Recensioni per
Vide cor tuum
di padme83

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
01/02/21, ore 23:51
Cap. 4:

Cara Padme,
avevo ancora aperta questa raccolta e, chiaramente, non potevo mancare dal completarla.
Ho da poco finito un ciclo e mi ritrovo a completarne un altro in una situazione che non mi aspettavo ma che, al solito, sembra davvero mettere tutto al proprio posto. 
Leggere questa shot mi ha fatto rimettere insieme un po' di tasselli nella mia memoria ultimamente molto provata perché non mi ricordavo che Silente morisse prima di Grindelwald e, invece, certo che è così perché è da lui che Voldemort va per capire dove si trovi la Bacchetta di Sambuco. 
Ed è struggente e meraviglioso assieme il fatto che lo spirito di Albus vada da Gellert, anticipato da quel chiarore così forte capace di ferire e sanare al tempo stesso, nella fine sono di nuovo giovani, non più gli uomini vissuti che si sono combattuti e amati perché sì, eccome se si sono amati. Il momento dello strazio di Gellert quando comprende, grazie al loro legame indissolubile, che quel cuore che ha sempre battuto accanto al suo, anche se lontano migliaia di chilometri, si è fermato è forte e potente ma è proprio in quel concetto di fine, di quella vita che li ha visti indissolubilmente uniti ma di fatto divisi, che si racchiude la chiave di volta di questa shot. Perché sono finalmente liberi da quelle catene che li hanno sempre trattenuti e non c'è motivo per Gellert di temere l'arrivo di Voldemort, se non quel piccolo fremito di umana paura che anche un grande mago oscuro non è esente dal provare. E quel bacio che si scambiano è l'ultimo e il primo al tempo stesso, quel fondersi, completarsi mentre i loro cuori tornano a battere finalmente insieme per un attimo, con quella rosa bianca che suggella la loro unione che nemmeno la morte può spezzare, poco prima che il cielo si oscuri e arrivi Voldemort con il suo anatema che uccide ma che, in realtà, segna la loro rinascita. L'idea che dopo la morte ci sia un'altra vita in cui potranno stare finalmente insieme per sempre è estremamente romantico ed è la degna conclusione di questo amore tormentato, implacabile ma che, purtroppo, in questa vita non era destinato a portare ad una felicità completa, troppi ostacoli, troppa luce contro troppo buio ma nella morte saranno finalmente liberi da tutto questo e l'unico filo che che li legherà sarà quello del loro amore, così forte che nemmeno la morte può spezzare. 
Sapendo cosa significa per te quel fatidico momento del sesto libro, come anticipato all'inizio, sul momento è stata una sorpresa trovarlo ma a ben pensarci è la degna conclusione di una vita grandiosa come quella di Albus che si rifugia nell'amore prima di ripartire verso nuove strade che, come ben sappiamo, porteranno due meravigliosi ragazzi a baciarsi in mezzo a New York allo scoccare di un nuovo anno. 
Mia cara non posso che rinnovarti ancora e ancora i miei più sinceri complimenti e non mi resta che chiederti di guidarmi sul prossimo passo da compiere che, al solito, non so dirti quando sarà ma di sicuro arriverà ;) 
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
16/12/20, ore 20:35
Cap. 4:

Ciao di nuovo, beh che dire?? Questa è indubbiamente la storia migliore tua che ho letto. Stupefacente, a dir poco stupefacente. Mi sono molto emozionata a leggerla e mi ha dato tantissime sensazioni, che al momento non saprei nemmeno come esprimere. Intenso, ecco, è stato intenso e lo è stato sin dalla citazione, I fiori del male, una mia lettura piuttosto recente che mi ha dato tantissimo e che ritrovare qui mi ha fatto molto piacere. Quelle prime righe, quella descrizione di Albus fatta dalle parole di Baudelaire è stupenda, indovinatissima tra l'altro e il modo in cui poi tu hai perseguito nei tuoi intenti, snocciolando una storia di tutto rispetto, lo è ancora di più. Al solito fai un uso straordinario dell'italiano, questo devo dirlo anche se a rischio di ripetermi, e lo utilizzi nel senso più ricco e completo del termine. Dal lessico, alle figure retoriche che utilizzi con una facilità disarmante... la lettura è scorrevole, ma non affrettata e di sicuro mai banale, neanche nella caratterizzazione e la gestione dei personaggi. E questa storia, questa raccolta, è stato un viaggio che sono molto felice di aver fatto.

