Recensioni per
San Martino di Livonia
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/07/19, ore 11:33
Cap. 1:

Ciao Old!
Che bellezza, una nuova storia che parla di antichi cavalieri, questa volta dell'Ordine Teutonico (i tuoi preferiti, se non ricordo male). Come sempre, fin dalle prime righe ci getti a pesce nella storia e ci ritroviamo così in Livonia, assieme a fratello Reinhard che vi è appena giunto dalla risplendente Venezia, non trovandosi più a suo agio in quella città ricca di bellezze ma lontana dai campi di battaglia. Ora temo che in Livonia troverà pane per i suoi denti… come sempre succede a chi si ritrova in un luogo del tutto sconosciuto (e tra l’altro, qui, tra genti ostili) il primo impatto è stato da un lato fallimentare, dall’altro istruttivo per il nostro, che in questa terra di confine dovrà ridimensionare molto del suo modo di pensare. Nel frattempo, e a seguito dell’incontro con i suoi nuovi compagni di avventura, i fratelli del castello di Segewold, riaffiorano gli ideali di un tempo e gli scopi che avevano indotto Reinhard a entrare nell’ordine. Che dire, come sempre un ottimo inizio che fa presagire un ottimo lavoro: ci sono temi ricorrenti nelle tue storie, ma il bello è che sai trattarli sempre in modo originale, e questo è il segno del vero artista (in questi giorni sto leggendo Mauro Corona: ha scritto almeno trenta libri sulla montagna e sempre riesce a dire qualcosa di nuovo e ad accalappiarti con le sue suggestioni). Ottima poi la tua padronanza del periodo storico (io neppure sapevo dove fosse la Livonia, ho dovuto cercare) e il modo in cui fai passare le informazioni senza spiegoni da sbadiglio. Come al solito, io son qua che leggo e imparo.

Recensore Master
15/07/19, ore 10:24
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Spade Incrociate" - 1/4

Carissimo, un saluto!
Confesso che, da quando ho visto che partecipavi anche tu al contest, aspettavo con trepidazione la tua storia, che non ha infatti deluso le mie aspettative!
Come sempre, l'ambientazione da te scelta è protagonista dell'intera vicenda insieme ai personaggi stessi: non è solo lo sfondo in cui si muovono, ma è anche un parametro di confronto molto importante, sia tra la mentalità tedesca/europea e quella Samogizia e pagana, sia tra la semplicità e la povertà dell'Ordine immerso nella natura e l'opulenza eccessiva di Venezia. In questo sei stato molto accorto, non rendendo "sbagliato" uno dei due modi di vita (anche perchè senza i soldi provenienti dalle sedi ricche le missioni non si sarebbero potute svolgere), ma facendo comunque intendere attraverso gli occhi del protagonista quale dei due stili di vita si adatti di più a un vero cavaliere Teutonico.
In generale sai che il periodo Medievale è il mio preferito, ancor di più se si parla di zone "diverse" dall'Italia, dalla Francia e dalla Palestina, che sono molto più gettonate.
La Livonia è, riprendendo quanto detto prima, una terra di confine, in cui nessuno pare disposto a scendere a compromessi: credo che i nostri protagonisti cavalieri ritroveranno presto il ragazzino curo (della Curlandia? O quella non esisteva ancora?) che segnerà una svolta nella storia: possibile che alle porte dell'inverno ci sarà un rivolta ad attenderli? Molto, in realtà.
Molto bella la riflessione sulla nave che trova in mare la sua vera essenza.
Confesso che le tue storie mi sono mancate, tanto che approfittando dei capitoli brevi mi sono riletto con calma "Il cavaliere di Valsgarde"... complimenti, davvero per tutto!
Alla prossima,
Mystery_koopa

Recensore Master
15/07/19, ore 09:27
Cap. 1:

Ciao carissimo, da quanto non pubblicavi niente! ^_^

Appena ho letto che c'erano dei coloni mi sono domandata perché, ma l'avevi scritto, dovevo solo stare attenta.
***Lo sai che quando arrivano qui, i coloni sono esentati dalle decime per periodi che vanno dai cinque ai vent’anni?***
Ci credo che si arrischiavano ad andare in territori lontani in mezzo a gente (ovviamente) ostile con loro.

I Teutonici avevano solo buone intenzioni ma quando si cerca di modificare le abitudini o le credenze del prossimo, a maggior ragione se si tratta di superstizioni, ecco che vengono fuori problemi. Sei stato bravo a rendere l'idea della differenza di mentalità (ma non è la parola giusta): i primi ritenevano buono fare il possibile per aiutare quella gente; i secondi al contrario ritenevano più saggio diffidare di tutto a priori e usare la forza per far capire che non volevano essere infastiditi. E a quel punto anche i Cavalieri si trovavano costretti a difendersi usando al forza.

Nonostante le buone intenzioni, erano in guerra e i colonizzati provavano sempre più ostilità, era inutile cercare di dialogare con loro.

Mi è dispiaciuto molto vedere come veniva trattato il Curo. Quel ragazzo è speciale, è la via di mezzo tra i due "schieramenti". Lui mi piace molto perché è più selvatico e libero, non è astioso, ha una gran cuore. E' il mio personaggio preferito.

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