Recensioni per
Vide cor tuum
di padme83

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/20, ore 14:32

Ciao, finalmente eccomi qui.
Mi scuso per questo immenso ritardo ma sono stati giorni un po' deliranti per via degli ultimi vaccini, fortunatamente è passato tutto. Dato che mi hai dato la possibilità di spaziare un pochino, ho deciso di riprendere un po' l'ordine cronologico in cui hai pubblicato. Leggere qualcosa di tuo è sempre estremamente estraniante: mi solleva da dove sono e mi porta in questo mondo poetico di bisogno e passione, questa volta avvolto dal vento salmastro che soffia su un mare ribollente, non ho faticato ad immaginarne il profumo. Dici che non sai cosa sia di preciso questo incontro ma mi piace pensare che, con quell'immagine delle mani di Albus che si stringono attorno ai polsi di Gellert che non svaniscono, loro due si siano trovati e amati per davvero. Come ogni volta mi conquista tremendamente questo legame che li avvolge, dove pare che ci sia una netta supremazia di Albus ma così non è, perché sono schiavi l'uno dell'altro senza possibilità di ritorno. Ho adorato la descrizione degli occhi di Gellert e mi ha piacevolemente stupito che tu abbia accostato il suo odore agli agrumi che mi ricordano molto il sole o qualcosa di estreamente luminoso, in contrapposizione alla sua personalità così tenebrosa. Non ho letto "Chiamami col tuo nome" ma posso dire che il passaggio si adatta anche a loro due alla perfezione.
E mi è piaciuto anche come l'atto di studiarsi iniziale, per comprendere la reciproca presenza, abbia lasciato spazio all'urgenza di amarsi, alla necessità di Albus di percorrere ogni singolo centimetro della pelle di Gellert, al bisogno di sentire il suo piacere ancor prima del proprio. Credo che tu riesca a rendere perfettamente il concetto di come queste due anime di uomini forti, maghi potenti, spiriti indomiti e morali distinte, non possano sottrarsi all'amore bruciante che li lega indissolubilmente, qualsiasi strada possano prendere o qualsiasi cosa possano fare. Il pensare che facciano parte di queste due fazioni così drasticamente opposte fa male ma allo stesso tempo rende il loro legame così maledettamente romantico che mi fa sospirare come una ragazzina XD
Non posso che rinnovarti i miei più sinceri complimenti al cubo e, al solito, è sempre maledettamente un piacere passare di qui anche se mi fai struggere il corazon con questa relazione fatta di bisogno bruciante che può vivere di soli attimi.
Un super abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
09/07/20, ore 20:31

Ciao, è stata una sorpresa piacevole lo scoprire che in realtà era te che avrei dovuto prenotare. Mi riprometto sempre che devo passare più spesso dal tuo profilo, ma puntualmente finisco con lo svagare la mente altrove (Shame on me!). Dall'ultima volta che ho letto qualcosa di tuo, Supernova per la precisione e come dimenticarla? Non è passato tanto tempo e dato che l'altra volta mi avevi messo quella storia come punto di partenza, dopo aver esplorato a fondo il tuo profilo ho deciso di mettermi su questa breve raccolta, che a quanto dici è altrettanto importante per te, e lo si vede se posso permettermi. Ogni tuo scritto è fenomenale dal punto di vista della prosa, sempre molto poetica, se mi permetti l'accostamento, dalle citazioni che inserisci ogni volta pienamente coerenti col testo, sino al significato così ricco di figure retoriche e sottotesti, aspetti anche ben nascosti a cui non fai caso a una prima lettura. Ma i brani che, per una ragione o per l'altra, ti sono entrati nel cuore hanno una marcia in più rispetto agli altri. Ricordo appunto Supernova, ma anche questo ha avuto un impatto fortissimo su di me.

