Recensioni per
L'oro del Reno
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 89 recensioni.
Positive : 89
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/07/22, ore 15:01

Mia Luce preziosissima ** buon schifodì! Spero vada tutto bene e che anche per te sia cominciato il countdown verso le ferie ♥

Aaaaw, ma che bellissima questa conclusione! Qualche domanda la lascia ma credo sia assolutamente giusto così, se noi e Sigyn avessimo le risposte a ogni cosa questo toglierebbe parte del fascino all’avventura che hanno vissuto ^^.
Nel leggere il flashback ho temuto davvero, all’inizio, che Loki avesse tradito la sua famiglia e i suoi amici. Poi andando avanti mi sono tranquillizzata e mi sono anche ricordata di come un inganno simile lui e Thor l’avessero messo in piedi nel film in cui compare Malekith.
Ma che gioia ritrovare Heimdall **, bello lui, mi manca un sacco. Non avevo dubbi che Malekith avrebbe dato la risposta sbagliata, mentre ho adorato il fatto che Loki oltre alla sua arguzia e al suo cuore, che nonostante tutto sta dalla parte giusta, debba la salvezza anche alle parole di suo padre: è un bel modo per riconciliarsi con lui, direi ^^.
Sarei super curiosa di sapere cosa Heimdall abbia davvero raccontato loro, ma faccio una mia ipotesi: in qualche modo si è parlato di reincarnazione, e tutti loro in una vita passata si sono già conosciuti.
Pfff, ammetto che la proposta di matrimo mi ha fatta ridere non poco ahahahah, anticonvenzionale al massimo ma anche romantica: povero Loki, “”””costretto”””” a sposarsi per preservare i suoi segreti. È bellissimo che abbia donato proprio a Sigyn ciò che rimane del tesoro.
La conclusione mi ha ricordato tantissimo Titanic, con Rose che muore dopo aver raccontato l’esperienza più importante della sua vita, e mi è piaciuto un sacco questo passaggio metafisico fra sonno, morte, veglia, passato e futuro. Bello che tutto si chiuda comunque con uno scorcio su lei e Loki ancora giovani e uniti ♥

Mi è piaciuta veramente un sacco, puoi davvero esserne fiera **

Ti mando un abbraccione e alla prossima ♥

Bennina tua

Recensore Master
03/10/20, ore 09:45

Eccomi finalmente all'ultimo capitolo di questa storia. Devo dire che questo è stato più difficile da seguire il rispetto agli altri, perché non sapevo proprio cosa aspettarmi all'interno della grotta e ci sono moltissimi riferimenti ai miti che non conosco così nel dettaglio.
C'è qui una struttura di intreccio che mi ricorda il punto erba del cucito: viene detto qualcosa e raccontato un corso d'azione, poi torni indietro e lo spieghi più nel dettaglio dal punto di vista magari di qualcun altro, poi racconti un altro pezzetto di storia e poi torni indietro e la approfondisci. Secondo me è un buon metodo quando in un capitolo deve succedere qualcosa di inaspettato o di potenzialmente difficile da capire: racconti ai lettori un pezzettino di quello che è successo e poi gli lasci il tempo di comprenderlo e metabolizzarlo andando a spiegare meglio e più nel dettaglio i dettagli e le cause dell'evento. E vai avanti così, perché un intreccio più lineare ti richiederebbe probabilmente di perderti in un eccesso di dettagli prima di poter arrivare alla scena clou, in questo modo rischiando di annoiare il lettore, e allo stesso tempo cominciare con il finale e poi procedere con un unico lungo flashback ti costringerebbe comunque ad una narrazione lineare soltanto con un'anticipazione all'inizio di quella che sarà la fine. Inoltre in questo capitolo ci sono tanti colpi di scena ed è necessario spezzarli inserendo dei momenti di spiegazione, altrimenti sarebbero troppo sconcertanti per il lettore.
Ritroviamo quindi Sigyn anziana con la sua bussola in mano, bussola attorno alla quale si dipana la storia, troviamo qui conferma del fatto che quell'oggetto venga dal tesoro sepolto dell'oro del Reno. Però all'interno c'è una sorpresa, un anello, di cui prima non sapevamo, l'anello che ha sancito la promessa matrimoniale fra un astuccio archeologo è un'assistente che secondo lui sapeva troppo, anche se io credo che sia una tenera scusa per il fatto che la volesse sposare e basta (sì forse dovrei dire una scusa arguta, ma secondo me è tenera).
Prima di arrivare a questo lieto fine però scopriamo molte altre cose: che i fratelli Von Svartalfheim hanno preso prigioniero Odino e costretto i suoi figli a riscoprire un briciolo di amore filiale e a piegarsi a un ricatto (nel caso di Loki potrebbe anche essere affetto per un vecchio amico, visto che lui ha conosciuto Odino prima come amico e spirito affine che come padre). Quindi ecco che uno dei due von svartalfheim entra nella caverna insieme a Thor e Loki, e naturalmente con lui una manciata di comparse dal grilletto facile che non possono mancare in qualunque storia sull'archeologia. Ho notato qualche riferimento a Indiana Jones, non solo nel padre usato come ostaggio ma anche nel discorso sul fatto che la X non indica il punto dove scavare. Se ci sono altri riferimenti me li sono persi perché non sono una grande conoscitrice di Indiana Jones.
A quel punto dentro la grotta troviamo una sepoltura, ma non le montagne d'oro che il cacciatore di tesori si aspettava. Al contrario troviamo un guardiano millenario, Heimdall, che tra l'altro mi ha ricordato molto quello del Marvel Universe. La comparsa di questo personaggio senza tempo infrange la barriera fra mondo moderno e mondo antico, perché in questo mondo moderno si dava per scontato che la mitologia norrena fosse appunto solo una collezione di fiabe e che gli antichi Aesir fossero in realtà esseri umani che si fingevano divinità spinti dal loro smisurato orgoglio. Eppure qui abbiamo Heimdall ancora vivo dopo mille anni e più, che si mangia proiettili a colazione. Quindi i miti sono veri, e lui ad un certo punto dice una cosa che non ho ben capito:

