SECONDA CLASSIFICATA, CON UN TOTALE DI 48/50
La giungla dentro, di Old Fashioned
Grammatica e Stile: 9,5/10
Capitolo 1:
“Si fece improvvisamente da una parte” – “si fece improvvisamente da parte”
“non gli importava gran che di morire” – “granchè”
Capitolo 2: senza errori.
Capitolo 3: senza errori.
Complimenti! La storia è stata veramente curata, ed è un aspetto che mi ha fatto tantissimo piacere trovare, per di più vista la sua lunghezza. 10/10.
Passando invece allo stile, sai benissimo quanto io adori il modo in cui esprimi le tue parole all’interno di ogni tipo di racconto, dal dramma introspettivo all’azione. In questa storia mi sono piaciuti particolarmente i cambiamenti che la tua prosa ha avuto in base alle diverse situazioni da te descritte: dallo stile ricco di subordinate delle parti più descrittive sei passato fluentemente alle scene di battaglia ricche di coordinate e alle frenetiche scene di descrizione degli incubi del protagonista, in cui lo stato di terrore nel lettore supera quello di suspance che domina l’intero secondo capitolo.
Dopo la parte iniziale, ricca di tensione per l’attacco che si prospettava imminente ma ancora “lontano” dal punto di vista dei soldati, l’inizio dell’attacco dei Vietcong non è risultato forzato dal punto di vista prettamente letterario, poiché sei riuscito a renderlo sì improvviso, ma non piovuto completamente dal cielo sia per i lettori che per il protagonista stesso. Tuttavia, ho da segnalarti anche delle imprecisioni che non hanno guastato la lettura della storia, ma che avrei preferito rese in un modo di verso. La prima è l’inizio del secondo capitolo, dove ho trovato le frasi troppo corte, come se avessi fretta di mettere un punto dopo pochissime parole in una fase dove il ritmo doveva essere sì lento, ma comunque carico di tensione per la sorte del protagonista: io invece, forse perché la storia era ancora lunga e MacFarland non avrebbe potuto morire così presto, forse proprio per lo stile utilizzato, non ho sentito questo climax che avrebbe dovuto culminare con lo sparo della ragazzina a un corpo vicinissimo a lui. Ho trovato il tutto troppo spezzato, piuttosto che effettivamente “al rallenty” per dirla in modo cinematografico (in effetti, questa storia sembra davvero la trama di un film)! Infine, vorrei segnalarti l’utilizzo di alcune espressioni, ad esempio “più oltre”, che utilizzi in quasi tutte le descrizioni e che non sempre sono necessarie, e anzi stonano abbastanza essendo ripetute così spesso. Molto realistici i dialoghi del primo capitolo, li ho trovati coinvolgenti e ben calibrati sui personaggi. Lessico variegato e perfetto per il contesto.
In conclusione, lo stile mi è piaciuto e ha valorizzato la maggior parte della storia, ma poteva essere perfezionato. Assegno 9.
La media risulta quindi di 9,5/10.
Trama e Originalità: 10/10
Sebbene siano molte le opere ambientate durante la guerra del Vietnam, tu sei riuscito ad attribuire a questo racconto una parte ugualmente originale. In questo rientra sicuramente l’ampio spazio che hai attribuito alla descrizione e caratterizzazione degli ambienti, la base, i tunnel e la giungla, che hai reso molto importanti senza trascurare nessuno di essi. E anche il finale, con la morte del protagonista, è sicuramente stato quello giusto per questa storia, che l’ha differenziata da tutte le altre (come ho espresso meglio qui sotto). La trama inoltre non presenta nessuna incongruenza, per cui il punteggio pieno è davvero meritatissimo!
Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9/10
Per quanto riguarda questo parametro, c’è essenzialmente una cosa da considerare, e che inizialmente mi ha lasciato piuttosto dubbioso, ovvero che, alla fine, l’unico personaggio con una vera caratterizzazione è il protagonista. In un certo senso, infatti, gli altri personaggi sono raccolti in “gruppi” che condividono le stesse caratteristiche: i compagni della base, i vietcong, i marines del finale. Poi i sono reso conto che questa è stata una tua mossa vincente: non importa infatti chi siano i personaggi secondari, ma come li vede il protagonista, e su questo aspetto hai davvero colto nel segno! L’unica parziale eccezione è il biondino dell’epilogo, di cui conosciamo i pensieri relativi alla morte del protagonista. Passando invece a MacFarland, ammetto che, sebbene nel primo capitolo mi fosse sembrato molto interessante come personaggio, durante il secondo capitolo la sua figura mi è sembrata davvero troppo stereotipata, il tipico soldato che combatte da solo contro tutti e risulta sempre vincente. E invece, ancora una volta sei riuscito a sorprendermi facendolo morire: era da un po’ che pensavo che sarebbe stato l’unico finale corretto, ma non me lo sarei ugualmente aspettato…
Questa storia mi ha lasciato davvero molti dubbi durante la lettura, ma alla fine sei riuscito a convincermi ugualmente!
Bonus: 7/7
Genere – Guerra: 2,5/2,5
Beh, direi che qui c’è poco da dire. La guerra del Vietnam è uno scenario molto utilizzato, ma sei riuscito a reinterpretarlo a modo tuo senza risultare per nulla impreciso sul piano storico. Complimenti!
Oggetto – Mappa: 2/2
Senza dubbio ben utilizzato: la mappa non ha un ruolo centrale per quanto riguarda la trama, ma è ciò che spinge il protagonista a sopravvivere in modo da poterla portare alla base, per cui assegno anche qui tutti e due i punti.
Luogo – Giungla: 2,5/2,5
Credo di non esagerare se definisco la giungla come la vera protagonista di questa storia: questo aspetto emerge già dal titolo, e poi dai pensieri del protagonista, ma a cavallo tra il secondo e terzo capitolo hai reso l’atmosfera del luogo veramente vivida e realistica, come a condurre direttamente lì il lettore, tra le fronde che oscurano il Sole e l’umidità… wow.
Titolo: 3/3
Bellissimo. Amo molto i racconti in cui i personaggi si fondono con gli elementi che contraddistinguono le loro storie personali, e in questo caso hai davvero colto nel segno. Come ho precedentemente espresso la giungla riesce a essere protagonista, senza togliere spazio ai personaggi umani ma arricchendoli, quasi soffocandoli con le sue infinite spire. Insieme all’introduzione mi ha fatto immediatamente voglia di iniziare la lettura della tua storia: molto coinvolgente, centrato sul pezzo e accattivante. Anche qui mi dispiace che il punteggio massimo sia soltanto 3!
Gradimento personale: 9,5/10
Quanto mi mancavano le tue storie! Tra il tempo che a lungo è stato poco (e per la mia condizione personale sotto i piedi che mi ha allontanato mio malgrado dalle letture), non ho potuto più leggere tutte le storie degli autori che seguo, e visto che in questo periodo ti sei anche dedicato tanto al rating rosso mi ero concentrato su altro. Tuttavia, la tua partecipazione a questo contest mi ha fatto davvero piacere, e adesso che sto ritornando in carreggiata aspettami! XD
Per quanto riguarda questa storia, credo che i miei commenti precedenti sia sulla trama che sulla narrazione parlino davvero da soli! È stato quasi tutto perfetto, ma non di quella perfezione che annoia, ma di quella che coinvolge ancor di più. Peccato solo per le cose che ti ho segnalato sullo stile e sul protagonista, concentrate soprattutto nel secondo capitolo (che riconosco essere stato quello più difficile anche per te, perché contenente davvero tante informazioni e avvenimenti in uno spazio tutto sommato ridotto), perché altrimenti questa storia sarebbe davvero stata una delle mie preferite. In ogni caso, davvero tanti complimenti! |