Recensioni per
Quare iam te cur amplius excrucies?
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/07/21, ore 16:42

Ok, devo calmarmi, ma non credo di riuscirci.
Ok, posso farcela.
Respira Vanessa, respira!
MA TU HAI IDEA DI QUANTO ABBIA CERCATO UNA STORIA COSÌ???
Cioè, è proprio il mio genere, ho perfino notato dei punti in comune con il mio modo di scrivere, sono troppo emozionata perché è davvero raro trovare delle introspezioni di Sandor fatte come si deve, e questa è perfetta.
Adoro tutto, lo stile, il ritmo, il colore che dai hai suoi pensieri, perfino il pov esterno ma stretto, così simile al mio!!!
Vorrei lasciarti una recensione più ragionata e razionale, ma non mi viene, spero solo di riuscire a trasmetterti la pura, autentica euforia che provo per essere riuscita a trovare questo piccolo gioiello perfetto.
Bravissima👏🏻

Recensore Master
01/10/20, ore 15:06

Recensione premio per essersi classificata al primo posto e aver vinto il premio speciale "Miglior stile" al contest "La mia OTP in 500 parole": 1/5

Ciao cara, mi dispiace comparire così dal nulla, ma purtroppo non sei intervenuta nella discussione del contest e, dato che sei la persona cui devo più recensioni, volevo cominciare a dispensartene qualcuna. Anche perché ho visto che non hai moltissime storie e sono al 90% di Fandom che non conosco, quindi volevo quantomeno lasciare due recensioni a questa storia, per poi decidere se avventurarmi nell'ignoto.
Come avrai capito - non mi sono presentata e me ne accorgo dopo due frasi lunghe quanto la mia voglia di dormire - sono il recensore sostitutivo per il contest di Harriet. Bene, ora che ti ho spiegato tutto (?), metto la quarta e commento questa storia.
Io sono una grandissima fan della Sandor/Sansa, quindi quando ho visto questa storia ho dovuto aprirla, sembrava messa lì apposta per me. In primo luogo, ho apprezzato che tu abbia diviso la storia in due: io adoro le storie lunghe ma, ultimamente, ho una soglia dell'attenzione drammaticamente bassa e, così facendo, mi hai tenuta avvinta a questa bellissima lettura.
L'incipit è, secondo me, di una particolarità unica: quando ho cominciato la lettura, ho subito pensato che questa fosse una di quelle storie per cui vale la pena di spendere qualche parola in più.
Per prima cosa, grazie per aver scritto questa storia, che peraltro è inerente a una delle tematiche che più amo leggere nel Fandom, la relazione tra Sansa e Sandor, che mai sarò in grado di perdonare a Martin che non ha voluto approfondirla e mi ha concesso solamente l'Unkiss (che ha aumentato il mio astio nei suoi confronti).
Ma comunque. Questa storia mi ha fatto capire perché tu abbia vinto il premio per il miglior stile, perché è scritta veramente molto bene: non mi sembra di aver intravisto errori, è molto curata e si legge veramente bene. Mi è piaciuto anche che tu abbia messo alcune frasi in corsivo, per evidenziarle, ma non sono mai troppe, fatto che avrebbe sminuito le frasi realmente importanti ai fini della trama.
I pensieri di Sandor sono descritti con una vividezza tale da incantare il lettore, con alcuni picchi assolutamente positivi come la descrizione dell'acconciatura di Sansa o "Sei pateticamente buona" o, ancora, "Tutti usano tutti" che, nella sua coerenza con il personaggio del Mastino, è sicuramente una delle frasi che mi è piaciuta di più in questo primo capitolo. 
Un'altra parte che mi è piaciuta tantissimo, forse oserei persino dire che è stata la mia scena preferita di questo primo capitolo, è stato il momento in cui Sansa posa la mano sul cuore del Mastino. Una scena terribilmente vivida e che, immaginandola, mi ha letteralmente bloccato il fiato in gola.
Il finale di questo primo capitolo, poi è devastante: la contrapposizione tra il sangue e la purezza di Sansa è, a mio parere, assolutamente calzante, per non dire geniale. Mi hai letteralmente spinta a domandarmi perché io non abbia letto prima questa storia, dato che la SanSan è la mia assoluta OTP del Fandom.
Passerò presto a commentare la seconda parte, se non muoio nel mentre forse persino in giornata. In tanto grazie ancora per avermi fatto scoprire questa perla.

