Recensioni per
O viandante, annuncia agli Spartani...
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/04/23, ore 20:13
Cap. 3:

*proprio io con il nuovo account, che vado diabolicamente a cercare una delle storie già lette più lontane nel tempo, per fare una recensione estremamente sconclusionata, in una delle più audaci dimostrazioni di hybris che gli dèi e gli uomini abbiano mai visto, con la scusa che tanto detta storia va messa nelle preferite*
Cariiissimo!
Ti avevo minacciato più volte che prima o poi avrei riletto questa storia, ed eccomi qui, a recensire dopo un sanissimo pianto. Siccome sono misericordiosa, concentro tutto in un’unica recensione così non sei costretto a rispondere a tre deliri mentali diversi.
*sfodera la ben nota tazza di tè* Intanto il finale: non poteva che essere quello. Non potevano che morire, possibilmente in grande stile, perché l’alternativa sarebbe stata molto peggiore. E poi questa è la regola del romanticismo tedesco, e non ammette deroga alcuna: alla fine si muore. Dopotutto, se non ricordo male, si dice che l’ultima cosa suonata al teatro dell’opera di Berlino, prima che fosse evacuato per l’ultima volta, sia stata il funerale di Sigfrido. E a proposito di romanticismo, il modo in cui hai costruito questa storia e lo stile che hai utilizzato continua a rimanere veramente suggestivo e azzeccato. Ogni singola descrizione del cielo, per esempio. La relazione tra i due personaggi, passando anche per i nomi con la stessa componente e il fatto che sono –a quanto pare- nati per volare insieme, e assolutamente devoti l’uno all’altro, è devastante (emotivamente). Per esempio Friedrich che pensa che, anche se parlassero la stessa lingua, gli americani non sarebbero in grado di comprendere l’enormità del suo sentimento. (E poi quando Siegfried pensa che non gli importa di morire, ma teme un’oscurità solitaria senza l’amato, ho sentito qualcosa fare crack, e dire che non è neanche la prima volta che lo leggo). Sai una cosa? Io la chiudo qui per evitare di scivolare nella follia, ma sai benissimo che mi piaci molto come scrittore e ancor di più quando scrivi della Luftwaffe.
A presto! ^^

Nuovo recensore
11/10/21, ore 19:45
Cap. 3:

Salve!

Sono passati più di due mesi dall’ultima volta che ho letto questa storia, pentendomene amaramente poiché non vedevo l’ora di finirla. E non può essere che una piacevolissima coincidenza averla finita assieme a un romanzo di Steven Pressfield, le Porte di fuoco, che nel finale riporta la medesima frase “annuncia agli spartani, o straniero che passi, che obbedienti al loro comando noi qui giaciamo”. Questa storia ha avuto la capacità di farmi appassionare ancora di più al mondo dell’aviazione della seconda guerra mondiale, in particolare (e giustamente) quella tedesca. Storia (o come lo chiami tu, mappazzone) determinata da due personaggi chiave, Siegfried von Kleist e Friedrich Lützow. Siegfried è “curioso” come il suo nome in un contesto non medievale: è il sole, gioioso, vivo, eroico, entusiasta… è proprio la luce della stella del nostro sistema. Friedrich, d’altra parte, è la luce della luna: non meno forte, anzi, è l’unica fonte assieme alle stelle che permette di vedere il mondo di notte. Perché lui è più cupo, più introverso, forse anche timido, ma preserva in sé ideali di eroismo non indifferenti. Dimostra la difficoltà nell’ accettare sé stessi secondo ciò che pensa la società e secondo i propri standard morali. Vede Siegfried come una persona a cui, secondo questa sua mentalità, le cose dovrebbero risultare più facili: l’ha accettato subito e non vede l’ora di condividere quest’avventura con lui. Un’avventura che si districa tra il cielo nitido e la terra grigia, un po’ come una metafora che indica l’aere come il posto in cui puoi mostrarti appunto nitido, dove puoi essere te stesso e il suolo, dove temi il giudizio degli altri, dove sei costretto a importi limiti. Mentre nel cielo sei svincolato, e il fatto che entrambi siano aviatori impreziosisce il significato di tutto. La suspense massima è raggiunta nella seconda parte, che guarda caso è vissuta in terra; in una terra che non solo è grigia, ma oltretutto sporca di sangue. Il sangue di Friedrich e di Siegfried, che vengono feriti e di cui si teme la morte. È lì che si capisce che non saranno mai solo amici, che in verità c’è molto altro sotto e che sono uniti come, appunto, due omoioi spartiati. Nemmeno la fratellanza riuscirebbe a esprimere correttamente un concetto che è più forte di tutto, di ogni cosa. Sorvolerò la parte tecnica (tanto non ne hai bisogno) per dirti che questa storia è riuscita ad appassionarmi, mettermi ansia e commuovermi allo stesso tempo, e che ovunque giacciano e in qualunque luogo siano esistiti, Siegfried e Friedrich possano trovare la pace e la libertà oltre i cieli

