Recensioni per
Incantesimi d'amore e di morte
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/06/21, ore 11:15

Ciao, mia cara!
Avevo promesso che non avrei fatto passare troppo tempo prima di riuscire a concludere la lettura di questa mini-long, e quindi eccomi qui: forse stamattina non ho il tempo che vorrei per riuscire a scriverti la recensione che meriteresti, ma insomma, ultimamente si fa davvero quello che si può, e a passare di qui ci tenevo davvero.
Perché questa storia è bellissima, ed è forse una delle cose più dolorose che io abbia letto sul tuo profilo. È intrisa di una malinconia, un senso di perdita e di ineluttabile struggimento che, non lo so, mi lascia con una strana sensazione addosso. La perdita, il dolore e il lutto sono l'essenza di tutta la storia, sin dall'inizio, quando ad essersi persa sembrava essere "solo" la mente di Sigyn. E invece questo dolore si è fatto via via più profondo, la perdita e l'assenza di qualcosa e qualcuno di fondamentale ha guadagnato ad ogni momento più spazio, fino ad arrivare ad un crescendo straordinario.
È bellissimo, bellissimo davvero il modo in cui tu arrivi a ricucire il canon, svelando quel segreto a cui lo stesso Loki, sempre così attento e riflessivo, sempre pronto a comprendere e saltare alle giuste conclusioni prima degli altri, non aveva pensato. Non ci aveva voluto pensare, o forse non ci aveva potuto pensare, perché certe consapevolezze sono capaci di distruggere la razionalità di chiunque. E il modo in cui quella cicatrice sulla gola comincia a tirare, a reclamare attenzione e a gettare luce su una consapevolezza che forse, in qualche modo, era sempre stata presente è davvero straziante. Ed è straziante pensare che Loki, pur avendo indagato ogni singola piega del tempo, ogni nodo, ogni decisione e ogni variabile, arrivi a comprendere quanto il futuro, per lui e Sigyn, sia comunque qualcosa di impossibile. Per poi andare oltre, naturalmente, perché accontentarsi e accettare passivamente qualsiasi cosa non è nella natura di Loki, e allora ci prova, propone una scommessa a questa divinità con il volto di morte e di fanciulla.
Ed è straziante ritrovare Sigyn non più folle, ma comunque priva della propria memoria. È straziante, sì, ma in qualche modo accende anche un barlume di speranza, perché se è vero che pensare a tutto ciò che ha perso fa male, c'è anche la consapevolezza che certe persone sono destinate a ritrovarsi, sempre, e a ricostruire lo stesso legame. Insomma, Sigyn non ricorderà le notti passate con Loki, i discorsi, l'amore, non ricorderà nemmeno il sacrificio, ma questo non significa che nuove notti non possano essere scritte.
Questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo, ti faccio i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
17/08/20, ore 14:36

Io sto piangendo.
Ma di brutto proprio. Una parte di me sentiva che sarebbe successo, ma lo rifarei, leggerei e rileggerei questa storia ancora cento volte, nonostante il dolore che mi ha provocato. Perchè è un dolore bello, in fondo, un dolore che non è senza speranza: e la speranza è quello su cui si chiude questa storia, con un finale che potrebbe quasi rimanere aperto, è la fine di un cerchio e allo stesso tempo l'inizio di un altro: come dice Loki, potrebbero essere tutti dei cicli continui nei quali loro sono intrappolati.

Mia adoratissima LdL cosa dirti? Per prima cosa complimenti e grazie per non aver mollato mai, per aver conservato, cullato, cresciuto questa idea che tanto avevi a cuore dal 2015 e per averle donato un così ampio respiro, per aver reso giustizia in maniera tanto egregia a un Loki quasi inedito, disposto a tutto per riportare indietro la sua Sigyn dalle nebbie del tempo e della follia. Sai qual è la cosa più bella? Vedere quanto tutto questo sia alla fine fatto per amore, nonostante questo sentimento venga comunque eternamente negato da Loki, permettendo al suo personaggio di rimanere IC al cento per cento. Così come è super IC il fatto che Sigyn abbia scelto di sacrificare se stessa pur di non vivere in un mondo dove Loki non era più presente (sebbene il colpo di scena sulla morte di lui mi abbia comunque spiazzata, well done ;)). La capisco perfettamente e credo farei la stessa cosa se vivessi in un mondo che me ne desse la possibilità. Vedere quanto Loki non riesca ad accettare tutto ciò e sia disposto a fare cento viaggi tanto pericolosi per lui spezza e riscalda allo stesso tempo il cuore. Il flashback è come sempre meraviglioso e ci regala un po' di dolcezza, ahimè poi immediatamente mitigata dalla descrizione (splendida) del regno di Hela. E a proposito, quanto ho amato la tua versione di lei! Conosco pochissimo la mitologia norrena, ma è comunque bastato a farmi storcere il naso di fronte alla versione del MCU (per quanto io comunque ami Cate).
Il finale come ti dicevo è aperto, ma pieno di speranza: non sorprende che Loki fosse tanto sicuro di sè quando asserisce che pur trovandosi di fronte una Sigyn che ha obliato ogni cosa, riuscirà lo stesso a riconquistare tutto ciò che ebbe in passato. E' esattamente da lui questo atteggiamento, ma ancora più di questo lascia intuire quanto quei due siano destinati a "catturarsi a vicenda" in ogni mondo e in ogni tempo.
Il disegno di lei ne è la prova.