Gaia

Recensore Veterano
22/05/20, ore 14:54

Io non ho parole per descrivere quello che ho provato leggendo questa prima parte. Così come già ti ho detto poco fa, il tuo Sandor è assolutamente IC. Oserei dire IC quasi quanto quello dei libri. Il tuo stile come al solito mi conquista fin dalla prima frase. Non sono molto amante di quelli “arzigogolati”, ma le parole che scegli, pur essendo spesso ricercate, non sanno mai di forzato. Scorre tutto talmente tanto naturale che arrivi alla fine senza neanche accorgertene, con il desiderio di averne di più. Mi piacciono anche i termini “crudi” qua e là, quel linguaggio che ben si adatta a Sandor. Il fatto che lui si rimproveri di fissare il suo sguardo sui capelli, sugli occhi e sul viso di Sansa, invece che sui seni e sul ventre “come farebbe un vero uomo”—ecco quella parte è la prima preferita. Mi ha colpita tantissimo! Riesci a capire che sotto i suoi torbidi desideri, tutto ciò che vuole Sandor non è “rovinarla”, come si ripete, ma tutto il contrario: proteggerla. Preservare quella purezza, quell’innocenza, quel candore... che lui non ha più. Non scherzo quando dico che mi sono emozionata tantissimo. In un certo senso, mi ha quasi ricordato il Kylo di TFA prima del nostro Ben di TLJ. Entrambi pensano che non dovrebbero abbassarsi ai sentimenti puri, ma dovrebbero semplicemente “prendersi” tutto, arraffare ogni cosa che possono... perché così gli hanno insegnato. Vogliamo parlare del bacio, poi? L’hai descritto talmente tanto bene che ho riletto il passaggio più volte. Che Sandor non si accorga inizialmente che Sansa lo abbia toccato sulla guancia sfigurata, e poi, nel realizzarlo, la allontani... ogni cosa è tanto fedele al personaggio che riuscivo a vedere la scena svolgersi davanti ai miei occhi. Non esagero quando dico che è una delle più belle fanfiction che abbia mai letto. Uno dei tuoi lavori migliori. E non ho ancora finito di leggere! Ci vediamo dopo la seconda parte!

Recensore Master
29/04/20, ore 12:18

Ciauuu Cress! Mi ero segnata anche questa tua storia da recuperare perché decisamente non potevo perdermi una SanSan, anche io amo questa coppia più di me stessa, LOL.

Che dire? Vedere Sansa attraverso gli occhi del Mastino fa quasi impressione perché ci ricorda che lei è davvero solo una bambina, un uccellino spaventato, quanto di più lontano ci sia da lui come età, famiglia, carattere aspetto. Sandor la brama con una disperazione che fa quasi male, si potrebbe quasi dire che la ama, se solo fosse ancora capace di provare tale sentimento. Si potrebbe dire che effettivamente nutre verso di lei quanto di più simile ci sia all'amore: nonostante tutto il male che le ha fatto, anche se non fisicamente, sarebbe pronto a tutto pur di tenerla al sicuro ed è per questo che li adoro. Si completano ma saranno sempre comunque troppo distanti.
L'introspezione di Sandor in questo primo capitolo ti è uscita veramente alla grande, hai reso perfettamente tutto il suo rimorso, il suo desiderio che sfiora la disperazione, sembrava di avere davanti il vero personaggio <3

ottimo lavoro :D
un bacio!

