Recensioni per
Di spettri oscuri e di racconti sussurrati
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/10/19, ore 11:07

Ciao!
Eccoci dinanzi alla tua coppia "storica" questa volta descritti con un rapporto del tutto nuovo e originale: Loki "prigioniero" in un amuleto magico e Sigyn che rivive in una sorta di incarnazione , Sophie, abitante di una Boston di inizi 900 e nipote di uno zio che l'ha coinvolta in un rito apparentemente andato a male.
Un dubbio mi è sovvenuto: ma Odino nella sua grande saggezza, ignorava che l'uomo a cui ha venduto il prezioso fosse imparentato con la nuova Sigyn oppure ne era consapevole e tutto faceva parte di un suo preciso piano? La seconda possibilità sarebbe decisamente intrigante ma trattandosi di una OS ritengo si sia trattato di beffardo destino e vabbé! Inevitabilmente, le due divinità sono destinate ad incontrarsi e a ripercorrere ciò che le ha unite anche se qui, è evidente che non ci sia un intento neanche lontanamente romantico da parte di Loki. Deve semplicemente vincere perché non è nella sua natura accontentarsi e destina alla morte Sophie per "liberare" Sigyn, del cui aiuto molto probabilmente neanche necessitava. Un Lingua d'Argento più vicino a quella sua indole malvagia che gli è propria e che esercita il suo "legittimo" di possesso su qualcuno che gli è appartenuto in epoche passate e che deve continuare ad esserlo, data la loro semi-immortalità. Sicuramente la mia versione preferita dell'Ingannatore di tutto quello che ho letto di tuo finora. Complimenti come sempre e a questo giro aggiungo quelli per la ricostruzione storica della malattia di isteria, poi depennata come giustamente hai ricordato.
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
04/10/19, ore 16:36

Tra le storie che ho letto finora (che sono poche in verità, ma lasciamelo dire XD), penso che questa sia in assoluto la mia preferita. Fin dall’inizio era quella che più mi attraeva del tuo profilo, un po’ per il titolo e un po’ per l’introduzione, per la curiosità che mi ha sollevato fin da subito un Loki maledetto e costretto a raccontare la propria storia per cento giorni. Forse, anche, perché mi ricordava qualcosa che – non ricordo quando e non ricordo dove o perché – avevo letto altrove, credo fosse l’idea per una storia, Lingua D’Argento che non ricordava più cos’era stato vagava su Midgard raccontando le gesta di Loki come un menestrello mortale.
La tua storia è diversa, lo so, però ha lo stesso fascino mistico che mi ha permesso di ricordarmi ancora oggi di quell’idea.

Ma non penso sia solo questo il motivo per cui l’ho preferita alle altre, penso in realtà sia anche per merito di Sigyn, del suo punto di vista e di una storia che diversamente dalle altre che ho letto la vede come protagonista “attiva” e non solo come memoria di Loki, come suo interesse amoroso – per quanto perfettamente alla sua altezza e ben sviluppata come persona propria. Anche l’ambientazione ha giocato a favore… io faccio schifo in storia, quindi spero di non dir cagate mostruose, ma mi è sembrata molto un ambient in età Vittoriana. Non c’è mai una data precisa, ma lo si respira dai piccoli dettagli nel lunghissimo filone narrativo che sono i pensieri di Sigyn: nella paura di essere preda dell’isteria, nella convinzione retrograda che sia una malattia tipicamente femminile, in Odino che travestito da mercante è riuscito a vendere l’amuleto allo zio di Sophie e così via. Mi è proprio piaciuta come hai costruito l’atmosfera e anche il gioco tra la realtà e i sogni-non-sogni, il modo in cui hai gestito le visite di Loki, la scoperta che Sophie è in realtà Sigyn, la dea della fedeltà di una terra che ormai non c’è più e che forse gli asgardiani stanno ricostruendo e, ovviamente (ora ti stupirò con effetti speciali mai visti!) ho adorato le scene più intime e piccanti del loro rapporto. Credo che in questa fic tu ti sia assolutamente superata, perché sei riuscita a mescolare mistero, fascino, sensualità, introspezione in maniera perfetta. Nonostante la fic non sia che una lunghissima introspezione della “follia” che sta cogliendo Sophie, vittima del gioco di seduzione di Loki, tutto si intreccia senza intoppi, senza appesantire la trama, ma srotolando la matassa come se la storia la stessimo vivendo in prima persona.