Tesoro mio... alla prossima <3
Con tutto il mio cuore,

Bennina

Recensore Master
03/05/20, ore 20:40

Cara Autrice e Fatina ingorda di ammirazione,
accomi giunta, come Loki, e con Loki, alla fine del viaggio che ci porterà, entrambi, alla verità.
Bellissima la considerazione che doni alla conoscenza e al prezzo che essa costi alla mente del curioso: il sapere è un cammino che, inevitabilmente, amplia i confini dell’ anima, ingigantisce gli orizzonti, rende possibili i sogni e incendia le menti sul come realizzarli. A Sigyn, la conoscenza ha donato un mezzo fin troppo potente per il suo fine. A Loki, ha concesso un controllo su un potere terribile e logorante.
Stupenda l’ ambientazione del viaggio di Loki nell’ oltretomba. Ho letto accenni di Teseo, di Ulisse, di Dante: una cultura, la tua, che anche a te ha donato un potere, quello di ammaliare i lettore e di condurlo, completamente soggiogato e cupido di righe, nelle visioni della tua fantasia straripante.
Stupenda la fine di questa fiaba che, se ebbe un leitmotiv, fu la consolazione che l’ amore può tutto.
Sei brava, Autrice, perché sai rendere vero il romanticismo e doni serenità ai cuori che palpitano insieme ai tuoi personaggi. Si può dire che il Caso mi abbia spinta verso questa storia, oggi. Avevo bisogno di amore, di consolazione, di sapere che “tutto andrà bene” in questo momento storico così difficile.
Mi hai rasserenata e consolata con parole belle e dolci, veritiere, umane, sentite, vibranti. Credo che, questo, sia il compito di ogni Artista. Brava, Autrice. E grazie di aver condiviso la meraviglia della tua mente.

Post Scriptum: Culo, Carteggio e Penna. Tu sai perché!

Recensore Veterano
23/04/20, ore 18:03

Se dovessi dare un nome ad una sola delle tante emozioni che mi ha suscitato il finale sarebbe quella della speranza. Un personaggio che dimentica il proprio passato, soprattutto quando dimentica un legame così forte come quello che Sigyn aveva per Loki, è un concetto che ho sempre trovato tristissimo e il finale di questa mini long non è da meno; mi rattrista che Sigyn non ricordi più Loki, le notti passate insieme, un amore così intenso che l'ha portata persino a sacrificare se stessa, ma allo stesso tempo, come ti dicevo, il finale mi dà anche speranza perchè almeno sono insieme, perchè Sigyn sembra in qualche modo percepire comunque il legame che li unisce e tutto fa presagire che riusciranno, in futuro, a ricostruire ciò che hanno perso. Hai saputo descrivere benissimo sia la disperazione di Loki nei suoi continui tentativi di cercare un rimedio alla condizione di Sigyn e sia la disperazione di quest'ultima che è stata poi il motivo principale che l'ha portata a compire un incantesimo dal prezzo così alto. Ancora una volta poi mi hanno colpito le tue descrizioni dei luoghi, in particolare quella del ponte che attraversa Loki con le anime di basso che cercano di giungere in superficie; mi ha ricordato tantissimo l'inferno di Dante e siccome si sta appunto parlando del mondo dei morti, l'ho trovato un riferimento molto azzeccato. Dal punto di vista tecnico non ho di nuovo nulla da dire: la storia è scritta bene e non ho trovato errori. 
Hai fatto davvero un ottimo lavoro e ti faccio quindi un miliardo di complimenti! Alla prossima, allora! Baci.