Come dicevo, resto sempre ammirata dalla tecnica narrativa. Si vede che in buona parte segui il tuo istinto, si vede soprattutto che conosci questi personaggi a memoria, ma c'è anche tanto ragionamento dietro. Non mi colpisce tanto la grammatica impeccabile, a cui ormai con te sono abituata, ma lo stile e l'uso del lessico davvero molto oculato e preciso. Ogni parola è ben calibrata, come se facessi attenzione a ogni respiro perché da esso ne dipende il significato della storia stessa e forse è così, dato che è tutto così ben bilanciato che un termine usato male potrebbe cambiare tutto. Leggerti insomma è un piacere, anche perché il lessico è decisamente superiore rispetto alla media di Efp, direi ricercato e poetico, ma non fastidiosamente aulico. Non è decontestualizzato, al contrario trovo la narrazione coerente con l'ambientazione e i personaggi. Albus e Gellert d'altronde richiedono a mio avviso un minimo di preparazione tecnica, come se fosse un debito che devi loro per stare al loro livello e tu ci riesci alla grande, ogni volta sei capace di sorprendermi e ti faccio i complimenti, davvero perché ogni tua storia è molto sentita e mi fa sempre un effetto stupefacente, come se entrassi dentro a un mondo meraviglioso con immagini visive anche molto forti, che tu gestisci sempre perfettamente.

Per venire alla trama della storia, devo dire che le tue note autore hanno cambiato un po' le carte in tavola! Diciamo che le hanno bellamente sconvolte ecco.. Perché tornando indietro e rileggendo anche solo i primi passaggi, sì, sembrerebbe davvero un sogno e io alla prima lettura proprio non ci avevo pensato. Quando Gellert e Albus si incontrano? In quale momento della storia? Forse già dopo che si sono separati, questa spiaggia lontana da tutto e da tutti non sembra un luogo facile da raggiungere, certo loro come maghi hanno tantissime potenzialità e non dev'essere un problema per due come loro sparire nel nulla per una notte, io pensavo a un incontro dopo una lunga separazione, un attimo di debolezza ecco. Ma le tue note autore hanno cambiato la mia percezione delle cose. Non so dire con esattezza se tutto questo sia un sogno oppure no, tu stessa lo lasci all'interpretazione, non so se sia accaduto veramente o se faccia parte dell'illusione che Albus si è costruito, la sua fantasia, il suo sogno di ritrovare Gellert per come erano un tempo, di amarsi ancora per quelli che erano una volta, senza pensieri, soltanto amandosi perché è giusto così. Non credo che l'idea che sia ambientato in un sogno renda la trama più angst, di sicuro rende questo amore molto più struggente, poiché impregnato di un desiderio che rimane dentro alla testa del personaggio e non viene vissuto tanto intensamente. Ma tu sei solita ritrarre in questa maniera il legame tra Silente e Grindelwald, quindi per me non è una novità. A dimostrazione di questo c'è quel passaggio delle note autore in cui dici che trovi perfetta per loro l'immagine di Beatrice che mangia il cuore di Dante. Non ci avevo mai pensato, ma è un'immagine di forte impatto e sì, ce li vedo anche intenti in un atto simile, ovviamente metaforico e spirituale. Per tornare al tema del sogno, sì, credo che lo sia. Mi piace questa prospettiva, mi piace l'idea che Albus si immagini dentro la sua testa un incontro con l'uomo che ama e che evidentemente gli manca da morire. Mi piace che un lato di lui sogni di tornare a quelli che erano un tempo, spensierati soprattutto. In grado di amarsi senza riserve come se al mondo non esistesse nessun altro. Giunge a proposito la tua citazione da Harry Potter, il fatto che sia nella sua testa non lo rende meno reale, e io lo credo.

Al solito ti faccio i complimenti per le immagini vivide che ci regali ogni volta, per il turbinio introspettivo che sei in grado di essere. Ogni volta leggerti è una bellissima emozione, lo è stata anche questa volta.
Alla prossima (e questa volta prometto di passare prima).
Koa

Recensore Master
02/01/20, ore 23:22

Sei sempre incredibilmente evocativa nei tuoi brani. Crei delle immagini che appaiono a volta violente, altre sfumate, e spesso mi si mescolano davanti agli occhi.
Credo sia la prima volta che leggo il punto di vista di Albus in modo così articolato, nelle altre raccolte che ho letto Gellert e la sua introspezione hanno sempre un poco più di importanza, o quantomeno questa è l'impressione che ho avuto.
Il desiderio che si legge è quasi palpabile, una sorta di agonia che si può alleviare solo con la presenza dell'altro. Tanto dal doverlo toccare per assicurarsi della sua presenza nel mondo reale. Albus ha sognato così tanto di averlo di nuovo accanto che deve accertarsi che esista, che non sia un sogno.
L'introspezione che presenti è sempre profonda, mistica, ma allo stesso tempo è come macchiata e impastata dal desiderio. Eppure, nonostante tutto, mai sembra sporca. Vedi, tu usi parole come succhiare, marchiare, leccare, ma insieme dici "cresta iliaca", e poi parli di nuovo di unghie che graffiano le scapole, e cosce pallide. Vedi è tutto mischiato, violento e allo stesso tempo etereo, disperato ma innamorato... ultraterreno.