Ci sono stati momenti in cui ho empatizzato tantissimo con Sigyn e ti assicuro che, verso un personaggio femminile – che manco compare nel canon dell’MCU e quindi in parte inventato dall’autore – non mi capita molto spesso. In questa fic lei l’ho trovata perfetta, anche il suo cedere poco alla volta e riscoprirsi uguale a Loki nel non sapersi accontentare.

Non mi spendo sullo stile perché alla fine direi sempre le stesse cose, ma voglio invece dire qualcosa sui racconti di Loki. Ho adorato le parti dedicate ai suoi racconti, il tono, lo stile, il ritmo, era tutto così appassionato, così reale, così incharacter, perfino il registro linguistico… ah, ecco una cosa che ti invidio tantissimo è la tua perfetta proprietà della lingua, il modo in cui sai giocare con le parole e sai quindi usare quelle giuste per poter essere il più incisiva possibile. E Loki (lui, come tutti gli dèi) ha un modo di parlare forbito, elegante, scaltro, che molte volte viene sottovalutato dalle fanwriter e che, almeno io personalmente, trovo difficile da emulare. Nelle tue parole Loki c’è e si sente, soprattutto nei suoi racconti – ho semplicemente adorato l’incipit iniziale, il suo primo racconto e fosse stato in inglese penso che avrei sentito praticamene nell’immediato la voce di Hiddleston narrarlo nella mia testa.

Oh e ovviamente non posso che complimentarmi anche per il perfetto finale – e chissà perché riesci sempre a farlo drammatico. Non ti smentisci mai.
No a parte gli scherzi, complimenti per la scelta, per l’inganno finale da parte di Loki ma anche per l’originalità nel riuscire a riunire ancora una volta lui e Sigyn, nonostante la reincarnazione di lei e nonostante la maledizione di lui. La descrizione del corpo di Sophie ormai privo di vita, l’immagine rubata dal quadro in cui caos e perfezione si uniscono – nel perfetto stile Lokiano – è stata meravigliosa.

Come al solito, complimenti!

Recensore Junior
30/09/19, ore 19:04

Ho scelto di recensire questa storia perché in primis mi ha colpito il titolo. Trattandosi di una ff riguardante Loki non poteva che essere qualcosa di assolutamente interessante, e infatti non sono rimasta delusa!
Confesso di non aver letto molte storie su questo fandom e di non conoscerlo molto al di fuori dei film della Marvel, ma non ho avuto alcun problema ad immergermi fin da subito nella narrazione e ritrovare un Loki caratterizzato davvero in modo convincente e coerente con il personaggio, pur avendo come metro di paragone soltanto i film.
Mi è piaciuto particolarmente l'inizio, quel piccolo monologo in cui Loki si introduce non solo a Sophie ma anche al lettore, facendo sentire in soggezione anche quest'ultimo. Sembrava quasi anche a me di percepire il suo potere e la sua forza vibrare in risonanza con le sue parole.
Questo mi porta subito a quanto abbia apprezzato il tuo stile di scrittura e il tuo vocabolario forbito. Complimenti, ci sono delle scelte lessicali nel testo davvero suggestive, evocative, il tutto amalgamato con una fluidità notevole e senza mai suonare ridondante o "pretenzioso". Non mi vergogno ad ammettere di aver imparato termini che non conoscevo prima, quindi grazie!
Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è la tua attenzione ai dettagli, e non solo per quanto riguarda il lessico. Si vede che hai fatto delle ricerche per rendere ogni aspetto della ff accurato, anche dal punto di vista dell'ambientazione, e non è da molti.
La trama della storia è veramente intrigante, soprattutto il modo in cui sviluppa. Non posso dire che mi aspettassi da subito che alla fine Loki avrebbe indotto Sigyn a sacrificarsi, ma di certo non mi ha stupita. Un sacrificio, peraltro, frutto dell'avidità di entrambi: quella di Loki nel volerla per sé e quella di lei verso tutto ciò che il suo tormentatore le faceva provare, seducendola e ammaliandola con le sue parole. Il loro rapporto è davvero un qualcosa di complesso, quasi contorto per certi versi, e decisamente intrigante.
La mia scena preferita è stata forse la descrizione di Loki seduto sulla poltrona in quel modo scompostamente arrogante e al contempo regale che lo caratterizza. Un bel tocco che lo ha reso ancora più lui.
È stata una piacevolissima lettura~

Recensore Master
26/09/19, ore 16:53

Ma ciaooo! Eccomi qua! Questa one shot l'avevo avvistata ieri e ora finalmente riesco a recensirla *_*
Io premetto che ho amato la figura di Loki, sia nella mitologia nordica, sia nei libri di Joanne Harris, sia nei film della Marvel <3 la figura di Loki mi ha sempre affascinata <3 e nella tua storia non ho potuto fare altro che amarlo. Il tuo modo di scrivere mi ha tenuta incollata fino alla fine, andando avanti a leggere, curiosa quanto Sophie!E, benedetta ragazza, chi non vorrebbe accogliere Loki nel bel mezzo della notte! xD
Non posso fare altro che farti i miei complimenti, sono molto felice di aver trovato questa storia! <3
Alla prossima!

