Recensioni per
La Profezia dei draghi
di _Malila_Pevensie

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Inizio subito con u paio di domande. Che vuol dire lama monofilare? E la guardia cosa sarebbe? Credo dovresti mettere un paio di note allafine del capitolo, perché quando usi termini tecnici come guardia non è detto che tutti capiscano di cosa stai parlando.
Mi è piaciuta molto la descrizione del duello, l'ho trovata coinvolgente e l'hai descritta in modo non tecnico e comprensibile da tutti. In particolare, mi ha colpita l'assenza di emozioni dei due fratelli prima di attaccare, di sicuro data dal fatto che si stavano concentrando e non potevano permettersi sorrisi o altre distrazioni, e immagino che tanti anni di allenamento l'abbiano fatto capire loro. (Non avevo capito ci fosse un maestro d'armi, anche se in effetti avrei dovuto aspettarmelo. Forse dovresti farlo comparire un po' prima, fargli dire anche un'altra battuta, in modo che i lettori possano comprendere che i due ragazzi non stanno combattendo da soli, senza alcuna supervisione, perché all'inizio era questo che io avevo pensato).
I dialoghi fra Aran e Freya mi piacciono sempre molto. Ogni volta che parlano, scopro cose nuove di entrambi.
Mi piace che il maestro d'armi abbia fatto comprendere ai due ragazzi gli errori commessi e che li abbia fatti correggere loro. E' sicuramente una cosa importante che li aiuta a migliorare ogni volta.
"La ragazza rammentò le sue parole di qualche ora prima. Aveva affermato che per lui combattere era stato difficile, all'inizio, e che tutt'ora continuava a non piacergli particolarmente."
Dato che il dialogo è avvenuto temporalmente qualche ora prima, ma non molte righe sopra il passaggio che ho riportato, il lettore - o almeno credo - ricorderà di certo quel discorso. Un conto è se il capitolo fosse molto lungo e quella parte si trovasse pagine e pagine indietro, ma in questo caso non c'è bisogno di ripetere cos'aveva affermato Aran. Se c'è una cosa che ho imparato in questo periodo è che bisogna evitare di ripetere informazioni già date, a meno che non ci sia un motivo molto importante e forte per farlo. Altrimenti, sono solo parole in più. In questo caso, dato che poi Freya pone quella domanda, si viene riportati al discorso precedente e tutto fila liscio senza questa ripetizione che, quindi, per me si può togliere.
Bella la riflessione sul mondo molto più grande e sul fatto che potrebbe essere necessario difendersi con un'arma diversa da un arco. Inoltre, Aran è stato gentile a dirle che non la sottovaluterà solo perché è una ragazza e anche a offrirsi di insegnarle a usare la spada. Sono curiosa di vedere quale troveranno adatta a lei. In ogni caso, allenarsi insieme li avvicinerà ancora di più. (Mi raccomando, Freya e Aran, andateci con calma, eh?)
"La giovane non poté fare a meno di aggrottare le sopracciglia, irritata. Forse c'erano molte altre cose a cui doveva ancora abituarsi, ma non credeva che sarebbe mai riuscita a scendere a patti con la loro misoginia. Come poteva essere che in un regno totalmente governato da una donna trovassero ancora strano o addirittura sbagliato che una ragazza volesse imparare a combattere? Freya non riusciva proprio a capacitarsene."
Ma sì, infatti, è assurdo. O c'è qualcosa sotto che ancora Freya non capisce, oppure non ho idea di quale sia il problema di tutti. Per fortuna Aran ha preso le difese di Freya e Brant si è calmato.
Sono felice che la ragazza si destreggi abbastanza bene con le mosse più semplici della spada. Non ho capito cosa sono il debole, il medio e il forte, ma immagino siano vari tipi di colpo, giusto?
"«Forse l'hai idealizzata un po' troppo. Mi chiedo con quanto di tutto questo coraggio di cui parli abbia potuto abbandonare sua figlia nel mezzo di una foresta in così tenera età.»
Freya scattò in piedi e si voltò, solo per trovare l'espressione arrogante di Darragh che la guardava dall'alto in basso. Sentì le spalle che le si irrigidivano, come se da un momento all'altro qulcuno potesse attaccarla e ferirla gravemente, e una rabbia che non le era mai appartenuta prima divampava nel suo sguardo con la stessa furia di un incendio. Non si riconosceva, in quel sentimento ribollente e oscuro, ma la sua forza fu tale che non ebbe nemmeno il tempo di stupirsene. Lo stocco che ancora stringeva fra le mani si conficcò con veemenza nel terreno, ai piedi del Principe Ereditario, il cui volto tutto a un tratto si fece pallido, come se solo in quel momento si fosse reso conto di cosa avesse detto. Senza nulla più da stringere per arginare l'ira, non le restò altro che serrare i pugni.