“Allora la tua Lingua d’Argento non si è improvvisamente seccata,” mormorò il Guardiano. “Sei stato saggio, e io ho aspettato che tornaste qui per molto, molto tempo,” gli disse e mostrò a lui e a sir Stormbreaker ciò che era rimasto del tesoro perduto nascosto nella Gola del Reno e raccontò loro una storia di anime cui era stata data la possibilità di avere altre occasioni e, assieme a queste fiabe, altri miti e leggende e canzoni che erano state dimenticate.

Questo mi ha ricordato la storia Ombre strette nel raso verde, in cui i protagonisti pur essendo umani erano la reincarnazione di antichi dei di Asgard. A me è sembrato che lui stesse dicendo questo. Mi sembra che abbia riconosciuto in Loki il suo omonimo divino.
mentre invece confesso che non ho capito benissimo la questione dell'indovinello, quello "perché essere un angelo se puoi essere un dio". Ho capito il dubbio di Loki sulla costare figure della mitologia giudaico-cristiana come gli angeli al concetto di divinità che è comune a quasi tutte le culture (ma che qui anch'io vedo come un riferimento alle culture pagane, visto che di solito non puoi essere "un dio" nella cultura cristiana, uno ce n'è).
Poi però da qui mi sono persa.
La sua risposta è: "Asgard non è solamente un luogo o un tesoro, ma la memoria di un popolo. Noi non siamo qui come fossimo dei messaggeri alati" (devo dire che non ho capito che cosa dovrebbero farci lì dei messaggeri alati), "ma per portare agli uomini la vera vista di un tesoro favoloso e per raccogliere l’eredità di genti scomparse.” (questo invece è un discorso da perfetto archeologo e sembra che ad Heimdall questo discorso stia bene?, ma poi di fatto non gli lascia portare fuori nulla ad eccezione della bussola, il tesoro rimane veramente maledetto mi par di capire, quindi questa risposta a che cosa serviva? Serviva a non farsi uccidere forse? Perché il tesoro del Reno non finisce in un museo e la sepoltura dell'antico re, che forse è ancora più interessante dal punto di vista archeologico, non viene mappata né segnalata alle autorità del campo).

Io trovo che in realtà la risposta di van svartalfheim fosse più in linea con lo spirito degli Aesir, ma forse era in linea con lo spirito degli Aesir solo se partiamo dal presupposto che fossero esseri umani e non vere divinità. Forse questo tipo di orgoglio in questo caso è malriposto, perché è vero che anche i vichinghi erano predoni però io non credo che avrebbero predato una loro stessa tomba antica. Penso che rispettassero almeno la loro stessa cultura.

Mi ha stupito molto scoprire che alla fine Loki viene fucilato in realtà non per motivi politici ma per vendetta. A quel punto la resistenza e la guerra forniscono solo una scusa per regolare un antico conto personale. Ora riesco a comprendere la sua morte un po' di più 😅 ad ogni modo non per questo me ne dispiace di meno, ma ho letto nelle note finali che era una delle cose richieste, che un personaggio perdesse qualcosa di importante.

Mi piace la scena finale, che mi fa interrogare se sia davvero un flashback di quella notte appena dopo la scoperta, oppure se non sia una sorta di luogo fuori dal tempo in cui Loki e Sigyn si ritrovano dopo la morte; oppure, nella speranza che quanto detto da Haimdall fosse letteralmente vero, magari l'ultima scena parla davvero di quella notte lontana nel tempo, ma il sogno di Sigyn era profetico e ha sognato il luogo in cui lei e suo marito si sarebbero ritrovati un giorno...

Una storia molto bella, con dei passaggi molto teneri e altri oscuri ed enigmatici, mi è piaciuta molto.
Ho apprezzato anche la citazione a inizio capitolo della canzone Confessioni di un malandrino, molto appropriata.