Questo livello di amore e compenetrazione e desiderio senza confini mi fanno rabbrividire ogni volta che li leggo. Sono pezzi della tua mente che colano dalle tue dita, imbrattano la tastiera, vengono soffiate via dalla più piccola brezza.
Sto farneticando.

Adoro la parte finale, in cui loro sono stupiti e tremanti. Hanno fatto l'amore centinaia di volte probabilmente, eppure ancora sono in grado di desiderarsi a tal punto e di stupirsi di quello che provano, nel cuore e sulla pelle. Eppoi, giusto un attimo prima che finisca davvero, un momento di serenità, proprio come la calma che arriva dopo una tempesta. Un momento unico, prezioso, in cui poggiano il cuore dell'uno su quello dell'altro senza sanguinare nello stesso momento. Le mani strette, un sonno che ristora sia l'anima che il corpo.

Ogni cosa che scrivi è più di semplice prosa.
Mi ripeto, perdonami, ma è difficile mettere le idee in ordine dopo aver letto questa specie di pioggia torrenziale di amore e desiderio.

Recensore Veterano
18/12/19, ore 10:42

Ciao Ale!
Eccomi per lo scambio ^.^ In questo periodo la voglia di leggere Harry Potter è tornata con molta potenza e scoprire le tue Grindeldore è stato un piacere. Ho voluto iniziare da questa raccolta; il motivo è stato sopratutto il titolo: non conosco il latino, ma ho un debole per i titoli particolari, magari in altre lingue - come questo - e quando iniziando la prima one-shot ho realizzato si trattasse di una citazione - che ho scoperto essere di Dante, purtroppo non conosco molto di lui oltre l'Inferno - mi è piaciuto ancor di più. Correggimi se sbaglio, ma "Vide cor tuum" dovrebbe significare "Vide il tuo cuore" e alla luce di questo primo capitolo credo sia assolutamente calzante, tanto quanto il sottotitolo – che non so se sia una citazione o meno – perché in questa fic sia Albus che Gellert non vedono né sentono se non con il proprio cuore e quello, come dici tu, cerca prima il piacere, cerca l’altro, voracemente, disperatamente.
Ho adorato come hai caratterizzato Albus in questa storia, il modo in cui non lo troviamo controllato, sicuro, fermo come lo abbiamo conosciuto, ma debole, anelante, consumato dal suo stesso desiderio, dalla brama di qualcosa a cui – ancora, almeno – non riesce ad opporsi.
Inoltre ti faccio i complimenti per lo stile e l’impostazione della shot: è un piacere leggere questa storia anche solo per la chiarezza e l’armonia del testo, il modo in cui scorre fluido nonostante l’uso di termini ricercati.
Insomma, se non si fosse ancora capito, mi è piaciuta tantissimo e credo che leggerò anche il resto della raccolta!

Alla prossima,

Ale

(Recensione modificata il 22/12/2019 - 08:08 pm)