Ecco, probabilmente se avessi letto questa storia quando l'hai pubblicata, mi sarebbe suonata un po' come un piccolo addio. Per me suona come un arrivederci a fra poco, ma a leggere le tue note suonava davvero come una sorta di piccolo addio. E devo dirti che ne ha tutta l'aria. Questo viaggio che ci fai fare nel quale assistiamo Gellert nel momento praticamente che precede la sua morte, e che soprattutto precede il suo ritrovarsi con Albus, inizia con una descrizione di un luogo meraviglioso. Che trasmette serenità e pura luce, e mi piace molto la tua idea che Nurmenrgard non sia solo ciò che ci è stato mostrato, ma che possa essere anche un luogo come questo. Luminoso, sereno, tranquillo, una sorta di paradiso in cui passeggiare. Un luogo dal quale Gellert non scappa, non fisicamente e anche se sa che la morte sta arrivando a prenderlo. Sembra non averne nemmeno bisogno né la voglia di farlo, tutto ciò di cui gl'importa è Albus. è come se lui fosse stata la costante di tutta la sua vita, anche nei passaggi in cui era un potente mago oscuro e cervava di portare Silente con sé, anche allora Albus era la costante della sua esistenza. E questo forse è stato una buona parte del problema. Incontrarlo probabilmente non ha cambiato la sua indole, ma lo ha portato ad amare in una maniera viscerale. E qui ce ne dai la dimostrazione. Le loro menti, unite in una, con le sensazioni che si mescolano insieme, i sentimenti forti come un tempo nonostante di anni ne siano passati moltissimi, è un'immagine che ho adorato. Accompagnamo Geller verso la morte, sì, perché Tom Riddle sta arrivando, ce lo dici tu molto chiaramente alla fine, sottintendendo che per Grindelwald si sta avvicinando la fine. Non è un passaggio drammatico però, al contrario lo hai fatto con molta delicatezza, lui stesso è molto sereno e credo che il fatto che nei suoi ultimi istanti di pace abbia visto Albus gli abbia dato la tranquillità necessaria.

Mi piace molto il legame che hai descritto tra Gellert ed Albus, che poi è stata il centro di questa raccolta. Questo amore totalizzante al quale nessuno dei due ha alternative... Ce lo fai vedere anche attraverso quel che dice e fa Silente, parla poco e più che altro agisce, un Silente dall'aspetto più giovane. Sembrano gli stessi ragazzini di un tempo, quelli delle tue storie passate che hanno vissuto un amore estivo dirompente e che poi non sono riusciti a fare a meno di allontanarsi, nonostante ogni cosa suggerisse sino a che punto fosse necessario. Il tuo venerare questi personaggi e questo rapporto, in questa storia è evidentissimo. Ne parli con reverenza e amore assoluti, ogni parola è una dichiarazione d'amore. I baci e i tocchi di Albus e Gellert sono una carezza dolcissima. E io sono davvero felice di aver letto questa raccolta di storie, sono arrivata in ritardo alla fine, ma l'importante è essere qui. Andrò di certo avanti con le altre, ma intanto voglio farti i complimenti per questa storia fantastica!
Koa

Recensore Master
24/01/20, ore 13:42
Cap. 4:

Mi sono presa TANTO tempo per trovare le parole. Ho letto questa storia qualche giorno fa, e l'ho riletta. E riletta.
La cosa strana è che io stia andando a ritroso nei tuoi scritti, e questo mi da la possibilità di scoprirti in un modo differente. Come andare a levare strati e arrivare al cuore e all'osso di quello che è il tuo canon.

Avevi dato un congedo, e invece sei ancora qui. A regalare pezzi di cuore. Sono davvero felice che tu abbia continuato, perchè altrimenti sarebbe stato più difficile scoprirti.

Il congedo per te era sia fisico che metaforico, perchè qui Gellert congeda se stesso dalla vita. Arriva alla fine, con una serenità data dalla lunga esperienza di vita, e la certezza di trovare dall'altra parte l'amore della sua vita. Albus lo ha preceduto, e in questo, sebbene ci sia dolore nel momento della morte, rassicura dalla parte opposta. Proprio per questa sicurezza, per questa immagine che lo accoglie a braccia aperte di un Albus tornato giovane, nei tempi in cui si erano amati furiosamente e dolorosamente, pieni di passione e di fame per loro stessi e per la vita.

Albus che lo abbraccia è un presagio, un preludio della fine. Lo riporta a casa, dove è il suo posto: vicino al suo cuore. Tra le sue mani.

C'è una enorme poesia in tutto questo, e la fede in una vita dopo la morte che riappiana tutto, porta equilibrio, reca finalmente pace. E' un dono che rende liberi. Ho trovato splendida la menzione alla purezza e alla rosa bianca che Gellert tiene tra le mani. Il cuore di Albus è tornato dove, appunto, deve essere.