Recensore Master
26/06/20, ore 09:34

Ci ho messo decisamente troppo, ma finalmente sono riuscita a terminare questa splendida lettura.
E, non che ormai avessi bisogno di ulteriori conferme, ma caspita, non ti smentisci mai: le tue storie sono una vera e propria garanzia (scusa Loki, non sto cercando di rubarti le battute né sto facendo una proposta di matrimonio a Shilyss, giuro) di talento ed estrema cura.
Ho apprezzato davvero moltissimo il modo in cui hai chiuso questa storia, tirando tutti i fili che avevi intrecciato nei precedenti capitoli e dando loro una forma perfetta, quasi circolare, dove ogni dettaglio trova il suo posto in una conclusione assolutamente perfetta. C'è una buona dose di avventura, in questo capitolo (insomma, non si può scrivere di archeologi affascinanti senza qualche richiamo a Indiana Jones), ma c'è anche un perfetto fiorire di rapporti umani che si intrecciano e si rinsaldano in maniera impeccabile. E, come sempre, c'è il tuo stile, curatissimo e perfettamente riconoscibile, il tuo stile che è qualcosa da gustare lentamente, assaporando ogni parola e lasciandosi cullare da un ritmo molto musicale e ipnotico.
Ho davvero molto apprezzato questa conclusione, questo ritrovare Asgard e farlo in maniera così peculiare... tra l'altro, sei stata secondo me davvero molto brava a gestire ben due pacchetti così specifici, e a farlo senza sacrificare nemmeno una briciola della tua originalità e della peculiarità delle tue storie. La frase "perché fare l'angelo quando puoi fare Dio" è stata utilizzata in maniera a dir poco perfetta, avendo la giusta rilevanza e, soprattutto, calata perfettamente nel contesto: in effetti, sembra scritta apposta per Loki (così sfacciato, ambizioso, con una brama che non si cheta mai), ma in questa storia lo è ancor di più, perché va a giocare con il contesto dell'AU e con la natura canonica del personaggio.
Mi ha un po' immalinconita questo finale, ma al tempo stesso credo che la vita di Sigyn si sia conclusa nel più dolce e sereno dei modi: con l'affetto della nipote accanto, con la bussola che aveva contenuto una briciola tanto significativa del tesoro perduto fra le mani, e con l'amore della sua vita impresso nei pensieri.
Davvero, sei riuscita a dare vita a un progetto molto ambizioso in maniera fantastica, e ci hai regalato una lettura assolutamente straordinaria.
Complimenti davvero!
A presto!

Recensore Master
06/06/20, ore 12:43

Cioè... ma tu vuoi farmi proprio piangere ç_ç anche se mi aspettavo un finale così, però, sigh, mi è uscita la lacrimuccia :'(
Ma andiamo con ordine, come di consueto, finché avrò abbastanza facoltà da scrivere frasi con annesso senso logico!
Prima di tutto, ho adorato lo scambio di intesa tra Odino, Loki e Thor, fatta di mezze frasi, improvvisazioni, arguzia e sguardi... condotta magistralmente da Lingua d'Argento che, come al solito, fa di questa dote il motivo maggiore del suo indiscutibile fascino.
Una maledizione, data dalla voglia di conoscere sempre di più, quella di Odino, ma anche dal non essere mai soddisfatto di Loki, questa sua continua tensione verso l'oltre, verso l'ineffabile, questo continuo volere, volere e ancora volere, che lo rende così affascinante e interessante, per Sigyn, quanto per il lettore, e che lo condurrà alla morte.
E'. Tutto. Così. Perfetto.
Con me, se ci si infila il mito, la storia, i personaggi ben caratterizzati si vince facile, rendendo così questa storia tra le migliori mai lette in assoluto (è finita di corsa tra le preferite già dopo la lettura del primo capitolo, ci ho visto giusto!).
E' che dire poi del regalo della bussola, dell'anello, della loro promessa di matrimonio? Sublime, perfetto, e... assolutamente straziante! Una proposta di matrimonio degna di Loki, motore della sua stessa rovina, come della sua stessa grandezza.
Una storia così non poteva che concludersi anche con la morte della vecchia Sigyn, che mi ha emozionato e commosso allo stesso tempo anche se, come ti ho detto in principio, me lo aspettavo ç_ç
Sarà che in questi ultimi mesi ho perso i nonni, sarà che mi sono immedesimata in Claudette, ma davvero mi è scesa una lacrimuccia!
L'ultimissimo pezzo, poi, è di una dolcezza unica, quel "ti amo" seguito dal "lo so" di Loki... Dei, quanto li ho amati questi due, quanto me li fai amare in tutte le tue storie!
E così siamo al capolinea anche di questa storia, la più bella delle tue, a a parer mio, senza screditare le altre che mi sono entrate nel cuore, ma questa ha davvero qualcosa in più, qualcosa che ti entra dentro e ci rimane! I personaggi sono di fantasia, ma potrebbe essere la storia di tutti noi, o meglio, dei nostro nonni. Perfetto (quante volte ho detto perfetto? Aha!).
Quindi, rinnovandoti i soliti complimenti, mi auguro di vivo cuore di leggere altre storie così, tue, come sempre sarà ben contenta di seguire i tuoi consigli! ben riuscita davvero, ed emozionante sopra ogni dire! <3

Recensore Master
24/04/20, ore 16:29

Ciao, mia cara!
Eccomi infine giunta all'ultimo capitolo di questa storia, coinvolgente e ben scritta – sia per ciò che concerne lo stile, sia riguardo ai contenuti. 