Benni

Recensore Master
12/04/20, ore 00:57

Ciao :)

Non conosco molto bene il Trono di Spade e ancora meno conosco i personaggi che ne fanno parte e le relazioni che li uniscono, quindi per me ogni singola storia che riguardi quel mondo è una completa novità. Tuttavia, questo non mi ha impedito di gustare fino in fondo il primo capitolo di questa storia scritta davvero benissimo.

Hai realizzato una lunga e interessantissima introspezione su Sandor, e io l’ho adorata perché mi piacciono molto questi tipi di racconti, per me è sempre straordinario quando si entra nell’animo di un personaggio e vi si scava a fondo, portando a galla tutto: emozioni, passioni, dolori, rimpianti, paure… tutto ciò che popola quel mondo che batte all’interno di ognuno di noi.

Trovo che tu abbia davvero compiuto un lavoro egregio nel rappresentare Sandor. Non so bene che cosa abbia combinato, eppure si percepisce l’ombra di un immenso fallimento che, forse, non potrà mai perdonarsi, si avverte tutto il suo dolore dinnanzi a un gravissimo errore che lo ha portato ad abbandonarsi completamente all’alcol nel tentativo di dimenticare ciò che non può essere dimenticato.
Si avvertono i suoi sentimenti contrastanti: lui, un uomo rude, abituato a trattare le donne come oggetti con cui sfogare le proprie pulsioni, ha ceduto davanti a una ragazzina che è poco più che una bambina, che è stata capace di stregargli il cuore, di ammansire il fuoco che gli arde di dentro.
Ma questo non è bastato, l’ha abbandonata e la sua corsa disperata per cercare di ritrovarla e poter rimediare al suo errore non è servita a nulla.

Secondo me hai un vero talento per le storie di questo tipo, specialmente quando metti in scena la più cupa disperazione dei protagonisti; riesci sempre a rendere in maniera appassionata la parte tenebrosa dell’animo umano, e lo fai in una maniera tale che è impossibile staccare gli occhi dalla pagina e non si riesce mai a smettere di leggere finché non si è arrivati alla fine.

Anche questa volta ti devo fare i miei complimenti, leggere le tue storie è sempre un piacere!
Un saluto e alla prossima!

E buona Pasqua! :)

Recensore Master
02/12/19, ore 08:33

Domanda (a me stessa): come mai non avevo ancora mai letto questa storia? Adoro Sansa e Sandor, sono una delle mie coppie preferite in assoluto di GOT, ed è stato un vero piacere leggere il primo capitolo di questa mini-long. Hai espresso veramente bene il punto di vista di Sandor, i suoi pensieri e i suoi sentimenti, e ho apprezzato molto vedere la sua prospettiva rispetto alla scena in cui rivela che Sansa è diventata una donna. Scrivi poi davvero bene: mi piace molto lo stile scorrevole ed efficace, il lessico perfettamente adatto e, soprattutto, le metafore che hai inserito (specialmente la magica triade che ricompare spesso come riferimento a Sansa: vino - mile - neve). Questa frase esprime perfettamente il momento che vai poi a descrivere del bacio: "Folle lui e folle lei. O forse solo lui, o forse solo lei." È di grande impatto e mi è piaciuta tanto. Anche l'ultima frase di questo capitolo è un tocco di classe. Sono contenta di aver iniziato questa storia e ora sono curiosa di leggere il capitolo seguente. Alla prossima:)

Recensore Master
09/09/19, ore 21:02

Ciao^^
Era da un po' di tempo che volevo leggere questa tua mini long su Game of Thrones.
Devo dire che sono stata molto contenta di aver letto questo primo capitolo e mentre leggevo, vedevo i personaggi che ho tanto amato seguendo la serie.
Ho trovato Sandor perfetto, lui che è sempre stato un personaggio che sa cosa significano i giochi di potere, sempre a cercare combattimenti e guai e un tipo a cui piacciono le belle donne.
Sei stata anche bravissima con le descrizioni e poi lui che desidera ardentemente Sansa e devo dire che ho amato ogni dettaglio di questo primo capitolo e si nota perfettamente che ami questi due personaggi.
Tantissimi complimenti e alla prossima :)