E' incredibilmente delicato il modo in cui descrivi un momento tanto difficile, che però non riesce a rendermi triste. Vedo solo l'avvicinarsi di un premio, di una fine che reca in sè un nuovo inizio. Come la fenice appunto, simbolo di Albus e parte della sua bacchetta magica, Albus non muore davvero, e con lui anche Gellert. In questo, lo splendore rappresentato dall'amore che provano, forte e indissolubile, è qualcosa che li lega al di là di tutto.

Una conclusione che è giusta ed equa. Si può aver fatto del male, ma Gellert non è un archetipo del male come Voldemort. Gellert ha travisato, ha sbagliato, ma ha conosciuto amore e passione, desiderio e perdono. E sono quelli che lo portano a una fine tanto serena, tanto agognata, tanto bella.

Non so davvero come esprimere l'emozione che mi hai dato. Sei piena di magia, tu, anche senza che una bacchetta ti abbia mai scelto. O forse si, e noi non lo sappiamo.

Grazie <3

Recensore Master
24/10/19, ore 12:18
Cap. 4:

Cara Padme, chiedo scusa per il ritardo, ho avuto mia figlia con la febbre e pochissimo tempo per leggere e recensire le vostre bellissime storie.
Ero tentata di iniziare quella su CMBYN ma poi ho deciso di finire prima questa, visto che mi aveva appassionata fin da subito.
Il tuo modo di scrivere di loro è semplicemente perfetto, sono i GRINDELDORE per eccellenza, a mio parere. Nel mondo delle ff non riesco a leggere niente su loro due, che non sia scritto da te.
Sara per il tuo stile meraviglioso, sarà perché si percepisce tutto il tuo amore per questa coppia fantastica, sara per le citazioni che si colgono ogni volta che ci si ritrova a leggere un tuo pezzo e che trovo bellissime, sta di fatto che per me sei la migliore quando si tratta di loro, anzi, l'unica che bazzico qui su efp!
E possono essere giovani e belli, maturi e affascinanti, ma anche vecchi e decrepiti, non è rilevante, perché il loro amore, il loro legame è sempre incredibilmente magico e ineffabile.
Qui assistiamo alla morte di Silente, seppure indirettamente, e ci prepariamo a quella di Gellert, subito dopo l'apparizione dello spirito del suo amato.
Dopo una vita che li ha uniti e divisi mille volte, alla fine si ritroveranno a condividere l'eternità, loro due insieme, uniti come mai prima d'ora, perché un amore così non può finire e un legame come il loro non si può spezzare.
"Resti con me?"
"Sempre..."
E mi risuona in testa quel "Always" che nell'universo potteriano ha fatto piangere quasi tutti.
Sempre. Nonostante tutto, nonostante la morte, Albus sarà lì ad attenderlo oltre la soglia, per continuare ad amarsi sempre e per sempre.
È superfluo dire che ho amato tutte le altre citazioni, incluse quelle musicali. Marriage d'amour, Nono Rota e i Queen non si possono non amare. ;)
Insomma, sono felicissima di essere riuscita a finire questa minilong e non vedo l'ora di cimentarmi nella lettura su CMBYN!
So già che l'adorerò!
Nel frattempo ti faccio ancora tantissimi complimenti per questo piccolo capolavoro, come mi fai piangere tu (in senso buono) nessuno mai. ❤
A prestissimo cara, non vedo l'ora.
Bacioni
S.

Recensore Master
16/09/19, ore 18:22
Cap. 4:

