Recensioni per
La giungla dentro
di Old Fashioned
Ciao Old Fashioned, |
Ciao, carissimo. |
Eccomi^^ |
Recensione premio del contest "Villains against Heroes - II edizione" indetto da missredlights sul forum di EFP. |
Allora, il ritmo serratissimo del capitolo mi ha tenuta incollata alla sedia, con qualche imprecazione sentita rivolta alle porte che sbattevano facendomi perdere anni di vita, tanto ero immersa nella lettura. Ero così ansiosa che ci mancava poco mi mettessi a sparare anche io. Ho ancora l'adrenalina a duemila, dopo questo. |
Recensione premio per il contest “Patti oscuri, alleanze di ferro e promesse vincolanti” – giudice Shilyss |
MacFarland, che fottuto fortunato figlio di puttana! (scusa i tanti francesismi, devo ancora uscire dalla trama del racconto :D ) |
Dunque eccoci! Guarda, ti chiedo subito perdono per il ritardo veramente molto infame, ma la questione è che il lavoro mi risucchia tutte le energie vitali anche solo per bestemmiare. |
Mi è parso di percorrere quella città sotterranea insieme a MacFarland. Sono sempre rimasta colpita dalle tecniche di guerriglia dei vietnamiti, così come visti in alcuni film di guerra sull'argomento (uno su tutti: Full Metal Jacket). Gli Orientali hanno un concetto tutto loro del combattimento e della spietatezza: come sanno torturare loro... nessuno mai. |
Ave OF, virilmente mi gusto una birra, leggendo il capitolo, nulla MAC ci ricorda Rambo, che sopravvive alle imboscate, è davvero cinico, ironico, disincantato, preda dei suoi demoni. Riflette sulla vendetta, non è indeciso come Amleto, scopre un tunnel, lo percorre, senza (troppo) indugio e fa una strage in preda a omerica/achillica ira funesta.. e nulla, penso anche in nuce a Platone e al mito della grotta (tunnel), i doxa.. e si esce nella giungla. |
I tunnel dei Vietcong sono una specie di inferno sotterraneo, composto da gironi e trappole diaboliche, solo l'esperienza del veterano ha salvato McFarland dal fare la fine del topo. |
Ciao Old! |
Ciao, carissimo. |
McFarland ha un bel fegato a entrare in quei tunnel bui e pieni di insidie! Anche se ci ha fatto chiaramente capire che non è più tanto né attaccato alla vita né speranzoso, comunque l'istinto di conservazione alla fine tende a prevalere anche in lui. |
MacFarland mi ricorda sempre di più Rambo. Sopravvissuto all'attacco dei Vietcong (ironia della sorte, come fa notare lui, visto che era l'unico soldato che non faceva salti di gioia all'idea della licenza), medita vendetta contro quelli che hanno fatto strage dei suoi commilitoni. E dopo aver scoperto un tunnel, vi si infila dentro, incazzato nero e pronto a menare le mani. Cosa che poi accade davvero. Il nostro fa una vera e propria strage di Vietcong nel sotterraneo, per poi prendere una delle mappe trovate lì e riemergere da qualche parte nella giungla. E a questo punto mi viene da dire "e mò sò cazzi". Perchè il nostro eroe non sa di preciso in che parte della giungla si trova, e dovrà girare parecchio per trovare una via d'uscita. E non è detto che non incontri qualche altro Vietcong. Ma potrebbe anche andargli peggio. Potrebbe incontrare sua suocera (battuta idiota, lo so). |