Recensore Veterano
03/09/19, ore 09:32

Ciao, sono qui per lo scambio a catena!
Ammetto che questa è la primissima fan fiction che leggo su questo fandom e sono stata incuriosita dalla coppia scelta, che ho visto spesso su internet, ma che non ho mai avuto modo di “provare”.
Innanzi tutto, parto col dirti che scrivi davvero benissimo, la grammatica è perfetta ed il testo, alle volte, appare poetico come un’antica novella dai sapori passati. Hai reso l’introspezione del Mastino davvero magnificamente, trasmettendo lo struggimento di un amore forte e ben lontano da ciò che è Sandor Clegane... lui che non va appresso alle bambine, ma che le donne le fotte senza riserve né gentilezze. Lui che non guarda le efelidi, ma i seni tondi. Sono frasi che mi hanno colpita in positivo e che rendono appieno la sua confusione davanti a qualcosa di mai sperimentato prima: l’innamoramento.
Il bacio è sublime, la causa scatenate dei tumulti nella testa dell’uomo, dove tu ci accompagni con delle nenie ossessionanti, come quel suo ripetere “mia mia mia”. E non importa se lui la scansa via malamente, o se cerca di sopperire i suoi sentimenti con fiumi di vino e prostitute... la sua testa finirà in una sorta di “trip” alcolico che lo porterà a darsi piacere da solo... pensando a Sansa.
L’introspezione è fantastica, ci si immerge nella testa del Mastino senza problemi e le battute finali di questo capitolo sono la levare il fiato... lui che la vede imbrattata di sangue, il sapore di ferro, il vomito. Ho immaginato la scena e mi sono venuti i brividi.
Leggerò sicuramente la seconda parte perché sono davvero molto curiosa di conoscere il seguito e le azioni di Sandor nei confronti del piccolo uccellino che gli chiede aiuto.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
02/09/19, ore 14:36

Ciao, eccomi per lo scambio!
Sandor è uno dei miei personaggi preferiti de Il Trono di Spade, lo adoro davvero. Sansa, invece, l'ho rivalutata solo nelle ultime due stagioni della serie. In ogni caso, non li avevo mai visti/pensati come coppia, però devo dire che, leggendo la tua storia, ce le vedo molto bene insieme.
Procedendo con ordine, parto col dirti che hai un modo di scrivere davvero molto bello e coinvolgente, accattivante e mai noioso. Ho letteralmente divorato il capitolo, perché le tue descrizioni mi hanno stregata. Sei molto brava a creare suggestioni e immagini davvero molto evocative.
Ti faccio i complimenti anche per essere riuscita a mantenere Sandor molto IC nonostante il tema trattato: secondo me è uno dei personaggi più difficili da riuscire a rendere, ma tu ci sei riuscita benissimo e in maniera magistrale. Leggendo questo capitolo che è dal suo punto di vista, leggendo dei suoi pensieri e delle sue azioni, non ho trovato nulla fuori posto e non ho fatto alcuna fatica a immaginarmelo. Anche Sansa è perfettamente IC, in queste sue vesti da bambina ancora acerba e inesperta del mondo delle prime stagioni (quando non la potevo sopportare, insomma).
Questo primo capitolo mi è piaciuto veramente tanto: sei riuscita a trascinarmi in un vortice di sensazioni incredibili e intense, mi hai risucchiato all'interno della storia talmente tanto che ero lì con i personaggi. Sei riuscita a trasmettere benissimo lo struggimento di Sandor, il suo atterrimento nel rendersi conto di essersi innamorato - e di essersi innamorato proprio di Sansa -, il suo sconvolgimento interiore che riversa in ciò che sa fare meglio: bere. Hai descritto magistralmente amore intenso, bruciante e esploso all'improvviso, incontrollabile e senza freni. Una passione che ha colpito non solo Sandor, ma anche Sansa e che li ha spinti a rompere qualsiasi barriera, muro e buonsenso.
Non posso che rinnovarti i complimenti per questo capitolo intenso, struggente, dolcissimo e coinvolgente, nonché scritto in maniera ineccepibile. Senz'ombra di dubbio, leggerò con piacere anche il secondo capitolo.
A presto :)