Recensore Master
26/11/19, ore 17:20

Se ti fermi mi uccidi.
Ed io invece sono morta non appena l’ho letta (ti ho amata per la citazione che è assolutamente perfetta per il momento da loro condiviso) e sono morta lentamente per tutta la fic, adorando ogni parola, ogni frase e tutta la poesia che riesci ad inserire e mescolare ad una delle scene più erotiche e belle che abbia mai letto.
Mi rattrista il fatto di non conoscere bene come li conosci tu questi due personaggi, ma anche se non posso apprezzare completamente ogni sfumatura che tu regali loro e che nascondi dietro ad ogni frase, è impossibile non sentirli, non percepirli. L’intreccio non è solo carnale, ma è qualcosa di così profondo che addirittura esce dalle righe – ci sono punti nella stessa fic in cui i due si fondono così bene che quasi è difficile dire chi sia chi e, a dire il vero, non è nemmeno così importante. Così come, almeno a me, non mi interessa nemmeno sapere se sia reale, se sia un sogno – forse perché lo vedo come entrambe le cose, o come qualcosa che sta nel mezzo, ma che non inficia la passione e l’amore che Gellert e Albus si scambiano.
Ormai mi sembra di ripetermi in continuazione nel dirti quanto adori il tuo stile e il modo in cui gestisci i personaggi. Ogni volta che ti leggo io rimango assetata e con il bisogno di averne ancora.
(tra l’altro anche il titolo è perfetto!)

Recensore Master
10/06/19, ore 17:59

Carissima, eccomi qui a recensire questo nuovo inizio di raccolta e, nonostante quello che mi hai scritto, io mi auguro che ci saranno ancora tante altre storie. Vedi, in fondo le tue storie sono episodi a sé stanti, non è una ff a capitoli, quindi non hai l'urgenza di aggiornare. Questa meravigliosa storia, per esempio, come scrivi tu potrebbe essere un sogno di Albus, ma anche un flashback, magari legato al periodo dorato della loro giovinezza, a quella bolla al di fuori dello spazio e del tempo che ti hai regalato loro. E' una storia che nasce dal desiderio, dalla passione e dall'amore dei due giovani amanti, che non sappiamo quando e dove si svolga (ma io sono certa che non si tratta di un sogno e che, caso mai, potrebbe essere un ricordo di Albus). Non c'è un inizio, non c'è una fine, soltanto il loro amore che li unisce nel modo più assoluto, che distrugge l'universo attorno perché loro stessi sono il loro universo e non hanno bisogno di altro. E' un momento di incanto appassionato, non c'è bisogno di sapere altro.
Per cui io spero veramente, con tutto il cuore, che questa sia una lunga raccolta, non importa quanto tempo ci metterai a scriverla, magari anche mesi e mesi... ma io sarò qui ad aspettare che tu aggiorni, senza fretta. E non c'è bisogno di tanto tempo per scrivere, in realtà. Capisco benissimo che tu voglia stare vicina alla tua famiglia, adesso, e anzi spero di cuore che tutto si risolva al meglio <3, ma io credo che anche Albus e Gellert abbiano bisogno di te e tu di loro, per ritrovare un po' di luce, ricaricarti e riprendere la forza per lottare. Magari può essere una scena, un'immagine, un brano musicale o di una poesia (visto che ami tanto le citazioni!) e basta un'agenda per buttar giù il pensiero che hai avuto, la scena che hai immaginato. Poi, con tutto il tempo necessario, quella scena potrà diventare una nuova ff.
Io ci credo, so che puoi farlo e che farà bene anche a te.
Nel frattempo ti abbraccio e ti ringrazio per questo nuovo gioiello, la prima pietra preziosa di una nuova raccolta che regala amore e passione e sogno...
A presto!
Abby

Recensore Master
12/05/19, ore 22:00

Questa storia è davvero evocativa.
Il trasporto amoroso, si percepisce attraverso il velo della risacca che copre i suoni e in parte anche i pensieri, dà una sensazione di grande nostalgia e poi è scritta davvero benissimo.
Prima di leggere le tue note avevo però un paio di dubbi e, in realtà, uno è rimasto.
Mi ero chiesta dove e quando fosse ambientata, ma il fatto che possa trattarsi di una fantasia (e non per questo meno vera!) risolve perfettamente il problema.
L'altro è "chi" è il protagonista di questa fantasia. Tu hai detto Albus.
Io ho intuito fosse lui solo quando hai nominato il profumo di zagare e limoni. Forse potrei immaginare Albus più passionale di Gellert, ma per come li dipingi tu sono entrambi così coinvolti, così smaniosi di stare l'uno con l'altro, che non c'è distinzione. Non si riconosce un personaggio dall'altro, e questo mi ha messa un po' in difficoltà.
A parte questo, che può essere un problema solamente mio, il momento che hai immortalato è bellissimo e la tua scrittura l'ha reso coinvolgente, tanto che avrei letto volentieri qualche altra riga.

