Ciao mia cara!
Devo ammettere di essere stata incuriosita da questa storia già quando ho visto l’aestetic su fb. Ovviamente la cosa che mi incuriosisce di più è vedere una versione Tony adolescente, visto che siamo abituati a vederlo in versione milionario adulto.
Ti avviso che scriverò questa recensione a mano a mano che vado avanti con la lettura, quindi se scrivo qualcosa di errato o che proprio non ti riporta con il finale del capitolo, è per questo motivo qui.
Il capitolo inizia con Tony e Steve che chiacchierano. Devo ammettere che sono felicissima che tu abbia deciso di inserire anche lui e sono proprio curioso di vederlo in questa veste. I due ragazzi stanno parlando che Parker, un loro compagno, presto cambierà scuola. Steve si chiede il motivo che ha spinto il ragazzo a prendere questa decisione, ma Tony, che ha parole non sembra molto interessarli la cosa, sembra saperne molto di più. Anzi, sembra sentirsi proprio in colpa per qualcosa che è successo. Ovviamente sono curiosissima di scoprire di che cosa si tratti, ma sono certa che, andando avanti con la lettura, lo scoprirò.
La conversazione inizia a farsi molto più animata. Infatti, anche se Tony continua a dire che a lui non interessa se Parker se ne va, Steve non gli crede. Ovviamente io do ragione a quest’ultimo, perché dai pensieri del giovane Stark si evince perfettamente il contrario.
Andando avanti nella lettura, si comprende uno dei motivi per il quale Tony sembra essere legato a suo modo a Peter: lui è l’unico che può capire il dolore che sta provando per la morte dei suoi genitori avvenuta qualche mese prima. Non posso neanche immaginare che immenso dolore sia, ma posso capire che in quei momenti non ci si senta capiti da chi non ha vissuto una situazione simile.
Devo ammettere che mi si è stretto il cuore quando Tony inizia un dialogo con se stesso, lo stesso dialogo che vorrebbe avere con Peter, se trovasse il coraggio di chiamarlo e scusarsi. Ho provato molta empatia con lui in questo momento perché anch’io sto tentennando da un po’ a scrivere una persona (motivazione molto diversa da questa) e ho timore di farlo perché so già come risponderà.
Visto quanto Tony è severo con se stesso, deve aver fatto a Parker qualcosa di veramente grave, che ovviamente sono curiosissima di scoprire.
Il giorno dopo Peter torna a scuola, ma cerca in tutti i modi di non incontrare lo sguardo di Tony. Spiega alla classe che sta per cambiare scuola a causa della lontananza da casa e altre problematiche, ma Stark sa che sono tutte menzogne. Arriva però Bruce a distoglierlo dai suoi pensieri. Il dialogo che ne segue mi ha lasciata senza parole:
“«Steve ti ha detto di Parker, vero?» osservò Banner e fu solo l'ennesimo colpo al cuore.
«Ovvio che mi ha detto di Parker… e comunque, se vuoi sapere la verità, non mi importa un granché. Che se ne vada pure», mentì, e girò l'angolo.
«No?» domandò Bruce, retorico. «Da quando in qua lo chiami per cognome, poi?» sbuffò poi, divertito da quella situazione a quanto pareva assurda.
«Da quando ci siamo lasciati. Mi dà fastidio solo nominarlo, figurati.»
«Quello perché ti senti in colpa.»”
What??? Ma allora Tony e Peter erano una coppia?? Oddio, ora sono ancora più curiosa di scoprire che cos’è accaduto tra di loro.
“Una vita di rimpianti, ecco cosa stava vivendo. Una vita fatta solo di stupide occasioni perse.” È una frase che mi è piaciuta molto, perché spesso mi ci sono sentita anch’io così.
Lo capisco anche per l’odio che prova per gli amici di Peter, anche se sa che loro due vogliono solo proteggerlo, ma per lui sono come due montagne insormontabili che gli impediscono di parlare con il ragazzo.
Sono stata felicissima nel leggere che, in un attimo di pazzia, ha seguito Peter all’interno del bus ed è sceso alla sua stessa fermata.
La conversazione tra i due si fa immediatamente piuttosto accesa, cosa del tutto plausibile visto il carico emotivo che entrambi si portano dietro.
Naturalmente, il primo motivo che gli porta a scaldarsi tanto è la decisione di Peter di cambiare scuola. Tony, infatti, pensa che sia stata una decisione troppo repentina e che non è mai una saggia decisione scappare dai propri problemi, ma l’altro ragazzo gli risponde che lui dovrebbe essere l’ultima persona a dire una cosa del genere.
Ed ecco che finalmente arriviamo al nocciolo della questione: dopo quattro mesi, Peter si è stancato di aspettare che Tony vada a parlare con lui.
“«Non sei l’unico motivo per cui me ne vado, Tony. Però… ammetto che sei stato quello scatenante. Non risolverò niente, certo ma almeno non dovrò convivere ancora con dei problemi che non posso né affrontare né risolvere. E il nostro problema...»
«Peter…»
«Anzi, i nostri problemi… Io non… non ce la faccio più. E nemmeno tu, lo so…»
«Peter.»
«Perciò anche se tu avessi davvero qualcosa da dire… e trovassi il coraggio di farlo… ed io dubito fortemente che accadrà… credi davvero che possa cambiare le cose?»
«Peter!»
«...è tardi. Troppo tardi, Tony…»”
Ok, devo ammettere che questo spezzone di dialogo mi ha veramente commossa, perché capisco il dolore che entrambi stanno provando in quel momento. Peter desidera solamente che Tony gli dica qualcosa, qualsiasi cosa, che gli faccia cambiare idea, ma Tony proprio non riesce e rimane lì in silenzio.
E’ bruttissimo vedere Peter, amareggiato, andarsene e Tony rimanere lì, inerte.
Wow!
Se questo è solamente il primo capitolo, allora posso già dire che questa storia meriterà tantissimo. Sei riuscita a farmi già appassionare, quindi sono certa che la seguirò, un po’ con i miei tempi da lumachina. Hai aperto in me diverse domande che non vedono l’ora di trovare risposta.
Il capitolo è scritto veramente molto bene, tanto da non aver riscontrato nessun tipo d’errore.
Continua così perché questa storia ha tutte le potenzialità per diventare un vero capolavoro.
Un mega abbraccio mia cara,
Maddie
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’) |