Recensioni per
He's more myself than I am
di padme83

Questa storia ha ottenuto 78 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/05/20, ore 17:12

E dovevo arrivare anche qui, ché a quanto pare questa raccolta riesco a vivermela solo "due a due".
Hai trovato davvero una chiusura perfetta per questo progetto (e quanto sono contenta, paradossalmente, di averlo scoperto così tardi, perché la certezza che non sia tutto finito qui io ce l'ho, e so che domani potrò passare alla prossima storia, e poi ne avrò ancora, e ancora...). Bellissimi questi risvegli "speculari" (come si fa a parlare di specchi in queste storie senza vederci mille altri singificati, così ampi e profondi che un po' mi danno i brividi?).
E bellissimo questo concetto dell'amato che c'è sempre stato, prima ancora di entrare a far parte della nostra vita, perché in fondo, se Albus e Gellert sono una cosa sola, forse lo sono sempre stati, solo che non lo sapevano. Gellert che vede Albus ovunque, che lo sente ovunque, mi ha un po' ricordato alcune riflessioni che avevo fatto leggendo "Mio blu" (la storia con cui ti ho incontrata, peraltro... che bellezza!) e anche quel finale, quel nome invocato e ripetuto così, mi ha riportata un pochino lì. O forse sono cose che ci sto vedendo solo io, ma quanto sono belle, e quanto sono ricche queste cose!
Questo modo così viscerale che hanno loro due di conoscersi, di amarsi, di volersi e riconoscersi è meraviglioso, e tu sai renderlo con una poesia unica, una "poesia orizzontale", mi verrebbe da dire (e non so quanto le due cose possano essere collegate, ma questa "poesia orizzontale" mi ha ridordato moltissimo quella de "Le onde" di Virginia Woolfl.
Bellissimo, davvero.
Vorrei davvero chiudere questa recensione con un commento più ricco e sensato, ma ormai lo sai che le tue parole mi scombussolano sempre. E quanto mi piace ritrovarmi così scombussolata!

Un abbraccio!

Recensore Master
17/11/19, ore 15:03

Sono arrivata alla fine di questa raccolta. Ti ho già detto varie volte quanto mi piaccia il tuo modo di rendere Albus e Gellert e quindi posso solo ripetermi.
In questa specifica flash, poi, ho adorato la frase "Tu, il mio riflesso perfetto, la sfumatura diversa in un identico cielo", e ancora le prime righe, il concetto che hai espresso così bene di due anime che ci sono sempre state l'una per l'altra, anche prima di conoscersi, ma che hanno amato le stesse cose, letto le stesse pagine... un'affinità che va oltre lo stare assieme, il trovarsi. Nel mondo "c'è" qualcuno che ama ciò che tu ami e questo dovrebbe bastare a non sentirsi soli, ad amare il mondo, anche se potrebbe capitare di non incontrare mai quella persona o di incontrarla e poi doverla lasciar andare...
Questa tua storia è come tornare a respirare dopo una lunga apnea. Fa bene al cuore.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
17/03/19, ore 14:32