Nuovo recensore
03/08/21, ore 12:54
Cap. 1:

Eccomi qui, finalmente ^^
da subito si può notare che von Kleist ha un bel caratterino: è estroverso, si rende colpevole di insubordinazione, vuole sapere tutto di Friedrich e lo fa risultando tra l'invadente e il curioso. Si vede che in realtà è una persona che non ha secondi fini (anche se è presto per dirlo) e che il suo desiderio di conoscenza è sincero. D'altra parte voleranno insieme e sapere molte cose di loro li aiuta a saldare una sorta di alleanza, come due veri camerati. Nella Luftwaffe la vita la si rischia insieme e i cieli li si toccano insieme. C'è sempre bisogno di una solida amicizia che favorisca le missioni, anziché una relazione deleteria che le distrugga. Ho come la sensazione che Siegfried voglia qualcosa che va anche oltre l'amicizia, ma non so definire esattamente cosa. Non vedo l'ora di proseguire, ti faccio come sempre i complimenti per lo stile e per la grammatica superlativa. A presto ^^

Recensore Veterano
07/07/21, ore 16:31
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alla gentile attenzione dell'Amministrazione di EFP.

Carissimi, nonostante di sicuro riceviate ogni giorno molte e differenti segnalazioni di utenti che richiedono di inserire storie tra le scelte.
Vi chiedo con premura di prendere in considerazione questa in particolare perché le sue caratteristiche la portano ad un livello che non esito a definire di eccellenza.

Già dall'introduzione, e dalla colta citazione che compone il titolo, si può notare l'uso più che appropriato che l'autore fa della grammatica e dell'ortografia.
Lo stile è scorrevole, molto accattivante, e permane l'equilibrio narrativo sia nelle scene d'azione che in quelle più intime tra i protagonisti.
L'autore si serve inoltre di un gergo preciso nell'ambito dell'aviazione militare, adattando il proprio lessico alle necessità derivanti dalle scene di combattimento aereo e al periodo storico che costituisce l'ambientazione della storia.
La resa storica è di precisione notevole, anche in aspetti di solito non trattati dalla narrazione più diffusa. Si nota inoltre il pregevole equilibrio nel non scadere in propaganda ideologica pur presentando accuratamente il sistema di pensiero dei protagonisti.
I personaggi stessi sono caratterizzati in modo coerente e approfondito in ognuna delle scene, rimanendo fedeli a sé stessi e permettendo ai lettori di entrare in empatia con loro.

Se la mia umile segnalazione non fosse sufficiente, faccio notare che ben due giudici del forum di EFP hanno espresso una valutazione decisamente favorevole al racconto in questione.

Vi ringrazio di tutto cuore per la gentile attenzione.

Cordialmente,
Spoocky

Nuovo recensore
20/01/21, ore 19:07
Cap. 3:

Bene.

Un capolavoro assoluto. Non credo ci siano altre parole per descriverlo. Per tutta la storia ho preferito Friedrich, ma nel finale Sigfried assurge praticamente a semidio. Ci sono dei passi, nell'ultima parte, che mi hanno fatto venire i brividi. Tremavo.

Il disclaimer dovrebbero metterlo gli editori per spiegare come mai sulla seconda guerra mondiale pubblicano obbrobbri allucinanti, invece di questa meraviglia.

