Recensioni per
Il senso della vita
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/04/24, ore 22:59
Cap. 12:

Ciao Gladia,

va beh, non so neanche come commentare: stavo sorridendo già vedendo il titolo - amo questa celebrazione; a seguire, mi stavo sentendo male solo a leggere il sottotitolo perché i capelli sono uno dei miei principali punti deboli.
Ho letto la storia in apnea e temevo che l'unico intreccio sarebbe stato quello dei fiori nelle corone. Invece...EH.

EH.

Ok.

Continuo a leggere, va.

Ciao
RKM

Recensore Master
05/06/20, ore 17:01
Cap. 12:

Ma quanta bellezza, piccola mia
le scene "pagane" sono sempre interessanti, ma questa molto di più del normale, ovviamente
Aziraphale è quella creatura piena di contrasto, anche se in apparenza sembra che Cro lo debba essere di più. E' un angelo fedele, che non si scompone proprio, perchè ogni dea è Lei. E nel contempo non si perde quel divertimento terreno. Intreccia fiori seduto con le fanciulle - mi domando cosa pensassero i guerrieri dl villaggio ^__^ - ma le sue mani sono, forti quelle di un Principato. Cro è la seduzione personificata, e ho amato che qui non tu non abbia neppure detto "era una donna" ma "appariva una donna, anzi una dea". E' un differenza sottile ed enorme insieme. E' come se fosse così attraente da essere quello che ognuno crede di vedere. I dialoghi filosofici tra lui e Azi sono iimpagabili, ma di più lo è la carezza - troppo breve - tra i lussureggianti capelli e la ghirlanda. Non so se è voluto, dimmi di si: L'iperico l'hai scelto per la sua ambivalenza? "L'erba di S. giovanni" e "l'erba del diavolo", indispensabile per gli incantesimi della notte del 24 giugno...
paci assai pagani
Setsy

Recensore Master
06/04/20, ore 20:59
Cap. 12:

Eccomi qui cara Gladia.
Utilizzando il titolo di una storia che conosciamo entrambe sono “stregata da te” e dai tuoi meravigliosi personaggi. Tutte le volte che leggo le tue storie rimango stupita dalla delicatezza della tua anima, dalla sensibilità che ti contraddistingue e dalla narrazione aulica e sublime che hai per la rappresentazione di ogni one shot. Non dovrei più meravigliarmi dato che ti leggo da un paio di mesi eppure inserisci sempre qualche elemento che mi provoca questo moto di meraviglia. Adesso che conosco (finalmente) la serie posso avvalorare che questa scena sarebbe stata perfetta da inserire nella terza puntata. Immagino proprio Crowley partecipare al rito pagano nella campagna della bassa Sassonia sotto mentite spoglie, non per obbedire ai suoi simili, ma per screditare Lei, che lo ha scacciato dal Paradiso solo per la sua estrema curiosità. Da qui si percepisce la rabbia che prova il demone nei confronti di Dio. Il suo essere protagonista, una divinità per gli uomini, rappresenta una vera e propria protesta, come conferma anche lo stesso Crowley con i suoi pensieri “ adorano me, vedono me, vogliono me. ” .
La presenza di Aziraphale durante la celebrazione è la prova schiacciante che non esiste la religione senza le forme di paganesimo. Da sempre la spiritualità si intreccia con i culti di altre confessioni eppure, come fa notare l’angelo, ogni cosa riconduce ad un solo Essere Supremo.
Ho adorato il momento esatto in cui i due incrociano i loro sguardi. Un momento fugace ma ricco di significati. Credo che tra i due Crowley sia l’unico ad essere consapevole del legame che li unisce e sa l’effetto che sortisce su Aziraphale. È bravo nella seduzione e lo ammalia, lo strega anche con un solo sguardo. L’angelo si lascia incantare e alla prima occasione lo va a cercare. Eppure anche se non è cosciente del loro legame si fa guidare dall’istinto lasciandosi sfuggire degli apprezzamenti sinceri ed inequivocabili. Lo paragona ad una dea e come tale gli dà in dono una ghirlanda di fiori meravigliosi dello stesso colore degli occhi del demone. Compie delle azioni che possono sembrare involontarie, è vero, ma hanno dei significati molto profondi.
VOGLIO CHE SI METTONO INSIEME. Punto.
Avrei voluto scrivere questo all’inizio della recensione ma ho provato a contenermi xD. Adesso manca l’ultima os… ti prego dimmi che hai intenzione di pubblicarne altre! Ti pregooo!
Sei sempre bravissima <3

Recensore Master
05/04/20, ore 19:09
Cap. 12:

Tesoro,
infine giungo a te come sempre incantata dall'amore che metti nei tuoi scritti e nel rappresentare loro due, come se stessi dipingenddo un meraviglioso acquerello fatto di tanti colori diversi, che però fusi creano un equilibrio affascinante e incantevole.
Al centro della fusione dei colori c'è la visione opposta e uguale del mondo. Gli umani affascinano entrambi, e dove Crowley vuole conquistarli, Aziraphale vuole osservarli. È più che convinto che il destino, il fato, farà il suo corso e che non vi è alcun motivo di tentare l'essere umano per portarlo a credere in Lei... l'essere umano lo farà, gli basterà vivere, evolvere, probabilmente credere senza alcuna pretesa.
Crowley incarna una dea che conquista, che ammalia, ma alla fine dei giochi la fede è la stessa sempre, da sempre e per sempre. Quando si ama qualcosa senza chiedersi come, quando e perché è avvenuta c'è un sentimento univoco che lega ogni credente, chiunque esso sia, e Lei può presentarsi in qualsiasi forma, ma sempre di Lei si tratterà, se è l'unica, se la si invoca pur non sapendo chi è, come se se ne avvertisse la presenza, anche se non si è ancora pronti ad abbracciare uno specifico quadra religioso. Dopotutto non esisterebbe religione senza il paganesimo, no? È un percorso, e interferire o non interferire non cambierà le cose, ma spezzare quel dogma, dividendo loro due da qualsiasi cosa, sia dall'umanità che li circonda, sia dalla spiritualità di cui sono fatti, con quella corona in testa che incorona qualcosa che è sia umano sia spirituale: l'amore.
Non ho parole, solo un cuore caldo, ed è tutto merito della tua sensibilità che sempre mi colpisce al petto.
Miry