Recensore Master
23/03/20, ore 18:41

Ciao cara! :D
Perdona il ritardo, finalmente giungo a recensire :)
Sono felice di aver potuto, finalmente, leggere il finale di questa minilong che, ora posso confermarlo, mi è piaciuta davvero tanto.
Questo capitolo mi ha suscitato diverse sensazioni contrastanti, facendomelo amare più dei precedenti. Più proseguivo con la lettura più trattenevo il fiato, curiosa di vedere quali conseguenze avrebbero avuto i viaggi nel tempo di Loki.
Le mie aspettative non sono state deluse:mi è piaciuto come hai gestito l'incontro tra Hela, sovrana del mondo dei Morti, e Loki. La sicurezza del dio degli inganni si è sgretolata, sciolta come neve al sole davanti alla scoperta della verità: egli, non sopravvisuto alle torture di Thanos, è stato ucciso e solo l'amore di Sigyn, la sua devozione e fedeltà, gli ha permesso di tornare alla vita. E la verità è straziante, mi è sembrato, per un momento, che Loki avesse realizzato che i suoi viaggi, le sue sofferenze, siano state inutili: a cosa è servito, viaggiare, scoprire quale incantesimo ha legato Sigyn alla pazzia, se non è possibile cambiare la situazione? Ma il dio non si perde d'animo e, con mia sorpresa, ritrova la sua sicurezza: propone alla dea di sottrarre Sigyn alla sua pazzia, privandola della memoria. Credo, e spero di non aver interpretato male, che Loki si sia convinto - e la dimostrazione di ciò che ha fatto Sigyn gli ha dato la conferma - che, nonostante gli inganni, i tranelli, le menzogne, se è amore, amore continuerà ad essere sempre ed il bacio finale tra il dio e la sua dea ne è la certezza.
Ti faccio i miei complimenti perché questo è un capitolo ricco di angst, introspezione ed amore così ben mescolati da lasciare il lettore con il fiato sospeso, facendolo emozionare, appassionare ai personaggi. Questa è la capacità che, secondo me, dovrebbe avere un autore e sono felice di averla trovata in te :)

Come ho già detto anche nelle scorse recensioni, il tuo stile mi piace molto: oltre al perfetto mix di sentimenti che riesce a suscitare, riesce a farmi vedere le scene narrate, come se stessi vedendo un film e per questo non posso che farti di nuovo i miei complimenti.
La lettura procede tranquilla e senza errori, le descrizioni sono precise, ma non noiose né pesanti ed anzi, sono interessanti perché una profana di mitologia norrena come me (mea culpa ^^") rimane coinvolta dal racconto, senza sentirsi un'estranea.
Concludo rinnovandoti, per l'ennesima volta, i miei complimenti!
Spero di poter leggere presto altri tuoi racconti **
Alla prossima,
foschi

Recensore Master
08/02/20, ore 10:50

Questa minilong ha soddisfatto in pieno il mio desiderio assiduo di angst, ma andiamo con ordine, perché è il capitolo finale e merita una bella recensione.
Una parte di me se lo sentiva che le motivazioni che hanno spinto Sigyn fossero legate alla tortura e all'uccisione di Loki, non poteva esserci una scelta migliore di questa! Vedere Sigyn distrutta, annichilita, nel sapere della terribile fine del suo amore è stato straziante e bellissimo allo stesso tempo, del resto è un argomento molto caro anche a me.
Sigyn che vive, ma è solo apparenza, perché è come se il suo cuore si fosse fermato. Per sempre. Lei è morta. Dentro. Ma i pensieri continuano a rincorrere gli ultimi istanti di vita di Loki, la sua sofferenza, quello che ha dovuto subire, e allora il cervello, ancora funzionante, imprime una sofferenza totale per lei. Intollerabile. Inespugnabile. Ineluttabile. Il suo dolore l'ho patito anche io, nel leggere, ed ecco che quindi l'incantesimo con l'invocazione ad Hela appare come il male minore. Uscire di testa, o morire completamente è il male minore, e non esita a farlo, proprio degno della dea della fedeltà.
E Loki apprende tutto questo dopo i viaggi nel tempo, da Hela stessa. Apprende che non può tornare indietro, ciò causerebbe a Sigyn una sofferenza inimmaginabile, oltre ad annullare ciò che lei ha già fatto. Non sembrano esserci più alternative. Lei uscita di testa, con lui vivo... o lui morto con lei annullata, persa, vuota... MA è proprio qui che Loki si illumina, anche qui degno del dio furbo e astuto che è, decide di scommettere di farla innamorare ancora, in un modo o nel'altro, annullando così gli effetti della pazzia, riavendo la dolce Sigyn anche se dimentica di lui. E' una scommessa, come ammette lui stesso, ma è sicuro di sé, lo sappiamo anche fin troppo bene e agisce.
L'ultima parte ci offre una nuova speranza: Sigyn è tornata quella di sempre, anche se priva dei ricordi di Loki, nonostante questo il suo corpo, diciamo, ricorda, non può che ricordare, anche se la distanza tra i due è ancora ben visibile. C'è speranza, e ciò è la cosa più importante, perché siamo passati dalla disperazione senza apparente soluzioni ad un'atmosfera molto più distesa, degna fine di questa bellissima fic! :)
Ovviamente i complimenti sul tuo modo di scrivere, che mi ha conquistato, te li faccio anche qui, non può che essere altrimenti. testo scorrevole, pieno di parole anche non utilizzate spesso, e che quindi lo arricchiscono, dandogli una impronta tua. La storia, nella sua brevità, coinvolge ampiamente e, cosa più importante, almeno per me, c'è quel giusto dosaggio di Angst che mi fa impazzire! Ancora tantissimi complimenti! :)

