber e ammazziamolo di nuovo. Dopo il piccolo flashback che hai scritto ho ritrovato tutto l'odio per questo personaggio oscuro, che di fascino non ne ha neanche un briciolo; spingerebbe il più tranquillo dei maghi a fare a botte nel tentativo di spaccargli la faccia, soltanto perché respira! Mary così spaventata ha fatto tanto pena, meno male che sappiamo che diventerà un'esemplare Grifondoro, tra i più coraggiosi, di quelli che proprio fanno inorgoglire il buon Nick.
E veniamo a Cho: mi piace vederla così indipendente da qualsiasi uomo, mi dispiace che sia così legata al ricordo. Ritrovare Roger fa sempre piacere, mi piace che tu abbia sottolineato come, pur non vivendo più con gli altri, lui si sia fatto vivo appositamente per Cho, perché la pensa ed è preoccupato.
Una giovane dama grigia così piena di colori e vitalità va oltre qualsiasi immaginazione, per me! Mi è piaciuta un sacco! E sì, mi stai salvando anche il Barone Sanguinario. Dunque, a che numero siamo arrivati adesso, di personaggi rivalutati? Ho perso il conto. Stai prendendo tutte le piccole antipatie poco approfondite della saga e me le stai rimostrando sussurando: "però, se guardi bene...". Quindi sì, sto tifando per il Barone e per il suo lieto fine dopo la morte, chi l'avrebbe mai immaginato?
Per il panda Saotome mi ci è voluto uno sforzo di meningi, ma come ho fatto a dimenticare Ranma, il mio amore di gioventù? Inconcepibile. Dovrò proprio punirmi in qualche maniera, facciamo che eviterò di comprare i biscotti quando finisco il pacco. Non so quanto sono in grado di resistere.
P.s. ho visto che hai pubblicato dell'altro, non ho ancora letto ma non vedo l'ora! A presto cara
(Recensione modificata il 18/01/2019 - 06:28 pm)

Recensore Master
18/01/19, ore 16:01

Ogni promessa è debito, quindi eccomi qui Adho, finalmente in pari anche con questa storia. Devo dire che sono un po' rintronata da questi salti temporali, ma non di certo perché tu li abbia gestiti male, tutt'altro. Però tanta carne si è ammassata sul fuoco con questo capitolo, quindi bisogna fare un po' di ordine:
Io del passato del Barone sanguinario e di Helena Corvonero non mi sono mai interessata più di tanto, devo dire. Mi rifaccio a quel poco che si accenna nella saga originale. però se devo dirtela tutta, quando ho letto del baronetto Albrecht, proprio all'inizio quando ancora si trova sul ponte della nave, non ho potuto fare a meno di associarlo a Bastian. Si, proprio lui, non chiedermi per quale assurdo motivo, non ne ho la minima idea; quindi il Barone Sanguinario che qui viene rappresentato come il ragazzo dei mei sogni, più o meno ( o almeno segue uno dei miei canoni estetici), ha avuto un colpo di fulmine con la bella dama grigia e con lei si è intrattenuto in via epistolare per ben nove anni. Questo ultimo dettaglio rappresenta degnamente i tempi dilatati del tempo, quando dal baciamano alle lenzuola passavano generazioni intere; certo, un gran colpo di scena il signor Peverell che Helena respinge, in favore del suo grande amore. Sono così curiosa di saperne di più che vorrei tu pubblicasi in questo istante il prossimo capitolo: ti prego, soddisfa la mia curiosità, o maestosa!
Invece facciamo un bel salto e ritroviamo la povera Cho con tutti gli amici del caso, che conoscevo già da tempo e che sono felice di ritrovare, ad esempio Roger, che dimostra di avere un cuore d'oro ed un animo accorto. Povera Cho, che si getta da un letto all'altro per alleviare un pochino le sue pene; l'obliviazione è stato un momento particolarmente struggente, perché rappresenta quanto lei ripudi, in realtà, quello che sta facendo, anche se è più che evidente che non possa farne a meno. Le lacrime sono quasi giunte, con il ricordo che la lega a Cedric, specialmente perché sappiamo cosa accadrà nelle ventiquattro ore successive; purtroppo questo dimostra quanto in realtà la vita sia imprevedibile. Siamo convinti sempre che ci sarà un dopo e non ci rendiamo conto di quanto sia frivolo questo modo di pensare. Si, mi sono intristita, quindi proseguo ed evito di tediarti con il mio male di vivere che Montale me spiccia casa.
Non ho ancora ben compreso per quale motivo abbiamo fatto un saltino nel passato che vede protagonisti Mary, Lily ed il maledetto Mulciber, anche se immagino sia stato necessario lanciare uno sguardo anche a loro perché immagino (e temo) che quel bastardo di Ares si faccia vivo anche da morto. Da una parte me lo auguro, dall'altra ho timore di cosa potrà accadere, in quanto conosco molto bene il riprovevole mago e le azioni orribili che è in grado di compiere. Comunque mi trovo d'accordo con te: c'è sempre un valido motivo per fargliela pagare, perché una volta sola non basta.
Niente, non mi resta che attendere a questo punto, ansiosa di conoscere come proseguirà questa triste, ma avventurosa storia.
Un altro abbraccio, che non guastano mai