Alla prossima. ^^

Recensore Master
18/04/19, ore 08:51

Cara Padme, ti chiedo scusa se mi sono persa questo piccolo capolavoro.
Albus e Gellert, i tuoi Albus e Gellert, hanno un posto speciale bel mio cuore.
Il modo incantato di cui ne scrivi mi fa desiderare che tutto questo diventi Canon, perché è troppo bello per restare solo qui su EFP.

Ho apprezzato la delicatezza con cui ti sei approcciata alle scene - mai volgare ma travolgente, delicata, appassionata. Hai toccato le note giuste ogni rigo e hai dato vita a una sinfonia perfetta di emozioni, descrizioni e un pelino di sarcasmo.

Non posso che lasciarti i miei complimenti. ♡

(Ps: ti informo che mentre leggevo e scrivevo questa recensione ero in metro e, appena ho cliccato sul tuo account, Spotify ha fatto partire "Sweet Pandemonium" degli HIM. Un caso?)

Recensore Veterano
17/04/19, ore 23:37

Se dovessi descrivere la tua scrittura con una parola, sceglierei "equilibrio". Rimango sempre incantata dalle tue frasi che si avvicinano alla poesia senza mai diventarlo, dall'erotismo sottile eppure presente, dal romanticismo non eccessivo... Da tutto ciò di cui infarcisci i tuoi lavori senza che diventino mai troppo. Lo adoro, davvero.
Lo ammetto, inizialmente non ero sicura di chi fosse il protagonista della storia, se Albus o Gellert. A un certo punto ero quasi sicura fosse Gellert, poi ho letto le tue note... E ti dirò che questa specie di confusione, per quanto mi riguarda, è un valore aggiunto alla tua storia, perché il racconto funzionava comunque. I sentimenti, le tematiche, l'amore che è quasi una dannazione, che è tanto bello quanto doloroso e sbagliato... Ci stava, ci stava tutto e per entrambi i personaggi. Menzione d'onore per l'utilizzo della seconda persona, che a mio avviso è la più rischiosa in assoluto perché assolutamente inadatta all'introspezione e alle scene d'azione propriamente dette, perché sottolinea deliziosamente il ritmo della vicenda, accompagna le descrizioni dei gesti e mi ha permesso un'immedesimazione assoluta nella scena, a cui ho assistito insieme al narratore, minuto per minuto. Credo di essermi innamorata di questo scritto, complimenti grandissimi!

Nuovo recensore
06/04/19, ore 23:51

Ciao, eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino.
Sono rimasta abbastanza indietro coi tuoi lavori, infatti ero molto indecisa cosa leggere e recensire, optando alla fine per il lavoro più recente – e poi perché sì, le Raccolte (di qualsiasi tipo) mi piacciono molto.

Questa prima One-shot, inutile dirlo, mi è piaciuta molto.
Personalmente credo che sia sogno che realtà, nel senso che Albus ha vissuto veramente questo momento idilliaco con Gellert ma che, al tempo stesso, non sia riuscito a realizzarlo del tutto.
Il classico detto “è troppo bello per essere vero”.
Ed è proprio quello che accade, perché Gellert, che viene visto, sentito e percepito attraversi gli occhi, i sensi e le emozioni di Albus, appare quasi come una creatura perfetta impossibile da trovare sulla Terra e invisibile agli occhi dei comuni esseri umani e mortali.
Gellert è così, bellissimo ed effimero, eppure Albus può godere di lui, del suo profumo, della sua pelle accaldata e delle sue delicate labbra.
Perché ciò che li lega va oltre, trascende tutto. Di conseguenza, quando si trovano, ogni volta, il mondo attorno a loro esplode, tutto va a fuoco, così come i loro corpi che si cercano e si bramano.
Mi è piaciuta molto la scena erotica, assolutamente perfetta per il rating e l'avvertimento Lime, che non scende tanto nei dettagli.
A mio avviso questa è la scelta migliore, poiché ti puoi concedere di scrivere il loro rapporto carnale basandoti in tutto e per tutto sui sentimenti e le emozioni, cosa che ti riesce sempre molto bene.
Non mi faccio problema alcuno a dichiarare che, quella di questa prima One-shot, è in assoluto una tra le scene erotiche più belle che abbia mai letto, perché il modo in cui si bramano, il modo in cui si cercano, il modo in cui si uniscono… tutto è assolutamente perfetto, privo di qualsiasi sbavatura.
Quindi non posso che farti i miei complimenti anche per questo scritto, come sempre è stato un piacere leggerti.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
03/04/19, ore 15:50