Recensore Master
18/09/19, ore 16:44

Ed eccomi, carissima Shilyss <3
Bene, credo ormai di avere la memoria completamente andata, perché non so come sia stato possibile ma questa storia ancora non l’avevo commentata. Disonore su di me, disonore sulla mia mucca (mio papà ha due asini e due capre, va bene lo stesso?) In qualsiasi caso rimedio subito!
È sicuramente un racconto forte – ma se c’è una cosa che ho imparato in questi mesi è che tu non ha proprio paura di niente, e se una storia bussa alle porte della tua mente implorando di essere raccontata tu certo non ti tiri indietro, e per fortuna! D’altra parte, la tua capacità d’analisi è così fine e precisa da permetterti di mantenere ben salda la presa sui tuoi personaggi in qualsiasi situazione, persino quella più controversa.
Il prompt del contest in effetti sembrava fatto su misura per Loki, del quale ci offri una descrizione più terribile e magnifica che mai. Loki appare a Sophie\Sigyn nelle vesti di uno spettro, o di un demone tentatore, e la ragazza, notte dopo notte, sogno dopo sogno, racconto dopo racconto si trova indissolubilmente avvinghiata alle trame tessute dal potente, astuto e famelico dio degli inganni. Come al solito, il ritratto di Sigyn non è per nulla banale o scontato, e da te non mi aspetto certo qualcosa di diverso: ancora una volta ci mostri una donna forte, intelligente, che si rende perfettamente conto di non essere pazza ma quasi accoglierebbe con sollievo una simile ipotesi, perché in qualche modo razionalizzerebbe? (non sono molto convinta di questo termine) ciò che le sta capitando. In effetti, una situazione del genere imporrebbe a chiunque un’attenta riflessione a proposito della propria sanità mentale. Tuttavia, Sophie sa di non essere pazza, e che tra lei e lo spettro del dio si sono messe in moto dinamiche assai più complesse e oscure di un “semplice” caso di isteria. Sono stati pronunciati incantesimi potenti, un tempo, incantesimi che hanno legato il principe cadetto di Asgard al destino dell’amuleto che lo zio della ragazza ha ricevuto in dono da, beh, Odino in persona. C’è un vincolo da spezzare, e, dato che è di Loki che si parla, un novero di colpe pressoché infinito da espiare. Eppure innegabile è il fascino che l’Ase esercita sulla ragazza, che ne riconosce la grandezza e l’astuzia, la bellezza e la fierezza, pur non rimanendo cieca e inerte davanti alla sua ferocia e alla sua crudeltà. Per cento notti Loki racconta a Sophie\Sigyn la sia storia, che è la loro storia e la storia di Asgard tutta: la ragazza sa che non tutto ciò che esce dalla bocca di Loki è falso, ma la verità e la menzogna nei suoi discorsi si mescolano in un equilibrio pressoché perfetto, nel quale Sophie si scopre desiderosa di smarrirsi… e allo stesso tempo impara a districarsi. C’è una tensione palpabile fra i due, e ti capisco quando affermi che in questo caso ciò che unisce Loki e Sigyn è più su un piano carnale e mentale che sentimentale; ma il dio degli inganni, in fondo, avrebbe potuto liberarsi da solo, e invece organizza questo splendido e terrificante spettacolo perché non sopporta di lasciare indietro la donna che in un altro tempo e in un’altra vita ha amato, vuole riaverla con sé, ad Asgard, o in quel che ne rimane. Nella parte finale ci mostri comunque un ricongiungimento, anche se Sigyn deve lasciare le sue spoglie mortali per seguire Loki; lo fa senza rimpianti, consapevole delle sue scelte fino alla fine.
Mia cara, ogni volta che ti leggo mi incanto ** Ho amato questa storia esattamente come tutte le altre e siccome so che continuerai a rendere il mondo un posto migliore scrivendo ancora su questa coppia formidabile non posso far altro che essere immensamente felice :D
Un bacione grande, e complimenti come sempre!
A presto :*

