Ciao^^
come sempre, quando si leggono le tue storie alle volte si fa fatica a rendersi conto che non è una pagina di O'Brian. Ci sono persino le intemperanze di Maturin e i suoi clamorosi errori nei termini marinareschi, e ci sono le battute tremende di Aubrey, quelle che fanno ridere solo lui!
Come sempre il Comitato disapprova le angherie sempre alla stessa persona, ma l'ambientazione, la vicenda e soprattutto l'accuratezza storica, rara da trovare in questo tipo di racconti, rendono questi capitoli letture piacevolissime.
Complimenti e a presto!

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Sto soffrendo tantissimo. Ho iniziato a leggere questa fanfiction ieri notte prima di prendere sonno e ho dovuto staccare a forza (sono arrivata a leggere sin qui) sia perchè si stava facendo TROPPO tardi (erano le tre, e io stavo attendendo che una lezione da me registrata si caricasse) sia perché il dolore da te descritto in queste scene è davvero estremamente reale. Tremendo, lo senti davvero sottopelle. Le scene in cui descrivi le ferite di Tom e la sofferenza da egli provata mentre viene ricucito mi ha fatto venire una sorta di formicolio ai polsi e alle caviglie, mi sembrava proprio di viverle su me stessa - pazzesco. Spaventoso, oserei dire. C'è una maestria nell'uso delle parole che sconvolgerebbe qualsiasi lettore. La preoccupazione di Aubrey, il senso di colpa di Stephen che comunque, mi fa una tenerezza assurda perché è l'unico che può fare determinate cose (nel bene e nel male). Muoio. Sta sera continuerò a leggere il resto.
Prima o poi riuscirò a leggere tutto ciò che scrivi, perché sei di una bravura mozzafiato.

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Eccomi!
Mi associo alle lagnanze presentate in precedenza dall'autore Old Fashioned in merito alle angherie inflitte al povero Pullings. È inaudito che quel povero cristo debba sempre soffrire così tanto!
Facezie a parte, plaudo (come sempre, ti sarai stancata di sentirmelo ripetere...) alla tua capacità di ricreare le dinamiche tra i membri dell'equipaggio e alle tue conoscenze di marina e medicina dell'epoca.
E, dulcis in fundo, menzione d'onore per Preservato Killick. Mi fa morire dal ridere ogni volta, col suo modo di parlare e i suoi paragoni marinareschi XD
È sempre un piacere leggere le tue storie, che ormai mi hanno portato a familiarizzare col mondo della Royal Navy e in generale coi marinai, che mi stanno simpatici fin dai tempi in cui da piccola mi divertivo con le storie di pirati (anche se vabbè, qui siamo ad altri livelli).
Alla prossima!^^

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Buon giorno, sono del comitato protezione tenenti di vascello angariati. Cara autrice, mi duole informarla che la nostra associazione non vede affatto di buon occhio la sua opera: i tormenti continui e reiterati che lei infligge all'incolpevole personaggio sono intollerabili al di là di ogni umana possibilità. ci riserviamo di chiedere alla commissione empatia e immedesimazione eguali angherie nei suoi confronti, affinché le successive storie siano scritte con ancora maggiore partecipazione emotiva.
Idiozie a parte, come sempre sei bravissima, sembra di leggere un brano del nostro adoratissimo O'Brian: ci porti nel mondo della Royal Navy con grande disinvoltura e ci fai vivere per la durata del capitolo a bordo di un vascello da guerra!
Complimenti e alla prossima!!

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Carissima, scusa se arrivo adesso.
Voglio citare una tua frase: "Si sentiva al contempo grato di poter fare qualcosa per alleviare le sue sofferenze e furioso verso le circostanze che lo avevano portato a doverlo fare."
Ci credo: è terribile vedere in quelle condizioni una persona a cui tieni così tanto ma, almeno per lui, è un gran sollievo sapere di poter fare qualcosa per aiutarlo. Tuttavia il dispiacere resta, ed è ben comprensibile.
Per Jack invece è diverso. Lui non può far altro che seguire le direttive del dottore, senza il quale potrebbe offrire al sofferente solo del supporto morale. Si sente in colpa perché non può guarirlo e perché non è riuscito a proteggerlo nel momento del bisogno.
Eppure entrambi sono indispensabili per Tom, si può dire che si completano a vicenda. E che dire di William? Già nella prima versione di questa storia mi aveva fatto tenerezza il modo in cui si prende cura di lui.
E in tutto questo, la sofferenza del ferito è quasi viva e tangibile, si percepisce a ogni riga e non si può fare a meno di sentirci in ansia per lui (e sperare che si rimetta presto).
Complimenti di nuovo e... buona guarigione al nostro sofferente preferito!
Alla prossima^^

