Recensioni per
Di spettri oscuri e di racconti sussurrati
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/06/19, ore 23:07

Ciao! 😊
Ho appena finito di leggere questa bellissima storia e l’ho letteralmente adorata.

Già dalla prime righe, ascoltando la voce di Loki, mi sono trovata avvolta in un’atmosfera cupa e gotica che mi ha totalmente conquistata. Mi è piaciuta molto l’idea di Loki che si insinua in quella piega tra i loro mondi, trovando il modo di raggiungere Sophie nei sogni. All’inizio lei è spaventata, percepisce qualcosa di reale in quegli incubi e arriva a temere di essere pazza. (In proposito ho apprezzato tantissimo l’inquadramento storico che ci fa incontrare Freud e le sue teorie che lasciano spazio all’occulto!) Poi lentamente accetta che in questi sogni ci sia qualcosa di vero, si fa ammaliare dai suoi racconti, dalle sue promesse e si lascia conquistare completamente; ma nel frattempo capisce perfettamente la natura di Loki e non sa se fidarsi.

Non so come spiegarlo ma è davvero bellissimo il fatto che lui voglia riavere la donna che ha perso e la cerchi in un altro mondo, e una volta trovata vada a prendersela in questo modo. La irretisce mostrandole una parte oscura di se stesso ma che è la sua essenza. Forse Loki non avrebbe neanche avuto bisogno di tutte e cento le notti, ma probabilmente ha voluto cacciare con calma la sua preda, quasi giocandoci mentre la seduceva lentamente. E questo sta veramente benissimo sul suo personaggio. Lei dal canto suo comincia a capire che la Sigyn di cui lui parla, in qualche modo era lei in una vita precedente e si lascia sedurre, ammaliare dalla possibilità di riavere una vita eterna. Sceglie quindi di abbandonare la vita mortale per riprendersi quella ultraterrena assieme a lui. Sono come due anime che si appartengono da sempre e finalmente si sono rincontrate.
Inoltre, come forse ti ho già detto, il tuo stile di scrittura, scorrevole ma molto elegante, è la voce narrante perfetta per questo tipo di storie.

Davvero complimenti per questa bellissima one-shot.
A presto!

Recensore Master
18/06/19, ore 22:15

Ciao tesoro, finalmente eccomi qui <3
Mi mancava leggere le tue meravigliose parole, che come sempre hanno il potere d'irretire, di catturare, di far sognare noi poveri lettori, che rimaniamo appesi lì a ogni rigo, a ogni parola, scorrendo avidamente il testo fino alla fine e al contempo non volendo. Avidamente come Loki, il cui sentimento d'avarizia è perfettamente descritto in questa storia, dalla prima frase all'ultima. Lui, così desideroso di avere tutto che alla fine, forse, non si accorge di non avere niente... non è forse questo che accade, quando è impossibile accontentarsi? Anche le persone e le cose che si hanno finiscono per rimanere sullo sfondo, per non essere più sufficienti, più indispesabili, e allora passano in secondo piano - seppur non volendo, e, in ultimo, scompaiono, lasciandoci irreparabilmente soli, più di quanto non eravamo in principio.
Non so, mi è parso di percepire vagamente questo nelle tue parole... nell'interpretazione nuova che hai voluto dare alla storia tra Sigyn - Sophie - e Loki, un qualcosa che l'uomo, il Dio, il lupo, desidera così tanto che è disposto a tutto pur di averlo - è disposto a manifestarsi con l'inganno in quella piega fra i mondi che si accentua tra il sonno e la veglia, una magica landa in cui tutto sembra possibile, reale; e anche lei, che si fa irretire dalle parole del bel Dio, dalle sue storie, dalle sue promesse, dai racconti ancestrali di epoche passate in cui lui era sempre lui e lei era diversa, più coraggiosa, forse, più potente, quasi una regina - seppur di un re mai del tutto incoronato, acclamato -, desidera essere qualcun altro, qualcos'altro, qualcosa che sente appartenerle... qualcosa che, tuttavia, quanto diventa tale, lascia l'amaro in bocca delle cose troppo volute: un'energia bruciata che ha fatto bruciare anche il resto, la scintilla che ci aveva animato fin dal principio. Non so se era questo che volevi rendere, può darsi che abbia completamente travisato le tue parole - e, nel caso, di questo mi scuso - ma, qualora avessi azzeccato, sappi che ho amato tantissimo questa storia... forse una delle tue più riuscite (o mie preferite), anche se le tue storie lo sono sempre tutte. Insomma, tutto questo papiro per dirti che ho davvero amato ogni singola riga e ogni singola parola, soprattutto la fine, quando si scopre che Loki non aveva affatto bisogno di lei per spezzare l'incanto (e viceversa) e allora strappa la vita a Sigyn e la riporta con sè nonostante tutto.
I miei più sinceri complimenti <3
Alice
(Recensione modificata il 18/06/2019 - 10:26 pm)