Sono rimasta piacevolmente colpita dal modo per nulla forzato in cui hai saputo adattare la storyline del film – che ricordavo a grandi linee – agli eventi del tuo racconto, rispettando altresì le coordinate di ben due contest.
L'iniziale e apparente voltafaccia di Loki, perciò, non mi ha colto particolarmente di sorpresa, anche perché la personalità e la sete di conoscenza e di gloria dell'archeologo – molto simili a quelle di suo padre, del resto – non permettevano di escludere a priori che un evento del genere avrebbe potuto verificarsi. 
Interessante la scelta di inserire una figura puramente mitologica come quella del guardiano della porta di Asgard all'interno di una vicenda che, fino ad ora, era stata improntata a fedele realismo storico; interessante, sì, e tuttavia, trattandosi di un racconto a tema archeologico, non anacronistico. 
Il fatto che Loki, pur peccando di superbia al pari del tedesco, a differenza di questi sia riuscito a rispondere in maniera corretta al quesito postogli è un'ulteriore prova del suo brillante e multiforme ingegno, e questa frase: “Andrò sempre in cerca di qualcos’altro; la soddisfazione non è nella mia natura." ben riassume il tratto forse più saliente del personaggio – ossia, l'ambizione. 
Riguardo alla bussola, poi, trovo particolarmente armoniosa la spiegazione sulle sue origini e sul motivo per cui Sigyn vi è tanto attaccata, giacché il suo contenuto rappresenta sia l'unico segno tangibile dell'esistenza del tesoro perduto, sia, più astrattamente, il simbolo dell'amore tra il professore e la ricercatrice – amore che egli, coerentemente, continua tuttavia a non dichiarare a parole. Né lo farà nel pezzo conclusivo, limitandosi a celarne l'ammissione dietro quel "Lo so".
Ho apprezzato, altresì, l'idea che Laufeyson, anni dopo, incontri la sua fine proprio per mano del fratello superstite, a guisa di perfetta chiusura del cerchio. 
La morte di Sigyn, invece, mi ha ricordato moltissimo quella di Rose di Titanic: entrambe le donne, ormai vecchie e fragili, dopo aver narrato la storia della loro vita si abbandonano al sonno per l'ultima volta, traghettate nell'aldilà dalla dolcezza dei ricordi appena rivissuti. 

Mi scuso per il disordine di questa recensione; mi preme particolarmente sottolineare che il dettaglio da me maggiormente apprezzato de "L'oro del Reno" è sicuramente la grande attenzione con cui hai incastrato fra loro i vari tasselli, sì da costruire una vicenda complessa che, dentro sé, ha mito, storia, romanticismo e altro ancora. 
Ottimo lavoro, davvero. 
Un abbraccio, e a presto!
Irene 

Recensore Master
28/02/20, ore 00:59

Non posso ancora credere a cosa ho letto *-*, perché esattamente ti ho scoperta solo ora?!
(D’accordo, ora ricomincio da capo e cerco di ricompormi, giuro!)

Ciao, shyliss!

Era da un po’ di tempo che avevo in mento di passare tra le tue storie: ti ho scorta tra gli autori preferiti di un’autrice che seguo ed apprezzo moltissimo, ed ero certa che se ti trovavi in quella lista leggerti mi avrebbe potuto riservare solo bellissime sorprese (mi è sempre parso un ottimo modo per scoprire nuovi autori validi, come un passaparola). Un po’ per lo studio, un po’ per mancanza di tempo ho sempre rimandato, concentrandomi su storie che già seguo, ma trovandoti libera oggi per lo Scambio ho deciso di cogliere l’occasione per passare finalmente da te e dire che ne sono stata contenta è decisamente poco!
La tua scrittura mi ha catturata fin dalle primissime righe e non sono riuscita a staccarmi dallo schermo finché non sono giunta alla fine di questa mini-long, perdonami quindi se la recensione ti arriva all’ultimo capitolo e verte su tutta la storia, ma non potevo proprio fermarmi al primo capitolo (e temo sarà per questo anche infinita, spero di non farti addormentare).
 