Ciao! 
Chiedo perdono per l’immenso ritardo, ma una serie di continui contrattempi mi ha impedito di potermi dedicare alla tua storia fino ad adesso. L’avevo già letta, appena tu l’avevi pubblicata, e l’avevo già fortissimamente amata. Ma delle riletture erano d’obbligo (sia per un personale piacere) sia perché in ogni tua storia bisogna stare attenti ad ogni frase, ad ogni parola che nasconde qualcosa sotto la sua preziosa bellezza. È una bellissima Shot onirica, forse la storia più assolutamente onirica tua che io abbia letto finora, e nonostante la concretezza della carne si sente e si avverte inesorabile anche qualcosa che sfugge, qualcosa che appartiene solo ed esclusivamente ai sogni. Saranno le descrizioni? Sarà l’amore sensuale filtrato dalle loro bellissime preghiere? Non lo so, tu ci riesci sempre in una maniera bellissima e questo è quello che conta. Tu crei un mondo intorno a loro che li caratterizza e che rende loro tuoi. Tuoi nelle parole, nel modo di comportarsi, nei pensieri, nel modo di amare febbrilmente e follemente.
C'è sempre una atroce e splendida disperazione in loro. 
Anelano a rimanere per sempre uniti, ritrovano loro stessi solo quando sono vicini, eppure allo stesso tempo fuggono. La pace sembra non essere contemplata nel loro rapporto, e ciò io lo trovo dannatamente IC. Sarebbe semplice farli vivere per sempre “felici e contenti”, si potrebbe racchiudere la loro vita in queste bolle di passione, e invece tu non lo fai e ci ricordi sempre quale sarà la loro fine. Ci ricordi sempre a cosa stanno andando incontro. È stupendo, io lo trovo davvero stupendo. 
Così come anche le descrizioni fisiche su cui questa volta ti sei più soffermata (mi riferisco al viso, o alla descrizione degli odori che in te è sempre presente) e io amo quando citi altre tue storie, crei un collegamento emozionante. 
Sì, è sempre un’emozione leggerti, sempre. 
Complimenti per tutto quanto, non ho altre parole :) 
A presto! 

Recensore Master
28/03/19, ore 19:48

Cara, carissima padme!
Resto sempre incantata dalle tue storie e questa, lascia che te lo dica, non è affatto da meno. Dante e Pavese (ma io ci ho visto pure un pizzico di Catullo) sono poeti che fanno parte anche del mio cuore e ritrovarli nelle tue righe mostra quanto le loro parole siano infinite e ci ispireranno in eterno. Dopo questa sviolinata commovente, ma meritata, passo a dire che il capitolo, anzi, la shot, potrei descriverla come bella e ardita. Sono le prime parole che mi sono venute in mente per descriverla e penso che il secondo termine sia da imputarsi a ciò che la lirica della tua prosa racconta in maniera raffinata, ma racconta. Una passione che non conosce attesa o ne ha conosciuta troppa. L’idea che sia il racconto di una passione bruciante e probabilmente già connotata dal velo dell’errore mi è suggerita dalla bella colonna sonora che hai scelto, l’incantevole “The heart ask pleasure.” L’incontrarsi di Gellert e di Albus mi appare come fosse onirico e, allo stesso tempo, bruscamente condito dal senso del tempo, ben presente soprattutto a chi non lo ha. Ecco quindi che è la Natura stessa a fare da sfondo all’unione struggente e primordiale di due personaggi antitetici come Albus e Gellert eppure anche così affini e complementari. Mi piace che tu abbia lasciato questa sorta di visione o appuntamento reale o entrambi nell’ambito della vaghezza perché amo le sperimentazioni e nel tuo caso questa visione si ricollega anche ad altre storie, richiamandole per immagini. La spiaggia dove i nostri innamorati si incontrano e siamo (ancora privi di acciacchi, beati loro) mi fa pensare ad altre scene del tuo canone che si inseriscono in questa nuova raccolta con coerenza. Penso a un’altra isola che essi raggiunsero, quando le cose erano più facili perché determinate scelte non erano state ancora fatte. Adoro che un autore si autociti. È un gioco col lettore che mi piace da impazzire. Le ultime parole della recensione le voglio spendere su una frase che mi ha molto colpita e che si trova verso la fine: «Perché?» soffi in risposta, solleticando la sua cresta iliaca. «Che succede se mi fermo?»
Mi uccidi. Se ti fermi mi uccidi, se ti fermi mi uccidi, se ti fermi mi uccidi[2] –
.
Potrebbe essere interpretato anche nel senso della fine di tutte le cose? Finché durano l’amore e l’amplesso il tempo è sospeso, le scelte fatte non ricadono su Albus e Gellert e i due sono una cosa sola nel vero senso della parola. Ma dopo?
Bellissimo lavoro, toccante e intenso, come sempre, ma se posso dirtelo una volta di più. :*
Un abbraccio forte, mia procacciatrice di colonne sonore <3
Shilyss

