SESTO POSTO, CON UN TOTALE DI 40,5/45
blackjessamine, con “Souvenir di un momento vissuto”
Grammatica:
Perfetta!
Stile: 10/10
Senza fare troppi giri di parole, posso solamente affermare che questa drabble è incredibile sotto tutti i punti di vista. Iniziando proprio dallo stile, che riesce perfettamente a mostrare sia i sentimenti della protagonista che il tuo coinvolgimento emotivo come autrice, è perfettamente visibile l’eccellenza di questo breve frammento. Partendo dall’inizio, le prime quattro frasi sono fondamentali, in quanto conducono il lettore da una storia ben conosciuta, ovvero l’esposizione dei cadaveri di Mussolini e dei gerarchi in piazzale Loreto, alla storia privata della protagonista, le cui opinioni, che all’inizio sono identiche a quelle della massa che la circonda, diventano sempre più soggettive. È bellissimo l’effetto di parallelismo che hai creato, grazie anche all’utilizzo del corsivo. Allo stesso modo, il confronto prosegue successivamente, come nell’antitesi tra i verbi vedere e guardare, che tutti in teoria conoscono ma che alla fine nessuno usa mai, e infine tra la protagonista e Claretta Petacci, che è il punto focale del racconto. Infine ci sono due perle stilistiche non indifferenti: il risentimento che si cuce attorno al tessuto (geniale!) e la bellissima ipallage “spilla compassionevole”. Hai davvero una proprietà lessicale incredibile, e riesci a piegare perfettamente il linguaggio per creare le immagini più evocative possibili. Solo complimenti.
Trama, Originalità, Contestualizzazione e Sviluppo dei personaggi: 20/20
L’intera storia, come già visto in precedenza, si basa su un confronto, prima tra la protagonista e la folla, poi tra “Io”, quella ragazzina povera a cui la guerra ha strappato tutto, e “Lei”, la donna che sembrava inarrivabile e che ora è lì appesa, e che la giovane utilizza come bersaglio per il suo risentimento (un po’ come la donna che sparò cinque colpi a Mussolini per vendicare i propri figli, anche questo è un bellissimo parallelismo). In realtà Claretta Petacci con la guerra non c’entrava nulla: non era una donna ingenua come spesso si tende a credere, ma nemmeno l’amante inconsapevole accecata dall’amore per il potere; sicuramente non era lei la causa dei problemi dell’Italia. Tuttavia, nella visione della protagonista, lei stessa diventa una personificazione della Guerra, che porta via alle persone comuni tutto ciò che hanno: le bombe su Milano hanno distrutto la sua casa e la sua vita, e con i soldi che lei userebbe per prendere un po’ di pane quella donna si è fatta confezionare delle calze di seta. Se il contesto da te scelto non è originalissimo, essendo una delle pagine più conosciute della storia d’Italia, il modo in cui l’hai sviluppato (unendo un racconto privato a un’accurata rielaborazione letteraria) lo è assolutamente. La caratterizzazione della protagonista è coerente e approfondita, in quanto non solo hai nominato dei dettagli (come il fatto che non era vanitosa) ma li hai anche mostrati in diretta all’interno della drabble. Davvero complimenti.
Titolo: 4,5/5
Ad essere sincero all’inizio questo titolo non mi ha rimandato a nessun contesto o emozione particolare, e anzi non appena l’ho letto mi è sembrato un pochino generico: tuttavia, come vedi, è solo questo il piccolo dubbio che mi ha portato a decurtare un po’ del punteggio, perché a lettura ultimata l’ho trovato davvero calzante con la storia da te raccontata. Non ero a conoscenza del fatto che le foto dell’accaduto in Piazzale Loreto fossero state rivendute con questo nome, mea culpa, e per questo motivo l’attinenza è aumentata moltissimo: inoltre, se si prende il punto di vista della protagonista, lei ha davvero vissuto questo momento in prima persona, per cui la frase non resta solo una citazione, ma rimane legata a doppio filo alla storia narrata. A mio parere ci sarebbe stato un titolo migliore, ovvero proprio quell’ultima frase che mi ha colpito così tanto, “Indossava calze di seta”: hai scelto un’alternativa estremamente valida, senza dubbio, ma avrei trovato questo più misterioso ed evocativo, in grado di attirare il lettore maggiormente. In ogni caso hai fatto un’ottima scelta anche dal punto di vista storico/storiografico, complimenti anche in questo caso!
Gradimento personale: 5/5
Questa drabble mi è piaciuta tantissimo, tanto che non appena il contest sarà terminato la inserirò sicuramente tra le mie storie preferite: l’accuratezza storica è stata incredibile, hai inserito tantissimi dettagli in sole cento parole riuscendo a farli risaltare tutti in modo estremamente vivido, ricostruendo il tutto nel modo più verosimile possibile ma coinvolgendo al tempo stesso il lettore al 100%.
Inoltre, e questa è una nota più personale, mi hai ricordato moltissimo i momenti in cui mia nonna mi raccontava della sua giovinezza in un paesino di montagna segnato dalla guerra. Ho avuto davvero dei brividi a leggerla.
Bonus – Prompt (1/1) + Contesto (0/4): 1/5
Prompt: Hai scelto di utilizzare il tessuto pregiato, in questo caso la seta, e sei riuscita a porlo davvero come protagonista della tua drabble, praticamente al pari della ragazza. Nonostante l’oggetto su cui si riversa la rabbia della giovane compaia soltanto nell’ultima frase, l’intera drabble è pervasa del suo disprezzo e della sua voglia di rivalsa verso una guerra che le ha tolto tutto portandola a un passo dalla morte, per cui esso è implicitamente presente fin dall’inizio e racchiude alla perfezione l’intera vicenda. L’ultima frase, come ho già detto, è stata veramente d’impatto. Assegno il punteggio pieno, ovviamente.
Contesto: Purtroppo non hai utilizzato nessuno dei contesti proposti, ed è stato un vero peccato. Questa storia, tuttavia, meritava davvero di essere raccontata e sono felice che tu l’abbia fatto in un mio contest.
TOTALE: 40,5/40+5 |