Ehila', carissimo!
Rieccomi qua!
Buon primo Maggio anche a te!
Comincio con l'annunciarti che il prossimo capitolo...e' pronto. Finito stasera. Lo pubblichero' Venerdi', giusto il tempo di ricontrollare se ci sono errori di sorta (che tanto ci saranno lo stesso, vedrai) e di scrivere due righe di editoriale come di consueto.
Ma veniamo al tuo racconto.
Quindi...non era Bogo, il bufalo all'accademia? Pare di no.
Comunque...dopo una pausa rigenerante al paesello, tanto piccolo e tanto bello (si fa per dire, visto che Bunnyburrow e' una contea dalle dimensioni spropositate), ci si rituffa nell'azione.
Ho apprezzato molto la parte con nonno Otto, dove strizzi l'occhio ad una celebre scena scartata dal film.
Direi che si sta dimostrando un what - if a regola d'arte. Piccole differenze, anche minime, ma che rendono tutto gustoso.
Tipo NICHOLE...
Oh, capita. Per quanto singolare. E se consideriamo che, nel caso di nomi strani, i destinatari di tali quanto infauste scelte non devono aver certo avuto una vita ed un' infanzia facili. Giusto per citare il buon vecchio Pieraccioni...CON UN NOME COSI', A SCUOLA MI PIGLIAVA PER IL C... ANCHE IL BIDELLO!!
Spesso mi chiedo cosa spinga certi genitori a fare cose simili. Forse, citando un'altra celebre battuta...MIO PADRE E MIA MADRE ERANO UNA COPPIA DI UMORISTI. E LA PRIMA CARATTERISTICA DI UN UMORISTA E' DI ESSERE DI PESSIMO GUSTO.
Poi, crescendo, alle volte si scopre che avere un nome fuori dai canoni puo' avere i suoi vantaggi. Tipo ANDREA per le ragazze (e ce ne sono...).
Insomma, credo che per una donzella possa risultare intrigante trovarsi di fronte un maschietto con un nome femminile. Spiazza. Stupisce.
Guarda quello che mi sono inventato per Finnick, ad esempio. Che poi...MARION e' ufficialmente un nome maschile, punto. E figo. Lo e' da quando si e' scoperto essere il nome di battesimo del protagonista del film COBRA, il tenente Cobretti (grande, Sly)!!
Se poi vale la regola del nomen - omen, come dicevano i latini...potrebbe essere il preludio a qualche tendenza "diversa" da parte del nostro Nick. Vedremo...
Sono curioso.
Intanto...Judy lo e' rimasta di sicuro, di stucco. Ma come?! Lo aveva trovato cosi' strafottente ed antipatico, durante il corso...e adesso, invece...
Chissa' a che razza di gioco sta giocando.
Ti diro'...per un attimo ho avuto dei dubbi sul fatto che fosse lo stesso ROSSO PREDATORE incontrato dalla protagonista alla scuola di polizia. Almeno all'inizio. Poi, quel CAROTINA non ha lasciato spazio a dubbi di sorta. Voglio dire...e' altamente improbabile che due individui decidano di scegliere il medesimo nomignolo, no?
Forse e' dovuto alle lievi differenze a cui accennavo prima. Il racconto resta bello scorrevole, ma i dettagli ti costringono a prestare molta attenzione.
Sempre bello, comunque.
Ti faccio i miei complimenti e...alla prossima!
See ya!!
Roberto (Recensione modificata il 02/05/2019 - 01:02 am) |