padme

Recensore Master
09/09/19, ore 12:03

Ciao shilyss! Questa storia è meravigliosa, dopo aver letto un paio di paragrafi non riuscivo più a staccare gli occhi dallo schermo e sono arrivata alla fine perdendo la cognizione del tempo. Mi ha talmente presa che non ne ho avvertito la lunghezza. Lo stile scorrevole, fluido ed estremamente curato, così come l'appropriata suddivisione in paragrafi, ha reso la lettura ancora più piacevole. Come nella tua rivisitazione de La Bella e la Bestia l'introspezione è dettagliata, ricca. Le descrizioni di Loki sono incisive e intriganti, al punto tale da avermi coinvolta direttamente e avermi fatta sentire solidale a Sophie/Sigyn. Le ho trovate conturbanti. In particolare ho preferito quelle dell'incipit, dove il dio si racconta con carisma, ferocia e fierezza, perché hai saputo appassionarmi a un fandom che non conosco e spingermi a saperne di più. Loki non ha convinto solo Sophie a liberarsi della sua identità mortale, ma anche me! Il dio delle terre ghiacciate intrappolato in un amuleto che ogni notte appare in sogni a Sophie, con voce suadente e un sorriso da lupo, è un irresistibile diavolo tentatore. Ma anche un ingannatore, un manipolatore, figlio del caos. Povera Sophie, direi! Ho letto pa storia come un'originale e mi ha completamente avvinta. Desideravo saperne sempre di più, riga dopo riga, e lo scettiscimo di Sophie si è allentato di pari passo col mio mentre proseguivo. Se la caratterizzazione del dio è attenta, precisa e a tutto tondo, lo stesso si può dire di Sophie. Le sue reazioni sono plausibili, lei agisce e pensa come ci si aspetta, senza cedere troppo presto agli inganni e faticando, ragionevolmente, a scindere sogno e realtà. Decisamente intrigante il fatto che rifiuti la proposta di un pretendente perché a suo modo sente già di appartenere a Loki. Hai descritto il loro avvicinamento progressivo in maniera coinvolgente, suadente, senza risultare prolissa o al contrario troppo precipitosa. Introspezione, descrizioni e dialoghi si fondono con armonia rendendo la lettura un vero piacere.
Sei riuscita a farmi appassionare a un mondo che non conosco, complimenti!

Recensore Veterano
13/08/19, ore 10:29

Ehy! Eccomi per lo scambio a catena, chiedo scusa per il ritardo!
Questa storia mi ha incantato fin dalla prima frase, narrata dolcemente e con cautela ricca di dettagli affatto superficiali. La descrizione dei modi di fare di Loki rispecchia perfettamente la sua natura di Dio dell'inganno. Sophie rimane incantata dalle sue storie crude e veritiere (il Dio non si fa scrupoli a raccontare le cose come stanno senza indorarle la pillola) nonostante in principio lo temesse. Inizia a desiderarlo, a desiderare di ascoltarlo ancora e ancora perché quei racconti sono qualcosa di impensabile per un essere mortale come lei.
Loki la chiama Sigyn, come la dea di cui è la reincarnazione probabilmente, e alla fine Sophie non sa più quale sia il suo vero nome ammaliata dalla voce del Dio.
Il rito si conclude, Sophie cede la propria vita a Loki e con lui osserva con distacco la disperazione di amici e parenti capendo che egli semplicemente non accettava che lei non gli fosse accanto. Perché accontentarsi non fa parte della sua natura.

Asdfghjkl adoro il personaggio di Loki, mi piacerebbe leggerne di più e la tua storia mi ha incatenato. Adoro.
Alla prossima,
AN