Recensore Veterano
11/12/19, ore 22:51

eccomi qui cara, per lo scambio del giardino!
Scusa il mio ritardo e devo dire che dovevo assolutamente passare prima, per leggere questa conclusione!
Allora, un po' avevo sospettato, che lui potesse essere morto, ma non ero sicura e dopo speravo proprio che ci fosse un'altra spiegazione.
Già, perchè un po' ti ho odiato, devo ammetterlo, perché finché lo penso io è un conto, ma quando lo scrivi tu, rendendo tutto autentico... uff... per fortuna ti sei salvata con questo meraviglioso finale :-) !!!
Mi piace come racconti le cose (e questa storia è veramente medievale, mi ha ricordato i tempi in cui le leggevo, un medievale fantastico e ricco di colpi di scena e di magia) come scrivi le frasi, come usi le parole (e le parole che scegli!) non so cosa dire, veramente. Mi hai portato in questo mondo meraviglioso, nell'amore fra Loki e Sygin, ho sentito carezze e apprezzato letti comodi, mi piace, mi piace tantissimo.
Ho sentito la rabbia di Loki, e la rassegnazione, ma anche la sua capacità di ribattere Hela e convincerla a far tornare Sygin la persona che lui aveva conosciuto (anche se diversa, visto che non si ricorda niente) e la sua 'superbia' nel penasare che avrebbe potuto ricominciare da capo e riconquistarla.
Bella bella tanto (ma non dovrei più stupirmi, giusto? :-) )
(mi piace anche come spieghi le cose alla fine del capitolo, quando ci metti qualcosa di tuo o quando è qualcosa del personaggio mitologico e non dell'Avenger, o quando cambi qulalcosa - avevo infatti letto che Hela fosse sua figlia, ma ho deciso di andare avanti facendo finta di non averlo letto).
Hai questa grande capacità di raccontare la coppia di Loki e Sygin in modi tanto diversi (ho visto tante ambientazioni alternative - non so bene il gergo, scusa) e devo dire che è una abilità che ammiro tantissimo.
Questo amore è per sempre, in tutte le sue varianti.
grazie ancora per queste storie che ci regali e che ci portano in posti lontani e sconosciuti (beh, io perlomeno non li conosco mai non so gli altri ah ah ah).
Alla prossima!
Mo

Recensore Master
24/11/19, ore 18:16

Ciao ^^
Anche questa storia è finita, come sempre con un misto di tristezza e dolcezza. Non conosco bene la mitologia nordica, ma Hela mi è piaciuta molto. Scopriamo finalmente che cosa è successo a Loki e Sygin e perchè e, anche se sarebbe stato bello poter annullare del tutto il prezzo dell'incantesimo di Sygin, Loki ha avuto un'ottima idea (tanto per cambiare XD) chiedendo che la ragazza tornasse ad essere sana di mente. Anche se non ricorda, lei in fondo sa di provare qualcosa per il dio degli inganni, lo sapeva anche quando era folle, e ora avranno finalmente la possibilità di costruirsi un futuro insieme (senza intoppi, si spera XD)
Come sempre, il tuo stile è molto scorrevole, poetico e ti tiene incollata allo schermo dall'inizio alla fine. Ti faccio i miei complimenti per questa bella storia, mi stai facendo affezionare molto a questa coppia.
Spero di leggere presto altro di tuo ^^
Baci, pampa