Sono giunta alla lettura dell'ultimo capitolo di questa tua raccolta e intanto voglio dirti che sono perfettamente d'accordo con te in ciò che scrivi nelle note finali: questo è il tuo progetto per Albus e Gellert e facendo questo, regalando loro questi momenti di amore infinito, hai reso questi personaggi veramente tuoi e io aggiungo anche che hai dato loro vita, li hai resi vivi nel mondo parallelo dove esistono, vivono, respirano e amano tutti i personaggi che noi amiamo e di cui scriviamo (non solo tu e io, ma tutti gli autori e autrici). Quello che hai scritto per Albus e Gellert è diventato realtà in un punto della loro vita e sono felice di sapere che hai già iniziato a lavorare ad uno spin-off di questa raccolta, per donare ancora gioia, amore e passione a questi personaggi, felicità a te che ne scrivi e a noi che ne leggiamo... e ti posso dire che proprio questa tua incantevole interpretazione di questa ship mi ha fatto venire voglia di guardare il film, cosa che fino ad ora non avevo pensato di fare! Guarda la potenza della tua scrittura e quanto amore hai saputo trasmettere per Albus e Gellert (ovvio che guarderò il film grazie alla tua interpretazione, e non a quella del film stesso!).
Bellissimo come hai voluto chiudere il cerchio di storie con Gellert che sveglia Albus, in un rispecchiamento della prima ff e a me fa pensare anche che in un certo qual modo si chiuda anche il cerchio che li teneva protetti dal mondo di fuori, al di là del tempo e dello spazio, vivendo solo del loro amore in una bolla protetta e incantata. Temo che d'ora in poi le cose non saranno più così idilliache per loro, anche se continueranno a restare uniti... ma forse dovranno lottare di più per poterlo fare. Ho fiducia però che il legame che li unisce reggerà ancora per molto tempo, grazie ai pensieri di Gellert in questa ultima storia. Infatti, come mai potrebbero separarsi due anime legate così intimamente, tanto che l'una è il riflesso dell'altra? Se Albus è sempre stato nel cuore e nel sangue di Gellert e viceversa, ancor prima di incontrarsi realmente? Quello che Gellert pensa di Albus è anche ciò che Albus pensa di Gellert ("Qualunque cosa il destino abbia in serbo per noi, tu sei e rimarrai sempre, anche dopo che ogni scelta nella vita ci avrà cambiati, mio fratello, mio amico, mio padre, mio figlio, mio marito, il mio amante, me stesso") e per questo non ci potrà mai essere "nessun grado di separazione" tra loro (anch'io sono in vena di citazioni!) poiché sono la stessa essenza in due persone, e nessuno dei due potrà mai più sentirsi completo senza l'altro.
In questa storia sono rimasta particolarmente colpita da due pensieri in particolare di Gellert: il primo è quando lui si sente completamente amato e accettato da Albus, anche in tutti i suoi lati più torbidi e oscuri, ed è stata proprio questa accettazione, questo amore senza limiti e senza condizioni, senza volontà di cambiare ma solo di accogliere, che ha permesso a Gellert di aprirsi come mai prima, perché ha sentito che sarebbe stato amato da Albus comunque, e questo mi sembra meraviglioso (è quello che sottolineo sempre nelle mie storie per Elijah e Tristan, forse per questo mi emoziona tanto!). Il secondo è l'insistenza di Gellert sulla parola "adesso": come ho scritto altre volte, la bellezza di queste storie è la loro dimensione idilliaca, incantata e fuori da ogni legame esterno. Ci sarà un futuro oscuro per questa coppia, ma non ora, non qui. Ed è inutile pensarci adesso, è meglio godere ogni istante del presente. Ho la fantasia che questa parentesi di serenità e amore potrebbe dare a entrambi la forza di combattere ciò che cercherà di dividerli, che potrebbe unirli per sempre fino a... a cambiare quello che dovrà succedere, a trovare anche per loro un lieto fine (questo è quello che farei io e spero che lo farai anche tu per loro!). La forza del loro amore, che si è forgiato e rinforzato ancora di più in questa bolla, dovrà essere ciò che sosterrà entrambi nel momento di affrontare le prove più dolorose del futuro, per poi ritrovarsi ancora insieme... come spero.
Una bellissima storia a conclusione di un'incantevole raccolta, come ti ho scritto più volte, ma che adesso mi ha fatto venire veramente la voglia e la curiosità di vedere il film per conoscere questi personaggi che tu hai reso così meravigliosi.
Grazie per questo magnifico sogno!
Alla prossima storia e al prossimo progetto!
Abby

Recensore Master
05/03/19, ore 00:29

Cara padme, <3

Intitoli un capitolo “Sleeping Sun” e io già mi sciolgo, perché sai quanto io ami questa canzone. Leggendoti, stavolta, ho avuto reminiscenze di Catullo. Mentre Grindelwald dorme assieme a un Albus addormentato come Eros quand’era tra le braccia di Psiche (lo ricordiamo entrambe che La Bella e la Bestia, così amata da entrambe, nacque proprio da quella storia) pensa ai baci dati di cui si è perso il conto. Ed eccolo, il Carme V su cui si è fondata la letteratura d’amore occidentale.

Eppure, leggendo di questa notte d’amore dove solo lo stare abbracciati basta, mi sono venute in mente anche in mente le ultime poesie di Pavese: in “Verrà la morte” c’è uno specchio che non è quello delle brame, ma forse ha la stessa valenza. Riflette qualcosa che non c’è e gli stessi specchi ci restituiscono sempre un’immagine distorta e al contrario rispetto a ciò che siamo. Ma la notte appartiene anche agli amanti, come cantava Patti, e allora Gellert dice una delle cose più belle che si possano scrivere: “respiravi tra le pagine dei libri che ho letto e amato, negli incantesimi…”

C’è qualcosa di più totalizzante di questa frase? Albus era l’amore che cercava, ma anche una linfa vitale che non è tale per bisogno, ma perché senza di essa non ci sentiremo mai completi, a posto con noi stessi e con il cosmo. Ed ecco che torna il mito platonico della mela divisa in due, dell’anima spezzata e mai ricomposta che solo un illusorio specchio può unire. Il modo in cui chiudi questa raccolta che ho amato davvero con un’intensità incredibile è un’invocazione intensissima proprio perché messa ad arte.