«Prima di parlare di ciò che non conosci» sibilò, facendo un passo in avanti che costrinse Darragh a indietreggiare, «dovresti soffrire almeno la metà di quello che ho sofferto io, nel sapere che tua madre ti avrebbe protetta a costo della vita e forse l'ha fatto.»
Freya avvertì le proprie stesse parole trafiggerla dritta al cuore lentamente, una alla volta: era la prima volta in assoluto che dava voce a ciò che fino a quel momento si era rifiutata perfino di pensare.
Aran la guardava, senza sapere cosa dire di fronte a tanto dolore. Solo in quel momento si rese conto che, nonostante la sua apparente calma, c'era tanto che Freya teneva ben chiuso dentro di sé e, probabilmente, lasciava trapelare molto raramente."
Definirei questo passaggio abbastanza complesso, nel senso che bisogna farci un ragionamento attento sopra. Allora... come ho già detto in recensioni precedenti, ritengo che Freya sia stata molto brava e coraggiosa nel non pensare che sua madre non l'abbia abbandonata. Insomma, era solo una bambina quando è successo e i bimbi, anche se grandi, quando non vedono più i genitori pensano sì ce torneranno, ma allo stesso tempo credo si domandino:
"E se mi avesse abbandonato/a?"
La ritengo una domanda normale, una reazione normale. Ma lei non l'ha fatto, il che dimostra che era molto matura per la sua età già allora e che sapeva che l'amore di sua madre era più forte di qualsiasi cosa, ha creduto alla questione del viaggio e ha sempre sperato, fino a un certo punto almeno, che la donna tornasse indietro. Però, ecco, ripeto che avrebbe anche potuto pensare benissimo il contrario. Non so con quale forza sia riuscita a non farlo, ma è successo e la ammiro per questo. NOn ha avuto nemmeno un filo di dubbio, mai una volta e la ritengo una cosa incredibile. In realtà, a leggerla la prima volta mi era sembrata un po' irrealistica. Possibile che da bambina non avesse avuto nemmeno un po' di cedimento, di pensieri a riguardo? Matura sì, ma così tanto? Adesso questa domanda mi resta comunque in mente, quindi ti sollevo questa mia perplessità riguardo il fatto che non abbia mai ceduto. A nove anni si è grandicelli, ma non così tanto possibile che non sia mai crollata, he non abbia mai pensato di essere stata abbandonata dopo settimane, mesi in cui Eleana non tornava?
Darragh ha espresso male il concetto, in maniera molto tagliente e violenta. Certo, magari se Aran le avesse chiesto "Non ti sei mai sentita abbandonata da lei?" questo avrebbe potuto darle fastidio, ma posso solo immaginare la rabbia che ha provato dopo un commento del gnere.
Ha fatto bene a rispondere a Darragh a tono, anche se quello scatto di rabbia ha sorpreso anche me, come ha fatto con lei.
Eh sì, Aran, hai proprio ragione: Freya tiene nascoste molte cose, ma spero che durante la saga e la sua crescita personale impari non solo ad aprirsi, ma anche a capire che mostrare i propri sentimenti, anche quelli più devastanti, rende più forti, non deboli.
Povera Malia, la cercava e non la trovava da nessuna parte! In ogni caso, anche qui è stata gentile con lei.
"Il tumulto che l'aveva investita la stava ora abbandonando, perciò Freya si lasciò guidare via dall'ancella senza opporsi. Ogni passo era uno sforzo in più per trattenere le lacrime che quelle parole di puro veleno stavano minacciando di far scendere sulla ferita ancora aperta della perdita di sua madre. Mentre si allontanava sentì arrivare anche la paura, puro e semplice terrore che non avrebbe mai smesso di sanguinare fino a che non avesse scoperto la sorte a cui Eleana era andata incontro."
Nonostante Freya sia diventata più forte e si sia indurita, come hai scritto tu stessa, il dolore per la perdita di sua madre è ancora vivo in lei e la ferita sanguina e continuerà a farlo finché non scoprirà la verità, come io avevo sospettato. Del resto, non avrebbe potuto essere altrimenti. E' difficile accettare che qualcuno sia scomparso, se non si trova il suo corpo o non lo si ritrova vivo. Io spero per la seconda, che Eleana sia viva e che qualcosa l'abbia trettanuta lontana da Freya, anche se mi domando cosa ci potesse essere di più importante di sua figlia.
"Naturalmente, non era servito a nulla": io toglierei la virgola dopo "naturalmente". Crea una pausa non necessaria.
"forse, aveva paura che Freya non si sarebbe aperta": anche qui, toglierei la virgola dopo "forse". Crea una pausa non necessaria.
"Era stato solo durante la cena di quella sera, quando aveva visto Darragh continuare a comportarsi come se nulla fosse, che aveva deciso che se non l'avesse fatto lui, qualcuno avrebbe pur dovuto chiedere scusa a Freya. La verità era che Aran aveva bisogno di accertarsi che lei stesse bene, perché, qualunque cosa significasse, sentiva di non poter sopportare nemmeno l'idea del suo dolore.