Sono arrivata all'ultimo capitolo di questa raccolta, ma sono felicissima di vedere che, contrariamente a quanto dicevi, non hai smesso di scrivere le tue storie. Spero che questo voglia dire che adesso le cose vanno meglio, ma in ogni caso penso che tu stessa, scrivendo e sentendoti viva, nutrendo i tuoi sogni e il tuo cuore, possa far migliorare le cose anche per le persone speciali che ti sono accanto e che vuoi aiutare. I nostri mondi di sogni sono quello che ci fa essere noi stesse, che ci ricarica e ci dà la forza di affrontare anche le difficoltà reali, per cui non ho dubbi che scrivere possa già di per sé migliorare le cose.
E ora passo alla storia. Anche a me piace pensare che la prigionia di Gellert sia stata più simile a una sorta di "esilio", è vero che quello che vediamo di Nurmengard non è proprio idilliaco, tuttavia non penso che fosse così terribile come Azkaban, un luogo dove chi è prigioniero finisce per perdere il senno... no, sarebbe stato troppo triste.
E questa OS... oddio, non mi aspettavo una cosa del genere, fino ad ora le tue storie avevano raccontato il passato di Albus e Gellert, i giorni del loro amore, della loro gioventù, il periodo della loro "bolla" in cui nient'altro esisteva. Qui, invece, siamo alla fine della loro storia, Albus è morto e Gellert lo raggiungerà presto, all'inizio la cosa mi ha rattristata molto, come la fine di un sogno, poi però mi sono resa conto che non era così, anzi tutto il contrario! Io ti avevo chiesto molte volte di regalare a questa coppia un lieto fine, di non fermarti alla storia della Rowling, perché quello che Albus e Gellert erano riusciti a creare era un amore talmente forte da non poter essere distrutto da niente, loro avevano dimostrato di appartenersi da sempre e per sempre, di essere rimasti sempre, in fondo al cuore, i due giovani nella bolla d'amore. E questa tua storia dice proprio questo. Albus è morto, ma non è scomparso per sempre. Non so cosa volevi intendere con la storia, se quella di Gellert doveva essere solo una visione, ma per me non è così, Albus è tornato veramente dal suo amante, giovane e bello com'era e come è tornato ad essere nella dimensione in cui vive e in cui, presto, Gellert lo raggiungerà. E' venuto per avvertirlo che Voldemort sta arrivando e che lui gli starà vicino e lo porterà via con sé. Tutto ciò che li ha divisi nel corso degli anni è passato e dimenticato, esiste solo il loro amore, ancora una volta più forte del tempo, dello spazio e anche della morte, il bacio che si scambiano è reale, è solo il primo dei tanti che potranno scambiarsi quando saranno di nuovo insieme. E questo è il lieto fine più bello e completo che potevo sperare per loro. Sai, io ho un po' una fissazione sul fatto che i personaggi che amo, nelle mie storie, non devono mai perdersi, non esiste che uno debba veder morire l'altro, devono restare insieme anche nella morte. E tu hai regalato proprio questo ad Albus e Gellert. Forse non sono potuti stare insieme quanto avrebbero desiderato, nella vita, ma hanno conosciuto un amore così assoluto e totale da farli appartenere l'uno all'altro fin dall'adolescenza, e questo amore è sempre stato la loro salvezza, anche quando sembrava che tutto fosse perduto. E ora potranno ritrovarsi ancora e questa volta per sempre, in un mondo in cui non ci saranno guerre, rivalità, odio, e loro saranno eternamente giovani e innamorati e quella bolla incantata di tanti anni prima esisterà in eterno. Non è triste, è la cosa più bella che potesse accadere a questa coppia, quello che dovrebbe accadere a tutte le coppie, perché il vero amore vince su tutto il resto.
Non so se questa recensione è comprensibile, ero talmente commossa, emozionata e felice che non so se sono riuscita a farmi capire a parole... poi la canzone di "Romeo e Giulietta" di Nino Rota mi ha dato proprio il colpo di grazia, "A time for us, someday there'll be
a new world, a world of shining hope for you and me" parole e musica perfetti per tutte le nostre OTP... e io non posso pensare a questa canzone senza piangere, ma di commozione e non di tristezza!
Bellissima OS, e sono felice di sapere che ne avrò ancora altre da leggere (con i miei tempi, ma arriverò sempre!).
Grazie per le emozioni che mi hai regalato, ti abbraccio!
Abby

Recensore Master
09/08/19, ore 22:25
Cap. 4:

Ciao :) Un po’ in ritardo, ma nuovamente eccomi qui. Siamo alla fine della raccolta, cioè mi commuove un po’ visto il tema di questa ultima storia e il modo in cui è stato affrontato. Mi sembra che tu non abbia visto Reign (la Serie Tv in cui Toby è protagonista), ma sappi che la scena finale è molto simile a questa tua immagine e situazione da te creata e quindi puoi immaginare l’effetto straniante. C’è tantissima poeticità e malinconia, delle immagini oniriche all’ennesima potenza, in cui il colore predominante è il bianco e il dorato che dominano costantemente la scena. Entrambi sono alla fine della loro vita, ma il loro incontro li vede giovani, senza i segni di una vita passata separata, giovani e innamorati come lo erano all’inizio del loro percorso. Un’idea sempre preziosa e bella che mi colpisce sempre tanto e che mi rimane impressa, soprattutto quando è descritta così bene. C'è totale amore, c’è nuovamente una fusione delle loro anime e penso che questa storia sia il punto più alto della resa del modo e del livello del loro amore: un amore indescrivibile per cui tu hai trovato parole perfette e indelebili. Ho amato il riferimento a “il cuore sussultò di sangue”, un’altra tua bellissima storia che tu hai citato con classe. E anche le battute riprese dalla stessa saga di Harry Potter: ci sono certi dialoghi scritti dalla Rowling che secondo rimaranno eternamente in noi. Io li ho assimilati tantissimo e mi ha fatto tanto piacere ritrovarli anche qui, di nuovo calzanti e di nuovo precisi, senza essere inseriti grossolanamente (ma niente mai nei tuoi scritti è stato grossolano. Mai nulla!).
E Voldemort che sta giungendo? L’immagine stessa della Morte con la falce. È stato bellissimo questo tuo progetto e la conclusione lascia spiazzati, c'è tanto dolore, ma allo stesso tempo un’immensa serenità. 
Inutile dire che mi è piaciuta tantissimo e che sono contenta di essere arrivata fino a qui. 
Complimenti per il tuo talento e per la tua dedizione :)
A presto! 

