Recensioni per
Troppo
di Dragonfly92
Ohi-ohi non ricordavo che questo capitolo facesse così male ç_ç |
Sapevo che era lui! Ihih! |
Mamma mia... È l'unico pensiero che sono riuscita ad articolare, a fine lettura. Mamma mia... Quanto male fanno i ricordi di Yuuri, di Yuuri studente. Come fanno i bambini, i ragazzini, a essere così crudeli? Come facciamo noi adulti a dimenticare quanto male faccia quella cattiveria, a pensare che siano solo bambinate, ragazzate, che poi passi. Invece si ferma dentro, si stratifica, ti scarnifica dall'interno. L'idea di Yuuri che si porta dietro questa sofferenza nascosta per tantissimi anni è terribile. Terribile perché tangibile, vera. |
Grazie per la storia, anche se è un po'brutto vedere la madre in veste quasi di cattiva.. |
In questo capitolo lo svelarsi delle reali condizioni di salute di Yuuri va di pari passo con l'approfondimento delle cause che lo hanno portato su quel letto d'ospedale. |
Dopo la lettura de "La forza dell'amore" non potevo non leggere quest'ultima ff, anche se straziante mi ha comunque incuriosito. Dunque, io davvero credevo che fosse ambientato in uno studio medico, alle parole "infermiere" e "sondino" è come se uno schiaffo mi avesse colpito in faccia. Chi non si trova un difettuccio fisico, io stessa per pochi chili in più non mi piacevo e mi sono affidata ad una nutrizionista. Figurarsi chi non riesce ad accettarsi, chi non riesce ad amarsi come nel caso del protagonista. Ho letto altre recensioni qui sotto, un abbraccio virtuale va a chi coraggiosamente ha svelato un po' di sè. Siamo solo al secondo capitolo però non ho percepito ancora empatia da parte di coloro che sono intorno a Yuuri (ad unica eccezione della dottoressa che sembra aver preso davvero a cuore questo caso). Sarà perchè al momento il focus è sul punto di vista di Yuuri, ma sembra che Victor preso dall'amore non ha visto oppure non ha voluto vedere, Yuri con la sua cattiveria gratuita travestita da giustificazione per non essere riuscito ad eccellere sul ghiaccio durante la competizione, la madre, invece, è in completa negazione. Altro tema trattato davvero attuale è il cyberbullismo, i leoni da tastiera che offendono dietro uno schermo, parole che scavano voragini, silenziose e dolorose. Sono comunque fiduciosa per un seguito in ascesa. Al prossimo capitolo. |
Uh, questa volta sei proprio arrivata al punto. Concordo con chi prima di me ha detto che la tua descrizione è estremamente realistica e per questo fa più male. Sei stata davvero brava a raccontare l'escalation, i dettagli e le emozioni che accompagnano questi disturbi. In effetti questo Yuuri è a pezzi da ogni punto di vista, mentalmente, fisicamente, ha perso amore per ciò che fa, non vede più se stesso né gli altri e ha perso anche di vista il perché tutto è iniziato. Non conta più l'essere più o meno magro, arrivato a quel punto, perché è il corpo che cerca di buttare fuori se stesso, ormai, più che il cibo. |
Ciao drangonfly. . Cosa dirti? Sono arrivata al termine del capitolo con un senso di angoscia e rabbia che sono stati come un pugno.. questo aggiornamento è stato doloroso : si comincia a scendere in sentimenti a lungo repressi, sotto strati di "non fa niente" . Questa frase mi ha fatto riflettere: quante volte la diciamo? Magari per non apparire deboli, per non alimentare litigi o per evitarli del tutto. Ma rimane la ferita della frase che ci hanno rivolto o dell'azione che abbiamo subito... perché quella rimane e, se guarisce, lo fa con lentezza, spesso lasciando un segno. L'episodio scatenante in questo capitolo è la foto. Una foto che in realtà piaceva, ma basta un commento, che raschia sulla insicurezza, a distruggere tutto. La superficialità con cui si parla, a volte, può ferire molto. ..perché le parole possono fare tanto male... |
Questa fic è un pugno allo stomaco. |
Ciao dragonfly! Che meravigliosa sorpresa trovare una tua nuova storia da autrice "singola"! Seguo, come sai, anche quella (bellissima)a quattro mani, ma purtroppo non ho avuto molto tempo per leggere né commentare..vedrò di recuperare! Innanzitutto, ti ringrazio: arrivare alla fine del capitolo e trovarvi il mio nome tra gli altri,nelle note, mi ha davvero colpito...ne sono felice e devo dirti che la cosa è reciproca (di tanto in tanto rileggo le tue storie!) Il tema che hai scelto di trattare questa volta è molto delicato e spesso incompreso, sotto molti punti di vista. Il rapporto col cibo è uno dei più complessi e soggettivi, secondo me. Visto come abbondanza, benessere, salute, espressione di creatività... Insomma, è di norma un rapporto sano, salutare, quello che intercorre tra cibo e persona. Ma, proprio come dici tu, non sempre è così.. Il non accettarsi spesso si riversa sul rapporto col cibo...devastando nei casi più gravi la persona. Si rivela difficile, penso, capire come affrontare questo problema: prima di tutto avere il coraggio di chiedere aiuto e poi capire come farlo. Difficile è anche capire come porsi nei confronti di chi soffre tale disagio, col rischio, come dici tu, di sminuire il dolore. Posso solo parlare per intuito, ma credo davvero che il dolore, essendo una cosa soggettiva, non deve essere mai sminuito o ritenuto poco importante in questo contesto. In ogni caso, vorrei ringraziarti perché, con le tue storie, aiuti a riflettere e a porsi delle domande su temi molto delicati e complessi e poi complimenti per essere tanto coraggiosa, oltre che una brava autrice! Bellissimo questo tuo pensiero: "(le fanfiction) sono un mezzo per arrivare a qualcuno. Per abbracciare quel qualcuno." Anche di questo, grazie. A presto! |
Tematiche delicate. Introspezione. Analisi approfondita del personaggio. Angst tra gli avvertimenti. Potevo io non inziare da questo capitolo? NO, non potevo. Anche perché sono una grandissima amante del genere h/c, quindi se l'angst è accompagnato a problemi di salute/psicologici e alla necessità di essere in qualche modo accuditi e confortati io vado in brodo di giuggiole, e qui ho chiaramente trovato pane per i miei denti. |
Riesci sempre a materializzare il dolore... in questo caso non mi è mai appartenuto ma lo racconti in modo tale da renderlo comprensibile persino a una come me. |
Di solito tendo a non leggerle quelle angst.. ma le vostre le ho lette tutte mi pare.. |
-arriva guadando il laghetto di lacrime- |
Ho letto la tua nuova storia con molta curiosità, perché l'assaggio che ci hai proposto mi ha acceso una lampadina. Ho visto dopo che era una What if, ma l'ho intuito con le righe che scorrevano, che qualcosa era diverso rispetto alla storia che conosciamo. Qualcosa si è intuito, ma molto dovrai mostrarcelo. |