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Ciao^^
ah, che bella invenzione l'anestesia...
Ogni tanto mi sorprendo a pensare ai catturoni che facevano in epoca napoleonica e ti giuro che mi sento male.
Nella fattispecie, tu hai descritto il tutto benissimo, per cui l'immedesiomazione è ancora maggiore e davvero la sequenza è assai disturbante (detto in senso positivo, ovviamente).
ome sempre plaudo alla tua capacità di portarci nel mondo di O'Brian con una naturalezza che ha dell'incredibile.
Complimenti e alla prossima!^^

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Credevo avessi abbandonato questa storia e invece mi sono appena resa conto che hai aggiornato! Mi piace molto come stai rendendo i personaggi, Jack in particolare. Ottimo, davvero complimenti!

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Sarebbe che aspettavamo questo aggiornamento da un sacco di tempo, sarebbe.
Ma certo, a nessuno importa del povero Old Fashioned che sta ad aspettare il seguito della storia, vero? Il povero Old Fashioned che poi si passa la nottata leggere. Nossignore, non importa a nessuno...
(se ne va sacramentando)
Killick a parte, aspettavo veramente con ansia questo tuo aggiornamento. Sembra veramente di leggere il buon vecchio O'Brian, gli stessi modi di dire, le stesse interazioni tra i personaggi, tutto perfetto!
Complimenti come sempre, quando ti leggo mi sembra di essere in uno dei romanzi!

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Ciao^^
E che meraviglia, finalmente un tuo aggiornamento! Lo attendevo con ansia.
Forse sarò ripetitiva, ma adoro letteralmente il tuo modo di descrivere le scene H/C, sia dal punto di vista del sofferente (leggere: Pullings) sia dal punto di vista di tutti coloro che si prendono cura di lui.
Ci fai capire molto sui loro rapporti, sulle dinamiche umane e "professionali" che li legano e anche sui loro caratteri, che costituiscono un affresco variegato e ricco di sfumature. Killick mi fa morire ogni volta xD
Insomma, se non si è capito sarebbe che ti ribadisco i miei complimenti. Mi mancavano i tuoi aggiornamenti, spero di leggerne presto di nuovi^^
Alla prossima!

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Ciao! Che bello trovare una storia su questa fantastica serie di romanzi. Ho trovato il tuo lavoro scorrevole e molto in linea con lo stile di O'Brian. Complimenti :)

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Ciao^^
"Ho mandato in onda la versione nuova della storia, ma solo così, per bellezza, non mi interessano le rencensioni!"
Nooo, a chi interessano del resto le recensioni?
Cazzate a parte, questa storia ha per me un valore particolare: è quella grazie a cui ci siamo conosciuti. Io passavo di lì, ignaro lettore di originali, e mi sono detto: chissà se qualcuno ha mai scritto su Master and Commander?
E meraviglia: ho trovato le tue storie!
Inutile dire che questa l'hai arricchita e resa più drammatica, dandole un taglio molto più cinematografico. La prima versione mi ricordava molto i romanzi, questa mi ricorda molto il film, la trovo più visiva e immediata.
Quindi, in sunto, non saprei dire quale delle due versioni mi piace di più!
Complimenti e alla prossima!

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Carissima,
finalmente eccomi qui^^
E permettimi un urlo di gioia: la battaglia navale! È la prima volta che ti vedo alle prese con simili scene e permettimi di dire che mi è piaciuta molto: è dinamica, coinvolgente, priva delle forzature che talvolta si riscontrano in certe scene d'azione. Il combattimento non solo lo si vede, ma lo si vive anche, attraverso gli occhi di Pullings.
Per il resto, avevo già letto la versione precedente di questa long e ribadisco i complimenti: le scene H/C sono il tuo cavallo di battaglia e già lo sappiamo.
Complimenti, attendo con ansia il seguito!^^

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Allora prima di tutto: che ansia! Sapevo come sarebbe andata a finire, ma comunque la scena di Pullings ferito mette un'angoscia epocale. A quanto pare anche O'Brian aveva una passione per le ferite del povero Tom hahahah attira sventure il ragazzo. L'accenno a Killick é, come sempre, pura poesia. Jack e Stephen le classiche mamme preoccupate. Grazie per questa perla ** a presto

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