Recensore Master
26/08/19, ore 15:40

Ciao! :D
Eccomi qui a recensire quesa mini-long che mi avevi indicato.
Dunque, premetto che, pur non conoscoendo benissimo - diciamo anche che quello che so è poco o nulla - la serie di Game of Thrones (mea culpa, ahimé) e che sto aspettando di trovare il tempo di vederla, ho deciso di leggere questo primo capitolo perché incuriosita.
Ammetto che non mi pento per nulla di questa decisione visto che ho apprezzato molto il capitolo. Non conosco il personaggio di Sandor, ma da come lo descrivi mi sembra un uomo rude, avvezzo ai giochi di potere del castello ed alle stragi ed alle uccisioni, alle taverne ed a placare i propri istinti con le prostitute.
Ecco che però qualcosa cambia il suo mondo, lo sconvolge e quello che forse era solo un capriccio è diventata un'ossessione: desidera Sansa, la vuole per sé, sebbene abbia tentato di negarlo. L'ossessione è peró infame e mi è sembrato che piano piano - complice il vino - gli abbia fatto perdere coscienza di tutto.
Ripeto, non conosco il personaggio ma la descrizione che ne hai fatto è calzante per questo primo capitolo e sinceramente l'ho apprezzata molto.

Quello che mi ha colpito di più, oltre alla vicenda, è stata l'impostazione della storia: l'introspezione, segnalata anche dai suoi pensieri, è efficace e mi ha permesso di entrare a contatto con il protagonista, facendomi provare empatia verso di lui.
Le descrizioni sono bellissime ed invogliano alla lettura. Mi piace molto il tuo stile anche perché è lineare e scorre benissimo.
I miei complimenti, leggerò sicuramente anche il prossimo capitolo al prossimo scambio **
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
19/08/19, ore 16:12

Molto onirico questo capitolo: è un amore letteralmente struggente quello di Sandor per Sansa, probabilmente perché in tutta la sua vita non ha conosciuto altro che sofferenza e morte sia subita che inflitta. Il piccolo uccelletto del Nord è il proverbiale porto quiete per il nostro inquieto Mastino, come neve e miele che egli brama come niente ha mai bramato prima. Non lo soddisfano più le semplici voglie da maschio, ora che ha assaporato il dolce nettare dell'innamoramento.
Non riesce a resisterle alla fine, trova aperta la porta della sua stanza e... quando torna in se la vede in piedi, con un pugnale, e con le cosce sporche di sangue. E comprende di averla tradita. Che dire, non vedo l'ora di proseguire con il prossimo capitolo! Complimenti per il tuo stile, veloce e al contempo denso di dettagli.
Alla prossima!

Recensore Master
14/08/19, ore 15:35

Ciao!
Questa minilong mi aveva incuriosito non solo dal titolo o dalla coppia, ma anche per l'introduzione.
Non sono un'esperta di GoT (ho visto poche puntate della prima stagione), ma avendo amiche che editano video su youtube e che amano la serie, ho sviluppato delle piccole preferenze.
Avevo già letto di questi due personaggi e nella tua storia ho ritrovato la stessa chimica avvertita in precedenza.

La storia è chiaramente la punto di vista di Sandor; il Mastino che trova rifugio nell'alcool. L'uomo che si prende ciò che desidera senza chiedere.
L'uomo che - per sua sfortuna - s'innamora di un uccellino.

Ho sentito la disperazione di Sandor nel sentirsi così dipendente da quegli occhi azzurri e quelle trecce ramate; l'urgenza di averla e allo stesso tempo la consapevolezza che - per una ragione o per un'altra - Sansa è diversa dalle altre.