Recensore Master
21/07/19, ore 23:13
Cap. 4:

Un bel balzo in avanti rispetto ai precedenti capitoli e, devo dire, forse questo è il più bello dei quattro.
C'è un retrogusto nostalgico in come Gellert attende l'arrivo di Voldemort.
Dopo tanti anni di prigionia, il suo arrivo sarà, in fondo, una liberazione.
Hai dato a Gellert un'immagine molto romantica, persino serena: non c'è acredine in lui per il tradimento di Albus, non c'è il rammarico per non aver potuto plasmare il mondo secondo il suo disegno, ma solo questo amore che in qualche modo non è mai cresciuto, è rimasto quello puro di due ragazzi che sono diventati uomini uno lontano dall'altro e che, seppure messi l'uno contro l'altro dalla vita, non hanno mai trovato nessun altro che potesse prendere il posto dell'altro.
Idealmente è molto romantico, poi, se ci si ferma a pensarci su è molto triste.
Nella tua storia, però, ha quel sapore di ineluttabile affinità elettiva che rende Gellert e Albus personaggi quasi mitologici, di una levatura superiore a quella umana.
Del resto erano due geni assoluti.
È stato un vero piacere leggere questa tua storia e spero di tornare presto a leggere altro di tuo.
Alla prossima. ^^

Recensore Veterano
03/07/19, ore 12:47
Cap. 4:

Oh, io lo dico: a me il fatto che questa serie sia finita mette una gran tristezza. Ormai mi ero affezionata alla loro compagnia, ai toni malinconici, alle atmosfere soffuse... e poi, diciamolo, queste sono le Grindeldore che hanno reso la coppia una mia OTP.
Cominciamo dall'inizio: "il Sole brilla fulgido nel cielo sopra Nurmengard" Zan zan zaaaaan. Catapultati a forza in quello che promette essere un finale con i fiocchi, in un'atmosfera che è meno tetra di quello che potrebbe essere, ma che proprio per questo trasmette una gran malinconia. Non sono convinta che Nurmengard sia amena come la descrivi (per fermare Grindelwald penso servisse qualcosa di più strong di un paio di muri e carcerieri, ma nessuno dice che non sia stregata, dopotutto...) ma allo stesso tempo la trovo un'ambientazione molto adatta sia per il tipo di racconto che per trasmettere l'idea che Grindelwald fosse troppo grande e degno di rispetto per finire in una qualsiasi prigione. Credo che Albus, pur avendolo sconfitto, non avrebbe sopportato di vederlo rinchiuso a perdere il senno in un posto come Azkaban, quindi in realtà questa ambientazione più nobile e luminosa mi piace parecchio.
Per un attimo ho creduto che Albus potesse essere davvero lì, poi ho fatto due conti e...no. Un angelo, un fantasma, una visione, uno scherzo della mente di Grindelwald? Di sicuro qualcosa di potentissimo e impalpabile, in grado di concedere ai due un ultimo saluto e di preparare Grindelwald a quel che lo aspettava: l'arrivo di Voldemort.
Un bacio dolcissimo, che racchiude anni e anni di relazione, di sapori e sensazioni: l'hai descritto in modo estremamente evocativo ma non melenso, sembrava quasi di sentire quei sapori sulla lingua.
La promessa finale, un qualcosa che non è un lieto fine per davvero ma che non è nemmeno tragico come può sembrare, il sapere che Albus è da qualche parte che lo aspetta, che nonostante tutto potrebbero riunirsi, che la fine non è che un nuovo inizio (parole dello stesso Silente, oltretutto) dà al finale un sapore dolceamaro bellissimo, perfetto per questa coppia che, evidentemente, non poteva essere destinata al lieto fine classico. Il loro felici e contenti, si spera, deve ancora a venire.
Complimentissimi, le os di questa raccolta mi sono piaciute tutte, ma probabilmente questa è la mia preferita!
A presto
Pally

Recensore Master
29/05/19, ore 18:36
Cap. 4:

Cara padme,

Io non mi commuovo quasi mai leggendo le fanfiction e sono piuttosto avara di complimenti. Le mie recensioni sono spesso tecniche, magari lunghe e accurate, ma raramente fangirlano o si sperticano in lodi. Mi commuovo poco, ma qui l’ho fatto e ho brividi e t’assicuro che non è solo per questo raffreddore che mi distrugge a fine maggio. È perché uno dei miei kink, chiamiamoli in maniera modaiola, è quello di poter morire assieme alla persona amata, di avere il privilegio di un ultimo incontro, di un ultimo contatto o bacio. Così, anche se Gellert era chiuso nella sua prigione/suite, l’aver potuto rivedere per un solo istante Albus annulla tutto, rende accettabile e dolce anche la morte. Sono felice di averti suggerito una meravigliosa colonna sonora per un meraviglioso capitolo, ma ancora di più per averlo letto. Ho trovato un bellissimo omaggio non solo al film di Del Toro (amo quel regista da sempre e ho seguito tutti i suoi lavori), ma anche al mai dimenticato Dracula nella versione cinematografica di Coppola, in quegli “oceani di tempo” che mi hanno segnata così tanto da farmi amare gli amori tormentati.

Gellert attende Riddle con la serenità di chi sa che il proprio tempo è al capolinea, con l’attesa di chi è cosciente che, presto, potrà abbracciare l’amore della sua vita, la sua fenice che nemmeno l’Avada Kedrava può spezzare. È un finale dolcissimo e per nulla amaro, in fondo, perché racconta di un missing moment che forse resterà tale, ma che sarebbe bello se fosse andato proprio così. Li attende un altro ciclo? Queste due anime innamorate si ritroveranno ancora? Spero di sì non solo in altre bellissime raccolte, ma anche in quell’universo presente solo nella testa di noi autori, quando immaginiamo un futuro per i nostri personaggi. Grindelwald non è mai stato più reale, più fiero, più regale di così ed è stato bellissimo leggere del loro bacio che racchiude il mondo intero. Ma in fondo, il mondo inizia e finisce nel cerchio del loro bacio. Ho amato anche la citazione di Baudelaire con quel richiamo al fuoco e alle fiamme che non sono rappresentano anche nel nome Albus, ma indicano anche concetti come la rinascita, la passione, la luce, la vita, la morte.

Possiamo dire che l’esistenza di Gellert inizia e finisce con la sua anima gemella? Che l’intero percorso è un cercarsi e poi ritrovarsi? Possiamo, se ne scrivi tu. Grazie per questa raccolta fatta col cuore.
Un caro abbraccio e spero di poterti indicare altre soundtrack ispiranti <3
Con affetto e stima,
Shilyss

Recensore Master
29/05/19, ore 12:27
Cap. 4:

Carissima tesoro ♥,
io ti chiedo immensamente scusa per il mio ritardo, ma questa shot meritava che prendessi il mio tempo per recensirla, perché seppure "breve", è talmente intensa e pregna di significato, che limitarmi a lasciare due considerazioni in croce non era esattamente ciò che desideravo, e che meritavi, quindi eccomi qui ♥
A parte che mi esordisci con Baudelaire, e io ho avuto un mezzo mancamento perché Baudelaire è il mio tormento. Ha voluto per forza infilarsi nella mia tesi di laurea, al tempo... ha voluto lui, eh! Non è colpa mia u.u Ma, bando alle cavolate varie, parliamo di cosa è questa shot.
La tua capacità infinitamente perfetta di saper descrivere ogni luogo e ogni clima, fondendolo nel contesto dei sentimenti e delle emozioni, è superlativa. Le tue non sono mai solo descrizioni visive, sono sensazioni che vibrano nel cuore e nell'anima e questo Gellert che passeggia in quella che è la sua prigione, che in quel quadrato di vasi fioriti e verde sembra quasi non essere più una gabbia, sembra solo in attesa di qualcosa che da lì a pochi istanti si palesa, in una luce chiara e quasi dolorosa.
Ecco, la rappresentazioni di Albus che arriva, illumina tutto, e lo fa in modo accecante, è esattamente la metafora giusta per descrivere quell'amore intenso, passionale e eterno, che brilla ma brucia, ed è doloroso, ma così dannatamente necessario e affascinante, che non manca di sorrisi e lacrime.
E di nuovo si perdono, annegano uno negli occhi dell'altro, perché non c'è altro modo. Non si può scappare da quello che sono stati e da quello che sono, per sempre, in eterno e questi battiti del cuore che descrivi, irregolari, che si fermano e poi tornano a cantare, l'uno contro l'altro, sono un'immagine che spiazza. Che mi lascia ammaliata ancora una volta da quanto queste due personalità, questi due uomini, giovani, ragazzi siano dentro di te e si esprimano con tanta dolcezza e decadenza, facendo uso delle tue mani d'oro.
Il loro non è solo un legame di cuore, di sentimenti, ma un legame di testa. il non sentirlo ha un significato totalitario che va dai loro pensieri, al caldo tepore di due corpi che si uniscono, ubriachi d'amore. Come fai? Vorrei mi spiegassi come fai a rendere l'amore così... così oltre. Un amore che si ricerca oltre lo spazio e il tempo, oltre la crudeltà e la pazzia, oltre la divisione... come fai ad andare così oltre? Io sono ammaliata, ogni volta di più.
E dai ad Albus la libertà . Non è morto, è libero e Gellert con lui. Un Gellert che lo ha aspettato, lo ha ritrovato, gli ha teso la mano e ora attende che Tom Riddle arrivi. Attende di spegnersi, e il drago raggiungerà la fenice, finalmente. Forse in pace, forse con la consapevolezza che, dopotutto, ora potranno vivere serenamente quello che in passato hanno vissuto con troppe separazioni e troppe scelte che li hanno divisi. Per sempre.
Ma ora è tempo di tornare insieme e, per quanto questo tu lo abbia chiamato "congedo" io ci vedo un inizio. È il tuo, di congedo, che non accetterò.
Sai, padme, so che c'è qualcuno che ha bisogno di te, e che è giusto che sia così, che ti dedichi alla tua famiglia e a chi richiede la tua presenza, ma dentro al mio cuore so che tu hai bisogno di loro e di scrivere ancora del loro amore, come noi abbiamo bisogno di te e del tuo modo unico e profondo – impareggiabile, di saperceli mostrare. Magari non sarà semplice, magari non avrai tempo, magari a volte nemmeno voglia, ma quando puoi, quando ne hai bisogno, scrivi di loro. Non importa quanto ci metterai a pubblicare, io sarò sempre qui ad attendere di leggerti.
È impossibile per me, salutarti e dirti grazie senza augurarmi di vederti qui, presto o tardi, a parlarmi di loro ♥
Ti voglio bene, sappilo e per qualsiasi cosa, conta su di me ♥
I love you and them 3000
Miry