Storia che finisce diritta come un Messerschmidt in picchiata nelle preferite. E ci finisci anche tu. Leggerò sicuramente qualche altro racconto tuo su questo periodo storico e in generale. Ne ho già adocchiati un paio.

Davvero tanti, tanti complimenti.

Nuovo recensore
20/01/21, ore 15:00
Cap. 1:

Salve, piacere di conoscerti, innanzitutto.

La tua nota all'inizio mi ha ricordato proprio il motivo per cui non ho frequentato questo sito per anni, cancellandomi e bazzicando solo sulla sezione"Mitologia greca". Devi sapere che quelli che non fanno apologia di nazismo, la fanno delle malattie mentali che infatti inseriscono a pene di segugio nelle loro storie, tuttavia, se glielo fai notare, si arrabbiano molto e finiscono addirittura per minacciarti privatamente

Nulla di edificante, è stata una cosa davvero orrida.

Ad ogni modo: non potevo non leggere una storia dal titolo simile e dalla trama così. Già si capisce che sarà una tragedia, cosa che mi riempie di gioia. 

Il tuo stile è molto bello, evidentemente il tempo presente e la tragedia epica vanno di pari passo. Chiunque ami la Grecia non può non amare la Germania. Per tutte le scoperte fatte da archeologi tedeschi e anche perchè, fino all'800, Atene, nonostante il suo glorioso passato, era praticamente un villaggio di pescatori. Fu grazie ad un Wittelsbach che risorse, visto che assunse schiere di ingegneri e architetti.

I personaggi mi intrigano molto. Vado al prossimo capitolo.

Recensore Junior
04/01/20, ore 12:21
Cap. 1:

Buongiorno, carissimo.
Commento questa storia anche qui. Una delle tue migliori. Ti posso assicurare che ho pianto, e sono contenta che sia piaciuta a così tanta gente. C'è bisogno di più storie come queste perchè quando si parla di quel periodo lo si fa con odio. Mentre invece questa storia è un inno all'amore che, notizia scioccante, anche i nazzzzisti potevano provare.
Bravissimo e spero che la tua ispirazione torni in pista per tornare a scrivere racconti di questo genere.
Nonostante le nostre incomprensioni mi troverai sempre in prima fila a leggerli(così come tutte le tue storie ambientate in Germania)

Un caro saluto

Recensore Master
07/07/19, ore 14:40
Cap. 3:

Buon pomeriggio.
Sniff, nonostante tutto!
Mi aspettavo il dramma, la guerra è anche e soprattutto questo, ma anche a questo punto una superpotenza stava per cedere... i suoi uomini, i suoi figli, i suoi ragazzi... li ha lasciati a lanciarsi con l'ultimo impeto della disperazione! A combattere per una guerra che aveva già preso una decisa piega.
I personaggi sono stati coerenti con la loro epoca. I due protagonisti sono l'emblema della sconfitta finale.
Sempre tutto scritto molto bene.
Ho solo una domanda da porti, poi rispondimi se ti va e se lo vuoi; quanto ci metti a scrivere questi capitoli? Io ho tempi biblici, ci avrei messo... boh... mesi... poi questa è solo una mia curiosità ^^
Fai sempre dei lavori eccezionali per quanto riguarda i contest e per questo ti stimo molto.
Scusa se latito molto, ma come sempre sono pieno di lavori, pure questa mattina mi sono dovuto alzare all'alba. Ma avevo in progetto da giorni di passare da queste parti, e alla fine ci sono riuscito e penso sia questo l'importante.
Bene, continua così!
Buona domenica :)

Recensore Veterano
03/07/19, ore 11:51
Cap. 3:

Ed è la tua seconda storia che finisco.
Sono sempre più contenta di aver iniziato a leggerle...

"Se fossi certo di ritrovarlo di là, pensa Siegfried con il volto contro il collo dell'amato, se ne fossi certo, allora non mi importerebbe di morire. Quello che mi strazia è il terrore di finire in un'oscurità gelida, solo, per sempre senza di lui."