Recensore Master
09/08/19, ore 14:40

Potrei definire questa OS, la più occulta che tu abbia mai scritto. Vi sono in verità due intrecci cge ho avuto modo di individuare durante la lettura; il primo lo si potrebbe definire un intreccio reale; quello tra la passione per l'occulto, strani riti pagani e la psicoanalisi che in quegli anni stava nascendo per mano di Freud; e il secondo più intimo ed epico tra Sophie e Loki. Nella prima metà del racconto vi è un'atmosfera cupa, quasi da libro di Locecraft; Sophie non riesce a capire la natura di chi o casa viene a farle visita tutte le sere. Le parti iniziali fra lei e Loki sono segnate da poche ma significative battute; i dialoghi così mi piacciono un sacco, perché non appesantiscono la narrazzione, pernettendo al narratore di contrarsi sulle più intime sensazioni del protagonista. Sophie non ricorda e sono le parole e gli affascinanti discorsi di Loki a elevarla su altro piano materiale; a farle desiderare Loki ben prima del triste epilogo. Così che alla fine delle 100 notti; Sigyn è pienamente consapevole di se e non desidera altro che ricongiungersi all'amato. Il confine labile tra le due esistenze si annulla, poiché Sophie è sempre stata Sigyn e Sigyn Sophie. Ho trovato questo concetto di dualità estremamente affascinante, il perno centrale della vicenda, o meglio il secondo perno; poiché anche l'introspezione del nostro Loki è da oscar. Qui non sono sei riuscita ad esaltarne i pregi, ma anche il suo più frondo difetto, ovvero che lui non è mai soddisfatto di ciò che ha. Sullo sfondo della vicenda appaiano piccole chicche tratte dalla mitologia norrena, che arricchiscono ulteriormente questo bellissimo insieme; il vecchio mercante che è Odino, un dio impriginato per le sue colpe e un Asgard che deve rinascere (forse distrutta a causa del Ragnarok? ). Davvero un bellissimo lavoro cara; uhm... questa OS mi è piaciuta di più rispetto al AU! su La Bella e la Bestia... a proposito... devo leggete quella sulla Sirenetta! <3

Un abbraccio forte e alla prossima


Elgas
(Recensione modificata il 09/08/2019 - 02:55 pm)

Recensore Junior
11/07/19, ore 17:35

2° POSTO nel contest: "Vizi capitali" di Ghostmaker
Di spettri oscuri e di racconti sussurrati di Shyliss – punti 48,4

4,9 – Grammatica
Siccome devo per forza fare il puntiglioso ti segnalo l’unico errore/refuso che ho trovato: “…come se i suoi piedi si fossero STATI incollati al…” che in un testo così lungo non avrei neanche dovuto considerare. Ma come ho detto anche alla tua collega Yonoi, non dovete vincere facile :D

4 – Titolo /introduzione
Sono molto indeciso su quale tipo di punteggio assegnarti per questo parametro soprattutto perché determina la posizione finale della classifica. Leggendolo a prima vista non mi ha attirato in modo particolare alla lettura, cosa che invece ha fatto in modo perfetto l’introduzione. Il totale del punteggio quindi devi recepirlo proprio come opinione personalissima e non come un tuo errore concettuale, identico metodo che ho utilizzato in un altro racconto presente nel contest.

20 – Trama
La voce suadente e melliflua di Loki è l’inizio del tormento di Sophie, anzi ne è la prosecuzione da quel giorno in cui lo zio le fece toccare l’amuleto in quella strana cerimonia. Forse è pazza? Sophie lo pensa perché ciò che vede o sente sembra provenire soltanto dalla sua fantasia. No, Sophie no è pazza, il figuro davanti a lei ha un nome, ha una richiesta e ha l’intenzione di ottenere tutto. La trama è delineata e il susseguirsi degli incontri notturni tra la protagonista e il Dio degli Inganni diventa una partita a scacchi nella quale lei subisce le “molestie” psicologiche dell’Ase, ma allo stesso tempo ne è così attratta da volerne sapere di più della vita dell’Ingannatore. È un sottile gioco di seduzione nel quale Loki aggiunge un particolare mentre afferma con certezza che la donna con cui parla non è altri che l’incarnazione di Sigyn (moglie di Loki nell’Edda norrenica). La seduzione mentale è continua, Sophie, ascolta e subisce, a volte reagisce. Nel momento in cui chiede a Loki “dimmi di lei, dimmi cos’era, per te” inizia a capire che la maledizione del medaglione è una scusa, un modo sofisticato ideato da Loki per prendersi tutto ciò che ritiene (forse per ego, forse per giustizia) suo.
Ed infine Sigyn abbandona la veste mortale di Sophie consegnando a Loki una vittoria già contemplata ancor prima di iniziare.
Spesso si sente dire che una trama semplice sia facile da gestire ma il tuo racconto ci mostra in modo evidente che bisogna avere tutto sotto controllo. Fin dall’inizio fornisci l’incipit di cosa troveremo nel racconto e posso dirti che personalmente non gradisco l’angst, ma qui il susseguirsi delle emozioni trascina l’avido lettore verso la fine e, non pago, lo spinge con forza a rileggere tutto per comprendere, per immedesimarsi, per “vivere” in prima persona quello che ha letto. E io non so quante volte ho riletto il tuo racconto tanto mi ha rapito. Splendido, emozionante, affascinante.