Recensore Master
29/05/19, ore 01:16
Cap. 4:

Ciao Padme...
Che dirti?! Immancabilmente magnifica!
Tu non mi hai visto apparire da mesi, ma io ti ho comunque seguita rimanendo nell' ombra. Sono
rimasta lì a causa della mia scarsa conoscenza dei temi da te trattati in questo ultimo periodo.
Poco fa ho aperto questo tuo ultimo scritto... Troppo ben curato per essere un semplice arrivederci,
purtroppo. Te ne stai andando veramente. Incommensurabile perdita!!! La vita però va proprio a
questo modo, cioè a stagioni. L' esistenza ti chiama altrove, come e più dell' altra volta. E' giusto così!
Permettimi comunque di scrivere che perdere te e non veder più giungere puntualmente le tue
stupende narrazioni sono impatti decisamente destabilizzanti. Credimi, è stato un grande piacere,
oltre che un onore, per me il poter perdermi fra le tue righe! Grazie!
Nella vivissima speranza che non ti debba mai capitare di dimenticare le tue non comuni doti di
scrittrice amatoriale, e non solo, ti invio il più affettuoso dei miei saluti
La tua affezionata fan Lenovo 2015

Recensore Master
28/05/19, ore 08:55
Cap. 4:

Cara Padme, dopo aver visto Star Wars (i primi tre episodi per il momento) non posso scrivere il tuo nickname senza pensare ad Anakin (che è il mio personaggio preferito. Ormai sono dal "lato oscuro della forza").
Fatta questa premessa (di cui non ti importava un cavolo, sono sicura) posso procedere al pianto in cui mi hai fatta sprofondare.

Un racconto travolgente, introspettivo, che si conclude in un sogno di Gellert. Mi hai fatta viaggiare nella sua mente, ho percepito l'intensità dei suoi sentimenti per Albus, ho tifato per loro e ora...

Anche secondo me la prigionia di Gellert non è come quella di un qualsiasi mago ad Azkaban. Nell'ultima scena di "Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald" si può proprio ammirare la maestosità di Nurmengard che, più che un carcere, dà l'impressione di un bel palazzo viennese. Beh... siamo comunque in Austria. Che bel posto l'Austria! Ok, basta divagare. Comunque, dicevo, quindi sono d'accordissimo con il pensare a un isolamento più che ad una vera prigionia... dopotutto, Gellert resta uno dei maggiori dolori di Albus anche nella saga originale. Quindi ci sta.