Ho un legame particolare con la mitologia, norrena greca ed egizia su tutte, dato che da piccolissima mio padre me ne leggeva i miti da una vecchia raccolta delle mitologie del mondo e proprio su quel libro ho imparato a leggere a mia volta (come traumatizzare i bambini a vita), e anche per questo quelli di Thor sono gli unici film Marvel che mio fratello mi abbia mai convinto a vedere, anche se un po’ di tempo fa (ok, un certo attore che interpreta un certo Thor ha fatto la sua parte, lo ammetto).
Per questo ero curiosissima di leggere dei tuoi Loki e Sigyn, che tanto mi hanno sempre affascinata leggendo le saghe norrene.
Il fatto che fino all’epoca delle medie volessi divenire a mia volta archeologa mi ha ovviamente dirottata questa verso questa storia, che mi ha completamente ammaliata e trascinata nelle sue meravigliose atmosfer,e che mi hanno subito richiamato alla mente Indiana Jones e alcuni romanzi di Manfredi che ho divorato da ragazzina.
L’accuratezza con cui poi intrecci storia, mito e letteratura ha fatto il resto (ehm, col tempo sono passata dalla storia alla letteratura antica, e tutti i riferimenti agli autori medievali mi hanno letteralmente sedotta: cioè, a momenti andavo in brodo di giuggiole per il semplice accenno a Beda e soprattutto Paolo Diacono ^^ – per non parlare dei riferimenti alla vicenda di Sigurd e Brunilde che hanno fatto partire nella mia mente il crossover con la saga di Ragnarr Loðbrók).
Ho trovato il tuo stile curatissimo, ricercato e sempre pungente, proprio come la lingua d’argento di Loki, perfetto per dar voce ai tuoi personaggi e soprattutto accattivante e coinvolgente per narrare al meglio una vicenda tanto intricata ed intrigante.
La precisione nel narrare di avvenimenti storici e di opere medievali (che da questa lettura immagino forse essere proprio il tuo campo) sono davvero stupefacenti, e non fanno che impreziosire questa storia, inoltre si amalgamano perfettamente all’interno della narrazione pur sempre di fantasia di una ff e le donano maggiore realismo. Mi pareva di esserci a mia volta, lungo le sponde del Reno!
Generalmente ho un po’ di “pregiudizi” di fronte a una AU – sarà che sono stata un po’ “sfortunata” nell’incappare prevalentemente in storie non particolarmente ben articolate –, e mi capita raramente di trovarne non solo di accattivanti per trama e ambientazione proposta, ma soprattutto in grado di prendere i personaggi di un’opera e traslarli in un contesto totalmente diverso senza snaturarli e cucendo loro addosso la vicenda come se ci fossero nati, in quell’universo alternativo. La tua è sicuramente una delle AU più riuscite che io abbia letto, e mi ha davvero colpito come Loki, Odino, Thor e Sigyn si muovessero tanto a loro agio in una realtà così diversa da quella in cui si è soliti vederli agire, e soprattutto in piena coerenza con quelli che sono i loro caratteri. A proposito di questo (spero di non sbagliare, come dicevo i tre film li ho visti appena usciti e ormai sono passati quasi tre anni dall’ultimo), mi è parso che le loro caratterizzazioni si rifacessero molto più al mito e ho particolarmente apprezzato la scelta – nel caso non sia così ti prego di perdonarmi.
Devo dire che Loki, per quanto mi abbia sempre intrigato moltissimo, non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti delle saghe, ma nei panni del professore e archeologo ha letteralmente fatto perdere la testa anche a me (Sigyn ha tutta la mia piena comprensione), così come mi ha appassionato la storia d’amore tra i due. Avendo scritto così tanto su di loro credo che tu abbia preso una confidenza tale da renderli così reali al lettore, e sei davvero bravissima a farli vivere nelle tue parole.
Lei poi, appassionata studiosa e soprattutto donna fiera e combattiva in un’epoca in cui per una ragazza era previsto un destino ben diverso dall’essere assistente di un archeologo e avventuriera sulle tracce di un tesoro perduto, mi è piaciuta infinitamente.
Tutti i personaggi infine, da loro principali fino alle comparse fugaci, sono delineati benissimo e dando a ciascuno il giusto spessore, per cui complimenti, davvero!
Ultima ma non ultima: la trama. Ora, date le mie premesse iniziali capisci come tu, possiamo dire, “giocassi in casa” con questo racconto, richiamandomi alla mente moltissimi ricordi e passioni, e gli intrecci di cui ho sempre amato tanto leggere. A te vanno davvero tutti i miei complimenti per aver saputo tessere una simile trama così scorrevole e allo stesso tempo curata, dove ogni filo ha un suo perché e si lega magistralmente a tutti gli altri: davvero davvero bravissima, sono rimasta senza parole (anche se non si direbbe da questo mio sproloquio XD).
 
Ora concludo davvero, sperando di non averti annoiata troppo. Sono davvero felice di aver avuto modo di iniziare a leggerti e senza alcun dubbio passerò presto a immergermi ancora nelle tue storie (la quasi reclusione di questi giorni lascia moltissimo tempo libero per le letture, cerchiamo almeno un lato positivo).
 
Alla prossima, dunque, e ancora tanti complimenti!
Maqry
 

Recensore Master
26/02/20, ore 08:56

Carissima, non potevo aspettare di più per finire questa storia, il cui ultimo capitolo è il degno coronamento di quelli precedenti (forse superandoli anche). Tutti i nodi - o quasi - vengono finalmente sciolti, il passato (che è il passato di Sigyn e del defunto marito, ma è anche quello mitico di Asgard) viene rievocato, e l'archeologia può morire serenamente con la nipote accanto e la preziosa bussola stretta tra le mani.