Recensore Junior
19/11/19, ore 13:40

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del Giardino. Ho voluto finire questa mini long prima di fare una piccola recensione perché l'ho trovata troppo interessante per fermarmi solo al primo capitolo.
Sono rimasta molto coinvolta emotivamente dalla storia. È toccante la dedizione di Loki nel cercare di recuperare la sanità mentale della dea della fedeltà, di cui hai reso benissimo il bipolarismo e la confusione delirante. La ricerca continua fra i due nell'ambivalenza di ciò che provano, il rancore per ciò che è incompiuto, per il lascito delle azioni di Sigyn, l'ho percepito così vicino e realistico da mozzarmi il fiato.
Le scelte stilistiche sono splendide.
La storia è davvero accattivante e scritta in modo fresco, ammaliante, spezzato dai dialoghi coerenti coi personaggi.
Mi è piaciuta davvero molto.
Alla prossima!

Recensore Junior
16/11/19, ore 15:36

L’arcano di come si sia salvato Loki trova la sua soluzione, anche se in qualche modo era percepibile che fosse vivo grazie al contratto stipulato da Sygin. Il punto di domanda che chiudeva il secondo capitolo ha creato la smania di conoscere il seguito, ma ha anche indicato chi fosse la divinità a cui Sygin si era offerta.

Ho trovato brillante tutto il colloquio tra Loki ed Hela, e considero la tua scelta di rappresentarla con le sembianze conosciute nell’epica sia stata ideale, proprio per l’argomento di cui discutono e per l’ambiente in cui si trova a camminare il dio ingannatore. (le tue descrizioni sono sempre una gioia da leggere).

Ho trovato il tuo finale Giusto. Personalmente non gradisco che le storie drammatiche trovino conclusione con un “happy ending” sfacciato perché ciò che è accaduto in precedenza sembra sempre che sia soltanto un mero espediente narrativo. Tu, invece, hai mantenuto inalterato il sacrificio di Sygin e hai costretto Loki a cedere qualcosa di suo ma solo per alleviare i dolori della dea e non per guarirla completamente. Sotto un certo punto di vista Hela accetta la scommessa di Loki ma parlando con lui ha compreso che perderà perché, come inserisci nell’ultima tua riga del racconto, “non possono cancellare il passato e, nemmeno, celarlo per sempre.”

Leggo che la tua storia ha vinto il contest ed è, parere mio, un premio meritatissimo. Per fare un poco lo scocciatore dico che però presentare una storia con Liki e Sygin protagonisti è voler vincere facile! (scherzo ovviamente :D)

Piccolo mio appunto personale su Sygn indipendente dal tuo racconto. È un personaggio affascinante ma anche no. Lei è spinta dal cuore, e si sa, per amore si tende a fare di tutto, però traspare sempre come un personaggio troppo “zerbino” e arrendevole ai capricci dell’ingannatore. Amare, opinione personalissima, non significa annullarsi e cedere a ogni richiesta o lusinga; la sua sembra soltanto una dipendenza e i suoi gesti rappresentano la “mancanza” che spesso e volentieri non si chiama “amore” ma solitudine.

PS doveroso per questo tuo passaggio scritto nel racconto: […] nella pelle segata dalle catene e bruciata dal veleno urticante di una bestia immonda e spietata […]
Solo questo dimostra la competenza con cui tratti le storie dei miti norreni riuscendo a unire l’epica al fantasy del MCU.

