Recensioni per
Stubborn Love
di Miryel
Ciao! |
Miry-chan❤ finalmente passo anche qui a recensire, anche perché questa one-shot ha tanto dentro e ha significato molto anche per me, perciò non potevo non dirti cosa ne pensavo. Inizio col dire che questa shot è arrivata in un momento perfetto, non so come tu abbia fatto ma sinceramente mi è servita per venir fuori da qualcosa, che alla fine è anche il motivo per cui la recensione arriva un po’ in ritardo. Sono venuta fuori (e spero davvero di esserne uscita e non rientrarci più) da un periodo di ipocondria completamente a caso. Cioè un po’ lo sono di mio, ma in queste ultime settimane non so cosa sia su successo ma vedevo malattie ovunque, con un qualsiasi fastidio o minimo dolore che sentissi. Ora, non so cosa sia stato, ma piano piano ne sono uscita e non esagero quando dico che la tua fic è stata una delle cose che mi hanno aiutato di più. Perché alla fine questo genere di storie mi fanno sempre bene, l’hurt\confort in generale è sempre un’ottima cura quando si hanno brutti pensieri in testa. |
Oh santa pupazza. Sono senza parole. Questa è di gran lunga la più bella storia che mi sia capitato di recensire trovandola su "il giardino di EFP". Conosco un po' il fandom perché ho visto qualche film degli Avengers (non tutti) e sono a conoscenza di quanto la coppia fanon Tony/Peter sia apprezzata dall'internet, ma non l'ho mai letta con questa profondità. Sono entrambi molto profondi sia come persone singole che come coppia. Mi ha stupito molto fin dall'inizio vedere un supereroe con problemi così umani come una malattia e anche io temevo fosse una malattia neurodegenerativa (e a proposito, che ricerche hai dovuto fare per scrivere questa storia? Io non avrei saputo nemmeno quali esami servissero per diagnosticare qualcosa...). Ho pensato "eh, sarebbe davvero assurdo, un tizio che ha combattuto contro cose bbrutte e che è stato pure ucciso da Thanos, che rischia di morire in un modo così normale come una malattia... e se la paralisi lo prendesse mentre è in pericolo fancendo spiderman?". Tutta la parte in cui decidevano se parlarsi o non parlarsi mi ha tenuta sul filo del rasoio, ma è stata anche scritta benissimo ed era molto plausibile, i sentimenti erano molto veri, si vedeva che non era il solito escamotage del tirarla in lungo con frasi fatte come spesso accade. Quando finalmente Tony gli ha rivelato cosa fosse... sollievo e stupore. Sollievo, perché è una cosa sicuramente più affrontabile di una neurodegenerativa. Stupore perché non ci si aspetta che un supereroe sia così umano da soffrire di un disturbo psicosomatico. Ho pensato fosse stress per il suo stile di vita, o stress post-traumatico per la sua morte... ma quando ha detto "lì non c'è nulla - qui c'è tutto", io non ho afferrato. Solo quando ha detto "tutto da perdere" zac, è scattato tutto al suo posto, perché dannazione lo capisco benissimo e chi non ha mai sentito quella paura? Soprattutto lui che è morto ed è rimasto nel (credo) nulla? Tutte le cose che prima magari dava per scontate, tipo avere una vita e un domani, ora non sono più scontate. Quando si ama poi la paura di perdere tutto si moltiplica. Accidenti, sono senza parole. Tra l'altro scrivi *benissimo*. |
Carissima, eccomi finalmente qui dal giardino! (Che detta così sembra che io sia appena uscita in giardino, ma dettagli... sono cretina XD) |
Nuovo anno nuova recensione! Perdonami cara per questo ritardo, avrei voluto passare prima ma le vacanze mi hanno assorbito completamente. Detto questo, cosa trovo sul tuo profilo? Un' altra perla ;) Un'altra perla dove si affronta un tema porte come quella della malattia, protagonisti i nostri inconfondibili Peter e Tony. Allora devo dire che fin dalla prime battute e per tutto il racconto si respira un'aria tesa, come se qualcosa strisciasse silenziosa nelle loro esistenze, qualcosa che robe il fisico di Peter, la sua mente; che si insiua nella mente di Tony, in bilico tra la preoccupazione e la consapevolezza di essere l'unico vero appoggio del nostro Spidy. Peter in bilico tra l'orgoglio e il bisogno di Tony. Tutte queste emozioni si articolo e delineano egregiamente scena dopo scena; ogni scena inoltre è un piccolo passo in avanti, un accolumo verso la scena finale, potente sia nella prima parte quando Peter si chiude in bagno; sia nel confronto finale; «Peter, nessuno si salva da solo.» Il messaggio finale è semplicemente fantastico; perfetto per il quadro che sei riuscita a delineare. Anche Bunner mi è piaciuto tantissimo, con Tony che lo chiama pistacchio verde è il massimo. XD Complimenti ancora cara! Che questo 2020 porti tanta ispirazione! E... complimenti per la nuova veste grafica! L'hai fatta tu? :) pss. Ho notato solo un errore in questo punto: E Tony, questo, lo sa meglio di chiunque altro al mondo perché dopotutto, chi lo salva ogni giorni, ce lo ha stretto tra le dita e tra le braccia e tra le labbra; iridi castane tornate finalmente indietro, esattamente dove devono stare: incastrate tra le sue, per salvarlo ancora. |
Ciao tesoro, eccomi finalmente ❤ come sempre, ultimamente, scrivo dal tablet, quindi avverto già che potrebbero esserci errori nel testo ahahaha (sono inabile e impedita con questo aggeggio) |
Mia cara Miryel, |
Carissima buongiorno, buon anno e scusa il ritardo. Ho avuto dei problemi a questo giro. |
Cara Miryel, |
Ciao! Ho voluto avere il tempo per leggere e commentare questa OS come merita, soprattutto perché mi sono veramente mancate queste tue OS su Tony e Peter, sulla loro quotidianità e realtà del dopo Endgame (che cos'è? Perché, esiste un film con questo titolo? Per me no, è solo lo spunto delle tue ff...). Certo mi piacciono anche le altre storie che hai scritto, la YoungStarker che poi era solo un altro modo per salvare Tony e rimetterlo insieme a Peter... ma queste tue OS sono qualcosa di speciale e mi servono, veramente, per sentire che è tutto vero e che le cose sono andate così come scrivi tu. |
Cara Cosa mia, buon anno! |
Carissima miryel, |
Ciao tesoro mio! |
Ciao, cara! Sono molto felice di leggere di nuovo qualcosa di tuo! Inizio con il dirti che questa One Shot è bellissima. Ho molto apprezzato i sentimenti di dolcezza e speranza che spezzano l'atmosfera " pesante" della storia. È stata davvero dura vedere Peter così fragile e impaurito. Tony lo sostiene: lo accompagna a fare degli esami e poi gli parla con grande dolcezza e dignità. Alla fine si scopre che Peter non ha una malattia mortale, ma purtroppo è la sua psiche che ha generato tutto. Hai reso molto bene il fatto che entrambi abbiano bisogno l'uno dell'altro, lo hai fatto in modo realistico e credibile. La morale di questa oneshot, secondo me, è che anche nei momenti difficili, chi ci ama davvero può salvarci la vita e farci sperare in un futuro migliore. Ottimo lavoro, sei davvero molto brava! Mary. |
Ciao, cara! |