Bri

Recensore Veterano
15/01/19, ore 12:24

Ciao, Adho! Inutile dirti che riesci benissimo a gestire i cinque piani temporal. senza contare che non hai ancora introdotto Cedric e gli altri fantasmi alla ricerca di sistemare i vari  conti in sospeso" (e ne hanno tanti, non solo il nostro bravo Diggory). Non posso che restare meravigliato dalla tua inarrevabile fantasia, dalla tua capacità di creare una moltiplicità di fili narrativi, di collegare in un tutto armonico e organico tante vicende... Ad esempio mi hai "steso" con le ultime due parole: Cadmus Peverell... sono rimasto attonito e sbalordito, mi si è aperto un mondo davanti: sei riuscita a collegare i fondatori con i tre fratelli dei Doni della Morte! E la ragazza che il secondo ha richiamato dall'Aldilà è....Helena?) Sei sbalorditiva e non posso che essere felice di leggere dei pezzi di bravura come quelli che hai scritto e stai scrivendo. Non so come riesci a gestire il  tutto e non posso che non farti i complimenti.
Devo anche dire che, di fatto, leggendo le tue storie, in cui arricchisci il canon in modo così brillante, modifichi anche quello che io penso della saga di Harry e co: d'ora in poi, per me, il "Barone Sanguinario" è il gentile Albrecht van Duiker; e. come non riesco a pensare ad Alica senza Bastian o a Leanne Kaplett (cognome ormai suo, anche se lei non lo gradisce), felicemente sposata con Graham (con fatica cerco ancora di mantenere Kain...), così ora vedo con occhi diversi quel pazzo furioso del Barone Sanguinario... Oddio, almeno fino ad un certo punto, perché quello che ha fatto non è giustificabile in nessun modo... (anche se ho paura che tu riuscirai a farmi diventare alla fine simpatico anche quel pessimo soggetto).
Potrei parlare anche di Cho (povera piccola!), che spero possa affrontare con serenità la vita, o di Piton, che ha sbagliato (e molto), difendendo un "amico" (bell'amico, poi!) e ottenendo il disprezzo di Lily Evans (sono cose di cui si pentirà, poi...): ognuno meriterebbe un bell'approfondimento, ma ho scritto anche troppo e ho parua di diventare noioso!
Ti rinnovo pertantoi complimenti e resto in attesa  del seguito di questa tua nuova avvincente avventura.
Un abbraccio forte e buona giornata. Stefano.