Non è una prostituta con cui passare del tempo; non è un oggetto di cui può sbarazzarsi quando non gli serve più.
Una parte di lui tiene troppo a Sansa.
Forse tiene più a lei che a se stesso.

Gli è entrata nella testa. Non se ne va più.

Ho amato il modo in cui l'ha cacciata via, conscio di essersi spinto oltre senza varcare nessuna soglia: il Mastino non l'ha posseduta, nonostante ne avesse avuto l'occasione. Non l'ha divorata, come avrebbe divorato chiunque altro.
Sansa, la sua piccola Sansa... Non poteva comportarsi così con lei. Ma allo stesso tempo non può permettersi di far avvicinare qualcuno in quel modo. Dunque la manda via, ferendola.

Ma ormai l'ha baciata e nessun'altra regge il confronto.

Ho adorato la "rudezza" del testo, perché credo rispecchi perfettamente l'ottica di Sandor. Il suo essere brusco, scostante, rude.
Credo sia il suo meccanismo di difesa, un modo per tenere gli altri lontani e per non scottarsi. Dopotutto, l'hanno sempre trattato come un "mastino".
Credo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro da questo punto di vista - ma anche in generale, per quanto mi riguarda.
Sembrava proprio di essere nella testa di Sandor, di pensare con le sue parole annebbiate dal vino.

L'ultima parte, quando Sandor ritrova Sansa in lacrime e sporca di sangue con un pugnale tra le mani... è stata... non so nemmeno definirla. Quasi una visione onirica.
Quando non riesci più a distinguere la realtà dal sogno.
Non so, mi ha dato quest'impressione.

In genere non prediligo testi prettamente introspettivi, ma questo mi è piaciuto. Era perfetto così com'era.
E sono curiosa di sapere cosa c'è in questa seconda parte.


Ho apprezzato anche lo stile, a tratti poetico. Le frasi erano sempre della giusta lunghezza: non mi hanno mai stancato né lasciato a bocca asciutta. Erano giuste.

Cos'altro dirti? Una bandierina verde più che meritata!

Recensore Master
22/07/19, ore 15:31

Ciao cara <3
È davvero un piacere ritrovarti e scusami per questo immenso ritardo, ma l’estate non è certo la stagione più rilassante per le mamme ☹
Torni tra noi con un’altra bellissima storia, e io sono veramente contenta di aver letto questa tua interpretazione del rapporto tra Sandor e Sansa. Io non ho seguito molto la serie, pur restando sempre aggiornata, ma con i libri sono quasi arrivata alla fine, e Sansa è sempre stata fra i miei personaggi preferiti, fin dall’inizio: nonostante la maggior parte della gente la disprezzasse, io l’ho sempre amata intensamente. Pur non disponendo dell’immediata simpatia che un personaggio come la sorella Arya è inevitabilmente destinato a suscitare, non è tuttavia priva di coraggio, forza e determinazione: altrimenti, diciamolo, non sarebbe sopravvissuta ad Approdo del Re, dove, è bene ricordarlo, avrebbe potuto rischiare la vita per una sola parola sbagliata. Ci sono tanti tipi di coraggio al mondo, e a me è sempre sembrato che Sansa incarnasse quello che è proprio di una ragazza che non può trovare – spesso dopo dolorosissimi travagli – la forza in altri se non in se stessa. Sansa non sa impugnare una spada, ma ha carattere e intelligenza, e con il passare del tempo svilupperà entrambi – il finale della serie mi è piaciuto, se guardato in questa prospettiva. Certo, il prezzo da pagare è stato altissimo, non nascondiamoci dietro ad un dito: sarebbe forse stato meglio per lei se fosse rimasta un po’ più ingenua e un po’ meno scaltra, e non aver subito però tutto il male che gli è capitato.
Sandor è un personaggio grande nella sua tragicità, un essere non destinato per natura alla crudeltà ma che alla crudeltà si è dovuto affidare per sopravvivere. Rimane però qualcosa di puro in lui, qualcosa di intoccato, una corda tesa che vibra solo in presenza di Sansa. Sansa che è solo una ragazzina, poco più di una bambina in realtà e che smuove dentro di lui i più bassi istinti ma anche gli aneliti più alti. Sandor vede chiaro davanti a sé il destino della ragazza, un uccellino a cui presto verranno strappate le ali nel modo più barbaro e violento possibile. Sandor vorrebbe proteggerla, da tutto e da tutti, persino da se stesso. Quando la incontra da sola il bisogno primario e di prenderla e farla propria, senza pietà, ma poi basta un niente, un raggio di Sole che scivola sulla chioma fulgida della ragazzina e la infiamma, e allora anche il cuore del Mastino inizia a bruciare, di desiderio, di disperazione, di vergogna – d’amore?
Ho amato particolarmente la sua introspezione, il susseguirsi incessante e quasi claustrofobico dei suoi pensieri, il conflitto che lo dilania da dentro perché anche se la vuole, la vuole con tutto se stesso, allo stesso tempo morirebbe nel vederla sporcata, da chiunque.
E ora che Sansa è diventata donna, il suo tragico percorso sembra essere irrimediabilmente tracciato…
Come sempre, riemergo dalla lettura di una tua opera completamente frastornata, ma tanto tanto felice di aver l’opportunità di seguire un’autrice dal talento dirompente come il tuo <3
A prestissimo per la seconda parte!
Un bacione e tanti, tanti complimenti :*