Recensore Master
05/06/19, ore 12:59

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio a catena. Nell'attesa di un tuo aggiornamento di tesori e whisky mi sono imbattuta in questa oneshot. Devo dire che ne sono rimasta molto, ma molto colpita. è particolare, perché parli sia di reincarnazione sia di possessione. E non è cosa facile secondo me, sei stata sublime. Mi è piaciuto questo lato chiamiamolo più oscuro del loro rapporto. E mi è piaciuta anche l'ambientazione nel passato 1902.
A presto.

Recensore Master
31/05/19, ore 23:17

Ciao cara! Avevo letto già ieri, lo confesso, ma come sai ho bisogno di silenzio e tranquillità per scrivere una recensione che si possa definire tale, perciò scusami se arrivo un po' in ritardo.
Innanzitutto lasciami dire WOW.
Questa OS mi è piaciuta davvero tanto, mi ha tenuto incollata allo schermo fino alla fine, completamente ammalata, proprio come Sophie, da questo Loki misterioso e affascinante.
Bellissima l'ambientazione, le atmosfere dark di queste notti che paiono infinite, la trovata del rito, i riferimenti all'occulto...
Non c'è assolutamente nulla che non mi sia piaciuto.
Come sempre hai un tratto raffinato e preciso nel descrivere ogni cosa, un'eleganza nello stile che di rado riesco a trovare in un autore, qui su Efp. Tutto scorre splendidamente, non annoiando mai!
Le cento notti...con me glie ne sarebbe bastata anche solo una, eh! XD
Ma Sophie è una tosta, resiste seppur preda di quel fascino tenebroso e sovrannaturale. E alla fine capiamo il perché.
Quell'amore è un sentimento antico, primordiale, già scritto nel destino della donna, perché è proprio lei quella Sigyn di cui Loki le racconta. E forse l'aveva già capito, nel profondo, che il suo posto sarà sempre accanto a lui.
Bellissima l'ultima scena, quando gliene da la conferma, quando lei sceglie lui è il suo corpo senza vita viene rinvenuto sul letto.
Che descrizione!!! Mi ha ricordato davvero un dipinto, un'Ofelia magari, o Il corpo della Vergine, non saprei dirlo, sta di fatto che ho travolto quell'immagine assolutamente perfetta.
E ora che Sigyn è di nuovo se stessa, al suo posto, accanto a Loki, si sente finalmente completa, in pace, a casa.
Bellissima tesoro! L'ennesima perla! Mi è piaciuta proprio tanto, forse più di tutte le altre! Va tra le preferite, perché lo merita, davvero!
Complimentissimi e a presto!
S.