Aiuto, aiuto, aiuto. I miei poveri sentimenti.
Mi ero affezionata...
Allora, spero di non essere troppo ripetitiva, ma apprezzo moltissimo le tue descrizioni.
Il modo in cui fai vedere la differenza tra la vita che conduceva Friedrich e quella che conduceva Siegfried, prima di tutta la faccenda, è perfetto.

Siegfried mi suscita tenerezza, cerca sempre di mostrare il suo affetto - ed il suo amore- nei confronti di Friedrich.
Quando inizia a credere che il suo amato non lo raggiungerà, ho seriamente temuto che mi si sarebbe spezzato il cuore.
La scena in cui realizza che non ha mai visto la tavolata completamente piena, mi ha distrutta.
Ho adorato questo personaggio.

Anche Friedrich, dal canto suo, mi è piaciuto moltissimo.
Lui è riflessivo, calmo, razionale, ed i sentimenti sembrano spaventarlo, ma dimostra un coraggio indomito in combattimento.

Quando si sono rincontrati, mi sono sentita felice per loro.

L'ultima parte mi ha fatto quasi piangere, ma forse è stata quella che ho preferito, per le descrizioni, le sensazioni e tutto il resto.
Davano l'idea di due cavalieri teutonici che danno la vita per difendere la loro amata patria.

Grazie ancora per avermi "rapita" e portata in questa storia, nel mondo di Friedrich Lützow e di Siegfried Von Kleist.


EDIT: ehi, io l'avevo detto che avrei riletto qualcosa, carissimo.

Aiuto, credo di essermi presa l'oldfashionedite, una malattia da cui, beninteso, non ho la minima intenzione di farmi curare.

Non so come funzioni con una recensione modificata, non so neanche se si possa rispondere ad una recensione modificata, ma vabbè, io la scrivo lo stesso, sperando che tu la possa leggere, perché, più rileggo la storia, più capisco che ti meriti tantissimi complimenti.

Tutto questo, devo ahimè ammetterlo, è nato perché sono stata rapita da i miei parenti più piccoli, e costretta a vedere un musical. Perché lo scrivo? Perché una canzone parlava di due "destini intrecciati", due persone destinate da sempre a stare insieme, ed il ritornello era "all I want is to fly with you". (Rewrite the stars, si chiamava. Non è esattamente un capolavoro degno di Wagner, anzi...)

Giustamente, il pensiero è subito corso a questi due, e da lì a rileggermi tutta la storia è stato un attimo.

Il potere dello scritto è rimasto invariato anche alla seconda lettura, ha sempre la stessa intensità, e mi ha fatto nuovamente schiantare dalle lacrime.

Non so se l'avevo già detto, ma il linguaggio da poema epico ci sta benissimo, rende la loro situazione molto bene, e riesci a rendere eleganti persino le scene più violente.

Adesso che ho la possibilità di compararla con altre tue storie, lasciati dire che, a parer mio, questa è una delle migliori (non che le altre siano brutte, per carità, non oserei mai bestemmiare in questo modo!) e che è semplicemente meravigliosa.

Quasi quasi ti senti male per loro, poveri romantici, che si ritrovano in una situazione in cui tutto è perduto.

Volevo solo riportare questa frase:
"Perché la vita non è solo puro cielo in cui involarsi: c’è anche la grigia terra, abitata da persone che non capirebbero e condannerebbero. Persone che prenderebbero il giovane falco e lo trascinerebbero nel fango."

Come sai io adoro il tuo stile, e questa in particolare mi ha colpito tantissimo.

Detto questo, spero di non esasperarti con tutto ciò. E nel caso lo stessi facendo, ti prego, abbi pietà nei miei confronti e in quelli del mio povero cuore affamato di belle storie, storie che non si trovano ovunque.