padme

Recensore Master
20/07/19, ore 16:45

Gentile Autrice, stavo aspettando che tu completassi il tuo racconto per poterti lasciare un commento a questo tuo intenso scritto. Ho apprezzato tantissimo il lessico utilizzato per farci percepire in pieno il tormento di Sandor che vede Sansa come un miraggio, inavvicinabile ed inarrivabile. Sandor è un personaggio complesso che ho sempre amato nella serie tv, non avendo io ancora letto i libri di Martin, per cui non ho idea come lo scrittore lo abbia descritto. Un uomo che aveva molto da dire e al quale è stata riservata solo una piccola parte dell’intera saga: il dolore provato da bambino ad opera di quel fratello tanto odiato, lo hanno segnato indelebilmente, ed i segni li porta incisi non solo sul suo volto sfigurato bensì nelle recondite profondità del suo animo. Da allora non è più riuscito ad amare e a percepire da altri l’amore, di cui sentiva però l’esigenza nonostante il suo comportamento sempre rude e scostante al limite della perenne maleducazione. Uno spiraglio gli è giunto con l’arrivo ad Approdo del re di Sansa, una bambolina dai rossi capelli fiammeggianti che lo ha irretito, pur senza fare alcunché, nella sua rete. Da quel momento lui non ha più avuto pace: i pensieri erano costantemente rivolti a lei, senza però poterle parlare, se non per questioni di servizio, senza potersi approcciare con lei in modo da poterla conoscere e farsi conoscere. E’ diventata nel breve lasso di tempo trascorso alla Fortezza rossa il suo tormento. Vederla e non poterla avere, sentire, toccare, baciare. Ha provato ad annegare il suo desiderio nel suo compagno di vita, il vino, e a trastullarsi insieme ad altre donne, ma il pensiero circolare tornava sempre e solo al suo uccelletto dalle ali strappate, poiché aveva dovuto, suo malgrado, assistere alle costanti angherie alle quali veniva sottoposta ora da Jeoffrey ora da Cersei, ed era rimasto incantato dal suo non volersi piegare, a continuare a cantare e a cinguettare come se ciò che subiva lo stessero facendo ad altri e non a lei. Il pensiero che è diventato angoscia gli fa venire in mente mille modi in cui vorrebbe possedere il suo corpo e la sua anima salvo poi tornare in sé e guardarla come veramente è, una bambina a cui serve protezione e che quella stessa protezione gliela vuole donare solo lui. Veramente uno scritto come già detto all’inizio molto intenso, usando una buona proprietà di linguaggio unendo in certi passaggi prosa e poesia che si confondono e si rincorrono piacevolmente pur esprimendo concetti decisi. Molto azzeccato il titolo del capitolo con i versi immortali di Catullo.Vado a leggere la seconda parte con curiosità. Un caro saluto.