Basta, ti ho adulata troppo! :D :D :D

Recensore Master
28/10/19, ore 11:55

Cara Shilyss, eccomi di nuovo qui!
Finalmente sono riuscita a dedicarmi alla lettura di questo splendido capitolo conclusivo. Non ti nascondo che sono stata con il fiato sospeso sino alle ultime righe, ho creduto che non vi fosse speranza alcuna per questi Loki e Sigyn, che ormai si fossero persi per sempre... e invece. Il dio degli inganni ancora una volta è riuscito a raggirare tutto e tutti: il fato, il tempo, lo spazio, tutto, in un nome di un sentimento che fatica a ripetere a voce alta, da cui tenta di illudersi di essere immune.
La terribile scoperta di ciò che è accaduto ha scosso anche me, non credevo che Sigyn lo avesse addirittura portato indietro dal regno dei morti – non so se la sua iniziativa abbia risvolti migliori o peggiori di quella di Orfeo, restando in tema mitologico –, sacrificando se stessa. L'incantesimo utilizzato dalla dea della fedeltà è parso esigere una vita per una vita, dopotutto ha strappato via il senno a una donna che viveva di conoscenza e sapere – e di un amore disperato.
La reazione di Loki alla scoperta, lì in presenza della terribile Hela che dà sferzate impietose con estrema pacatezza, mi ha emozionata e anche un po' commossa. Ancora più che nei capitoli precedenti, dove lui si è già dimostrato pronto a tutto per guarire Sigyn, qui tutto l'amore che nutre per lei si materializza nel suo ingegno che si aguzza a ogni costo, nella soluzione che si affanna a trovare in un tempo effimero, nei baci che già agogna, in quell'incapacità di accettare il filo tessuto dalle Norne per lui e Sigyn. Inoltre, hai tratteggiato in maniera fantastica tutto l'orrore provato nei confronti di se stesso: per essere in realtà caduto sotto ai colpi del Titano, per non aver capito niente (non credo possa esistere qualcosa di peggiore per il dio degli inganni che essere ingannato a propria volta, sia pure per il suo bene e in nome dell'amore).
Mi è piaciuto tantissimo anche l’interfacciarsi di Loki e Hela, da un lato mi è piaciuta la caratterizzazione di Hela, così solenne e capace di ricreare quella sensazione di soggezione e orrore instillata in chiunque osi presentarsi al suo cospetto – lei che non è una veggente, ma ha una conoscenza che va al di là di chiunque altro, lì sospesa a regnare sui defunti consapevole delle vicende dei vivi. Scoprire che è stata lei stessa a divulgare a Sigyn l’irripetibile incantesimo per me è stata una sorpresa, per Loki un po’ meno! Come sempre la mente del dio degli inganni è svelta e acuta, e arriva prima di chiunque altro a trarre le giuste conclusioni. Lui che non trema mai, neanche in presenza di Hela, è stato a sua volta fantastico come sempre, ogni volta che esordisce con “mia signora” sai già che ha in serbo un inganno, un piano, qualcosa per aggirare gli ostacoli e arrivare all’obiettivo prefisso.
Sono stata molto felice anche di ritrovare la Sigyn ancora lucida, di fare quel tuffo nel passato utile a scoprire cosa le sia accaduto e soprattutto come abbia vissuto quegli attimi che l'hanno convinta a mettere a rischio tutto pur di saperlo vivo. È terribile e bellissimo il fatto che nessuno dei due possa vivere senza l'altro, è più di dipendenza, sono vite intrecciate a doppio filo, è quasi un'unica vita vissuta con due respiri diversi.
Il finale, che te lo dico a fare!, è stato fantastico e mi ha regalato un sorriso. Lei non ricorda, ma lo sente, lo sa che la propria vita è legata a doppio filo a quella di Loki. E niente, niente al mondo, può cambiare questa cosa che è più forte dello spazio e del tempo. E lo sa anche Loki, che non demorde e finalmente concede a entrambi quel bacio agognato per troppo tempo. Concludendo con le tue parole, "gli incantesimi d’amore e di morte non possono cancellare il passato e, nemmeno, celarlo per sempre". Soprattutto, aggiungo io, se in ballo c'è l'amore di Loki e Sigyn.
Ultima nota sullo stile: meraviglioso come sempre, mi trasporta nel mondo dei tuoi personaggi e per il tempo della lettura sono lì con loro. Fantastico!
Complimenti anche per questo racconto, è il secondo che leggo e ancora una volta sono felicissima di averlo fatto, non ho dubbi che continuerò a leggere i tuoi racconti, ormai mi sono appassionata a questo universo narrativo e ai tuoi protagonsiti. Dunque, a presto!

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Master
24/10/19, ore 23:31

Recensione premio per il contest “Lavoratori allo Sbaraglio”

E finalmente ci sono sul cosa sia successo.
Sigyn che ha dato la mente per coprire la sofferenza maggiore e riportare indietro Loki; Loki che per lei è disposto a cedere tutto, anche la memoria di sé.
È un concetto affascinante quanto potente, che per quanto sia stato riproposto in mille salse, è sempre stupendo da leggere perché mette in mostra la lealtà e amore delle persone.
Ebbene, anche in questo caso funziona bene: sappiamo tutti quanto Sigyn ami la sua controparte, quanto debba aver sofferto per la sua fine, come fosse consapevole del non poter essere felice senza di lui perché sua perfetta metà; quindi come possiamo non comprendere quello che di base faremmo tutti per chi amiamo, ma che per la Dea della Fedeltà è parte della sua essenza?
Ma, come si dice nel finale, ci sono cose che neanche l’incantesimo più potente può nascondere o distruggere per sempre; legami dell’anima che sopravvivono fino a quando non è il momento di riallacciarsi con più forze, vie del fato che riconducono una persona all’altra, destini a due che la morte non può strappare in pezzi.
Errori, dolori e divisioni ce ne sono state, qui: ma l’essersi ritrovati di nuovo aprirà di certo una nuova strada, qualcosa che neanche loro credevano di avere dalla propria parte, ma che è comunque ritornato per loro.