Recensore Master
15/01/19, ore 09:21

Non dovrei più stupirmi, cara Adho, delle tue capacità di seguire in maniera eccelsa diversi fili narrativi, senza creare alcuna confusione, intrecciandoli anzi in maniera meravigliosa l'uno con l'altro, però accade ogni volta e non posso che complimentarmi con te.
Adoro come sei partita dal secondo viaggio del baronetto van Duiker, collegandoti poi al primo viaggio ed al suo fondamentale incontro Helena, all'epoca solo una ragazzina scanzonata, circondata da troppi adulti. Il nome che hai scelto per il futuro Barone è fantastico, sono anche io una fan di Albrecht Dürer e mi piace come hai deciso di omaggiarlo, non conosco invece Jan Duiker, ma nella vita sono sempre pronta ad imparare.
La povera Cho mi, nota che infatti aggiungo quasi sempre povera quando parlo di lei, mi fa una gran tenerezza. Troppi fan della saga non la sopportano, perché l'abbiamo conosciuta meglio nel periodo in cui, ammettiamolo, era piuttosto incline alle lacrime, ma chi non lo sarebbe stato al suo posto? Quella povera ragazza si era innamorata, di uno dei ragazzi più gentili e carini della scuola per giunta, solo per vederselo strappare brutalmente, per la sfortuna di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Trovo plausibile che la loro prima volta fosse avvenuta proprio alla vigilia della terza prova e questo rende ancora più tragica la fine di Cedric che, poche ore prima, pareva davvero avere tutto, solo per finire col perdere la vita, coinvolgendo inevitabilmente anche Cho.
Amo alla follia il tuo Roger, la sua amicizia con Cho, il suo occuparsi di lei anche dopo la fine della scuola, il suo comprendere che la ragazza non può continuare così... tutti dovrebbero avere un amico come Roger Davies, che diamine! E devo decidermi a leggere "0 First Davies"...
Rivedere l'odioso Mulciber è stato un tantino inaspettato, ma del resto ci sta, perché anche quello tra lui e Mary è stato un amore tragico in modo paragonabile a quanto si delinea per il futuro del Baronetto van Duiker e della bella Helena... immagino che quel Cadmus Peverell non porterà altro che guai e sono ansiosa di scoprire cos'hai in serbo per noi.
Ti lascio con la promessa di concludere presto "Le prodigiose sorprese di un Armadio Svanitore" che mi ha toccata nel cuore, proprio come questa storia su Cedric.
Un abbraccio e buona giornata,
Francy

Recensore Junior
14/01/19, ore 12:12

Oh cielo...
Da dove cominciare?
Mi ero aspettata dagli indizi che ci avevi fornito che i prossimi da sistemare fossero Cho e il Barone, ma come sempre sei riuscita a sorprendermi con la complessità della trama che stai intessendo.
Quattro diversi piani temporali (che te l'assicuro funzionano benissimo, tranquilla) per raccontarci di Albrecht (che bel nome!) e Helena, di Cho e Cedric e... aiuto, di quella canaglia di Mulciber. Ti giuro che speravo tanto di non rivederlo ma, effettivamente, se ripenso a quello che ha combinato nell'Armadio, la sua prensenza in un contesto di delitti d'amore (se poi d'amore si tratta) mi pare più che calzante.
Ti avevo detto che cominciavo a nutrire un debole per il Barone e tu, perfidamente, continui a svelare di lui dettagli che non posso che apprezzare anche se, ovviamente, lo si può considerare soltanto un personaggio negativo visto quello che ha combinato alla fin fine.
Però, però... l'apparizione di Cadmus Peverell mi ha messo la pulce nell'orecchio e ora non so bene cosa pensare, però sono abituata alle tue sorprese e qualcosa mi dice che sovvertirai alcune certezze del canon.
In attesa di saperne di più mi godo l'apparizione dello splendido Roger, che si dimostra molto carino nei confronti di Cho.
Un abbraccio,
Mau