Recensore Junior
31/05/19, ore 09:30

Oh che meraviglia questa storia di maledizioni e riti sovrannaturali. Mi sono davvero divorata ogni parola, mia carissima autrice!
Bello il dramma interiore di Sophie, che nel suo cuore sa, sente, che tutto ciò che sta accadendo è in qualche maniera reale, ma non può accettarlo, ne è spaventata, e allora quasi spera di essere semplicemente pazza, perché tutto sarebbe molto più semplice.
Mi è piaciuta la descrizione rapida di questo zio ossessionato dall'occulto, che deve averla coinvolta nelle sue passioni, tanto che probabilmente la storia del medaglione e del rito, all'inizio, sarà stato solo l'ennesima follia, da assecondare per l'affetto che li lega, ma senza crederci affatto. Solo che, stavolta tutto diventa terribilmente reale.
Il rito nella brughiera che hai solo accennato è molto scenografico e lo spirito evocato che poi perseguita i partecipanti al rito è un classico cliché del genere horror (mai, mai, mai evocare per gioco spiriti antichi e vendicativo, lo sanno tutti!). Ma tu sei andata oltre, perché quello che Loki fa, tormentano le notti di Sophie è molto di più. È esso stesso un rito, che deve ripetersi per 100 notti e che può essere la sua unica occasione di essere finalmente libero. Ma la decisione della donna non può essere obbligata, esorta, deve nascere dalla piena volontà. Sophie deve essere libera di scegliere consapevolmente di liberare Loki, sapendo ciò che lui è e ciò che ha fatto.
Ed ecco allora che loki, notte dopo notte, le racconta la sua storia.
Sophie ne è irretita, affascinata, si sta perdendo completamente nella trama tessuta dalla bella voce del dio degli inganni. Ma non è sciocca, ha capito l'essenza della natura di loki, e il dubbio la tormenta: ciò che loki le racconta è la verità? È tutta la verità?che cosa le nasconde, che cosa è disposto a fare pur di essere di nuovo libero?
Mi è piaciuta molto la piena consapevolezza che la donna ha di essersi ormai persa, di voler essere quella Sigyn che lo amava di cui lui, non a caso, le ha raccontato. Sophie capisce che loki l'ha sedotta, ne è cosciente, ma non le importa, perché ha scoperto una parte di sé stessa che non conisceva: anche lei non vuole accontentarsi, vuole di più di quel pretendente appena accennato che anche se vivo, presente, reale, non ha spazio alcuno nei suoi pensieri che già corrono all'incontro notturno dell'ultima notte.
E così Sophie sceglie, in piena libertà, di diventare sigyn, rinunciando alla sua vita mortale per avere molto di più.
E qui il colpo di scena: Sophie è sigyn. Lo è stata in passato e lo era in qualche modo anche nel presente, solo non lo ricordava.
E si scopre che alla fine Loki ha davvero mentito, perché il rito stesso delle 100 notti è stato niente altro che un inganno. Lui era già in grado di liberarsi, di attraversare il confine tra i mondi che il rito nella brughiera aveva reso labile.
Quelle cento notti passate a raccontare gli sono servite per riavere lei, perché la libertà non gli bastava, non senza di lei. Sigyn lo capisce subito, perché conosce il suo uomo.
Lui vuole avere sempre tutto, e in fondo cento notti non sono davvero che poca cosa, se gli hanno consentito di riavere lei al proprio fianco.
Ed è bello anche che sia stato Odino in persona a consegnare il medaglione allo zio di sigyn, perché il rito potesse compiersi. Forse non è poi così male come Padre, alla fine?
Con questo dubbio esistenziale ti lascio e ti ringrazio per questa bellissima storia.
Un abbraccio
Sil
Ps:grazie per questo finale romantico, perché loki non lo ammetterà mai, ma si è fermato per lei, per avere lei, e questo vale più di mille dichiarazioni. Sigyn lo sa, e infatti lo ha scelto allora, e di nuovo.