Alla prossima! ^^
(Recensione modificata il 25/08/2019 - 10:57 pm)

Recensore Veterano
03/07/19, ore 11:16

Ed ecco il secondo capitolo...
Bellissimo anche questo.
La vicenda si fa molto più interessante.
Friedrich è disposto a farsi ammazzare, pur di salvare Siegfried, e lo dimostra diverse volte. Anche prima di svenire, anche se è ferito gravemente al fianco, il suo pensiero corre sempre all' "amico".
Sono stati anche fortunati nella sfortuna, perché hanno incontrato una pattuglia tedesca.
Ho seriamente paura, peró, che uno dei due possa morire a causa delle ferite,e così non potrà più fare nulla per la patria.
Vado a leggere il prossimo capitolo, la curiosità mi sta divorando.
Speriamo bene :D

Recensore Veterano
03/07/19, ore 09:56
Cap. 1:

Oh, ho trovato un'altra meravigliosa storia :D
Partiamo dall'inizio:
Fin da subito tra i due c'è una sorta di connessione, di legame... Ed è bello vedere come Friedrich non capisca immediatamente cosa significhi, mentre Siegfried sembra molto più sicuro dei suoi sentimenti.
Poi c'è la scena del Bistrot, e tutto quello che ne consegue.
Che carino Friedrich, che non sopporta la vista di qualcuno che aggredisce Siegfried!
Se dovessi elencare tutto ció che mi è piaciuto di questo inizio, probabilmente non basterebbero cent'anni, peró il fatto che la storia sia nella sezione "drammatico" mi spaventa un po'.

Ci sono alcune frasi che mi hanno fatto innamorare dei due, ma queste sono quelle che mi hanno colpito di più, in quanto sono un'inguaribile romantica:

“Un pilota non può parlare delle meraviglie del cielo nemmeno all’essere più amato.”
Siegfried sorride a sua volta. “Ma a un altro pilota sì,” risponde fissandolo negli occhi.

(e avrei un'altra domanda.
Il precedente gregario di Siegfried era Hans Von Rohr?
Hai voluto fare una sorta di spin-off all'interno di un'altra storia?
Probabilmente non è così, ma sono reduce de "Il cavaliere di Valesgrade", e ho ancora in testa quei personaggi, perdonami :D)

Recensore Master
05/05/19, ore 18:05
Cap. 1:

1° POSTO E VINCITORE DEL PREMIO "MIGLIOR SCENA ANGST"
O VIANDANTE, ANNUNCIA AGLI SPARTANI DI OLDFASHIONED
CON UN TOTALE COMPLESSIVO DI 99,25/100 al contest Coincidenze perdute, appuntamenti mancati, scelte difficili: Sliding Doors Contest indetto da missredlights e Shilyss sul forum di EFP.


VALUTAZIONE MISSREDLIGHTS: 49,40/50
Grammatica e stile di scrittura: 9,4/10

Giuro che un giorno farò il copia e incolla di quello che scrivo in continuazione per il tuo stile di scrittura. Non perché non abbia nulla da dire, ma perché mi ripeto in continuazione. Non finirò mai di dirti quanto i tuoi scritti mi rapiscano dalla realtà portandomi nel tuo mondo. Il modo in cui dosi le pause, le parole e gli avvenimenti è studiato a regola d'arte. Anche la punteggiatura andava molto bene. Ti riporto solo due errori che ho trovato insieme ad alcuni errori grammaticali, ma per il resto è tutto perfetto!

boche (boches – plurale);
“È in arrivo da nord-ovest uno stormo di Möbelwagen,, (doppia virgola);
stanno arrivando a tutta manetta (a tutta birra secondo me stava meglio);
dà tutta manetta e il motore ulula fuori giri. (idem in questo punto);
“Sì, siamo noi. Prego, il mio collega è ferito, ha urgente bisogno di cure.” (La prego, il mio collega è ferito);
O almeno dovrebbe esserlo (manca il punto finale alla frase).
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Siegfried e Friedrich sono totalmente l'opposto l'uno dell'altro, eppure si completano a vicenda in un modo disarmante. Se il primo è luce e spavalderia, il secondo è tenebre e calcolo. In moltissimi punti della storia troviamo queste differenze fra i due, che si ritrovano a far fronte non solo alla guerra circostante, ma anche a quella interiore, dove il loro “essere diversi” era visto di cattivo occhio, specie per quel periodo della storia. È per paura che Friedrich agisce in quel modo, finendo alla fine per essere sopraffatto dall'amore e non infatuazione per il biondo. Non c'è stato un solo momento che mi sono ritrovata a dire “avrebbero agito in questo modo? Avrebbero detto queste parole?” li hai resi umani con le loro paure e debolezze, specie quando cercano di fuggire dal nemico, quando la Morte li attende eppure li risparmia in un primo momento. Davvero un ottimo lavoro!