Recensore Master
14/01/19, ore 09:40

Ecco, che cosa avevo detto io sull'Armadio? Giuro, giuro che prima o poi ce la faccio, a lasciarti un meritato commento agli ultimi capitoli. Soprattutto perché quella cacca gigante di Mulciber non si è ancora presa abbastanza insulti, e se li merita tutti, ma proprio tutti tutti. Sono comunque contenta di poter rimediare, in qualche modo, qui. Cioè, no, non sono contenta che venga a rompere le scatole anche qui, perché in confronto a lui Minus è un po' un agnellino spaventato, ma insomma, se questo servirà a fargli di nuovo patire le pene dell'inferno (letteralmente, si potrebbe dire), io sono contenta.

Ciao, Adho.
Niente, con questa storia non ce la faccio a lasciarti commenti sensati e ragionati, figuriamoci poi a seguire un ordine logico, o almeno cronologico.
Dunque, per cercare almeno di sollevarti qualche dubbio: i piani temporali si distinguono benissimo, così come le vicende appaiono chiare e perfettamente seguibili. E, anzi, io adoro questo intreccio. Soprattutto perché, proprio in una storia come questa, che inevitabilmente mischia diversi piani (temporali, esistenziali, tematici...) un mosaico del genere credo sarebbe inevitabile. E tu lo sai gestire con maestria, quindi non ti devi preoccupare, per questo.
Non mi aspettavo minimamente una capatina negli anni settanta, ma insomma, forse invece avrei dovuto farlo (Minus arrivava pur sempre da lì, no?). Ma, ripensandoci, se dobbiamo parlare di relazioni finite in tragedia, un cattivone come Mulciber ci sta, ahimé, a pennello. Inutile che ti ripeta per l'ennesima volta quanto io ami la coesione che sei riuscita a dare a tutte le tue storie, che pur trattando di cose diverse, in tempi diversi, scivolano l'una nell'altra con una fluidità che a volte non ha avuto nemmeno la Rowling.
Ecco, e arriviamo finalmente ad Albrecht. Su cui non si possono non avere delle riserve, dato che sappiamo come finirà la sua vita e quella di Helena. Ma che tu riesci a presentarci con un'umanità sorprendente. Tra l'altro, io me lo ricordo un altro ragazzo che si relazionava ad una certa biondina in modo a dir poco inquietante, ma che tu hai saputo piegare, riempire di umanità e complessità, fino a renderlo un ragazzo forse non perfetto, ma di certo non un mostro. E, per certi versi, Albrecht me lo ricorda tanto. E me lo avrebbe ricordato anche se non avesse avuto un Signor Zio, abiti impeccabili e occhi chiari e magnetici, mannaggia a lui.
Insomma, questo per dire che ho grandissima fiducia nella tua arte narrativa, e so che saprai trattare un episodio a dir poco difficile in maniera impeccabile.
Nel frattempo, ho cercato di godermi l'idillio di Albrecht e Helena senza pensare al futuro, ma gioendo di come hai tratteggiato una passione forte e solida, pura, reale, senza mai scivolare in brutti sentimentalismi.
E intanto mi hai lasciato a chiedermi che cavolo vuole questo benedetto Cadmus Peverell (ok, ammetto che, per una minuscola frazione di secondo, prima di arrivare a leggere Peverell il mio cervello si era fermato a Cadmus, e chissà perché aveva dato per scontato che fosse Sir Cadogan, e insomma, per un attimo avevo sperato in un quadro decisamente più ridicolo).
Tra l'altro, Helena che getta la spugna è a dir poco meravigliosa. Così come è meraviglioso il suo carattere, la sua vitalità e la sua sottile ribellione. Non posso fare a meno rattristarmi un po', pensando alla figura timida e spaventata che conosciamo nei Doni della Morte.
Infine (infine davvero, ché qua ti ho scritto un quintale di sciocchezze senza molto senso, temo), Cho: sai già cosa penso di lei, e sono contenta che tu le stia dando il giusto spazio, mostrando i risvolti di un trauma che io non oso nemmeno immaginare. Sono ovviamente molto contenta anche di rivedere Roger, e di saperlo felice con Lavanda. Il suo rapporto con Cho è molto dolce: chissà perché, queste belle amicizie fraterne riescono sempre a commuovermi molto.
Così come è commovente che Cho, senza Cedric, non riesca ad andare avanti , proprio come avanti non ci è andato lui.
Spero di incontrare di nuovo i nostri amici palliducci, nel prossimo capitolo.