Recensore Master
30/05/19, ore 15:53

Ciao, eccomi per lo scambio. In effetti maggio è quasi alla fine, e il cielo, è - e continua a essere - un marasma di nubi vento e pioggia, tanto che nella prima parte del tuo racconto, a un certo punto mi è sembrato di essere quasi all'interno della storia. Un atmosfera che si confà molto a Loki, in quanto oscuro e mirabile signore degli inganni. Riguardo a questa storia bellissima, così mirabilmente scritta, non posso far altro che farti i complimenti. Ogni donna vorrebbe ricevere la visita di un dio così affascinante: amo Loki, ciò che è, e che rappresenta, e con lui ho amato tutte le interazioni fra lui e Sophie/Sigyn, che sono state intense ed emozionanti fino alla fine. Il racconto è di per se un piccolo gioiello, curatissimo e raffinato, semplice e al contempo così intenso. Una lettura piacevole e suggestiva, grazie mille per questo regalo shilyss. Era un po che non leggevo qualcosa di tuo, e anche questa volta è stato un vero piacere.
Alla prossima, Tea.
(Recensione modificata il 30/05/2019 - 03:55 pm)
(Recensione modificata il 30/05/2019 - 03:57 pm)

Recensore Veterano
29/05/19, ore 16:50

Eccomi per lo scambio
Prima di tutto devo dire che, wow, è stupenda
Mentre la leggevo mi sembrava di trovarmi immersa nella mitologia norrena di cui parli, totalmente rapita dalle parole e dalla storia che si andava a creare
Il modo in cui hai descritto Loki mi fa capire che lo apprezzi particolarmente e lo "conosci" anche molto bene, mi sembrava davvero di vedermelo davanti
L'intreccio tra Loki e Sophie/Sigyn mi è piaciuto davvero tanto, lui che, al solito ingannatore, non rivela mai tutto subito e lei che, a poco a poco, si fida del dio che la va a trovare in sogno
Il tuo stile, inoltre, mi piace. Sembra di leggere proprio quelle leggende
Che dire se non ancora complimenti, mi è piaciuta davvero tanto
Sono contenta di essere passata e di aver scoperto il personaggio di Loki un po' di più, data la sua inevitabile complessità
Alla prossima
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 11:24

Buongiorno! :)
Eccoci qua con un'altra storia di dèi e miti norreni che si confondono tra sogno e realtà... Abituata alle storie romantiche, questo racconto un pochino oscuro mi ha affascinato. Sembra una novella versione delle Mille è una notte! Solo che Loki non è Sherazade, e i suoi racconti hanno il fascino del male, che anche se Sophie teme, la lasciano comunque stregata fino a farle perdere la ragione. Non mi aspettavo il finale in realtà, mi ha sorpreso. Capisco che sono dèi, ma Sigyn che guarda con indifferenza alla sua vita passata, quasi fosse stata liberata anche lei da quel corpo mortale che la imprigionava, mi sembra una cosa così strana... Ma loro non sono come noi, che ci vogliamo fare!
Parlando del tema centrale dell'avarizia, sicuramente è interessante vederla in questa sua accezzione più antica legata al possesso e all'avidità in senso figurato, il volere il trono, la sua donna, la conoscenza, e non solo i soldi (da genovese ne ho sentite parecchie in merito! 😂).
Come sempre davvero ottimo lavoro! E poi questo dark Loki ci piace assai! ❤😂
Alla prossima!
Barby

Nuovo recensore
28/05/19, ore 23:12

Senza fiato e senza parole. Affascinata da un legame che è andato oltre il tempo, i mondi, perfino le reincarnazioni. Lei, la nostra Sygin, che nonostante tutto non sa rinunciare, non può rinunciare ad ascoltarlo. Un dio dell'Inganno in cui forse quest'accezione è un po' rimarcata, ma che è giusta, corretta per questa storia. 100 notti, 100 favole. Probabilmente a Loki sarebbero bastate meno, molte di meno, ma si ha come l'impressione che si sia messo a giocare con lei, nel modo di una fiera, per ghermire lentamente ciò che ritiene essere suo. Una frase, corretta e fedele alla sua, appunto, natura. "La soddisfazione non è nella mia natura. ". Un racconto sviluppato da una frase, dietro la quale si nasconde un mondo. Ancora tanti tanti complimenti, perché sono rimasta affascinata ed agganciata alla fic dalla prima all'ultima parola.