10 – Personaggi
Che posso aggiungere oltre a dire che sono perfetti? Sophie è un palloncino spostato dal vento, aggrappato ad un filo legato sulla Terra, ma che desidera di raggiungere il cielo. La sua parte umana non sta combattendo contro l’anima della dea né tanto meno con il dio degli inganni; sta vivendo di nuovo le gesta dimenticate di quell’essere così affine che, nonostante ciò che dica, la vuole vicina a sé. Loki lo hai splendidamente tratteggiato, e dato che adoro i personaggi che hanno l’oscurità predominante, sono rimasto estasiato da come lo hai gestito. Certo, tu sei attratta da Loki e diventa facile per te descriverlo però per farlo apprezza anche agli altri ci vuole più fatica di quanto si possa pensare e tu sei stata bravissima. PS. Grazie alla tua descrizione ho rivisto mentalmente Loki “stravaccato” sul trono d’oro, una delle copertine più divertenti e irriverenti in cui appare il Dio degli Inganni.

5 – Gradimento personale
Una delle storie più belle che ho letto nell’ultimo anno dove la trama, i personaggi e il rapporto tra loro, l’aspetto sovrannaturale e addirittura (per i miei gusti) l’angst, si sono tutti conciliati in una lettura che scava nel profondo, che ti spinge a rileggere anche solo per apprezzare nuovamente alcuni passaggi che ho trovato splendidamente descritti. Posso dirti già da ora che entra tra le mie storie preferite.

4,5 – Gradimento oggettivo
Sul piacere di avere letto l’intera opera non ci sono dubbi però c’è qualcosa che manca, o almeno sono io che sono “tignoso” :D Cosa ha spinto il vecchio orbo dal cappello floscio (Odino splendido) a vendere l’amuleto allo zio di Sophie? (che da come è descritto era logico che facesse un rito per scatenare gli Dei sulla Terra). È una domanda che continuo a pormi e mi sarebbe piaciuto, magari nel finale, assistere alla presenza (anche soltanto accennata) del Re degli Dei che mostrasse o la felicità o la furia per ciò che è accaduto.

A margine: Non si sono bonus ma te ne assegno uno virtualmente: Mi hai consegnato la tua storia per mail e visivamente è la più bella che ho ricevuto in tutti i miei contest. Curata nei particolari (io per gli apici ben fatti ho una particolare predilezione). L’ho salvata e la tengo nel mio archivio quindi un altro grazie per avere partecipato al mio contest ^^.

Recensore Veterano
08/07/19, ore 17:02

Salve. Loki dice che la soddisfazione non è nella sua natura, beh nella mia invece c'è la procrastinazione perchè ho rimandato la recensione di questa e di altre tue storie per parecchio tempo. Sicuramente non ti ricordi di me, ma non fa nulla.
Comunque, prendendomi un attimo di pausa dallo studio, sono passata per leggere e dirti cosa penso della tua bella storia.
è molto singolare, anche molto bella. Mi spiego perchè singolare: non lo so se fosse questo l'intento, ma sembra di essere costantemente in una ambientazione onirica, costantemente in un sogno. Ora, non lo so se questo fosse l'intento o magari sono io che non capisco una mazza, se così fosse ignora la mia sensazione, non importa.
A, devo farti i complimenti per il modo in cui rendi Loki, è molto ic, voglio dire, è Lui, almeno fino al terzo Thor.
Allora bella storie e a presto. Gitana 90

Recensore Veterano
03/07/19, ore 23:32

Eccomi per lo scambio libero!

Mi sono fidata del tuo consiglio e ho scelto questa storia da recensire: non potrei esserne più felice!.

Premetto una cosa importante: non sono grande fan di questo mondo - Thor , Avengers in generale con annessi e connessi - nonostante lo conosca inevitabilmente! Non conosco a fondo i personaggi, ma solamente nei loro tratti generici ( in fondo, chi non conosce un personaggio come Loki?) ma devo dire che sei stata veramente eccelsa a rappresentarlo in questa storia! Sei riuscita a creare un legame mentale tra i due così potente da lasciarmi senza fiato! Ogni parola, ogni frase mi faceva completamente immergere in questa storia.

Ho inoltre apprezzato anche Sigyn; ammetto di non conoscere molto questo personaggio ma nonostante ciò sei riuscita a rappresentarlo come volevi: il dubbio del suo rapporto con Loki, la diffidenza, e poi il suo lasciarsi andare - quasi - disperato alle sue storie, a lui stesso.
Anche in lei si avverte questo trasporto, questa relazione così enigmatica e oscura prettamente mentale.