A presto, A., un abbraccio!

Recensore Master
13/01/19, ore 20:22

Whoa, whoa, whoa, whoa - cit Peter Kavinsky
Uh quanto sono contenta di aver scoperto qualcosa in più sul Barone e su Helena! Il nome Albrecht è magnifico, ottima scelta; ovviamente a te ricorda Albrecht Durer (stavolta so di chi stai parlando ahahah, come ti avevo accennato amavo Storia dell’Arte al liceo, anche se dovrò informarmi riguardo all’architetto olandese, purtroppo in questo frangente mi trovi piuttosto impreparata, ahimè), ma a me ricorda prima di tutto il grande amore di Giselle nell’omonimo balletto. Gran bel ragazzo, ma ance lui parecchio sfortunato in amore. Deve esserci una maledizione nel nome.
Adoro i riferimenti ai Paesi Bassi, paese che amo e che mi spiace spesso sia ricollegato solo alle droghe e ai quartieri a luci rosse. Poi quelle maioliche sono davvero bellissime!! Ho adorato poi come il barone in questo capitolo venga presentato come una figura luminosa, è un contrasto interessante rispetto al modo in cui siamo abituati a vederlo e il suo carattere pacato mi piace. Helena è un bel tipetto, non c’è che dire, piuttosto ribelle e a quanto sembra insofferente all’avere una madre così importante e a quanto sembra abbastanza pretenziosa, ma che ha la buona decenza di non svenderla in giro in matrimonio. Cadmus Peverel, uhm? Interessante, non vedo l’ora di capire l’uso (credo oscuro) che farai di uno dei Tre Fratelli.
Ma ora torniamo nel presente, basta viaggioni. Cho può piacere o non piacere, ma mi dispiace davvero per lei, perdere il primo amore così è orribile e mi spiace che si trovi nella situazione attuale: penso tenda parecchio a sminuirsi e il fatto di sentire Cedric ancora molto vicino (beh, in effetti…) credo le impedisca di liberarsi. Sono comunque contenta che abbia almeno l’allegra brigata a tenerle compagnia e il caro Roger, il latin lover e t(r)ombeur des femmes gone good grazie ad una certa grifona, che magari non sarà perfetto, ma di certo si vede che tiene all’amica. Forza corvi, cercate di tirarvi su un attimo, vedrai che avrai una bella sorpresa Cho!
Mulciber mi fa davvero venire l’itterizia e sono contenta che abbia fatto una brutta fine. Forza Sturgis, sei il nostro eroe!!!
Bene ora io torno ai miei studi nel tentativo di non farmi bocciare e di cavare fuori dei voti decenti. Sono arrivata al punto in cui i miei, rincasando ieri all’una (fanno più serata loro di me, dimmi se è possibile) e ritrovandomi letteralmente addormentata con la faccia nel libro mi hanno fatto un incoraggiante discorso in cui, dopo aver proclamato il loro indiscusso amore per me, mi hanno ripetuto tipo settanta volte che a loro dei voti non importa. A giudicare dalla preoccupazione che ho letto sui loro volti ho deciso che eviterò gli specchi fino alla fine della sessione, giusto per stare tranquilla. Che la sapienza di Priscilla mi assista, perché non ho intenzione di gettare la spugna *sguaina la bacchetta ed evoca una spugna per poi stringerla morbosamente*
A presto cara!
Em