Recensore Veterano
27/05/19, ore 17:06

Lo so, lo so: dovrei andare avanti con la minilong, ma anche questa volta non sono riuscita a trattenermi da leggere una tua storia più recente, cara. E comunque ci tenevo anche perché le hai dato la precedenza, quindi eccomi volentieri. 
Ormai mi sembra superfluo ripetere quanto io ami leggerti. Non solo il tuo stile si riconferma, ogni volta, sempre più maturo, curato, incalzante e, al tempo stesso, velato di una capacità poetica veramente invidiabile. Sono innamorata delle idee che hai per raccontare, in maniera sempre diversa, mai ripetitiva, la passione e l'amore tra Loki e Sigyn.
Anche qui, come è accaduto in L'oro del Reno, ho ritrovato elementi che mi piacciono da impazzire, in questo caso il soprannaturale, le apparizioni di Loki in una dimensione onirica, sospesa tra mondi diversi per riprendersi ciò che gli apparteneva, per riprendersi la sua Sigyn. Perché "la soddisfazione non è nella sua natura". Quanto posso amare questa frase? Quanto posso amare che tu l'abbia riportata in questa storia, in un contesto così differente e, ciononostante, non stona neanche un po', anzi, a parer mio riassume tutto il succo di questa meravigliosa one shot. 
Anche il periodo storico da te scelto mi piace tantissimo, soprattutto quando le allora recenti teorie sulla psicanalisi di Freud entrano in un scena con un ruolo attivo nel cercare di dirci se Sophie/Sigyn davvero sia perseguitata da Loki, da una presenza che lei crede di aver evocato o se, invece, sia in preda alle allucinazioni, a un delirio, a un'isteria. La psicologia/psichiatria dell'epoca in contrasto con lo spirituale, il mondo degli dei, i misteriosi riti esoterici dicono tantissimo dell'epoca in cui è narrata la vicenda. Io ti ringrazio tantissimo di non lasciare praticamente mai nulla al caso, perché molto spesso alcune storie che vengono ambientate nel passato tendono a dirci davvero poco di quegli anni, molti tendono a restare sul vago come ad aver paura di scrivere troppe castronerie. Invece, trovo sempre sia lecito informarsi e, poi, buttarsi, fare del proprio meglio, e tu ci riesci ogni volta. 
Per quanto riguarda Loki e Sigyn, che posso dirti? Me li fai amare sempre di più. Come hai detto tu stessa nelle note, qui c'è poco sentimentalismo, è molto più la parte più "oscura" del loro rapporto. Quella possessiva, quella carnale, del Dio che seduce la donna (qui in una reincarnazione mortale). Che gioca con lei, che in qualche modo la inganna, eppure lei, nonostante non riesca a resistere alle sue lussurie, in qualche modo ne è anche consapevole. La curiosità di Sigyn è anche parte della sua forza. 
Concludo lasciando sempre un gran sospiro innamorato e ti dico che non vedo l'ora di tornare a leggere "Come un vizio assurdo" o anche stare in attesa che ci delizi con altre storie brevi come questa. In ogni caso, mi farà sempre piacere. 
A presto, cara, un besos <3 
Lion. 