Il tutto è accompagnato da uno stile scorrevole e pieno d'enfasi, con un lessico ricco e articolato. Ma i miei complimenti vanno soprattutto alla tua bravura nell'aver rappresentato un rapporto mentale così "fisico".

Brava brava brava!

Recensore Master
02/07/19, ore 11:51

Ciao, sono qui per lo scambio.
Ammetto che sono molto affascinata dalla mitologia nordica in genere, ma il mio è un interesse meno preciso e profondo. Ci prendo solo spunto, poi mi piace creare. Magistrale la descrizione di Loki tra demone e fantasma, si vede benissimo come scavi nella pische di Sophie fino a ghermirla del tutto. Il passaggio è lento, graduale, scava nel profondo. Rendi palpabili i tratti salienti con cui viene descritto questo dio avido, caotico, insoddisfatto ed insaziabile. Gli dai un fascino nero che seduce ed attira in una trappola, come il topo impigliato nel formaggio. Non si avverte lo scatto del ferro che spezza le ossa. Ti accorgi che sei fregato solo quando è tardi. Una meraviglia insomma. Ciao :)
(Recensione modificata il 03/07/2019 - 11:00 am)

Recensore Master
01/07/19, ore 23:46

Loki è un dio né benevolo né malvagio. è un dio solitario che ama fare ciò che vuole fare. Aspira al trono come attirare Sophie e rivelarle la verità su chi sia in realtà. Vuole giocare con lei come gioca con le parole (a proposito del tuo stile è davvero accattivante e ricalca a pieno quello che è il personaggio. La scelta dei termini, delle costruzioni delle frasi sono ciò che mi immagino egli possa pronunciare e, soprattutto, la varietà dei verbi da te usati per descrivere le sue azioni, i suoi movimenti è indice di capacità.

L'isteria è stato un comodo modo per classificare e giudicare donne che erano diverse dal canone dell'angelo del focolare; donne pericolose e inutili, la cui unica colpa era avere organi sessuali diversi da quelli dominanti. Ho apprezzato il tuo inserimento della tematica resa senza superficialità.

milla4

Recensore Master
26/06/19, ore 23:46

Era maggio inoltrato, ma la primavera sembrava non voler arrivare

Insomma, nel 1902 c'è stato un maggio come quello del 2019, vedo!

Carissima Cosa,
esordisco con una battuta del piffero, cercando di smorzare la solennità che questa One Shot ha infuso in me e, sallo, mi ha catturato l'anima e se l'è tenuta perché sì, cara cosetta, questo racconto si differenzia non solo dalle tue storie, ma anche da tante altre che ho letto fino ad ora. Hai preso un tema meraviglioso, come quello degli spettri, dei fantasmi, e ci hai ricamato intorno una trama innovativa e affascinante. Le 100 notti di Sigyn/Sophie e Loki non sono altro che un modo per conoscersi ancora – anzi, per permettere a Sigyn/Sophie di conoscerlo di nuovo e arrivare esattamente dove Loki vuole e lo fa con uno dei modi che più gli si addicono: i racconti. Loki è un oratore bravissimo. Ce lo mostri sempre così, perché è parte di lui ed è per questo che è il dio degli inganni e non dei martelli. Eppure qui va oltre. Qui non c'è solo il tentativo di catturare l'attenzione della ragazza, ma anche di risvegliare in lei cose che sono state, che lui ricorda perfettamente e che lei sa di conoscere, dentro di sé. Ed è questo, man mano, che rende Sophie al cento per cento Sigyn, che quasi rinnega la ragazza che ha partecipato ad un rituale oscuro, che ha indossato un talismano pensato maledetto e che ha provato sensazioni sulla pelle di cui quasi si è vergognata. Ogni riferimento a Freud è stato un alto picco di raggiunto, nella mia parte di cervello che ha conservato un briciolo di intellettualità. Pazzia, isteria, verità? Sophie se lo chiede eppure, quando Loki è lì di fronte a lei, che ghigna e esterna la sua arroganza con gli occhi accesi di chi sa già come finiranno quelle cento notti, le cose cambiano.