Utilizzo del pacchetto: 10/10

Ti dirò a un certo punto mi sono chiesta dove fosse l'appuntamento mancato perché non riuscivo a trovarlo. Solo andando indietro nella storia mi sono resa conto del fatto che Friedrich si presenta all'appuntamento qualche giorno dopo, più per paura che per altro. I punti sono stati rispettati fedelmente, così come il genere angst, della quale il tuo racconto ne era pregno. Il punto che mi ha mandato in visibilio è stata la frase. Azzeccatissima!

Livello di introspezione: 10/10

Potevo non darti il massimo qui? Hai scavato talmente a fondo nella psiche di questi personaggi che li ho trovati molto reali e molto umani. Sono sicura che non sia stato per niente facile scavare così a fondo, specie in un contesto del genere, soprattutto non avendolo vissuto. La seconda guerra mondiali ha mietuto vittime fra vincitori e vinti, distruggendo psiche e corpo di molte persone. Il fatto che tu abbia scavato così a fondo, ma mantenendo il personaggio nella sua posizione e non mancando praticamente un colpo fa sì che tu lo abbia reso tuo in tutto e per tutto, non andando mai fuori tema. Ottimo lavoro.

Gradimento personale: 5/5

Ogni volta che tu pubblichi qualcosa mi ritrovo a essere come una falena attirata dalla luce, in questo caso dalla tua storia. Non ne sbagli davvero una, ogni volta mi coinvolgi in nuovi racconti che descrivi con una maestria impressionante. Mi chiedo ancora come tu faccia. Nella prossima vita futura ti farò una corte assurda, sappilo!

Titolo e impaginazione: 5/5

Il titolo lo trovo azzeccatissimo. Anche se fa riferimento a un'epoca passata, si rispecchia a pieno nella storia, perché i due protagonisti possono essere paragonati a due Spartani, che si si sacrificano per la Patria combattendo con onore.

Per l'impaginazione nulla da dire se non che è praticamente perfetta.

Recensore Master
02/05/19, ore 19:39
Cap. 1:

VALUTAZIONE SHILYSS: 49,85/50
Grammatica e stile di scrittura:  9.85/10 (grammatica 4.85 /stile 5)
Curatissimo, corretto e in certe parti anche colto (mi riferisco all’uso del verbo guatare, piuttosto raro e da me molto apprezzato perché non è un inutile vezzo, ma ha senso nella frase) il tuo stile merita il punteggio massimo. Mi hai presentato un testo curatissimo, preciso, avvincente e ben scritto. Ho deciso di non considerare il fatto che hai scritto in talune occasioni i numeri nella forma matematica anziché a lettere, come sarebbe meglio fare, per un discorso legato al contesto e all’effetto sul lettore: stiamo parlando di una battaglia aerea combattuta in volo, dove l’azione è dinamica e la rapidità dei movimenti e delle decisioni rasentano il millimetro e il secondo. Ho apprezzato anche la scelta di ambientare l’intera vicenda al presente: hai dato modo di rinnovarti anche nello stile, sperimentando un modo di narrare decisamente adatto e idoneo al contesto. I refusi sono pochissimi e, come mio solito, non ho contato le “d” eufoniche.
ad un tono di voce così sommesso [d eufonica]
Siegrfied, errore di battitura,
di fuoco e acciaio, di sangue e morte [d’acciaio]
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non so se è voluta, ma hai scelto nomi curiosi per i tuoi protagonisti. Da un lato abbiamo Friederich, che condivide il nome con un celebre filosofo, Nietzsche; è riflessivo, pacato, di origini umili e mi ha fatto pensare a quella parte della Germania ottocentesca che si distinse nel corso dell’Ottocento per i suoi grandi pensatori. È razionale, inserito nei suoi ranghi, consapevole delle difficoltà che incontrerebbe lasciarsi trascinare dal carismatico conte.
Siegfried, l’istintivo conte, è invece emblema del passato guerresco e wagneriano. È davvero un figlio delle Valchirie e non sai quanto abbia apprezzato la sua caratterizzazione, la sua solitudine, la sua spericolatezza che strizzano l’occhio al passato mitologico. La parte più istintiva e tradizionale, eredità della Prussia, in questo caso. Non è un caso che mito e razionalità, passato epico e passato filosofico finiscano schiantati nelle campagne del Brandeburgo, temo. Grazie ai sapienti flashback e alla tua bravura i tuoi personaggi sono non semplicemente reali, ma apprezzabili a tutto tondo. Si prova empatia nei loro confronti e si tifa per il loro amore che, come nelle migliori storie d’amore e di morte ambientate in un periodo bellico, viene consumata con estrema delicatezza e dolcezza a poche ore dall’inevitabile fine. Il modo con cui i due ragazzi vanno incontro alla fine è dignitoso, epico, tragico. Complimenti.
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Lo sfondo della Seconda Guerra Mondiale e la presenza di un amore inizialmente platonico, ma poi consumato, tra due ufficiali dell’aereonautica tedesca, è l’occasione perfetta per una storia che parla di intese e di due anime affini. L’amore illecito è ovviamente quello che verrebbe condannato dall’esercito qualora si scoprisse e che riguarda i due ufficiali, mentre l’appuntamento mancato è quello cui Friederich arriva in ritardo; a tale proposito, è interessante notare come tu abbia voluto inserire comunque una scintilla di speranza nella storia, visto che l’uomo arriva all’appuntamento, sebbene in ritardo. Il genere è ovviamente angst (i due piloti che salgono sull’aereo sapendo che è una battaglia vana strazia il cuore), mentre la frase è talmente ben piazzata che… niente, mi complimento!
Livello di introspezione: 10/10
Il punteggio non poteva che essere massimo. Conosco nella real life persone che pilotano aerei e ho ritrovato nelle tue parole, anzi, nelle battute e nelle riflessioni di Friederich e di Siegfried la stessa febbre. Loro sono lì per volare. Sono vivi quando sono “cavalieri del cielo.” Potrei impiegare altre cinquecentomila parole per descrivere quanto è stato accurato il tuo lavoro; inizialmente, quando ho cominciato a leggerlo, mi ha ricordato vagamente le atmosfere del meraviglioso Suite francese di Iréne Némirovsky (il libro, il film non è bello neanche un decimo). L’introspezione, dunque, è accurata, sviscerata. La passione non nasce con uno schiocco di dita, non è scevra da tentennamenti, da paure, dalla consapevolezza del passo che si compie e delle eventuali conseguenze, che non sono ignorabili e di cui occorre tenere conto. Per paradosso, Friederich e Siegfried hanno più timore di cedere alla loro attrazione, che andare a morire in un caccia. 
Gradimento personale: 5/5
Anzitutto, sia lode a te, Oldfashioned: scrivere del genere storico non è semplicemente vestire in un certo modo un personaggio, ma anche capire come vedesse il mondo in quella determinata epoca; il punto di vista dell’autore non rispecchia necessariamente quella del personaggio, altrimenti io, autrice, non dovrei/potrei immedesimarmi in chi, metti caso, la pensa differentemente da me. Hai scelto di raccontare gli sconfitti della Seconda Guerra Mondiale (ma anche i loro artefici), ma l’hai fatto senza scadere in retoriche di nessunissimo tipo, tanto che la captatio benevolantie sui generis in apertura è quasi del tutto ingiustificata: Friederich e Siegfried fanno quello che fanno come tanti l’hanno fatto, credendosi nel giusto e intrisi di un’ideologia che rimane sullo sfondo, pur essendo comunque tragicamente presente. I riferimenti al sostrato scaldico e norreno mi hanno ovviamente illuminata d’immenso: Siegfried è il celebre nome di un personaggio della mitologia nordica, il riferimento al Valhalla, il paradiso dei guerrieri scandinavi che desideravano appunto morire in guerra per poter bere e festeggiare al cospetto di Odino è stato un accenno breve, ma apprezzatissimo.
Titolo e impaginazione: 5/5
Uno dei titoli più belli che abbia mai incontrato. Ovviamente si rifà alla disfatta degli Spartani alle Termopili, ma racchiude quella che è la tragedia di ogni guerra, in ogni epoca, da ogni parte: la morte dei soldati (e la salvezza di capi e dei veri responsabili). Friederich e Siegfried sono destinati a morire e vanno incontro al loro fato, alla disfatta inevitabile del loro paese. Tra l’altro, la scelta del titolo è doppiamente azzeccata, dato che ho notato un parallelismo storico di una certa rilevanza: l’analogia tra la fine dei due piloti che cercano di “dare fastidio” all’attacco aereo Alleato assomiglia davvero alla disfatta spartana, perché i tedeschi erano in guerra dal ’39 su più fronti, mentre, com’è noto, gli Stati Uniti entrarono nel conflitto solamente dopo l’attacco a Pearl Harbor, del dicembre ’41. L’uso del giustificato, la scelta di un font leggibile, ma non disturbante, il titolo azzeccato, la divisione in paragrafi che agevola la lettura. Non c’è niente che non vada.