Recensore Junior
27/05/19, ore 13:13

Sono vivaaaaaaaa e, finalmente, posso dedicarmi a quello che amo di più... e no, non sto parlando di "leggere", ma di RECENSIRE le tue storie eheheh! Scherzi a parte, cara scrittrice, amo tantissimo l'idea di poterti fare sapere cosa penso e cosa provo quando leggo le tue storie, perché tutte, tutte, TUTTE, hanno avuto, hanno, e continueranno ad avere un ascendente particolare su di me. Questo racconto, in particolare, rispetta e raggiungere l'obiettivo che ti eri prefissata: riesco a cogliere nuove sfumature nel rapporto ancestrale tra Loki e Sigyn e, se in talune storie ne offri uno spaccato di vita divertente, romantico o passionale, qui, invece, ci mostri un legame fatto di fuoco, sangue e sogni. Ho amato l'assedio soffocante a cui Loki sottopone Sigyn: un assedio fatto di storie, racconti, cose non dette e mezze verità, che sono, alla fine, la vera essenza del dio dell'inganno, quello che farà capitolare Sigyn. Perché vi è molto di più del corpo, vi è molto di più di un rapporto sessuale a metà strada tra il sonno e il limbo: la loro è sempre stata un'affinita cerebrale totalizzante. Grazie, quindi, per averci offerto questa chicca dove mondo lineare e surreale si abbracciano. Ogni tua storia sa regalare emozioni. 🌻Avareil

Recensore Master
24/05/19, ore 19:10

Eccomi qui e, per la prima volta, leggo una tua storia praticamente appena pubblicata! ^^
Mi piace sempre moltissimo come ti cali in contesti storici inserendo dettagli realistici e così precisi riuscendo a mantenere anche i personaggi incredibilmente IC. (Ormai Sigyn ha un suo IC che è il tuo).
In questa storia, ad un certo punto, Loki mi ha ricordato immensamente Lloth, la dea del Caos nel D&D che, per salvare il suo popolo dalla miopia del Padre degli Elfi, si alleò con spiriti maligni e creature potenti... e venne sconfitta.
D&D è solo un gioco (IL gioco, per me) e mi chiedo se il personaggio della dea non sia stato influenzato proprio da Loki. (Già mi ero chiesta se ci fosse qualche attinenza quando in uno dei film della saga erano comparsi gli elfi scuri).
So che questa storia partecipa a un contest e che quindi non ci puoi rimettere mano, ma ti segnalo comunque un paio di cosette, anche se poi lo farà pure la giudice, suppongo:

"storie scure" -> magari è solo un "sentire" mio, ma credo che le storie siano più "oscure" che "scure".

"i suoi piedi si fossero stati incollati" -> c'è un 'si' di troppo

"perché non saziarsi delle storie che le racconta" -> credo manchi qualcosa tipo "non era capace di saziarsi..."

A presto e in bocca al lupo per il contest! ^^

Recensore Master
24/05/19, ore 18:45

Ciao! Eccomi qua, scusa sono mostruosamente in ritardo!
Che bello! I titoli che scegli sono sempre stupendi!! Congratulazioni!!!!
E che bele le citazioni che hai scelto di apertura!
“La soddisfazione non è nella mia natura.”
La tragicità insita di Loki è ciò che lo rende così meraviglioso.

“…Li hanno chiamati inganni e di quelli mi hanno fatto il signore, il dio, anzi. Hai paura, adesso?...”
Che bella questa parte ricca di introspezione ad amarezza! Tutto questo Angst io lo adoro e Loki è sempre stato degno di una tragedia di Shakespeare. Forse per l’imprinting che ha avuto la mia mente da parte della regia di Branagh.

Ho sempre trovato molto evocativo il nome Sophie, sarà perché mi ricorsa il libro “il mondo si Sofia” e l’assonanza di Sofia con Filosofia.

Ho adorato questa storia per questo senso onirico, la potenza della magia del racconto.

“…“Nei tuoi sogni. Ti ho incontrata. Ti ho raccontato molte delle mie storie,” insistette. “E continuerò a farlo per tutte e cento le notti che mi sono state concesse,” promise…”
Il senso del racconto che si prolunga nel tempo che rievoca le mille e una notte.

L’evocazione, il patto, odora di esoterismo.

“Solo la conoscenza offre la possibilità di una libera scelta. A me questo serve. La libertà.”
Questa frase è meravigliosa e profondamente vera!

E la scelta di Sophie, le sue riflessioni. Ho adorato come ci hai raccontato tutto.
Il tuo stle incanta.