Si era mosso come se il mondo intero gli spettasse di diritto

È assurdo come tu riesce a racchiudere Loki in così poche righe. È assurdo perché è un personaggio complesso, che ha dietro uno studio davvero enorme e tu sei arrivata ad un livello tale di padronanza e di consapevolezza, che in una dozzina di parole riesci a farmelo vedere. Lo vedo, di fronte a me, e so persino che espressione sta facendo; quanto i suoi occhi stanno brillando. È incantevole, che sia così. Perché, mia cara Cosa, è semplice scrivere ma quanto è difficile riuscire a fare quello che fai tu con Loki? Lo è... credimi, lo è. Quindi plauso e ti sei meritata un dolcetto al pistacchio per questo ♥

I racconti di Loki, dunque, ammaliano noi e Sigyn. Il ricordo di Asgard, della bellezza della stessa, gli inganni e gli intrighi, che tornano ancora lì, ancora a Thanos, il maledetto innominabile e, non meno importante, il grande amore di Loki... il Tesseract (Mi dispiace Sigyn, lo sai che dovrai SEMPRE concorrere con Tesseract-chan, perché è tanto Kawaii – mi è appena venuto un tumore, dopo questo exploit... se ti avvicini lo vedi, ce l'ho in faccia). Insomma, ogni racconto ha un fine unico, che è di sicuro quello di avere esattamente ciò che Loki desidera perché, di fatto, Loki non rinuncia ai suoi desideri, sebbene questi non gli daranno mai la soddisfazione sperata. Un eterno secondo al trono, che ha sempre lottato per i suoi obiettivi, ben conscio di non poterne avere mia abbastanza, una volta raggiunti. Un eterno inappagato, ma non infelice, che niente lo ferma. Anzi...

In uno scenario davvero tanto scenografico, dove il vino – ormai simbolo dei due, mischiato al miele, è segno del gusto di labbra che si sono sfiorate e che ora sono di nuovo unite. Loki la rivoleva indietro, e così è stato. E lei, la dea della fedeltà, ha accettato per rimanergli accanto, arguta, intelligente, delicata come sempre, la nostra Sigyn torna nel pieno della sua consapevolezza d'essere. Sophie era come un recipiente temporaneo, che ora giace su un letto, felice di aver assecondato la pazzia e aver potuto ricongiungersi con colui che è la sua – lo sto per dire, lo dico, lo faccio – anima gemella . Un concetto a noi caro, più complesso di ciò che si possa credere e che qui, pur non essendo una soulmate, io un po' ci ho visto, co'. Quindi stacce.

Insomma, cara Cosa,dire che ho adorato questa storia è come ingannarti. Non è solo che l'ho adorata, io l'ho amata e i motivi a parte gli stessi – la tua poetica meravigliosa e spiazzante, loro due che sono sempre infilati in contesti diversi, ma dannatamente familiari – il concetto d'amore che supera il tempo e le vite –, sono che è una storia diversa, che ci propone un percorso totalmente nuovo che ha loro come protagonisti e questo, mia cara Shilyss, mi ha convinto senza alcun indugio a metterla tra le preferite. La novità, se affrontata in modo così capace, ammalia. Quindi daje forte, e non te ferma', anche se fa caldo.
Non vedo l'ora di leggerti ancora – di leggerli ancora.
So' l'ossigeno mio ♥
Miryel (la prima recensione che ti lascio da trentenne... sigh)

Recensore Master
21/06/19, ore 17:42

Sono tornata a leggerti dopo mesi e mi ha fatto molto piacere imbattermi in questa one-shot!
Intanto ho amato come al solito la tua capacità di trovare la parola perfetta per descrivere qualsiasi cosa e qualsiasi azione. Complimenti davvero!
Mi è piaciuta molto l'atmosfera onirica che hai creato per fare incontrare i due, il sapore delle sue parole ipnotiche e velenose che lei sente su di sé anche dopo essersi svegliata, il continuo e inesorabile spostamento verso il baratro (lei che si avvicina a lui e sta meglio, ma contemporaneamente agli occhi degli altri dà segni di squilibrio).
Il finale è stato un susseguirsi di emozioni. Già avevo amato l'immagine (romantica e macabra) di Sophie trovata morta nel suo letto, segno che ha accettato di restituire la libertà a Loki, ma poi quando lui ammette che in realtà non aveva bisogno di lei per liberarsi, ma lo ha fatto ugualmente perché la ama è stato un tocco di classe di cui avevo bisogno ma in cui non confidavo. È stato bello proprio perché inaspettato.
Adoro le tue storie, dovrei leggerne di più ahahah
Ho apprezzato moltissimo i riferimenti alle teorie di Freud e il fatto che sia così storicamente accurato. Faccio sempre caso a questi particolari e non deludi mai! :'D

Harley S.