Recensore Veterano
18/07/19, ore 17:33

Ciao, finalmente arrivo per lo scambio del Giardino! 
È la prima volta che leggo qualcosa di tuo e sono ben felice di aver accettato lo scambio perché questo primo capitolo è assolutamente spettacolare. 
Sansa e Sandor sono una mia debolezza: li ho sempre shippati a morte nella serie (dei libri lessi qualche capitolo ma non mi hanno mai attirato particolarmente, lo ammetto), ma non ho mai avuto il coraggio né di scrivere né di leggere di loro. Un triste pregiudizio, dal momento che poi esistono autori e autrici di fan fiction che, come te, riescono a rendere loro onore perfettamente. 
Mi rendo conto che un personaggio come Sandor non deve essere assolutamente facile da gestire, nonostante io sia la prima ad amare follemente quei personaggi che, come lui, ricadono in un’area non solo grigia, ma direi proprio grigioscura: Sandor è un violento, una macchina da guerra che uccide indistintamente adulti e bambini a seconda di chi gli ordina Joffrey, abituato a prendersi qualsiasi cosa con la violenza e appagare i propri bisogni in maniera rude se non addirittura brutale. Ma è anche un uomo con una certa coscienza, con un briciolo di desiderio di redenzione nascosto dentro di sé, una fiammella forse risvegliata proprio da Sansa Per questo l’introspezione da te a lui data è fenomenale: adoro i suoi pensieri tormentati che incombono per tutto il capitolo: il sentimento che si rende conto, a poco a poco, di provare per Sansa confonde un grosso mastino come lui, abituato a mordere la vita e le donne, e al tempo stesso lo spaventa. E’ spaventato da quello che sa potrebbe fare a Sansa, un’idea che la sua abitudine e la sua natura hanno accarezzato. Il fatto che si sia slanciato in un bacio casto, da vero cavaliere, distruggono tutte le sue convinzioni di essere “un vero uomo”. Quasi potrebbero essere pensieri sciocchi, invece sono assolutamente credibili quando si parla di un contesto come quello di GOT e un personaggio come Sandor Clegane. 
La Sansa che ci presenti attraverso i suoi occhi mi ha fatta sorridere perché è la Sansa a cavallo tra un’ingenuità perduta dopo la morte di Ned ma che ancora è acerba e che non può fare altro che abbassare il capo, intrappolata a King’s Landing. Che è anche un po’ il momento in cui penso a tutti sia partita la SanSan perché è palese il desiderio di protezione che Sandor prova nei confronti di quell’uccelletto, una ragazzina che è completamente il contrario di lei: pura, innocente, sognatrice. La descrizione del bacio che tanto tormenta i pensieri del Mastino è stupenda: ogni dettaglio, come la mano di Sansa sul petto di Sandor, esprime una delicatezza e un sentimentalismo degno delle ballate sui cavalieri che Sansa ha sempre tanto amato e che la facevano fantasticare. Insomma, UNA GIOIA PER QUESTA MIA FIGLIOLETTA! 
E che dire della scena finale? Mi hai messo addosso un’ansia incredibile, con le descrizioni del sangue, così vivide nonostante si stia parlando dal punto di vista di un uomo ubriaco, e il coltello che Sansa brandisce. 
Mi fermo qui perché c’è bisogno di un altro capitolo e il mio cuore già sta per avere un mancamento, ma in senso buono perché questo capitolo mi ha proprio colpito, con il tuo stile perfettamente coerente con le atmosfere di GOT. 
Un bacione, quindi, alla prossima e felice di averti letto! 

Lion.

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