Prima ancora di leggere la nota, l'atmosfera alla Indiana Jones era percepibile ed è perfetta per il punto di svolta dove gli archeologi si sfidano, Loki e Thor dimostrano ancora una volta il loro essere fratelli, e finalmente il tesoro si svela. Il guardiano è una figura che mi è piaciuta tantissimo, così come l'utilizzo reiterato che hai fatto della frase "Perchè fare l'angelo, quando puoi essere Dio?": descrive perfettamente Loki, e specialmente il Loki di questa storia. La sete di conoscenza ha qui il ruolo supremo, diventando di fatto la chiave d'accesso al tesoro, la risposta in sostanza da dare al guardiano.
Ho apprezzato tantissimo anche il riferimento alla maledizione, che sempre caratterizza la riscoperta dei grandi tesori del passato e che qui si accompagna, di fatti, all'aver osato trafugare una parte, dunque profanandolo.

Non posso non spendere qualche parola infine per la proposta che - complice l'anello rubato e la forma quasi detestabile con cui viene pronunciata (è una "garanzia") - è tra le più belle di sempre. Davvero l'ho adorata. È stata perfetta.

Ho davvero amato questa minilong e non posso che farti millemila complimenti (ma tu moltiplicarli ancora per mille!). Per riprendere parole dalla tua prosa, in questo tuo racconto, "fiaba e mito e storia si mescolano assieme".

Alla prossima avventura, un abbraccio!
(Recensione modificata il 26/02/2020 - 08:57 am)

Recensore Master
02/01/20, ore 23:45

Ehi, tesoro!
Da quanto tempo! E soprattutto mi dispiace per il ritardo, sono stata veramente lenta e non so come commentare questo fatto. Ma alla fine sono qui. Un’altra bellissima storia di tuo pugno, un’altra dolcissima e tragicissima Logyn, e un’altra bellissima AU tutta da scoprire.
Onestamente, sto cominciando ad amare “Malekith von Svarthelfheim”, il kativo con l’accento tedesco che usa la violenza nelle spedizioni archeologiche. E anche “zio Thor”, pronunciato da Claudette, che fa veramente tenerezza. Nonostante il contesto indichi che presto sta per succede qualcosa di terrificante, che segnerà profondamente l’ormai anziana Sigyn e porterà via per sempre l’uomo che ama e suo fratello. La tensione è ottima, e l’appagamento che offre idem. Malekith, lo studioso tedesco, si rivela per il cattivo che è. Prendere in ostaggio Odino è un gesto basso e vile, che assume una connotazione ancora più cruda e triste considerando che, alla fine, non è stato affatto un buon padre per i due archeologi, pur avendoli bene istruiti alla professione.
Sigyn, rimasta sola con Odino, trabocca di preoccupazione quanto d’amore, e subito viene voglia di sapere cosa sia successo. E poi…
HEIMDALL! IDRISSAAAA~~~~ A bello de casa, finalmente lo vedo anche nelle tue storie! Stupenda creatura, lui. Non so se avrà l’aspetto dei primi due film o i dreadlocks di Ragnarok, ma vederlo così, così nobile e possente, mi ha riempita immediatamente di sacrosanto hype. Non mi aspettavo una svolta sovrannaturale, in una storia che finora è sempre stata radicata nel mondo reale, e questa mi ha sorpresa. In positivo.
La fine di Malekith, superbo come tutti i cattivi, è meritata e giustissima, e l’astuzia di Loki fa sempre un figurone. La proposta alla fine, poi… so smooth. Questo non è neanche da Loki, questo è proprio da Tom Hiddlestone, che classe~ Le scene finali, quelle fuori dalla caverna, sono le mie preferite. Le scene con Loki e Sigyn sono tenerissime, romantiche e gotiche, e soprattutto quelle con Sigyn da vecchia. La sua morte è delicata, gentile, piena di affetto e tenerezza con la sua dolce Claudette. Mi sono quasi commossa, addirittura. Questo è un testamento della tua capacità, veramente. Questo è ciò che ho imparato ad amare della Logyn e della tua storia.
Complimenti, un altro bellissimo lavoro. I miei complimenti più vivi e un grandissimo abbraccio. Sono felice di averti scoperta.

Lady R

Recensore Master
10/12/19, ore 15:47

Ciao!
Certo che sai proprio come incuriosire chi ti legge. Mi piace tanto come introduci i capitoli, le parti con Claudette e i ricordi di Sigyn. Sembra di vederle… sembra di avere davanti le dita ormai rugose della nonna mentre accarezza la bussola, raccontando alla nipote ciò che è successo veramente. E mi sento un po’ come Claudette, leggendo. Curiosa, avida di sapere. Incredula.
Perché tu ci hai già detto tutto. Ci hai già mostrato la fine di Loki e il futuro di Sigyn, ci hai detto cosa hanno trovato, cosa non hanno potuto portare via con sé, e in tutto questo, nonostante conosca i “fatti” da te anticipati, ho una voglia matta di andare avanti, costantemente.