Recensore Master
26/04/19, ore 17:22
Cap. 3:

Ciao carissimo!
Questa storia ha un unico, enorme difetto: finisce. Sono arrivata all'ultima parola quasi sorpresa, talmente la lettura è scorsa fluida e veloce. Ci sono rimasta piacevolmente male, perché quando una storia ti cattura talmente tanto da non farti dire "ma quanto manca alla fine?!", non può che trattarsi di una storia di ottima qualità. Sinceramente, come anche tu hai poi ribadito, non ho trovato assolutamente nulla di così disturbante o conturbante nella tua narrazione, e poi se le persone non sanno distinguere tra pensiero dell'autore e costruzioni funzionali alla narrazione, siamo proprio messi male.
Passando alla storia, la cosa che ho adorato di più in assoluto è stata la descrizione del loro amplesso: intensa, delicata, incentrata sulle loro sensazioni in maniera assolutamente impeccabile, riuscendo a toccare il cuore. Si capiva fin dall'inizio che era una storia destinata a finire male, però direi che hai superato le mie aspettative: non credevo che avresti concesso loro del tempo da passare insieme e n cui poter chiarire i loro sentimenti e poterli vivere, ed invece sei stato clemente. Hanno potuto avere la loro settimana di idilliaco amore, come sospesi in un paradiso lontano dalla guerra. Il finale non poteva essere quello che hai narrato: sono morti per la loro patria, in nome di un ideale a cui hanno creduto fino alla fine. Sono morti librandosi in cielo, luogo in cui la loro natura li ha portati e costantemente li richiamava.
La narrazione si è svola quasi tutta tra le nuvole, in alto, a sottolineare come gli animi dei protagonisti fossero liberi, non incatenati a terra, dove le atrocità della guerra sono più evidenti, come si sottolinea più volte. Loro sono creature del cielo, libere di librarsi oltre, così come lo sono i sentimenti che nutrono l'uno per l'altro e che non si sono fatti fermare dai dubbi e dai tentennamenti (anche se per un attimo ho creduto che Friedrich non sarebbe andato).
Certamente la guerra non si ferma per la morte di due soldati, per così poco, ma certamente tu hai fermato noi in una riflessione sulla crudeltà e la bruttura della guerra, che distrugge tutto e non ha pietà nemmeno dinanzi ad anime e sentimenti puri e positivi.
Davvero un ottimo lavoro, come sempre. In bocca al lupo per il contest ^^

Nuovo recensore
20/04/19, ore 16:53
Cap. 3:

Eccomi qui
Beh,che dire?Hanno già detto tutto gli altri e rischierei di essere ripetitiva. Amo molto come tu riesca a spaziare tra i vari generi. Riesci ad essere davvero verstatile. L'unica costante che c'è è la Mannerbund ,che qui raggiunge il suo picco
Questi due sono diventati la mia coppia preferita dopo Adalrich ed Hermann(spero di ricordarmi bene),quelli di "Figlio dell'inverno"comunque
Ancora tanti complimenti

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