Un bacio,
Manto

Recensore Master
20/10/19, ore 19:29

Buongiorno!

Sono veramente contenta di finire questa storia. Nella sua brevità ci racconti una storia d’amore tormentato di tutto rispetto, con personaggi davvero a trecentosessanta gradi e una premessa impeccabile.
Loki ha preso una decisione, a partire dal capitolo precedente, e come in Endgame vediamo l’elemento del viaggio nel tempo. Se però, in Endgame è il mondo ad essere in pericolo, qui Loki agisce per qualcosa che gli è caro. Come sempre, in perfetto stile Loki, egli ignora le leggi stabilite dalla convenienza e dalle stesse Norne e va in fondo persino alla Morte per colei che ama e lo ama.

Le scene passate di Loki e Sigyn sono bellissime. Già il fatto che lei si veda nuda, ma con grande dignità ed eleganza, senza accenni di fanservice, dimostra la tua capacità e il rispetto con cui viene trattata questa coppia, complicata ma dolcissima. Anche questo lato “playful” di Loki è pucciosissimo. Una scena piena di tenerezza, di vivacità: pare quasi di sentire le risate di Sigyn mentre Loki se la gode e la rende felice.
In brutale, freddissimo contrasto con la demenza mostrata adesso, e il relitto cui ella è stata ridotta; ancor più con lo stato di Loki dopo le torture, una condizione atroce che ha su di lui ancora un effetto dirompente.

Il regno di Hela è un tonal shift ancora più forte, cupo e lugubre come si confà alla Dea della Morte. La scena in cui Loki paragona Sigyn alle anime perdute è particolarmente efficace, per delineare lo stato della povera Dea della Fedeltà, e come Loki tema di perderla davvero. Anche le altre descrizioni di Helheim sono forti e meravigliose: i colori foschi, la nebbia, l’atmosfera gotica che crea un sacco di carattere per un luogo mai visto.
Quando arriviamo a Hela stessa, lei ha tutta la presenza necessaria per una Dea e grande figlia di Odino. Mi pare proprio di vedere il fascino di Cate Blanchett quando la interpretava. La prima cattiva del MCU è potente, gode ogni momento in cui parla e non perde la sua verve nemmeno quando il fratellino la attacca. Eppure ha anche una certa profondità, capace di comprendere (seppur non di assimilare) i sentimenti che hanno spinto Thor a non farsi domande sull’improvviso ritorno del fratellino e Sigyn a fare ciò che ha fatto.

La parte migliore, però, arriva qui: il POV di Sigyn. I ricordi sono vivi nella sua mente, la passione la devasta ancora come se ogni giorno fosse quello in cui ha scoperto la fine indegna del suo amato. Del suo imbecille, considerando quello che è successo. “He’s an idiot, but he’s my idiot”.
Bellissimo anche il richiamo alle celebri labbra cucite di Loki e al serpente dalla “pazienza infinita”, che aggiungono ancora più forza a questo legame, non solo sessuale ma anche veramente affettuoso. E il modo con cui si presenta a Hela, poi… "Sono morta, mia signora. Sono morta, ma cammino ancora sulla terra. Liberami da questa pena.”
Triste anche che Sigyn non si sia confidata con Thor. Sarebbe stato dolce, ma non è stato.
Adoro anche ogni volta in cui si parla del volto “doppio” di Hela: proprio come la morte stessa, mai del tutto cattiva.

Hela continua ad essere il Best Character, e a mostrare persino un fondo di empatia nei confronti del fratellino, quando descrive la “vita grigia” che Sigyn avrebbe vissuto senza il suo Loki. Eppure è cattiva, e Loki deve essere astuto per ottenere ciò che serve a lui e alla sua amata. Ho letto questa parte quasi di corsa, perché ero cos’ curiosa di sapere cosa sarebbe successo e come la dolcissima Sigyn sarebbe ritornata. Si sa che ormai le voglio tanto bene.