Oh. La bussola. L’anello! Ma che bello! Sapevo che era il collegamento tra i capitoli! Lo sapevo. Geniale l’idea di nascondervi un anello. E non uno qualunque, e non solo quello con cui Loki ha chiesto Sigyn in sposa… no. L’anello di Asgard. L’unico pezzo del tesoro a poter essere portato via. L’unico ricordo, l’unica prova della loro avventura!
Geniale.

Sai cosa mi è piaciuto tantissimo? L’inserimento di Heimdall.
Una storia di tutto rispetto, un’avventura con un quesito. Sembra un indovinello. E sai un’altra cosa? Ho apprezzato tanto il fatto che sia stato grazie a quell’indovinello che Loki capisce qualcosa di suo padre. È Odino a dare gli indizi per la risposta. Odino, senza farsi scoprire da Malekith, che aiuta il figlio, sapendo che ci arriverà da solo, che troverà da solo la risposta giusta.
E poi quando dice: aspettavo che tornaste. Il collegamento perfetto tra la storia canon e la sua fanfiction. Perché sorgono tante domande: perché aspettava proprio loro? Perché guardava proprio loro? Come se avessero davvero vissuto quella vita per poi dimenticarsene.

Ma poi quando è carino Loki quando la chiede in moglie, “per garanzia”? Perché sa troppo… Come no!

Sembra un film. Mi è piaciuto molto. Mi è piaciuto come hai sfruttato gli avvenimenti per intrecciare le relazioni, farli scontrare (anche se per finta, e parlo di Loki e Thor) e riunirli. Sigyn che teme per la vita di Loki, che ha paura di non vederlo più e per questo gli confessa i suoi sentimenti… Bello!
E il finale… lei che, dopo essersi tolta quel peso, dopo aver mostrato alla nipote il simbolo del loro viaggio (del loro amore), si addormenta per non svegliarsi più.

E siamo arrivati alla fine.
La frase “perché fare l’angelo quando puoi fare Dio?” è presa da Charlie’s Angels, vero? Ok, ho visto adesso che faceva parte del contest! Scusa.
Invece nel finale, quando Sigyn chiude gli occhi per l’ultima volta, nel suo letto, dopo aver raccontato la storia alla sua nipotina, mi ha ricordato Titanic.


E scusa per la lentezza, davvero. Ho adorato questa storia. È pervasa di una malinconia che ho compreso appieno leggendo le tue note: spezzata. E hai ragione, è proprio così… è questo che trasmette questa storia. Grazie mille per averla scritta. Si vede che ne sai – e leggerti mi fa venir voglia di imparare!
La storia finisce tra le preferite. A presto!
Selene

Recensore Master
02/12/19, ore 23:16

Ciao,
Ho molto apprezzato anche questo capitolo, coerente con i toni dolceamari che caratterizzano tutti i tre capitoli. Hai saputo parlare d'amore, di storia e nostalgia. Hai saputo illustrare le caratteristiche di una relazione singolare, dove l'amore si fonde con la storia - come tutto inizia tutto finisce, tutto sembra giostrarsi un'alchimia unica e struggente fra i temi della vita, della morte e del ricordo. Bella l'immagine di questa donna, ormai anziana, che racconta alla sua Ni, mentre continua a toccare la bussola. Mi è sembrata una storia sincera, dolce, sentita.
Desy

Recensore Master
09/11/19, ore 21:56

Buonasera, cara!
Sono riuscita con molto ritardo a leggere l'ultimo capitolo.
E niente: menzione speciale per Heimdall che sta sempre lì a fare la guardia: una roccia, una certezza in tutti i mondi ed in tutte le epoche.
Tutto questo capitolo era molto, mooolto Indiana Jones, e mi è piaciuto tantissimo.
La risposta di Loki dice molto: lui non vuole il tesoro, vuole che il mondo sappia che è stato lui a ritrovarlo. Certo, se poi riesce anche a scroccare l'anello per una proposta di matrimonio non è che dice di no ;)
Mi piace come hai ripreso la storica rivalità tra Heimdall e Loki. Dopotutto nel Ragnarok dell'Edda sarà Loki ad uccidere Heimdall, e rimarrà ucciso a sua volta nel duello.
Le storie che il guardiano racconta a Thor e a Loki devono restare segrete. Dopotutto sono loro che hanno rischiato tutto per trovare la città perduta, è giusto che la ricompensa sia la loro.
La proposta di matrimonio vale da sola tutta la storia perché è perfetta: ironica, pragmatica e cinica per mascherare quanto in realtà sia seria. E niente, immensi complimenti per averla scritta così.
Credo che questa storia mi sia piaciuta tanto perché hai mischiato così bene riferimeti sia alla Marvel che alla mitologia norrena.
Si vede che ci hai lavorato molto. Ogni dettaglio è curatissimo, ed anche se non si colgono tutte le citazioni resta comunque quella sensazione, quell'atmosfera, tutta particolare.
Un'ottimo lavoro davvero!
A presto