Recensore Master
27/03/19, ore 12:27

Mia cara, carissima Padme.
Giungo infine a recensirti, con la gioia nel cuore di chi voleva della passione e l'ha avuta. E ne ho avuto tantissima, inondata da quella di questi due giovani amanti, passionali. Un amore che va oltre l'età, oltre l'intelletto. Un amore che è parte dell'anima, del cielo, degli dei, della natura e qui, questa natura, è lo sfondo dell'attimo intenso che hai voluto descrivere, come sempre marcando ogni sensazione come se, io lettore, potessi provarlo sulla mia pelle (e invece non posso perché non ho un Albus o un Gellert che mi fa provare cose del genere, ma tant'è... mi accontento di leggerti XD).

È una supercazzola?

dici nelle note. Non lo so, è una supercazzola? XD beh, se lo è, devo dire che è abbastanza intensa per esserlo, ma dopotutto i sogni non sono forse lo specchio dei desideri? Non è forse anche un sogno, un'esperienza di qualcosa che si è vissuto o che si vorrebbe vivere? Beh, sì e qualunque cosa questo racconto sia, trasmette realtà.
C'è il mare. Il mare è burrascoso, calmo, limpido, sporco, imprevedibile. Un vero e proprio parallilesmo con i cuori pulsanti dei tuoi ragazzi. Loro sono questo: Onde di emozioni che saltano e si incontrano sul bagnasciuga.
Ci sono abbracci che diventano più caldi e accoglienti, più ardenti. Ci sono profili che vengono studiati, che inesorabilmente distruggono ogni contegno. C'è la ricerca degli occhi e quella delle mani, intrecciate, che è sempre un chiaro segno della paura di perdere quel che si ha. In questo racconto in particolare ti sei soffermata moltissimo sulla smania di aversi, sul desiderio che non può essere alleviato in alcun modo. Possono trovarsi ovunque, anche in mezzo alla guerra, alle fiamme, al dolore... loro sono loro. Il loro amore è qualcosa a parte, qualcosa che vibra, si infuoca ma che per forza di cose, prima o poi si distrugge. Ecco, c'è sempre questa velatissima nota di consapevolezza, del fatto che questa passione è sempre intensa, ma anche immensamente disperata. Perché lo sappiamo, e lo sanno anche loro, che non sarà per sempre e lo so che lo dico in ogni recensione, ma ci tengo che tu sappia che il tuo, è un lavoro enorme. Tu non basi i tuoi racconti solo su quello che è stato, ma non dimentichi nemmeno quello che sarà, per questo la disperazione nel cercarsi è così forte.
Infine, mani nelle mani, l'aurora li guarda, e quel mare calmo che odora di salsedine si è fermato con loro... ed io sto morendo per la citazione a CMBYN, e sai... lo sai, che ci muoio sotto QUASI quanto te.
Mia dolcissima donna, che dire? Mi sono innamorata ancora, di te, di loro...
lo dico ancora, per l'ennesima volta: raccontaci ancora di loro, per favore. Ne abbiamo bisogno.
Un affettuoso abbraccio all'affettato.
Miry