È il momento perfetto prima della tempesta, ma è anche la resa di un cuore che non chiedeva altro che cedere, che ha aspettato per tutta la vita di cedere. L’amore della vita esiste e Albus e Gellert lo avevano trovato, solo che il destino ha deciso altrimenti, ha scelto di corrodere Gellert. Il resto, lo conosciamo già. Ciò che rimaneva obliato e le tue pagine hanno svelato, invece, era un amore vissuto nella sua accezione più intensa (come ho amato il riferimento a come l’amore entri dentro la carne, in un passaggio che va dalla sublimazione dell’anima al desiderio fisico con parole stupende. Insomma, l’ho preferita dal primo capitolo e si è chiusa degnamente.

Sulla simbologia del sette, sappi che l’ho apprezzata, come questa chiusa squisita e scritta magnificamente cui mi auguro si aggiungeranno ancora tante, tante altre storie.
Grazie per questa, intanto.
Un caro abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
27/02/19, ore 17:35

Ma salve piccola Donnah **
Eccomi qua, finalmente, a recensire l'ultimo... sigh. Però me ne aspetta un'altra quindi sono felice e spero di vederti scrivere altro su di loro, te ne prego un po'... ho bisogno dei tuoi scritti su Gellert e Albus come avrei bisogno dell'aria per vivere. E solo tu puoi. Solo, solo, solo, tu. Sappilo.
Detto questo, sperando di non essere risultata una stalker, passiamo alla recensione vera e propria e sappi che mi lascerò andare ai sentimentalismi...

Un amore che nasce prima ancora della nascita, che è sito nella natura, che è parte della nascita del mondo. Un seme di un fiore che sboccia ad ogni sguardo, del loro riflesso perfetto che sa di loro, e non di un solo essere. Ecco cosa sono. Sono un insieme di sentimenti e intrecci di carne che creano un amore perfetto, dannato, sconsiderato, letale e appuntito. Loro due, nelle tue mani, sono la più totale assenza di rimpianti e paure. Loro si amano, si conoscono, sono la stessa persona ma al tempo stesso sono differenti, distaccati, entità a sé.
Sai che non è facile riuscire a dare una sensazione simile; per farlo c'è bisogno di una conoscenza dell'amore tale da poterla poi trascrivere dieci volte più forte. I tuoi racconti su di loro sono bombe. Esplodono in faccia, fanno male, fanno invidia perché un amore così non è contemplabile, eppure è reale. Ogni sguardo porta a un pezzo di loro, ad un'unione sempre più viscerale. Sì, perché è facile donarsi totalmente all'altro, ma è difficile mantenere se stessi come lo fanno loro ed è questo che alla fine, secondo me, li allontana e non dà loro la possibilità di confrontarsi. E io cito il sarcofago di Osiride:

"Io sono te e tu sei me, e dovunque tu sia, là io sono, e sono disseminato in tutte le cose, e da qualsiasi parte tu voglia tu puoi raccogliermi, ma raccogliendo me raccoglierai te stesso."

Combattere se stessi è la parte più difficile della vita, per questo loro due sono così capaci di amarsi, di trovarsi, di specchiarsi in loro stessi ma non hanno la forza di combattersi. È difficile descrivere un sentimento così, perché dire che è amore è troppo poco. Dire che sono una cosa sola è troppo sminuente. Ed è questo il punto cardine della raccolta. Infine, la parte finale, quelle scuse per averlo svegliato, che diventano inutili quando Albus cerca subito il contatto, il suo collo e subito le labbra si trovano e l'amore trova un'entità. Almeno per Gellert, l'amore ha il nome di Albus e di conseguenza, forze, anche il suo (chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio... no?).
Insomma, sono dispiaciuta che la raccolta sia conclusa, ma so e spero che presto ne scriverai un'altra... perché io lo so, oh sì che lo so, che tu non hai ancora finito di raccontarceli. Perciò se deciderai di scrivere ancora, anche all'infinito, mi trovi qui ad aspettarti... per te vale sempre la pena di lasciarsi ammaliare.
A presto donnah, a prestissimo
Miry