Recensore Veterano
05/11/19, ore 22:36

Come dicevo, non potevo finire la storia!!!
Beh, non so proprio che dire, un finale avvincente, mi è piaciuto tantissimo.
(mi ero aspettata la morte di Sigyn, ma è stata un po' triste lo stesso, per quando tu l'abbia raccontata in modo molto delicato)
Ho apprezzato tutto, la storia della bussola (e dopo aver letto le note, ho capito perché c'era una bussola!! a proposito, sei stata molto molto in gamba a mettere il tutto in una storia sola, soprattutto per via del doppio contest, da amante dei concorsi, non posso che farti i miei migliori complimenti, anche se ormai, ho capito come scrivi e non dovrei meravigliarmi di niente 😊 ) della vendetta del fratello di Von Svalthenfheim e la dichiarazione!!! mamma mia come mi è sembrata reale, per quel poco che ho capito di Loki!!! È stata fantastica 😂
Ti ringrazio per aver scritto una storia così bella, ricca e preziosa, di avermi fatto conoscere tutti questi personaggi che ho amato e apprezzato nel corso dei tre capitoli.
Grazie ancora,
Monica

alla prossima!!!

Recensore Master
20/09/19, ore 19:00

Ciao carissima^^
un finale molto bello. L'ormai anziana Sigyn trapassa dolcemente, alla fine di una lunga vita ricca e bella. Si spegne quieta e serena, e forse si ricongiungerà con lamato sposo.
Il tesoro del Reno è stato trovato, ma non è cosa che possa essere vista e sottratta dai mortali. È tornato nelle viscere della terra e lì rimarrà in eterno.
Loki, dovremmo dire il "tuo" loki, perché ormai ne hai fatto un personaggio totalmente tuo, è sempre l'uomo scaltro, ironico, che quasi gode nel passare da filibustiere e traditore, mentre sta mettendo a repentaglio la propria vita per salvare quella del padre e della donna amata.
Una storia bellissima, che ha il sapore della leggenda, nella quale hai saputo intrecciare con maestria le epoche e i ricordi.
Come sempre complimenti, leggerti è un grande piacere.

Recensore Master
24/07/19, ore 13:40

Un capitolo assolutamente strepitoso, che chiude in bellezza una delle più originali storie dedicate all'MCU che abbia mai letto. La mia unica lamentela? Che sia durata così poco, spero che un giorno, magari animata da un forte spirito di nostalgia, sceglierai di scriverne un sequel, magari un'avventura nascosta o di nicchia che non è stata presentata nella stori.
Ho assolutamente adorato il trio Loki, Syg e Thor. Ho adorato il loro rapporto, le loro conversazioni, il loro modo di fare, e soprattutto la resa della relazione complicata che intercorre tra Loki e Thor, cosa evidente dalla recita con cui riescono a ingannare Malekit. Certo, era una finta, tuttavia le bugie migliori hanno sempre un fondo di verità. Ed è proprio questo rapporto di odio e rispetto che costituisce le fondamenta della relazione tra i due fratelli.
Tra l'altro, approfitto di questo momento per sottolineare ancora una volta quanto ho amato il modo con cui sei riuscita a integrare la mitologia MCU con quella dell'archeologia, ho apprezzato un sacco i vari riferimenti alle pellicole di Thor e ai miti nordici. Heimdall in particolare è stata una sorpresa estremamente gradita.
E ho anche amato tutti i riferimenti a Indiana Jones, primo su tutti l'indimenticabile " Appartiene ad un museo !".
La scena in cui Loki si propone a Syg, poi....AAAAAAAAAH, semplicemente stupenda. E così tanto Loki, ovvio che doveva far sembrare pure quella una sorta di contratto. Sei proprio riuscita a mantenerli tutti IC, fino all'ultimo. Cosa che, purtroppo, con Loki sono davvero in pochi a fare, scegliendo quasi sempre di vittimizzarlo o renderlo più docile. In pratica, togliendogli tutto quello che lo rende Loki.
Concludo questa recensione dicendoti che non vedo l'ora di leggere altri tuoi lavori sul principe di Asgard, penso che nessuno su EFP sia in grado di renderlo bene come te.

Recensore Master
19/07/19, ore 21:57

Sono arrivata alla fine di questa magnifica storia davvero ammirata per come sei riuscita a incastrare tutti i pezzi, per come ogni pezzo incastrato nel suo tempo sia contestualizzato. Di certo haidedicato molto tempo alla costruzione di questa storia, alla cura dei dettagli e si vede. Il risultato è davvero splendido.
Ti potrà sembrare strano, ma ho trovato 'giusto' questo finale, con la morte di Sigyn, anziana e serena, che aveva ripercorso le tappe della sua vita, del suo grande amore, consegnandone il ricordo alla nipote.
E poi l'ultima scena, un ritorno indietro, a un tempo reso eterno dal ricordo, come se, dopo la morte, le anime di Sigyn e Loki si fossero reincontrate a quel punto della loro vita.
È davvero una bella storia e ti auguro in bocca al lupo per entrambi i contest.

Ti segnalo due piccole "mancanze": 

"anime cui era stata la possibilità di avere altre occasioni" -> manca "data"

"si era trattato uno di quei sogni vividi" -> manca un "di".

A presto e complimenti.

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