Recensore Master
26/03/19, ore 11:19

Ciao cara!
Quanto amo il tuo stile!
Ogni volta mi immergo in un mondo incantato.
Le immagini che descrivi sembrano frammenti di un sogno, ricordi di un dormiveglia...tanto sono soffuse e delicate.
E qui infatti non si capisce bene se la scena a cui assistiamo è reale oppure no.
E non importa, è talmente perfetta che va bene così.
L'impressione che personalmente ho avuto è che Albus abbia un bisogno viscerale di Gellert, che lo cerchi in un ricordo o in una dimensione oltre la realtà.
I toni con cui la scena è descritta rimandano ad una sorta di scenario onirico, con la brezza, la salsedine, il rumore delle onde...è tutto così meravigliosamente dolce da riuscire a cullare lo spettatore e a racchiuderlo in una specie di bolla.
L'aria è ovattata, i contorni sfumati ma loro due sono reali, tangibili, definiti.
Il modo in cui Albus lo tocca, afferrandolo e realizzando la sua effettiva presenza, è meraviglioso, un confluire di bisogni e desideri che trovano appiglio.
La lemon è come sempre elegante, poetica, una sinfonia di note soffiate.
Eppure la passione è tanta, trascinante e totalizzante.
Mi hai coinvolto in un modo che non credevo possibile, sei riuscita a farmi sentire tutto il loro disperato bisogno di fondersi l'uno con l'altro.
Come sempre, ci sarebbero tanti passaggi degni d'essere citati ma ne scelgo uno in particolare: "Ne vuoi ancora, ancora e ancora, aneli il suo piacere, lo brami, lo pretendi, lo provochi, lo raccogli, lo fai sgorgare dalla sua gola come lo zampillo purissimo di una cascata di cui tu stesso sei la fonte inesauribile."
Che meraviglia...
E poi la citazione di Chiamami col tuo nome...perfetta! Ci sta benissimo e l'ho adorata.
Che altro aggiungere?
Sei bravissima, mi emozioni ogni volta è ogni cosa che scrivi è poesia. Mi sa che l'ho già tetro nell'altra recensione ma non fa niente! Mi autocito pure io! XD
Alla prossima! Spero presto!
Bacetti
MissAdler

Recensore Master
25/03/19, ore 12:08

Ciao carissima **
Ma che meraviglia, è sempre bello leggere le tue storie dall’atmosfera così onirica, magica. Questa volta, se non ho mal capito, è il punto di vista di Albus, tra l’altro tramite l’utilizzo della seconda persona, che adoro. E’ stato davvero bellissimo. Il loro è un incontro disperato, il desiderio di aversi, ma anche di stare vicini, è così intenso che quasi ti fa mancare l’aria, nel senso migliore possibile. Albus e Gellert hanno un bisogno viscerale di stare vicini, così, ad ascoltare i loro cuori, i loro respiri.
E in quel “Stringimi, stringimi più forte” ho avvertito tutto, il desiderio e la paura che quel momento così bello possa finire. Questi due ragazzi, così giovani e magari anche pieni di speranza, sono legati da un filo stretto e che niente può tagliare, né il tempo, le distanze, né la morte. L’atmosfera è idilliaca, ma loro sono così umani, fatti di carne e di sangue, per questo quando la passione arriva, non tentano di resistergli, sarebbe inutile. Quindi si lasciano andare del tutto, con voracità, immensa dolcezza e un profondo desiderio di non lasciarsi mai, proprio mai, nemmeno per un istante.
Mi uccidi. Se ti fermi mi uccidi, se ti fermi mi uccidi, se ti fermi mi uccidi[2] – io qui adoro completamente, sono imploda tantissimo. Mi fai fremere il cuore ogni dannata volta, ed è bello, perché è in questi momenti che mi sento così viva.
Vogliamo poi parlare delle splendide immagini che sei riuscita a farmi figurare? La spiaggia, il crepuscolo, l’aria profumata di salsedine. Tutto ciò rende la storia ancora più suggestiva, in aggiunta allo splendido stile che oramai, lo so, te lo avrò ripetuto un centinaio di volte, è elegante, evocativo, ed io ogni volta mi innamoro di più, sempre di più. Sono felice di sapere che questo è il primo capitolo di una raccolta, e non vedo l’ora di leggere le prossime, so già che saranno tutte d’altissimo livello.
Alla prossima :3

Nao

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