“…Il giorno, per Sophie, si trascinò uguale a tutti gli altri…”
Non so perché mi ha ricordato la Locomotiva di Guccini “ma un giorno come gli altri ma forse con più rabbia indosso…” boh… ignorami il mio cervello mi fa strani scherzi…

“…Era stata Sigyn, ma in un altro tempo, in un altro mondo: in quel passato, gli era appartenuta in maniera totale, viscerale…” Adoro le storie che parlano di vite precedenti!

E la parte finale è così suadente e bellissima! E il Sigyn che rispecchia la medesima frase di Loki che hai citato chiude il cerchio in modo magistrale!
Complimenti!!!!

Boingo
(PS: scusa il ritardo)

Recensore Master
24/05/19, ore 13:26

Carissima shilyss **
Io sono completamente ammaliata da questa storia, tant'è che non so da dove cominciare. Intanto ho apprezzato un sacco il periodo storico in cui hai scelto di ambientarla, secondo me da un certo fascino in più. Poi devi sapere, che tra le tante mie ossessioni, c'è quella del contesto onirico, in cui sogno e realtà si incontrano e a volte si confondono. Insomma, io con queste cose vado proprio a nozze.
Qui Loki è uno spirito "maledetto", che tormenta i sogni della bella Sigyn/Sophie, le racconta di lui, senza lasciarle tregua, pian piano si impossessa totalmente della sua mente. Questa parte è stata anche un filino horror e mi è piaciuta da morire. Così come mi è piaciuto il fatto che inizialmente Sigyn teme di diventare come quelle donne accusate di "avere l'isteria" (visto che a quei tempi era una diagnosi comune). Infatti cerca di convincersi che non sia vero, che sia solo suggestione, uno scherzo della sua mente. In fondo, quante volte la mente ci gioca brutti scherzi?
Tra l'altro, altro elemento con cui vado a nozze è la questione reincarnazione/vita passata. Nel senso, Sophie è la Sigyn che conosciamo, ma ovviamente non può ricordarlo, Loki invece sì e tutto ciò è maledettamente malinconico (sembra che tu abbia scritto questa storia appositamente per me lol). Alla fine Sigyn è completamente sedotta e ammaliata e lì arriva la sua tragica fine che io ho amato tantissimo, proprio degna di un romanzo. Lei e Loki adesso sono uguali. L'avarizia ha portato a questo e non poteva essere gestita meglio, direi che Loki era il candidato perfetto. Che dire, ho amato questa storia, penso fin ora sia la mia preferita da te scritta **
Compimenti <3


Nao

Recensore Junior
23/05/19, ore 21:33

Ok, lo ammetto, sto leggermente stalkerando le tue storie XD Mi piace molto il modo in cui scrivi e la tua versione di Loki, ma in questa fanfic più che la frase "la soddisfazione non è nella mia natura", ho apprezzato di più "solo la conoscenza offre la possibilità di libera scelta", che mi dà più l'idea di ricerca perenne. Che dire poi? Mi sembrava strano che Loki apparisse a caso sulla Terra che odia tanto, ma quando ha iniziato a chiamarla Sigyn tutto si è spiegato... anche se ci sono rimasta male comunque per la morte di Sophie! Insomma, va bene che ormai Loki le aveva fatto il lavaggio del cervello, però comunque la scena mi ha lasciato un po'... in disappunto (che siano divinità greche o norrene, il risultato è sempre quello: se vivi senza divinità stai meglio ). Mi ci ero affezionata (l'hai descritta benissimo nella prima parte, soprattutto quando cercava di autoconvincersi che Loki non fosse reale), ma penso che se fosse capitato a me avrei reagito in maniera nettamente diversa (eh no caro, tu non lasci in sospeso ogni notte i tuoi racconti!). Infine, altra cosa che mi è piaciuta è il fatto che Sigyn reincarnata abbia rifiutato il pretendente: della serie, dea della fedeltà anche dopo la morte! E niente... bella fanfic! Anna3