E alla fine scopriamo che Loki ha scelto bene. Ha ottenuto una terza versione di Sigyn, non quella che ha amato ma una che può amare e tornare a vivere. Mi piace soprattutto, di questa chiusura, il modo con cui Sigyn sia disposta ad ascoltare le storie di Loki perché le piacciono, vere o meno. Loki è Dio dell’Inganno, bugiardo e cantastorie per antonomasia, e a Sigyn piace così, accettandone anche quel lato truffaldino.
Ah, oltre al bacio finale, cui non ho commenti articolati da aggiungere, ma un prosaico “MACCHECCARINI!” che dice di più.

Davvero bellissima. Coinvolgente, triste e agrodolce. Un capolavoro che merita tutte le attenzioni che ha.
Alla prossima, e grazie per questa bella esperienza.
Lady R

Recensore Master
10/10/19, ore 21:57

I primi due capitoli già mi avevano conquistata, ma quando penso che di meglio non si possa fare, tu mi sorprendi sempre.
Fino quasi alla fine ho pensato che questa storia sarebbe finita tragicamente, con Loki incapace di riavere Sigyn con sé, condannato al dolore eterno per precipitarvi nuovamente lei.
La tristezza della situazione è straordinaria, bellissima. Pensare a un personaggio come Loki con le mani legate da un amore ormai perdutoche lo ha sconfitto come nessun altro potere è stato in grado di fare, ha un che di elettrizzante.
Ma no, l'avidità di Hela gli ha permesso di ottenere quello che voleva: un'altra possibilità, un nuovo futuro a costo, in fondo, del resto della sua vita ad accrescere il potere di Hela. E a pensarci bene, è giusto così: tutto ha una fine. Irrimediabilmente, dal momento che si nasce, si è destinati ad accrescere il regno dei più, e così è per ogni oggetto, destinato a consumarsi, per ogni segreto, destinato a venire svelato oppure a perdersi.
Loki si è asservito alla morte e, in qualche modo, pare congeniale alla sua figura.
Una storia bellissima, un amore indimenticabile come solo tu lo sai raccontare.
A presto. ^^

Recensore Master
08/10/19, ore 17:51

Mi piace molto questo finale perché lo trovo così equo: Loki è morto, ma in un certo senso anche lei e quindi per tutti e due è una nuova vita. Mi è piaciuto molto come hai fatto il personaggio di Hela, ho visto solo i film, è vero, ma nel film su di lei ho sempre avuto la sensazione che non le avessero reso giustizia, che un personaggio con quelle premesse potesse essere sviluppato meglio di come poi è stato fatto. E mi piace di più immaginarla come è qui: sul suo trono, potente, regina indiscussa a cui tutti chiedono e si rivolgono per favori impossibili, con questo viso a metà che mi sembra perfetto per la regina dei morti. Immagino sia ispirato dai fumetti, ma comunque grazie perché sei riuscita a trasmettersi il senso della sua potenza, del suo carisma, della sua pericolosità e mi piace un sacco. C'è un che di straziante in Loki che si innamora davvero di lei solo quando scopre cosa lei sia disposta a fare per amore di lui. C'è un che di straziante che io adoro, perché amo l'angst e i personaggi che si sentono in qualche modo in difetto. E se Loki deve avere un lieto fine che sua così, perché lui semplicemente felice e sereno non ce lo vedo e se lo fosse davvero allora mi preoccuperei perché vorrebbe dire che prima o poi combinerà qualcosa, non è uno che rimane fermo. Quindi un lieto fine, stupendo, ma con tinte molto angst: i miei preferiti. Per quanto riguarda lo stile questo capitolo è stato scorrevolissimo: si è praticamente letto da solo, complimenti. Le descrizioni del regno dei morti restano le mie preferite perché molto suggestive. Sulla trama tanto di cappello: ogni capitolo mi ha sorpreso per qualcosa, questo qui per la morte di Loki, non me l'aspettavo minimamente. Il precedente per lui che tenta di non far innamorare lei. E complimenti anche e soprattutto perché la trama oltre che sorprendente, è incredibilmente coerente. Leggo una marea di fantasy e per me la cosa più importante di una trama è la coerenza, qui hai tessuto tutti i fili con precisione, spiegandoci passo per passo, non appesantendo con spiegoni, ma in modo fluido disseminando pezzi piano piano fino alla conclusione. Ho anche molto apprezzato come i destini, certi nodi siano ineluttabili. Nella mia vita sono una grande fan del libero arbitrio, ma quando leggo ho un debole per la mitologia greca e le parche. Grazie a te ho scoperto la versione nordica delle parche e mi sono piaciute anche loro. Grazie :)

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