Bello anche l'inserimento di Tom Riddle. Sei una maestra. Ti ammiro ♡

Recensore Master
26/05/19, ore 19:25
Cap. 4:

Ciao carissima!
Finalmente riesco a recensire, scusami dell’immenso ritardo, ma tra mia mamma in ospedale e bimba malata da gestire sono giorni intensi, so che puoi capirmi!
Da quello che ho capito io, profana del fandom, quello che hai scritto qui è un congedo, sia tuo che dei personaggi...
Per quanto riguarda la storia devo dire che fino all’uL timo ho pensato che l’incontro fosse reale e non una visione, o un desiderio di Geller, ma correggimi se sbaglio...
Tutto è dannatamente forte, struggente, feroce pure persino, e si respira perfettamente l’aria della prigionia forzata a cui è andato incontro Geller, che è duplice perché lo confina fisicamente nello spazio di una cella, e mentalmente lo separa dal suo secondo cuore, dal suo amore, sempre vivo, e immutabile, Albus...
Nella descrizione che tu fai del loro abbraccio e del loro toccarsi, sentirsi, ritrovarsi, sapendo di essere persinin precedenza, ci ho letto la forza di un sentimento che si ostina a rimanere vivo nonostante tutto, e forse è proprio questo che da la forza al prigioniero di sopportare quella punizione...
Lui sa che si ritroveranno, lo spera, lo sente, lo vive, ed è bellissima e tragico insieme, quando scomparendo il sole, scompare anche quel filo effimero di speranza, ma Geller mantiene a sé il simbolo di tutto il suo essere per l’altro: La Rosa Bianca...
Ora io non so perché lui è rinchiuso lì, e perché Tom Riddle si rechi da lui, ma ti faccio i miei complimenti per come hai reso tutto ciò.
Come sempre leggerti è un viaggio, un’altalena di emozioni che provo ogni volta che leggo di loro due...
Ti lascio con la speranza che darai loro voce di nuovo...
Complimenti davvero mia cara!
A prestissimo
Ladyhawke83

Recensore Junior
26/05/19, ore 12:44
Cap. 4:

Bwaaaaa!!!! Posso solo piangere disperata. A modo suo è un happy ending, perché tanto per Albus e Gellert nemmeno l'Happy ending può essere canonico e tranquillo, però... possono stare insieme dopo anni ed anni e solo quando muoiono, tra l'altro a pochi mesi di distanza uno dall'altro.
Ed io lo leggo di domenica mattina!
Però almeno sono insieme e potranno punzecchiarsi in eterno nell'aldilà o nel prossimo ciclo di reincarnazioni.
La rosa bianca è stata una delle cose che più mi sono piaciute di questo capitolo. Per me è una varietà aspirine rose. La rosa bianca è simbolo di purezza, innocenza, è la rosa dei bouquet delle spose; e poi bianco è "albus" in latino, giusto?
Grazie per averci regalato questi bei capitoli e buona fortuna per qualsiasi cosa tu debba fare.
Grazie anche per i suggerimenti di citazioni e di canzoni.
E no: ancora non ho letto "Chiamami con il tuo nome" perché Albus e Gellert descritti da te rendono meglio.

Recensore Master
24/05/19, ore 13:46
Cap. 4:

Ciao cara **
Sappi che in questo momento sto trattenendo a fatica la lacrime. Mi sento vuota, ma non nel senso negativo che può sembrare. E' quel vuoto che arriva quando finisci qualcosa di bello, come spesso capito con serie tv/film/libri e compagnia bella. Io devo assolutamente ringraziarti, perché mi hai fatto innamorare ancora di più di questa coppia, più di quanto già non fossi. Questo "finale" (dopo spiego il perché tra virgolette) è praticamente perfetto, penso sia quello che tutte noi avremmo voluto vedere. Gellert che, come un angelo, viene a prendere Albus, segnando l'inizio di qualcosa che questa volta sarà davvero eterno. Il momento in cui si riuniscono è di una dolcezza che mi ha troppo commosso, sono seria, rischio di piangere da un momento all'altro. E' tutto perfetto, non so come altro descriverlo, se non proprio così. Te l'ho già detto, per come, come scrivi tu di questa coppia, nessuno, davvero. Ora, il finale d poco fa l'ho messo tra virgolette, perché spero vivamente che un giorno tu possa tornare a scrivere su questa coppia. Lo dico perché so quanto ti piace farlo e perché so quanto tutti noi apprezziamo i tuoi scritti. Però è giusto che tu ti prenda il tuo tempo per gestire aspetti della tua vita privata, quindi ti auguro un sacco, ma proprio un sacco di serenità, che senza quella non si può né scrivere né far nulla, praticamente.
Non so esattamente cosa io abbia scritto, ma spero che le mie parole ti abbiano trasmesso qualcosa come le tue storie l'hanno trasmessa a me. E' stato un vero piacere <3

Alla prossima :)

Nao

[Precedente] 1 2 [Prossimo]