Recensore Master
04/03/20, ore 22:09
Cap. 12:

Cara Gladia,
stasera ti tormento, **, ma così sono andata in pari con i capitoli postati! Finalmente! Mi è piaciuto molto questo salto nella Sassonia pagana e ho amato la forza gentile di Azipharale, vittorioso e magnifico. Quando dice che ogni dea è lei concettualmente ha vinto. Crowley, pur agendo contro dio per incentivare ancora di più i riti dei pagani in realtà sta facendo il dovere divino, sta seguendo una volontà imperscrutabile in cui la ribellione era prevista dall’onniscienza del Creatore, sebbene lui ne abbia pagato fieramente il doloroso prezzo. Deliri teologici miei a parte, rendi magnificamente questi personaggi anche in vesti tardoantiche. Crowley si crogiola nell’essere adorato peccando di superbia laddove Azipharale osserva benigno e quasi immobile, spettatore serafico e angelico che non interviene perché – quant’è bello questo concetto – non è ancora il tempo. Al centro del racconto ci sono sempre loro, gli umani con la loro semplicità, gli umani che ancora non devono scegliere, ma solo piegarsi leggermente ai minuscoli aggiustamenti operati dai due emissari celesti.

Poi c’è la scena della corona di tarassaco e l’ho trovata veramente bella. È un gesto semplice, ma carico di significato. Porre la corona su un capo equivale a un’investitura – e di cosa è re, Crowley? Perché trema, come mai questo tocco che avviene in una zona tanto sensibile della pelle turba entrambi? E il riferimento, romantico ma non melenso – amo questa cura dei dettagli, questo bilanciamento che mostri sempre tra loro, la tensione che non ha bisogno di parole per essere spiegata. E amo anche quest’ambientazione ricreata con sapienti tocchi che subito regalano al rituale un sapore silvestre.
Un abbraccio forte e grazie per oggi. M’hai risollevato la giornata facendomela proprio cominciare bene ^^. Sei preziosa!
Shilyss

Recensore Veterano
24/01/20, ore 23:33
Cap. 12:

Awwwww
Sai che dona una corona di fiori a crowley...
Che dolcezza!!!!
Molto bella anche la descrizione del luogo, così fiabesco e affascinante.
È crowley che si trasforma in una dea cosi bella e sensuale, che idea meravigliosa!!!!
Complimenti

Recensore Master
12/01/20, ore 18:51
Cap. 12:

aaaaaaaaaaaaaaawwwww quando fluff posso sciogliermi???

andiamo con ordine.
io sono sempre affascinata dall cura che ci metti nelle ricerche storico religiose geografiche qualsiasi altra cosa/iche/ose che fai

ce lo vedo Cro ad apparire e farsi ammirare in un rito pagano
ce lo vedo a sembrare una lei
ce lo vedo Azi ad ammirarlo lì, insieme alle fanciulle

e poi i loro dialoghi .. e la fine.. la corona che gli mette... dello stesso colore degli occhi... il disegno stupenderrimo ,a doppio triplo quadruplo aaawwww

per me puoi andare avanti all'infinito con questa raccolta <3

Recensore Junior
10/01/20, ore 20:24
Cap. 12:

Eh.
I capelli di Crowley.
Tu sai.

Due cose mi risuonano come particolarmente "loro".

Il desiderio di conferma, di rivalsa, di Crowley, scacciato dal cielo ingiustamente (nulla lo convincerà mai che ci sia del male nel porre domande).
Guardatemi, amatemi, desideratemi: chi mi aveva illuso che l'avrebbe fatto mi ha tradito, dimostratemi che sbagliava.
E' una consolazione effimera, e non c'è molto che possa davvero compensare la perdita dell'amore di dio.
Che, tuttavia, nel frattempo è stata sostituita dal desiderio per un altro amore.

Aziraphale di una serenità olimpica mi riempie il cuore.
Amare l'umanità gli ha insegnato a capire tanto, e tout comprendre c'est tout pardonner.
Soprattutto quando in realtà non c'è alcunché da perdonare, solo un profondo amore per creature fragili che celebrano la vita come meglio possono, come meglio la comprendono.
E' bellezza ed è poesia e sono due fra le cose che Aziraphale comprende meglio di tutte, insieme alle crépes, probabilmente.

Il momento di esitazione di Crowley quando si scopre osservato da Aziraphale è un'altra cosa che capisco "a pelle".

E' così, no?
Si può recitare con grande facilità davanti ad estranei, ma poi ecco l'unico spettatore che davvero conta - e il cuore salta un battito.

Sigh.
Grazie a te e grazie a Martina per l'ispirazione <3
La bellezza.