Forse, era vero quello che suo fratello aveva continuato a ripetergli negli anni: la sua tendenza a lasciarsi coinvolgere non l'avrebbe mai reso un buon guerriero. Eppure, in qualche modo, le parole di Darragh non gli pesavano più come avevano fatto in passato; sembrava che tutto stesse acquistando una prospettiva diversa, se legato a Freya."
Certo che Darragh è proprio uno str****, non so come facciano lui e Aran, che sono tanto diversi, a essere legati. Comunque, sono felice che il ragazzo abbia capito che ci sono cose più importanti che essere un buon guerriero, che anche lasciarsi andare alle emozioni, empatizzare con gli altri ha la sua importanza, benché immagino che non si possa comprendere in solo qualche giorno grazie a una ragazza, ma che Aran lo comprenderà meglio con il passare del tempo el a crescita. Io toglierei la virgola dopo "forse" om "Forse, era vero". Ci sono già i due punti, dopo, a creare una pausa, quella virgola è in più. In ogni caso, anche se non è stato lui a ferire Freya, Aran è oltremodo premuroso ad andare a chiederle scusa per il comportamento di Darragh.
E' vero, ran non è affatto suo fratello e sono felice che Freya gliel'abbia fatto notare. Spero, comunque, di vedere in futuro qualche difetto nel carattere di Aran. Per ora si è dimostrato sempre gentile e disponibile, ma avrà anche lui i suoi lati negativi che lo renderanno ancora di più un personaggio realistico, e in parte non vedo l'ora di scoprirli, ma per ora mi godo la calma che sprigiona.
"«Ci ho riflettuto molto oggi, sai? La verità è che, in una parte di me, l'affetto per lei è costretto a convivere col dolore per la sua scomparsa e ho finito con il reagire bruscamente anche di fronte a un commento che non avrebbe dovuto avere nessuna importanza» spiegò Freya con voce calma, seppur venata di una profonda e a stento celata amarezza, ignara delle riflessioni di Aran.
«Ha importanza, se ti ferisce» disse lui, avvicinandosi di un passo. «Questo è il problema di Darragh: pensare sempre che le parole non abbiano un peso, quando invece ne hanno. Non gli permetterò mai più di parlarti in quel modo; te lo posso promettere.» Si rese conto con un attimo di ritardo di aver agito d'istinto e di essere fin troppo prossimo a lei, ma Freya si limitò a fissarlo, spalancando gli occhi chiari, senza far nulla per allontanarsi.
«Questa ora è anche casa tua ed è giusto che tu la senta come tale» concluse infine Aran."
Esatto, se la ferisce ha importanza, non capisco perché Freya pensi che non ne abbia. Okay, lei ama sua madre, ma commenti del genere scalfirebbero chiunque. Freya, ti prego, lasciati un po' andare!
Sai che l'ultima parte non mi convince tantissimo? Ti spiego. Mi fa piacere che Aran voglia scoprire la verità sui suoi genitori, avevi accennato al fatto che la regina non gliela dicesse per proteggerlo, però sembra che in pochissimi giorni lui da Freya abbia imparato tanto, anzi, decisamente troppo, e ripeto, in pochissimi giorni, e sottolineo ancora una volta quel pochissimi. Ha capito che ci sono cose più importanti di essere un buon guerriero, e ne hai parlato come se prima non lo sapesse. E ha capito che, ispirato dalla sua forza, vorrebbe scoprire la verità sui suoi genitori, ma ne hai parlato come se prima non avesse voluto mai farlo. E certo, la sensazione di terrore che prova è molto realistica, è il resto che no mi convince. Mi sembra tutto troppo affrettato. Non è che perché arriva questa ragazza che gli apre il suo cuore riguardo la propria storia e il suo passato allo ra lui improvvisamente deve arrivare a capire che vuole scoprire la veritò sui suoi genitori e che ci sono cose più importanti che essere un guerriero. Dovrebbe comprenderlo da solo, pian piano, con il tempo, con l'esperienza, con la crescita personale. Così, onestamente, mi sembra che questi lati del personaggio invece perdano importanza e siano caratterizzati un po' male.
Non voglio offenderti con queste parole, ti prego non pensare che voglia dire che Aran p un personaggio orribile. Non lo è, solo che secondo me potrebbe essere migliorato in questo senso. Come? Non ne ho idea, ma se ascolterai il mio suggerimento, sono sicura che troverai il modo. Capisco che volessi far intendere che Freya aiuta Aran a capire queste cose, pur non sapendolo, ma il tutto accade troppo in fretta (sono passati solo due giorni, per quante confidenze si siano scambiati!) ed è come se Aran non fosse riuscito a capire da solo tutto questo prima, è questo che secondo me stona.
Per il resto, anche questo bel capitolo!
Non so se recensirò ancora stasera, al massimo ci vedremo domani.
Giulia