Recensore Master
14/02/19, ore 09:53

No vabbè , che posso dire?
Intanto grazie per aver pensato a me, per aver risposto a uno dei tanti interrogativi che mi annebbiano la testa; per me, lo specchio delle brame, così come il molliccio, sono da sempre tra gli elementi più affascinanti: adoro vedere attraverso poche e precise immagini i sentimenti e le paure più profonde dei personaggi.
La tua versione dell'amore che provano Gellert e Albus è stata in ogni capitolo estremamente intensa, sviscerata alla perfezione con un' interiorità quasi disarmante, e la conclusione che le hai dato è perfetta:
ognuno di loro vede nell'altro se stesso e in se stesso l'altro, in una comunione quasi ultraterrena. Loro non si appartengono a vicenda, la loro unione è più profonda, loro sono l'altro. È più che amore , è un'esistenza condivisa che tu rendi meravigliosamente, e con la stessa schiettezza rendi chiarissima quanto straziante e innaturale potrà essere la loro separazione, e quanto legati resteranno nonostante tutto. (E qui il mio animo s'invola, perché proprio non riesco a immaginarli divisi! ç_ç)
È stato un piacere leggere questa raccolta, immergersi nella tua narrativa sempre così appropriata, incalzante e inequivocabilmente elegante e osservare questi personaggi attraverso i tuoi occhi, scoprire quali sentimenti li muovono e cosa pensano, come interagiscono; e tutto questo è stato semplicemente bello.
Grazie ancora per averci regalato tutte queste immagini, tutto questo sentimento e questa sinfonia di parole. Hai sicuramente un dono.
Un abbraccio forte forte, Joy.

Recensore Master
13/02/19, ore 18:57

Ciao carissima!
Con infinita gioia e anche un po’ di dispiacere giungo a leggere, di volata come sempre, il tuo ultimo capitolo di questa bellissima raccolta.
Ti avevo già accennato quanto io poco conosca il fandom di Harry Potter e quindi anche loro due, però, c’è un però, leggendoti ho imparato a conoscerli, ad amarli così, come tu lì presenti. A sentirli pulsare nelle parole nei gesti, nel loro amore quasi possessivo e, a tratti invece fin troppo trattenuto, quasi che voglia restare candido, come immacolato, cristallizzato in un’idea.
Qui ci presenti Gellert che fa un lungo pensiero monologo sull’importanza di Albus nella sua vita e nei suoi pensieri... sa che non potrà durare, sa quanto lui sia diverso da Albus, eppure lo ama con una tale intensità da sfiorare la necessità virale del respirare...
Le immagini che usi sono, come sempre, poetiche, intense, stupefacenti, quel tuo lessico così particolare, riconoscibile eppure mai noioso o troppo barocco. Adoro in modo in cui leggendoti mi si vanno a formare le immagini e i suoni e i profumi quasi, in maniera sinestesica e mi pare sempre di esserci dentro... e uscirne è sempre un po’ doloroso, un piccolo strappo che la parola fine mi riporta alla realtà.
Mi dispiace che il progetto sia finito, mi ha dato tanto, mi ha permesso di conoscere personaggi per me nuovi, e di leggerti ancora, e con rinnovato interesse...
Ti abbraccio fortissimo e sei sempre nei miei pensieri, ti sono grata per tutto, ma fondamentalmente ti sono grata di esserci, tu, con la tua meravigliosa sensibilità umana e artistica, mi hai dato tanto, anche nei miei periodi più brutti.
A presto!
Tua Ladyhawke83

Nuovo recensore
12/02/19, ore 22:48

Non è solo bella. Accurata in ogni cosa. Mi piace questo finale quieto, traboccante d'amore totale ma (ti ringrazio) senza angst. A presto

Recensore Master
11/02/19, ore 15:13

Degna conclusione di una raccolta bellissima.

Il tuo modo di descrivere la bellezza di questa coppia è assolutamente squisito e dettagliato.

Perché anche se i capitoli sono brevi mi piacciono proprio perché sono intensi e ricchi di contenuti.

Infatti sia Albus che Gellert si gravitano attorno come se fossero due cariche magnetiche opposte che si attraggono inesorabilmente l'una verso l'altra senza possibilità di scampo.

I miei complimenti perché hai saputo regalarmi momenti piacevoli e deliziosi.

Ottimo lavoro e alla prossima storia! 😍